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Autore: Mikage    22/05/2005    8 recensioni
Sulla falsariga della famosa serie tv: tre indomite guerriere al servizio del nostro maestro di arti marziali preferito, in lotta contro il male, ma anche tra di loro per vincere il cuore del loro capo... Akane, Shan-pu ed Ukyo unite per proteggere l'umanità... ma a noi da loro chi ci protegge? *Episodio 4*
Genere: Comico, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akane Tendo, Shan-pu, Ukyo Kuonji
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ciao ragazzi!!

Un enorme, gigantesco, megalitico grazie a tutti coloro che hanno commentato lo scorso capitolo: Tiger, Neme, Wata , Ren e Breed, riuscite sempre a riempirmi di gioia quando apro la casellina dei commenti!        * ^^ *  Grazie anche a tutti coloro che hanno letto finora e che si accingono a leggere anche questo capitolo. Se magari vi faceste sedurre dal fascino del link blu e lasciaste un commentino… mi accontento anche di poco, sono un tipo semplice, io… ^__-

 

 

 

 

 

Da qualche parte nel sottosuolo di Tokyo ore 4:00

 

Era una bellissima nottata, ed il silenzio regnava tra gli alti grattacieli e le strade deserte, interrotto solo dalle risate di qualche raro gruppo di giovani o da qualche ubriaco e dal frinire delle cicale, mentre gli insonni restavano pensosi alla finestra a guardare le stelle che, tranquille, vegliavano luminose su di loro. Sotto la città addormentata, ad alcune decine di metri più in basso, c’era un lungo, lunghissimo cunicolo, ed alla fine di esso, due strane figure intente a scavare.

Mikage aveva la vista annebbiata, e le palpebre le si facevano sempre più pesanti, ma continuava a procedere inesorabilmente, più per inerzia che per altro, movendo le gambe meccanicamente. Ormai erano ore che vagavano nel semibuio, illuminati solo da un accendino che stava anche per scaricarsi, e Mikage era distrutta. Continuava a camminare cercando di non pensare a nulla, e nei rari momenti di lucidità, di seguire il ragazzo con la bandana che aveva davanti a sé.

Ryoga invece sembrava non sentire affatto il peso della stanchezza, e procedeva risoluto a scavare l’ormai lunghissimo tunnel, anche se aveva perso gradualmente l’ostentazione di sicurezza che era riuscita a rassicurare la sua compagna di sventure qualche ora prima…

Tre ore di inutile pellegrinaggio… tre ore di terra, rocce, sassi, fino a che arrivarono ad un’alta e spessa parete di roccia. Ryoga si fermò per un attimo, raccolse tutta l’energia rimastagli e quella della sua crescente disperazione, e sparò un potente Shishi hoko-dan che in un attimo abbatté la parete. Mikage era troppo stanca per capire quello che stava succedendo, ma tutto questo le dava uno strano senso di dejà-vu, come se fosse già successo…

 

“Oooh! Non credevo di rivedervi così presto!”

 

Davanti a loro c’era un piccolo omino con il cappello da speleologo seduto accanto ad un tavolino, che sorseggiava tranquillamente il tè. Dietro di lui, residui di una parete di roccia distrutta.

I due dispersi osservavano la scena con gli occhi sbarrati, e Mikage si risvegliò di colpo dal torpore e restò come di sasso, cercando di connettere le idee.

 

Mikage: Ghh…ghh…

 

Ryoga: (imbarazzato) Eh eh! Ci scusi!

 

Operaio allegro: Ma di cosa, amici! Volete un po’ di tè?

 

Ryogha: Bè… se non è di troppo disturbo…

 

Mikage: BASTAA! IO VOGLIO TORNARE IN SUPERFICIE!

 

Operaio allegro: Oh! Ma potevate dirlo prima, cari! (frugando tra le tasche) Ho proprio qui una piantina degli ultimi scavi per i lavori pubblici…Eccola qui!

 

Ryoga: (prendendo la mappa) Grazie, buon uomo!

 

Mikage: (strappando la cartina dalle mani di Ryoga) Questa la prendo IO! (scrutando la mappa) Dunque… adesso devi scavare qui a destra…

 

Ryoga: (puntando il dito verso l’alto) Qui va bene?

 

Mikage: * Sigh! Di questo passo non usciremo mai…*

 

Operaio allegro: (sventolando un fazzoletto) Tornate a trovarmi quando volete, cari amici! Perché non ci fate un pensierino e vi trasferite definitivamene qui?

