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Autore: niny95    14/05/2022    2 recensioni
[Zuko&Katara]
Raccolta di Fan fiction slegate tra loro.
Dal testo:
Quando Zuko finalmente prese coraggio erano nel suo studio. Prese un respiro profondo, poi finalmente parlò: «Katara, tu mi piaci-»
Katara sorrise «Ma certo Zuko, anche tu mi piaci.»
Il Signore del Fuoco scosse la testa «No, non hai capito. Non mi piaci come amica, non solo. Io... io... io sono innamorato di te!» queste parole gli diedero il coraggio necessario a baciarla, appena le sue labbra toccarono quelle di Katara una sensazione di felicità lo invase subito sostituita dal dolore, uno schiaffo in pieno viso l'aveva colpito.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katara, Quasi tutti, Zuko
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Di chiavi e proposte di matrimonio

«Ormai tra voi due le cose vanno talmente bene che non mi stupirei se un giorno ti consegnasse le chiavi del palazzo o ancora meglio ti chiedesse di sposarlo!» ridacchiò quel giorno Suki dando una lieve gomitata a Katara.  
Effettivamente negli ultimi tempi le cose con Zuko stavano andando benissimo, non potevano vedersi quanto avrebbero voluto ma è quello che succede quando stai con il Signore del Fuoco.  
Le era dispiaciuto rompere con Aang dopo tre anni, aveva avuto paura di poter spezzare il cuore dell’Avatar, ma lui si era dimostrato da subito comprensivo e, anzi, l’aveva spinta a dichiararsi «Se aspetti che sia lui a fare una mossa diventerai vecchia!» aveva commentato ridacchiando.  
La ragazza sorrise «Dì un po’ non hai la tua vita sentimentale a cui pensare invece di perdere tempo a pensare alla mia?» scherzò.  
«Andiamo, è divertente!» disse la Guerriera Kyoshi «E poi potremmo diventare presto cognate!» ridacchiò.  
A quelle parole Katara mostrò interesse «Perché? Sokka ti ha chiesto di sposarlo?» domandò.  
Suki sorrise complice «No, ma sto lasciandogli quanti più segnali possibile. Sai come sono gli uomini, no?»  
 
«Le cose tra voi stanno andando bene, eh?» chiese quel giorno Aang, guardando Zuko negli occhi mentre camminavano fianco a fianco.  
Il Dominatore del Fuoco non rispose subito, cercando di riordinare i pensieri e soprattutto di capire le intenzioni dell’Avatar. A volte si chiedeva se all’altro andasse davvero bene il rapporto che pian piano stava costruendo con Katara «La cosa ti crea problemi?» domandò con curiosità.  
Aang scosse semplicemente la testa, il ragazzo era un buon ascoltatore e Zuko si ritrovò quasi senza prevederlo a parlare di Katara, nonostante una parte di lui avesse la sensazione che fosse un po’ di cattivo gusto «Non ci vediamo da un po’. Volevo fare qualcosa di speciale.»  
«Sono sicuro che qualunque cosa andrà bene, a Katara basterà la tua presenza.» rispose l'Avatar con la sua solita dolcezza. 
Zuko per tutta risposta gli riservò uno sguardo dubbioso continuando a camminare. 
«Ehi!» Aang gli si parò davanti «Devo ricordarti che ha scelto te?!» sbottò, il tono offeso solo in apparenza. 
A quelle parole il Dominatore del Fuoco rivolse uno sguardo di scuse all'altro ragazzo, sapeva che quando Katara l'aveva lasciato, l'Avatar doveva aver sofferto molto, in fin dei conti ne era innamorato. Parlargli di Katara era stato del tutto inappropriato. Okay, era stato Aang a tirare fuori l'argomento ma con quale faccia si era lamentato come se niente fosse con nientemeno che il suo ex ragazzo? «Mi dispiace. Io non … non avrei dovuto.» mormorò sinceramente dispiaciuto. 
«No, non intendevo questo.» Aang scosse la testa, la freccia blu quasi riluceva alla luce del sole «Quello che voglio dire è …  Katara ti ama davvero molto. Quindi non stare a scervellarti troppo, sono sicuro che qualunque cosa penserai lei l'apprezzerà.» 

