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Autore: ekylove    09/05/2022    1 recensioni
Kim Yeona è una ragazza come tante. Timida, poco appariscente, vita ordinaria ed un amore non corrisposto.
Ma cosa accadrebbe se nella sua vita arrivasse un nuovo studente, nel suo corso universitario, che le propone un accordo inaspettato?
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Seoul.

 

- Se non ti muovi arriverai in ritardo Yeona!!-

La ragazza ricoperta interamente dalle coperte aprì lentamente gli occhi e a tastoni trovò il cellulare sopra il comodino.

Quando si rese conto dell’ora si alzò veloce e si chiuse in bagno.

- Jin!! Ti avevo chiesto di svegliarmi almeno mezz’ora fa!! Adesso farò tardi!-

Il giovane si affacciò dalla cucina con cipiglio

- E’ da mezz’ora che sto cercando di svegliarti! Dai che fai ancora in tempo a fare la colazione, e non dimenticare il pranzo!-

Yeona, riuscì a vestirsi in tempo record, con il suo solito look, maglia tinta unita ed un paio di jeans, era sempre stata molto classica nell’abbigliamento. Ma prima di andare in cucina si dedicò qualche minuto a sistemarsi i lunghi capelli castani sempre troppo ribelli.

Non li sopportava, erano di un mosso strano che non stavano mai al loro posto.

Nel complesso si sentiva una ragazza come tante, con niente che la facesse notare. Anonima. Alta appena un metro e sessanta, di corporatura nella norma, né grassa né magra. Aveva un volto ovale, grandi occhi dorati e pelle bianchissima.

Si aggiustò gli occhiali e guardò di sottecchi il suo piccolo reparto trucchi.

Non amava truccarsi, il massimo che faceva era solo applicarsi un po' di mascara sulle ciglia.

Ma per quel giorno lasciò perdere, era già in ritardo e sapeva bene che non sarebbe potuta andare da nessuna parte senza almeno mangiare qualcosa. Suo fratello Jin era fin troppo severo su quel lato.

Da quando erano mancati entrambi i loro genitori, lui si era comportato da mamma e papà per lei, gli doveva tutto. Quindi sottostava anche ai suoi piccoli capricci.

Arrivata in cucina, corse verso il fratello, gli diede un piccolo bacio sulla guancia e si sistemò a tavola. Come sempre l’aveva imbandita di ogni leccornia, anche se erano solo in due.

- Mangia prima di andare ok? E’ meglio se vada ora, tra poco inizio il turno al ristorante, ci vediamo stasera!-

Corse verso la porta ed uscì in fretta e furia.

Quello oramai era la normalità.

Per garantirle un futuro, aveva letteralmente sacrificato la sua vita.

Dopo l’incidente, erano stati portati a vivere dalla nonna. Ma Jin per come era fatto, non voleva gravare su di lei. Infatti appena compì diciotto anni si trovò più di un lavoro e presto riuscì a prendere casa per entrambi.

A fatica riuscì a finire i suoi studi e con la sua dedizione ed impegno, riuscì a pagare l’iscrizione all’università di Yeona. Anche con tutte le proteste di quest’ultima, lui si impegnò a farla studiare e non farle mancare nulla.

Infatti aveva iniziato l’università da qualche mese e per non essere un peso, si era davvero impegnata molto con lo studio. Aveva sempre avuto voti altissimi, quindi sperava presto in una borsa di studio, così anche lei avrebbe potuto essere più indipendente e di supporto per le numerose spese.

Voleva che Jin fosse orgoglioso di lei, e sperava davvero che lo fosse.

Mentre prendeva il pranzo che amorevolmente gli aveva preparato, pensò che era davvero fortunata ad averlo. La sua famiglia.

 

Uscì di casa e si incamminò a passo svelto verso l’università.

Le sue due migliori amiche già erano li ad aspettarla.

- Ce l’hai fatta, dai andiamo prima che inizi la lezione – le allungò la mano la più alta, seguita a ruota dall’altra con un sorriso a trentadue denti.

- Cosa ti ha preparato oggi Jin? Voglio anche io avere un fratello come i vostri… non è giusto!-

Yeona rise nel vederla con il broncio.

 

Park Cho- Hee era la più bassa tra loro. Era la ragazza in persona a definire la parola dolce. Sembrava in tutto e per tutto una bambola. Capelli biondi lunghi, occhi grandi da cucciola e pelle lattea. Era praticamente impossibile vederla arrabbiata. Trovava il buono in tutti. Era un amante della musica classica ed amava suonare il pianoforte. Ma la cosa più importante era sicuramente essere un’ottima amica.

Come del resto lo era Jung Kwan. Lei era invece la più alta tra loro. Portava capelli corti scuri e in particolare aveva diversi piercing alle orecchie. Oltre che avere un vero fisico da modella. Ma in realtà era un vero e proprio maschiaccio. Era la ragazza più sportiva che conosceva, non riusciva a stare ferma neanche volendolo. Come la sua personalità, frizzante e peperina, con annessa la poca pazienza. Amava ballare, come suo fratello.