 

**********

 

Hentai Islands ore 01:20

 

Si era creata una strana tensione nel salone principale della principesca dimora del grande imprenditore Happosai, meglio conosciuto come Mr.H. Le angiolette e gli ex agenti della J.I.A. si scrutavano, reggendo lo sguardo ed aspettando gli uni le mosse degli altri.

 

Mr.H.: Forza ragazzi, immobilizzatele e legatele… (fregandosi le mani e con la lingua penzoloni) poi lasciatele a me, ci penserò io!

 

Gli agenti in nero, cacciando dal nulla corde e bastoni, si avvicinarono sempre più alle ragazze, che si strinsero in posizione da combattimento.

 

Shan-pu: Pronte, ragazze?All’attacco!

 

Akane & Ukyo: Pronte!

 

Akane, Shan-pu & Ukyo: YAAAHHH!!

 

La lotta diventò subito furibonda. Gli ex uomini in nero della J.I.A. accerchiarono le ragazze, agitando spranghe e corde, mentre loro, attentamente in guardia, rispondevano a tutti i colpi, spedendo molti degli agenti in volo diretto per la stratosfera. Ukyo colpiva con la sua grande spatola, prendendone due per volta; Shan-pu, con i suoi fluidi ed eleganti movimenti felini, colpiva con i bon-bori e con agili calci in aria, ed Akane strappava le corde e rompeva mascelle e braccia con i suoi pugni micidiali. Pian piano i combattenti, nella foga della loro battaglia, si avvicinarono verso l’ingresso, abbattendo la porta ed irrompendo nel giardino, spegnendo in un attimo le chiacchiere e le risate dei partecipanti alla festa.

 

Mr. H.: (guardando sconsolato il salone vuoto) Ma dove vanno quegli incapaci? Avrei dovuto pensarci io… (tono mellifluo) Ragazzeeee!

 

Collant Taro: (afferrandolo per la schiena) Dove vai, vecchiaccio? Adesso te la vedrai con me!

 

Mr.H.: Un uomo?! (divincolandosi) Io rivoglio quelle belle spie!

 

Collant Taro: Pagherai per tutto il male che mi hai fatto!

 

Mr.H.: Ma che vuoi tu? (liberandosi e saltellando verso il giardino) Ragazzeeee! Non eravate venute per me? Aspettatemi!

 

Collant Taro: Eh eh eh! (versandosi addosso dell’acqua fredda) Guuh!

 

Il corpo di Collant Taro mutò rapidamente in quello di un terribile, gigantesco mostro, dal corpo di uomo delle nevi, dalla testa di toro, le ali di gnu e lunghi tentacoli di polipo, che si muovevano aggrovigliandosi, distruggendo l’intera facciata della villa ed il tetto.

I partecipanti alla festa, a questa vista, scapparono tutti urlando, rovesciando nella corsa disperata i tavoli delle vivande, sedie, tavolini, sedie a sdraio e quant’altro ci fosse, ed accalcandosi ai cancelli, lasciando dietro di sé il giardino ridotto ad un campo di battaglia. Rimasero al loro posto solo le Ranma’s Angels, completamente prese dalla lotta con gli agenti in nero, e qualche giovane esponente delle più ricche famiglie del Paese.

 

Picolet: Certo che stavolta Mr.H. ha abbondato con gli effetti speciali…

 

Azusa: CHECCARINOCHEE’! Mikaaadooo… (picchiandolo ripetutamente sulla testa) lo voglio, lo voglio, lo voglio!

 

Mikado: (seguendo con uno sguardo sconsolato le ragazze che si accalcavano ai cancelli) No, dolci fanciulle! Non andatevene!

 

Azusa: (colpendolo ripetutamente con una sedia) Hai sentito Mikado? Lo voglio, lo voglio, lo voglio!!!

 

Mikado: Smettila, piccola pazza! * Ci mancava solo questa…per di più tutte le ragazze stanno scappando! * (cacciando un tappo di champagne) Tò! Prenditi questo!

 

Azusa: Ah! Josefine!

 

Asuka: Tsk! Un animale così volgare ad una festa tanto elegante! (Ehm… -__- nda) (lanciandogli una serie dei sui gigli-bomba) Tò, brutta bestiaccia plebea!

