Ciao ragazzi!!
Un
enorme, gigantesco, megalitico grazie a tutti coloro che hanno commentato lo
scorso capitolo: Tiger, Neme, Wata , Ren e Breed, riuscite sempre a riempirmi
di gioia quando apro la casellina dei commenti! * ^^ * Grazie anche
a tutti coloro che hanno letto finora e che si accingono a leggere anche questo
capitolo. Se magari vi faceste sedurre dal fascino del link blu e lasciaste un
commentino… mi accontento anche di poco, sono un tipo semplice, io… ^__-
Da qualche
parte nel sottosuolo di Tokyo ore 4:00
Era
una bellissima nottata, ed il silenzio regnava tra gli alti grattacieli e le
strade deserte, interrotto solo dalle risate di qualche raro gruppo di giovani
o da qualche ubriaco e dal frinire delle cicale, mentre gli insonni restavano
pensosi alla finestra a guardare le stelle che, tranquille, vegliavano luminose
su di loro. Sotto la città addormentata, ad alcune decine di metri più in
basso, c’era un lungo, lunghissimo cunicolo, ed alla fine di esso, due strane
figure intente a scavare.
Mikage
aveva la vista annebbiata, e le palpebre le si facevano sempre più pesanti, ma
continuava a procedere inesorabilmente, più per inerzia che per altro, movendo
le gambe meccanicamente. Ormai erano ore che vagavano nel semibuio, illuminati
solo da un accendino che stava anche per scaricarsi, e Mikage era distrutta.
Continuava a camminare cercando di non pensare a nulla, e nei rari momenti di
lucidità, di seguire il ragazzo con la bandana che aveva davanti a sé.
Ryoga
invece sembrava non sentire affatto il peso della stanchezza, e procedeva
risoluto a scavare l’ormai lunghissimo tunnel, anche se aveva perso
gradualmente l’ostentazione di sicurezza che era riuscita a rassicurare la sua
compagna di sventure qualche ora prima…
Tre
ore di inutile pellegrinaggio… tre ore di terra, rocce, sassi, fino a che
arrivarono ad un’alta e spessa parete di roccia. Ryoga si fermò per un attimo,
raccolse tutta l’energia rimastagli e quella della sua crescente disperazione,
e sparò un potente Shishi hoko-dan che in un attimo abbatté la parete. Mikage
era troppo stanca per capire quello che stava succedendo, ma tutto questo le
dava uno strano senso di dejà-vu, come se fosse già successo…
“Oooh!
Non credevo di rivedervi così presto!”
Davanti
a loro c’era un piccolo omino con il cappello da speleologo seduto accanto ad
un tavolino, che sorseggiava tranquillamente il tè. Dietro di lui, residui di
una parete di roccia distrutta.
I
due dispersi osservavano la scena con gli occhi sbarrati, e Mikage si risvegliò
di colpo dal torpore e restò come di sasso, cercando di connettere le idee.
Mikage: Ghh…ghh…
Ryoga:
(imbarazzato) Eh eh! Ci scusi!
Operaio
allegro: Ma di cosa, amici! Volete un po’ di tè?
Ryogha:
Bè… se non è di troppo disturbo…
Mikage:
BASTAA! IO VOGLIO TORNARE IN SUPERFICIE!
Operaio
allegro: Oh! Ma potevate dirlo prima, cari! (frugando tra le tasche) Ho proprio
qui una piantina degli ultimi scavi per i lavori pubblici…Eccola qui!
Ryoga:
(prendendo la mappa) Grazie, buon uomo!
Mikage:
(strappando la cartina dalle mani di Ryoga) Questa la prendo IO! (scrutando la
mappa) Dunque… adesso devi scavare qui a destra…
Ryoga:
(puntando il dito verso l’alto) Qui va bene?
Mikage:
* Sigh! Di questo passo non usciremo mai…*
Operaio
allegro: (sventolando un fazzoletto) Tornate a trovarmi quando volete, cari
amici! Perché non ci fate un pensierino e vi trasferite definitivamene qui?
**********
Hentai Islands ore 01:20
Si
era creata una strana tensione nel salone principale della principesca dimora
del grande imprenditore Happosai, meglio conosciuto come Mr.H. Le angiolette e
gli ex agenti della J.I.A. si scrutavano, reggendo lo sguardo ed aspettando gli
uni le mosse degli altri.
