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Autore: SognatriceCullen_182    07/09/2009    12 recensioni
E se Bella non fosse figlia unica? E se avesse una sorella?
(Magari anche una sorella più simpatica, allegra e spigliata? E che magari ne capisce appena un pò di più della nostra amabile tonna?!) xD
Una nuova storia, e una nuova protagonista. Nuovi incoroci, nuovi avvenimenti.
E l'affetto che le terrà sempre unite.
-Disfaciamo le valigie?-
-Okay.-
Si chinò sui bagagli e li aprì.
-Nuo! Cosa stai facendo?- chiesi con tono esageratamente accorato.
Si voltò perplessa.
-Ma l'hai proposto tu di disfare le valigie!-
-E tu le stai davvero facendo?-
-Stephy, lo sai che sono una brava bambina.-
-Sei terribile, lo sai?-
-Puoi sempre rimandare.- propose.
-A-ha, e poi tu fai la figura di Quella Brava!-
Ammiccò: -Steph, io sono Quella Brava.-
-Devo pur salvare le apparenze, no?- scherzai sedendomi sul letto.
-E' onorevole da parte tua, ma sappiamo tutte e due che tanto non durerà a lungo.-
Appese due golfini.
-Grazie, Bella.-
-Ma ti pare.-
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Isabella Swan, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 11 - Il ballo



