Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's
Segui la storia  |       
Autore: CyberNeoAvatar    07/05/2022    2 recensioni
Choyoshi Miho è una residente di Shosou, una città del Giappone. Fiera, conturbante e disposta ad ogni cosa per ottenere ciò che vuole, fa della sua vita letteralmente ciò che vuole, è un pessimo soggetto dell'alta società. Yusa Futako, il vero protagonista della storia, invece, è un ragazzo molto più povero, dietro cui però si cela qualcosa, e sarà proprio compito suo, seppur involontariamente, riportare Miho su un sentiero più dignitoso. Ma, al di là della storia di questi due ragazzi, c'è qualcosa di ben più oscuro che è finito sulla Terra... qualcosa di assai più sinistro e pericoloso, che Futako e Miho si troveranno costretti a fronteggiare, in un faccia a faccia con oscuri segreti e un avversario davvero letale sia per loro che per il mondo.
Altra fic uscita dalla mia penna (?). Tutta la storia è ambientata in un universo narrativo differente da Zexal, Arc V e Vrains, seppur avanti nel tempo, perciò ci saranno sia Xyz (anche Numeri), che Pendulum (anche Draghi di Zarc), che Link (incluso probabilmente il tipo Cyberso introdotto con essi).
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Crow Hogan, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 107 – Finale.

<< Così... vicino... e hai ugualmente perso.>>.

Furono queste le successive parole dell'essere del Crocevia Oscuro mutilato dal fuoco che risuonarono alle orecchie di uno stravolto Futako, dal cui petto trafitto dalle sue dita dalle propaggini affilate colavano gocce di sangue. La sua aura di fiamme multicolore fremeva, diventando ben più piccola... sul punto di spegnersi...

La sua mano sinistra, tremando, lasciò andare una delle Spettralspade che stava maneggiando, e sempre rimanendo sospeso in aria insieme a Yauro – sicuramente grazie ai suoi nuovi poteri spirituali – la strinse a stento intorno al gomito di quel braccio pulsante che sprofondava in lui le sue estremità prensili. Il suo sguardo, vacuo, serrò nella bocca sporca di liquido organico rosso i denti.

<< Sei ancora vivo...>> osservò Yauro, vagamente impressionato:<< Suppongo che la tua nuova natura da spirito dei duelli, abbinata al potere dei valori, stia sorreggendo le tue funzioni vitali...>>. Questo Futako, pur non rispondendo, non avrebbe potuto negarlo: sentiva chiaramente la cassa toracica frantumata dentro di sé, nel punto colpito:<< … ma ciò non cambia il fatto che il miracolo di tutti voi abbia fallito miseramente.>>. La sua iride rossa dallo sclera nero vagò in alto. A stento, il ragazzo dagli occhi eterocromatici ne seguì la direzione.

Più in alto rispetto a loro, stava fluttuando il Prisma del Fato. La barriera che prima si era formata a sua difesa, che era da prima incrinata, ora era totalmente scomparsa. La sua struttura simil-cilindrica contenente altri prismi ed emettente la sua tipica luce incolore... ne conteneva anche un'altra scura. Le sue facce parevano in parte macchiate da tetra oscurità... oscurità che si agitava dentro di esse come se fosse liquida.

<< URGH!>> sgranò gli occhi Futako: in quel momento l'aura nera di Yauro si era concentrata, e dal sangue della sua ferita iniziava ad uscire parte di essa, che pareva cercare di propagarsi sul ragazzo. Il potere spirituale del giovane parve reagire, cercando di rallentare quell'azione di contaminazione.

<< Gran peccato...>> mormorò il malvagio: dalle parti emettenti vapore del suo corpo iniziarono ad uscire copiose particelle scure che ribollivano:<< Ci eri quasi riuscito... sai? Sfortunatamente, però, ormai il potere di Crocevia Definitivo aveva già violato ed iniziato a infettare il Prisma del Fato... in questo modo, parte delle mie tenebre si era già introdotta nel Prisma al momento del compiersi del tuo attacco... radicandoglisi abbastanza da impedirgli di farlo rispondere solo alla tua volontà e di escludere la mia anche se la Cerimonia del Fato si è conclusa con una tua vittoria. Anche se hai tagliato la sua principale fonte di corruzione... posso completare io l'opera.>> la sua iride rossa brillò, e l'oscurità insita nel Prisma iniziò a farsi lentamente ancora più strada nell'oggetto mistico. A quel punto, tornò a puntarla su Futako:<< Mentre tu... potrai ricongiungere la tua anima a quelle di coloro che volevi tanto salvare. Non credevo che qualcun altro sarebbe riuscito a danneggiarmi tanto seriamente, dopo quei tre... e ciononostante... presto potrai solo assistere, da questo corpo devoto al male, alla completa, oscura trasformazione del destino.>> la parte di aura su Futako si espanse maggiormente...

<< Ne... N-E...>> borbottò Futako, con lo sguardo tremante reclinato in avanti. Poi... le sue iridi lo scrutarono, per nulla piene dei sentimenti legati alla sconfitta:<< Ne sei... sicuro... bastardo?>>.

<< Mmh?>> fece con fare interrogativo Yauro. Cos'era quell'ultima, ostinata risolutezza che leggeva nei suoi occhi?

Proprio allora, la sua pupilla notò qualcosa di non previsto.

La spada di Futako... quando l'aveva assalito, anch'essa stringeva una spada. Eppure la spada, adesso... non c'era più. E non l'aveva neanche vista o sentita cadere.

Un riverbero caldo lo costrinse a riportare su la testa. 

Il suo occhio si allargò.

Una fiamma misteriosa, emettente altre fiamme sia arancioni che azzurre, sia viola che bianche, sia degli altri colori dei valori di Adrian, Yusei, Yuji e Yurio che si staccavano dal corpo principale per poi riunirsi ad esso, si era accesa improvvisamente al di sopra del Prisma del Fato. Da quel che vide Yauro, al suo interno vi era qualcosa...

Una spada... una nuova, lunga katana coperta da quei fuochi, che splendeva lì sopra. Le tonalità della sua lama non erano solo metalliche, ma che rosse. La sua punta era rivolta verso il basso... verso lo stesso Prisma del Fato.

<< Cosa...?>> fece Yauro. Al suo accenno di stupore, l'oscurità che si stava propagando per l'oggetto dei suoi piani sembrò fermarsi. 

<< Sono... uno spirito ora... l'hai... dimenticato?>> ringhiò tra i denti Futako, puntando i suoi occhi sul malvagio:<< Anch'io... ho qualche... abilità speciale... adesso...>> rigurgitò un altro po' di sangue, per poi, con gli occhi mezzi spenti, continuare:<< Posso... accendere... con il... sacrificio... del... potere delle mie spade...>> guardò un attimo in basso... dove la spada che gli era caduta era già sparita:<< … un'ultima Spettralspada... in altri punti... dello spazio...>> le dita intorno al braccio color rame dell'avversario si serrarono di più:<< … una Spettralspada che... posso usare per... distruggere... il Prisma del Fato!>>.

<< Il tuo piano sarebbe... distruggere il Prisma?>> domandò Yauro. 

<< Arrivati... a questo punto... è... l'unico modo... per impedire che... tu... possa contaminarlo. Dubito che... ti saresti... lasciato sorprendere... se l'avessi usata su di te...>> prese un istante di pausa:<< Se... lo distruggo... non dovresti più... avere accesso... a nessun altro... Piano del Fato... o Prisma... da infestare... COFF COFF.... e... questo... è stato possibile proprio... grazie al mio ultimo attacco...>> lo scrutò, con un lieve sorriso:<< Sarebbe stato... impossibile... immettere la mia nuova... Spettralspada vicino al Prisma... con Crocevia Definitivo del Destino Maligno... Dimensionale... e con te... al pieno delle forze... di questo sono... sicuro.>> poi, con decisione, sentenziò:<< Il miracolo di noi tutti non ha... fallito... ha aperto una nuova porta alla salvezza!>>.

Yauro ascoltò le sue ultime parole in silenzio. Subito dopo, la sua voce sentenziò:<< Una nuova porta alla salvezza? Illuso...>> la sua iride si chiuse:<< Non ti rendi conto di cosa stai cercando di fare: il Prisma del Fato è il destino stesso di questa dimensione. Il suo cuore. Non è semplicemente qualcosa che si può controllare... regge anche le sorti di questa realtà. Non è una cosa semplice da distruggere... ma, se anche riuscissi nel tuo intento, le conseguenze sarebbero catastrofiche: non solo il Piano del Fato verrebbe annientato, ma ciascun destino che formava il Piano stesso in questo piano parallelo “ minore” verrebbe eliminato e ricreato da zero. Tutti coloro che hai incontrato cesserebbero di esistere, così come ogni altro elemento di questo piano parallelo, per poi dare origine ad un destino totalmente nuovo. Credi di poter prendere questa decisione non solo per te, ma anche per coloro che vorresti salvare, che perderebbero tutto quanto?>>.

<< E... che differenza... farebbe... non prenderla?>>. La sua espressione sofferente non era retrocessa minimamente dalla propria decisione:<< Certo... normalmente... non mi accollerei... mai... il diritto di scegliere... per altri. Non sono come te... che vuoi imporre il tuo male... a tutti...>> la sua mano libera vibrò:<< … ma... se l'alternativa è vedere... ogni cosa... soggiogata dalla tua oscurità... non c'è dubbio... che sia questa... la scelta migliore. E poi... ci sono... anche altre... dimensioni in ballo... e se questo gesto... preserverà... almeno... i mondi... di Adrian... di quel Yusei... di Yuji... e di Yurio... non ho dubbio che è quello... che i miei amici... e tutti... coloro che sono vivi... vorrebbero...>>.

Nel pronunciare le ultime parole, la neo Spettralspada si sollevò leggermente... come a prepararsi a trafiggere il Prisma.

<< Fermo!>> lanciò un'occhiata più nervosa Yauro a quel gesto:<< Non posso permetterti di farlo... io non posso lasciartelo fare.>>.

Un enigmatico sorriso si delineò sulle labbra del giovane in D-Suit, che pronunciarono:<< Lo... sapevo...>>.

<< Mmh?>>.

<< Erano... strane...>> tremò Futako:<< Quelle... frasi... che pronunciasti... al tuo arrivo... e durante il duello...


<< Yusa Futako... non posso permettere che il Prisma del Fato risponda alla volontà di qualcun altro.>> disse il misterioso Yauro, facendo brillare tetramente la sua pupilla da serpente e lo sclera nero che la circondava. 


<< Hai ragione... tra poco sarai semplicemente ridotto al nulla.>> disse il diabolico avversario:<< Ho tutto l'interesse che nessun altro possa usufruire in alcun modo del potere di un Prisma del Fato... perciò devi sparire>>. 


<< Quando... parlavi... dei... tuoi... scopi... mettevi soprattutto... in primo piano... il male che possiedi... piuttosto che... la tua persona. Però... quando si trattava...della possibilità che... qualcun altro... avesse il controllo... con la sua... volontà del... Prisma... ti riferivi a te stesso... e non alle tue tenebre...

<< All'inizio... le collegai al semplice... bisogno di infettare... le altre dimensioni... queste frasi. In quel caso... però... perché parlare di te stesso? Ma... le tue ultime parole... mi hanno fatto capire...>> strinse i denti:<< Tu... hai paura! In profondità... perfino tu, con tutto... il tuo potere... malvagio... stai provando... paura... per te stesso. Perché... se il... Prisma... del Fato... cadesse in mano ad altri... tu stesso... saresti in pericolo, entrando... in questo piano di realtà alternativa... vero? Anche... conquistando gli altri piani... non potresti... colpire anche questo... ed... esisterebbe... qualcuno... che può fermarti. E... vista la tua spiegazione... forse... anche distruggendolo... verresti... trascinato in una... situazione in cui... perfino tu... non... puoi... fare niente...>>.

<< Yusa... Futako...>> mormorò Yauro. Si avvertiva rabbia... la situazione stava portando alla luce emozioni che il demonio credeva di non avere oltre ad una certa soglia?

<< E questo... significa... che anche tu... sai che esiste... il rischio che... io... riesca a distruggere il Prisma... anche... se l'hai... etichettato... come non... facile da distruggere...>> la sua mano destra si serrò con forza, mossa dalla scelta che aveva ormai abbracciato:<< Ebbene... ora... verificheremo... questa teoria... insieme!>>. La Spettralspada emise altre fiamme... e con un movimento immediato discese prepotentemente verso il Prisma del Fato.

<< MALEDETTO....!>> esclamò Yauro, spalancando l'occhio: dalle particelle oscure uscite dal vapore alla sua sinistra cercò di far sgorgare subito un braccio nuovo, per cercare di uccidere Futako...

Prima che la mano e le dita di quel braccio potessero formarsi, però, sopraggiunse l'arrivo della Spettralspada sul cuore del Piano del Fato, che dopo un singolo istante di resistenza oltrepassò la superficie riflettente dell'oggetto e si piantò a fondo in esso.

Le fiamme nella spada riempirono l'interno dell'oggetto all'istante... il quale venne ricoperto all'istante di crepe diramate ovunque che lo attraversarono completamente. 

Il Prisma del Fato lanciò una luminosità accecante, seppur incolore... per poi esplodere il momento dopo con un suono poderoso, scagliando tutti i prismi che lo componevano per il paesaggio e liberando allo stesso tempo il fuoco della katana che l'aveva invaso.

L'istante stesso in cui il Prisma si divise in pezzi, l'intera dimensione sprigionò immediate ondate circolari ad anello che portarono la luce incolore che la caratterizzata a sovrastare ogni cosa, perfino i tratti del suo stesso suolo, che parve risucchiato dalla propria luce.

<< TU...!>> esclamò Yauro, furente al vedere quella scena. Al riaccendersi del suo occhio, alle proprie spalle si aprì un portale in cui ruotavano fiamme malvagie dai vari colori...

Futako capì immediatamente cosa volesse fare: concentrando le sue energie spirituali il più possibile, con uno sforzo sovrumano per sopportare l'atroce dolore che torturava il suo petto, strinse anche con l'altra mano il braccio affondato nel suo petto e lo tirò di lato. Yauro venne così spinto via dal portale prima che potesse fuggirvici dentro.

<< LASCIAMI!>> esclamò lui, alzando il braccio ormai rigenerato per cercare di compiere quanto voleva fare poco prima. Ma ormai era troppo tardi... le varie onde parvero distorcere il portale, che venne cancellato senza alcun preavviso.

Intanto le ondate parevano moltiplicarsi: non solo provenendo da ogni dove pulsava la luce in cui erano finiti, ma perfino nascendo dalle stesse ondate appena diffusesi.