Mr.H.:
Forza ragazzi, immobilizzatele e legatele… (fregandosi le mani e con la lingua
penzoloni) poi lasciatele a me, ci penserò io!
Gli
agenti in nero, cacciando dal nulla corde e bastoni, si avvicinarono sempre più
alle ragazze, che si strinsero in posizione da combattimento.
Shan-pu:
Pronte, ragazze?All’attacco!
Akane
& Ukyo: Pronte!
Akane,
Shan-pu & Ukyo: YAAAHHH!!
La
lotta diventò subito furibonda. Gli ex uomini in nero della J.I.A.
accerchiarono le ragazze, agitando spranghe e corde, mentre loro, attentamente
in guardia, rispondevano a tutti i colpi, spedendo molti degli agenti in volo
diretto per la stratosfera. Ukyo colpiva con la sua grande spatola, prendendone
due per volta; Shan-pu, con i suoi fluidi ed eleganti movimenti felini, colpiva
con i bon-bori e con agili calci in aria, ed Akane strappava le corde e rompeva
mascelle e braccia con i suoi pugni micidiali. Pian piano i combattenti, nella
foga della loro battaglia, si avvicinarono verso l’ingresso, abbattendo la
porta ed irrompendo nel giardino, spegnendo in un attimo le chiacchiere e le
risate dei partecipanti alla festa.
Mr.
H.: (guardando sconsolato il salone vuoto) Ma dove vanno quegli incapaci? Avrei
dovuto pensarci io… (tono mellifluo) Ragazzeeee!
Collant
Taro: (afferrandolo per la schiena) Dove vai, vecchiaccio? Adesso te la vedrai
con me!
Mr.H.:
Un uomo?! (divincolandosi) Io rivoglio quelle belle spie!
Collant
Taro: Pagherai per tutto il male che mi hai fatto!
Mr.H.:
Ma che vuoi tu? (liberandosi e saltellando verso il giardino) Ragazzeeee! Non
eravate venute per me? Aspettatemi!
Collant
Taro: Eh eh eh! (versandosi addosso dell’acqua fredda) Guuh!
Il
corpo di Collant Taro mutò rapidamente in quello di un terribile, gigantesco
mostro, dal corpo di uomo delle nevi, dalla testa di toro, le ali di gnu e
lunghi tentacoli di polipo, che si muovevano aggrovigliandosi, distruggendo
l’intera facciata della villa ed il tetto.
I
partecipanti alla festa, a questa vista, scapparono tutti urlando, rovesciando
nella corsa disperata i tavoli delle vivande, sedie, tavolini, sedie a sdraio e
quant’altro ci fosse, ed accalcandosi ai cancelli, lasciando dietro di sé il
giardino ridotto ad un campo di battaglia. Rimasero al loro posto solo le
Ranma’s Angels, completamente prese dalla lotta con gli agenti in nero, e
qualche giovane esponente delle più ricche famiglie del Paese.
Picolet:
Certo che stavolta Mr.H. ha abbondato con gli effetti speciali…
Azusa:
CHECCARINOCHEE’! Mikaaadooo… (picchiandolo ripetutamente sulla testa) lo
voglio, lo voglio, lo voglio!
Mikado:
(seguendo con uno sguardo sconsolato le ragazze che si accalcavano ai cancelli)
No, dolci fanciulle! Non andatevene!
Azusa:
(colpendolo ripetutamente con una sedia) Hai sentito Mikado? Lo voglio, lo
voglio, lo voglio!!!
Mikado:
Smettila, piccola pazza! * Ci mancava solo questa…per di più tutte le ragazze
stanno scappando! * (cacciando un tappo di champagne) Tò! Prenditi questo!
Azusa:
Ah! Josefine!
Asuka:
Tsk! Un animale così volgare ad una festa tanto elegante! (Ehm… -__- nda)
(lanciandogli una serie dei sui gigli-bomba) Tò, brutta bestiaccia plebea!
I
gigli scoppiarono a pochi centimetri da Collant Taro, che, stordito
dall’esplosione, arretrò di qualche passo, inciampando in un grande barile di
sakè caldo, ritornando al suo aspetto originario.
Collant
Taro: Davvero non ti ricordi di me? Proprio per niente?