 Quando Zuko le aveva dato appuntamento all'Isola Ember, Katara tutto si sarebbe aspettata tranne che il ragazzo avesse organizzato un vero e proprio picnic sulla spiaggia. Lasciò  vagare lo sguardo tra la tovaglia a quadri stesa sulla sabbia e tutte le leccornie che, ne era sicura, Zuko aveva scelto personalmente e i suoi occhi si riempirono di lacrime «Zuko, tutto questo è … è stupendo!» esclamò commossa e l'unico motivo per cui non corse subito tra le braccia del suo ragazzo fu per non rovinare tutto quello che lui aveva sapientemente preparato. 
Il Dominatore del Fuoco fece spallucce «Non ci vediamo da un po’, volevo sorprenderti.»  
«Beh ci sei sicuramente riuscito!» confermò la ragazza, prendendo posto accanto a Zuko, scoccandogli un bacio a fior di labbra. 
Il Signore del Fuoco sorrise porgendole un sandwich «Ho dovuto corrompere la cuoca per poter preparare queste cose, pare che non sia conveniente che il Signore del Fuoco scenda in cucina!» esclamò. 
La Dominatrice dell’Acqua a quelle parole rise «E' quello che succede a vivere in un palazzo!» scherzò «Sai che sono giorni che Suki mi dice che presto mi consegnerai le chiavi del palazzo?» 
«Sì, anche Ty Lee mi ha detto una cosa del genere. A quanto pare è una prerogativa delle Guerriere Kyoshi impicciarsi degli affari altrui!» Esclamò il giovane scoppiando a ridere. Era così rilassato e la sua risata così contagiosa che Katara si lasciò trasportare e presto si unì a lui: per alcuni minuti, in quel punto, si udirono soltanto le risate dei due ragazzi, coperte appena dal suono delle onde che si infrangevano sulla battigia. Quando finirono tutto il cibo che avevano davanti, o comunque la maggior parte, Zuko guardò la sua ragazza con un scintillio divertito nello sguardo «Che ne pensi di un bagno?» propose indicando l'oceano qualche metro più avanti. 
La Dominatrice dell'Acqua inarcò un sopracciglio «Adesso?  Ma non ho portato un costume da bagno!» obbiettò. 
Il Signore del Fuoco fece spallucce «Credevo fossi più coraggiosa!» esclamò iniziando a togliersi svelto i vestiti, rimanendo in mutande, e correndo verso l'acqua. 
Katara scosse la testa alle buffonate del ragazzo, era bello quando lasciava intravedere quel lato di sé, si tolse anche lei i vestiti, riponendoli ordinatamente accanto a quelli di Zuko, rimanendo soltanto in mutandine e reggiseno e non perse tempo a raggiungerlo «Spero per te che tu abbia portato anche degli asciugamani, non ho intenzione di prendermi una broncopolmonite!» sbottò non appena entrò in acqua, le mani sui fianchi e il tipico sguardo che Sokka avrebbe definito da guastafeste
Zuko a quelle parole sorrise tirando la ragazza a sé e stringendola in un abbraccio «Tu, mia cara, dimentichi due cose molto importanti!» esclamò sciogliendo l'abbraccio e alzando la mano destra davanti al viso della ragazza «Primo» e così facendo sollevò il pollice «dovresti ormai sapere che non lascio nulla al caso, non ti avrei proposto di fare un bagno se prima non avessi avuto tutto l'occorrente!» disse «Secondo» l'indice si unì al pollice «Possiedo una bellissima casetta proprio a pochi passi da qui, e non mi tirerei di certo indietro se mi chiedessi semplicemente di stare accanto al fuoco a coccolarci!» 
Katara ridacchiò a quelle parole, uno sguardo giocoso poi mosse leggermente una mano provocando una piccola onda che bagnò Zuko dalla testa ai piedi. Il suo sorriso si allargò vedendo come i capelli del ragazzo si erano appiccicati alla faccia e, quando i suoi occhi incontrarono lo sguardo del Signore del Fuoco, la sua risata divenne ampia e rumorosa: Zuko indignato per motivi così stupidi era esilarante! «Magari non sarò un Dominatore dell'Acqua ma sono imbattibile in una gara di schizzi!» e così dicendo il ragazzo iniziò a schizzare ripetutamente acqua senza quasi prendere fiato. 
«Dimentichi … che l'Acqua è il mio elemento!» esclamò a sua volta Katara creando altre micro onde che colpivano il loro bersaglio ogni singola volta. 
Alla fine i due ragazzi uscirono dall'acqua ancor più  bagnati di quanto avrebbero dovuto essere ma col sorriso sulle labbra. Zuko non perse tempo ad avvolgere Katara in un morbido telo, stringendola tra le braccia. La ragazza sorrise grata. 
 
