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Autore: pansygun    18/05/2022    0 recensioni
Dicevano che era solo una stupida leggenda.
Cazzate.
Dicevano anche che l'amore è una cosa meravigliosa.
Meravigliosa se vuoi lasciare questo mondo prima del tempo.
Perché l'amore, nessuno ve l'ha mai detto, è la prima causa di morte negli esseri umani.
🔞 Attenzione🔞
Si fa riferimento a sangue, morte e, soprattutto, amore.
Spoiler del manga, dell'anime e di storie affini (@giuliacaesar è colpa tua!)
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Dabi, Hawks
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
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7. for my future self



Keigo, anni 24
 
«Come andiamo, Takami?»
Il muso simpatico del dottor Furukawa fu la prima cosa che vide aprendo gli occhi, ancora intontito dall'anestesia.
«Dove sono?», chiese, quasi non riconoscendo la propria voce, il petto stranamente dolorante.
«Nella mia clinica, Takami-san. Ha subito un'operazione difficoltosa ed invasiva e l'abbiamo tentato in coma farmacologico per una settimana circa. - un infermiere dalla carnagione grigiastra e il muso da foca gli stava cambiando un drenaggio toracico - Abbiamo iniziato il risveglio ieri sera. Come si sente?».
Aveva capito metà delle parole che il dottore gli aveva detto e il fastidio al petto gli impediva di mettersi a sedere.
«Operato? Per cosa?»
Il dottore lo osservò distrattamente, tornando con l'attenzione verso la cartella clinica che teneva tra le mani.
«Malattia di Hananaki. Una forma cronica e coriacea. Ma dalla sua domanda deduco che abbiamo portato a casa un buon risultato!» e si lisciò i baffetti tra il pollice e l'indice palmati.
Alla sua richiesta, tuttavia, il dottore gli si accomodò accanto, accostando una poltroncina alla sponda del letto, ripercorrendo a grandi linee il percorso della sua malattia, durato almeno sei anni, tra alti e bassi, giornate buone e ricadute pericolose.
Keigo guardava il candore del soffitto, dove le pale del ventilatore sembravano averlo ipnotizzato.
Le sue domande erano scarne, dettate solo dalla circostanza, non da una reale curiosità.
Quando voltò la testa verso il comodino notò un post-it giallo. C'era una sola parola, di cui non comprendeva il significato. Fletté il braccio, indicandolo: «Che significa "busta", dottore?»
L'uomo-lontra trasalì, sporgendosi ad estrarre da un cassetto del comodino una busta di carta giallo-marrone, morbida al tatto e particolarmente piena.
Gliela fece vedere: «È una lettera che mi ha dato lei, una settimana fa, prima dell'operazione, con la preghiera di riconsegnargliela appena si fosse svegliato, se ancora vivo.».
Confortante quel pensiero. Tanto confortante che una risatina gli uscì involontaria e gli valse una fitta acuta al centro del petto, il cuore che sembrava aver sospeso il suo battere.
«Secondo lei posso aprirla?»
«È sua. Può farci ciò che vuole. - il dottore gli diede una rapida occhiata - Le somministro degli antidolorifici e la faccio mettere seduto.»





Per il futuro me stesso.
Quello era l'indirizzo della busta anonima che teneva sulle cosce.
Ci mise un po' ad aprirla perché non aveva forza nelle dita e le bende e la flebo gli limitavano i movimenti.
Quando finalmente riuscì a tirarne fuori il contenuto, rimase sorpreso della quantità di fogli scritti al computer, foglietti con appunti a penna, fotografie e ninnolò apparentemente insignificanti.
Un post-it giallo con scritto "prima questa"contrassegnava una lettera, scritta con biro blu su un foglio a quadretti, forse strappato da un vecchio quaderno.

 
Ho iniziato questa lettera così tante volte che ormai mi fa strano salutare me stesso.
Ciao Keigo.
Bentornato tra i vivi.
Io sono te, il vecchio te. Mettiamola così.
Se stai leggendo questa lettera vuol dire che ho preso la decisione più sofferta e migliore della mia vita. E che sono sopravvissuto.
Buon per me, no?
Il dottor Furukawa ti ha sicuramente istruito sulla malattia di cui soffrivo. Lui ci sa fare, fidati. Ne vede di queste cose ogni giorno. Ha pure una faccia simpatica, non trovi?
Malattia di Hananaki la chiamano. Ora che stai leggendo, non ne soffro più.
Ma voglio confessarti una cosa: ho ceduto.
Ho ceduto perché non potevo più conviverci. Mi sono fatto operare e ora sono una persona diversa.
Scusa, TU sei una persona diversa. No, non diversa: nuova.
Ma tutto ha un costo, giusto?
Togliere la piantina di Hananaki, un glicine per essere precisi, (il germoglio che vedi nel barattolo sul comodino e che forse ti farà un po' schifo) comporta una perdita di memoria affettiva importante.

La fotografia "zero" che hai trovato con questa lettera ritrae te e il tuo migliore amico. È di qualche anno fa, ma non farci caso. Né tu né lui siete cambiati molto.
Lui è Todoroki Touya, il figlio maggiore di Endeavor, l'Hero per cui hai sempre avuto una venerazione.
La foto 1 è quella di famiglia. Ci sono pure io (tu) perché siamo ormai di casa. Spero che questo ti sia rimasto in memoria.

