Ali di FATA
Racconto
a puntate di Mil@dy
*** Capitolo XXV III
***
***Partire
è un po’ morire…*** - Part Two -
Questi
personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di
JK.Rowling; questa storia
è stata scritta senza alcuno scopo di lucro'. ( e
per mio divertimento… )
Hermione,
stranamente ansiosa,
si affacciò dalla
lunga scalinata che introduceva alla Sala Grande, addobbata
magnificamente.
Poco
dietro di lei veniva Ron Weasley.
Alla
fine, quel
pasticcione, adorabile
testone, ce
l’aveva fatta ad invitarla,
anche se a dirla tutta la giovane, aveva
fatto in modo che la cosa succedesse…
facendosi trovare al momento giusto nel posto giusto, e aiutando un
po’, come
si suol dire, il
destino.
Ed
ora eccola lì, mentre
si accingeva ad
entrare in quel magnifico mondo di fiaba,
accompagnata dal ragazzo che sognava fin dal suo primo anno ad Hogwarts.
Anche
lui appariva un po’ teso, stretto dentro il suo abito di
terza mano appartenuto
probabilmente al suo pro-pro-zio Bilius, cosa
a cui
Hermione poco importava…
A
lei interessava solo il timido, un
po’
imbranato e dolce ragazzo che c’era dietro tutta quella
facciata: amava
Ron Weasley con
tutti i suoi pregi e difetti, qualità
introvabili, a suo
avviso in qualsiasi
altro ragazzo.
Mentre
rimuginava incessantemente con la sua consueta logica,
Hermione ebbe finanche il tempo di realizzare
che … quelle scale
erano le più lunghe
che avesse mai disceso.
Parevano
non avere fine…
Ron
al suo fianco si
guardava attorno con
aria curiosa ma si
asteneva con
attenzione dal lasciarsi
andare in commenti
entusiastici; Hermione
lo sapeva che era assolutamente
colpito da
tutto quello sfarzo ma
sapeva anche che non lo avrebbe mai ammesso… doveva pur
mantenere un serioso
contegno maschile!
Nella
sala risuonava una musica coinvolgente e meravigliosa
e lei stava giusto pensando -
tra le altare cose- di trascinare subito Ron nel bel mezzo
dell’affollatissima pista da
ballo.
Quando…
Nel
volgersi verso il suo compagno, con il più
bel sorriso stampata sulla faccia,
qualcosa
di inopportuno e fastidioso attirò il
suo sguardo, facendole
morire il sorriso
sulle labbra.
Qualcosa
che non avrebbe voluto vedere,
e che
invece si stava verificando.
Forse
aveva temuto inconsciamente di imbattersi in quel pasticcio, ma era
già pronta
ad affrontare quella situazione d’emergenza,
come sempre nel suo carattere con la mente proiettata al
futuro, predisposta
ad tutte le possibili varianti
del caso.
Pregò
mentalmente che Ron non fosse altrettanto attento ai particolari ed
alle
persone impegnate a ballare in quel momento al centro della grande
Sala...
Ovviamente
l’epicentro di tutta la sua attenzione era quella benedetta
ragazza: Ginny.
Sapeva
che si sarebbe recata al ballo accompagnata dal suo boy-friend
ufficiale del
momento… Dean Thomas, già… ma sapeva anche che
c’era un altro ragazzo che
si sarebbe conteso la sua attenzione.
E
difatti,
proprio come aveva pronosticato, eccoli
lì, tutti e tre impegnati in una
discussione piuttosto animata.
Da
una parte c’era Dean, incupito
e nervoso
che si stava scagliando verbalmente contro
un bel ragazzo, alto
e prestante, vestito
in maniera assolutamente originale e diversa
dagli altri…
Impossibile
non notarlo, con lo
smoking di
meravigliosa fattura babbana,
completamente bianco, come pure la camicia, candida ed
inamidata, che
contrastava decisamente
con i capelli scuri, lunghi a sfiorar le spalle
squadrate ed imponenti.
Non
c’era proprio nulla da eccepire sui gusti in fatto di
bellezza di Ginny
Weasley, e sulle avvenenti doti di Blase Zabini…
Sì,
proprio lui, il Serpeverde !
Cielo, Ginny
doveva essere completamente fuori di testa, se non aveva nessuna remora a mostrarsi
tranquillamente in
pubblico con lui…
E Dean…
a cosa le era servito, allora?