E il passaggio che portava al Piano del Fato non fece alcuna eccezione.

Il portale nel mondo degli spiriti si allargò a dismisura, diffondendo altre onde che andarono a diffondere la loro luce incolore per ogni dove della terra dei Duel Monsters, prima avvolgendo il cielo, poi iniziando ad arrivare al suolo.

<< Ma... cosa...?>> fece Crow, incredulo. Allo stesso modo Dakki, Lea, Steelen, Shuraig, Naited, Cerberus, Ikelos, Day Breaker, Ayaka, Maximus, Yuki-Onna, Dakki, Verre, Ikelos, gli spiriti loro alleati, i residenti della Cittadella Magica di Endymion parzialmente distrutta... i superstiti dell'esercito di Zerato... tutti quanti stavano assistendo a quell'inesorabile finimondo con il fiato in gola... finché anche loro non vennero risucchiati da quell'insieme luci e onde.

Anche sulla Terra umana la volta celeste serale si tinse di quelle tonalità di colore. Dalle loro attuali locazioni, chi fuori in città come il commissario Touri Katashi, il vice Gimako Kunio, l'agente del controspionaggio Jem, Aizawa Kurogi e gli altri amici di Jiro, chi dalle sbarre della propria cella come “ Hook” Morgan, chi dalle proprie abitazioni come Taketsu Toshiaki dell'Istituto Hajime, Rie, Jacqueline, o lo zio Hazuo ebbe modo di assistere allo sconvolgimento del destino stesso, finendovi nel mezzo proprio come Crow e gli altri, e come l'intera Shosou e ogni altro abitato... come ogni altra zona del pianeta... 

Come stava accadendo all'intero universo e a tutte le microdimensioni presenti nel piano di realtà abitato da ognuno di loro.

Intorno a Yauro e al moribondo Futako ormai c'era soltanto un vuoto privo di alcuna fine, senza un sopra né un sotto, né un nord, un ovest, un est o un sud, attraversato in lungo e in largo solamente da quelle luci e onde che arrivano da ogni dove, accompagnate soltanto da un fischio vagamente simile a quello del vento, unico suono in mezzo a quel nulla... pervaso da una pressione pesante e che quasi li schiacciava da ogni direzione...

<< G.... GUUUAAAAAAAAAAH!>>. Improvvisamente, l'occhio di Yauro si era riempito completamente di venature, e le particelle oscure che aveva fatto uscire dal vapore delle sue ferite per iniziare a riformarsi stavano scoppiando incessantemente... le fila di zanne sulla sua testa e le altre che gli erano rimaste si erano spalancate, vomitando altro fumo sempre più copioso. Le sue ali cominciavano a svanire. 

<< AAAAH...>> urlò Futako: sentiva la sua mano agitarsi convulsamente all'interno della propria ferita, vibrando all'impazzata insieme al resto del suo corpo, e facendolo soffrire ancora di più.

Yauro, nel mezzo di quei propri tremori, fece scattare spontaneamente la mano rigenerata intorno al collo di Futako, stringendoglielo per soffocarlo. La sua iride da rettile lo scrutava con immensa furia, mentre anche la sua stessa aura oscura iniziava a trasformarsi in vapore atto a svanire nel nulla.

<< Male... detto...>> biascicò Yauro. Ma c'era qualcosa di strano nella sua voce da incubo... non sembrava più una sola...

Di fronte all'espressione dolorante del giovane in D-Suit, dalla testa della creatura infernale si staccò qualcosa: un volto mostruoso senza bocca, ricoperto da una sostanza nera, avente un occhio bianco e capelli rossi spessi terminanti con punte metalliche. Ma durò pochi istanti, perché si dissolse subito nel nulla con un grido di dolore.

La scena però si ripeté presto, e stavolta fu un altro sguardo, quello di un altro essere inumano con tre occhi, di cui uno verticale, avente capelli viola dai riflessi azzurri, a mostrarsi, per poi perdere la sua forma e svanire.

Ancora, per la terza volta, un altro aspetto si compose. A differenza dei primi due, stavolta Futako lo riconobbe: quella cresta dall'occhio verticale, quella testa nera... era senza dubbio quella del Soul Divino – Soul, la creatura che aveva usato per evocare il suo Drago Finale Occhi Corrotti – Crocevia Definitivo. Anch'ella andò a dissiparsi con un rantolo.

Che fossero i volti dei Tre Distruttori, coloro che avevano dato origine a Yauro?

La presa di Yauro sul collo di Futako parve indebolirsi. Il fumo che emetteva da ogni sua parte era sempre più copioso... le sue zanne persero dimensioni, e le sue ali scomparvero, mentre la sua iride perdeva progressivamente vitalità. Da lui, per un attimo, il ruggito acuto di Viverna Mente Psichica, un'altra delle sue carte, echeggiò fino a perdersi...

La sua pelle iniziò a risecchire e sgretolarsi in particelle oscure, insieme alla sua testa... dietro cui, per un istante, il volto mascherato di Zerato apparve a guardare Futako, prima di svanire del tutto insieme al capo di colui che era il suo vero io, la cui ultima parte a disgregarsi in una nuvola di sostanza aeriforme oscura fu la sua orribile iride rossa. Un fiotto di numerosissimi ammassi di energia gialla lasciarono il punto in cui si era dissolto, confondendosi nell'atmosfera creatasi.

Yauro... era... finalmente...?

Ma la domanda che stava formulando scomparve presto dalla sua mente. Uno strano torpore si stava facendo strada nel suo corpo gravemente ferito, da cui con l'assenza della mano del nemico a tapparla stava perdendo ancora più sangue dalla buco che gli era stato lasciato. In balia delle onde e della pressione sprigionati dal Piano del Fato, si sentì trasportato chissà dove...

Aveva fatto ciò che poteva, si disse... ora, sapeva bene cosa lo attendeva... lo sentiva dal potere che stava abbandonando la sua aura... estinguendosi sempre di più...

“ Sto per... morire...” pensò infatti Futako, consapevole di quella realtà. Le sue palpebre si facevano sempre più pesanti... senza che se ne accorgesse, la luce incolore che lo circondava stava invadendo i suoi tratti, in maniera tale da cancellarli a partire dai suoi piedi.

In quegli attimi, mentre il raggio visivo gli si restringeva sempre più, gli unici pensieri che riuscirono ad pervenirgli furono quelli sulla sua vita... una cosa abbastanza comune ai morituri, da quel che ricordava...

Era nato dal sacrificio di due gemelli coraggiosi... Kosuke e Kunio... a loro volta nati da colui che loro tre chiamavano padre... Saga... e dalla loro madre... Maeda Keiko...

Aveva conosciuto un grande amico... Crow... era stato adottato da un bravissimo parente... Yusa Hazuo... aveva anche trovato un lavoro, per quanto strano fosse...

Si era alleato con Jiro e Ryo, contro l'Expantor... e a loro si aggiunse... Miho... la ragazza che da lì a poco avrebbe aiutato in più occasioni... e che avrebbe scoperto... amare...

Aveva incontrato poi Slayer, e da lì il suo cammino si era incrociato con quello di Suji... che aveva ostacolato per impedirgli di far ottenere ai nemici il potere di Diabolos... e che alla fine era diventato suo amico. Aveva anche avuto modo di maturare un altro rapporto amichevole, quello con Touri Katashi...

Aveva anche conosciuto Dakki, Quan, Cerberus, Verre, Ikelos... Naiton, Naited... Lea, Endymion, Selene... Steelen, Shuraig, Cerberus, Ikelos, Day Breaker, Ayaka, Maximus, Yuki-Onna, Verre, Ikelos, e tutti quegli spiriti dei duelli che come loro erano dalla parte del bene... e insieme aveva intrapreso nuove battaglie per fermare Zerato...

Aveva anche liberato Naithite dal suo lavaggio del cervello... e così anche Naiton grazie a... Saga... il padre che non aveva mai conosciuto...

Infine, grazie al lascito di Metaltron, si era confrontato con Zerato, incontrando per la prima volta anche Homura, Shiranui Solesaga in persona... riuscendo a battere il Signore Oscuro e giungendo al punto attuale... facendo anche la conoscenza di Adrian, del Yusei di un altro mondo, di Yuji, e di Yurio, arrivati ad aiutarlo per combattere Yauro.

Aveva fatto amicizia con tanti, cresciuto sotto l'ala di diverse persone care... finché la sua forza, maturata da salda amicizia e da nobili intenzioni – anche da grandi valori, aggiungerebbe lui – non era divenuta letteralmente una lama ardente che scioglieva le tenebre. Proprio come detto da Homura stesso.

Aveva preso a testa alta la via che sapeva essere quella condivisa da coloro che aveva avuto nel cuore. L'unica cosa che poteva ancora fare.

La possibilità di vincere anelata da Metaltron nei confronti del loro più grande nemico si era avverata, dopotutto. Con il senso di giustizia che non accetta il male... i valori consegnatigli da altre dimensioni... la volontà di salvare ciascuna esistenza dall'oscurità... e l'assistenza di chi gli stava vicino in ogni istante da dentro, sentiva di aver conseguito l'obiettivo...

Si sentiva orgoglioso di se stesso... anche se gli rimanevano tuttavia dei profondi rimpianti...

<< Mi spiace... Miho...>> sussurrò indistintamente lui. Il suo raggio visivo era una linea sottilissima:<< Non credo... che potrò venire... al nostro... appuntamento...>>. Non avrebbe mai più visto né lei, ne gli altri...

Mentre il delicato filo di luce incolore che ancora scorgeva con la sua iride arancione e la sua iride azzurra si spezzava, mentre la luce incolore ormai stava cancellando anche i tratti dei suoi capelli, del suo volto, le sue emozioni vennero catturate in una morsa d'amarezza... una morsa fredda...

Avrebbe voluto tanto... con tutto se stesso... tornare... da loro...

Non disprezzava il viaggio che aveva intrapreso... ma... se, si disse, avesse vissuto in una realtà dove non ci fossero stati Zerato o Yauro... molte sofferenze sarebbero state risparmiate a tantissime persone e spiriti... e non si sarebbe mai separato da Miho... dai gemelli che l'avevano formato... da suo zio Hazuo... da Crow... da Ryo... o da Jiro... o da Suji... e forse, prima o poi... avrebbe potuto rincontrare anche suo padre...

Sì... avrebbe voluto viverla davvero... quella realtà...





Il nulla assoluto.

Buio. Silenzio.

Dei piccoli flash confusi...

La sensazione di qualcosa di morbido, tra le sue dita...

Gli occhi di Futako si riaprirono. Quel che osservarono era un soffitto in penombra, a loro familiare...

<< Eh?>> mormorò lui, piegando la testa da un lato del... cuscino di un letto?

Del suo letto... quello della sua camera, nella casa di zio Hazuo. Quel che le sue dita sentivano al tatto erano le sue coperte. 

Non c'erano dubbi, che fosse la sua stanza: da quel po' di luce che doveva arrivare dalla sua finestra a rendergli distinguibili alcuni dettagli, riconobbe distintamente il poster di uno dei tornei in cui compariva Crow per promuovere uno dei suoi duelli professionali e il comodino su cui solitamente appoggiava i suoi effetti personali prima di andare a dormire.

“ Come... ci sono finito, qui?” pensò il ragazzo dagli occhi eterocromatici, parecchio meravigliato. Un attimo fa si trovava a farsi trasportare da ciò che si era scatenato dalla rottura del Prisma del Fato, convinto che sarebbe morto... come aveva fatto a ritrovarsi così all'improvviso in un ambiente tanto familiare? 

Tra l'altro, si sentiva la mente un po' annebbiata, come se si fosse appena svegliato da una notte di sonno...

E... sentiva anche di avere qualcos'altro addosso, oltre alle coperte...

Spostò il viso dall'altro lato, guardando al suo fianco, e...

<< COSA?!>> esclamò Futako, il cui tratti facciali divennero paonazzi all'istante, scostando di soprassalto la schiena e mettendosi seduto sul letto, praticamente in bilico tra il letto e il pavimento.

<< Mmmmmmh... solo altri cinque minuti...>> mugolò una vocina sensuale. Il giovane sentì una mano toccargli la gamba destra.

Riccioli rosso fuoco davanti alle orecchie, di capelli fiammanti abbastanza lunghi diffusi disordinatamente dietro il collo, appoggiati sopra un volto femminile di rara bellezza... con le labbra  in movimento ancora colorate da rossetto e le palpebre appoggiate sugli occhi, un esile braccio nudo che cadeva ora vicino alla vita di Futako.

Come confonderla con qualcun'altra? Era... Miho?!

E come se non bastasse... aspetta, ma... era... era... nuda?! Riusciva chiaramente a vederle i prosperosi seni spuntarle dalle coperte... con le curve del suo fisico seducente che proseguivano fin sotto le coperte.

Cosa... stava... succedendo?!

<< Oh... ciao, bel ragazzone.>>. Un sorriso si era delineato sulla boccuccia di lei, rivolto verso di lui. I suoi occhi color ambra erano aperti... fece uscire il braccio che aveva ancora sotto le coperte e lo usò per appoggiarvi la propria testa, senza preoccuparsi per nulla del fatto che stava mettendo ancor più a nudo le proprie tette:<< Hai dormito bene? Aspetta, non dirmelo... è un sì, vero?>>.

<< Ehm...>> mormorò Futako, che pareva aver perso l'uso della parola. Gli tremavano le labbra, e la sua compostezza era veramente al minimo. Interiormente sarebbe stato anche felice di rivedere Miho dopo aver pensato di non poterla proprio più incontrare di nuovo... ma figuriamoci se era preparato all'impatto del momento:<< C-Che... Che ci fai... qui?>>.

<< Ma tu guarda...>> sospirò lei:<< Lo so che non ci credi ancora, ma... sì, l'abbiamo fatto. Sai, quella cosa di stanotte. Ma capisco che era la tua prima volta...>>.

<< Prima... volta...>> ripeté lui. Aspetta... intendeva dire... che...

Ora che ci faceva caso... era mezzo nudo pure lui... peraltro senza più la benché minima traccia della voragine che doveva avergli lasciato Yauro, o di altre ferite relative allo scontro... e... non erano i loro vestiti quelli per terra?

W...Wow?

<< Non te lo sei sognato, eheheh...>> ridacchiò Miho, divertita, agitando un po' le gambe. Era un po' rossa in volto anche lei:<< Ed eri anche così coinvolto ed entusiasta... ti comportavi pure come un bambino in certi momenti, nonostante la tua immortale decisione... hai presente a cosa mi riferisco, no?>>.

Decisamente non ci stava capendo più nulla. E peraltro era parecchio imbarazzante, la faccenda.