-The Twilight Sisters-

Capitolo undici: Il ballo*



-Esme, siamo arrivate!- disse Alice, entrando in casa con il suo solito passo saltellante.
Mi guardai attorno, aspettandomi di vedere la signora Cullen, ma non c'era nessuno.
-Adesso arriva. Mi sente anche se non urlo, lo sai.- mi spiegò Alice con un risolino: l'idea di portare un'umana in casa la elettrizzava parecchio.
-Ah...- dissi, spiazzata dalla magnificenza della casa. Sembrava una vecchia villa d'epoca vista da fuori, ma dentro... Woah. Dentro era grande, anzi immensa, arredata in colori molto accoglienti e rilassanti. Era estremamente moderna, all'avanguardia, e ogni singolo oggetto mi stuzzicava: dal divano su cui mi sarei piacevolmente stravaccata, ai bellissimi quadri (sospettavo originali) che adornavano le pareti senza appesantirle. Le enormi finestre rendevano luminosa la sala principale, nonostante cominciasse già a fare buio.
Io questa casa me la compro, pensai affascinata.
-Stephanie! Che piacere vederti.- mi accolse una voce alle mie spalle.
Non era una donna. Era pressoché una ragazza, nel fiore dell'età; non doveva avere più di venticinque anni. Aveva nel contempo però uno sguardo così materno da risultare ugualmente la "madre" dei ragazzi Cullen, che mai avrebbero potuto aspirare ad un'aria così... adulta.
Ovviamente questa è la descrizione più.. approfondita. Non erano certo il suo sguardo, né la sua età ad attirare la mia attenzione, ma - mi ci sarei dovuta abituare - la straordinaria, spiazzante, sfacciata bellezza inumana.
Il viso, che aveva trovato un'armonia perfetta tra lineamenti sottili e morbidi, era pallido come il gesso. Le labbra rosee si piegavano in un'adorabile curva al centro del labbro superiore, e il naso era dritto e.. regale, in un certo senso. Aveva una figura decisamente aristocratica e slanciata, perfettamente proporzionata. I morbidissimi boccoli color caramello cupo le scendevano elastici sulle spalle estremamente femminili, ad accompagnarsi con i grandi occhi dorati, che un tempo dovevano essere stati nocciola. Erano grandi ed espressivi, con fitte e lunghe ciglia che li rendevano ancora più dolci, quasi da cerbiatta.
Era la donna più bella che avessi mai visto.
Più bella di Alice, a mio parere più bella persino di Rosalie, che era così perfettamente ed assurdamente bella da diventare addirittura difficile da guardare.
Era dolce e materna. Era una persona alla quale non avresti mai e poi mai potuto fare un torto, perché - sebbene sapessi perfettamente che era più resistente e pericolosa lei da sola che tutto l'esercito americano - ispirava fragilità e protezione.
-Signora Cullen! Il piacere è tutto mio. - dissi affabile a quest'ultima. 
Mi sorrise, i denti erano una fila di perle perfette - ma, dopotutto, cosa non era perfetto in un vampiro? A parte, ovviamente, la clausola del cibarsi di sangue e via dicendo.
 -Chiamami pure Esme.-
Le sorrisi di rimando: - Chiamami pure Steph.-
-Volete qualcosa da mangiare? Prima di andare al ballo, intendo.- chiese premurosa.
Alice sorrise maliziosa: -Io sono a posto, grazie.-
Nascosi un leggero brivido che mi aveva attraversato la schiena con una risatina: -Io sto bene, grazie.-
-Va bene.- disse con un sorriso. Si voltò verso Alice e la informò: -Oggi Carlisle sta al lavoro un pò di più, quindi non è ancora arrivato.-
La folletta scrollò velocemente le spalle e rispose che non c'era nessun problema.
-Rose ed Emm?- si informò.
-Rosalie è di sopra a prepararsi - a proposito, Stephanie, scusala se non è scesa a salutarti - ed Emmett è a fare non so che videogioco di là.- Sospirò: -Spero non rompa di nuovo il joystick. Quando si fa prendere troppo dal gioco, è sempre la stessa storia.-
Sorrisi diveritita: -Sta bene il suo occhio?- chiesi ridacchiando, ripensando alla storia del bullone della sua Jeep.
Mi guardò aggrottando appena le sopracciglia scure, e poi chiese: -Come fai a saperlo?-
Indicai Alice: -Il suo terzo occhio.- Ridacchiai: - Non so come lo chiamate voi, comunque l'ha.. - la mia voce si incrinò appena, -visto.-
Annuì: -Ho capito.- Ci sorrise con calore: -Poi mi fate vedere come siete, okay?-
-Sicuro!!- trillò Alice. -Però ora dobbiamo schizzare di sopra, siamo un pò in ritardo col programma.- si scusò, e mi prese la mano.
Aspetta, pensai prima di venire scaraventata al piano di sopra, c'era anche un programma, adesso?!
-Per prima cosa, i capelli.- attaccò Alice dopo avermi fatta accomodare in una stanza trasformata in salone di bellezza.
-Non andiamo in camera tua?- chiesi con voce incerta. Quel posto mi tentava terribilmente, ma allo stesso tempo mi incuteva un pò di timore, senza che ne sapessi il motivo.
-Oh?- rispose Alice con voce sorpresa. Poi rise deliziata: -Ma questa è camera mia, Steph!-
Deglutii.
Porca vacca.
Oltre ad essere enorme, era anche.. Ehm, priva di letto.
Stavo per farglielo notare quando mi ricordai d'improvviso che i vampiri non ne avevano bisogno; nel viaggio verso casa mi aveva spiegato che loro non avevano niente va che fare con bare e affini, e che il sole non li uccideva, ma li faceva sbrilluccicare. Ancora dovevo capire esattamente il significato di quest'ultimo termine in senso pratico, ma c'era tempo.
-Vedi, l'idea mi frullava in testa da quando ti ho vista con il vestito: devi fare come due chignon qui, vedi?, ai lati della testa. No, non proprio qua, un pò più indietro.- mi riprese, cominciando a trafficare per la stanza. -E' una pettinatura un pò particolare: sembreranno chignon, ma invece è una cosa più strana; come se io ti facessi lo chignon qui, - disse afferrandomi una buona porzione di capelli leggermente più indietro rispetto alle orecchie, -ma poi lo nascondessi con degli altri capelli! Vediamo... - mormorò, -Sì, direi venti tré.- si decise infine.
-Venti tré cosa?- pigolai sprofondata nella sedia.
Si voltò velocemente verso di me, interrompendosi dallo schizzare da una parte all'altra della stanza, come sorpresa di trovare un altro essere vivente nella stanza. -Forcine, ovvio.-
Spalancai gli occhi: cosa?!
-Alice.. Non esagerare, però. Contieniti.- la pregai, mentre cominciava a raccogliermi i capelli in due code ai lati delle orecchie.
-Tranquilla. So quello che faccio.- mi assicurò.
Proprio per questo mi spaventi, pensai, ma non dissi nulla, lasciandola fare.
Dopo soli dieci minuti mi aveva fatto due chignon perfetti, lasciandomi però slegati i capelli da metà testa alla fronte.
-Con questi li "copriamo" - mi spiegò.
Dopo altri cinque minuti li aveva ricoperti con la restante porzione di ricci, in una elaborata pettinatura nelle quale aveva accentuato le onde naturali dei miei capelli.
Era elaborata, ma non per questo troppo raffinata. Anzi, sarei anche potuta andarci a scuola, volendo, con quel tipo di pettinatura.
Mi scoprii ad adorarlo. Era... era terribilmente me. Mi piaceva da morire!
-Alice, sei.. magica.- ammisi, toccandoli leggerissimamente con le punte dei polpastrelli.
La vidi nel riflesso dello specchio davanti a me fare un saltello di gioia: -Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto!! Ma aspetta, non ho ancora finito.- aggiunse, e con una rapida mossa fece cadere un paio di ciocche, che pigramente andarono a sfiorarmi il collo e le spalle.
Fissò tutto con la lacca spray, e annunciò: -Ora sei perfetta!-
Ora ero perfetta.
Ero splendida, un incanto. E se me lo dicevo da sola doveva essere proprio vero.
-Il vestito te lo metto io, così non la rovino.- mi disse Alice, guardandomi orgogliosa.
Le sorrisi: le ero immensamente grata. Non perché mi avesse resa bella per Jeremy - pensiero che la mia mente evitava sistematicamente ogni volta che si presentava - ma più perché mi aveva resa orgogliosa di me stessa, e per la prima volta dall'inizio della giornata mi ritrovai a pensare addirittura che magari non sarei proprio sfigurata accanto a lei.
Ancora dovevo superare la prova Rosalie, pensai quasi con terrore.
Dopo che mi ebbe infilato il vestito, Alice mi sorrise con quel suo ghigno da folletta, e mi disse: -Prima ti trucco: di cerette non hai bisogno, per fortuna; poi ti faccio vedere come stai.-
Tremavo all'idea di quello che avrebbe potuto combinare alla mia faccia, ma mi dissi che dovevo fidarmi: con i capelli non mi aveva delusa.
-Chiudi gli occhi.- mi ordinò dopo avermi fatto sedere in una poltrona da parrucchiere, di quelle che si tirano su e giù con un pedale.
Prese uno spolverino morbidissimo e lo sporcò appena di ombretto verde.
-Alice.. Io mi fido di te, e tutto, so che hai buon gusto, ma lasciamelo dire... Verde?!-  
Rise divertita: -Dici bene, Steph: ho buon gusto. Fidati.- e con un dito ghiacciato mi richiuse le palpebre.
Cominciò a spennellare delicatamente la polvere, con movimenti circolari che denotavano una certa maestria. Rimasi impettita con la schiena finché non la sentii borbottare, infastidita: -Stephy, rilassati: ti trema tutta la palpebra.-
-Okay, okay, scusa.-risposi, e con un sospiro mi tranquillizzai appena.
Dopo un pò che la sentivo spolverare e sfumare mi azzardai a chiedere: -Alice.. Non mi stai trasformando in una aliena, vero?- Non sapevo se dovevo preoccuparmi o meno.
Ridacchiò: -Tranquilla: ora sto mettendo del blu, dell'azzurro e del grigio.- mi rispose serena.
Okay, decisamente mi dovevo preoccupare.
Finito con l'ombretto mi sollevò la parte superiore dell'occhio per stendere una striscia di matita nera.
-Guarda in alto..- mormorò, concentratissima sul suo lavoro.
-Aaahh!! Ahahah!! Alice! Smettila!- la pregai ridacchiando, e chiudendo l'occhio di scatto.
Mi rivolse appena un sorriso e poi si finse esasperata: -Cosa c'è adesso?!-
-Mi fa il solletico!- spiegai cercando di sfregarmi l'occhio senza rovinare l'ombretto.
-Lascia stare.- disse tirandomi uno schiaffetto alla mano, -Lo rovinerai. Sei impossibile! Va bè, metterò solo del mascara. O quello ti fa piangere?-
Tirai fuori la lingua: -Simpatica! Dai, fai pure.-
-Finito.- mi informò dopo pochi colpi di mascara.
Per il resto del viso andò più o meno allo stesso modo - io che mi spaventavo e lei che alla fine riusciva a compiere capolavori.
Mi guardò a lungo con sguardo critico, ma alla fine si aprì in un enorme sorriso: -Sei perfetta!- annunciò trionfante.
Stavo per guardarmi attorno alla ricerca di uno specchio, quando mi interruppe: -Infila le scarpe. Ci penso io a portarti dagli specchi.-
Feci come mi aveva ordinato, e poi mi feci condurre in una stanza attaccata a quella di Alice.
-Questo è il mio guardaroba. Di là ci sono gli specchi.- mi illustrò con un veloce gesto della mano.
Rimasi pietrificata all'ingresso dell' "armadio".
-Oh... Mio... Dio!!- esclamai con un gridolino.
Quella era il guardaroba più grande ed enorme che avessi mai visto. No! Che avessi mai immaginato di poter vedere!
Doveva contenere almeno cinquecento vestiti tra abiti, pantaloni, magliette, top e scarpe. Un turbinìo di colori, di forme, di pizzi e di stoffe. Li avrei guardati tutti, toccati, provati... Ma mi ci sarebbe voluta tutta una giornata, e forse anche qualche ora di più.
-Ti piace?- chiese lei con una voce zuccherosa: doveva esserne ben orgogliosa!
-Alice, ma è strepitosa! Cavolo! Non ci posso credere. E' enorme! Quanti vestiti hai?-
Si esibì in un adorabile sguardo sovrappensiero, e alla fine annunciò: -Con l'aggiunta di oggi sono arrivata a... Settecentoquarantanove.- disse spensierata.
Ah, certo, normale.
No, ma anche io ho settecentocinquanta vestiti dietro con me, eh.
Come no.
-Sai cosa?- trillò lei con una luce elettrizzata negli occhi dorati, -Dovremmo comprare il settecentocinquantesimo insieme! Domani che fai?- chiese interessata.
Non mi sembrava di avere programmi per il giorno dopo, ma nemmeno mi sembrava fosse il caso fare due giorni di shopping.
-Dov'è lo specchio?- chiesi di risposta.
-Sono di qua!- . Mi indicò un'altro armadio guardaroba, che con una veloce mossa aprì in più ante, scoprendo cinque specchi ad anta. Il più grande era quello di fronte a me, e i restanti quattro - che si dividevano ai due lati in due e due - erano orientabili per poter vedere meglio ogni mia angolatura - pensiero che mi avrebbe terrorizzata, se non fosse che avevo quella deliziosa pettinatura.
-Che ne pensi? Guardati, intanto io mi vesto.- mi disse Alice con un sorrisetto, prima di scomparire dalla mia vista.
Ero bellissima, più di quanto non fossi mai stata in vita mia. Il temibile ombretto non si vedeva quasi, ma in compenso si abbinava a meraviglia col colore dei miei occhi, verdi-azzurri. Il vestito, ma quello già lo sapevo, mi scendeva lungo i fianchi in una curva delicata ed esaltava le mie qualità, nascondendo i difetti. La pettinatura era casual, ma così elegante allo stesso tempo che non stonava, nell'insieme. I tacchi che avevo addosso erano favolosi con il vestito, e mi slanciavano le gambe, rendendomele lunghissime.
Non riuscivo proprio ad immaginare, nemmeno sforzandomi, come sarei potuta apparire più bella.
-Alice?- mormorai, incantata dal mio riflesso.
Subito apparve accanto a me, sorridente: -Sì?-
-Non sarò troppo... bella, per un semplice ballo invernale? Non è nemmeno il mio ultimo anno o che.- spiegai.
Esasperata, Alice alzò gli occhi al cielo, sbuffando: -Sei terribile. Ti rendo bellissima, e tu ti preoccupi perché sei troppo bella! Devi proprio sforzarti di trovare sempre qualcosa che non va?- chiese ridendo.
-Va bene, va bene, scusa. Quindi vado bene?- chiesi con vanità. Sapevo benissimo che andavo bene, ma ogni donna ha il bisogno di sentirselo dire.
Mi scoccò un bacio sulla guancia: -Sei strepitosa. Un incanto. Sei la Cenerentola del presente... E per te non scoccherà nessuna mezzanotte; cosa vuoi di più?-
Le rivolsi un sorriso smagliante. -Vuoi una mano a truccarti?- chiesi.
-Tranquilla, ho già quasi finito. Ora arrivo.- rispose lei, riscomparendo in camera.