…
Beh, ovvio, una bella copertura per farsi
portare al ballo… ed
ora gli
stava dando il
“benservito” .
“Che dritta Ginny…” rimuginò
esterrefatta Hermione,
per poi riprendersi in tutta fretta.
Non
aveva certo tempo da perdere, se non
voleva far degenerare la festa in una
scazzottata da saloon del far west.
Con fare autoritario,
strattonò Ron verso il
fondo della scalinata, pregando con tutta se stessa che il suo famelico
cavaliere fosse
attratto più dal tavolo
degli stuzzichini, piuttosto che alla pista da ballo.
Difatti, l’attenzione di
Ron si focalizzò all’istante
sul lungo rettangolo imbandito di ogni leccornia, e
farcendosi guidare docilmente dalla scaltra
grifondoro. non
si avvide affatto di
quanto Ginny stava combinando.
La
sala era già strapiena di gente ormai, Hermione confidò nel fatto
che fra tutta quella
confusione Ron non si sarebbe di certo accorto con chi ballava e
s’accompagnava
Ginny…
Ma
… la
giovane non aveva ancora
fatto i conti con la vulcanica intraprendenza di
Blaise Zabini…
Difatti poco più in
là…
Ginny
stava ancora fissando, un
po’
sbigottita, la
schiena rigida di Dean
che si allontanava
in tutta fretta da lei...
Non poteva ancora credere a come si era appena comportata e lo sgarbo
che gli
aveva fatto.
Di
certo non l’avrebbe più
degnata di uno
sguardo, non
che la cosa la disturbasse
poi tanto, solo le
dispiaceva aver perso
un amico, quella sera.
Mah, magari,
a distanza di tempo,
avrebbe provato a
parlargli ancora, chiedendogli
scusa…
ora, però, doveva
pensare ad
altro, doveva andare fino in fondo e mettere in atto il suo
più strampalato
piano, l’idea
più malsana che mai le
fosse venuta in
mente … e ancora quella
strana voglia di ripicca, di vendetta da scaricare su... su quel
maledetto
damerino da strapazzo…
-
Weasley, allora?? Sono
stato sul punto di farmi ammazzare dal
tuo amichetto Grifondoro ed ora te ne stai lì,
tutta pensierosa e sulle tue!!! E no… non va
per niente bene!
Ginny si
riscosse dai suoi tumultuosi
pensieri - Sta’ a sentire,
Zabini, ho deciso
di passare il resto della serata
con te, e ti giuro che mi chiedo ancora
il motivo, quindi
sei pregato di non
farmi subito girare le p… ehm… scatole!
-
Mmmm… nervosetta e suscettibile, non
c’è che
dire, Weasley, sarà
uno spasso stare con
te!
Ginny
rise alla fine di tutte quelle schermaglie.
Ecco
perché apprezzava la compagnia di Zabini;
aveva il senso dell’umorismo, riusciva a
sdrammatizzare un po’ tutto…
insomma era una simpatica canaglia!
- Dai,
perdonami,
hai ragione e che..
che litigare con qualcuno mi scombina sempre un
po’…
- E tu
non ci pensare! Se
ne so ancora qualcosa di ‘ mondo
‘
quello lì alla prima occasione,
ti abborda ancora. Non starti a crucciare troppo, non hai perso
né un amico né uno spasimante…
Ginny lo
fissò perplessa. Aveva una stravagante
saggezza quel
ragazzo, sembrava
distaccato e distante, anche un po’
stronzetto, come del resto tutti i Serpeverde,
eppure in lui si
avvertiva una bontà d’animo e una gentilezza che
la commuoveva, e di
più ancora…. stupiva.
Era un amico vero, se
voleva, e
la fortuna l’aveva messo sulla sua strada !
Una cosa
davvero inaspettata, e
proprio da uno studente
che apparteneva a quella certa Casa.
-Weasley,
se continui a fissarmi così,
ti
bacio qui, davanti
a tutti... ma roba
forte, da farti
svenire….
Per
l’ennesima volta, Ginny
si riscosse da
inopportuni pensieri; con
Zabini non ci si annoiava di certo…. –
Ti spaccherei la faccia talmente in fretta
che manco avresti modo di difenderti!