<< Che sguardo perso che hai... non mi dire che basta una notte di sano sesso con la propria fidanzata a mettere soggezione ad uno che ha smascherato e fatto sbattere in galera il capoccia dell'Expantor, quel brutto mascalzone di Nakano.>> ironizzò la ragazza.

<< Non è quest...!>> si affrettò ad aggiungere il giovane dagli occhi eterocromatici, quando registrò meglio le parole pronunciategli.

Nakano... in galera? Ma... Nakano era stato ucciso da Zerato quando era giunto alla sede della sua società. Come poteva essere finito in carcere?

E poi... cos'altro aveva detto?!

<< Fidanzata?!>> esclamò il giovane, non credendo alle proprie orecchie:<< Miho, vorresti dire che noi siamo... fidanzati? Stai... Stai scherzando?>>.

<< Futako, hai mica... battuto la testa mentre lo facevamo?>> lo guardò lei, lievemente perplessa a causa del suo atteggiamento:<< Guarda che è da almeno una settimana che stiamo insieme. Da quando abbiamo fatto incriminare Nakano e i suoi complici.>>.

<< Una... settimana, hai detto?>> chiese Futako, totalmente incredulo. Lei annuì piano:<< Ma... questo è... cioè... Insomma, che fine ha fatto il Piano del Fato? Come abbiamo fatto a tornare nel nostro mondo? Ti devo aver liberata da Yauro, a questo punto, ma...>>.

<< Scusa... come?>> chiese Miho nell'interromperlo, battendo le palpebre allibita. Si lasciò sfuggire un'altra risatina:<< Ma di che stai parlando? Piano del Fato, ritorno del nostro mondo... e liberata da chi? Devi averla battuta parecchio forte, la testa...>>. Il suo modo di parlare di quell'argomento come se non ne sapesse niente sembrava del tutto tanto genuino... e sebbene Miho fosse di suo una persona capace di scherzare o di fare dell'ironia, era fuori questione che potesse comportarsi come se nulla fosse dopo che la sua anima era stata assorbita da quel mostro. 

Aveva perso la memoria? Eppure, ciò non spiegava il resto delle stranezze che aveva avuto modo di riscontrare in quei pochi istanti... come il fatto stesso che si trovassero lì, il loro “ fidanzamento” o...?

<< Togliti da quella porta!>>. 

Quella voce portò il ragazzo a girarsi verso la porta della stanza. C'era qualcun altro in casa?

<< Solo un attimo, non c'è abbastanza luce per capire bene dal buco se hanno davvero...>> spiegò una seconda voce.

<< Ma smettila, non si fanno queste cose!>>. 

Si udì un colpo che coincise con il piegarsi della maniglia, e senza preavviso due persone che avevano perso l'equilibrio caddero proprio all'entrata della stanza.

<< EHI!>> esclamò Miho, balzando anche lei istantaneamente seduta e trascinandosi le coperte all'altezza del seno.

Le due persone che erano piombate in malo modo dentro la stanza, ammassate una sopra l'altra e doloranti, erano dei ragazzi che Futako non aveva mai visto prima: quello in cima alla pila composta portava degli occhiali stortiglisi sul naso dalla montatura rettangolare, con capelli corti grigi leggermente ispidi. Indossava una maglia bianca senza maniche, e dei pantaloni azzurri; il secondo, invece, aveva capelli a ciocche più spesse e appuntite dell'altro, ma più lunghi e raccolti, inoltre indossava una tuta da ginnastica azzurra. 

A occhio, i due dovevano avere la sua stessa età. E c'era qualcosa di stranamente familiare, in loro...

<< Ohi, ohi... guarda che hai combinato...>> si lamentò quello di sotto.

<< E' colpa tua, Fumio... ti avevo detto di toglierti da lì...>> biascicò quello sopra.

Fumio?

<< SI PUO' SAPERE CHE CI FATE VOI QUI DENTRO?!>> sbraitò Miho, più rossa che mai.

<< EHM...!>> fecero ambedue, districandosi in fretta e alzandosi di nuovo in piedi. Prima che Miho potesse pensare di tirar loro qualcosa, distolsero entrambi lo sguardo per non guardarla.

<< P-Perdona, cara Miho...>> deglutì il ragazzo con gli occhiali, aggiustandosi i suddetti:<< Mio fratello, ecco... vi stava spiando dal buco della serratura, e...>>.

<< Non fare lo tu lo spione, Kosuke! E poi, detto così sembro soltanto un guardone!>> affermò l'altro, chiudendo un occhio. I suoi occhi erano invece azzurri, a quanto pare:<< Volevo solo verificare se quel che ci ha detto zio Hazuo circa la presenza della nostra amica in questa camera quando l'abbiamo trovato sveglio a notte fonda ad aspettare che tornassimo corrispondesse a ciò che sospettavamo, così Miho e Futako non potranno darci a bere altro.>>.

Kosuke?

<< Ugh...>> deglutì Miho, stringendosi di più le coperte.

<< E come vedi non sbagliavamo... anzi, era ora che i due piccioncini passassero a cose serie, eheheh...>> ghignò il ragazzo senza occhiali.

<< Sono una bella coppia, ok, ma non era necessario... infatti guarda come hai rovinato la loro atmosfera.>> obiettò quello con gli occhiali.

<< Ti attacchi sempre ai dettagli, Kosuke!>>.

<< E tu mantieni sempre comportamenti infantili, come guardare da un buco della serratura, per essere grande quanto me, Fumio.>>.

Una risposta simile l'aveva già sentita, Futako...

<< Futako... dì loro qualcosa.>> gli tirò il braccio la ragazza, un po' in soggezione. Certo non voleva dare spettacolo a qualcun altro... anche se lui stesso trovava assurda la situazione stessa. 

Però... voleva sapere. Erano davvero... loro?

<< Ehm... Kosuke... Fumio...>> li chiamò il ragazzo dagli occhi eterocromatici, cercando di essere più convinto, come suo solito:<< Siete proprio voi?>>.

<< Uh? Certo, chi altri dovremmo essere?>> gli lanciò una brevissima occhiata colui che si faceva chiamare Fumio:<< Non mi dire che sei rimasto così su di giri dall'esperienza notturna che ti sei dimenticato dei tuoi stessi fratelli.>>.

Fratelli?! Aveva detto “ fratelli”?!

<< Sarebbe tragico...>> annuì quello nominato come Kosuke. Futako si accorse all'istante di complicità reciproca celata nelle loro frasi:<< In ogni caso, noi avremmo qualcosa di importante da dirti... ma per ora sarà meglio che ci ritiriamo...>>.

<< Naturalmente, ehm, potete continuare ad amoreggiare tranquillamente, se vi va...>>.

<< Credo che questo spetti a noi deciderlo...>> socchiuse gli occhi Miho, infastidita:<< Cominciate ad alzare i tacchi, però... ADESSO!>>.

<< EHM, CERTO, CERTO!>> esclamarono tutti e due, facendo immediatamente un passo indietro e richiudendosi la porta alle spalle.

Una volta usciti, l'affascinante fanciulla gonfiò una guancia, indispettita:<< Che seccatori, quei due...>>.

<< Già...>> mormorò distrattamente il giovane al suo fianco. Lei intanto mollò le coperte e gli mise a tradimento le braccia intorno al collo:<< E-Ehi...>>.

<< Allora... dov'eravamo rimasti?>> gli ciondolò il proprio naso praticamente davanti al suo la ragazza, e lentamente gli appoggiò le labbra alle sue. Il ragazzo spalancò gli occhi.

Gli ricordò così tanto quel bacio, scambiatosi alla Cittadella Magica di Endymion. Aveva lo stesso sapore... la stessa semplicità e bellezza impossibili da descrivere di quel momento. Solo più passionale.

<< Calma... Calma, Miho...>> cercò di dirle nel bel mezzo del bacio. Appoggiò le mani alle sue spalle, e con delicatezza la allontanò da sé. 

<< Che hai, Futako?>> lo guardò profondamente lei, con occhioni dolci e un tono suadente:<< Ti sei già stancato di me?>>.

<< Non... potrei mai...>> ricambiò quel suo sguardo con un sussurro Futako. Gli erano uscite spontaneamente, quelle parole... perché di certo non poteva stancarsi di Miho... di una persona così speciale, che gli era stata accanto tantissime volte, a volte addirittura salvandolo da se stesso come quando era sotto l'influsso interiore di Fumio divenuto Venterrore Signore della Battaglia:<< … ma... mi sembravi parecchio stanca quando ti sei svegliata. Perché non continui a riposare ancora un po', mentre vado a sentire cosa volevano i miei... fratelli?>>.

<< Uffa... devi proprio? Non sono così stanca da non poter sostenere un ultimo round.>>.

<< O-Ok, ma... magari è qualcosa di urgente. E io ormai non ho più sonno.>> mentì lui, continuando ad abbozzare scuse. Non era vero che non aveva sonno, sentiva la stanchezza. Però c'erano troppi interrogativi a cui trovare risposta, e aveva assolutamente bisogno di districarsi da quel piacevole quanto surreale, imprevisto evolversi degli eventi, in cui peraltro Miho sembrava non conservare ricordi delle loro più recenti esperienze... senza contare che parlare per un motivo o per l'altro con gli apparenti Kosuke e Fumio poteva sbrogliare meglio la matassa rispetto a del – quanto era ancora strano parlarne – sesso con la ragazza che gli piaceva.

La giovane continuò a scrutarlo, non totalmente convinta dalle sue scuse. Tuttavia, un suo breve sbadiglio la convinse a cercare di vedere l'ora sulla sveglia vicino a Futako, e dopo esserci riuscita disse, con un ampio sorriso:<< Tutto sommato, hai ragione... non sono ancora ben riposata. Avremo tempo stasera, magari...>> gli diede un ultimo bacio più fugace – con un sussulto del ragazzo dagli occhi eterocromatici – e si abbassò fin dal cuscino, aggiustandosi le coperte un po' meglio e chiudendo di nuovo gli occhi:<< A dopo, mio Futako...>>.

<< … a... dopo...>> annuì Futako, scendendo dal letto e cercando i suoi vestiti da quelli sparsi in giro, non mancando di venire incontro all'intimo bianco di lei, ma cercando di ignorarlo.

Fece in fretta a rimettersi i suoi jeans, la sua camicia e il suo gilet abituali e ad uscire dalla stanza. Rimase un attimo fermo lì davanti... continuava a sentirsi così spaesato, così bisognoso di risposte da non pensare ad altro. 

A cominciare già dall'introduzione... cioè, lui e Miho, fidanzati... e per giunta nello stesso giaciglio. Magari poi avrebbe scoperto che era davvero morto e che quello non era altro che il paradiso.

Anche se, mentre prima era intento a vestirsi, gli era venuta in mente un'altra opzione, insieme ad un ricordo recente:


<< Le conseguenze sarebbero catastrofiche: non solo il Piano del Fato verrebbe annientato, ma ciascun destino che formava il Piano stesso in questo piano parallelo “ minore” verrebbe eliminato e ricreato da zero. Tutti coloro che hai incontrato cesserebbero di esistere, così come ogni altro elemento del loro piano parallelo, per poi dare origine ad un destino totalmente nuovo.>>.


Ciò che aveva spiegato Yauro... 

<< Pssst... Futako!>>.

Il ragazzo dagli occhi eterocromatici girò la testa: a pochi metri da lui, dalla stanza che avrebbe dovuto essere quella per gli ospiti, il ragazzo chiamato Fumio si era affacciato. Evidentemente l'aveva sentito uscire.

<< Se sei pronto, vieni pure qui.>> lo invitò lui:<< Sempre se non vuoi passare dal bagno a darti una rinfrescata, prima...>>.

<< No, no... vengo.>> disse in fretta Futako. Di certo non era quello il suo primo pensiero. A grandi passi raggiunse il presunto fratello, facendo il suo ingresso lì dentro.

<< Futako, sei arrivato.>> lo invitò l'altro fratello, nel vederlo entrare, puntandogli addosso due occhi di una familiare tonalità arancione.

Quella che doveva essere la camera degli ospiti era decisamente cambiata: ora c'erano due letti uguali al suo da un lato, e per il resto era fondamentalmente divisa in due parti distinte, con una postazione PC agli angoli della stanza – ma mentre una aveva una libreria piena di fogli e testi vari, l'altra sembrava più occupata da videogiochi e affini.

<< Avevate qualcosa da dirmi, no?>> domandò Futako, pronto a sentirsi dire qualunque cosa.

<< E' così, sì.>> annuì quello che si faceva chiamare Kosuke. L'altro intanto chiedeva la porta. Dalla sua sedia davanti al computer sovrastato dalla libreria gli indicò il letto più vicino:<< Siediti pure e mettiti comodo. Fai come se fossi a casa tua...>>.

<< E' casa mia.>> gli fece notare il ragazzo.

<< Ehm, giusto.>> si aggiustò gli occhiali. Comunque Futako fece come gli diceva, mentre l'altra persona in piedi si sedeva sull'altro giaciglio.

<< Scusami, la schiettezza, ma passo direttamente al punto.>> disse il giovane con gli occhiali:<< Come ti senti... dopo aver sconfitto Yauro?>>.

Quella domanda stupì Futako, che rimase leggermente a bocca aperta.

<< Voi... vi ricordate di...?>> mormorò il ragazzo.

<< Certo che lo ricordiamo. In fondo, c'eravamo anche noi.>>.

<< Ti abbiamo anche protetto dagli attacchi di Yauro, nelle parti che componevano l'aspetto da spirito che avevi assunto.>> aggiunse quello con i capelli rossi.

<< Kosuke... Fumio...>> li guardò Futako. Sentiva il cuore gonfio di felicità... non c'era dubbio: dovevano essere proprio Kosuke e Fumio. Altrimenti, come sapevano di Yauro? Era rassicurante sapere che a differenza di Miho almeno loro fossero coscienti di tutto quanto. Poi, iniziò però a chiedersi:<< Ma... come mai voi due... insomma...>>.

<< … come mai non siamo dentro di te?>> sorrise Kosuke, incrociando le braccia:<< Beh... capisco la tua perplessità. Al fin dei conti, noi temevamo che potessi non ricordare nulla, in questa nuova realtà.>>.

<< Nuova realtà?>>.

<< Ti sarai accorto che sembrano essere cambiate un bel po' di cose, no?>> sospirò Fumio:<< A te sembra pure essere andata parecchio bene, da un certo punto di vista...>>.

<< Ehm...>> distolse lo sguardo Futako, nascondendo un po' di rossore.