Yeona sapeva che presto avrebbe sentito parlare di lui per il talento innato che aveva.

Jung Ho-Seok.

Yeona, era decisamente timida e la sua cerchia di amicizie era molto ristretta. Infatti conosceva le sue migliori amiche dall’asilo e da lì sono rimaste legate per anni.

Di conseguenza conosceva anche Ho-Seok. Ed era quasi impossibile non fare amicizia con lui. Aveva una personalità straordinaria. Ogni volta che lo vedeva gli ricordava un grande girasole per quanto fosse allegro e spontaneo. Non solo, quando aveva la fortuna di vederlo ballare ne rimaneva sempre meravigliata, trasmettendo anche a lei quanto amore provasse per la danza.

 

- Non ho controllato a dir la verità ahah! Ma te lo farò assaggiare se ti va Cho-Hee! -

Rispose alla bassina che le sorrise compiaciuta alzando il pollice in alto.

Yeona sorrise a sua volta, quando la vedeva in quel modo, sapeva che qualsiasi cosa avesse chiesto glielo avrebbe concesso. Avevano tutte la stessa età, eppure con lei si sentiva quasi la sorella maggiore.

- Non so nemmeno come ci siamo riuscite, ma siamo puntuali ragazze! Dai entriamo in classe e… Yeona? -

Yeona si era ritrovata a qualche metro di distanza dalle sue amiche, protetta da un tronco d’albero.

Guardava in modo fisso in un unico punto.

Verso un gruppo di ragazzi del terzo anno.

Specialmente uno tra loro.

Aveva i capelli castani folti e sbarazzini, non troppo lunghi, occhi limpidi e scuri, ed il suo inconfondibile sorriso quadrato. Sempre ben vestito, con stile, nella sua figura snella e slanciata.

- Dimmi che non è quello che penso… -

La ragazza saltò sul posto non notando che Kwan si era avvicinata a lei.

- Ti prego Cho-Hee dille qualcosa tu… io ho perso le speranze! -

Si massaggiò le tempie esasperata facendo spazio alla biondina che sorridendo dolcemente le si era avvicinata a sua volta.

- Yeona, quello che Kwan sta cercando di dirti, è che se Kim Tae-hyung ti piace sin dalle superiori… dovresti almeno provare a parlarci… no? -

 

La ragazza riguardò nella direzione del gruppo davanti a loro.

Da quando lo aveva visto la prima volta, ormai anni ed anni fa, aveva pensato fosse un angelo sceso sulla terra, da quanto fosse bello ed affascinante.

A mala pena era riuscita a dirgli qualche parola, ma niente più.

Lei era una ragazza molto timida praticamente con tutti, ma con lui la cosa era ancora più surreale. Ogni volta che era in sua presenza, le parole le morivano in gola.

Quindi si accontentava anche solo guardarlo da lontano.

Sapeva che suonava la tromba e a volte di nascosto lo andava a sentire. Forse sembrava strano, ma in fondo non faceva male a nessuno, e tra l’altro era anche molto bravo.

L’unica cosa spiacevole ma prevedibile, era il fatto di essere costantemente circondato da ragazze. Infatti non solo lei lo aveva notato, ma molte, moltissime altre. Stranamente, non aveva la fama di essere uno sciupa femmine, anzi era sempre molto gentile e galante con tutte, e le rifiutava con garbo.

 

- Yeona… se non provi a parlarci, la situazione rimarrà così per sempre. Magari se provi a farti conoscere potrebbe...-

La ragazza scosse con vigore il capo.

- Come potrebbe interessare una tipa come me? Sono una ragazza normalissima, con nessuna qualità, lui… lui è perfetto -

Kwan guardando male l’amica le strizzò con forza le guance costringendola a voltarsi verso di lei.

- Non dire mai più una cosa simile! Sei la ragazza più buona e speciale che esista e chiunque sarebbe fortunato a stare con te! Smettila con questa mentalità del cavolo che hai! E lui non è perfetto, nessuno è perfetto! Giusto Cho-Hee? -

- Ha perfettamente ragione! Ognuno ha il suo carattere e difetti, e nessuno è inarrivabile. I tuoi sentimenti così puri possono arrivare al suo cuore, ma dovresti provarci almeno! Noi ci siamo per te ricordalo, ti sosterremo qualsiasi decisione tu prenda!-

Yeona si massaggiò le guance doloranti e guardò le sue amiche con dolcezza e gratitudine.

Senza di loro la sua vita sarebbe stata vuota e triste.

Anche se la sua vita era già stata così difficile e dura, non si sentiva sfortunata, anzi.

Si sentiva circondata da così tanto affetto da non sentire nessun dolore.

 

Frequentavano la facoltà di lingue e letterature straniere. Tutte e tre le ragazze erano sorprendentemente affini con le lingue straniere e si erano interessate molto sul campo del turismo. L’università che avevano deciso di frequentare comprendevano diverse facoltà e con gioia Yeona aveva esultato quando aveva scoperto che anche il suo angelo frequentava la stessa università, giurisprudenza.