Lui rise di gusto, passando
lesto al contrattacco
- Non so se ne
saresti capace, Weasley, come
ho detto… il mio bacio potrebbe
stordirti…
Ginny
sorrise,
distogliendo gli occhi dal giovane, però
doveva convenire che
era un gran bel ragazzo Zabini: aveva
fascino da vendere, eleganza,
buone maniere, intelligenza,
ma…
il suo
cuore era… Già, di chi diavolo era???
Un
ragazzo di fianco a lei, che si stava scatenando
in chissà quale danza, la urtò improvvisamente
catapultandola addosso
al suo cavaliere.
Zabini,
veloce come un fulmine la bloccò con
presa ferrea all’altezza dei fianchi e se la
stampò addosso, stringendola con
decisione.
Il gesto
poteva apparire possessivo, ad un eventuale
osservatore, eppure
Ginny non provò
costrizione di sorta, solo un appagante senso di protezione.
Sussultò
con il viso pericolosamente appiccicato
a quello del Serpeverde, così
vicino da sfiorarne il naso con la punta del suo…
- Basta,
Weasley, balliamo! -
Esordì lui,
apparentemente per
nulla turbato dalla sua vicinanza.
Ginny
s’impappinò all’improvviso. –
Io… io non
ballo molto bene… Ho p…provato la scorsa estate, ma non credo che
tu…
-
Se… so ballare? Ma
è ovvio, Weasley !….
A quanto pare… ci sono parecchie cose che
dovrai scoprire su di me !
La rossa
lo fissò con aria di rinnovata sfida –
Sei… impossibile! Non
puoi stare un secondo senza vantarti di
qualcosa! Io volevo
solo dire …che…
Ma quel
che voleva dire gli morì sulle
labbra…. Perché stava volteggiando…
roteando… praticamente volando sulla pista
da ballo… fra le braccia dell’abile Serpeverde che
dimostrava davvero di
saperci fare con la danza.
Lui
ovviamente la conduceva con sapiente
maestria, nel turbinoso e volteggiante valzer ; una mano saldamente
piantata
alla base della sua schiena, e l’altra stretta con vigore
nella sua, con il
braccio proteso verso l’esterno, come
un vessillo sventolante.
La
spaziosa sala attorno a lei si
restrinse in un baleno, riducendosi ad un
turbinio di colori e gonne d’abiti che volavano come sospinte
da venti
magici, le luci
roteavano
intermittenti e
formavano catene
luminose sotto i suoi occhi… - Zabini…
Zabini… ma sto ballando!!!!! Oh…cielo
spero di non inciampare… wow!!!!
-
Rilassati Weasley…. Non stare così
rigida…
lasciati andare… ti farò
volare…eheheeheh…. -
Il sorriso aperto e solare del ragazzo, era travolgente ed
intrigante…
Qualsiasi ragazza ne sarebbe stata ammaliata, Ginny
parve rendersene conto appieno solo in
quel momento.
Eppure
lei ne era immune, questo lo sentiva
chiaramente dentro, nel cuore…
Il
segreto stava nel fatto che non ne era “presa”
sentimentalmente... quindi le emozioni
provate erano libere
dalle catene della
bramosia amorosa, libere
dalle gelosie
possessive, con l’effetto finale di farle provare…
solo puro e semplice divertimento!
Praticamente…
irresistibile!
- Vai
alla grande Weasley… oserei dire che sei
nata per ballare! – Dichiarò pomposamente Zabini, mentre senza apparente
fatica la sollevava e
faceva volteggiare lungo tutta la pista da ballo.
-
Non… ne sarei così certa … malefico Serpeverde! Mi gira la testa da
morire… credo che fra
poco cadrò a terra, come una pera cotta! -
Replicò, visibilmente arrossata.
Zabini
per nulla scomposto, sorrise
sornione. – Lo so… è questo
l’effetto
che faccio alle donne!
-
Zabini…
- Ginny
alzò gli occhi al cielo pronta
a ribattere con la solita ironia.
Ma il
ragazzo, lesto, stoppò
sul nascere la sua replica - Weasley…
che ne diresti di … chiamarci per
nome? Ormai siamo amici, no? Io
direi
Gin… che ne pensi?....
La rossa
li per li rimase sorpresa senza
riuscire a ribattere prontamente, come invece era solita
fare…
Le
sembrava strano, forse finanche stravagante
che lei ed un Serpeverde – per
giunta -
arrivassero a darsi del tu…
Una cosa davvero fuori dagli schemi!!!!
