Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Segui la storia  |       
Autore: AlekHiwatari14    06/06/2022    0 recensioni
Questa è la storia di My Hero Academia vista sotto un altro punto di vista. Ecco a voi una What if insolita con la "variante" immessa nella storia principale, una variante che potrebbe cambiare sotto molti aspetti la storia dei nostri protagonisti, una variante di nome Rin Aizawa.
In fondo... questa non è una storia normale, ma la storia degli eroi più grandi che il mondo abbia mai conosciuto.
Se volete sapere come sarebbero andate le cose se ci fosse stata la variante, allora questa è la storia che fa per voi.
BUONA LETTURA!
***
[ATTENZIONE : Cambio rating da giallo ad arancio per eventi che partiranno dal capitolo 26! Eh si! La situazione si scalda ragazzi! ]
{IL PERSONAGGIO SORPRESA È GIÀ PRESENTE, MA SARÀ EFFETTIVO NEL 65.}
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Katsuki Bakugou, Nuovo personaggio, Shouto Todoroki, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 104

E' passato un altro giorno e le lezioni pomeridiane hanno inizio. Midnight entra in classe, dirigendosi alla cattedra, mentre Iida invita tutti a sedersi, alzandosi lui per primo: "Ragazzi, la professoressa è in classe, tutti seduti!"
"Per l'ennesima volta, noi siamo sempre seduti, sei sempre tu l'unico imbecille che si alza e si fa trovare in piedi dai professori!" Fa notare Kaminari, facendo demoralizzare il ragazzo che si siede velocemente al suo posto, chinando il capo: "È vero, scusate. Pessimo esempio da parte del capoclasse..."
La professoressa giunge alla cattedra. Tra le mani ha il fascicolo di Molleggino.
"Prima di iniziare la lezione..." Dice, prendendo un foglio dalla cartellina, per poi illustrare: "...vi annuncio, come già saprete, che Aoi Shinkawa ha ufficilmente cambiato il nome da Hero."
Poi, guardando il ragazzo, lo invita ad alzarsi:"Su, Shinkawa, vieni a presentare il tuo nuovo nome da eroe."
Aoi si alza, dando un'occhiata a Rin che gli fa pollice, segno che l'operazione di sostituzione del foglio con il vero futuro nome del ragazzo è stato attuato. Il ragazzo molla, vedendo quel gesto, si sente più rassicurato, avviandosi verso la cattedra con aria spavalda e un sorriso da centosessanta denti stampato in faccia. 
Si avvicina ridacchiando alla professoressa, pensando alla faccia di tutti quando sentiranno il nuovo nome da eroe del ragazzo. La donna mette una mano sulla spalla all'alunno. "Bene ragazzi! Vi presento il nuovo nome da eroe del vostro compagno. Ciò che conoscete come Aoi Shinkawa e avete chiamato fino ad ora Molleggino, da oggi in poi sarà..." Annuncia l'insegnante, mostrando il foglio e gridando il nuovo nome:"Super Molleggino!"
"Già! Super Molleggino!" Esclama il ragazzo, facendo scendere un gran silenzio in tutta la classe colma di confusione. Dopo una manciata di secondo, però, Shinkawa realizza: "Eh?! Super Molleggino? Ma come...?"
Strappa tra le mani il foglio di Midnight, leggendo testualmente quel nome e rimanendo pietrificato. Improvvisamente si sentono urla e fischi da parte di tutti che lo incitano.
"Yeee, grande Super Molleggino!" Si entusiasma Kaminari, seguito da Eijirou: "Sei tutti noi!"
"Date un mantello a quel ragazzo." Esclama Minoru. A quanto pare il nome sembra piacere a tutti tranne che ad Aoi, ma non solo. Arrivano anche i famosi commenti di coloro che non comprendono quel cambio nome.
"È passato da idiota a Super imbecille in un attimo..." Pensa ad alta voce Bakugou, mentre Rin rimprovera:"Sta zitto, Kacchan! E' un bel nome."
"Già, a me piace." Difende Kirishima, seguito da Deku: "Anche a me!"
"Sapete quanto me ne fotte?!" Si irrita l'esplosivo, mentre Aoi resta basito su quanto accade, con Midnight che osserva attentamente quel foglio con il nuovo nome.
"Strano. Eppure ero sicura che nella cartella ci fosse solamente il nome di Molleggino. Probabilmente non ho visto quel Super davanti al nome..." Pensa ad alta voce, per poi volgere lo sguardo al ragazzo e dirgli: "Ok, fa nulla. Ormai hai annunciato il tuo nome, Shinkawa. Va pure al  tuo posto." 
Il poverino torna al suo banco più depresso che mai. Fa quella strada dalla cattedra al banco simulando una camminatura in stile zombie. Rimane a fissare il vuoto per tutta la lezione, mentre Toru lo guarda e pensa in mente sua: "Eppure mi aveva detto un altro nome. Forse voleva farmi una sorpresa."
Peccato che nessuno sappia la realtà di ciò che è successo, ma Shinkawa, una volta terminata la lezione, non tarda a sbattere le mani sul banco, alzandosi e gridando contro Rin:"Tu!!!"
"Huh?!" Farfuglia lei, volgendo lo sguardo a lui mentre sta mettendo i libri in cartella:" Che vuoi?!"
"Che voglio? E me lo chiedi pure?!"
L'argentea lo guarda confuso, mentre lui continua con le mani ai fianchi a dire: "Allora?"
Peccato che lei non capisca e domanda:"Vuoi sapere l'ora?"
Guarda l'orologio che c'è in classe e indicandoglielo annuncia:"Sono le 15, anzi, le 15:03 per la precisione."
Questo però fa irritare ulteriormente Aoi che comincia a dare di matto:"Non è per quello! Non dovevi sistemare tutto?"
"Perché? Non l'ho fatto?"
"Ti sembra che le cose siano state sistemate?" Continua il ragazzo, ma lei, dubbiosa, chiede: "Beh, non era Super Molleggino il nome?"
"CERTO CHE NO!" Le urla contro, ma lei spiega: "Senti, io sono entrata nell'ufficio di papà, ma il foglio con scritto Super Molleggino non l'ho trovato. Ho trovato qualcosa come Spring se non sbaglio, ma sono abbastanza sicura che non fosse quello il tuo nome perché mentre stavo modificando il voto al compito di matematica l'ho visto. E ne sono sicura perché ne sono stata sorpresa anch'io, così, onde evitare, ho riscritto tutto e applicato il timbro proprio per non fare danni."
Sentendo quelle parole, Shinkawa comincia ad avere una specie di tic all'occhio dal nervoso che non riesce a trattenere e le sbraita contro:"E secondo te, cosa cambia tra Molleggino e Super Molleggino?"
"Sinceramente, non saprei. Super Molleggino... non so... forse quel Super nel nome farà tremare i nemici... e poi se devo essere sincera, mi piace."
"Ma quale tremare?! Se prima era ridicolo, adesso è Super ridicolo! E poi chi se ne frega che ti piace, il nome da eroe deve piacere principalmente a me!"
Toru interviene nel discorso: "A me Super Molleggino piace a dire la verità!"
"Già, anche a me." Si aggrega Minoru, seguito da Kaminari: "Cosa c'è che non va in Super Molleggino?"
"Anzi, secondo me hai dato qualcosa di incredibile al tuo nome da eroe. Davvero complimenti!" Si complimenta Kirishima con Rin che continua: "Ecco, ha parlato la bocca della verità!"
In quel momento un film mentale comincia a partire nella mente del nostro Super Molleggino.

