Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: elenabastet    02/05/2022    2 recensioni
Si può viaggiare nel tempo e nello spazio per sconfiggere un'ingiustizia e trovare un amore per sempre? Il 13 luglio 1789 Oscar vide morire l'adorato André, in un momento storico, ma che legami ci sono con la Parigi del 2019, dove si trovano Krycek, Doggett e Reyes e dove arriveranno Mulder e Scully?
Genere: Angst, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

UN GIORNO PER SEMPRE

 

Rating: toni adulti in qualche punto, parolacce, riferimenti sessuali mild.

Fandom: cross over tra Lady Oscar e The X-Files.

Note: Una sorta di universo alternativo, dove compaiono vari personaggi di The X-Files, anche morti nella serie come Alex Krycek. Come guest star ci sono inoltre Kathryn Morris, Lily Rush in Cold case, nei panni della dottoressa Liliane Rabet, Kristen Vangness, Penelope Garcia in Criminal minds, in quelli di Penelope Guy, e Abdelhafid Metalsi, il capitano Cherif nella serie omonima, come Kader Mousaif. Ci saranno anche riferimenti a serie come Sleepy Hollow, Doctor Who e Outlander, ma solo come citazioni

 

Epilogo

Scully schiacciò il tasto della diretta streaming, vedendo apparire sullo schermo i volti di Shannon e Penelope insieme.

“Tutto bene, ragazze?”

“Certo, Scully. I nuovi abitanti del XXI secolo si stanno davvero ambientando, e a quanto pare riusciranno a mettere a frutto cosa sanno fare qui, tra cavalli e vita militare”, disse Penelope.

“Con Kader Mousaif li stiamo aiutando, ma comunque...”, continuò Shannon.

“È l’agente Dana Scully? Vorrei dirglielo io”, disse Oscar, guardando con curiosità lo schermo, mentre dietro di lei arrivava André e le cingeva le spalle.

“Ah, a proposito, congratulazioni per il vostro matrimonio, so che l’agente Doggett ha usato la sua autorità in proposito per permettervi di realizzare il vostro sogno”, disse Scully.

“Ma andremo anche in chiesa ad Arras quanto prima, ci hanno detto che San Vedasto esiste ancora...”, disse André, anche lui incuriosito dallo schermo.

“Insomma, è giusto che lo sappiate anche voi, Dana e… Fox Renard, c’è un andreino in arrivo, avevate pensato giusto”, disse Oscar, accarezzandosi il ventre su cui André aveva già messo una mano. Scully sorrise, conosceva bene quell’intimità e quella dolcezza. E dire che venivano dal passato, per un qualcosa di irripetibile ma che era successo a loro, dando una nuova possibilità per la loro vita.

“Scully, volevo salutare anch’io i nostri viaggiatori”, disse Mulder.

“Ci dicono che oggi è facile viaggiare e spostarci, ci piacerebbe rivedervi presto”, disse Oscar, sorridendo a Scully.

“Mi pare il minimo, ci rivedremo, dovremo conoscere Andreino o Andreina”.

Si staccarono dal collegamento e Scully guardò Mulder:

“Ma allora si può viaggiare nel tempo?”

“Di solito no, ma qui deve essere successo qualcosa, era un fatto talmente ingiusto che Oscar e André fossero morti che hanno messo in moto delle forze inspiegabili e mai viste prima, e loro sono arrivati qui da noi. È andata così, Scully, questo è accaduto e questo ci deve bastare”.

“Una storia incredibile, Mulder, ma del resto non ci sono spiegazioni logiche”.

“Vogliamo i miracoli così tanto, Scully, e a volte capitano. La scienza non riesce sempre a darci delle risposte e quindi bisogna considerare plausibile quello che sembra fantastico. Ma comunque sia, non posso che essere felice per loro, ci sono amori che superano il tempo e lo spazio, e sono cose che danno speranza”.

“Hai ragione, Mulder”, disse Scully abbracciandolo.

 

Skinner stava andando a prendere l’auto nel parcheggio dell’Edgar Hoover Building e vide che non era solo. Vedere Krycek gli creò per un attimo sempre un po’ di inquietudine, anche se la situazione era ormai diversa.

