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Autore: ThePrankstersPage    03/05/2022    0 recensioni
[Deltarune]
[Deltarune] "Improvvisamente Kris percepì uno strano rumore, come un brusco movimento, e un'ombra passò fulminea sopra di lui. Il bambino alzò lo sguardo, ma non vide nessuno, se non l'oscillare di qualche viticcio polveroso. Sentì innumerevoli goccioline di sudore imperlargli la fronte e il sangue gelarsi nelle vene; qualunque cosa fosse stata, egli non era solo.
Sfoderò la spada e, senza abbassare la guardia, iniziò a indietreggiare lentamente dalla parte opposta, cercando di dominare la paura".
Una rivisitazione dello scontro tra Kris, e i suoi amici, e Spamton-Neo "normal route". Prossimamente in arrivo la controparte "L'Angelo di Ghiaccio"!
Genere: Azione, Fantasy, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Spalancò le palpebre e guizzò in avanti, respirando affannosamente.

- Kris, sei vivo! Eravamo così preoccupati! - qualcosa di soffice lo abbracciò stretto, affettuoso: era Ralsei, senz'ombra di dubbio, ed era concreto...tangibile. Ricambiò il gesto, tirando un sospiro di sollievo: ancora una volta ce l'aveva fatta, per un soffio!

- Non farlo mai più, Kris! - scherzò Susie, tirandogli una pacca sulla spalla in modo spiritoso – Ci hai fatto prendere uno spavento! Fortuna che il tuo amico aveva ancora in serbo qualche preghiera! -

Il bambino si guardò intorno, un po' spaesato. Si era aspettato di trovarsi sopra un veicolo, ancora un po' ammaccato, ma i suoi alleati lo avevano rimesso perfettamente in forma e in quel momento il luogo dov'erano pareva alquanto diverso da una ferrovia arrugginita e sconnessa: non c'erano rotaie, neppure riflettori e...che fine aveva fatto Spamton?

GRAAA-A-A-A-AOORRR-R-R-R!

Un ruggito cacofonico e fragoroso fece tremare le pareti che li proteggevano, facendo precipitare alcuni piccoli calcinacci. Kris s'impietrì, seguito dagli altri due suoi compagni che si tapparono le orecchie. Passi pesanti risuonarono e un bianco tacco a spillo comparve fugacemente oltre la fessura nella quale si erano riparati. Si udì un cigolio disturbante di meccanismi non oliati a dovere e i tre si guardarono, terrorizzati: il robot si stava abbassando nella loro direzione. Rapidamente si spiaccicarono ai muri, in silenzio, per non essere notati. La faccia del burattino si avvicinò alla fenditura, proiettando la luce dei suoi occhi sul lato opposto. Si mossero a destra e a sinistra, scrutando l'area, poi la sua testa iniziò ad addentrarsi; il gruppo vide il suo naso lungo e appuntito sondare l'aria.

Il ragazzo percepì la paura crescere all'impazzata e la fronte bagnarsi di una fontana di sudore: il mostro avrebbe facilmente potuto accorgersi della loro presenza e l'unica soluzione che aveva in mente sarebbe stata molto rischiosa; ma non c'era altra via, se non tentare. Spamton si era intanto girato a esaminare un anfratto accanto a loro e Kris attese che si voltasse verso di lui; quindi avanzò facendo un cenno a Ralsei e a Susie. Gli vennero dietro e insieme sgusciarono quatti quatti sotto il mento dell'automa. Dopo che ebbe controllato tutto, lentamente si ritirò. Erano salvi.

- Se ti stavi chiedendo...cosa fosse successo...mentre eri nel mondo delle idee, penso che ormai non ci sia bisogno...di spiegazioni. - borbottò Susie sottovoce, ansimando ancora per il momentaccio appena superato – È da ore che va avanti...con questo casino! Non lo...sopporto più! -

- Kris, ricordi quando i trabiccoli sono schizzati a tutta velocità? - chiese Ralsei gentilmente – Avevi accennato a un piano su come fermare Spamton-NEO. Ecco...se ce ne vuoi parlare, questo è il momento perfetto! -

Il guerriero annuì. Ormai non c'era più tempo da perdere e, se avesse aspettato a rivelare il suo segreto, quell'occasione non si sarebbe mai più ripetuta. Dovevano sconfiggere l'angelo di ferro a ogni costo ed estinguere la Fonte; perciò la sua risposta non tardò ad arrivare: con un gesto li radunò a sé e si approntò a illustrare loro il da farsi.

- Questo. - frugò sul mantello e armeggiò per qualche secondo; poi tirò fuori un sassolino legato a un oggetto piccolo, lungo e molto sottile che mostrò al duo.

- Un...filo? - domandò Susie, vagamente delusa – Perché un filo? -

- Taglia! - le ordinò, imitando con le dita un paio di forbici.