L’immagine di Tae-hyung vestito da avvocato più volte aveva fatto capolino nella sua fervida immaginazione lasciandola senza parole.

Dopo le prime ore di inglese, Yeona era andata in bagno, si sentiva ancora frastornata per la sveglia improvvisa della mattina.

Preferiva svegliarsi un po' prima di solito e fare colazione con calma che fare tutto di fretta. Di conseguenza si sentiva sempre appesantita per tutto il giorno.

Prima di tornare in classe non riuscì a non ascoltare una conversazione accesa tra due ragazze che erano con lei a lezione.

- Hai sentito? Sta per arrivare uno nuovo, viene dall'Inghilterra! Chi lo ha visto ha detto che è dannatamente bello quanto pericoloso! -

Urlò quasi la prima.

- Pericoloso in che senso?-

Sussurrò preoccupata l’altra.

- Non so per certo… ho sentito solo delle voci su di lui. Prima abitava qui a Seoul, poi si era trasferito con i genitori ed infine è tornato qua… ah ho sentito che è molto ricco! -

Ammiccò nuovamente la prima, come se fosse la notizia più importante, facendo ridere l’amica.

Yeona le guardò per un attimo per poi continuare il suo cammino verso la classe.

Non le erano mai piaciuti i pettegolezzi, quindi non si fece troppe domande. Tanto come suo solito, anche con il nuovo arrivo non sarebbe cambiato nulla per lei. Era già molto soddisfatta delle sue amicizie per cercarne di nuove. Quindi ne era rimasta indifferente.

Si fermò davanti alla porta, e appena cercò di aprirla, sentì una presenza dietro di lei.

- Ehi! Ti potresti spostare? -

Sentendo il tono decisamente arrogante si girò guardinga.

- Come hai det…?-

Si bloccò sul posto.

Lo guardò da capo a piedi e le vennero i brividi.

Non aveva mai visto quel ragazzo, ma qualcosa in lui l’aveva attirata e spaventata.

Era più alto di lei, aveva capelli neri portati sul lungo scompigliati, piercing sul sopracciglio e sul labbro pieno, anche se portava una semplice maglietta extra large bianca si potevano intravedere i muscoli tesi sotto di essa. Aveva decisamente un fisico asciutto ma imponente. L’intero braccio destro tatuato. Ma quello che l’aveva colpita di più erano i suoi occhi grandi color antracite furbi e scrutatori.

Al suo cospetto si sentiva completamente vulnerabile.

- Hai ancora molto da guardare? Dovrei entrare!-

Continuò spocchioso, facendola sussultare.

Innervosendosi si spostò di lato senza dire alcuna parola, ma stranamente non riuscì a distogliere lo sguardo. Era incredibilmente affascinante da togliere il fiato, ma allo stesso tempo ogni sua fibra le stava urlando di scappare da un tipo così strano come quello.

Notando l’insistenza del suo sguardo il ragazzo accennò un sorriso, girandosi verso di lei, la spinse contro la porta.

- Sono appena arrivato e la prima ragazza che vedo si innamora di me… il mio ego si sta ingigantendo a dismisura… -

Le sussurrò all’orecchio con voce sensuale e calda.

Yeona imprigionata nella sua morsa sgranò gli occhi sorpresa. Non si era mai ritrovata in una situazione simile. Non sapeva come reagire. Rimase imbambolata di fronte a quello strano ragazzo e in balia degli eventi.

- Oh… non devi arrossire in questo modo, ragazzina. Faccio questo effetto, a volte! Pff...-

Trattenne a stento una risata prima di aprire di scatto la porta facendola sobbalzare nuovamente.

Come era arrivato se ne andò entrando nella classe, lasciandola incantata nella stessa posizione.

Completamente travolta come un treno, cercò di entrare a sua volta. Provava una serie di emozioni contrastanti. Non riusciva in quel momento a connettere con il cervello, era stato tutto talmente assurdo, che credeva di aver appena sognato tutto. Sapeva di essere interamente rossa in volto, ma in quel momento il suo unico obiettivo era arrivare alla sua sedia e sedersi per non cadere a terra. Si sentiva le gambe molli.

- Benvenuto amico, come hai detto che ti chiami?-

Sentì di sfuggita uno dei suoi compagni di corso rivolgergli la parola, di soppiatto lo riguardò curiosa.

Il ragazzo sfoggiò un grande sorriso, si girò verso tutti i presenti, ma percepì il suo sguardo posarsi direttamente su di lei.

- Sono Jung-kook. Jeon Jung-kook -

 

Ciao a tutti!! Sono tornata con un'altra fanfiction :) Amo scrivere, ma era da un po' che non avevo idee quindi avevo accantonato questa mia passione. Poi dopo essermi appassionata al mondo Kpop, specialmente i Bts, ecco che pian piano un'ipotetica storia si è realizzata nella mia testa... ed eccomi qua :D Spero tanto vi piaccia e aspetto un vostro parere! Vi ringrazio in anticipo! (Sto pubblicando contemporaneamente anche su Wattpad) Un grande bacio Ekylove!
   
 
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