«Guarda che non scherzavo, possiamo andare in casa se vuoi.» ribadì Zuko porgendo i propri vestiti a Katara, il tipico tepore del Dominatore del Fuoco aveva contribuito a riscaldare più velocemente la ragazza.  
La giovane scosse la testa «No, va bene così. C’è un così bel panorama qui!» esclamò indicando il cielo limpido e luminoso di stelle.  
In effetti potrebbe essere il momento giusto per chiederglielo pensò Zuko, la collana che aveva fatto fare ben riposta al sicuro «Katara…?» domandò.  
La ragazza alzò lo sguardo in risposta.  
Zuko sospirò, prendendo tempo per capire come introdurre il discorso «Pensavo… se Suki avesse avuto ragione come la penseresti?» chiese.  
Katara inarcò un sopracciglio in risposta «Cioè se volessi consegnarmi le chiavi del palazzo?» ridacchiò.  
Zuko cercò la scatola tra le sue cose «Qualcosa del genere.» disse aprendola e mostrando la tipica collana matrimoniale della Tribù dell’Acqua: nel ciondolo il ragazzo aveva fatto incidere i simboli della Tribù dell’Acqua e della Nazione del Fuoco. «Non era previsto che te lo chiedessi adesso, la posseggo già da un po’. Non devi rispondere subito, ma ecco … mi piacerebbe molto fare di te la mia Signora del Fuoco, un giorno non molto lontano magari.» farfugliò. 
 Spiriti, doveva sembrarle così stupido! 
Invece Katara non rise di lui, e quando parlò nella sua voce non c’era il minimo accenno di presa in giro «Mi piacerebbe molto!» e per quella che forse era la prima volta, si tolse volontariamente la collana della madre «Mettimela!» aggiunse.  
«Sei sicura? Non voglio assolutamente farti fretta.» disse Zuko con incertezza.  
«Certo che sono sicura, stupido! Quindi se vuoi davvero fare di me la tua Signora del Fuoco dovresti davvero mettermi questa collana!» disse Katara, nonostante la palese presa in giro si capiva che era sincera.  
Il Dominatore del Fuoco a quel punto annuì, andando alle spalle della Dominatrice dell’Acqua, nell’allacciarle la collana i suoi polpastrelli sfiorarono la pelle morbida del collo. La tentazione di baciare quella distesa di pelle color cioccolato fu tanta, e fu proprio quello che fece: a quel contatto Katara girò la testa incontrando il ragazzo in un bacio carico di promesse e aspettative.  
Quello non era altro che il primo capitolo delle loro vite insieme.

Note: Dunque mi beccate in un periodo in cui inizio mille cose (e tutte su questi due tra l'altro! ) e non ne finisco mezza, quindi il fatto che io sia riuscita a finire questa è quasi un miracolo ahah. 
Spero vi piaccia! 
A presto (spero!) 
Niny :) 

 

   
 
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