<< In ogni caso, mentre tu evidentemente sei comparso qui addormentato, noi ci siamo ritrovati già svegli nel bel mezzo di questa realtà, approfittandone così per bombardare nostro zio di domande.>> gli rivelò Kosuke:<< Per fortuna, nonostante l'ora e la stranezza dei nostri quesiti, ha avuto la pazienza di risponderci... e unendo le sue risposte a tutte le indagini che abbiamo fatto in casa, e tramite computer, abbiamo ricostruito più o meno cosa può essere successo dopo che hai distrutto il Prisma del Fato. Sì... anche se siamo stati apparentemente distrutti per difenderti da Crocevia Definitivo del Destino Maligno Dimensionale, essendo sempre parte della tua anima ci siamo tolti d'impiccio, almeno in minima parte, e quindi abbiamo avuto modo di partecipare pienamente all'evento.>>.

Ora l'attenzione del ragazzo dagli occhi eterocromatici era assoluta.

<< Preparati, Futako... quel che ti riveleremo sarà parecchio sconvolgente.>> continuò il gemello occhialuto:<< Si direbbe che tutto ciò che è accaduto da quando siamo venuti in contatto con gli spiriti dei duelli non sia mai accaduto: non vi sono tracce in rete del putiferio scatenato da Lucifer quando era trasformato in Diabolos in città, e nemmeno degli spiriti sotto il comando Chrono che avevano causato tanti problemi alla polizia. E non solo... pare che anche la storia della nostra famiglia sia cambiata in maniera significativa.>>.

<< Cosa?>> domandò il giovane dagli occhi bicolore, sorpreso.

<< E c'è dell'altro... dai un'occhiata qui.>> disse Fumio, tendendogli un cellulare rosso fiammante che doveva essere suo. Futako guardò sullo schermo... e vi vide qualcosa di molto gradevole.

Si vide una foto virtuale, evidentemente scattata al loro rifugio. Ritratti vi erano i membri del gruppo che aveva affrontato l'Expantor. Futako era al centro, e subito a fianco c'era Miho, vestita con la maglietta a mezze maniche orlate blu scura scollata, il laccetto rosa, i braccialetti, la minigonna bianca, le calze e le scarpe arancioni che aveva indossato recentemente... insieme ai lì presenti Kosuke e Fumio. Dietro vi era Ryo. Non vi era Crow, stranamente, ma in compenso c'erano anche Suji, con il sorriso arrogante, e... addirittura Jiro, che doveva essere morto e che pareva invece piuttosto vitale.

<< Risale a due giorni fa, l'invio.>> continuò Fumio:<< Dai messaggi che vi sono allegati l'hanno scattata sei giorni prima per immortalare un'ultima volta la squadra che ha causato la disfatta di Yamagima Nakano, dopo una festa apposita, ma Jiro si era dimenticato di mandarla a tutti.>>.

<< Quindi... vi siete aggiunti al gruppo...>> ripeté il ragazzo, cercando di concentrarsi per capire:<< Jiro è vivo... almeno da questa foto... e Miho ha detto che Nakano è stato arrestato, quindi anche lui non è morto...>>.

<< Come se nessuna delle sue morti si fosse mai verificata, già.>> confermò Kosuke:<< Inoltre Crow non è mai stato in questa casa di recente, nonostante fosse venuto qui proprio per cercare Diabolos.>>.

<< Quasi come se Diabolos non fosse mai comparso sulla Terra... e d'altro canto, anche del putiferio che aveva scatenato in città, come abbiamo già detto, non vi è traccia. Né di quello, né di situazioni simili avvenute altrove.>> continuò Fumio.

<< Oh, naturalmente però Crow esiste ancora... sembra che la storia non sia cambiata più di tanto, è in particolare ciò che ci riguarda da vicino che sembra essere cambiato parecchio.>> .

<< Ok, ma... perché?>> domandò Futako:<< E' forse correlato al fatto che... insomma, che il destino potrebbe essersi “ resettato”, almeno stando alle parole di Yauro?>>.

<< Sapevamo che avresti tirato in ballo questo fattore.>> osservò Kosuke:<< Non possiamo negare di averci pensato anche noi, a quelle parole del nostro nemico.>>.

<< E non abbiamo dormito per tutta la notte, per venire a capo della faccenda.>> si mise le dita intorno alla tempia Fumio:<< Mamma mia, se ci abbiamo pensato...>>.

<< Però abbiamo trovato un punto che potrebbe collegare tutto: non ti pare curioso che non vi siano più segni né di Diabolos, né di Lucifer, né tanto meno di Zerato da queste parti... e che i tuoi ultimi pensieri, mentre eri preparato alla morte, fossero sul fatto che ti avrebbe fatto piacere vivere una realtà senza Zerato e Yauro?>> gli chiese Kosuke.

<< Sì, l'avevo pensato...>> confermò Futako. Intuì presto dove volessero arrivare, seppur con scetticismo:<< Non starete pensando che questo c'entri qualcosa! In che modo un mio pensiero in punto di morte avrebbe potuto influire con quanto stava accadendo?>>.

<< Un attimo prima che ci spegnessimo tutti, i nostri residui hanno notato qualcosa venire in contatto con la nostra mente.>> disse Kosuke.

<< Cosa?>>.

<< Intendiamo dire... come un oggetto esterno.>> disse Fumio:<< Tu sentivi più di noi il dolore ovviamente, vivendo più direttamente ciò per cui soffrivi, tanto da non potertene rendere conto. Però... ci è parso di avvertire la stessa sensazione che avvertisti tu quando il Prisma del Fato ci stava venendo incontro alla fine della fase di duello affrontata contro Zerato.>>.

<< Vorreste dire che... il Prisma...?>> iniziò ad intendere Futako, sempre più stupito:<< Ma... era stato distrutto... come potrebbe essersi fatto...?>>.

<< Forse il Prisma non era distrutto del tutto.>> ipotizzò Kosuke:<< Oppure stava già iniziando a riformarsi insieme al destino proprio mentre te ne stavi andando. Trattandosi di un oggetto mistico, ogni spiegazione è buona. E non è da escludere che abbia risposto alla tua volontà.>>.

<< Non avevo vinto la Cerimonia del Fato...>> ricordò loro il giovane dagli occhi eterocromatici.

<< E' vero, ma aveva già iniziato a rispondere alla tua volontà prima che Zerato e Yauro la facessero riprendere, no?>> domandò Fumio:<< In qualche modo, deve aver spontaneamente ascoltato quei tuoi ultimi pensieri, i pensieri di qualcuno che si era guadagnato di diritto il suo potere... e forse questo ha influito sul destino che ha azzerato e ricreato.>>.

Messa così, forse aveva senso, si disse Futako... o almeno credeva...

<< Quindi, potremmo ricapitolarla così, almeno in base a come potrebbero essersi svolti i fatti.>> si preparò a riepilogare Kosuke:<< Il Prisma del Fato, dopo aver registrato la tua volontà e dopo essere stato distrutto si è liberato dalla corruzione esercitata da Yauro per recludere la tua volontà e ha ascoltato il tuo desiderio... quindi ha provveduto a ricreare un destino praticamente uguale a quello già presente, ma privo della presenza di Zerato nel suo scorrimento. Quindi, se questo è vero, nessuno ha mai corrotto Lucifer, e di conseguenza non si è mai tramutato in Diabolos e non è mai stato imprigionato da nessuna parte, e tanto meno liberato. Di conseguenza, nessun esercito di spiriti maligni ha mai minacciato il mondo dei Duel Monsters, e non è mai sceso a terra. Questo implica che tu non abbia neanche mai incontrato Slayer o gli altri nostri amici spiriti, ma anche che nessuno di loro sia mai morto in quei conflitti. Crow non ha mai fatto un viaggio fin qui, probabilmente è in giro per tornei come all'inizio, mentre noi ci siamo semplicemente occupati dell'Expantor.>>.

<< Capisco...>> sussurrò Futako, cupo. Non aveva conosciuto Slayer... o suo padre... o Dakki e gli altri. Questo era veramente triste, seppur forse fosse meglio per loro: Slayer, Quan ed Endymion, così come milioni di spiriti dei duelli trucidati da Zerato e dal suo esercito, dovevano essere ancora in vita:<< Però... c'è ancora qualcosa di non chiaro, nella vostra spiegazione... ad esempio, era stato Restrict a tentare Nakano affinché mettesse in piedi il suo losco progetto ai danni della gente povera di Shosou. Quindi, senza Zerato a mandare Restrict, Nakano non avrebbe dovuto fare niente, o sbaglio? E poi... come abbiamo conosciuto Suji, che è nella foto?>>.

<< Alla prima domanda, basta affidarci a ciò che ci ha raccontato dei suoi piani Zerato stesso.>> rispose il gemello occhialuto:<< Aveva detto che anche senza di loro avrebbe quasi certamente dato il via libera a quel progetto... mi pare chiaro quindi che gli eventi sia stati mandati avanti di sua spontanea volontà, senza influenze esterne.>>.

<< Per quanto riguarda Suji, c'era un articolo sull'arresto di Nakano... a quanto pare l'abbiamo proprio mandato in galera, anziché finire per vederlo ammazzato da Zerato.>> aggiunse Fumio:<< Sembra che in questa realtà Suji sia stato coinvolto da Nakano stesso, anziché da un lavaggio del cervello subito da uno spirito maligno. All'inizio lo aveva soltanto convocato per affrontarci, ma poi l'ha addirittura ricattato minacciando la sua famiglia per obbligarlo a collaborare. Vi siete affrontati un paio di volte nello svolgersi degli eventi, proprio come in passato.>>.

<< Può darsi che anche questo flusso degli eventi sia stato indotto dal Prisma del Fato, per seguire la linea di desideri che avevi scelto.>> incalzò l'altro.

<< E... Yauro?>> disse Futako, più cupo:<< Non piango di certo quel mostro... ma se il destino di questo piano di realtà “ minore” si stava resettando, cos'è che l'ha fatto svanire a quel modo? Avevo intuito che sarebbe stato pericoloso per lui, ma non ho affatto capito cosa gli sia effettivamente accaduto.>>.

Kosuke e Fumio si guardarono un attimo.

<< Eeeeeh... questa è il quesito più insoluto, mi sa...>> si grattò il capo Fumio.

<< Io ho considerato solo due soluzioni, per questa teoria... ma non sono un esperto del Piano del Fato, non posso darle per sicure.>> disse Kosuke, piuttosto insicuro:<< La prima è che la cancellazione di Zerato da questo destino abbia tolto di mezzo anche Yauro che l'aveva assorbito... il che però potrebbe voler anche dire che sia soltanto tornato nel suo mondo...>>.

<< A me non sembrava qualcuno intento ad essere spostato da una dimensione all'altra.>> lo interruppe Futako, poco convinto.

<< Pure noi dubitiamo che se la sia cavata così a buon mercato, specialmente perché pareva spaventato da ciò che avrebbe potuto subire.>> concordò l'attuale interlocutore:<< Ed è qui che entra in scena la seconda soluzione all'enigma...

<< Yauro veniva da un'altra dimensione... e se il Piano del Fato è il destino di questa dimensione, può darsi che la presenza di Yauro non fosse prevista in esso. Aggiungiamoci poi che era un essere anomalo: stando a ciò che sappiamo di lui, era formato da ben tre entità malvagie di grande potenza del suo luogo di provenienza. Tanta anomala malvagità, e una provenienza extra-dimensionale... può darsi che il Piano, nel ricreare il destino abbia direttamente... eradicato la sua esistenza stessa da questo piano di realtà.>>.

<< Quindi, secondo voi... non sentiremo mai più parlare di Yauro?>>.

<< Né noi, né Adrian, lo Yusei dell'altra dimensione, Yuji o Yurio.>> annuì Kosuke.

Questo era decisamente un grandissimo sollievo. Yauro... una creatura terrificante, in grado di fare cose inimmaginabili ed orribili che sperava non si ripetessero più... saperlo ancora in libertà, pronto a tornare alla prima occasione, non l'avrebbe lasciato tranquillo fintanto che era vivo.

<< Ehi, ora però tocca alla parte più importante: la nostra storia.>> si indicò Fumio, entusiasta:<< Allora, visto che Zerato non esisteva più, avrai anche capito che Metaltron non si è mai sacrificato per chiudere il portale del Piano del Fato, e quindi non ci hai mai chiesto di unire le nostre anime per formarne una sola. Di conseguenza... eccoci qui, liberi come l'aria e anche parecchio bellocci.>>.

<< Pecchi proprio di superbia, certe volte...>> chiuse pazientemente gli occhi Kosuke.

<< Ma questo com'è possibile?>> chiese loro Futako, guardando prima loro e poi se stesso:<< Se io sono il frutto dell'unione delle vostre anime e dei vostri corpi, come potete avere un corpo vostro e io... pure?>>.

<< Per questo prima dicevamo che la storia della nostra famiglia è cambiata parecchio.>> riprese il fratello con gli occhiali:<< Penso sia facile intuire che, se quanto si è detto corrisponde a verità, il Prisma abbia anche provveduto a continuare a farti esistere, in un modo o nell'altro, perché potessi vivere la realtà attuale. Nostro zio ha detto che siamo nati tutti e tre come gemelli... e tu hai avuto un altro tipo di origine peculiare.>>.

<< Che tipo di origine?>>.

<< Pare che le cellule mie e di Fumio, durante la fecondazione, si siano in parte divise, mischiandosi e dando vita ad un nuovo embrione... il tuo.>> spiegò Kosuke:<< Un evento veramente particolare, vero? Più unico che raro... anzi, senza il “ raro”. Forse è stata la nostra natura di mezzi spiriti la responsabile di questo processo.>>.

<< Così sei nato da “ pezzi” di noi... in maniera simile a quando abbiamo fuso le nostre anime alla tua, per questo ci assomigliamo tanto.>> sorrise Fumio:<< Inoltre, in questo modo nostra madre Keiko per sottrarti ad attenzioni dei medici circa il fenomeno si trasferì a Shosou, esattamente come avvenne originariamente.>>.

<< Capisci ciò che stiamo dicendoti, Futako?>> gli chiese Kosuke, con voce felice.

<< Quindi...>> pronunciò piano il ragazzo dagli occhi eterocromatici, sentendosi veramente emozionato:<< Quindi... non siamo più due anime e due coscienze a formare le tue... siamo tutti e tre fratelli veri e propri, ora.... è così?>>.

<< Già.>> dissero al contempo Kosuke e Fumio.

Un'ondata di commozione si fece strada nel giovane, che si mise una mano sulla faccia: avrebbe voluto stare insieme a loro... e ora poteva farlo in maniera ancor più concreta.

Tutti i pesi che aveva sentito in passato, dunque...

<< Non ho avuto più motivo di sentirmi come un assassino, dall'età di sette ani...>> comprese Futako:<< E posso abbracciarvi, a voi due...>>.