 

I gigli scoppiarono a pochi centimetri da Collant Taro, che, stordito dall’esplosione, arretrò di qualche passo, inciampando in un grande barile di sakè caldo, ritornando al suo aspetto originario.

 

Collant Taro: Davvero non ti ricordi di me? Proprio per niente?

 

Mr.H.: No! Come ti chiami?

 

Collant Taro: Ma sei stato proprio tu a battezzarmi! Non ricordi?

 

Mr.H.: No! Come avrei deciso di chiamarti?

 

Collant Taro: (arrossendo fino all’inverosimile) Non puoi non ricordarlo! Come..come..come..

 

Mr.H: Come?

 

Collant Taro: Come Collant Taro!

 

Il silenzio calò gelido su tutta la scena per un lungo momento. La rissa furibonda tra le Ranma’s Angels e gli ex agenti della J.I.A. si fermò di colpo, ancora con i pugni tesi ed i calci a mezz’aria. La folla che premeva rumorosamente per varcare i cancelli zittì completamente per voltarsi verso il povero Collant Taro con un’espressione sorpresa e stranita… e poi…

 

Mph… AH!AH!AH!AH!

 

Tutti scoppiarono in una risata irrefrenabile; c’era chi dava gomitate a chi gli era vicino, indicandogli la scena, chi piangeva dal ridere, chi addirittura si rotolava per terra.

 

Agente 1: Ah! Ah! Che nome assurdo!

 

Ukyo: Se mi avessero dato un nome simile, mi sarei ritirata su una montagna per tutta la vita!

 

Shan-pu: A chi lo dici…

 

Akane: Ragazze, non dite così… Collant è un po’ permaloso!

 

Collant Taro: .\/. #

 

Picolet: Parbleu! Se è vero che il nome di una persona ne esemplifica il carattere…

 

Azusa: Ad Azusa non piace questo nome, no, no! Molto meglio Marianne!

 

Collant Taro: Grr… hai visto, maledetto vecchio? E’ colpa tua se la mia vita è un inferno… ma ora ti costringerò a cambiarmi nome!

 

Mr. H.: E perché? Collant è un nome bellissimo!

 

Collant Taro, cercando di coprirsi quanto possibile, si gettò nella piscina per riemergere in tutta la grandezza del suo aspetto mostruoso. Il terribile mostro cercava di colpire Happosai, utilizzando gli enormi pugni ed i tentacoli, ma il vecchio continuava a sfuggirgli senza neanche guardarlo, dirigendosi saltellando con le stelline negli occhi verso le ragazze.

 

Mr.H.: Bellezzeee! Venite a punirmi…

 

Collant Taro: .\/.## Guhh!

 

**********

 

Poco più avanti, il combattimento delle Ranma’s Angels era ancora in fase di stallo. Gli agenti continuavano a ridere, rotolandosi per terra e battendo i pugni.

 

Shan-pu: Adesso possiamo riprendere il nostro incontro!

 

Agente 1: (rotolandosi con una mano sulla pancia) Ah! Ah! Non ce la faccio a rialzarmi!

 

Agente 2: (asciugandosi le lacrime) Questa è troppo bella! Ah! Ah! Non posso smettere di ridere!

 

Akane: Abbiamo battuto anche questi… siamo troppo forti!

 

Ukyo: Non è andata come pensavo, ma… l’importante è il risultato!

 

**********

 

Mr.H. continuava la sua ricerca, saltellando qua e là con gli occhioni che brillavano, sguisciando agilmente dai colpi di Collant Taro.

 

Mr.H.: Ragazzeeee!

 

Collant Taro: Guuh!!

 

Mr.H.: Mi sei ancora alle costole? Io ho altre cose da fare…

 

Finalmente Collant riuscì a catturare l’agile nonnetto, tenendolo strettamente avvolto in uno dei suoi tentacoli. Finalmente la sua vendetta si sarebbe compiuta! L’avrebbe torturato fino a farlo agonizzare lentamente…

 

Mr.H.: E vabbè, và! Basta che la smetti di rompere!! Per me puoi chiamarti come vuoi!

 

Collant Taro: O__o

 

Mr.H.: Sì, sì, hai capito bene! Adesso vuoi lasciarmi andare?

 

Collant Taro allentò i pugni per la sorpresa. Era libero, finalmente libero! Dopo anni di patimenti ed umiliazioni aveva finalmente un bel nome! Alzò gli occhi sognanti al cielo, attraversato da un raggio di luce nel bel mezzo della notte, mentre intorno a lui dei puttini danzavano e gettavano petali di rosa. Come Vuoi! Era un nome bellissimo!

