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Autore: terryoscar    25/05/2022    1 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Guai in vista
 
 
 
E' mattina, vedo il mio amato Victor uscire dalla toilette vestito di tutto punto, mi osserva e con un fil di voce, domanda: "Come ti senti? Hai ancora la nausea?"
"Oh Victor!!! E' .... è un vero incubo!!! Non farmici pensare che ... che ... arg!" Afferro il primo recipiente che trovo e rigurgito dentro. “Non ne posso davvero più, non vedo l’ora di giungere a Torino per chiedere aiuto a mia madre! Non faccio altro che dare di stomaco …. E Victor ….. Victor non mi sei  di nessun aiuto, anzi!”
“Oh ma …”
Vedo la povera Elena rigurgitare, è una scena pietosa, l'odore poi! ... Mi sento male, prima mi porto la mano allo stomaco poi alla bocca, dico con voce soffocata: "Se non vado via, credo che anch'io darò di stomaco!"
 
Alzo appena gli occhi, vedo Victor con una mano davanti alla bocca, con l'altra cerca un fazzoletto, forse vuole aiutarmi. Invece no, lo vedo avvicinare il fazzoletto al suo naso. Uff .... povera me!Non posso credere che davvero non venga in mio soccorso. Ed io che credevo fosse un cavaliere! Un uomo d’altri tempi, come in quei romanzi cavallereschi!
"Victor .... non vorrai abbandonarmi!!"
"Scusami Elena ma è più forte di me! ... Arg ... sto male! ... Non ero preparato a questo genere di disagio ... arg ..."
"Tu? E io allora? Cosa dovrei dire, io?!!" Rispondo scocciata. "Almeno .... chiedi a Madame Joséphine se può venire ad aiutarmi .... visto che TU non riesci a prenderti cura di me!! Sniff ....." Sento una lacrima scendere. “Accidenti! Uomini ….. non sono di nessun aiuto!!!”
"No, no ... ti prego non piangere io ... non è mia intenzione urtare la tua sensibilità è che vedi ... io davvero non ci riesco  ..."
 
Vedo Victor uscire dalla stanza, lasciandomi con il recipiente in mano, lo stomaco in subbuglio ed una rabbia che faccio fatica a contenere.
"Accidenti, ma perchè Victor non è come i mariti delle sorelle Jarjayes? Loro sono state accudite!!"
Con la mano sulla bocca percorro un piccolo tratto di corridoio fino ad arrivare davanti alla porta di madame Joséphine, busso.
 
 
"Charles ..... tu riposati .... devi ancora riprenderti. Vado io ad aprire ..... povera me!!" Mi avvicino alla porta, do un'ultima occhiata al mio amato, astinenza .... povera me. Apro la porta decisa e vedo Victor, bianco in volto, con un fazzolettino davanti al naso.Ha un aspetto davvero curioso, bianco come un cencio, con i capelli in disordine, ricresciuti dopo il pegno d’amore fatto alla sua Elena.
 
 
Osservo madame Joséphine, vestita di tutto punto, elegante e sobria.
 
"Madame, perdonatemi. Ho bisogno del Vostro aiuto"
"Oh Girodelle .... ma che espressione stravolta avete! .... Vi sentite male?"domando un poco preoccupata. “Decisamente Victor Clement de Girodelle non avete un bell’aspetto, cosa davvero rara, sempre così ordinato e profumato…”
"Ecco .... Elena .... Elena non sta affatto bene! Voi ....Voi potreste aiutarla?"
"Non sta bene? Ma cosa è successo?" lo scruto severamente, domando sospetta: "Victor ... non avrete esagerato con Vostra moglie? Non dimenticare che è incinta!"
"Esagerato? Ma ....  se Elena non fa che ... che .... dare di stomaco!! Madame .... è una cosa inguardabile!! E poi l'odore!!! Non ha mangiato quasi nulla ..... eppure il suo rigurgito ha un odore terribile!! Io .... io vorrei aiutarla ... ma sono solo un uomo. Chiedo quindi aiuto a Voi, Madame!"
Sorrido, con una smorfia del viso divertita rispondo: "Ah voi uomini! Con tutto il rispetto Victor, voi uomini non siete utili a nulla se non a rallegrarci un poco! .... Su andiamo a vedere ma metteteVi l'anima in pace che c'è poco da fare!"
 