Mr.H.: No! Come ti chiami?
Collant
Taro: Ma sei stato proprio tu a battezzarmi! Non ricordi?
Mr.H.:
No! Come avrei deciso di chiamarti?
Collant
Taro: (arrossendo fino all’inverosimile) Non puoi non ricordarlo!
Come..come..come..
Mr.H:
Come?
Collant
Taro: Come Collant Taro!
Il
silenzio calò gelido su tutta la scena per un lungo momento. La rissa furibonda
tra le Ranma’s Angels e gli ex agenti della J.I.A. si fermò di colpo, ancora
con i pugni tesi ed i calci a mezz’aria. La folla che premeva rumorosamente per
varcare i cancelli zittì completamente per voltarsi verso il povero Collant
Taro con un’espressione sorpresa e stranita… e poi…
Mph…
AH!AH!AH!AH!
Tutti
scoppiarono in una risata irrefrenabile; c’era chi dava gomitate a chi gli era
vicino, indicandogli la scena, chi piangeva dal ridere, chi addirittura si
rotolava per terra.
Agente 1: Ah! Ah! Che nome assurdo!
Ukyo:
Se mi avessero dato un nome simile, mi sarei ritirata su una montagna per tutta
la vita!
Shan-pu:
A chi lo dici…
Akane:
Ragazze, non dite così… Collant è un po’ permaloso!
Collant
Taro: .\/. #
Picolet:
Parbleu! Se è vero che il nome di una persona ne esemplifica il carattere…
Azusa:
Ad Azusa non piace questo nome, no, no! Molto meglio Marianne!
Collant
Taro: Grr… hai visto, maledetto vecchio? E’ colpa tua se la mia vita è un
inferno… ma ora ti costringerò a cambiarmi nome!
Mr.
H.: E perché? Collant è un nome bellissimo!
Collant
Taro, cercando di coprirsi quanto possibile, si gettò nella piscina per
riemergere in tutta la grandezza del suo aspetto mostruoso. Il terribile mostro
cercava di colpire Happosai, utilizzando gli enormi pugni ed i tentacoli, ma il
vecchio continuava a sfuggirgli senza neanche guardarlo, dirigendosi
saltellando con le stelline negli occhi verso le ragazze.
Mr.H.:
Bellezzeee! Venite a punirmi…
Collant
Taro: .\/.## Guhh!
**********
Poco
più avanti, il combattimento delle Ranma’s Angels era ancora in fase di stallo.
Gli agenti continuavano a ridere, rotolandosi per terra e battendo i pugni.
Shan-pu:
Adesso possiamo riprendere il nostro incontro!
Agente
1: (rotolandosi con una mano sulla pancia) Ah! Ah! Non ce la faccio a
rialzarmi!
Agente
2: (asciugandosi le lacrime) Questa è troppo bella! Ah! Ah! Non posso smettere
di ridere!
Akane:
Abbiamo battuto anche questi… siamo troppo forti!
Ukyo:
Non è andata come pensavo, ma… l’importante è il risultato!
**********
Mr.H.
continuava la sua ricerca, saltellando qua e là con gli occhioni che
brillavano, sguisciando agilmente dai colpi di Collant Taro.
Mr.H.:
Ragazzeeee!
Collant
Taro: Guuh!!
Mr.H.:
Mi sei ancora alle costole? Io ho altre cose da fare…
Finalmente
Collant riuscì a catturare l’agile nonnetto, tenendolo strettamente avvolto in
uno dei suoi tentacoli. Finalmente la sua vendetta si sarebbe compiuta!
L’avrebbe torturato fino a farlo agonizzare lentamente…
Mr.H.:
E vabbè, và! Basta che la smetti di rompere!! Per me puoi chiamarti come vuoi!
Collant
Taro: O__o
Mr.H.:
Sì, sì, hai capito bene! Adesso vuoi lasciarmi andare?
Collant
Taro allentò i pugni per la sorpresa. Era libero, finalmente libero! Dopo anni
di patimenti ed umiliazioni aveva finalmente un bel nome! Alzò gli occhi
sognanti al cielo, attraversato da un raggio di luce nel bel mezzo della notte,
mentre intorno a lui dei puttini danzavano e gettavano petali di rosa. Come
Vuoi! Era un nome bellissimo!