<< Mmh...>> fece Fumio, distogliendo lo sguardo.

<< Che cosa c'è?>> domandò in fretta il ragazzo, cogliendo la sua reazione. Sembrava... triste.

<< Futako...>> abbassò la testa Kosuke, limitandosi ad aggiustarsi ancora gli occhiali:<< Ehm... come posso dirtelo...>>.

<< Dirmi cosa?>>.

<< Ecco... ti ricordi come hai cominciato la tua crociata all'Expantor? Assistendo alle nefandezze dell'Expantor, e decidendo di combatterli spinto dalla tua necessità di riscattare le tue ipotetiche colpe “ di nascita” nei nostri confronti?>>.

<< Temiamo che anche stavolta si sia creato un valido motivo per spingerti a batterti per quella causa...>> disse piano Fumio.

<< Cosa?>> chiese il giovane. Si sentì sprofondare a quelle parole:<< Ma siamo nati tutti e tre... quindi come...?>>.

<< L'ospedale, Futako.>> lo interruppe il fratello occhialuto:<< Intendo dire, quello dove siamo nati. Nostro zio ci ha detto che, siccome tu eri un po' diverso dagli altri a causa delle tue circostanze di nascita, i dottori ti misero in un reparto a parte. Sai come sono, i medici...>>.

<< Solo che in quel reparto scoppio un incendio. Naturalmente tutti evacuarono al propagarsi delle fiamme, ma tu rimasi lì dentro...>> spiegò l'altro.

<< Keiko se ne accorse, però il fuoco si era diffuso rapidamente. Allora uno dei presenti si gettò tra le fiamme per aiutarti, e sua moglie lo accompagnò per non lasciarlo solo. Entrambi ex-soldati, credo di aver capito... riuscirono a salvarti per miracolo, ma... loro non furono altrettanto fortunati...>>.

<< Due... persone...>> mormorò Futako, incredulo:<< Sarebbero morte... a causa mia?>>.

<< E' quel che ti disse anche l'ex-compagno di nostra madre.>> disse con tristezza Fumio:<< Anziché imputarti la nostra mancata nascita, ti additò come loro assassino... in pratica, disse che eri la causa della loro morte, quando avevi sette anni... che per continuare a vivere la tua vita “ miracolosa”, avevi praticamente soppresso la loro. E da lì, andò tutto come sai... compreso l'incontro con Crow.>>.

L'espressione di Futako si perse nel vuoto: sapere di aver causato la fine di due esseri umani... sapeva come doveva essersi sentito, allora...

<< M-Ma ehi, non disperarti!>> si affrettò ad aggiungere Fumio:<< A giudicare dalla foto è chiaro che ci siamo aggiunti anche noi al tuo gruppo... e pare che noi due e Miho abbiamo fatto molto per aiutarti, almeno a giudicare dai messaggi che ci siamo scambiati con lei.>>.

<< Senza contare che il vero responsabile della morte di quei due è stato arrestato.>> precisò Kosuke.

Futako alzò la testa, dicendo:<< Il vero responsabile?>>.

<< Quell'incendio era doloso.>> disse Kosuke:<< E il responsabile, unendo all'articolo di giornale che abbiamo letto sulla fine dell'Expantor ciò che ci ha rivelato tuo zio... era un futuro membro del gruppo di “ Hook” Morgan. Uno che non abbiamo conosciuto personalmente nella nostra realtà normale, ma che è riportato essere stato colui che aveva appiccato quell'incendio.>>.

<< Non si sa quali fossero state le sue motivazioni, certo era già all'epoca una persona losca.>> alzò l'indice destro Fumio:<< Francamente, non mi sorprenderebbe se gli avessi dato una lezione tu stesso: da quel che abbiamo ricostruito dai nostri cellulari, abbiamo fatto irruzione alla sede dell'Expantor in modo simile a quando Restrict sotto mentite spoglie era giunto là.>>.

<< Quindi, puoi evitare di colpevolizzarti... è tutto a posto.>> lo rassicurò Kosuke, alzandosi a dargli una pacca sulla spalla.

Se era vero... era davvero consolante. Ora si sentiva certo più tranquillo...

<< Un'ultima cosa non è chiara...>> sussurrò Futako:<< Miho non ricorda nulla... diversamente, noi tre sappiamo tutto di ciò che è accaduto nella realtà precedente. Perché?>>.

<< La tua volontà era connessa al Prisma del Fato... probabilmente è per questo che ricordi tutto, e noi con te.>> gli ricordò Kosuke:<< Se poi vuoi sapere anche il perché abbiamo preso coscienza solo ora di ciò che è successo nell'altra realtà e perché non rammentiamo di quel che è teoricamente è già successo in questa, non saprei... magari ha reputato questo momento il migliore per esservi inserito, e non  poteva farti mantenere i ricordi di ognuna delle vite che hai vissuto. Beh... credo che con questa spiegazione si sia connesso tutto quanto, non trovi?>>.

<< A questo punto... crediamo ci convenga adattarci alla nuova realtà.>> ammise Fumio, alzandosi a sua volta.

<< Sì...>> ammise Futako. In fondo, quella realtà non sembrava affatto malvagia... due persone avevano lasciato quel mondo per salvarlo, ma in compenso molte più vite di umani e spiriti erano state risparmiate, Yauro era scomparso.... e tutti i suoi amici erano vivi. Anche Miho, seppur fosse ancora sconcertato dalla prospettiva che fossero fidanzati...  e si riunito a quei suoi fratelli, un tempo soltanto parti di sé, che si presentavano davanti a lui come reali esseri di carne e ossa.

Alzò una mano.

<< Facciamolo.>> sorrise Futako:<< Viviamola insieme... come una famiglia.>>.

<< Sicuro.>> annuì Kosuke, appoggiando la propria alla sua.

<< Non vedo l'ora!>> affermò Fumio, facendo lo stesso.

Ora le loro mani, le loro dita, erano a contatto esattamente come prima di accingersi ad assorbire il potere dei valori di Sacro Cavaliere Cremisi – Congiunzione Adattata...

Se lo sentiva... sarebbe sicuramente andato tutto per il meglio...

Poco dopo, anche Miho si alzò dal letto, uscendovi vestita con gli abiti che erano sparsi prima a terra... quelli dell'incontro che avevano avuto per sua volontà poco prima dell'arrivo di Slayer e Slime, ossia una camicetta leggera azzurra (stavolta però abbottonata, rispetto a com'era sbottonata in passato), una giacca arancione a maniche lunghe sopra, una minigonna rossa e un paio di scarpe grigio scuro ai piedi. Anche zio Hazuo si era palesato, e a quanto pare aveva sempre i soliti problemi alla sua gamba.

<< Ciao, Miho. La bellezza si vede solo di giorno, noto...>> commentò Hazuo, mentre anche Futako e i suoi fratelli li raggiungevano nel salotto.

<< Grazie.>> sorrise al complimento Miho, radiosa. Non ci volle molto perché notasse l'arrivo del suo ragazzo:<< Ah, eccoti! Uffa, pensavo saresti tornato in camera.>>.

<< Scusami... stavo discutendo con i miei fratelli.>> disse quest'ultimo.

<< Beh, spero intanto che ti sia ripreso da quelle botte in testa che ti hanno chiaramente confuso le idee.>> disse con un ghigno Miho, prendendogli il braccio. Futako arrossì un pochino.

<< Peccato non sia capitato a noi...>> disse con malizia Fumio all'orecchio di Kosuke.

<< A te non poteva capitare di sicuro, infantile come sei.>> disse con semplicità Kosuke.

<< Andiamo, avevi detto che oggi che c'era il tuo giorno libero potevamo andare a fare un po' di shopping.>> disse intanto la giovane.

<< Aspetta... non pianificherai mica di caricarmi di roba da una tonnellata, spero.>> obiettò Futako, sospettoso.

<< Noooooo, mi conosci davvero troppo bene ormai.>> cantilenò Miho. Fu allora che Futako si sentì messo nel sacco.

<< Non dovreste fermarvi a colazione, prima?>> osservò Hazuo.

<< La ringrazio, ma avevamo anche deciso di farla fuori.>> precisò gentilmente lei.

<< Con permesso, vorremmo accompagnarvi anche noi.>> propose Kosuke.

<< Vorremmo stare da soli, magari...>> socchiuse gli occhi la ragazza:<< Non vi eravate già introdotti a sproposito dove non dovevate, prima?>>.

<< Ehm...>> guardò altrove Fumio. Era ovvio che alludeva al loro disordinato introdursi nella camera di Futako avvenuto a causa sua.

<< Ma va bene... venite anche voi... così porteremo più roba.>> chiuse gli occhi Miho, a braccia conserte.

“ Siamo stati fregati anche noi...” pensò l'occhialuto dei gemelli.

<< Cercate di non tornare troppo tardi, vi voglio qui almeno per pranzo... e anche tu, Miho, se lo vorrai.>> disse loro zio Hazuo.

<< Lo terrò a mente, ancora grazie.>> annuì Miho, mentre trascinava Futako verso l'ingresso.

<< Ce la faccio da me, Miho...>> disse Futako. 

Quando aprirono l'uscio, una figura che aveva il dito sul campanello si ritrovò praticamente di fronte al giovane dagli occhi eterocromatici, il quale rimase stupito.

In piedi di fronte a lui, c'era...

<< Crow!>> esclamò lui, incredulo.

<< Ehi, ma tu... non sei... Futako?!>> esclamò l'ex-pilota del Team 5D's, colto di sorpresa al vederselo davanti. La sua espressione si dipinse di piacevole sorpresa, e alzò una mano per salutarlo:<< Ma sì... sei proprio tu!>>.

<< Crow... ciao, Crow!>> fece Futako, e senza pensarci due volte gli gettò le braccia al collo per abbracciarlo.

<< Ohem...>> fece lui, non aspettandosi quella reazione.

<< Crow... quel Crow Hogan del Team 5D's di cui mi hai parlato una volta, Futako?>> si sorprese Miho, stupita:<< Quello famoso?>>.

<< Sì...>> disse Futako, senza smettere di abbracciare forte forte il suo amico. Non ci credeva che si era appena fatto rivedere... era felicissimo per questo.

<< Eheheh... d'accordo, non ci vediamo da anni... ma forse è il caso che ti stacchi.>> sorrise Crow. Il ragazzo annuì, e si allontanò:<< Ti sei fatto grande, pare... e toh, sei perfino in dolce compagnia. Ti sei trovato la ragazza?>>.

<< Veramente sì.>> disse Miho:<< Sono Choyoshi Miho... piacere.>>.

<< Il piacere è tutto mio...>>.

<< Certo però che non la facevo con un tale crestone in testa...>>.

<< QUALE CRESTONE?!>> scattò Crow:<< Scusami, ma anche se sei la ragazza di Futako, cerca di portare rispetto per questa acconciatura!>>.

<< Ok... crestone.>> fece una leggera linguaccia lei, provocatoria.

<< Dannata...>> sorrise nervosamente Crow. Però... Certe cose non cambiavano mai, neanche da realtà a realtà, si disse Futako.

<< Ehi... come mai da queste parti?>> domandò quest'ultimo.

<< E' una storia lunga... diciamo che il percorso delle tappe dei Duelli Turbo che devo disputare per un torneo mi ha portato da queste parti, e allora mi sono detto “ ehi, qui c'è praticamente un trio di fratellini da trovare”, e mi sono fiondato qui.>> disse Crow. Poi, aggiunse:<< E dietro di te infatti vedo – se non sbaglio – anche Kosuke e quella canaglia di Fumio... ma sì, li riconoscerei tra mille! Come state, ragazzi?>>.

<< Ehm, tutto bene.>> rispose Kosuke.

<< A proposito, per trovarti ho chiesto informazioni a questa gente... sono amici tuoi, se ho capito bene.>> indicò alle proprie spalle Crow.

Futako notò così che c'erano altre persone: Ryo e Jiro, per la precisione... e non solo loro, anche Suji.

<< Ciao, Futako.>> disse Ryo, avvicinandosi:<< Scusaci la visita imprevista, ma c'era una questione in sospeso...>>.

<< Tanto non siamo mica visite sgradite, no?>> disse con gioia Jiro.

<< Jiro...>> mormorò Futako, passando oltre Crow e andando a stringere anche lui in un caldo abbraccio.

<< Ehi, ma che... Ehi, Futako!>> fece Jiro, sbalordito:<< E-Ehi... mi abbracci come se fossi morto da poco e mi avessi appena ritrovato.>>.

“ Lo eri, maledizione...” pensò Futako, tenendolo stretto. Poi, dopo averlo lasciato, andò ad abbracciare anche Ryo, con sua enorme perplessità: dopotutto, pure lui gli era mancato parecchio.

“ Non so cosa gli prenda ma... mi sembra così felice.” pensò sorridendo Miho. Gli faceva così piacere, vedere il suo volto tanto pieno di gioia repressa.

<< Spero che non riserverai anche a me lo stesso trattamento.>>. Era stato Suji a parlare... e il suo duel disk era inserito al proprio braccio.

<< Suji...>> lo guardò Futako, non cogliendo subito la ragione circa il fatto che sembrasse pronto a combattere.

<< Futako, io sono un duellante professionista... sono contento che tu mi abbia incluso nel tuo gruppo e abbia fatto cessare il ricatto ai danni dei miei familiari, ma non ho dimenticato che mi hai sconfitto l'ultima volta.>> sorrise arrogantemente Suji:<< E pensare che mi hai sconfitto nonostante ti avessi mandato a zero il numero delle carte nel tuo Extra Deck... ma la tua fortuna finisce qui.>> alzò il duel disk:<< Sono stato io a chiedere a questi due di portarmi da te... quando tornerò a casa a Tokyo, voglio dire al mio fratellino e alla mia sorellina che ho saldato i miei conti. Siamo uno a uno, ci vuole uno spareggio... perciò fatti avanti, ti sconfiggerò anche se ora hai quel Shiranui Solesaga, o come si chiama, nel tuo mazzo.>>.

<< Solesaga?>> domandò il ragazzo, colto alla sprovvista, e con lui Kosuke e Fumio. Possibile che anche in quella realtà fosse in qualche modo riuscito a rilasciare il suo potere?

E il fatto che avesse parlato di zero carte nell'Extra Deck... forse adesso “ Meck-Cavaliere” era il suo deck principale? O lo era anche prima di aver ricevuto forzatamente il potere di Cielo Blu?

In ogni caso, non c'erano problemi per lui. Scambiò un'occhiata d'intesa con Miho, che benché avesse altri programmi annuì.

<< Vado a prendere il mio deck. Aspettami qui.>> disse Futako.

<< Non ho intenzione di andarmene, tanto: devo mostrarti che sono io, il migliore.>> affermò Suji, sicuro delle proprie capacità.