 
Sento la voce di madame Joséphine rispondermi con leggerezza, mentre con una mano aggraziata sposta una ciocca di capelli dal suo viso.
“Andiamo, avete detto andiamo, al plurale. Cioè, Voi  vorreste che io Vi accompagnassi in quella stanza, che io assistessi ai rigurgiti di mia moglie, santo cielo!” la osservo un poco scandalizzato, poi aggiungo imbarazzato e timido: "Andiamo? No no .... ecco .... magari potreste andare Voi ...... io se volete resto ad assistere Vostro marito!!! Voi .... Voi andate da Elena!!" Mi sento un poco impacciato, preoccupato e spaventato.
"Ho capito! Ma ricordate che una donna nelle condizioni di Vostra moglie ha bisogno di molta attenzione. Molta!"
"Si si .... avrà tutte le attenzioni di cui necessità, ed anche oltre! Ma io non riesco ad avvicinarla .... anzi, neppure da lontano sopporto la situazione! Vi prego Madame, aiutatemi .... ed aiutate Elena!"
"Vado, vado! ... Ah questi uomini non sono in grado di restare vicini alla loro donna nel momento del bisogno!" sussurro allontanandomi nel corridoio. “Eppure Victor è un soldato, dovrebbe essere avvezzo a tutto, cattivi odori compresi. Forse a Versailles le donne non rigurgitano?!”
 
 
 
Entro nella stanza dei marchesi, vedo Monsieur Charles seduto su una poltroncina, con il braccio fasciato ed un libro in mano.
"Posso disturbarvi?!"
"Ma certo! Venite avanti Victor! ... Prego accomodateVi, qui, accanto a me."
"Grazie ..... vedo con piacere che state già meglio!"
"Si, si ma lo spavento è stato tale che credevo di non farcela. Comunque l'importante è che mia figlia e gli altri bambini si siano salvati."
"Si certo. Posso .... posso farvi una domanda .... indiscreta?"
 
 
Osservo Girodelle, è bianco, sudato, con i capelli aggrovigliati ed un’espressione di seria preoccupazione che non gli avevo mai visto in viso. Un uomo affranto, eppure non mi risulta sia accaduto nulla di preoccupante!
"Ma certo, dite!"
"Ecco ..... Voi .... Voi come siete riuscito a sopravvivere alle numerose gravidanze di Vostra moglie?!" Domando tutto d'un fiato.
"Ih ih ... con mia moglie o sopravvivi o sopravvivi! Insomma non hai scelta ah ahah ...."
 
 
Osservo il marchese de Liancourt, scoppia in una risate aperta e sincera, sussurro: “ La Vostra risata  sarebbe contagiosa, in altre circostanze, ma non in queste. Qui si tratta di me, ed io devo trovare il modo di sopravvivere per i prossimi mesi.”
“Ah ah ah …. Scusatemi Victor …”
"Si ma ..... il vomito!!! È una cosa .... insostenibile!! Ha un odore....ed un aspetto così..... io non ce la posso fare!!"
Riempio il bicchiere di un dolcetto e rispondo: "Coraggio Victor non ci pensate." porgo il bicchiere. "Avanti ... beviamoci su! Vedrete, al secondo figlio non ci farete caso."
"S...secondo?!!! No no no ..... devo ancora vedere se riesco a sopravvivere al primo!!"Rispondo mentre prendo il bicchiere.
Un dolcetto di prima mattina?! Così ci ubriacheremo!”
“ .... Ma si, meglio finire ubriaco!!Forse così l’odore mi sembrerà più sopportabile. Ah ah ah ...." riempio ancora il bicchiere. "Allora ubriachiamoci! Sapete, devo tenermi pronto per quando arriverà mia moglie! Ah ahah ..."
"Pronto .... per cosa?!!" Domando preoccupato.
"Soddisfare la mia indomabile Joséphine! Ih ih .... a volte penso con non riesca ad avere il Vostro personale, sono piuttosto robusto per l'attività costante  a cui mi sottopone mia moglie."
"Ma .... ma .... e il fioretto?!!!"
Mi porto la mano alla bocca e con voce soffocata sussurro. "Accidenti! ... gulp .... mia moglie ha ragione, parlo troppo."
"Quindi .....Vostra moglie pretende che solo gli altri rispettino il fioretto che lei ha fatto?!!" Domando scioccato mentre mi passo una mano tra I capelli.
 