***

Ormai si sono diplomati e hanno iniziato la loro carriera da eroe. Un gruppo spietato di Villains vuole a tutti i costi distruggere il pianeta e dominare il mondo. Tra loro abbiamo facce conosciute come Shigaraki, Chisaki e Dabi.
Hanno in ostaggio decine e decine di migliaia di persone con il mafioso che le anestetizza con quel famoso siero parlato in TV che impedisce l'attivazione dei quirk.
"Adesso avremo sicuramente il nostro pianeta senza Quirk e domineremo il mondo!" Esclama Overhaul, ridendo maleficamente insieme a Shigaraki con Dabi che porta a lui altri ostaggi:"Ce ne sono altri quattro qui. Vedi di sbrigarti!"
"Ogni cosa ha il suo tempo..." Si sente quel sospiro di Shigaraki, seguito dal suo grattarsi il collo nervosamente con queste medesime parole:"... dai il tempo al mafioso di fare il suo lavoro."
Gli ostaggi tremano di terrore. Qualcuno cerca di usare il proprio quirk, ma viene subito abbrustolito da Dabi che sorridendo afferma:"Nessuno può sfuggirci. Nessuno lascerà questo posto da vivo e con il proprio quirk."
Le persone tremano e i Villain sono sul punto di uccidere tutti, quando improvvisamente sulla scena arriva lui che si annuncia: "Nessuno deve temere più nulla e sapete perché? Perché è arrivato... Super Molleggino!"
"Cosa? E' arrivato l'arrotino?" Domanda quel vecchietto ricurvo che è tra quella gente, anche lui preso in ostaggio. Si aggiusta gli occhiali, mentre un altro vecchietto lo rimprovera: "Ma che hai capito? E' arrivato il super arrotino! L'eroe è ci salverà tutti."
"Arrotino? Non era Molleggino?"
"Scusa, buon uomo? Com'è che si chiama l'eroe? Super Molleggino o Super Arrotino?" Cerca di capire l'anziano, rivolgendosi ai Villains che cominciano a ridere a crepapelle, mentre il povero Aoi si demoralizza all'interno della sua immaginazione e questo lo fa tornare in sé.