Ma se un
po’ aveva imparato a conoscerlo…
tutto ciò che faceva quell’impossibile ragazzo era
fuori dagli schemi… Era come
un cavallo che correva impazzando sui campi sconfinati di una
prateria… una
forza della natura… un… Aveva finito tutti gli
appellativi…!
Zabini
la scrutava in attesa, leggermente
accigliato, e per
la prima volta senza parole!
-
Allora…Gin?...
-
Mmm…. Mi gira la testa… ma ho sentito che ti
sei già preso una bella libertà,
Bla !
-
Ehhh…come sarebbe a dire …Bla….!!!???
- Il tuo
nome…ecco! Oppure
preferisci…Zab? Bello….
Ci stà…
-
Naaaa…. – Risattè Zabini, sorridendo e mostrando un
fila di candidi
denti, perfettamente allineati.
Ginny si
chiese quale difetto poteva
appioppargli… ma non gli restava altro che la sua Casa di
appartenenza; Serpeverde,
appunto!
La
musica improvvisamente cambiò… Le note
pompose e ritmiche del valzer si ridussero a una bassa melodia, quasi
di
sottofondo. Calda, romantica, avvolgente…
Un lento, ecco cos’era!
Ginny
confusa dal volteggiare furioso di
poco prima, si ritrovò avvolta
nell’abbraccio voluttuoso di Zabini e non poté far
altro che lasciarsi guidare,
questa volta languidamente sulla pista da ballo, con le braccia
appoggiate sulle
spalle del giovane.
Che
furbone il tipo! Le aveva guidate lui, le sue
mani, ad
allacciarsi attorno al collo…
E quelle
di Zabini
invece…dov’erano!??
Ginny
sentì
il cuore balzarle in gola… mentre infine le
percepiva, snelle e calde, salire
veloci su per la schiena e poi posarsi
con dolcezza sulla sua nuca.
Una lieve
pressione e la sua testa si trovò incollata alla spalla del
Serpeverde.
-
Ohoh…. Ci voleva un po di riposo, Gin… e un
bel lento come questo.
-
Ascolta, Zab….
- Ah
bene… deciso per Zab?...
Speravo in Blaise, ahime…
Ginny voleva ribattere, ma era
spossata e felice di
riposarsi un po’, dopo quel volteggiare furioso e senza sosta.
Quasi
quasi, valeva la pena di rilassarsi fra
l’abbraccio caldo di Zabini e la sua spalla
solida… ma fu proprio in quel
momento che realizzò… che qualsiasi studente di
Hogwarts, poteva
vederla!!!
E
se… suo fratello si fosse accorto… e
se…
Harry avesse visto… O Cielo…OH no..no!
- Senti
Zab…- Iniziò a farfugliare -
Forse è meglio che noi….
Cercò
di svincolarsi un po’ dal suo abbraccio, e nel
tentativo volse involontariamente lo sguardo oltre la spalla di Zabini,
incrociandone, uno… furente
e bellicoso!
Proprio
della persona che meno voleva vedere !
*******
Avevo vagato come un folle per
tutta la sala, ormai
così piena di studenti chiassosi da
farti scoppiare la testa.
La mia
poi era già pesante e totalmente piena
di pensieri molesti … che non ci voleva molto per farla
partire in orbita come
un razzo.
Più
volte avevo cercato di
appropriarmi di bevande alcoliche, ovviamente riservate solo agli
insegnanti,
ma senza successo.
In una o
due occasioni, schivato per un pelo
quella petulante della Parkinson, ma lei…
Lei, la
diabolica rossa
Grifondoro era sparita
nel nulla…
Forse si
era appartata con quel viscido di Thomas…
Eh… già, doveva
essere andata
proprio così… Che tristezza,
che sconfitta
mortale su tutti i
fronti,
per me… per il mio ego,
per mio
padre.
Soprattutto
per lui. Sarebbe
stata dura da fargliela digerire.
Per fortuna nei prossimi giorni non saremmo
stati insieme… e no, decisamente no…
Poi la
svolta, improvvisa….
La sala
che si animava , corpi
che danzavano allegramente, certi stretti
in abbracci sensuali
e voluttuosi,
altri in casti, quasi
impacciati; gonne
di impalpabile tulle
che roteavano veloci, di mille e mille colori da confondere gli occhi e
la
mente, da farti desiderare di muoverti e gioire
con loro.