Certe volte mi pare impossibile che Madame Joséphine sia figlia del generale! Lui è un uomo così retto, fiero, orgoglioso e di parola mentre la figlia ….. non ha nulla in comune, proprio nulla. Che madame lo abbia tradito? Però mi sembrano ancora così innamorati ….
 
"Vi prego non divulgate ciò che Vi ho detto altrimenti mia moglie me la farà pagare cara!"
"S...si, certo. E troverebbe Il modo di vendicarsi anche su di me!!" Rispondo preoccupato.
 
Quella donna è molto particolare!!In effetti, non ha nulla in comune neppure con il comandante Oscar, assolutamente nulla. Tanto è riservata, rigida, fiera l’una, tanto è aperta e ciarliera l’altra.
 
"Esatto! ... Mia moglie è una donna indomabile ..."
"Perdonate l'ardire ma .... da chi ha preso?!!"
"Non certo dai miei suoceri! ... Credo che abbia ereditato la passionalità dal famigerato zio Claud! ... A volte mi chiedo che fine abbia fatto! ... Beh ovviamente mia moglie arde per me solo!"
 
Osservo il marchese, seduto comodo sulla poltrona, rilassato, spettinato, con indosso solo la camicia lasciata mezza aperta. Un uomo davvero strano ... io credo che non potrei mai reggere la moglie!! In effetti, di tutte le sorelle Jarjayes …. Magari anni fa avrei potuto diventare l’amante di tutte, perché si tratta davvero di belle donne, anche se credo che nessuna di loro abbia un amante né sia interessata ad averne uno, ma sposarle … proprio no! Impossibile!! Sono donne ….. particolari, ecco.
 
"Marchese, Vi ringrazio per la chiacchierata, credo che uscirò a prendere un po' di aria di montagna!"
"Prego Victor!" lo vedo allontanarsi, poi dico: "Victor, coraggio, vedrete che i disturbi di Vostra moglie non dureranno più di tre mesi."
Alle parole del Marchese sobbalzo spaventato. “Tre mesi sono davvero troppi!!Tre mesi di rigurgiti, di odore disgustoso, tre mesi senza poter avvicinare la mia Elena …. Temo davvero di non farcela.”
“Ah ah ah …” verso altro dolcetto. “Su … affoghiamo i dispiaceri! Ah ah ah …”


 
 
Il giorno dopo
 
“Che notte Rosy, che notte! Non ho chiuso occhio per tutta la notte! Possibile che tutte le gravide si siano sentite male? Tutte a dare di stomaco, tutte a chiedere il mio aiuto, come se io potessi fare qualcosa!"
"Forza caro ..... fare il medico è la tua passione! E poi .... non tutte .... una non ti ha cercato affatto!!"
"Oscar?! Ih ih ... Rosy, sono convinto che se potresse non mi chiamerebbe nemmeno nel momento del parto."
"Oh .... vorresti forse dirmi che hai assistito alla nascita di Sophie? Sai .... ti vedo troppo in salute per crederlo possibile!!"
"Ih ihih ... Scherza pure .... sappi che ho rischiato davvero grosso!" Ribatto scherzoso mentre mi infilo le scarpe. "Comunque le donne hanno bisogno di infusi per placare i disturbi di stomaco."
"Dovrai trovare una drogheria allora ..... magari potresti mandare in giro per il paese i soldati del tuo amico!"
"E' quello che farò. Sono troppo stanco, non ho quasi chiuso occhio per tutta la notte."
"Esagerato ....  e ricordati che il medico è come il sacerdote! E' una missione la tua, non un lavoro!!"
"Sto diventando vecchio, Rosy."
"Ma no caro ...... tu sei sempre giovane! Ora scrivi su un foglio cosa serve per le ragazze e manda a fare acquisti! Forza caro ....”
"Si ..." prendo penna e calamaio, scrivo ....
 