 

Mr.H.: (facendolo volare con la sua pipa) Tsk! Idiota!… (riprendendo come se niente fosse successo) Graziose signorineee!!

 

**********                                                                                                                                         

 

“Belle signorine!!!”    

 

Akane: Maledizione! Il vecchiaccio si sta avvicinando!

 

Le tre agenti si ritrovarono davanti l’arzillo vecchietto, spuntato d’improvviso con un balzo da un cespuglio.

 

Mr.H.: Eccovi qui! Finalmente vi ho trovato!

 

Akane, Shan-pu & Ukyo: AAAHHH!!

 

Le ragazze cominciarono a correre in giro per il giardino, con alle calcagna il vecchio maniaco.

 

Akane: Aahhh! Collant! Vieni a darci una mano!

 

Collant Taro: (riemergendo dalla jakuzi dove il colpo di Happosai l’aveva spedito) Non chiamarmi più così! Io da oggi sono… (sguardo commosso) Come vuoi!

 

Akane: Cheee?!

 

Shan-pu: (scuotendo la testa) Questo è proprio andato…

 

Il vecchio assatanato si avvicinava sempre di più, e le ragazze ripresero a correre ancora più velocemente.

 

Shan-pu: Accidenti! Come facciamo ad annientare il vecchio?

 

Ukyo: Ci sono! Abbiamo ancora le bombe fumogene!

 

Akane: I petardi, vorrai dire…

 

Ukyo: Shh! Detto così è molto più figo!

 

Presero subito i sacchetti bianchi che aveva dato loro il dott.Tofu e gettarono le palline verso Happosai, creando intorno a lui una densa nube di fumo.

 

Ukyo: Ce l’abbiamo fatta!

 

Pian piano il fumo si diradò, rivelando Happosai, ancora lì fermo, che tenendo le mani sui fianchi rideva sadicamente.

 

Mr.H.: Ah!Ah!Ah! Che stupide! Io sono un esperto di petardi! Ne possiedo l’azienda più famosa! Perché non leggete sul sacchetto?

 

Ukyo: (leggendo) Happodaikarin s.p.a. …

 

Mr.H.: Perché non vi arrendete e correte tra le braccia dello zio, belle bambine?         

 

L’inseguimento riprese, più serrato di prima. Le ragazze continuarono la loro corsa disperata, strettamente marcate dal vecchio, superando il cancello della villa e attraversando la strada, fino ad arrivare alla spiaggia, proprio al limite con il bagnasciuga.Ormai si ritrovavano con le spalle al muro…

 

Akane: Anf! Il vecchio è instancabile!

 

Shan-pu: Si! Ma in qualche modo dobbiamo fermarlo !

 

Mr.H.: Eh eh! Adesso non potete più sfuggirmi, a meno che non vogliate fare un bel tuffo... (spiccando un balzo in volo diretto verso il seno di Shan-pu) comincerò da te, bella cinesina!

 

Shan-pu: Aya!

 

Sul viso di Shan-pu, una prima reazione atterrita lasciò presto il posto ad una strana espressione, come se fosse stata folgorata da un’illuminazione, mentre si increspava sulle sue labbra un mezzo sorriso. Portò le mani dietro la schiena e sfilò il top rosso ad incrocio e rivelando uno strano reggiseno, tutto in metallo.

 

Ukyo : Shan-pu ! Hai intenzione di usare…

 

Akane: … L’arma segreta?

 

Mr.H.: Arma segreta?! Io vedo solo due belle bombe!

 

Shan-pu: Eh eh ! L’hai detto, amico !

 

Mentre il vecchio le si incollava addosso, Shan-pu spinse un piccolo bottoncino sul lato sinistro, e le coppe del reggiseno si aprirono, come due sportelli, da cui uscirono due mini razzi che, scoppiando, volarono dritti verso l’alto, trascinandosi con loro Mr.H. e lasciando una lunga scia nel cielo blu di quella placida notte.

 

Mr.H.: Ma non finisce così! Torneròòòòòòòòòò!!!

 

Ukyo, Akane Shan-pu si strinsero la mano, guardandosi sorridendo soddisfatte. La missione era compiuta!

 

FLAP!FLAP!FLAP!