-Eccoci qui!- annunciò Alice, scendendo dalle scale con passo elegante, -Che ve ne pare?-
Dabbasso c'era Esme, seduta su un divano a leggere un libro, e quello che riconobbi come Emmett, che evidentemente stava aspettando la sua dama.
-Fatemi vedere come state!- ordinò la sua voce dolcissima. Si alzò in piedi e ci venne incontro misurando attentamente i passi: probabilmente aveva deciso che potevo sapere tutto quello che volevo su di loro, ma ugualmente lei non voleva "sconvolgermi" con la sua incredibile velocità. Gliene fui grata.
Alice si appoggiò al corrimano assumendo una posa da modella - risultava in effetti molto credibile - ed io mi limitai a sorriderle leggermente imbarazzata.
Esme mi sorrise con calore: -Sei bellissima, Stephanie.- Ancora non le riusciva, di chiamarmi "Steph".
Le sorrisi in maniera più convincente: -Grazie mille, Esme.-
-E io?!- chiese irritata Alice, -Io non sono bella?-
Scoppiammo entrambe a ridere: -Non ci posso credere che hai ancora bisogno di conferme!-
Sporse il labbro inferiore in fuori, cercando di non sorridere: -Uffa!-
-Dai, scendete: c'è Emmett.-
-Ciao Alice! Ciao Amicadialice!- salutò lui prima ancora che avessimo il tempo di percorrere i restanti gradini.
Sorrisi: Emmett era simpatico, decisi.
Ma avremmo potuto approfondire il nostro rapporto solo se avesse imparato a chiamarmi con il mio nome.
-Stephanie Swan.- mi presentai, porgendogli la mia mano.
Visto da vicino era ancora più devastante: i lucidissimi ricci corvini gli solleticavano appena la nuca in maniera quasi irresistibile. Gli occhi d'oro colato brillavano di una luce allegra, una luce che solo la voglia di scherzare ti accende, e il suo fisico perfetto, imponente e muscoloso mi sovrastava. So che è piuttosto banale al dirsi ma, come tutta la sua famiglia, era uno schianto.
Roba da prima pagina in una rivista d'alta moda.
-Ciao Steph.- Fu un piacere vedere che non avevo bisogno di dirgli "Chiamami pure Steph"; mi chiamava così già lui. Guadagnò un'altro paio di punti della mia classifica personale. - Sei molto carina vestita così.. Ma credo che sia tutto merito di Alice.- concluse ridacchiando.
Un complimento, anche se abilmente mascherato! Altri cinque punti. Bravo ragazzo.
-Bè, la materia prima l'ho offerta io.- ribattei.
Scoppiò a ridere: -Hai ragione. Ehi, sei simpatica, Steph.-
Ampliai il mio sorriso, divertita: -Nemmeno tu sei male, Emm. Anche se mi fai paura.-
Sogghignò compiaciuto: -E' un onore sentirtelo dire.-
-Grande!- trillò Alice con un sorriso: -Presentazioni fatte! Ora mancano solo Rose, e Carlisle. Ah, e poi Jazz.- elencò, -A proposito, dov'è Rosalie?-
Esme rivolse un breve sguardo al piano di sopra. -E' ancora di sopra.-
Emmett non riuscì a trattenere un pesante sbuffo - o forse nemmeno ci provò: -Alice, quanto ci metterà ancora?-
Alice si mordicchiò brevemente il labbro, e lo sguardo le si appannò. Quando la nebbia si diradò dagli occhi, rispose: -Quattro minuti.-
Emm sbuffò più forte, rischiando di farmi volare via i capelli. Doveva essersene accorta anche Alice, che subito mi piombò addosso sistemando un paio di forcine: -Sei proprio un orso, Emm. Stacci attento!- lo rimproverò.
Dopo quattro minuti vidi delle gambe lunghissime percorrere i primi gradini della scalinata davanti a noi.
-Ah, Rose. Finalmente.- sospirò Emmett, senza riuscire a non sorridere.
Era bellissima. Mi sbagliavo. Era lei la donna più bella del mondo. Mi voltai verso Esme un momento, che subito mi sorrise affettuosa. No, era Esme.
No, Rosalie.
Oh, mio dio!! Mi stavano facendo impazzire!
Alice mi guardò un momento, con uno sguardo spaventato: -Steph, forse è il caso di andare vi...-  Ma il mio saluto la interruppe. Era stato scortese interromperla, ma avevo già cominciato a parlare prima che potessi sentire il suo consiglio:  -Ciao, Rosalie.- salutai, porgendole la mano, -Sono Stephanie.-
Mi guardò infastidita per un momento, senza degnare di un solo sguardo la mia mano. Poi si voltò verso Emmett, e lo baciò: -Ciao, tesoro. Ti ho fatto aspettare?-
Stupida bionda. Scusa se non sono bella come te, eh! Scusa se sono una comune mortale! E io che credevo che le buone maniere dovessero valere per tutti!
-Rosalie..- la sgridò Esme, leggermente sconcertata. 
Rosalie si voltò con un'espressione interrogativa, e guardò con quello sguardo infastidito anche Esme. Poi rispose, sibilando di rabbia: -Sapete tutti benissimo che l'umana non dovrebbe essere qui.- E tornò a rivolgersi ad Emmett, aggrappandosi al suo braccio, come se la questione fosse chiusa.
Se c'era una cosa che non tolleravo era la scortesia. Come se costasse tanto fingere di sorridere!
Mi morsi il labbro, e contai fino a dieci. Ricorda che ti spiaccica, ricorda che ti spiaccica.. ripetevo come un mantra. Arrivai fino a sette, ma poi non mi seppi trattenere: -Credevo non fosse buona educazione parlare dei presenti come se non ci fossero. Credevo si usasse salutare. Credevo si usasse essere gentili con gli altri. Scusa, se sono qui!- sputai fuori, inferocita, riempendo l'ultima frase di sarcasmo.
-Steph, non credo sia il caso..- sussurrò Alice con una nota di preoccupazione nella voce.
-Ah, già, per la cronaca. Esme è molto più bella di te.-
Uuuuuh, pesantisssssimo.
-Come, scusa?- chiese Rosalie rivolgendomi per la prima volta la parola. Sembrava stupita ed incredula, ma ben presto questi sentimenti furono accecati dall'ira: come avevo osato dirle cosa era e cosa non era buona educazione? -Tu, piccola ed insignificante umana..! Non dovresti essere qui, tu non dovresti nemmeno essere qui a parlare a me! Tu non dovresti sapere nulla! Dovresti essere morta per il semplice fatto che hai intuito qualcosa su di noi! Tu...- ma a quel punto venne interrotta, perché Emmett strinse la presa alla sua mano e la trascinò via di peso.
Con una voce che non pensavo che avrei mai potuto sentir uscire dalla sua bocca, disse, perentorio: -Adesso basta, Rose. Ne abbiamo già parlato. Smettila immediatamente.-
Dalla gola della bionda uscì un ringhio così basso e minaccioso da farmi accapponare la pelle. -Ci sta mettendo in pericolo, Emmett! Come fai a non capirlo? Lei, e quella stupida di sua sorella!! Dovrebbero essere uccise!- sibilò talmente irosa da farmi arretrare di un passo, nonostante fosse ormai a distanza di sicurezza.
-COSA??- mi voltai fulminea verso Alice: -Perché? Bella è in pericolo?! Perché?? Alice, mi avevi detto che non correvamo nessun pericolo..!!-
Doveva aver capito la mia preoccupazione, perché cominciò a sputare fuori parole rassicuranti, nel tentativo di tranquillizzarmi: -Calma, calma, Stephanie, tu non capisci, Rose non sa quello che dice, è solo molto arrabbiata perché dice che metterete in pericolo la nostra famiglia, ma noi sappiamo che non sarà così...-
-Sediti, cara.- mi consigliò Esme interrompendo il fiume di parole di scusa di Alice. Ma non riuscivo a muovermi, tremando di spavento e rabbia mescolate insieme. Ero in pericolo? Costituivo un pericolo per loro? Ma come..? In che modo? Cosa stava dicendo Rosalie? Io non ero pericolosa... Loro erano quelli pericolosi, non io! Ma sopratutto: Bella era in pericolo? Edward voleva farle del male?! No! No, non era possibile.. L'avrebbe presa troppo alla sprovvista, lei nemmeno sapeva dell'esistnza dei vampiri.
Sentii appena il tocco gelido di Esme che mi faceva sedere su uno di quei divani che avrei voluto accarezzare; mi accorsi appena dell'arrivo tempestivo di Jasper nella stanza, con la cravatta semi slacciata e bello come un dio.
-Alice, tu mi avevi promesso che non ci avreste fatto del male.. Me lo avevi promesso.- mormorai in preda all'ansia.
-E infatti è così, Stephanie. Ti giuro che è così. Nessuno di noi vuole farti del male. Tranquilla, noi ti vogliamo bene... Rilassati, adesso.-
La vedevo dura, ma lentamente senza che nemmeno me ne accorgessi, sentii la tensione che mi attanagliava lo stomaco allentare la presa, e un nuovo senso di tranquillità mi invase il corpo e la mente.
Sospirai chiudendo gli occhi, tentando di cedere a quella calma improvvisa e apparentemente inspiegabile.
Abbandonai la testa sul divano, e sussurrai, profondamente dispiaciuta: -Scusate.. Scusami, Alice, non so cosa mi sia preso. Ti assicuro, io di solito non.. -
Mi accarezzò dolcemente la testa: -No, scusa me. Avrei dovuto trascinarti via quando ho visto cosa sarebbe successo. Ma poi l'hai salutata così amichevolmente, che non credevo che...- scosse la testa, -Che idiota.-
-Hai perfettamente ragione. Sono un'idiota. Cavolo, mi dispiace. Arriveremo in ritardo al ballo..-
-Ma chissene frega del ballo, Steph!- mi interruppe contrariata Alice, -L'importante è che tu sappia, anzi, che tu abbia l'assoluta certezza che nessuno tra di noi ti vuole morta o crede che tu costituisci un pericolo. -
-Ma Rosalie..- protestai debolmente, facendomi cullare dalle sue parole come una bambina.
-Rosalie capirà.- terminò Esme con una voce così morbida da far sembrare che cantasse una ninna nanna.
Mi alzai in piedi, e sorrisi debolmente ad Alice: -Scusa. Sono una crea-casini.- Il suo sorriso rafforzò il mio. Poi perplessa, osservai: -Meno male che mi sono calmata così in fretta, di solito prima di far sbollire la rabbia ne passa..-
Alice sorrise imbarazzata: -Credo che non sia proprio tutto merito tuo.-
Le risposi con uno sguardo molto poco intelligente: -In che senso?-
-Ti ricordi quella cosa dei.. poteri supplementari?- chiese Alice. Quando annuii, continuò: -Ecco, quello di Jasper consiste nel.. saper modificare le emozioni delle persone attorno a lui. Capisce cosa provano, e in base a questa conoscenza, gli fa provare dell'altro.- Fece una smorfia, -E' un pò complicato da spiegare.-
-No, credo di aver capito.- dissi. Mi voltai verso Jasper, che nel frattempo di era allacciato meglio il nodo della cravatta. Gli sorrisi: -Ciao.-
Rimase con le spalle al muro, ma si rilassò appena: -Ciao.-
-Fico il tuo potere.-
Sorrise divertito e leggermente compiaciuto: -Grazie, Stephanie.-
-Ti pare.-
Inclinai la testa sotto il peso delle mani di Alice che riposizionavano altre forcine: -Ora sarà anche il caso di andare. Il tuo cavaliere ti starà aspettando.-
Annuii, e mi avviai verso la porta, che trovai già aperta da Jasper: -Prego.- disse, esageratamente cerimonioso.
Sorrisi divertita, e stando al gioco risposi in falsetto: -Ooh, mille grazie. Troppo cortese.-
-Che scemo che sei.- ridacchiò Alice, posandogli un bacio schioccante sulla guancia perfettamente liscia. -Su, andiamo. C'è bisogno di qualcuno che sappia animare la festa.-