Sorrido, osservo mio marito scrivere su un foglietto l'elenco delle erbe necessarie e le quantità delle stesse.
"Bene, se hai fatto, vado a cercare i soldati!"
Sbadiglio e sussurro: "Io approfitterò per dormire! .... A dopo Rosy!"
"A dopo caro ..... buon riposo!!" Rispondo mentre prendo il foglietto ben ripiegato ed esco dalla stanza. Povero caro ..... è stata davvero una notte difficile!
 
 
 
Sono di sotto a fare colazione con il mio amico Gerard e Jean.
"Uhm davvero ottimo questo dolce!"
 
Scendo le scale tenendo sollevata appena la gonna, raggiungo la sala comune e vedo la mia amica Marguerite seduta al tavolo con la figlia minore ed i loro mariti. Poco lontano vedo i soldati al servizio di madame Oscar.Chiederò a loro di provvedere agli acquisti necessari, sono certa che saranno veloci e precisi, addestrati da madame Oscar.
 
"Jean che ti prende? Hai mangiato pochissimo, forse non hai fame?"
"io .... sob ...... in effetti ..... ho poco appetito ....."
"Stai male? Fatti vedere da Lassonne!" rispondo mentre affondo tra i denti un altro pezzo di torta.
"No .... non serve .... nessuno può .... può aiutarmi"
"Ma che diavolo ti prende?"
"Nulla ....sob ..."
 
Vedo Jean sospirare mentre guarda con insistenza in direzione del tavolo dei due generali Jarjayes.Ha uno sguardo perso, sembra quasi un innamorato.
 
"Ah bah ... se lo dici tu?"
Gerard ribatte: "Non sarai mica innamorato?"
"I ..... io? Ecco .... ehm ...." Mi sento arrossire emozionato, non posso certo dire certe cose così ..... davanti a .... lui
"Sarà! Oh guardate! ... Sta arrivando da questa parte la moglie del dottore."
Mi avvicino immediatamente ai soldati, dopo avere salutato con un cenno Madame Marguerite.
"Giusto voi cercavo. Ho una commissione importante da affidarvi!"
"Per noi! Ai Vostri orni Madame! Dite, come posso esserVi utile?"
"Dunque ... mio marito necessita delle erbe indicate qui" Porgo il biglietto al soldato "Per preparare un infuso che calmi lo stomaco delle nostre giovani donne in stato interessante! Ovviamente ..... non potete non venire in soccorso di queste giovani .... voi siete dei galantuomini, vero?!"
"Ma certo!"
Gerard ribatte timidamente: "Ehm scusami Alain, spero che non ti dispiaccia se non verrò con te?! Sai, Alizeé non è stata bene per tutta la notte ed io ... vorrei esserle accanto."
"Ma certo Gerard ..... andremo Jean ed io ad acquistare le erbe!" Poi mi volto verso Madame ed aggiungo: "Sarà un vero onore poter essere utile a tutte queste giovani donne!"
“Vi ringrazio! E adesso scusatemi, raggiungo Madame Marguerite!"
"Prego Madame!" Faccio un leggero inchino, così come il diavolo biondo ci ha insegnato, in segno di educazione e rispetto per una dama. Osservo madame allontanarsi e raggiungere il tavolo dei generali Jarjayes.
 