***

Tornato in sé, il ragazzo si gira e se te torna al suo banco, con Toru che guarda Rin e dice: "Penso che si sia convinto."
"Lo penso anche io e poi, Super Molleggino, l'eroe che ti è sempre vicino!" Afferma l'argentea, facendo segno di pollice per consolarlo, seguita dal rosso:"Vedi?! E' perfetto! Di cosa ti preoccupi?"
"Che i Villains e i cittadini rideranno di me..." Dice Molleggino demoralizzato, mettendosi con la testa sul banco, mentre Rin rimprovera:"Ah, quante storie! E' solo un nome! E' come se cambiassi il mio nome di Scar in ScarFace. Mica me la prendo? E' solo un nome! E poi ciò che fa di un eroe un Pro Hero sono le azioni, non il nome, quindi piantala con tutti questi piagnistei, anzi. Se vuoi saperlo, a me piace più Super Molleggino che Molleggino, anche se ormai è abitudine chiamarti Molleggino, quindi continuerò a chiamarti così."
"Rin, lo sai? Più passa il tempo e più noto somiglianze tra te e il professore." Commenta Kaminari, seguito da Hanta: "Già, siete due gocce d'acqua."
"Ma perchè me lo dicono tutti? Mica mi sta crescendo barba e baffi?" Domanda lei, toccandosi la faccia all'altezza del mento e avendo come risposta da Sero: "Non intendo fisicamente, ma nel modo di porti."
"Ce la vedete a Rin tra qualche anno ad insegnare come il professore?" Interroga l'elettrico e Shouto si intromette della discussione: "Sinceramente si, ce la vedo insegnare inglese ai ragazzini."
"Inglese? Perché proprio inglese e non fondamenti dell'eroismo?" Chiede lei, avendo come risposta da Kirishima: "Perchè sei più brava in quello che in fondamenti dell'eroismo."
"Sinceramente mi piacerebbe approfondire la psicologia criminale. Credo che dopo il diploma farò qualche corso specifico per quello. Mi piace entrare nelle menti malate. Si può capire come agire ancor prima che questi pensano di agire." Confessa lei, mettendosi una mano dietro alla nuca e sorprendendo i compagni.
"Psicologia criminale?"
"Lo sai che i corsi per psicologia criminale sono tosti!"
"Già, per entrare a quei corsi dovrai studiare parecchio e una volta entrata non avrai nemmeno il tempo di guardarti allo specchio per studiare."
"Lo so. Infatti non so se lo farò proprio per questo. Già ho scelto la Yuei che è molto impegnativa come scuola. Se potessi tornare indietro, credo che non sceglierei la Yuei. Andrei alla Isami come avevo progettato."
"Però, se lo avessi fatto, non conosceresti il senpai Amajiki adesso." Punzecchia Kirishima, facendola arrossire.
"Giusto per sapere, ma tra te e il senpai come stanno le cose?" Cerca di capire Kaminari e lei confessa: "Come dovrebbero stare? Mi sta aiutando per il concorso, ma non è che la cosa si muove più di tanto. Quindi credo che rimarremo amici per sempre e che lui non mi vedrà mai come qualcuno che possa stare al suo fianco."
Sentendo quelle parole, Shinkawa non può far a meno di esplodere:"Se fossi un muro, forse riusciresti a prendere la sua attenzione."
"Tsk... spiritoso... davvero..." Afferma lei con sarcasmo, guardandolo in malomodo.
Nel frattempo, la madre di Rin si ritrova a varcare la soglia d'ingresso del Tartarus, pensando a ciò che è successo qualche ora prima.