<< Allora staremo a vedere.>> sorrise il giovane dagli occhi eterocromatici, prima di sparire di nuovo dentro casa.

La resa dei conti ci fu... ma il risultato finale fu una vittoria sudatissima, conseguita però solo all'ultimo momento, da Futako. Tuttavia Suji non si sentì frustrato dall'esito, anzi, ammise di aver combattuto un bel match... e si decise ad aggregarsi agli altri, che su suggerimento di Kosuke e Fumio vennero spinti a rimanere a fare un giro tutti insieme. Il loro terzo fratello fu d'accordo sulla cosa, anche se Miho ebbe la sua dose di rimostranze, ma provvedettero prima a occuparsi della colazione e dello shopping, quindi non ebbe ulteriori proteste da muovere.

Girare in compagnia di tutta la squadra – Ryo incluso, sembrava che in quella giornata potesse permettersi di saltare a sua volta un giorno di lavoro – fu davvero molto divertente. Ebbero anche l'occasione di rivedere Katashi, che parve salutare Futako... forse anche lì aveva scoperto la sua identità. E, di sfuggita, l'agente Jem. Anche Aizawa Kurogi e gli altri suoi compari si mostrarono, scambiando quattro chiacchiere con il gruppo.

Fu una giornata perfettamente normale, che il giovane dagli occhi bicolore si godette a pieno. Niente spiriti... niente segreti scottanti a cui pensare... niente di niente. Solo lui, Miho, Suji, Crow, Jiro, Ryo, Kosuke e Fumio intenti a divertirsi in sala giochi o dove capitava, e a pranzare in compagnia da loro zio, dietro acconsentimento di quest'ultimo, fino a tardi.

Una giornata normale, divertente... ma una domanda gli rimaneva...

Dakki, le altre entità del Duel Monsters loro amiche... date le circostanze, non si ricordavano di certo di loro, però chissà come se la stavano passando...



Mondo degli spiriti...

<< AHAHAHAHAH!>>.

Il rombo della moto di Steelen ruppe il silenzio, mentre quest'ultimo con un manovra infiammante nel centro della Cittadella Magica di Endymion dall'esterno.

<< SEMBRA PROPRIO CHE SIA ARRIVATO PRIMO!>> scese dalla moto con fare trionfante lui, con i residenti della città e i suoi amici Metalfosi accalcati intorno al punto d'arrivo. C'era un traguardo sul tratto percorso che era stato superato dal Metalfosi:<< Non si può superare il MITICO STEELEN in velocità!>>.

<< Ma davvero?>>.

<< Certo... EH?!>> esclamò lui, girandosi: un redivivo Quan era seduto ad aspettarlo per terra, poco lontano, a gambe incrociate:<< MA COME...?!>>.

<< Te l'avevo detto, che quella di una gara di velocità era una causa persa in partenza.>> disse Quan:<< Sono uno dei più veloci spiriti al mondo, dopotutto... e ti ho battuto da almeno un minuto buono.>>.

<< COSA?! NONOSTANTE I NUOVI MOTORI ALCHEMICI AL TURBO CHE HO SINTETIZZATO?!>> tuonò Steelen, correndo e frenando proprio davanti al Crystron:<< UN ALTRO TENTATIVO! VOGLIO LA RIVINCITA, TAPPO!>>.

<< Come vuoi... ma non chiamarmi “ tappo”, spilungone.>> replicò lo spirito basso, alzandosi da terra.

<< Yawn... che noioso... e inelegante spettacolo...>> sbadigliò Verre lì vicino, appoggiata al proprio scettro magico. Ora si presentava di nuovo nel proprio corpo originale, e non più in quello del Golem Aruru.

<< RAAAAH! IO INVECE L'HO TROVATO APPASSIONANTE!>> ruggì Cerburus, alzando le braccia.

<< Come se ci volesse molto, ad appassionare una bestia senza cervello.>> commentò allibita lei.

<< Vi prego, non litigate...>> li supplicò Day Breaker dietro di loro.

<< I nostri ospiti si stanno proprio dando da fare...>> osservò una voce soprastante. Dalla terrazza della Torre dei Maghi Maestri, infatti, Endymion, di nuovo vivo e vegeto, stava assistendo all'evento, in compagnia di Selene.

<< Vorrei che le cose rimanessero così per sempre...>> commentò lei, con il suo arco magico tra le mani.

<< Certo durerà, la pace.>> la guardò Endymion, ottimista:<< Ma se qualcosa dovesse andare storto, sarei pronto anche a dare via la mia vita per la Cittadella Magica dove viviamo felici.>>.

<< E' strano... per qualche ragione, ho come l'impressione che tu l'abbia già fatto.>> notò Selene.

<< Uhm... strano. Ma sarebbe davvero qualcosa che farei...>>.

<< In ogni caso... cerchiamo di evitare un simile momento.>> gli toccò lo spalla la regina mascherata. Endymion, annuì, tornando a guardare di sotto con la sua amata consorte.

Allo stesso tempo, ben lontano da quel luogo, in un campo di battaglia da qualche parte...

<< ARRRGHHHH...>>. La massa piena di occhi dorati di quello che sembrava essere Restrict cadde a terra, per poi svanire nel nulla tra lo stesso sangue che aveva versato.

<< Ottimo lavoro... come sempre.>> disse Cielo Blu. C'era con lui anche Maximus, nella sua forma da Crociatia Equimax... a quanto pare i due si erano incontrati, e avevano ucciso il mostruoso incantatore.

<< E' stato più merito tuo, credo.>> disse Maximus, tornando al suo aspetto normale e rinfoderando la propria lama. Poi, si girò:<< Oltretutto, in addizione al sistemare questo diabolico essere, abbiamo anche liberato dal proprio lato malvagio questo spirito che si era alleato con lui...>>.

<< S-Signor Maximus... Signore Cielo Blu...  grazie.>> si inchinò timidamente quest'ultimo spirito... che altri non era che Ikelos. Un sorriso benigno solcò il volto indurito dalle battaglie di Maximus, che rivolse al compagno Meck-Cavaliere.

Ancora, in un villaggio di spiriti dei duelli del tipo Lucelunare...

<< Grazie mille, Shuraig.>> unì a sé le mani Lea, mentre si udivano varie esultanze da parte dei suoi fratelli e sorelle:<< Senza, l'aiuto tuo e dei tuoi Tri-Brigata, quegli aggressori ci avrebbero fatto passare un brutto quarto d'ora.>>.

<< E' stato un dovere.>> chiuse gli occhi Shuraig, con la propria maschera protettiva in un mano e il fucile appoggiato alla spalla nell'altra, davanti al suo brutto di spiriti della sua tribù d'appartenenza con cui aveva appena affrontato una scorribanda di Duel Monsters ostili:<< Dopotutto, i mostri di tipo Bestia sono parenti di alcuni di noi.>>.

<< Però era un intervento davvero magistrale... come quello di quel samurai dalle spade infuocate che ci ha già aiutato in passato... con cui ho stretto una certa amicizia.>> disse Lea. Poi, gli si strusciò contro, mostrandogli un dente e facendogli l'occhiolino:<< Perché non vi trattenete con noi? Sarebbe un buon modo per approfondire la conoscenza... tesoro.>>.

<< Ehm... perché no?>> fece lui, un po' arrossendo:<< Compari, è il momento di approfittare dell'ospitalità tanto generosamente offertaci da questa bella donzella. Avanti!>> i compagni di squadra esultarono in coro.

Nei cieli di quelle regioni, ad un'altitudine notevole...

<< Sembra che avremo un po' da fare...>>. Così disse Naithite, mentre voleva a braccia conserte sul proprio drago-cavalcatura. Vicino a lui planavano anche Naiton e Naitack, tutti impegnati in una perlustrazione aerea:<< Quel Chrono sembra essersi scelto un nascondiglio ben nascosto... e anche quel tale Zakiel di cui ci hanno parlato, con cui ha fatto comunella. Quando però li avremo trovati, gli faremo capire qual è il loro posto.>>.

<< Hai detto bene... qualunque cosa quei maligni esseri stiano architettando, sembra che abbiano or dunque già causato notevoli scompigli.>> osservò Naiton, sicuro di sé:<< Naitorm e il nuovo Paladino, Naited, stanno esplorando l'area opposta alla nostra... certo prima o poi li scoveremo, com'è vero che i Paladini dei Draghi accorrono sempre in difesa dei più deboli.>>.

<< Già... questa è la nostra etica.>> annuì Naithite:<< Proprio come stiamo facendo ora... le loro recenti vittime ci hanno chiesto di intervenire, e noi interveniamo...>>.

<< Etica o no, presto sia voi che loro vedrete il fulcro del potenziale del Drago Nero Occhi Rossi.>> sorrise Naitack, pregustando l'occasione con una certa dose di cattiveria:<< Tenetevi forti... magari un giorno potrebbe esservi utile, sapere a cosa vanno incontro quelli con cui devo combattere, chissà...>>.

Il giorno seguente, in un'altra regione, stavolta in una valle fiorita...

Lì si ergeva un grande castello, simile a quelli dei daimyo giapponesi, con una struttura a torrione da sei piani, circondato da mura che lo chiudevano a cerchio, intorno al quale vi erano alcuni reliquiari sacri e una cittadina, oltre a sentieri pieni di alberi di ciliegio. All'ingresso di quel castello e su diverse parti della fortezza svettava il simbolo a fiamma degli Shiranui.

<< Cosa possiamo fare per te, Slayer?>> chiese Dakki. In quel momento si trovava in compagnia di Yuki-Onna e Slayer, in una grande stanza d'allenamento dove Shiranui Maestro di Spada stava addestrando i vari Shiranui presenti all'uso delle loro apposite spade:<< Sei considerato un amico tra noi Mayakashi, così come tra gli Shiranui da cui siamo in visita ovviamente... puoi chiederci qualunque cosa.>>.

<< Amico... Umpf...>> incrociò le braccia lo spirito Venterrore:<< Verrò direttamente al dunque... ho sentito parlare di una nuova creatura di tipo Zombie che sembra uguale a quelle nate dall'epidemia che mi infettò, che sta avvelenando altri esseri. Non posso permettere a nessuno zombie simile di calpestare il nostro mondo, né alla sua eventuale progenie...>> i suoi occhi fiammeggianti riverberarono minacciosamente:<< Avete degli indizi che mi possano aiutare a trovarlo? Ho sentito che i Mayakashi potrebbero saperne qualcosa.>>.

“ Che carattere... freddo...” pensò Yuki-Onna, interessata. Gli andava a genio, Slayer...

<< Potrei aver sentito qualcosa, in effetti.>> si fece pensierosa Dakki:<< Tuttavia... tu da solo... potresti avere dei problemi: da come la descrivono, sembra essere una creatura davvero temibile. Se vuoi, posso accompagnarti...>>.

<< Non è necessario... preferisco occuparmene da solo...>>.

<< Ma...>> cominciò a replicare Dakki, più preoccupata, quando giunse da loro Ayaka, che esordì con un:<< Per caso avete visto Saga da qualche parte? Non trovo da nessuna parte né lui né il suo braccio destro...>>.

<< Oh, è passato a salutarci, prima.>> le sorrise la Mayakashi dell'elemento fuoco:<< Aveva detto che aveva qualcosa da fare... qualcosa per cui aveva atteso anche troppi anni, e non sapeva bene quando sarebbe tornato. E il suo braccio destro lo stava accompagnando per un tratto, oggi...>>.

<< Ara ara... a ben pensarci, è già da alcuni giorni che si assenta per questo tipo di motivo. Chissà di che si tratta...>> mormorò la Shiranui, ostentando perplessità.



Tornando al mondo umano in quegli stessi momenti... e più precisamente nel bel mezzo di un dì battuto da un sole ancor più afoso di quello della giornata trascorsa...

<< Adesso me lo dici perché hai voluto assolutamente un appuntamento proprio oggi?>> domandò con curiosità Miho.

<< E' così strano che un fidanzato inviti una fidanzata ad un appuntamento?>> rispose Futako, guardandola appena.

<< E poi perché hai voluto per forza che indossassi questo abito in particolare? L'avevo messo nel bel mezzo della nostra infiltrazione all'Expantor solo perché è stata una cosa tremendamente improvvisa, e giusto il giorno dopo per la foto essendo in tema...>> continuò la ragazza.

<< Perché... ci stai veramente da favola.>> rispose ancora il giovane dagli occhi eterocromatici.

<< Ehm... grazie...>>. Era riuscito a farla arrossire un po':<< Ma perché proprio qui? Poteva essere un posto più vicino.>>.

<< Il mio... Cioè... qualcosa mi diceva che ti sarebbe piaciuto, se fosse stato in questo posto... tutto qui.>>.

Si trovavano in un parco verdeggiante, con fontane e uccelli cinguettanti, e ovviamente qualche disinvolto passante. Lo stesso luogo in cui Futako era stato catapultato quando tutti i suoi conoscenti e amici l'avevano incoraggiato da dentro di sé verso la fine della battaglia con Zerato, prima che entrasse in scena Yauro.

In quella visione, era stata Miho a dire che aveva pensato che fosse un buon posto per l'appuntamento che voleva avere quando sarebbe tornato come le aveva promesso. Lei ora non ricordava nulla di quel progetto, ma ciò non significava che Futako non ci tenesse a realizzarlo. 

E poi, per quanto riguardava il vestito con la maglietta a mezze maniche scura e il resto, era lo stesso che indossava anche nella visione... sentiva di voler realizzare la stessa scena che aveva visto nel proprio cuore.

<< E' vero, è un posto molto bello, e a me piace.>> ammise Miho. Ci aveva visto giusto, per lo meno:<< Però non dovresti fare il misterioso con me, adesso che stiamo insieme...>>.

<< Niente misteri, ti sto dicendo la verità.>> la rassicurò Futako. Poi, indicò qualcosa:<< Guarda, sediamoci a quella panchina.>>. Era la medesima panchina su cui si era ritrovato sempre nella suddetta visione... si ricordava bene la sua posizione.

<< Va beeene...>> sorrise la ragazza. I due si sedettero, contemplando gli zampilli delle fontane e il resto del paesaggio, lei con una gamba stretta tra le braccia. Poi, esordì dicendo:<< Non ti facevo così tanto il tipo da parco...>>.

<< Ogni tanto è bene cambiare, no?>>.

<< Lo dici in riferimento al fatto che mi hai aiutata a diventare un po' più “ puritana”... a parte con te?>> ridacchiò la ragazza.

<< Non sei così perversa neanche con me, alla fine...>> commentò Futako, con un mezzo sorriso.