-Eccoti, Steph! Ti stavo aspettando. Sei bellissima!- disse accogliente Jeremy appena misi piede nella sala.
Rimase leggermente sbalordito alla vista di Rosalie, ma si riprese in fretta, tornando a guardarmi: -Vuoi qualcosa da bere?-
Scossi la testa: -No, grazie, va bene così.-
-Ciao, Steph! Ci vediamo in pista!- disse ridendo con quella sua voce melodiosa Alice, facendomi ciao-ciao con la manina.
-Sicuro! Divertiti!- risposi con un sorriso.
Tornai a concertrarmi su Jeremy: con lo smoking non era per niente male. Si era tirato proprio a lucido, per quella serata! Sapendo che quella particolare attenzione era rivolta a me, non potei fare a meno di sorridergli: che carino.
-Ah, vuoi andare in pista? Prima volevo presentarti un paio di amici.- disse lui.
-Oh, certo, va benissimo. Abbiamo tutta la serata per ballare..- ...ahimé.
Sorrise felice: -Okay! Sono di qua.-
Lo seguii dove mi indicava, e presto raggiungemmo i suoi amici, che si erano posizionati tatticamente accanto alla capiente ciotola di ponch, che da tradizione veniva pesantemente alcolizzato quando non c'erano professori in vista.
-Ragazzi, lei è Stephanie.- mi guardò orgoglioso, come se fossi stata un oggetto prezioso. -Steph, loro sono Robert, George, William e Matt.-
Ah! Carino! Me li diceva pure.. Come se avessi avuto speranze di ricordarmene anche uno solo.
Tentai di associare ad un nome una descrizione fisica, o per lo meno una caratteristica.
George aveva degli occhiali dalla montatura spessa ed eccentrica e aveva i dreads.
William era altissimo, bruno, dai capelli scompigliati e dagli occhi verdi. Aveva una grosso neo sul pomo d'adamo, che andava su e giù quando deglutiva.
Robert era alto - non quanto William, però - dai capelli rossi e gli occhi nocciola chiari, e aveva una leggera cicatrice sulla guancia destra.
Matt aveva i capelli corti, leggermente ricci, biondo-rossicci, e una faccia rosso accesa, lentigginosa. Ricordava il figlio minore di Lady Diana, very english, quindi gli chiesi se era inglese.
-Sì, esatto. Sono venuto in America circa un anno fa, a fare un anno all'estero.- rispose lui con una pronuncia raffinata, che mi fece ridere. -Perché ridi?-
-Come parli. Sei buffissimo!- replicai divertita.
Jeremy sembrava particolarmente felice, vedendo che ero già riuscita a ridere in mezzo ai suoi amici.
-Sì, so che tra voi americani suona molto particolare.- ammise lui con un sorriso.
-Hai ragione. Ma quindi, fammi capire, tu sei venuto un anno all'estero... a Forks?!- chiesi; non era certo quella la parte divertente dell'America, si sarebbe fatto un'idea del tutto sbagliata!
Rise divertito: - Ammetto che non è proprio uno spasso, ma è stata la soluzione migliore che ho avuto modo di trovare.-
-La includi addirittura in una delle soluzioni?- chiesi ridacchiando.
-Che cattiva che sei, Stephy! Davvero ti fa tutto così schifo qui?- chiese Jeremy tentando di nascondere l'offesa dietro ad una risata, e cingendomi i fianchi per consigliarmi la risposta.
-No, in realtà c'è gente molto simpatica qui a Forks. Non lo credevo possibile!- Usai un astuto trucco per sfilarmi dalla sua presa, andando a prendere un bicchiere di Coca Cola. Sembrò rimanerci male, ma poi seguì il mio esempio.
Matt bevve il contenuto del suo bicchiere, e riprese: -Ah! Quindi tu non sei di Forks.-
-No, infatti.- risposi, assaporando le bollicine, -Sono qui da.. Due mesi, tre.-
Annuì interessato: -Prima dove abitavi?-
-A Phoenix, con mia mamma. Ora abito con mia sorella Bella e mio padre Charlie.-
-Un viaggio molto lungo.-
-Infatti.- convenni, -Ma come fai a.. non sapere tutte queste cose? Credevo di essere stata la novità indiscussa, ai tempi.- osservai perplessa.
-Oh, certo, ma vedi, come hai avuto modo di dire prima Forks non è proprio il massimo - senza offesa, ragazzi. Quindi sono tornato una settimana fa da un viaggio per l'America. Non sono passato da Phoenix, però. Un gran peccato.- disse con un mezzo sorriso che gli scavava una fossetta nella guancia.
Mi venne il dubbio che l'inglesino ci stesse provando con me.
Il dubbio non doveva essere venuto solo a me, in quanto Jeremy mi riprese per i fianchi, e mi soffiò in un orecchio, facendomi rabbrividire: -Andiamo a ballare?- E poi, a voce più alta: -Scusateci ragazzi, ma...-
-No, certo, certo, vai pure.- risposero loro, ammiccando.