Mi volto verso Jean e mi rendo conto che sta osservando con insistenza proprio quel tavolo .... bah ...che sia attratto dal diavolo biondo? Assurdo …. Lo sanno tutti che lei è solo di Andrè, e viceversa. Che sia innamorato di Madame Marguerite? Impossibile, il generale è molto geloso della moglie. Non restano che Andrè ed il generale …. Ih ihih …. Forse brama per un sorriso del nostro stallone da riproduzione, campione di moltiplicazione rapida, uno che zac …. Colpisce ed affonda la moglie … o meglio la ingravida, come direbbe il nostro generale!
 
"Jean .... Jean!! Va tutto bene?!"
"Si ... Alain ... possiamo andare!" Rispondo mesto.
"Jean ..... ma si può sapere cos'hai?!"
"Ecco ... io ... nulla Alain."
"Bah .... sarà! Ma tu mi nascondi qualcosa!! Ed ora andiamo, abbiamo un servizio da svolgere!"
" .... Sono pronto, possiamo andare!"
"Bene" Mi allontano dal tavolo, dopo avere salutato Gerard, seguito da vicino da Jean. Certo che questo ragazzo è davvero strano, tanto strano. Passo davanti al tavolo del Diavolo Biondo, vedo il mio amico Andrè occuparsi con attenzione e dedizione della moglie ..... quel ragazzo è un vero santo, non ho alcun dubbio!
"Comandante, Generale!" Faccio il saluto militare, con un sorriso spavaldo in viso.
Vedo il vecchio pazzo sorridermi e mi domanda: "Dove state andando?"
"Abbiamo una commissione da svolgere per il dottor Lassonne!!"
"Chi sta male?"
"Come chi .... Signore, forse non avete sentito il trambusto di questa notte?!"
"A dire il vero ero così stanco ... cosa è successo?"
"Pare che tutte le donne gravide, tutte tranne ovviamente Vostra figlia qui presente, che seppure gravida è e resta un uomo, hanno dato di stomaco.”Rispondo con ovvietà, il comandante resiste a tutto, anche ad una gravidanza.
Oscar ribatte: "La cosa ti dispiace Alain?"
"Che Voi stiate bene? Certo che no, anzi ne sono solo felice .... anche per il mio amico!! Ih ihih ..... Voi siete il nostro comandante!"
"Non fare lo spiritoso, vai!"
"Vado vado ...... a dopo Comandante, Madame Marguerite ... Madame Rosy ......" Faccio un bell'inchino, poi faccio un altro veloce saluto militare e mi allontano allegro seguito da Jean.
"Allora Jean .... dove potremo mai trovare queste erbe?!" Domando uscendo dalla locanda. “Siamo proprio sulla strada principale, che poi a Brinaçons non è che ci siano molte strade!”
"Ma in una drogheria, ovvio!" Rispondo eccitato.
"Si certe .... ma dove andiamo? Destra o sinistra?"
"Non saprei .... io non sono mai stato qui."
"Ecco ..... allora proviamo ..... a destra! Su Jean, andiamo!!"
"Alain, meglio chiedere a un passante ..."
"Si si .... " mi guardo in torno ed aggiungo: "Perché non chiedi tu?"
"Si si ...." ... vedo due uomini davanti alla bottega dove sostiamo, chiedo a un giovane falegname: "Scusatemi, Monsieur, dobbiamo acquistare dei medicinale, potete dirmi gentilmente dove possiamo trovare una drogheria?"
Osservo questo uomo, magrolino, capelli chiari, timido. Con una vocina sottile, dei modi così strani.
"Uhm .... siete forestieri, vero?"
"Siamo parigini ...."
"Parigi? Uhm .... Parigi è una città troppo caotica ....."
"Si, infatti. E' diventata una città violenta."
"E .... cosa ci fate qui?" Domando sospettoso, quest'uomo ha qualcosa di strano ..... e poi profuma in un modo così .... inquietante!
 
 
Questi due non mi piacciono affatto, meglio che vada in aiuto di Jean.
 