Mr.H.:
(facendolo volare con la sua pipa) Tsk! Idiota!… (riprendendo come se niente
fosse successo) Graziose signorineee!!
**********
“Belle
signorine!!!”
Akane:
Maledizione! Il vecchiaccio si sta avvicinando!
Le
tre agenti si ritrovarono davanti l’arzillo vecchietto, spuntato d’improvviso
con un balzo da un cespuglio.
Mr.H.:
Eccovi qui! Finalmente vi ho trovato!
Akane,
Shan-pu & Ukyo: AAAHHH!!
Le
ragazze cominciarono a correre in giro per il giardino, con alle calcagna il
vecchio maniaco.
Akane:
Aahhh! Collant! Vieni a darci una mano!
Collant
Taro: (riemergendo dalla jakuzi dove il colpo di Happosai l’aveva spedito) Non
chiamarmi più così! Io da oggi sono… (sguardo commosso) Come vuoi!
Akane:
Cheee?!
Shan-pu:
(scuotendo la testa) Questo è proprio andato…
Il
vecchio assatanato si avvicinava sempre di più, e le ragazze ripresero a
correre ancora più velocemente.
Shan-pu:
Accidenti! Come facciamo ad annientare il vecchio?
Ukyo:
Ci sono! Abbiamo ancora le bombe fumogene!
Akane:
I petardi, vorrai dire…
Ukyo:
Shh! Detto così è molto più figo!
Presero
subito i sacchetti bianchi che aveva dato loro il dott.Tofu e gettarono le
palline verso Happosai, creando intorno a lui una densa nube di fumo.
Ukyo:
Ce l’abbiamo fatta!
Pian
piano il fumo si diradò, rivelando Happosai, ancora lì fermo, che tenendo le
mani sui fianchi rideva sadicamente.
Mr.H.:
Ah!Ah!Ah! Che stupide! Io sono un esperto di petardi! Ne possiedo l’azienda più
famosa! Perché non leggete sul sacchetto?
Ukyo:
(leggendo) Happodaikarin s.p.a. …
Mr.H.:
Perché non vi arrendete e correte tra le braccia dello zio, belle bambine?
L’inseguimento
riprese, più serrato di prima. Le ragazze continuarono la loro corsa disperata,
strettamente marcate dal vecchio, superando il cancello della villa e
attraversando la strada, fino ad arrivare alla spiaggia, proprio al limite con
il bagnasciuga.Ormai si ritrovavano con le spalle al muro…
Akane:
Anf! Il vecchio è instancabile!
Shan-pu: Si! Ma in qualche modo dobbiamo fermarlo !
Mr.H.: Eh eh! Adesso non potete più sfuggirmi, a meno che non
vogliate fare un bel tuffo... (spiccando un balzo in volo diretto verso il seno
di Shan-pu) comincerò da te, bella cinesina!
Shan-pu: Aya!
Sul
viso di Shan-pu, una prima reazione atterrita lasciò presto il posto ad una
strana espressione, come se fosse stata folgorata da un’illuminazione, mentre
si increspava sulle sue labbra un mezzo sorriso. Portò le mani dietro la
schiena e sfilò il top rosso ad incrocio e rivelando uno strano reggiseno,
tutto in metallo.
Ukyo :
Shan-pu ! Hai intenzione di usare…
Akane:
… L’arma segreta?
Mr.H.:
Arma segreta?! Io vedo solo due belle bombe!
Shan-pu: Eh eh ! L’hai detto, amico !
Mentre
il vecchio le si incollava addosso, Shan-pu spinse un piccolo bottoncino sul
lato sinistro, e le coppe del reggiseno si aprirono, come due sportelli, da cui
uscirono due mini razzi che, scoppiando, volarono dritti verso l’alto,
trascinandosi con loro Mr.H. e lasciando una lunga scia nel cielo blu di quella
placida notte.
Mr.H.:
Ma non finisce così! Torneròòòòòòòòòò!!!
Ukyo,
Akane Shan-pu si strinsero la mano, guardandosi sorridendo soddisfatte. La
missione era compiuta!
FLAP!FLAP!FLAP!