-Oh, dio, sono proprio stravolta, adesso.- sbuffai accasciandomi poco elegantemente su una seggiola.
-Anche io.- convenne il mio cavaliere, che ancora non mi aveva abbandonata per tutta la sera, nonstante più di un ragazzo gli avesse chiesto un cambio dama in mezzo alla pista da ballo.
-Mi dispiace per prima. Ti fa ancora male?- chiesi, indicando con il mento il piede che gli avevo più volte calpestato.
-Tutto a posto, tranquilla.- Poi aggiunse con un ghigno, -Sei più pesante di quanto credessi.-
Tirai fuori la lingua con un sorriso: -Che scemo che sei!-
Scoppiammo a ridere, poggiandoci sullo schienale delle rispettive sedie.
Visto? Perché non poteva semplicemente attenersi a questo, il mio rapporto con Jeremy? Perché non potevamo semplicemente essere amici?
-Con chi erano Lily e Ale?- chiesi dopo che avemmo ripreso fiato.
In risposta, Jeremy scrollò le spalle, poco interessato: -Due tipi, non so chi fossero. Credo che con loro due non vedrai mai due volte lo stesso ragazzo.-
-Terrificante.-
-Abbastanza.- rise lui.
-Torniamo dai tuoi amici?- proposi, dopo un lungo silenzio.
-Sì. Saranno ormai tutti ubriachi, ma.. Va bene.-
Oh. Sì, forse era meglio evitare.
-Io vado a cercare Phoebe.- dissi allora, stando ben attenta a non formulare una domanda, e a non usare il 'noi'. -Tu vai a controllare che stiano tutti bene.. Bevi un goccetto anche tu. Divertiti.- gli consigliai sorridendo, -Non sei costretto a stare con me a tutti i costi.-
-Ma non mi fa nesun problema stare con te. Mi piace stare con te.- rispose Jeremy, spalancando appena gli occhi in quella sua faccia da bambino.
Gli sorrisi: -Lo so.- dissi, -Dài, vai da loro.- insistei.
-Okay.- disse alzandosi e scrocchiandosi le spalle. Mi diede le spalle, poi sembrò avere un momento di incertezza. Infine si girò di nuovo verso di me, e con due falcate decise percorse la distanza tra di noi.
-Steph.. Sei stupenda.- sussurrò prima di baciarmi.
Oh.
Si mosse un poco sulle mie labbra, senza tentare di aprirle, tenendomi stretta per un fianco.
Volevo fermarlo, volevo dirgli che non volevo che lui mi baciasse e toccasse in quel modo, ma si era già staccato da me, guardandomi leggermente di sottecchi con un sorrisino.
-Grazie.- dissi invece, con una voglia incredibile di prendermi a sberle.
Scema, scema! Continuavo a ripetermi, mentre lo vedevo allontanarsi, pieno di una nuova sicurezza.
-Steph, mi stavi cercando?- chiese la voce leggermente stralunata di Phoebe alle mie spalle.
-Phoebs! Sì, hai ragione. Aspetta, come facevi a saperlo?- chiesi guardandola circospetta: naah, non era abbastanza bella per essere una vampira.
Mi accorsi che stavo diventando leggermente paranoica.
Sorrise: -Bho. Mi fischiava l'orecchio, e io non conosco molta gente. Quindi o eri tu, o Alex e Lily, che però sinceramente mi sembrano troppo occupate per pensare a me, anche se sarebbe davvero gentile da parte loro.-
Questa era una spiegazione molto più logica, in effetti, pensai sarcastica.
-Hai fatto amicizia con i Cullen!- annunciò entusiasta, come se mi stesse dicendo: "Hai dato la risposta giusta all'ultimo quiz, hai appena vinto 50 mila dollari!!".
-Sì, infatti. Ci hai visti arrivare?- chiesi.
-No.- rispose lei, lasciandomi perplessa finché non si decise a spiegare: - Ma Alice Cullen ti stava salutando, prima, ed Emmett Cullen sta venendo verso di noi, e credo di non essere io il soggetto della sua attenzione. Dio, che orso sexy. Fossero tutti così pianterei tenda fissa nella foresta, alla faccia di mio padre che dice che è pericolosa.- Si perse un momento nelle sue fantasie, prima di allontanarsi con un " Dio!!".
Emmett stava effettivamente venendo verso di me, ridacchiando scompostamente.
-Hai sentito tutto, eh?- chiesi con una smorfia.
-Assolutamente sì! Quella tua amica lì è una forza. Ah!- esclamò al colmo dell'entusiasmo, -Un orso sexy! Grande.-
Gli tirai un pugno scherzoso, che però scansò velocissimo: -Potresti farti male, Steph. Se te lo sei dimenticata io faccio male.-
-Oh, giusto. Tu sei quello che fa male.- dissi ridacchiando. -E come mai sei qui?- ripresi.
-Guarda, io di mio non verrei, ma Rose ci tiene moltissimo.- disse sbuffando.
-Oh, ma grazie!- dissi sarcastica. Poi ripensai a quello che aveva detto: -Rosalie vuole che tu mi parli? Perché?-
Aggrottò le sopracciglia: -No, Rose non vuole che io ti parli, in effetti.-
Ci scrutammo un momento cercando di capire l'altro. Poi ad un tratto, all'unisono dicemmo: -Ma cosa stai dicendo?!-
Scoppiammo a ridere, e presi la parola: -Io ho detto: "Perché sei venuto qui a parlarmi?" e tu hai detto che Rosalie ci teneva, e allora ho chiesto perché, ma tu mi hai detto che Rosalie non voleva che tu mi parlassi..!!-
-Aaah! Io avevo capito "come mai sei qui".. al ballo! Non qui con te!- spiegò lui.
-Aaah!- dissi io, -Ma io avevo detto: perché sei venuto qui a parlarmi, come hai fatto a capire storto?-
-No, carina, tu avevi detto "qui". E basta.- replicò lui, negando con il dito.
Scossi la testa: -No, no. Sono sicura di aver detto..-
-Chi è che ha la super memoria tra noi due?- chiese con tono di sfida Emmett.
Richiusi la bocca, e lo guardai stranita. Quando la riaprii, chiesi: -Hai anche una supermemoria? E' il tuo.. potere extra?-
Fu il suo turno di guardarmi stranito: -No tutti noi l'abbiamo. Alice non te l'ha detto?-
-Ah..- annuii pensosa io, assorbendo la notizia.
Emmett scoppiò a ridere: -Credo che ci siano problemi di comunicazione tra noi due, Steph!-
Sollevai le sopracciglia con espressività: -E ci conosciamo solo da venti minuti..!-
Ci fu una pausa, dove ognuno ripercorreva il filo dei suoi pensieri, lui cercando di ricordarsi perché era lì, e io per sbrogliare la mente dai quei nodi che si erano creati nella conversazione.
-Allora, in sostanza sono venuto qui per dirti che.. Che mi dispiace, Steph. - riprese con voce seria Emmett, - Che Rose ha reagito davvero male, e che non è stato per niente gentile dirti quelle cose che non sono nemmeno tutte vere..-
-Aspetta.- lo interruppi, -Quali non erano vere?- chiesi sospettosa.
-Bè, - disse prendendo tempo, - non è vera la cosa che... - fece una pausa, ricordando ciò che mi aveva detto. -Che sei un'insignificante umana.-
Sbuffai: grande! Era tutto vero, quindi? No, non ci potevo credere.
-Davvero, tu sei simpaticissima, non sei mica insignificante.- disse con un sorriso che non riuscì a calmarmi per nulla. -Poi, vediamo. Non doresti essere morta per il semplice fatto di aver intuito qualcosa su di noi. E.. - si schiarì la voce: -Non sei.. piccola?- Quest'ultima frase l'aveva terminata con un punto di domanda, come a dire "Scoppia? Non scoppia?".
Scoppiai.
-Vuoi dire che davvero io dovrei morire?! Vuoi dire che Bella dovrebbe morire??-  sibilai con rabbia, per non far voltare tutta la sala.
Non ci potevo credere. Non ci potevo credere! Dio, avrei voluto non sapere mai niente, vivere nell'ignoranza! Perché, pensai guardando gli altri studenti in sala, il cui unico pensiero era divertirsi, perché non posso essere come loro? Perché io dovevo scoprire queste cose?!
-Non nel senso che noi vi uccideremo..-
-Ah, quindi ora è anche un dato certo? Strepitoso!- sputai, alzandomi in piedi, -E io che credevo di essere al sicuro con voi.-
Detto questo me ne andai, cercando di confondermi in mezzo alla folla.
Dovevo chiamare Bella. Dovevamo scappare da Forks... Saremmo tornate dalla mamma. Non ne potevo più di tutta questa storia, mi stava facendo scoppiare la testa.
Ma, mi ritrovai a pensare, stupendomi, io non volevo lasciare Forks!
Rallentai, dando ad Emmett l'opportunità di bloccarmi con una mano pesante con il piombo.
-Stephanie, ascoltami.-  disse con voce implorante, -Voglio che solo tu capisca.-
-Io mi fidavo di voi...-
Patetico, stavo piangendo. Con una mano rabbiosa asciugai le lacrime, tentando di controllare i singhiozzi.
-Smettila di dire stupidaggini, e stammi a sentire.- disse cominciando a trascinarmi fuori dalla sala da ballo, -Qui non si può camminare..- borbottò impazientemente.
La sua marcia venne fermata da Alice, che ci stava guardando con uno sguardo a metà tra il sorpreso, il dubbioso e l'arrabbiato. -Fermati, Emm. Ci parlo io con lei.- E con un gesto infilò una mano ghiacciata nella mia, portandomi fuori di lì.
Ogni attimo che passava mi sentivo sempre più una bambola di pezza.
-Imbecille,- imprecava a voce così bassa che credetti di averla solamente immaginata. Quando fummo fuori dalla vista di Emmett, Alice si fermò e 
mormorò, premurosa: -Stai bene?-  
Scossi la testa, sentendo una nuova ondata di lacrime in arrivo.
-Capisco.- disse tra sé e sé. -Siediti.-
Una volta seduta mi chiese, dolcemente: -Te la senti di parlare?-
Scossi nuovamente la testa: non volevo parlare con nessuno di loro.
Alice mi aveva promesso che ero al sicuro!
Non ci potevo credere: c'erano davvero delle possibilità che sarei morta?
-Okay.- disse piano lei. -Allora parlerò io, ti va?-
Non risposi.
-Va bene.- disse dopo un grande sospiro. -Allora, devi sapere che effettivamente ci sono delle regole per assicurare.. diciamo la "convivenza civile" tra umani e.. noi. Queste regole stabiliscono, di base, che gli umani non devono venire a conoscenza della nostra esistenza. Oppure possono venirne a conoscenza, ma.. Non possono essere in grado di divulgare l'informazione.-
-Ma è questo che è pazzesesco!- sbottai, con la voce arrochita dalle lacrime, - Te lo giuro, io e Bella non lo diremmo mai a nessuno! Che interesse ne avremmo? Ti giuro che..-
-Stephy ma io tutto questo lo so! Sono i Volturi che non possono saperlo!- spiegò sull'orlo dell'esasperazione Alice.
-I chi?- chiesi sconcertata. Di che diavolo stava parlando?!
-I Volturi. E' una clan molto più ampio del nostro, italiano. Diciamo che loro si prendono cura che l'equilibrio tra noi e gli umani si mantenga stabile. Questo significa che se scoprono che un umano sa... E' loro compito...- non seppe terminare la frase, e mi rivolse uno sguardo angosciato.
Oh, mio Dio.
-Ma, - riprese, -loro non sanno di te e Bella. E nessuno glielo dirà. Quindi voi siete al sicuro. Te lo giuro, Stephy, non permetteremmo mai che vi succedesse qualcosa. Vi difenderemmo a tutti i costi, se ciò dovesse rivelarsi necessario.- Mi sorrise dolcemente, - Voi siete al sicuro. Non abbiamo mai nemmeno pensato che voi potreste costituire un pericolo.-
Tirai su con il naso: -Me lo prometti, Alice?-
-Te lo prometto? Io te lo giuro con la mano sul cuore. Sono troppo affezionata a te perché possa permettere che vi succeda qualcosa.- disse con un sorriso.
Dovevo essere orribile quando le sorrisi in risposta, ma quello era l'ultimo dei miei pensieri. - Ti voglio bene, Alice.-
Mi diede un veloce abbraccio, ritirandosi in fretta per paura di ghiacciarmi, e mi aiutò ad alzarmi.
-Dai, vieni: devo sistemarti il trucco, non puoi tornare in pista conciata a questo modo.- rise prendendomi la mano.
Poteva succedere qualsiasi cosa al mondo, ma avevo l'impressione che Alice non sarebbe mai cambiata.