"Ehi Ehi .... ma che vi prende? Noi cerchiamo una drogheria, nient'altro! Allora?! Volete dirci da che parte si trova?"
Osservo quest'altro uomo, questo ha in effetti l'aspetto di un uomo. Che siano due sodomita? Bah .... meglio che mi liberi subito di loro.
"La drogheria è vicino alla fontana, quasi davanti alla porta di accesso!!"
"Perfetto! Siete stato molto gentile! ... Andiamo Jean!"
 
Vedo Alain guardare dritto negli occhi quest'uomo, certo che devo dire che è davvero un vero uomo, molto coraggioso. Lo ammetto, con lui mi sento molto più tranquillo.
 
 
Cammino deciso nella direzione indicata da quell'uomo, seguito a poca distanza da Jean.
"Ma si può sapere perché stavi lì imbambolato? Ho una certa fretta, io!!!"
"Ecco ... io ... Alain a dire il vero a un certo punto ho temuto quell'uomo ..."
"Temuto? E perché? Devi comportarti da uomo!! Sguardo alto e portamento fiero!! Su su ....."
"Ecco ... io ... lo so ... io non sono come te ..."
"E allora? Su .... siamo quasi arrivati!! Eccoci .... forza entriamo!"
"Credo che gli altri lo capiscano ..." vedo Alain guardarmi in modo strano ma ormai siamo dentro al negozio. "Buongiorno!"
"Buongiorno ...... "
Il droghiere da dietro il bancone risponde: "Buongiorno a Voi Messieurs, in cosa posso servirvi?"
"Ecco, necessitiamo di queste erbe!" Porgo il foglio al droghiere ed attendo che lo legga.
Indosso gli occhiali posti sul bancone poi prendo il foglio e leggo.
"Uhm ... si, ci sono... un minuto che prendo il tutto dallo scaffale!Sono davvero tante erbe … ma siete fortunati, le ho tutte, qui!!"
"Grazie Monsieur" Poi mi volto verso Jean ed aggiungo: "Allora ..... dì qualcosa Jean!!"
Lo sguardo di Alain ha una strana luce, abbasso gli occhi e sussurro: "Cosa vuoi che ti dica?"
"Non lo so .... ma non stare qui impalato!!"
"Cosa vuoi che faccia?"
"Non lo so, ma non starmi dietro ..... non sei mica un mio servitore!!!"
 
Guardo fuori dalla porta, vedo quei due uomini scrutarmi in malo modo, temo che ce l'abbiamo con me. Mi avvicino ad Alain e sussurro: "Guarda fuori dal negozio, ci sono quei due falegnami ...."
"Beh ... e allora? Ma si può sapere cos'hai Jean?! Uff …. Ma perché ti agiti così tanto?”
"Ma hai sentito ciò che ho detto? Alain, là fuori ci sono quei due omoni ...."
"Si, non sono mica sordo!! Tu non guardarli e vedrai che se ne andranno!! Uff ... ma quanto ci mette il droghiere?"
 
Prendo la scatola che è posta sull'ultimo scaffale e dico: "Ecco, presa! ... Adesso devo misurare i grammi richiesti dal dottore ...."
 
"E stai dritto, Jean!! Forza! Su le spalle!!! Petto in fuori!! Daiii!!"
Continuo a guardare sottecchi quei due energumeni, fingo una serenità che non ho, poi vedo il droghiere mettere in una scatolina la polverina, all'improvviso sento la voce di uno dei due omoni.
 
"Ehi Simon, non vorrai davvero far uscire qualcosa dal tuo negozio per darlo a dei sodomiti?!"
La voce di Michel richiama la mia attenzione, "Sodomiti? Questi due?"
"Perché!? Non mi dirai che non l'hai capito?"
Osservo i due forestieri, uno alto, grosso, deciso, l'altro timido, un poco curvo, magro .....  "Ma no ..... ma ti pare possibile? Forse lui ...." Rispondo indicando il magretto "Ma l'altro ..... proprio no!!"
"Simon ma sei davvero ingenuo o cosa? ... Il magretto, come lo chiami, fa la femminuccia e l'energumeno è il suo uomo!"
"L'energumeno ..... secondo me, l'energumeno preferisce le donne, quelle vere!!"
 