Un rumore sopra di loro le
riportò alla realtà. Alzarono lo sguardo e videro sopra le loro teste un
elicottero nero, che procedeva faticosamente trainandosi dietro un enorme
furoshiki (un panno che in Giappone viene usato per avvolgere vari oggetti…
Happy lo usa per contenere la biancheria che
ruba! nda) attaccato alla coda. Il portellone
si aprì, e da esso uscì un giovane attraente con i capelli neri scompigliati
dallo spostamento d’aria delle pale dell’elicottero.
Akane, Shan-pu & Ukyo: (sorprese) Ranma!
Ranma: Complimenti, angeli! Come potete veder
abbiamo già recuperato il bottino… adesso vi lancio una scaletta!
**********
Parco pubblico di Nerima ore 9: 30
Quella
mattina il parco era gremito di gente. Il sole era forte, e batteva sulle
panchine e risplendeva tra le fronde degli alberi. Gli anziani passeggiavano
lenti appoggiandosi ai loro bastoni, i cani si rincorrevano, ed i bambini
giocavano ridendo gioiosamente. Uno dei bambini correva con energia sul suo
triciclo nuovo, voltandosi orgoglioso a guardare la nonna, una tranquilla
vecchietta seduta poco distante ed intenta a lavorare a maglia. D’un tratto la
serenità della scena fu spezzata da una scossa del terreno, accompagnata da un
boato crescente…
BAKUSAI
TENKETSU!
Due
strane figure uscirono improvvisamente dal terreno, alzando zolle di terra ed
erba.
Mikage:
(con le lacrime agli occhi) La luce! Ce l’abbiamo fatta!
Il
bambino, sbalzato dal triciclo dall’esplosione, cominciò a piangere, indicando
atterrito i due sconosciuti, dagli abiti laceri e tutti coperti di terra.
Bambino:
Sigh…(tirando su con il naso) sniff…Buàààààààààhhhh!!
Nonnina:
(colpendo i due con la borsetta) Delinquenti! Avete spaventato il mio nipotino!
Tiè! Tiè! Tiè !
Mikage :
Ma signora…
Nonnina:
(prendendo una panchina) Tiè!Tiè!Tiè!
Siete due vandali, capito? (sradicando un albero) Tiè! Tiè! Tiè!
La
cara nonnina si asciugò la fronte dal sudore, e si voltò con un dolce sorriso
al bambino, prendendolo per mano ed allontanandosi.
Nonnina:
Umph! Questi giovinastri d’oggi! Che esempi possono dare ai bambini, violenti
come sono? Vieni tesoro, torniamo a casa, c’è gentaccia anche nel parco!
Mikage:
(ridotta uno straccio) Questo è davvero troppo! Ryoga?
Ryoga:
Si, direttore?
Mikage:
Ricordami di licenziarti, appena arrivo in ufficio!
Ryoga:
Ma…ma, direttore…
Mikage:
Niente scuse!
Ryoga:
Ma …in fondo siamo riusciti a tornare qui in un giorno solo!
Mikage
si voltò per sbranarlo vivo, ma si specchiò negli occhi di Ryogha, così pieni
di disagio, tristezza, ma più di qualsiasi altra cosa, sincerità. Non poteva
aumentare la sua già cospicua dote di sfortuna togliendogli il lavoro, no,
Ryogha non meritava questo.
Mikage:
(infilandosi sotto il braccio di Ryogha e sorridendo maliziosamente) Bè,
Ryogha, potremmo arrivare ad un compromesso… ho già pensato ad un modo per
farti perdonare…
Ryoga:
(arrossendo) Uh?
Ed
i due si allontanarono lentamente, sparendo nell’orizzonte di questa radiosa
giornata d’estate.
**********
Sede
centrale della J.I.A. ore 11: 00
Il sole filtrava dalle ampie finestre di uno degli uffici agli ultimi piani della sede centrale della J.I.A., inondando la stanza di luce e riflettendosi accecante sulle asettiche pareti bianche. Al centro della stanza, su di un divanetto di pelle, bianco come il resto dell’ufficio, c’erano sedute le tre Ranma’s Angels; Akane ed Ukyo sedute sui cuscini, e Shan-pu seduta su un bracciolo e con un braccio appoggiato allo schienale, ed accanto a loro, in piedi e con le braccia incrociate, Collant Taro. Ranma era di fronte a loro, disinvoltamente appoggiato alla scrivania, e dietro di lui, su una grande poltrona girevole e con le gambe accavallate, Nabiki.