Dopo quaranta minuti rientrai nella sala da ballo, dopo aver chiacchierato a lungo con Alice.
Forse era il caso di andare a controllare Jeremy: mi auguravo che quando gli avevo detto "Divertiti" non mi avesse preso troppo in parola ubriacandosi completamente.
-Scusa, sai dov'è Jerry?- chiesi ad un ragazzo che riconobbi come uno degli amici che mi aveva presentato. Qual è che aveva il neo sul pomo d'adamo?
-Ssssshi cche lo so!- fischiò lui poggiandomi un dito arrogante sulla spalla, -Ma te lo dirò! Sssciolo quando tuuu - e mi indicò, -mi dirai a meee..- ed indicò se stesso, ma poi non sapendo come completare la ferase ci pensò un pò su. -Dirai a me come mi chiaamo!!- e scoppiò a ridere divertito. -Perché ssscinceramente non me lo ricordo!!- Rettifico: non era diverito. Era esilarato, rideva sguaiatamente reggendsi a stento in piedi.
-Aah, guarda, hai chiesto proprio alla persona giusta.- dissi roteando gli occhi.
-Dimmelo!!- ordinò con fare imperioso, ora molto più serio. -O non ti dirò dove è Jeeeremy!!-
-Mhm. Sì, tu ti chiami..- ci pensai su. C'era un Robert. Che fosse lui? -.. Robert.-
-AH!!- rise lui, -Come il mio migliore amico!-
Okay, questa era andata male, ma il mio interlocutore non sembrava essersena accorto.
Annuì più volte con fare sapiente, e infine si degnò di indicarmi una stanzina, promettendo che lì avrei trovato Jeremy.
-Ma..- aggiunse sghignazzando, -E' tuuuuttto ubriaco!! Così!- e cominciò ad ondeggiare avanti e indietro, correndo il rischio di cadere da un momento all'altro.
-Grazie- bofonchiai prima di correre via.
Cosa ci faceva Jeremy in uno stanzino? Per carità, considerato quanto era ubriaco poteva anche essersi chiuso dentro.. Ad un mio amico era successo una volta. Ridacchiai nel ricordarlo, ed aprii la porta.
Ed il sorriso mi si gelò sulle labbra.
Dentro trovai Jeremy avvinghiato in maniera quasi impossibile a Lily, anch'essa totalmente fuori.
Considerati tutti gli shock dell'intera giornata, reagii con molta calma.
Mi schiarii la voce abbastanza forte da farmi sentire da entrambi; quando si fu voltata nella mia direzione, tirai un ceffone a Lily, e le diedi della sgualdrina; guardai allora Jeremy come aspettando una scusa, ma era troppo ubriaco perfino per riconoscermi; approfittando della sbronza, gli sfilai di tasca le chiavi dell'auto, e le gettai dall'altra parte della sala con tutta la forza che avevo, fino a farle inghiottire dalla folla danzante; infine richiusi la porta della stanzina e me ne andai.
Tutto questo con un magnifico auto-controllo.
Attraversai spedita tutto il salone, sentendo che le spalle cominciavano a tremare leggerente. Quando mi fui seduta su una seggiola, abbandonai la testa tra le mani e piansi: ero stanca. Ero così stanca che.. Non lo so. Volevo solo chiudere gli occhi. Volevo solo avere Bubu da stringere.
Subito Alice mi raggiunse: aveva già visto tutto. -Oh, dio, Steph. Oggi non te ne va una giusta, eh?- disse accennando una carezza, dopo essersi seduta accanto a me.
Scossi la testa: -Proprio no..-
-Ci tenevi tanto a lui?- chiese intenerita.
Scossi nuovamente la testa: -Io non lo volevo nemmeno, come ragazzo! Io volevo solo essere sua amica! E'.. è il mio amor proprio, quello a cui tengo!- dissi singhiozzando. -So che è stupido e infantile e..-
-Ssssh..- mi zittì Alice, -Non è stupido. E non è infantile. Hai perfettamente ragione, Steph. E' terribile scoprire queste cose. E'... è terrificante. Mi dispiace proprio tanto.- disse con voce bassa e morbida.
-Okay.- dissi dopo cinque fazzoletti, -Credo di essermi ristabilita.-
 Alice si morse il labbro: -Vorrei poterti riaccompagnare a casa, ma ho degli impegni con Jasper..-
Mi alzai in piedi, gesticolando in segno di dissenso con le mani, -Ma no, ma no! Ti pare, hai già fatto tantissimo.. Ti ho già buttato all'aria tutta la serata. Jasper mi odierà.- pensai con un mezzo sorriso.
-Può darsi...- concordò annuendo pensosa, -Comunque io ora devo andare. Mi dispiace tanto..-
-Tranquilla.- dissi, -Va tutto bene.-
Mi sorrise: -Okay.- Fece per andarsene, poi tornò indietro e mi disse: -Domani ti chiamo, va bene?-
Annuii: -Perfetto.-
Sorrise di nuovo e si allontanò con passo aggrazziato, volteggiando via a ritmo della musica.
-Stephy?- chiamò una voce alle mie spalle.
Groan. Non mi lasciavano un attimo di tregua.
Mi voltai: -Phoebs! Che succede?-
-Alex non sta tanto bene. Ha bevuto un sacco, e poi.. E' fuori.- disse con sguardo spaventato.
Mi passai una mano sulla fronte, esausta: col cavolo che sarei andata al prossimo ballo.
-Fammi vedere.-
-Di qua.- indicò lei.
Quando raggiungemmo il giardino fuori, riuscii immediatamente ad individuare Ale: era quella con la faccia verde.
-Mio dio,- esclamai, -Quanto ha bevuto?!-
-Ma che ne so, io ero con Steve!- esclamò spazientita.
-Chi?- chiesi, ma poi aggiunsi di gran fretta, -Non importa.-
Tornai a concentrarmi su Ale. Era ridotta proprio malaccio. Sudatissima, accasciata a terra peggio di uno straccio bagnato.. -Poverina.-
-Credo che stia per vomitare.- avvertì Phoebe, facendo automaticamente dei passi indietro.
-Stai un momento con lei! Tieni dei fazzoletti. Tienile indietro i capelli.. Io arrivo subito.- dissi, allontanandomi un poco.
Tirai velocemente fuori il cellulare dalla borsa e scrissi:
Papà, io resto a dormire da una amica che non è stata molto bene. Ti chiamo domani appena mi sveglio. Scusa. Baci,
Stephy.
Lo inviai a Charlie prendendo il numero dalla rubrica, e tornai di corsa vicino a Phoebe: -Allora?-
-Santo cielo che schifo! Non lo so, non ha ancora vomitato.- disse. - Cavolo! Che ore sono?-
Guardai l'orologio del cellulare: -Mezzanotte, circa.-
Imprecò: -Dovevo essere a casa a quest'ora. Cavolo!-
-Ma torna pure a casa, Phoebe. Mi occupo io di lei.- concessi, prendendo la suddetta in braccio, che rispose con un mugolio non ben definito.
-Sicura?- chiese Phoebe con un piede già dentro il salone.
-Ma sì, ma sì. Tranquilla, so cosa fare.- assicurai.
-Grazie! Ti devo un favore!- rispose schizzando dentro il salone, alla ricerca del suo cavaliere - ossia del proprietario delle chiavi dell'auto che l'avrebbe riportata a casa.