 

Un rumore sopra di loro le riportò alla realtà. Alzarono lo sguardo e videro sopra le loro teste un elicottero nero, che procedeva faticosamente trainandosi dietro un enorme furoshiki (un panno che in Giappone viene usato per avvolgere vari oggetti… Happy lo usa per contenere la biancheria che

ruba! nda) attaccato alla coda. Il portellone si aprì, e da esso uscì un giovane attraente con i capelli neri scompigliati dallo spostamento d’aria delle pale dell’elicottero.

 

Akane, Shan-pu & Ukyo: (sorprese) Ranma!

 

Ranma: Complimenti, angeli! Come potete veder abbiamo già recuperato il bottino… adesso vi lancio una scaletta!

 

**********  

 

 

Parco pubblico di Nerima ore 9: 30

 

Quella mattina il parco era gremito di gente. Il sole era forte, e batteva sulle panchine e risplendeva tra le fronde degli alberi. Gli anziani passeggiavano lenti appoggiandosi ai loro bastoni, i cani si rincorrevano, ed i bambini giocavano ridendo gioiosamente. Uno dei bambini correva con energia sul suo triciclo nuovo, voltandosi orgoglioso a guardare la nonna, una tranquilla vecchietta seduta poco distante ed intenta a lavorare a maglia. D’un tratto la serenità della scena fu spezzata da una scossa del terreno, accompagnata da un boato crescente…

 

BAKUSAI TENKETSU!

 

Due strane figure uscirono improvvisamente dal terreno, alzando zolle di terra ed erba.

 

Mikage: (con le lacrime agli occhi) La luce! Ce l’abbiamo fatta!

 

Il bambino, sbalzato dal triciclo dall’esplosione, cominciò a piangere, indicando atterrito i due sconosciuti, dagli abiti laceri e tutti coperti di terra.

 

Bambino: Sigh…(tirando su con il naso) sniff…Buàààààààààhhhh!!

 

Nonnina: (colpendo i due con la borsetta) Delinquenti! Avete spaventato il mio nipotino! Tiè! Tiè! Tiè !

 

Mikage : Ma signora…

 

Nonnina: (prendendo una panchina) Tiè!Tiè!Tiè!  Siete due vandali, capito? (sradicando un albero) Tiè! Tiè! Tiè!

 

La cara nonnina si asciugò la fronte dal sudore, e si voltò con un dolce sorriso al bambino, prendendolo per mano ed allontanandosi.

 

Nonnina: Umph! Questi giovinastri d’oggi! Che esempi possono dare ai bambini, violenti come sono? Vieni tesoro, torniamo a casa, c’è gentaccia anche nel parco!

 

Mikage: (ridotta uno straccio) Questo è davvero troppo! Ryoga?

 

Ryoga: Si, direttore?

 

Mikage: Ricordami di licenziarti, appena arrivo in ufficio!

 

Ryoga: Ma…ma, direttore…

 

Mikage: Niente scuse!

 

Ryoga: Ma …in fondo siamo riusciti a tornare qui in un giorno solo!

 

Mikage si voltò per sbranarlo vivo, ma si specchiò negli occhi di Ryogha, così pieni di disagio, tristezza, ma più di qualsiasi altra cosa, sincerità. Non poteva aumentare la sua già cospicua dote di sfortuna togliendogli il lavoro, no, Ryogha non meritava questo.

 

Mikage: (infilandosi sotto il braccio di Ryogha e sorridendo maliziosamente) Bè, Ryogha, potremmo arrivare ad un compromesso… ho già pensato ad un modo per farti perdonare…

 

Ryoga: (arrossendo) Uh?

 

Ed i due si allontanarono lentamente, sparendo nell’orizzonte di questa radiosa giornata d’estate.

 

**********

 

 

Sede centrale della J.I.A. ore 11: 00

 

Il sole filtrava dalle ampie finestre di uno degli uffici agli ultimi piani della sede centrale della J.I.A., inondando la stanza di luce e riflettendosi accecante sulle asettiche pareti bianche. Al centro della stanza, su di un divanetto di pelle, bianco come il resto dell’ufficio, c’erano sedute le tre Ranma’s Angels; Akane ed Ukyo sedute sui cuscini, e Shan-pu seduta su un bracciolo e con un braccio appoggiato allo schienale, ed accanto a loro, in piedi e con le braccia incrociate, Collant Taro. Ranma era di fronte a loro, disinvoltamente appoggiato alla scrivania, e dietro di lui, su una grande poltrona girevole e con le gambe accavallate, Nabiki.

