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Autore: blackjessamine    30/05/2022    5 recensioni
Beauxbatons è una campana di vetro.
Eterna primavera, regole precise e risate che non possono mai essere troppo sguaiate.
A Dominique non bastano i cocci di vetro.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Dominique Weasley, Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio, Victorie Weasley
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Fino a bucare il cielo




 

Beauxbatons è una campana di vetro: un nido di perenne primavera scivolato in mezzo alle tempeste della Normandia. 

Beauxbatons profuma di fiori e aria viziata: non c’è equilibrio in un castello dove la magia ha fermato ogni cosa, dove il vento può essere solo una brezza tiepida e su ogni ramo nascono ogni giorno gli stessi boccioli.

I più riempiono il castello di sussurri ammirati per un intreccio di incantesimi volto a portare eterna bellezza, ma fra quelle mura, talvolta, continuano a camminare inquietudini silenziose.
Professori, studenti, anime in cerca di inverni gelidi ed estati torride.

In cerca del cielo.

 

***


 

Victoire si alza sempre col piede sbagliato e non ha paura di nasconderlo.

Dominique invece ha lineamenti composti e mani che tremano ogni volta che cerca di inghiottire le inquietudini a cui non riesce a dare legittimità.

Le inglesi, come le chiamano tutti, sembrano incapaci di adattarsi completamente all’immobilità di Beauxbatons, ma se Victoire reagisce seminando cocci di regole infrante per tutta la scuola, Dominique si scava un castello di frustrazioni nel petto. 

Lo nasconde, quel castello, lo nasconde con ottimi voti e sforzi di conformismo, ma qualcuno riesce comunque a vederne le ombre. 

Qualcuno che sente bisogno di cielo.

 

***

 

Alizée Perret ha un nome che suona come una presa in giro: è nata in una stanza da cui si vede l'oceano, è cresciuta con il sale a incrostare ogni suo sguardo sul mondo, ma i venti gentili nel suo nome l'hanno gettata in un luogo che non contempla il movimento.

Beauxbatons è la campana di vetro che consuma tutto l'ossigeno della sua fiamma: non c'è spazio per il sale – nemmeno per quello delle lacrime – in quei corridoi bianchi  di vuoto, e ad Alizée non resta che soffocare in quell'olezzo di fiori che non conoscerà mai il profumo del mare. 

 

***


 

Alizée vive solo per le parentesi di gelo e caldo soffocante trascorse lontano da scuola, incapace di provare interesse per i ritmi imposti da chi non sa andare al suo passo.

Lei è fatta per le notti stemperate in un'alba che arriva a sorpresa, trovandola ancora sveglia. È fatta per le corse in spiaggia e il sole che disegna spighe di grano nei suoi capelli sempre in disordine. È fatta di mani screpolate e labbra blu per aver volato troppo a lungo nel cielo innevato. 

È fatta per l'eccesso.

Beauxbatons concede solo equilibri perfetti: Alizée cerca ogni giorno una vertigine. 

 

***


 

È Victoire a suscitare per prima una vertigine in Alizée: Victoire che è appena arrivata ma è già all'ultimo anno, dorme nel letto accanto al suo e mastica maledizioni e cioccolato in egual misura.

È una vertigine che sa solo di curiosità e passa troppo presto.

Dominique, coi suoi castelli scavati nel petto, è un'altra cosa.

Dominique ha trecce perfette, una divisa sempre in ordine, la cartella piena di compiti e il fuoco negli occhi.

Alizée se lo sogna ogni notte, quel fuoco prigioniero, e ogni notte sogna di essere il vento capace di donargli la libertà. 

Non teme incendi.

 

***


 

È la pioggia, infine, a marcare i confini della campana di vetro.

La cupola d'oro della torre più alta d Beauxbatons brilla vivace nel tiepido sole di una falsa primavera.

Da qualche parte, più in alto, altrove, si nasconde l'inverno.

"Sei pronta, Weasley?"

Dominique annuisce, le mani strette al manico di scopa e lo sguardo determinato rivolto al cielo.

Non c'è il fuoco, c'è il mondo intero in questi occhi. Alizée lo pensa solo per un istante prima di scalciare per terra e prendere il volo.

In alto, sempre più in alto, fino a bucare il cielo.

Dominique è accanto a lei quando la primavera si infrange e la pioggia gelida le investe, lavando via mesi di aria viziata.

Sotto di loro, la vertigine più grande del mondo.

Sopra, così tanta vita da non poterla sopportare.

Si guardano, due figurine aggrappate a pezzi di legno in balia della pioggia che ruggisce loro nelle orecchie – non così forte da coprire il grido di giubilo del sangue che martella nelle loro vene.

"Ti bacerei, se non rischiassimo di precipitare".

Alizée sente il fuoco ovunque, incapace di staccare lo sguardo dagli occhi di Dominique.

 

Ora entrambe hanno un motivo per lasciare il cielo.





 

 


 

Note:

Cos'è questa storia? Un'occasione sprecata, probabilmente. Perché di questi personaggi e di questa storia avrei voluto scrivere diversamente, e mi conosco, difficilmente saprò tornare qui per cambiare tutto. Il che non significa che non scriverò mai qualcosa di più approfondito su di loro, ma se succederà, sarà con una storia diversa.

Mi rendo anche conto che presentare un personaggio originale solo tramite drabble è follia (e infatti non emerge niente di Alizée, qui), ma insomma, ho la sensazione che la mia scrittura stia inesorabilmente involvendo. Mi rendo anche conto che dovrei spiegare molte cose, contestualizzarne altre, esplicitare headcanon, ma vorrei provare a far parlare da sole le drabble (che, così, per giocare un po', sono tutte di 100 parole esatte, tranne l'ultima che in realtà è una flash di 200 parole perché sono un pagliaccio).

 

Grazie a chiunque abbia voglia di leggere questa follia.

   
 
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