-Stephanie?- gorgoliò una voce alle mie spalle. Mi voltai premurosa: -Si? Dimmi, Ale.-
-Mhmm.. Dove siamo?-
-Siamo a casa tua.- risposi, -Grazie al cielo abiti vicina alla scuola, non avevo l'auto.-
Scosse appena la testa: -Cosa? Oh, Stephy, mi dispiace! Io..-
-Ssssh, lascia stare. Va benissimo, ora siamo qui. Bevi questo.- dissi porgendole un grosso bicchiere.
Obbedì, e si riaccasciò sfinita sui cuscini.
-Ecco qua, da brava. Ora fatti una bella dormita, così domani starai già meglio. Una bella doccia ed una buona colazione e sarai come nuova!- promisi, rimettendo a posto il bicchiere.
Non avevo nemmeno finito la frase che già russava come una motosega.
Aprii vari armadi alla ricerca di una coperta, pensando che dopotutto non ero così diversa da Bella: anche io sapevo prendermi cura di qualcuno. La cosa mi inorgogliva parecchio.
Trovato l'oggetto delle mie ricerche, me lo misi addosso, stendendomi su un divano in salotto.
L'ultima cosa che lessi prima di chiudere gli occhi, fu una lavagnetta magnetica sulla quale una donna aveva scritto: "Ciao tesoro! Sono partita per l'Italia! Starò via uno, due mesi. Divertiti! Ti chiamo appena arrivo. Baci, Mamma.". Bè, senza dubbio sapevo occuparmi di qualcuno meglio della Signora Reese.
Non feci nemmeno in tempo a pensarlo, che già ero nel mondo dei sogni, esausta.


*-*-*

¤ Angolo dell'Autrice ¤

Eccomi qua! ^^
Sono imperdonabile, e mi dispiace moltissimo, anche perché, guardiamoci nelle palle degli occhi, questo capitolo lascia molto a desiderare.
Non mi sembra di aver fatto un buon lavoro come invece sentivo di aver fatto nel capitolo precedente, i collegamenti sono stentati e gli avvenimenti sono così artificiosi che si capiscono lontano un miglio.

In effetti non ho molto da dire, sono stanca - sì, lo so, io sono sempre stanca -  e non mi sento in vena di scrivere. 

Basta, torno a correggere il capitolo dodici -.-*
Non riesco nemmeno a scrivere un AdA decente... Sarà il caso che mi ritiri?
*Joe alle sue spalle annuisce furiosamente*
*me, senza nemmeno voltarsi, gli tira una padellata in testa*
*Joe: xP *

Oooh, almeno una scenetta con Joe dovevo farla, altrimenti mi deprimevo troppo! XD
Non lo so, abbiate fiducia in me, e non abbandonatemi al primo sbandamento *me si inchina ai vostri piedi* Grazie U___U

Davvero, più lo guardo più mi fa schifo. Questo capitolo mi trasmette.. insoddisfazione. U__ù
Mi dispiace anche per la fine che ho fatto fare a Jeremy, che è pure simpatico e non è nemmeno colpa sua... Voglio dire, nemmeno ha riconosciuto Stephanie!

Bha, che capitolo del... E' pure lunghissimo: sono 7mila parole e  mezzo. Ma dico io.

No, sbaglio: c'è una cosa che mi piace. Indovinate? Esaaaatto!! *Q*  Jasper con la cravatta slacciaaataaaHHH... *faccia da Homer Simpson*
xD Okay, basta così.

A proposito, questo mi porta alla foto di Esme! Allora, dovete sapere che una cosa difficilissima da far entrare nella maggioranza delle twilighters è che ESME è UNA RAGAZZA. Di venticinque anni. Ed, è vero, fa da mamma agli altri, ma non per questo vi dovete immaginare una trentacinquenne.
Per questo io adoro questa attrice - perché è una ragazza, ma ha gli occhi e un viso così materni che ispirano familiarità. Cioè, a vederla ci credi che possa aver adottato dei ragazzi per fargli da madre, capite?
E poi è bellissima. Dico, guardatela:



E:




Non è stupenda?? Okay la smetto xD

Passiamo allora ad argomenti più interessanti ed avvincenti: VOI!! *-*
Ci credereste che con lo scorso capitolo siamo arrivate a 100 recensioni?! Non ne avevo mai ricevute tante in tutta la mia vita! Io vi adooovo! *-*
Mi scuso con le altre 8 incantevoli ragazze che hanno commentato il capitolo, ma quella che ha fatto la centesima recensione si merita una rispostona come si deve U__U
Capitemi, eh.

Quindi! Stra grazie milleeeee  a:


Lovy91: Una nuova ragazza!! Ma che piacere vedere come aumentate! *me guarda guarda affettuosa Lovy91, come una mamma orgogliosa* Mi dispiace, ma nonostante la tua richiesta di aggiornare con calma per darti il tempo di leggere tutto devo andare un pò più spedita, per rimettervi al passo con quello che scrivo. ^^" Spero non sia troppo un problema.. Fatti risentire! Un bacione
Ely87: Ahahahahahahahahahahaha Oddio non ci posso crederee!! La mia sfiga è contagiosa!! xD xD Forse è davvero il caso che ti ompri degli amuleti, sai? xD Hai ragione, Alice ha commesso una vera imprudenza, ma - come dici tu - un altro salvataggio in extremis non avrebbe proprio retto. Ahah, dici che ad Edward sarebbe piaciuto sondare il cervello di Steph in versione PILOTA AUTOMATICO? xD Secondo me è troppo concentrato su Bella.. Al massimo la "leggerebbe" per sapere se Bella si sta ammazzando.. o.O Sei davvero intelligentissima.. Oppure io scrivo in modo scontato... Oppure tu hai poteri paranormali e sei andata su NVU a leggere gli altri miei file!!! Come fai a sapere quello che succederà tra poco?! Grazie per il consiglio delle "seghe mentali", comunque ^^. Hai visto che sono passata dalle tue ff?? Un bacione!

Maja89: Aaah, una nuova lettrice! E una lettrice che dice che Jasper è il migliore! Bè, allora sicuramente sei un buon acquisto xD Grazie millissimo per i complimenti! Spero di rivederti tra le recensioni ^^ Un bacione!
Raffysim: Esatto, lei aveva capito e tu non avevi capito che lei aveva capitoo!! Grazie per i complimenti :) Un bacionee!!