***

La cerimonia di assegnazione è stata un successo e Yame è stata integrata nella polizia. Ha ricevuto quel distintivo, segno che da adesso in poi potrà arrestare i criminali.
"Yame, sei stata assegnata alla sezione 15. Lavorerai nel Tartarus." Le viene detto in quell'istante, facendola sbarrare gli occhi allo stupore. Alza lo sguardo verso quel capo della polizia mormorando un incredulo: "Cosa?"
"Congratulazioni. Sei nella squadra di polizia, agente Hakamata. Ci aspettiamo grandi cose da te." Afferma quell'uomo, mettendole le mani sulle spalle e guardandola con orgoglio, mentre lei sposta lo sguardo su quel distintivo che ha sudato per avere.

***

Guarda ancora quel distintivo, attraversando quel cancello del Tartarus e avviandosi in questa nuova avventura. Non è più una della Yakuza, ma ciò che viene definito sbirro. Peccato che in quel luogo vi siano molte sue conoscenze e, non appena arriva, subito le viene affidato un caso.
"Hakamata?" Prende la sua attenzione il capo del reparto che successivamente le affida:"Bisogna portare il pasto nelle celle al B10. Abbiamo bisogno di qualcuno che controlli il cibo prima che finisca nelle celle. Sai come funziona, vero?"
"Certo che so come funziona. Non sono una sprovveduta." Afferma lei, prendendo il foglio dei controlli e cominciando il suo giro nei reparti delle celle al piano B10, quello situato al livello più basso in cui vi sono i peggiori criminali.
Una volta lì, già trova qualcuno a provvedere alla faccenda. Tre di loro sono già all'opera per la distribuzione del cibo. Uno di loro si stacca e gli si avvicina.
"Tu devi essere Hakamata." Nota, mostrandosi essere il capo reparto del piano B10 e facendola annuire: "Si, sono io."
"Abbiamo già controllato. Adesso stiamo provvedendo alla distribuzione dei pasti." Spiega lui, seguito dagli altri due che si danno i ruoli: "Io provvedo a quelli di sinistra, tu provvedi a quelli di destra."
"D'accordo."
"Qui non c'è molto da fare. Abbiamo solo bisogno di qualcuno che vada in quella cella." Indica il capo reparto per poi riferire:"Non è computerizzata. Si apre a mano. Qualcuno dovrebbe far mangiare quel disgraziato."
"Ci penso io, tranquillo." Rassicura la donna, prendendo il piatto e andando verso la cella.
La apre manualmente e una volta aperta sente una voce familiare dire:"Finalmente! Sto morendo di fame, disgraziati."
Lei la riconoscerebbe ovunque, ma solo una volta dentro se ne rende conto che è veramente lui.
L'uomo alza il volto, vedendola e riconoscendola: "Yame...?"
"Chisaki... vedo che te la passi bene." Afferma lei, chiudendo la porta dietro di sé e avvicinandosi all'uomo.