Keigo annuì. Se del ragazzo dai capelli bianchi e i piercing al labbro non ricordava nulla, di Endeavor si ricordava benissimo. E di Fuyumi e Natsuo e Shoto.
I Todoroki erano la famiglia che gli mancava da piccolo, che suo padre gli aveva sempre negato.
La questione "Touya" era abbastanza fumosa nella sua testa, ma si fece forza e si convinse di aver fiducia nel vecchio se stesso. Avrebbe di sicuro capito qualcosa.
Quello che scriveva, in fondo, era Hawks, proprio come lui.
Riportò l'attenzione alla lettera.
 
Per quanto questo ragazzo sia una testa di cazzo e ti abbia fatto soffrire tanto (tantissimo) e abbia messo in pericolo la tua vita in più di un'occasione e ti abbia ridotto il grumo di bende e cicatrici che sei...gli voglio bene. Un gran bene.
Voglio che anche tu gliene voglia, come il fratello che non hai mai avuto.
Il fratello scemo e impulsivo, che perde la testa per persone che non dovrebbe. Ma di questo ne troverai ampie digressioni a pagina 3 dell'allegato 3.
Todoroki Touya è un coglione?
Sì, indubbiamente! Ma devi volergli bene anche per questo, quasi come gliene voglio io.
Perché ha solo te.
Fa tanto il duro, ma la parte figa del duo sono io. Sei tu.
Sii affettuoso con lui quando ci farai pace (perché al momento dovresti essere incazzato nero con lui per tutta una serie di motivi che troverai sempre nel fascicolo 3 a pagina 7). Lui non è mai stato affettuoso e tu devi essere espansivo per entrambi, anche quando ti incazzerai da morire. Di nuovo. Perché succederà, fidati.
Touya è abile nel fare le cose sottobanco e farti incazzare di brutto. Ma, di solito, fate sempre pace.

E quando farete pace, abbraccialo.
Abbraccialo spesso, anche senza nessun apparente motivo, perché s'imbarazza facilmente col contatto fisico.
Lui ama i tuoi abbracci, anche se non lo ammetterà mai, nemmeno a se stesso. Ti stringerà forte e ti stringerà la base delle ali per farti il solletico, perché lui le cose belle adora buttarle in vacca con gesti strani o frasi fuori luogo.
Ma cerca di volergli bene nonostante questo.

Prendi ora la foto 2. Riconosciti e riconosci lui: è la foto della fine del primo anno assieme al "progetto New Hope". C'era pure lui, anche se forse non lo ricorderai.
Touya amava la matematica e ti aiutava sempre, perché sei fondamentalmente una mezza sega con i numeri.
E adora l'astronomia.
E a volte, per quanto intelligente sia, pensa troppo poco alle conseguenze delle sue azioni.

Keigo girò alcune foto, alla ricerca di quella contrassegnata con il numero 2.
Era la tipica foto di classe, con dei ragazzini tutti impettiti. Se la ricordava bene quell'occasione: aveva i capelli tirati tutti indietro con il gel.
Qualcuno l'aveva aiutato, di sicuro.
Che fosse quel...Touya?
 
Ti ho allegato (il plico 4 è il sunto da usare per una tua comodità) una lista di cose che gli piacciono, tipo la cannella in qualsiasi bevanda estremamente zuccherata. E nei biscotti.
Ti prego: impara quella lista come se fosse una preghiera!

Touya è strano, lo so. Ma è l'amico migliore che potessi trovare in tutta la mia misera esistenza.
Resta arrabbiato con lui e non parlarci per un po'.
Ti ha conciato malaccio e si merita un po' del nostro silenzio per fare ammenda dei suoi peccatucci.
Avrai più tempo per studiarti quello che ti ho preparato.
Spero davvero che questi documenti ti possano essere d'aiuto per stargli di nuovo vicino. Perché lui ha solo te e tu hai solo lui. Siete sempre stati voi due. Sempre e comunque.

E sopportalo se ti allontanerà o ti tacerà alcune cose. L'amicizia è fatta anche di piccoli segreti che forse è meglio che l'altro non sappia mai (le malattie mortali rientrano in questi casi!).

Tu, invece, mio caro Keigo, trova una persona che ti sappia amare, che ricambi il tuo amore, o ti ammalerai di nuovo. E non so bene quanto il cuore che batte nel tuo petto possa reggere ancora a una cosa del genere, come quella che ho appena passato.
Il cuore non proprio, quello è abbastanza duro da far fuori. Il problema sono i polmoni.

E, ti prego, quando tutto sarà finito, porta Touya ai Caraibi. Protezione 50, da bambini, quella colorata, per vedere dove la spalmi. Lui è un testone e se la dimenticherebbe.
Portalo ai Caraibi. Regalatevi del tempo per stare assieme, perché, credimi, ne avete bisogno.
È forse la cosa più dura che ti chiedo, perché siete rotti entrambi e si dice che il mare guarisca sempre ogni cosa.

Ti lascio alla lettura. Spero di non aver dimenticato nulla e, se l'ho fatto, appellati alla commozione cerebrale dovuta all'ultima battaglia. Credo che, come scusa, potrebbe funzionare!

Riguardati e studia questi fogli.
Con immenso affetto e amor proprio
Il vecchio Keigo


P.s.: non tirare mai fuori Osaka. Resta vago, perché le cose imbarazzanti avvenute in quella missione le ho omesse dal riassunto e forse è meglio che tu neanche le ricordi!
Quel che è fatto ad Osaka, resta ad Osaka!
   
 
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