Titolo: Vino
Autore: slanif
Prompt: 1
Personaggio/Coppia: Ron/Hermione
Contesto: Dopo 2° Guerra Magica / Pace
Rating: Verde
Parole: 645

«Mmmhhh... Quindi questo sarebbe... Vino?» La voce di Ronald Weasley – conosciuto dai più semplicemente come Ron – suonava scettica alle orecchie di Hermione Granger, che lo fissava con un sopracciglio alzato e la solita espressione esasperata che sempre gli veniva quando quello che era diventato suo marito due giorni prima diceva qualcosa che lei reputava sciocco.
«Sì,» asserì con tono impaziente. «C’è qualche problema?»
«No,» disse Ron, spostando per un attimo gli occhi dal calice colmo di liquido rosso rubino agli occhi castani della moglie, che inarcò ancora di più un sopracciglio.
«E allora perché non lo stai bevendo?» incalzò lei.
«Mmmhhh...» ripeté lui, arricciando il naso pieno di lentiggini. «E se poi lo trovo disgustoso?»
Hermione cercò di trattenere lo scatto d’ira che spingeva per uscire. Disse invece con voce calma: «Allora non lo berrai di nuovo.»
«Ma ne abbiamo acquistato una bottiglia intera!» si indignò l’uomo, fissandola sconvolto. «Non possiamo sprecarla così. È costata tanto!»
Hermione aveva cercato di fargli capire che dodici sterline per una bottiglia di vino non era granché, e che comunque ormai lavoravano entrambi e se la passavano bene, ma comprendeva che una vita di mancanze economiche erano difficili da sradicare. Hermione apprezzava che Ron non sperperasse il guadagno delle loro fatiche, ma quando piantava i piedi per delle cose sciocche a quel modo, non era sicura di apprezzare quella qualità fino in fondo. «Allora vuol dire che, se non la berrai anche tu, la finirò io da sola,» sentenziò.
Ron la fissò, ancora non troppo convinto, poi lanciò uno sguardo al vino che aspettava ancora di essere bevuto. Il bicchiere era l’unico oggetto posato sul tavolo della loro nuova cucina, che era piccola ma graziosa, come tutto il resto della loro casa.
«Pensi forse che io sapessi che gusto ha la Burrobirra prima che la assaggiassi la prima volta quel giorno con te a Hogsmeade, Ron?» incalzò lei.
«Mh, no...» ammise lui, seppur riluttante.
«Esatto,» confermò lei. «Sono nata in una famiglia Babbana, perciò prima di ricevere la lettera per Hogwarts e leggere tutti i libri che sono riuscita a trovare prima di arrivare a Scuola, non avevo idea di che cosa fossero la Burrobirra, le Api Frizzole, le Cioccorane e le mille altre cose diverse che abbiamo qui.»
Ron annuì, inebetito. Non osò fiatare, perché sapeva che la moglie stava andando a parare da qualche parte, ma non sapeva ancora esattamente dove e non voleva rischiare di dire qualcosa di sbagliato.
«Pertanto,» proseguì lei con fare noncurante, sedendosi nell’unica altra sedia presente al tavolo, accavallando le lunghe gambe fasciate dai jeans, «mi stai dicendo che non sei abbastanza coraggioso da provare una cosa nuova quando io lo sono stata ad appena tredici anni?» Hermione sapeva di stare giocando sporco, ma quella tiritera era andata avanti troppo a lungo. Era ridicolo che dovessero perdere due ore di tempo a contemplare un bicchiere, quando a quest’ora avrebbero potuto già essersi scolati tutta la bottiglia per festeggiare e poi fare sesso alticcio nella loro nuovissima camera da letto.
Come sperava la donna, Ron diventò rosso quasi quanto i suoi capelli e, con un cipiglio indignato e la voce balbettante che cercava di emettere rimostranze senza riuscirci, afferrò il calice e trangugiò il liquido in pochi, veloci sorsi, strizzando gli occhi come fosse sott’acqua.
Quando finalmente posò il calice vuoto di nuovo sul tavolo, Hermione lo fissò attentamente in viso. Lo vide rigirarsi le ultime gocce di quel liquido fruttato in bocca e poi inghiottire. Quindi, spostò lo sguardo su di lei e tutto il suo viso si illuminò: «Ma... Hermione! È buonissimo! Perché non mi hai mai fatto assaggiare prima questo vino?»