Ranma:
Bene ragazzi! Oggi festeggiamo l’ottimo esito della missione!Vorrei prima di
tutto ringraziare Collant Taro per il suo grande aiuto…
Akane:
(sottovoce) Seee… aiuto…
Collant
Taro: .\_/. Non mi chiamo così! Io sono…sigh! (singhiozzo commosso)… Come Vuoi!
Ranma:
Chee?! Nel senso che devo decidere io come chiamarti?
Collant
Taro: No, no! Come Vuoi! (sguardo pieno d’orgoglio) E’ il mio nuovo, bellissimo
nome!
Ranma:
Aah! E-ehm (colpo di tosse) ^__^;; Coll… ehm… Come Vuoi, in assenza del
direttore * Chissà che fine ha fatto quell’arpia… bè, l’importante è essercene
liberati! * ti nomino membro onorario della J.I.A. per i servigi resi a
quest’organizzazione!
Detto
questo gli appuntò sul petto una pesante medaglia in simil-plastica riciclata
smaltata, che aveva inciso sopra il simbolo della rotellina di pesce.
Collant
Taro: E che è stà patacca? Mi aspettavo molto di più!
Nabiki:
Accontentati! Mica possiamo dilapidare i nostri fondi per i membri onorari!
Collant
Taro: -__-;;
Ranma: -__-; E-Ehm… (ripristinando la sua aria da figo) e poi,
ragazze, complimenti a voi! Siete riuscite, con sangue freddo e determinazione,
a completare la missione, e a permettere ai negozianti di biancheria intima di
poter riprendere tranquillamente il loro lavoro…sapevo che con voi avrei fatto
la scelta giusta… * anche perché non
avevo alternative… -__- *
Shan-pu & Ukyo: Oh, Ranma!
Akane: Tsk!
Ranma:
… ma soprattutto… (tono commosso) questa non è stata solo la vittoria della
giustizia sul crimine… è stato anche il trionfo della forza della cooperazione,
del lavoro di squadra!
Ukyo:
Bè… (passandosi una mano tra i capelli) veramente, se non ci fossi stata io con
le mie brillanti idee, queste due sciacquette non sarebbero riuscite a
combinare niente…
Akane:
Coosaaa?! Ma se sono stata io, grazie alle mie acute intuizioni, a ritrovare il
bottino!Senza di me sareste ancora tra le grinfie di Mr.H.!
Shan-pu:
Ah ah! Ma cosa dite, smorfiose! E’ solo grazie a me ed alla mia geniale idea di
usare l’arma segreta se Mr.H. è stato battuto!
Akane,
Shan-pu & Ukyo: (voltandosi all’unisono verso Ranma) Sono io la migliore,
vero Ranma?
Ranma:
* Sigh! Sarebbe stato meglio lavorare nella cave di sale…*
Fine
episodio 1
Wow!
Non posso crederci! Sono riuscita a terminare questo primo episodio! Torneranno
le Ranma’Angels? Io spero di si, questo dipende dal vostro gradimento e
soprattutto dalle malsane idee che mi potranno venire in futuro…per il momento
vi saluto! Spero di vedervi nella proooss…
TOC!TOC!
Si?
Collant
Taro: Sei tu l’autrice? Prima mi cambi il nome e poi continui a chiamarmi…. Bè,
sai come!
Ma
è per rendere tutto più comprensibile!
Collant
Taro: Comprensibile un corno! Io adesso ho un altro, bellissimo nome!
Hai
ragione… scusa Collant! ^__^
Collant
Taro: .\/.#
Collant
Taro: (leggendo il rigo precedente) Ma allora continui!
E
che a me piace di più Collant Taro! ^__^
Collant
Taro: .\/.## Ah, si? Guarda che io non
ho remore nel picchiare le donne!
Se
la metti così… d’accordo… come vuoi! -__-;;
Coll…
ehm… Come Vuoi: Ecco, brava! Così va bene!
*
Contento tu…*
Scusate
l’interruzione… dunque, dov’ero?Ah, si! Alla… prooosssssima puntata!
P.S.
Ma il sakè si mette nei barili?Scusate l’ignoranza, ma proprio non so dove si
mette il sakè in grandi quantità…se qualcuno è esperto di contenitori di sakè,
mi faccia sapere! ^____^