Certo che vederla così spensierata, senza che sapesse di aver addirittura perso l'anima in un'occasione, era una bella cosa. Tuttavia... la mancanza del fatto che potessero condividere quelle esperienze vissute era un po' un peccato, si disse... dopotutto era pur sempre stata una grande avventura, se si contavano solo i lati positivi...

Anzi... non sarebbe stato male se...

<< Miho?>>.

<< Mmh?>> lo guardò Miho.

<< Se ti chiedessi di ascoltare una storia... incredibile... la ascolteresti?>> le domandò lui.

<< Beh, perché no? Lo sai che ogni tanto leggo anch'io... e non disprezzo le storie incredibili.>> sorrise la ragazza, radiosa:<< Quanto incredibile sarebbe?>>.

<< Roba molto diversa da quella di cui leggi nei libri che hai a casa.>> la guardò Futako, con quei suoi occhi bicolore:<< La cosa bella è che ci siamo anche noi.>>.

<< Davvero? Che cosa curiosa...>> osservò Miho, un po' sorpresa. Guardò avanti:<< Voglio dire... ehm... mi ricorda un sogno che ho fatto questa notte, a casa mia.>>.

<< Un sogno? Quale?>> chiese Futako.

<< Come spiegarti... Hai presente quando ti ho risollevato un po' il morale perché non ti stavi arrendendo a Suji perché aveva ormai vinto al vostro primo duello, e non avevi soddisfatto le aspettative di Ryo a tuo parere?>>.

<< Oh? Sì, certo.>> annuì Futako. Dubitava che si riferisse allo stesso episodio vissuto nella sua realtà normale, dato che lì erano in ballo anche danni reali e Spirit Factor... ma si vedeva che si era verificato un momento quasi identico, a quel punto.

<< Partiva più o meno da lì, il sogno, ma con qualche differenza, e...>> guardò altrove Miho. Poi, un po' più incerta, gli chiese:<< Futako... non ti ho mai detto... che ne è stato dei miei genitori, giusto?>>.

<< No...>>. In effetti, non aveva mai saputo che fine avessero fatto...

<< Per venire a prendermi, ed interrompere la relazione che avevo ai tempi con il figlio di un mio professore, un giorno si misero in macchina e... un camion fuori controllo causò la loro morte.>> mormorò la ragazza, senza guardarlo:<< Tutto perché ero troppo libera... e mi ero ostinata a voler rimanere con quella persona. Mi importava solo di fare ciò che volevo. Insomma... come quando uscivo con tutti quegli uomini, a cui... ferì i sentimenti...>>. Una smorfia di tristezza le solcò il viso:<< Ignorai quel senso di colpa... perché pensavo che fossero loro... ad aver sbagliato...>> un singhiozzò la scosse.

<< Miho...>> la guardò con compassione Futako. Le mise piano piano un braccio intorno al collo, tirandola a sé:<< E' una storia davvero brutta... ma non è stata colpa tua... come potevi prevedere che sarebbe successo qualcosa del genere? E poi... anche se fosse... non sei più la persona di allora, giusto? Sei ben diversa dalla menefreghista fissata sul fare ciò che preferisce anche a discapito del proprio corpo che eri prima. Ti sei anche impegnata per aiutarci contro l'Expantor, per il bene di gente che aveva bisogno di giustizia... non portarti ancora sulle tue spalle questo fardello. Penso che tu ti sia... riscattata, ormai... e se lo sentissi davvero troppo pesante, ci sarei comunque qui io ad aiutarti a portarlo.>>.

<< V... Va bene...>> mormorò piano Miho, asciugandosi delle lacrime. Il ragazzo le passò un fazzoletto, che lei accettò:<< Grazie...>> ci soffiò dentro:<< E' grazie a te, comunque... se sono cambiata in positivo... e... e...>> gli rivolse un'occhiata triste:<< … Non sono stata un peso per voi... vero? In tutta questa faccenda... così importante... non vi sono stata d'ostacolo?>>.

<< Assolutamente no...>> scosse il capo Futako, deciso:<< Anzi, potrei dire che ci hai aiutati ancor più di quanto la tua mente possa ricordare...>>. Già... dopotutto, chi era stato a sconfiggere Goliath e ad occuparsi di vendicare Jiro contro quel Naitack, nel Palazzo nel Cielo?

<< Sigh...>> tirò su col naso lei, tenendosi vicino a lui. Quindi, continuò:<< Te l'ho detto... perché nel sogno... venivo anche confrontata con queste paure, ad un certo punto. Ecco... ero stata trascinata – che ironia – proprio in un sogno... e mi ero convinta di essere stata un peso. Però...>> chiuse gli occhi, sorridendo:<< … il ricordo di quando ti risollevai il morale dopo il duello con Suji... che significava l'aver già saputo fare qualcosa per i miei amici... e l'aiuto di un'amica di quel sogno... mi aiutarono a capire che potevo anche essere stata un peso... ma che potevo anche riscattarmi facendo del bene che superasse il male che avevo procurato ad altri, o rendermi più utile di quanto non lo fossi stata...>>. 

Queste sue emozioni ricordarono al giovane le parole che aveva pronunciato quando lui e gli altri erano stati costretti ad assistere al duello di lei contro Goliath. Anche allora si era sentito colpito da quella realizzazione dei suoi sentimenti...

<< Un'amica, dicevi... di chi si trattava?>>.

<< Oh... nessuno che conosci.>> disse Miho:<< Ricordo che era... eheh, qui probabilmente lo troverai assurdo... si trattava di uno spirito dei Duel Monsters, una certa Verre.>>.

Lì Futako rimase di stucco.

<< Verre?>> ripeté quest'ultimo.

<< Eh sì... è parecchio stupido, sognarsi uno spirito del Duel Monsters di cui magari non esiste manco la carta, vero?>> domandò lei.

<< No... No, ma che dici?>> disse in fretta Futako:<< Anzi, mi puoi dire come continuava, questo sogno?!>>. Vuoi vedere, si disse lui, che...? Anche se sembrava pazzesco, poteva essere...?

<< E-Ehm... sì...>> annuì piano la ragazza, un po' sorpresa dal suo improvviso interesse:<< Era immensamente lungo, per essere un sogno... mi pareva quasi di vivere una parte alternativa della mia vita: ricordo che c'era un mostro cattivissimo arrivato in città... e che Suji era alleato con degli spiriti che volevano il suo potere. Ma anche noi avevamo degli spiriti al nostro fianco... e poi affrontavi di nuovo Suji, e lo facevi con uno... strano potere che aveva anche lui... e poi abbiamo scoperto che Suji era stato manipolato da uno spirito che si spacciava per il creatore del Duel Monsters. Oddio... aveva anche obbligato Suji a uccidere la sua famiglia... ma tu facevi giustizia in suo nome... anche se...durante quel duello...>> un profondo brivido la pervase. Futako ebbe l'impressione... che stesse parlando della possessione di Signore della Battaglia. E il proprio stupore cresceva man mano che continuava a raccontare.

<< Continua... Miho...>>.

<< Dunque... andavamo allora nel mondo degli spiriti, dove un certo Zerato aveva preso in sé quel mostro cattivissimo... e combattevamo al fianco di altri spiriti... e ci siamo introdotti ad un certo punto nella fortezza nemica... e io ero tesissima. Ho perfino duellato in più occasioni, nel sogno... anche se in verità normalmente sarei una scarpa a duellare...>> ridacchiò un poco:<< Poi tu te la vedevi con uno spirito acquatico e un certo Chrono... e nella fortezza...>> si appoggiò una mano al cuore, con un'ombra stravolta negli occhi:<< … assistevo... alla morte di Jiro... e soffrivo tantissimo. Sconfiggevo un Paladino del Drago... e poi... tu affrontavi uno spirito che diceva di essere tuo...>> scosse il capo, nervosa:<< Meglio che non lo dica... è ancora più assurdo...>>.

<< Non lo trovo assurdo.>> la rassicurò con determinazione Futako.

<< Comunque... anche Suji moriva... e si apriva un portale gigantesco per un altro luogo in cui sei entrato anche tu, oltre a Zerato... e...>> cominciò a dire Miho, quando ad un tratto batté le palpebre:<< Aspetta... Aspetta aspetta... ma... l'altra mattina, quando... ehm... vaneggiavi dopo che avevamo fatto sesso... hai parlato di un “ Piano del Fato”, vero? Era quello il nome di quel luogo...>> si sentì un po' divertita dalla cosa:<< Che buffo... ho sognato proprio un luogo con quel nome... si vede che mi è rimasto in testa...>> lo guardò negli occhi:<< Tu che ne dici? Secondo me è...>> ma si interruppe.

Un'espressione indecifrabile era apparsa a solcare il viso di Futako. Non triste o gioiosa... piuttosto di enorme sollievo.

<< Dunque... in un modo o nell'altro... le nostre esperienze le hai rammentate...>> sussurrò lui.

<< Le nostre... Eh?>> fece Miho, confusa.

<< Ah... niente.>> sorrise il ragazzo dagli occhi eterocromatici, alzandole il viso all'altezza del suo:<< Credo di sapere come finisce il tuo sogno... e forse, quando avrai ascoltato la mia storia... lo capirai meglio...>>. La guardò fisso nelle iridi color ambra, ricolmo della propria determinazione... mentre le proprie mani si chiudevano intorno alle sue:<< La cosa che conta ora... più di ogni altra... e che voglio che tu sappia sempre...>> sorrise appena, però con dolcezza:<< … a costo di rovinare... la mia immagine da duro ultra-determinato a cui ti ho abituata...>> nonostante le sue ultime parole, tutta la fermezza di cui era in possesso sprizzò dalla sua espressione... così come una grande, profonda, ma salda emozione:<< … è che saremo sempre insieme, in qualunque realtà... e in qualunque situazione. Io... te lo giuro...>> le sue dita strinsero meglio le sue:<< … non mi separerò mai da te...>> avvicinò piano la testa:<< … ti amerò sempre... Miho.>>.

<< Fu...tako...>> mormorò Miho, sentendosi persa nelle sua parole... gli occhi lucidi di commozione... quando arrivò, quasi senza preavviso, il bacio.

Non era il primo bacio... ma sentirselo dare dopo quelle frasi tanto sincere... e sapeva che lo erano... specialmente se dette con tutta quella determinazione... che le trasmetteva così tanta sicurezza sul futuro... sul loro futuro... lo rendeva diverso da quelli che si erano scambiati in altre occasioni...

Chiuse gli occhi che quasi le scoppiavano in lacrime di gioia, accogliendolo. Voleva sentire il più possibile quella sensazione meravigliosa, non solo delle loro labbra congiunte... anche dei loro sentimenti a pieno contatto... che sentiva in qualche maniera attraversare anche Futako...

E quest'ultimo, ne era coinvolto forse anche di più... perché capiva che le loro esperienze insieme, che li avevano resi più affiatati, uniti, non si erano affatto perdute... e che fosse stato il Prisma del Fato, a segnare nel destino di Miho il fatto che le avrebbe sognate, o il fatto che, interiormente, avrebbe voluto che almeno lei, di tutti coloro che conosceva, avesse coscienza delle loro battaglie e che il Prisma l'avesse ascoltato.. l'importante è che sapesse... anche solo con la convinzione che tutto quanto fosse un sogno...

Il bacio si sciolse, ad un certo momento... ma ripiegarono su un abbraccio reciproco... molto lento e dolce. E la ragazza sussurrò al suo orecchio:<< Ti amerò sempre anch'io... Futako...>>.

<< Yusa Futako?>>.

Quella frase fece aprire gli occhi a Futako, intento com'era a godersi l'abbraccio della sua ragazza. Le sue iridi scorsero qualcuno...

Giusto... c'era ancora lui...

Si sciolse dall'abbraccio con Miho, e con un sorriso si alzò.

<< Futako...?>> cominciò a chiedere la ragazza, voltandosi... e la persona che vide la lasciò incredula, praticamente priva di parole:<< Ma... quello è... Era nel sogno... E'...?>>.

<< Ti stavo aspettando... Saga.>> disse Futako, lasciando ancor più di stucco Miho, che conosceva a sua volta il nome del nuovo arrivato.

Sì... quello era proprio Saga. Nonostante tenesse i capelli raccolti, e un abbigliamento costituito da una camicia rossa e dei jeans chiari, in sostituzione alla sua tenuta da spirito dei duelli, non vi erano dubbi circa la sua identità.

<< Tu... mi conosci?>> disse Saga, sorpreso, con le iridi bianche che indugiavano su di lui.

<< Anche tu sembri conoscermi, se è per questo... almeno per nome.>> rispose Futako.

<< Io ho passato gli ultimi giorni a indagare.>> incrociò le braccia lo spirito Shiranui:<< E se ho lavorato bene, tu dovresti essere... uno dei figli di...>>.

<< … Maeda Keiko.>> confermò il ragazzo dagli occhi eterocromatici.

<< Ma tu, invece... come mi conosci?>> domandò Saga, diffidente.

<< Ci siamo già incontrati, noi.>> disse Futako, con sicurezza:<< In un'altra vita... in un altro mondo, ormai andato... ci siamo affrontati... ci siamo capiti. Per amore, tu avevi commesso i tuoi errori, aiutando qualcuno a condannare più di un mondo, ma hai dato la tua vita pur di salvarmi... perché io arrivassi a battermi con colui che ti aveva illuso, che aveva tramato solo per se stesso e mai per gli altri. Cosicché... tutti i nostri sforzi... e le congiunzioni tra valori... riuscissero a salvare il destino dall'oscurità.>>.

“ Ma... quindi è davvero...” pensò Miho: era talmente esterrefatta, che a momenti sveniva...

Il sogno che aveva fatto... era in qualche modo... qualcosa di vero?

<< Vieni con me... papà...>> allungò una mano verso di lui il ragazzo... dicendo quelle parole con il calore di un figlio che attendeva suo padre da tanto... troppo tempo. Un luccichio felice animava le sue pupille:<< … spirito dei duelli o no... hai altri due figli da incontrare. E' il momento... di tornare dalla tua famiglia...>>.

Saga lo scrutò. Sapeva che fosse uno spirito... e diceva di essere suo figlio... e che lui ne avesse altri due... un sospetto che, non lo negava, aveva attraversato per un singolo istante la sua mente...

Ma lo avvertiva... avvertiva in quel giovane qualcosa di suo, nell'ardente energia spirituale che lo pervadeva... forse richiamata dallo stesso Futako, giusto in modo che la avvertisse meglio... ed era così simile alla sua...

Il volto serio di Saga si schiuse in un sorriso. Le parole che pronunciò furono le seguenti:<< D'accordo... verrò con te... figlio mio.>>.

Così, un padre a lungo perduto si ricongiunse alla sua famiglia.