- Uhm...va bene. - gli rispose, imbarazzata, e premette la lama contro la cordicella: la roccia cadde e Kris la afferrò prima che potesse toccare terra e fare rumore. Per cui la porse al Principino.

- Libertà! - sussurrò, indicando la pietra.

- Filo...tagliare...ma certo, Kris! - esclamò Ralsei entusiasta, dopo una breve riflessione – Il ciottolo è Spamton, dico bene? In fin dei conti, ciò che vuole è la libertà, no? Non dobbiamo fare altro che mozzargli le corde! -

- Ehi, Kris, che ne dici se poi lo leghiamo mani e piedi coi suoi stessi fili? - rise la ragazza, trattendendosi – Potremmo lasciarlo appeso e giocare alla Pentolaccia... - denudò le zanne, come assetata di sangue - ...con la mia ascia! -

Il bambino si illuminò per un attimo: l'affermazione dell'amica squamosa gli aveva dato un utile spunto.

- Oh, no, non vorrai mica agire così! - disse Ralsei, inorridito – Avevamo giurato insieme di non ricorrere alla violenza! -

- Andiamo, Ralsei, era solo una battuta! - lo prese in giro, divertita – Però, a pensarci, le interiora di un robot svalvolato potrebbero essere più saporite dei gessetti... - si leccò le labbra.

Kris li invitò a tacere, per evitare di essere scoperti, poi si schiarì la gola e spiegò loro come avrebbero dovuto comportarsi. Inizialmente i suoi amici lo guardarono un po' contrariati, però poi entrambi furono d'accordo. Non sarebbe stata un'idea semplice da realizzare, ma non ve ne erano altre in campo e il burattino là fuori si stava infuriando sempre di più. Si congiunsero in cerchio, mano nella mano, poi si separarono.

Uscirono dal nascondiglio, in punta di piedi, e si diressero verso Spamton-NEO. Il robot dava loro le spalle e non si accorse minimamente della loro presenza, intento com'era a scrutare i dintorni davanti a sé. Il guerriero aveva un po' di paura, ma almeno non era solo: Ralsei e Susie erano accanto a lui, perciò avrebbe potuto contare su di loro in caso di pericolo.

Si avviarono alle vetture e salirono ognuno a bordo della propria; Kris sfoderò la spada e respirò profondamente: era giunto il momento di agire! Fece un gesto a Susie e iniziò a picchiettare l'arma sul bordo della macchina, infrangendo il silenzio. La marionetta s'immobilizzò sull'attenti: lo aveva sentito.

- EHI, SPAMPAGALLO! - gridò la ragazza - SÌ, PROPRIO TU! -

- STANCO DI VIVERE NELLA SPAZZATURA? - risuonò la vocetta di Ralsei - NIENTE PANICO: CI PENSIAMO NOI! -

Spamton si voltò immediatamente, puntando a nessun altro...fuorché il bambino, lo sguardo da predatore affamato e pronto a banchettare. Cominciò ad avanzare lentamente e minaccioso, gli occhiali sfarfallanti, accompagnato dallo stridio spettrale delle sue articolazioni consumate. Stavano andando bene, pensò Kris, avevano la sua attenzione.

- ABBIAMO UN'OFFERTA SPECIALE PER CUORI SOLITARI...PROPRIO COME TE! - continuò il capretto.

A quelle parole, il ragazzo si apprestò a estrarre il frammento di anima splendente dal petto e glielo mostrò, impavido. L'oscurante lo fissò come ipnotizzato, le pupille dilatate e l'acquolina in bocca.

- AFFARE FATTO? - urlò Kris.

- [OOOH...SÌÌÌ]!! - gli rispose, stregato.

- Allora, accendi i motori! - gli ordinò.

Il mostro non esitò un secondo di più: in un baleno, i carretti ronzarono e fari si illuminarono uno ad uno. Kris ebbe un brivido e si preparò alla partenza, mettendosi a sedere e tenendosi stretto.

- OH, NO, [Spugnetta]: IN PIEDI! - disse Spamton con un sorriso malefico, notando il suo comportamento – [Affare Fatto]? -

Il guerriero percepì tante piccole goccioline di sudore scendere lungo la fronte: si sarebbe rivelata una sfida tosta, ma avrebbe messo alla prova entrambi. Era perfetta...a suo modo. Deglutì e, facendosi coraggio, annuì.

- Affare fatto! - rispose, ergendosi dalla poltrona.

- ECCELLENTE! - esclamò malignamente il pupazzo, unendo le mani e portandole al petto, compiaciuto; poi spalancò le ali e allargò le braccia – ALLORA PREMA PURE QUEL PEDALE E APRA LE [Danze]! QUANDO VUOLE...[Il Mio Corpo È Pronto]! HAEAHAEAHAEA-HIHIHIHIHI-HEHEHEHEHE-HOHOHOHOHO! -

   
 
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