Volti
conosciuti si alternavano a ignoti,
e … fra
tutte, tutte le
persone che potevo
desiderare di vedere e
conoscere, beh… proprio lei,
esattamente lei, quella
che di
meno volevo, e che
di più mi
serviva.
Era li,
che danzava come una farfalla, volteggiando
soave come una fata avvolta in una nuvola… Era lì
… avvinghiata a Blaise
Zabini! Maledizione,
come mi scocciava
avere sempre ragione! E come se la cavavano bene!
Lui la
guidava deciso e sicuro,
lei lo seguiva un po’ titubane
forse, ma
guadagnava sicurezza ad ogni
passo, e la rabbia mi cresceva dentro, come lava in un
vulcano. Se non
agivo, sarei impazzito.
Tanto ormai che cosa avevo da perdere?
Infischiandomi
bellamente del divieto di bere alcool,
mi avvicinai al tavolo
del
buffet; la
burrobirra era disposta
in grossi boccali fregiati con gli stemmi delle Case. Ne
afferrai al volo uno, e mi diressi con foga
verso un angolo della sala un po’ in disparte;
avevo stampata
in faccia la
classica espressione di chi sta
per
combinarne una… Chiunque se ne sarebbe accorto, anche solo
guardandomi.
Pertanto
figuriamoci se lei, non
compariva proprio sul pià bello...
Puntuale e spaccapalle, manco avesse
un radar magico al posto del cervello.
-
Malfoy!!! Dove stai andando con
quella!? Ti
ricordo che sono Prefetto
di Grifondoro, anche ora… che c’è una
festa, e devo controllare.
-
Granger, per
favore non mi
rompere le palle anche stasera…. Levati di torno o ti
affatturo.
- Si,
come no…. Minaccia, damerino da
strapazzo, ma non
ti permetterò di
modificare quella burrobirra, e andare ad infastidire qualche
Grifondoro… - Parve
porre parecchia enfasi
nell’ ultima parola,
quasi
mi avesse letto nel
pensiero.
- No,
non ne ho affatto intenzione, lasciami
in pace, Granger. Non ho nessun
secondo fine, se non quello di bere in santa pace e da solo, grazie!!!
Hermione
lo scrutò intensamente, anche
nell’oscurità della sala i suoi occhi tradivano i
reali sentimenti. Ne
fu sorpresa, stupita,
incredibilmente travolta…
“ Draco Malfoy stave
soffrendo… a causa di
qualcuno”…???
Il primo
pensiero che le passò per la testa fu
di ridere era quasi contenta che quello stronzo soffrisse, e decise,
andando
contro tutte le sue regole,
di ignorarlo.
Sì, che
andasse a compiangersi
scolando birra… birra babbana modificata…
-
Sparisci Malfoy, e non farti beccare ubriaco, o saranno
guai!!! - Girò
sui tacchi, veloce si confuse fra la
fossa, lascindomi finalmente solo, solo… con la mia bevanda
da modificare…
Era
fredda… leggermente amara e scendeva giù
che era una bellezza …
La
musica nella Sala era cambiata… O
era cambiata solo nel mio cervello?...
No, no
…era cambiata davvero, le coppie
sulla pista da ballo non danzavano più volteggiando e
roteando, ma si erano
strette in un abbraccio complice… avvinto. Era
il momento di agire. Non potevo più
stare li, passivo, nascosto a guardare, come un inutile
babbano…!
Solcai
la pista da ballo come una nave le
onde. Certi
si scansarono con espressioni perplesse
stampate sulle facce corrucciate. Me ne fregavo altamente. Puntavo
deciso verso
la mia meta, sicuro
come uno squalo sulla
preda. Mi sarebbe
piaciuto sorprenderli
nel bel mezzo, che so… di un bacio appassionato, per essere
poi giustificato ad
inscenare una piazzata pazzesca… l’alcool
decisamente aveva fatto il suo
effetto.
Purtroppo
la voglia di sorprenderli e sfogare
i miei più bassi istinti mi fu portata via in un
soffio… perchè lei,
mannaggia, si
era liberata dell’abbraccio di Zabini, e
guardato oltre la sua spalla, fino a incrociare il mio sguardo stralunato.
Sul suo viso si dipinse un’espressione di pure
stupore.
-
Ma…Malfoy…