Un coro di arcangeli muniti di stupende ali piumate e trombe di oro scintillante.
Marta, vestita di bianco accecante, guarda ispirata verso il cielo terso e gorgheggia: "La mia centesima recensioneeee"! Gli angeli dietro benedicono una busta  con su scritto 100 che si libra in aria, illuminata dal sole che passa tra le nuvole candide.
La busta scende lentamente per finire tra le mani protese di Marta, che la bacia, e la apre mentre dietro di lei esplodono i fuochi d'artificio multicolore per festeggiare.


Rikk992
La mia centesiam recensioooneee!!! *_____* Anche a me ha fatto ridere quando ho scritto la parte del bullone negli occhi di Emmett xD Sono sempre felicissima di sapere che ti faccio ridere, o che comunque ti piaccia la mia fanfiction. Mi rendi davvero così felice!! Comunque, sì, ti assicuro che nel libro parla  di questa particolarità di Charlie. Non chiedermi in quale libro, ma sono sicura che ne parli. U__U Aspetta.. qual'era l'immagine dello scorso capitolo? *me va a riguardare* M-ma.. O.o Non 'era nessuna immagine lo scorso capitolo!! xD Eccomi qua comuneu con l'udicesimo capitolo. Che te ne pare? Spero di rivederti prestissimoo!! Grazie per la seconda recensione, comunue xD Un bacione!! E grazie millissimo per la centesima recensione. Ti adovo <3

Giuliii
 
: OOOOOOH, Giuli!! Quanto mi sei mancata!!! Non sai quanto ci stavo male quando il computer mi impediva di pubblicare, io pensavo a te!! No, Joe in compenso continuava a declamare ad alta voce la mail di Ladynotorius per ricordarmi che ero bannata -.-" Hai ricevuto la mia mail? I hope so, era divertente!! xD Cioè, mi stai dicendo che io sono solo un'ignobile scusa per non farti pulire? No, ma grazie, eh. *sguardo offesissimo* Ahaha, dici che il tuo cervello non può lasciarti sola: credi di fargli pena? No, perché sarebbe davvero triste xD Come mai non dormi da due giorni?! O.o Qualcosa mi dice che sei molto più grande di me.. Oddio, che tesoro un cagnolino!! Io ne avrò uno solo quando ci trasferiremo fuori Milano, quindi tipo tra due anni =.= Ma io, Edo e Pia abbiamo deciso di chiamarlo Sirius, come quello di Harry Potter. Li hai letti? Comunque proprio per questo deve essere nero e peloso. Anche se io volevo un golden retriver dal pelo corto -.-" Cioè, dopo capiiitoli e capiiitoli di conoscenza di Joe tu dici ancora "Povero Joe"?!? Ma NON TI HO INSEGNATO NIENTE??? xD Davvero, la coppia Alice Steph è... Esplosiva O.O Ahahahahahahahahaha!! "Noi restiamo fuori!!! Con la foto di Steoh venuta così: 0___ò  Perché stava guardando la macchina foto e stava in posa. Ancora. E ancora. Finché ad un certo punto la guarda stranita e dice: "Scatta? Non scatta?" Si avvicina alla macchina foto guardandola con un sopracciglio su e uno giù e una orrenda smorfia: "Perché non scatt--" FLASH!!! E finirà su tutti i negozi così xD xD Aspetta, c'è solo un piccolo particolare che non mi convince nel titolo della nostra ff: "Tutto quello che volevate sapere sul loro stato mentale"? Non credi sia un pò troppo ottimistico pretendere che qualcuno abbia anche il più remoto desiderio di sapere come stiamo?! O forse sono solo una depressoide, oltre che instabile mentale e schizzofrenica? Anche iooooo!! Le so tutte, le canoni Disney!! xD Una più bella dell'altra, credimi U.U Non te ne vangono altri in mente, di ragazzi per Steph?! Ma se ce ne sono almeno altri 2057208!!! Hai ragione, nei Denali mancano i maschi. Anche se, in un certo senso... Basta, mi fermo! Non posso dirti tutto! Rispondi alla mail nella prossima recensione, okay? ^^ Un bacioneeee!!!
Ashleys: Ciaooo!! Davvero è uno dei tuoi chap preferiti?! Ooooh, graziee!! Anhe tu mi sei mancata! Ti ho già detto, per me non è tutto questo gran trauma l'inizio della scuola.. Anzi, sono curiosa! Tipo, so già che funzionerà così: sarò calmissima fino alle 18 del 13 sera, ora in cui mi abbofferò di cioccolato per poi andare a letto. A quel punto mi farò un sacco di seghe mentali su come saranno i miei compagni, i miei prof, la scuola e -AACKH- mi verrà un attacco. Ancora devo decidere di cosa. Tipo, prima delle medie avevo un quadro con una cosa come 300 gattini e allora l'ho afferrato e con due occhi simili a questi: O.O, ho cominciato a dare un nome ad ognuno. Dopodichè, finito il giro, ricominciavo per vedere se mi ricordavo i nomi, altrimenti li ri-inventavo. Capisci ora cosa intendo con "mente malata". xD Scusa, sclero finito. Visto che ho postato presto? Un bacione, Ale!!
Porsche:  Ahaha! Sì, esatto ho postato un nuovo capitolo!! Davvero la tua sanità mentale dipende dalla mia fanfiction? E' uno strano tipo di complimento, ma.. GRAZIE!!! xD Sì, so da quanto sei in astinenza: due mesi. *me si genuflette* Chiedo perdono.Questa storia è emozionante? Questo è un complimento più banale ma assolutamente appagante!! xD Tu preghi per Bella? Oh, poverina, ora capisco cosa intendevi dire quando dicevi della tua instabilità mentale xD Anche a me fanno morire Alice e Steph. E' come se potessi lasciare alle mie dita via libera e poi quando rileggo tutto è sempre uno spasso!! xD Pià del Presidente a me ha fatto ridere il walkie talkie.. Non ci posso credere hai davvero i capelli rossi?? Okay, sono da rinchiudere --.--* Visto che ho aggiornato in fretta?? Un bacione!!


E anche oggi ho finito con le Risposte alle Recensioni!! =D
Quindi passo a pregare:
   Per favore,
Bella95 (che si fermò al capitolo 3 *sigh*),
Vampire Girl
(che si è fermata solo due capitoli fa),
Sabry87 (che si è fermata al capitolo 3, mi pare - anche lì, grave perdita u.u),
Yuki no Hime (che ha recensito solo il capitolo 2 *perchééé???* ),
Olly (Hermione Luna) (che mi ha spezzato il cuore, quando ha smesso di recensire E di apparire su messenger ç0ç ),
Lady cat (che ha recensito solo il capitolo 4 e mi aveva fatto troppo ridere xD ),
Mikkicullen (che si è fermata al capitolo scorso*
Gin_ookami97 (che si è fermata due cap fa)
Speir (che anche lei si è fermata due capitoli fa)
Marco (che anche lui si è stoppato due capitoli fa. Devo averlo terrorizzato xD )
Light94 (a cui avevo dato una mega rispostona dopo la sua recensione, e ci sono rimasta male!! xP)
AliceCullen93 (la ia adorabile editor, che però li legge tutti in anteprima e mi dice già cosa ne pensa ^^ )
LaBabi (la mia fan numero 1 =D )
Nanerottola (che si è fermata al capitolo 9)
Nocturne Violin (che mi aveva lusingata con la recensione del capitolo scorso, ma che non si è più fatta vedere ç.ç )
Loraleine86 (fermata al capitolo scorso)
Totta91 (anche lei femrata al capitolo 10)
Fracullen (che volevo sapere cosa ne pensava della mia Risposta alla Recensione, ma va bè)
Elisottera (che ha fatto la maturità!!)
vi prego, tornate a recensire ^-^

Lo so che ho fatto una luuuunga assenza, ma non mi punite cosìì!! ç___ç

Bièn, io ho detto tutto quello che dovevo dire =D
Vi aspetto numerose al prossimo capitolo che si intitolerà "Potrei sapere qualcosa" 
     Un capitolo in cui succedono fondamentalmente due cose importanti, ma che secondo me non è orrendo.
Spero di ritrovarvi numerose! ;)

Ecco una frase presa dal 12:
"
Si voltò interrompendo il contatto visivo, e sbuffò forte.
-Prendilò come un sì,- mi consigliò Emm, - e non insistere.-
-Come un forse.- corresse Rosalie stizzita, parlando per la prima volta."


A presto!! Un bacione,  e ancora un grande GRAZIE ^^


Marta*



  
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