Sento i discorsi di questi due, mi avvicino a passo deciso e domando: "C'è forse qualche problema? Se le spezie sono pronte ..... noi avremmo fretta!"
 
"Si ... sono pronte ..."
"Bene, allora se ci dite quanto Vi dobbiamo ..... noi andremmo!"
Sento il contatto ravvicinato di uno dei due uomini, mi spinge, lo guardo dritto negli occhi, digrigno: "Rifallo e te ne pentirai!"
"Ma sentitelo ..... e cosa mi vorresti fare, tu?!!"
 
Chiudo gli occhi per un istante quasi a commiserare la situazione che si sta creando, istintivamente e con impeto, sollevo il braccio, stringo il pugno e glielo sferro in pieno volto. Vedo l'uomo indietreggiare e sfondare la vetrina del negozio.
 
Osservo la scena, d'istinto urlo per il terrore quando vedo quell'omone sfondare la vetrina della drogheria. Alain, lo ha atterrato con un solo pugno, mentre io sono terrorizzato. "AAAAHHHHHH!!!"
 
Certo che anche Alain è un vero uomo, anche se non ha di certo il fascino del mio Generale.
 
Vedo il mio amico indietreggiare e sfondare la vetrina, sussurro sbalordito: "Ma guardo questa sottospecie di sodomita cosa ha fatto!" lo guardo negli occhi. "Adesso ti faccio vedere io!"
Non faccio finire la frase al secondo aggressore che sfodero con tutte le mie forze un secondo pugno. L'uomo oltrepassa il bancone facendo cadere tutto ciò che è riposto sugli scaffali, poi guardo il droghiere e dico: "Amico, non mi hai ancora detto quanto di devo!"
"Ecco .... sono cinquanta luigi ...... "
 
 
Infilo la mano nella tasca, tiro fuori le monete, le conto, le pongo sul bancone, afferro la scatola e dico: "Grazie Simon, siete stato davvero gentile! ... Andiamo Jean!"
"Si .... si andiamo ..... ma ... Alain .... non ti sembra un po' caro ....." domando intimidito dall'atteggiamento di questo soldato.
"Ci ha fatto pagare i danni che quei due imbecilli hanno fatto!"
"Ecco ..... forse il Generale potrebbe arrabbiarsi .... non trovi?!"domando timido.
"Non credo, il vecchio non è taccagno."
"Taccagno? Il generale? Certo che no!! Lui è .... è ...... giusto!!"
 
Sento Jean scaldarsi, quando parla del generale sembra un’altra persona. Credo davvero che ne sia innamorato. Ih ihih …. Povero generale!!
 
"Esatto! E adesso andiamo!"
"Andiamo ..... andiamo ....... " Rispondo seguendo Alain.
 
Sono fuori di me, vedo i due sodomiti non curanti andare via, mi alzo da terra e, con un paio di falcate, salto al collo al mio aggressore e gli stringo il collo.
 
Vedo Alain assalito si schiena, urlo spaventato: "ODDIO ALAIN!! LASCIATELO!"
L'altro aggressore ribatte: "ZITTO TU SODAMITA!" poi mi colpisce con un pugno dello stomaco. Non riesco a respirare e mi piego in due sulle mie gambe.
 
Sento la presa stringermi il collo, con tutta la rabbia che ho dentro mi porto le mani alla presa, afferro le mani del mio aggressore e tento di liberarmi con molta fatica. Ci riesco, mi giro verso il mio aggressore e gli sferro un pugno, lo prendo a calci mentre il secondo mi salta addosso. Sono due contro uno.
"Brutto sodomita!!! Ci pensiamo noi a te!!! Nella nostra città non vogliamo dei sodomiti!!"
"Ah davvero!? Beh provate a mandarci via se ne siete capaci!" rispondo sferrando calci e pugni.
Siamo in due addosso a questo sodomita, certo che però sa difendersi, ma da solo potrà fare ben poco. Lo accerchiamo e lo assaliamo, pugni e calci, senza sosta.
 
