Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: frenzazero    03/04/2022    5 recensioni
Nonostante il titolo, questa giornata uggiosa mi ha portato a riguardare Lady Oscar, e così mentre guardavo quel pezzo di puntata in cui salvano il Principe, mi è partita la vena creativa, breve ma intensa. Può un raggio di sole chiarire tutto?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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QUEL RAGGIO DI SOLE “Il nostro Andrè ha difeso la sua donna” sento in lontananza esclamare queste parole ridacchiando, è la voce di Alain la riconosco nonostante sia un pò confusa e sinceramente un pò infastidita, e non capisco se sia la frase di Alain, il suo ridacchiare inutile, o questo raggio di sole che mi sta scaldando il viso, ma mai quanto il calore che sento nel cuore proveniente dalla presa che sento ferma e possente sul mio polso. questo raggio di sole continua a scaldarmi di più, e io non faccio altro che ripetermi in mente le parole di Alain tenendo ancora ben serrati i miei occhi, ed un’unica domanda mi tormenta: chi è la sua donna? io? e il mio polso lo sento ancora ben rinchiuso nella mano proprio di lui, e sento muovere le sue dita delicatamente. “ahahahahahahhahahahaha” continua quella risata in lontananza alternata ad un “un due tre” è giunto il momento di aprire i miei occhi ed affrontare la realtà, mi siedo di fronte a te, ma non penso minimamente di allontanarmi dalla tua mano, che ancora una volta mi ha protetta. Ci guardiamo sempre più confusi, Alain in lontananza ride e fa esercizi, e io ti guardo, una mano sulla mia e l’altra a sgranchirti e a grattarti la testa. “Oscar siamo riusciti nella nostra missione!!” spezzi questo momento confusionario con la tua solita delicatezza e voce premurosa. La giornata è iniziata bene, abbiamo portato a termine la nostra missione come mi hai ricordato tu, ma il sole mattutino è stato sostituito da un gran temporale serale e io mi ritrovo qui nel mio ufficio a compilare un sacco di scartoffie quando sento bussare in modo aggressivo e impaziente, non ho neanche il tempo di rispondere che mi ritrovo un Alain furioso di fronte e te, dietro di lui. Un’unica domanda secca e decisa. “comandante Oscar cosa farebbe se Andrè sposasse la mia sorellina Diane?” e io torno con la mente a stamattina, mentre continuo a far finta di scrivere su quei fogli davanti a me, e penso “Diane, è lei la tua donna?” annullo il pensiero con un’ Unica mia risposta ad Alain secca e decisa: “Andrè è libero di fare quello che vuole.” questo è cio che dico, ma ciò che sento dentro non corrisponde minimamente, NO, non puoi sposare Diane, perchè io sono la tua donna Andrè, io sono la tua donna, questo avrei voluto urlarti in faccia direttamente mentre ti ritrovo dietro di lui lì fermo immobile. Ma questi pensieri vengono interrotti bruscamente dalla presa di Alain, dalla sua rabbia, dalla sua voglia di difendere un suo compagno e un presunto mio tradimento verso di loro, e mentre sotto la pioggia scrosciante combatto per ciò che non ho fatto e per ciò che sono, ti guardo di sfuggita e vedo quel tuo sguardo di protezione e di preoccupazione, di agitazione e di amore. “Allora sono io la tua donna da difendere?” E questo pensiero mi incita a combattere ancora più ferma e decisa ad affermare la mia verità e la mia innocenza. Vinco contro Alain il duello, ma credo di aver combattuto di più contro me stessa e contro ciò che mi esplode nel cuore. Tu. Mi rintano nell’ufficio, devo pensare a come posso fare per il mio soldato, e non mi accorgo che di nuovo sta nascendo il sole, e un piccolo raggio entra dai finestroni della caserma. Mi guardo la mano con la penna tra le dita, il mio polso è libero, ma non puoi esserlo tu libero. Mi alzo dalla scrivania e corro il rischio di imbattermi in chissà cosa entrando nella camerata dei miei uomini, ma quello che ho dentro mi spinge, mi spinge a te, sei disteso nel tuo letto, braccia incrociate dietro la testa e sguardo perso, tutto il resto non lo vedo, sono sicura tu non sia da solo qui, ma poco mi importa, voglio solo la tua mano ad imprigionare la mia, così arrivo fino da te e delicatamente stringo il tuo polso come a difenderti e a proteggerti. Rimaniamo a guardarci pochi istanti, occhi negli occhi, io inginocchiata di fronte a te, tu con quell’aria un pò confusa ma bella, d’altronde la tua bellezza è rinomata in caserma e dovunque tu abbia messo piede. “oscar…” riesci solo a dire, mentre ti alzi dalla brandina mantendendo il contatto visivo e appoggiando la tua mano forte e calda sulla mia. Mi avvicino, ti faccio segno di rimanere in silenzio, se non te lo dico ora non lo faccio più. “andrè…non è vero che sarei contenta,non è vero che non mi importerebbe, non è vero che sei libero, insomma non vorrei tu sposassi la sorellina di Alain, nè tanto meno altre donne, lo so che sei pieno di spasimanti…” e stavolta sei tu a farmi segno di stare zitta soffermando sulla mia bocca la tua mano. “Io sono la tua donna Andrè, e tu sei il mio uomo” ti sussurro avendo le due dita sulle mie labbra e un piccolo raggio di sole a scaldarmi il viso e il cuore.
   
 
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