Il bambino è arruffato e ha gli occhi terrorizzati. Sirius si avvicina, hanno solo tredici anni, eppure è certo che non vedrà mai niente di più bello in vita sua.
-Come ti chiami?-
L’altro balbetta, cerca di ricomporsi, poi sorride e una scintilla selvaggia gli fa brillare gli occhi.
-Remus. Remus Lupin.-
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-Non dirlo a James...-
-Cosa?-
Sirius gli guarda le spalle abbassate, la schiena magra e stanca. E' il quarto anno e se ne stanno da soli nei pressi del Lago Nero.
-Prometti.-
Quando Remus si volta a Sirius si stringe lo stomaco. ha uno sguardo così penetrante da farlo sentire esposto.
-Prometto.-
Le loro labbra si scontrano. Quasi disperate. Affamate.
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-Essere un Prefetto ha i suoi vantaggi, eh?!-
-Oh sta zitto Felpato, vieni qui.-
La schiuma del bagno dei prefetti è sempre stata così morbida?
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Corrono nella Foresta, fianco a fianco. E' il sesto anno, hanno superato di gran lunga gli altri: sono troppo veloci. Il lupo mannaro sembra cercare lo sguardo del grosso cane nero. Riprendono a correre.
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Ultimo anno. La fine di un'epoca, l'inizio della guerra.
-Promettimi che starai attento.-
-Promettimi che penserai a me.-
-Promesso.-
-Promesso.-
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-Felpato è ad Azkaban! Com’è potuto succedere! Io mi fidavo! Io lo-
-Amavi?-
-Silente… Non è stato Sirius. Dimmi che non è stato lui!-
-Remus…-
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-Sei tu.-
Sirius è seduto su un tronco, smagrito e sudicio. Eppure negli occhi sconvolti dal dolore c'è ancora qualcosa del suo Felpato.
-Ciao, Lunastorta. Hai pensato a me?-
-Sempre. Io la mia promessa l’ho mantenuta.-
Abbassa lo sguardo, solo per un attimo.
-Allora devo farmi perdonare per aver infranto la mia…-
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Sono di nuovo nell'ordine. Sirius è un fuggitivo, ma possono vedersi. Possono stare insieme. Nei momenti che passano soli, nella stanza di Sirius a Grimmauld Place, sono quasi sereni.
-Quando questo sarà finito che farai?-
Sirius ride, bacia Remus con slancio e appoggia la fronte alla sua.
-Ti sposo.-
Si guardano, sorridono. Sono senz’altro felici.
-
E' morto. Felpato è morto. Harry singhiozza. Sono tutti a pezzi.
Remus barcolla, poi si smaterializza. Entra in fretta nella villa dei Black, sale le scale e si affaccia in camera sua. Si siede sul letto, prende un cuscino. Sa ancora di lui. Piange. Nulla ha più senso. Piange ancora e ancora.
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La battaglia ad Hogwats infuria da ore, schiva, lancia un incantesimo, si abbassa ancora e si sposta di lato. Remus è stremato, i nemici sono troppi. Eppure, dentro di sé, sa che Harry ce la farà. Un lampo verde lo coglie di sorpresa, cade a terra.
Ore più tardi lo ritrovano. É immobile, freddo, ma va bene così.
Correrà ancora alla luce della luna piena, correrà libero insieme al suo Felpato.