Krycek gli consegnò alcuni documenti:

“Stiamo recuperando un po’ di roba che era negli archivi di Strunghold e soci, se con Mulder e Scully volete darci un’occhiata credo ci sia roba piuttosto scottante e importante, poi vi porterò altre cose”.

“Ottimo, grazie. Così sei tornato in America?”

“Per ora sì…”

“Tu hai creduto ad Oscar e alla sua storia”.

“Ho avuto un buon maestro, Mulder, che mi ha insegnato a credere, perché Mulder è stata un maestro per me, malgrado tutto. Non so cosa sia successo a Oscar e André, ma a volte credere in un miracolo ti aiuta ad andare avanti. Forse perché anch’io vorrei qualcuno che pensi a me come Oscar pensava ad André...”

“Tu saresti rimasto con Oscar se non ritrovava André?”

“No, Walter. Certi amori sono talmente grandi da non poter essere paragonati a niente. Certo, sognare non è un peccato, ma sono felice che sia andata così, in loro ho visto qualcosa di raro in questo mondo, qualcosa che non è davvero facile trovare”.

“Se accetti un consiglio personale, io sono tornato con mia moglie dopo essere tornato da Parigi, perché comunque sia andata questa storia, vedere due esseri che hanno attraversato il tempo, chissà come, per poter stare insieme, ti fa vedere diversamente certe cose. Ci sono amori unici e assoluti, come quello di Oscar e André, ma si può anche essere sereni e appagati comunque con una persona, con un amore più piccolo ma anche grande.”

“Forse hai ragione. Va bene, ci si vede, magari poi sento anche Mulder e Scully” e Alex Krycek se ne andò.

Sì, Skinner aveva ragione, ci sono amori eterni, tra esseri unici, che si trovano tra otto miliardi e oltre il tempo e lo spazio, e diventa difficile paragonarli con la propria realtà. Intanto, quella sera avrebbe visto Marita.

 

Marita Covarrubbias porse a Alvin Kurtzweil alcuni documenti:

“Si dà da fare il vostro amico da quando è tornato da Parigi”.

“In fondo è meglio averlo qui che altrove”, disse lei, guardando l’ora. Tra un po’ lo avrebbe rivisto.

Si alzò dalla scrivania, lasciando il suo collaboratore a consultare quello che Krycek le aveva portato. Uscì nel corridoio, arrivò all’ascensore, e quando fu dentro tirò fuori dalla borsa una card con cui attivò un piano nascosto a cui si fermò. Una inserviente con un camice bianco le venne incontro:

“Sta abbastanza bene, continua a raccontare quella storia assurda”.

“Può essere che non lo sia. Intanto desidero parlargli io. No, non credo che ci siano rischi, non mi pare violento. Certo, a vederlo incute un certo rispetto, grosso come è”.

Marita entrò in una stanza: l’uomo che era all’interno, seduto ad un tavolo, alzò lo sguardò verso di lei con aria preoccupata e smarrita, in contrasto con la sua statura e un aspetto rude anche se non privo di fascino.

“Signora, dove mi trovo? E i miei amici dove sono finiti?”

“Non c’è pericolo, siete in buone mani”.

“Io devo sapere come stanno i miei amici, la mia comandante era ferita, e anche… no, lui era morto! Poi mi sono ritrovato qui, ma cosa ci faccio, dove sono, nessuno mi dice niente...”

“Siete comunque tra amici, io sono una vostra amica e credo che potremo fare tante cose insieme. Intanto, mi vuole ricordare il suo nome, signor…”

“Alain de Soissons, tenente dei Soldati della Guardia di Parigi”.

 

 

 

Ed eccomi arrivata alla fine, forse un giorno o l’altro scriverò un seguito a questa storia, ma ci tenevo a dargli una conclusione in stile X-Files. In ogni caso, progetto prima o poi di fare incontrare di nuovo Oscar e André con Mulder e Scully, magari in pieno Settecento e poi ho un vecchio racconto in tema da riprendere. Grazie di avermi letta.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: elenabastet