In una dimensione parallela dal destino alterato, ma non macchiato dal male.

In una dimensione dove la possibilità di salvezza professata da Metaltron si era davvero avverata.

Dove Futako, un mezzo umano e mezzo spirito, con il potere di tutti, aveva congiunto legami, speranze, evoluzioni e fiducie da ogni dove pur di trionfare.

Dove, se ce ne fosse stato bisogno, si sarebbe trovato pronto a salvare nuovamente tutti.

Dove il bene aveva trionfato... e il male più imperituro e mostruoso era stato al fin domato.

Dove la storia di Yusa Futako e dei suoi compagni aveva trovato la sua lieta conclusione.
 
FINE...


… ma, prima di concludere... cosa sarà successo al mondo di provenienza di Yauro, il Crocevia Oscuro?

Dopo la prima ascesa di Yauro, la Terra di quella dimensione parallela “ maggiore” era divenuta un luogo infernale in cui la terra per lo più bruciava... dove le acque erano nere come petrolio e dove l'atmosfera era perennemente notturna. Dove nessuno poteva morire di fame, di malattia o di vecchiaia, perché Yauro e coloro che in vita erano loro seguaci potessero dare comodamente la caccia agli esseri umani...

Tuttavia, la mancanza dell'esistenza di Yauro aveva portato ad un radicale, positivo cambiamento: le fiamme che la terra emetteva erano scomparsa... le acque erano tornate cristalline come un tempo... l'atmosfera si era schiarita, facendo risorgere il sole dalle nuvole.

E, un ultimo cambiamento, più importante... l'emissione di diversi amassi di luce gialla che affiorarono dal terreno... assumendo l'aspetto di uomini e donne in più parti del mondo, nonché della flora e della fauna del pianeta.

<< C...Cosa...?>> mormorarono diversi di loro, guardando il cielo. Era come essersi risvegliati da un inferno di dolore... aver riscoperto la luce dopo essere stati per sempre immersi nelle tenebre.

<< Le cose stanno andando per il meglio...>>. Così disse lo Yusei originario di quella dimensione, lo stesso che aveva dato manforte a Futako in precedenza, vestito della sua maglia nera in parte rossa, vedendo diverse di quelle persone dalla cima di un monte:<< Quel Futako... dove avevamo fallito noi duellanti delle varie dimensioni la prima volta, lui è riuscito: deve aver dissolto l'ombra del Crocevia Definitivo del Destino Maligno Dimensionale, ed essere riuscito ad annientare completamente l'anima immonda di Yauro.>>.

<< Era quello in cui speravamo tutti... no?>> si pronunciò una voce al suo fianco. Una voce gentile, dolce:<< Con la giusta collaborazione, siamo riusciti a venirne fuori...>>.

<< Sì, è così.>> sorrise Yusei, ponendosi una mano su un fianco:<< Però me lo sentivo, fin da quando ti ho ritrovata, che per questa dimensione le cose sarebbero prima o poi migliorate.>> poi, il suo sorriso scomparve:<< Tuttavia... ho come l'impressione che le anime di questo mondo che erano state imprigionate da Yauro non torneranno mai più... forse sono svanite insieme alla sua esistenza. Ma almeno, a quanto pare, diverse di loro erano state seppellite nel Crocevia Oscuro... per preservarlo, magari, chi lo sa... e non è escluso che ci siano anche diverse nostre conoscenze, tra le persone tornate in vita.>>. Si voltò dunque verso la persona con cui parlava:<< Futako ha pensato a congiungere tutti i valori necessari affinché il male venisse domato... ora tocca a noi. Abbiamo parecchio lavoro da fare, per far rinascere la nostra Terra... per curarne il nuovo futuro... e lo farò con te... Aki.>>.

<< Sì... Yusei.>> disse quella persona, una donna dai capelli rossi, avvolta in un mantello scuro sopra ad un abito rosa, dalle maniche corte e terminante con una gonna abbastanza lunga, sorridendogli e afferrandogli la mano.... per poi, insieme, avviarsi giù da quel dirupo.

Le ombre di Yauro e del Crocevia Oscuro erano morte. Per sempre.

 
FINE


Nota dell'Autore:

Signori... signore... il nostro viaggio è durato parecchio, non è così? Ma come ogni viaggio, esso deve trovare la sua conclusione... una conclusione che spero vi abbia appassionato. Lo so, probabilmente starete pensando che è durato parecchio ma... non me la sentivo di tagliare proprio niente: doveva essere un finale ricco, e penso che così sia stato.

Questo finale, oltre a chiudere la storia in sé, chiude anche del tutto le porte alla nostra cerchia di viaggi “ tra le dimensioni”, che spero che alcuni di voi avranno imparato ad apprezzare in qualche modo :) Siamo passati da Adrian a Yuji, da Yuji a Yurio, e per finire a Futako. Considerando il vasto lavoro che è iniziato dal principio, penso che fosse anche ora xD Da adesso in poi, difficilmente vedremo di nuovo i nostri eroi di queste storie... anche se per Adrian potrei fare un'eccezione con un eventuale remake della prima storia, ma non so quando o se lo farò davvero ;)

Io sono contento di aver intrapreso questo percorso... ho avuto modo di mettermi in contatto con tanti di voi, e non mi sono pentito di aver lavorato tanto per il vostro intrattenimento. 

Onestamente, non so cosa ne pensiate di questa storia, e ovviamente siete liberi di esprimere i vostri pareri finali in recensione o in messaggi vari. Però... potrei dirvi intanto cosa ne penso io. Eh sì, perché anche se sembra una cosa banale, in quanto si potrebbe semplicemente dire “ l'hai scritta tu, ovvio che ti sia piaciuta”, non è proprio così normale.

Quando scrivo una storia, in effetti, io faccio sia lo scrittore che il lettore. E mi sento di voler condividere cosa ne ho pensato.

Avevo mille dubbi sulla storia, specialmente all'inizio. Già si partiva con un personaggio particolare... Miho... tutto l'opposto dei personaggi femminili che avevo già creato, e che temevo potesse essere un fail. Poi, in seguito, iniziai io stesso ad appassionarmi anch'io. Tuttavia, ammetto che molte volte la storia diventava frustrante: i duelli, con le carte moderne e con la possibilità di mischiare cose che normalmente non starebbero insieme (tipo, per fare un esempio stupido, Callibrocarica in un deck Zombie Shiranui) restringeva molto le mie scelte, e questo mi costringeva anche ad adattare certe situazioni in maniera che scelte potenti ma sconvenienti in quel frangente perdessero senso. 

E non è stato semplice, anche perché certo volte mi vedevo costretto ad ignorarle. 

Quando poi fallivo, entravo in uno stato abbastanza di shock, perché dopotutto – inutile negarlo – ero bravino a fare gli schemi con i singoli archetipi di un tempo, o comunque con “ staple” più gestibili, e vedere di riuscire a non risolvere gli schemi relativi a quei duelli era veramente brutto.

Senza contare momenti in cui non sapevo bene come sviluppare la trama. Però, lì sono riuscito a passarci sopra...

Nel complesso, la fanfiction a me è piaciuto mandarla avanti, nonostante scleri, momenti di blocco dello scrittore e quant'altro... ditemi la vostra, ma tutto sommato io mi sono divertito. Certo non mi aspettavo che arrivasse a 107 capitoli – è la fanfiction più lunga finora – ma se non altro da quei 107 capitoli ho imparato due cose:

La prima: mai più mischiare archetipi in un deck per una storia. Con la complessità assunta dai mazzi e delle carte splashabili al giorno d'oggi, incastrare ogni cosa cercando al contempo di tenere conto di ogni singola carta utilizzabile è un suicidio per il sistema nervoso di... chiunque? Al massimo, sono accettabili quelle carte splashabili ma che non fanno parte di archetipi esterni a quello di riferimento.

La seconda: forse è il caso di progettare una storia tanto lunga, specialmente perché presto potrei avere problemi a gestire il mio tempo con una storia insieme. Sarebbe bello creare una bella storia, ma al contempo più corta.

Ci sarebbe anche da discutere sulla complessità degli argomenti degli spiriti trattati, con cui per altro ho avuto più di una volta l'impressione di aver fatto casini epici a livello di spiegazioni e di narrativa, ma presumo che anche questo abbia reso la storia a suo modo affascinante, quindi... eviterei di tirarlo in ballo xD Ah, e in realtà dovrei cercare di fissare anche un modo più preciso per attacchi, cantici di evocazioni o evocazioni stesse: a volte ho cambiato veramente tanto nello stile delle cose più schematiche, devo ammettere che non riesco a mantenere un ordine preciso, a volte (tipo Sintonia Shiranui che è rimasta in italiano quando forme di evocazione alternative come “ Rank-Up” sono in inglese).

Bene, le mie impressioni ve lo ho date, e le giudicherete voi, se avete avuto la voglia e la pazienza di leggerle. Ora, magari, è il caso di parlare un po' delle successive possibilità per le storie.

Avrete sicuramente letto nelle note precedenti che avevo in mente un progettino su una possibile fanfiction. Con una protagonista è l'uso dei Numeri per una sorta di “ what if” in 5D's ma con una lore diversa. E' probabile però che quella scelta cadrà, perché, come dire... l'adattamento del personaggio mi ha ricordato veramente troppo un secondo personaggio, da cui doveva prendere ispirazione in parte, ma che a mio giudizio sembra quasi troppo simile.

Tuttavia, ho delle riserve... di cui una in particolare, di un deck apparso poco in Gx, ma il cui character pare avere molto successo, e su cui ho puntato gli occhi. Tuttavia, senza Konami che dà nuova benzina a questo deck, trovo difficile vederlo affiorare in una storia, specialmente dove userò presumibilmente deck totalmente puri.

Ma voglio darvi un indizio su questo personaggio... è australiano (forse?) e ha un coccodrillo sulle spalle... chissà chi è, eh? .) Ma penso che si sia già capito così.

Quindi, signori della corte (?), vi ringrazio di aver seguito questa storia... l'ennesimo culmine di una carriera (?) di fanfiction iniziata nove anni fa. Grazie a tutti i voi, che avete dato una visualizzazione. A tutti voi che avete fatto notare questa storia (e qui mi riferisco anche ad una certa persona, un caro amico che da un profilo Instagram supporta il mio account facendomi pubblicità... davvero grazie, amico mio, se stai leggendo). A tutti i voi che siete stati vicino a me anche da lontano, come coloro che vivono nel cuore di Futako hanno assistito lui. A coloro che hanno messo la storia tra le preferite, le seguite e le ricordate, e che hanno anche recensito quando potevano per farmi conoscere le loro opinioni sul mio lavoro, e tra questi ultimi sono presenti:

-Black_RoseWitch;

-eli_mination;

-yugi00;

-Deidara7;

-Delsin98;

-Aki_Chan_97;

-Saint_Seiya_Ikki;

-Jason Gaming;

-Mr.Crossover;

-NotBoomer;

-Total Nintendo Drama.

Black_RoseWitch, eli_mination, yugi00 e quel mio amico di Instagram di cui parlavo, in particolare, sono stati eccezionali: Black_RoseWitch e eli_mination hanno dato grande aiuto morale (talvolta anche come beta reader, eh), mentre yugi00 ha dato un'enorme mano nel reparto schemi dei duelli quando ero veramente troppo incerto su cosa diamine stavo facendo in maniera da darmi la possibilità di accorgermi meglio di cosa fare o no. Il terzo anonimo, invece , ha dato una mano a vedere se alcuni testi andavano bene (superando il test ogni volta, su questo devo essere sincero). Davvero... il vostro contributo è stato davvero prezioso. Grazie, grazie...

Ah, e non dimentichiamo Total Nintendo Drama: anche le sue recensioni, quasi istantanee e ogni volta ben curate e in certi casi anche molto divertenti, hanno contribuito a darmi quella spinta mancante per arrivare in fondo al tunnel.

E niente... mi scende un po' una lacrimuccia... sia per l'aiuto ricevuto che per il fatto che la fanfiction è innegabilmente finita...

Ma noi ci rivedremo... badate, Cyber Neo Avatar è ancora qui.

Il mio principale da fare sarà dare una revisione ai punti più dubbi di questa storia (tra cui il malefico duello tra Futako e Naithite che avevo già pronosticato avrei corretto, a causa di quell'errore che coinvolgeva Venterrore Nucleo), poi cercherò di pensare a cosa scrivere di preciso, attendendo le ultime uscite Konami per vedere se riesco ad infilare quel deck del tipo con il coccodrillo di cui parlavo. Eventualmente, potrei perfino scrivere una certa fanfiction Fantasy a cui pensai tempo addietro.

Intanto, potrò anche riposarmi da quei 107 capitoli per riordinare meglio le idee, e... intanto... spero che altri lettori, a loro volta scrittori, possano farvi passare il tempo come io l'ho fatto passare a voi.

Infatti, non sarebbe una nota finale senza qualche consiglio a tema letterario.

Black_RoseWitch, ad esempio, anche se ultimamente ha i suoi lavori a rilento, può intrattenervi con The Darkness Bond, lavoro ancora in corso e piuttosto interessante. Magari qualche volta si dilunga un po' con le spiegazioni, ma la trama è molto misteriosa e intrigante, almeno per come la penso io... poi posso sbagliare, ma ogni gusto è principalmente soggettivo, in genere.

Eli_mination ha anche ha una storia da portare avanti, Riots (Dystopian AU), un po' meno incentrata su duelli e molto più su realtà più crude, però se vi piace l'azione e il tema del Satellite vecchio stile credo possa essere quel che fa per voi.

Delsin98, poi, ha a sua volta una fanfiction Yu-Gi-Oh! ma si occupa anche di storie a tema Pokémon. Mi pronunciai già sulla sua fanfiction a causa dell'introduzione di alcune cose e di alcuni schemi, ma... trascurati quei punti, penso che più avanti potrebbe stupirvi.

Infine, Mr Crossover si sta occupando di una fanfiction di Lupin. Non ho avuto occasione di leggerla, ma è pur sempre un'opzione per chi ama il genere, no?

E niente... un abbraccio a tutti quanti. Speriamo che Konami mi grazi portando quei supporti di cui ho accennato, diversamente un'altra alternativa la trovo. Diversi personaggi sono già stampati nel mio cervello, ed aspettano solo di prendere parte al grande spettacolo di morte e distruzione a cui potrei dar vita.

Vi aspetto presto, quando sarà il momento giusto... cercando di intrattenervi come meglio mi riesce.

Da Cyber Neo Avatar è tutto... vi auguro a tutti una buona vita. E come diceva un mio vecchio amico, che non si fa
sentire più da una vita su Efp... see you!
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's / Vai alla pagina dell'autore: CyberNeoAvatar