Mi colpiscono in due ma non mi arrendo, digrigno: "Se credete di avere la meglio .... vi sbagliate!" colpisco ancora un altro e un altro.
 
Mi rialzo a fatica da terra, vedo Alain circondato, i due uomini lo stanno prendendo a calci e pugni. Se non arriva il padrone a salvarci .... qui saranno guai!
Vedo fare irruzione  nel mio negozio tre gendarmi e con tono grave uno di loro dice: "Fermi tutti! Siete in arresto!"
Vedo i gendarmi afferrarci tutti con forza e trascinarci via.
"Alain ..... il Generale ... temo che si arrabbierà parecchio!"sussurro spaventato. “E quando si arrabbia, è una vera furia.”
"Di sicuro si arrabbierà con i gendarmi, visto che non è colpa nostra! Ehi Voi ... anch'io sono un soldato della Guardia metropolitana, arrestate quei due delinquenti non noi!"
"Arrestiamo tutti .... poi decideremo cosa fare di voi!!! Su, muovetevi!!"
 
Uno degli assalitore protesta: “Dovete arrestare i sodomiti, li abbiamo visti baciarsi."
"EHI!!! Dico ma sei impazzito? Io sono un uomo sposato, con una donna bellissima, ed ho un figlio!!! Ma razza di ....." Non faccio in tempo  a terminare la frase che il gendarme mi mette una mano sulla bocca e mi trascina via, sotto la minaccia delle armi. Accidenti, ma perché capitano solo a me queste cose? Io, un sodomita?!!! “Io, che ho frequentato bordelli di ogni genere, taverne, più o meno pulite. Io, un sodomita? Ma questi devono essere proprio matti!”
"Sta zitto! Dovrai dimostrare che sei davvero un uomo!"
"Ah ben ...... portatemi da mia moglie e vedrete!! Ih ihih ....."
"Fa silenzio se non vuoi finire davanti al tribunale militare!"
"Tribunale militare? Dico ... ma non potreste chiamare il mio superiore? Il generale Jarjayes .... Oscar François de Jarjayes!!"
"Si, adesso te ne vorresti uscire con la storia del Generale! Avanti, cammina!"
"Ma che storia .... alloggia alla locanda che c'è nella via ..... mi pare che si chiami .... le grande soleil!! Andate a chiamarlo!!"
"Si, certo, certo che ti credo! Se il tuo superiore è il Generale Jarjayes allora hai davanti a te il re di Francia! Ah ahah ..."
"Ma tu guarda questo ...... andiamo in gendarmeria, va! E vedi di farmi parlare con un tuo superiore!!"
"Tra poco mi chiederai di parlare con il primo ministro! Cammina se non vuoi che ti trascini a pedate!"
Mentre mi trascina passiamo a poca distanza dalla locanda, vedo il Diavolo Biondo con il quadrupede al seguito, seguita a poca distanza dalla balia con in braccio Andreina ......
"COMANDANTE!!! COMANDANTE!!" Urlo nel tentativo di attirare la sua attenzione.
Sento la voce di Alain, mi giro. Vedo dei gendarmi portare di peso Jean, Alain e altri due uomini, sussurro: "Andrè ... ma cosa sta succedendo!?"
"Non lo so .... ma è meglio andare a vedere, se si sono cacciati in qualche guaio è meglio che tuo padre non lo sappia, non trovi?"
"Ma se la dovrà vedere con me! … Era già troppo tempo che Alain non si cacciava in qualche guaio!”
"Si .... certo. Andiamo, seguiamo i gendarmi. Nonna ..... ti occupi tu di Sophie?"
" ... Si ... certo! ... Oh Signore non c'è un attimo di pace!"
"Grazie Nonna!!" Rispondo mentre osservo Oscar che già si incammina per raggiungere la gendarmeria.
   
 
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