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Autore: Vento di Levante    21/04/2022    3 recensioni
Momenti di ordinaria amministrazione, a bordo della Revenge.
Metà pirati, metà idioti innamorati :)
Genere: Commedia, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Equipaggio della Revenge, Stede Bonnet
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1. Romeo and Juliet

 


"NO!"

"NOOO FERMO!"

"Oh no oh no oh no-"

"Bevo al mio amore!" lesse Stede, premendosi una mano sul cuore. "E così, sollevata la fiala, Romeo beve. Ah, onesto speziale, le tue droghe sono rapide. Così, con un bacio, io muoio."

"OH NOO-"

"E adesso, quando Giulietta si sveglierà..!gemette Black Pete, nascondendo la faccia sulla spalla di Lucius.
Lucius, gli occhi lucidi, lo cinse con un braccio.

Non capitava spesso di leggere Shakespeare a un pubblico completamente vergine.
Stede sollevò per un istante lo sguardo dalla pagina e trovò gli occhi di tutti ansiosamente puntati su di lui.
Anche un paio di brillanti occhi neri.

Stede sentì un fiotto di calore affluirgli al viso; tornò rapidamente a nascondere il naso nel libro e proseguì la lettura, cercando di rendere il più possibile giustizia alla scena.

Alle ultime battute di Giulietta, però, lo sconforto generale raggiunse il culmine.

"Caro pugnale; questa è la tua guaina." lesse Stede, con voce carica di pathos. "Arrugginisci qui, e fammi morire."

"AVEVATE DETTO CHE ERA UNA STORIA D'AMORE!" esplose Wee John, il faccione rosso rigato di lacrime.

Stede sollevò di nuovo gli occhi con aria colpevole. "Lo è." confermò timidamente. "Una delle più belle mai scritte."

"FIGURIAMOCI LE ALTRE!" tuonò Wee John nascondendo il volto fra le mani prima di scoppiare in lacrime. Frenchie gli battè cautamente qualche colpetto di conforto sulla schiena.

Anche Black Pete singhiozzava silenziosamente fra le braccia di Lucius, mentre Mr. Buttons si asciugava gli occhi. "E' la preferita di Karl." spiegò, commosso.

The Swede guardava Stede come se avesse appena preso a calci un cucciolo, sentimento che Stede stava iniziando a condividere.

"...E insomma finisce che sono tutti morti." fece Roach con una smorfia, strappando un ululato di angoscia dal petto di Wee John. Stede si sentiva inspiegabilmente colpevole. Fece per aprire la bocca, quando-

"No." si intromise Ed, apparentemente lui per primo sorpreso di avere parlato. Quando tutti gli occhi si rivolsero a lui, carichi di attesa, si schiarì la voce e si alzò in piedi. "Fingere la propria morte non funziona bene, quando ci sono dei testimoni." osservò, allargando le braccia. "E quel frate? Dite un po', voi vi sareste fidati del frate?"

Tutti scossero la testa.

Stede rimase in silenzio, perplesso, ma curioso di scoprire dove Ed sarebbe andato a parare.

Edward incontrò il suo sguardo e alzò le sopracciglia, "Ecco perché hanno dovuto mettere su una farsa infallibile. Una frottola a prova di bomba. Si sono finti morti, di nuovo, finché non li hanno davvero lasciati in pace." disse. "Una farsa al quadrato."

I presenti pendevano dalle sue labbra.

"Quindi ce l'hanno fatta?" chiese The Swede, trepidante.

"Ci puoi scommettere i denti che ti restano," confermò Ed, e un boato di sollievo esplose tutto intorno, sormontato dallo strozzato "oh, grazie al cielo" di Black Pete.

"Sono fuggiti per mare e hanno avuto nove figli, sei maschi e tre femmine," proseguì Edward, annuendo con aria saputa. "E nessuno lo ha mai scoperto, nemmeno il tizio che ha scritto la storia."

"...E invece lo sabes tu." commentò asciuttə Jim, che non aveva ancora detto una parola.

Edward gonfiò il petto. "Naturalmente," replicò, "sono cresciuto nella vecchia Inghilterra."

E con questa sorprendente rivelazione Edward lanciò a Stede un'occhiata che lui, se non si fosse trattato di Ed, non si fosse trattato di Stede, avrebbe definito quasi implorante.

"Oh, sì, è assolutamente andata così." si affrettò a farfugliare Stede, quando ebbe finalmente mangiato la foglia. "C'è un sacco di disinformazione sulla Londra elisabettiana. Sono vissuti per sempre felici e contenti. Naturalmente."

"...naturalmente." mormorò Edward abbassando lo sguardo con un timido sorriso, prima di guardare Stede con un luccichio negli occhi scuri.

E chissà perché, nella mente di Stede Shakespeare ripeté, "C'è più pericolo nei tuoi occhi che in venti delle loro spade."

 


 

NB, headcanon numero uno: sono innamorata dell'idea che Ed sia nato a Bristol, come potrebbe essere secondo alcune ipotesi

   
 
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