 

Ranma: Bene ragazzi! Oggi festeggiamo l’ottimo esito della missione!Vorrei prima di tutto ringraziare Collant Taro per il suo grande aiuto…

 

Akane: (sottovoce) Seee… aiuto…

 

Collant Taro: .\_/. Non mi chiamo così! Io sono…sigh! (singhiozzo commosso)… Come Vuoi!

 

Ranma: Chee?! Nel senso che devo decidere io come chiamarti?

 

Collant Taro: No, no! Come Vuoi! (sguardo pieno d’orgoglio) E’ il mio nuovo, bellissimo nome!

 

Ranma: Aah! E-ehm (colpo di tosse) ^__^;; Coll… ehm… Come Vuoi, in assenza del direttore * Chissà che fine ha fatto quell’arpia… bè, l’importante è essercene liberati! * ti nomino membro onorario della J.I.A. per i servigi resi a quest’organizzazione!

 

Detto questo gli appuntò sul petto una pesante medaglia in simil-plastica riciclata smaltata, che aveva inciso sopra il simbolo della rotellina di pesce.

 

Collant Taro: E che è stà patacca? Mi aspettavo molto di più!

 

Nabiki: Accontentati! Mica possiamo dilapidare i nostri fondi per i membri onorari!

 

Collant Taro: -__-;;

 

Ranma: -__-; E-Ehm… (ripristinando la sua aria da figo) e poi, ragazze, complimenti a voi! Siete riuscite, con sangue freddo e determinazione, a completare la missione, e a permettere ai negozianti di biancheria intima di poter riprendere tranquillamente il loro lavoro…sapevo che con voi avrei fatto la scelta giusta…    * anche perché non avevo alternative… -__- *

 

Shan-pu & Ukyo: Oh, Ranma!

 

Akane: Tsk!

 

Ranma: … ma soprattutto… (tono commosso) questa non è stata solo la vittoria della giustizia sul crimine… è stato anche il trionfo della forza della cooperazione, del lavoro di squadra!

 

Ukyo: Bè… (passandosi una mano tra i capelli) veramente, se non ci fossi stata io con le mie brillanti idee, queste due sciacquette non sarebbero riuscite a combinare niente…

 

Akane: Coosaaa?! Ma se sono stata io, grazie alle mie acute intuizioni, a ritrovare il bottino!Senza di me sareste ancora tra le grinfie di Mr.H.!

 

Shan-pu: Ah ah! Ma cosa dite, smorfiose! E’ solo grazie a me ed alla mia geniale idea di usare l’arma segreta se Mr.H. è stato battuto!

 

Akane, Shan-pu & Ukyo: (voltandosi all’unisono verso Ranma) Sono io la migliore, vero Ranma?

 

Ranma: * Sigh! Sarebbe stato meglio lavorare nella cave di sale…*

 

 

Fine episodio 1

 

 

 

Wow! Non posso crederci! Sono riuscita a terminare questo primo episodio! Torneranno le Ranma’Angels? Io spero di si, questo dipende dal vostro gradimento e soprattutto dalle malsane idee che mi potranno venire in futuro…per il momento vi saluto! Spero di vedervi nella proooss…

 

TOC!TOC!

 

Si?

 

Collant Taro: Sei tu l’autrice? Prima mi cambi il nome e poi continui a chiamarmi…. Bè, sai come!

 

Ma è per rendere tutto più comprensibile!

 

Collant Taro: Comprensibile un corno! Io adesso ho un altro, bellissimo nome!

 

Hai ragione… scusa Collant! ^__^

 

Collant Taro: .\/.#

 

Collant Taro: (leggendo il rigo precedente) Ma allora continui!

 

E che a me piace di più Collant Taro! ^__^

 

Collant Taro: .\/.##  Ah, si? Guarda che io non ho remore nel picchiare le donne!

 

Se la metti così… d’accordo… come vuoi! -__-;;

 

Coll… ehm… Come Vuoi: Ecco, brava! Così va bene!

 

* Contento tu…*

 

Scusate l’interruzione… dunque, dov’ero?Ah, si! Alla… prooosssssima puntata!

 

 

P.S. Ma il sakè si mette nei barili?Scusate l’ignoranza, ma proprio non so dove si mette il sakè in grandi quantità…se qualcuno è esperto di contenitori di sakè, mi faccia sapere! ^____^

  
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