"Ti sei convertita a questi bastardi o sei sempre stata una di loro?" Domanda lui, sorpreso della cosa, mentre lei apre il cibo e replica: "Sono dettagli irrilevanti. Piuttosto, ho saputo cos'è che hai fatto a mia figlia. Dovrei strapparti le palle, ma in queste condizioni non posso."
"Ho detto che mi dispiace. Lei mi aveva consigliato di costituirmi... Ma non l'ho ascoltata. Pensavo di potercela fare e che il boss sarebbe stato orgoglioso di me..." Confessa lui, ma lei non vuole ascoltarlo. Gli butta il cibo davanti, proprio come se fosse un cane, per poi dirgli: "Mangia e sta zitto! Mi dà i nervi sapere ciò che hai fatto!"
L'uomo cerca di prendere il piatto, ma senza mani gli è difficile. Mossa dalla compassione del momento, la donna decide di aiutarlo brontolando:"Per ciò che hai fatto, dovrei strangolarti e lasciarti morire, ma sei comunque parte dalla famiglia ormai. Ancora non capisco perché il boss abbia così tanto amore per te e ti consideri suo figlio."
Chisaki rimane in silenzio, lasciandosi imboccare dalla donna, quando decide di rompere quel silenzio domandando con quel fare quasi insicuro che la donna non tarda a capire che non è da sé: "Yame... come sta il boss?"
Abbassa lo sguardo, rivelando: "E' ancora in coma per colpa tua. È confinato in ospedale."
Inaspettatamente, Yame sente un lamento da parte dell'uomo. Si volta, sbarrando gli occhi dinanzi a quella scena. Le lacrime di Chisaki non tardano a presentarsi insieme all'autocommiserazione:"Non doveva andare così... Io volevo solo il bene dello Hassaikai e che il boss avesse rispetto."
In quel momento Yame si rende conto che la figlia ci ha visto giusto su di lui. Lo ha definito un cane che si morde la coda e ringhia per difendere il proprio padrone e lei si rende conto di quanto Rin abbia ragione su quell'aspetto di Kai. Abbassa lo sguardo, dicendogli: "Dovevi contare anche questo. Hai fatto male i conti ed ora sei qui a pagare."
"Perché tu sei qui? Perché sei nella polizia e non in una cella come me?" Chiede Overhaul, avendo come risposta: "Perché vi ho fregato."
L'uomo alza lo sguardo verso di lei, guardandola incredulo, mentre questa confessa:"La gente che prendevate le estorsioni, con i soldi che davate a me, io ridavo tutto a loro."
"Stai scherzando?"
"Mi accontentavo delle briciole e nessuno se n'è accorto. È divertente questa situazione, vero? Un killer che diventa poliziotto perché è stato come Robin Hood."
Lui abbassa lo sguardo, brontolando:"Mi sembra una barzelletta."
"La vita stessa è una barzelletta, Chisaki. Il governo non aiuta a chi è buono, quindi dobbiamo rimboccarsi le maniche e farci sentire. Hai mandato in rovina molte persone, anzi tantissime con la tua cattura. E credimi, dovrei distruggerti per ciò che hai fatto a mia figlia e il desiderio è davvero grande, ma.... non faccio del male agli hanticappati. Non mi va di passare un guaio per causa tua. E poi, non so cosa tu abbia fatto a mia figlia, ma lei ha una grande stima verso di te."
"Le ho solo detto la verità."
"No, non è questo. Lei ha visto qualcosa in te che anch'io fatico a vedere e non riesco a capire cosa sia che la tiene legata a te da questa profonda stima di cui non meriti." Afferma la donna, guardandolo scrupolosamente, preoccupata per le idee della figlia su quell'uomo.
In quel frangente, alla Yuei, qualcun altro è preoccupato per Rin. Infatti, Aizawa, vedendo che non è con gli altri ad allenarsi per le prove di scenografia e non vedendola nella sala prove del concorso di bellezza, va a cercarla in palestra vedendo quell'insegnante di ballo ad istruirla. 
"Eraser..." Chiama l'insegnante, volgendosi verso l'uomo che gli si avvicina e domanda: "Come procede qui?"
"Guarda tu stesso." Dice lui, mostrando come la ragazza sia cambiata in una sola settimana. Ciò che prima sembrava impossibile, adesso riesce a gestire la cosa con una facilità assurda. Ha cambiato atteggiamento e portamento e questo viene notato subito dal padre che spalanca gli occhi e mormora:"Sembra... Più sicura..."
"Lo è. Adesso basta solo che la alleni. Il mio lavoro qui è finito ormai. Ammetto che non mi aspettavo una bravura simile."
"Beh, direi di procedere con il prossimo step..." Tenta di dire Aizawa, ma viene interrotto dall'insegnante che rivela: "Guarda che lei è andata già oltre."
"Huh?!" Farfuglia Shota, quando quel tizio batte le mani e prende l'attenzione dell'argentea: "Ehi, fiorellino."
La ragazza si volta, sentendo le parole dell'insegnante:"Procedi con il secondo addestramento."
Rin, senza farselo dire due volta, procede con il secondo addestramento che consiste nell'attaccare dei bersagli che le si parano davanti a ritmo di musica.
Alle mani ha quei guanti che si allungano e che utilizza nel costume da Hero. Con una giravolta attacca tutti bersagli che si parano davanti, stendendoli in un sol colpo.
"Bravissima, farfallina! Tieni il tempo della canzone!" Incita l'insegnante, tenendo il ritmo con le mani e facendo uscire bersagli mobili che lei distrugge e disintegra con il suo quirk.
"Ma è incredibile..." Mormora Aizawa, sorpreso di ciò che sta facendo la figlia e dalla facilità assurda oltre alla scioltezza dei movimenti nell'attacco fisico.
"Eraser, anche se pensavo non fosse così, tua figlia è portata per ballare, ma il modo in cui lo sfrutta è davvero sublime. Ormai si sta trasformando da bruco in farfalla. Devi essere davvero fiero di avere una figlia così." Gli dice l'insegnante, facendo sorridere il padre che sembra abbastanza fiero della figlia.
Cala la sera e nella 1-A accade il dramma. Stanno ancora tutti provando per l'ultima volta, quando sentono delle grida.
"Tokoyami, scendi da lì!" Si sente urlare Kaminari, mentre il ragazzo corvo dà di matto: "Giammai!"
Tutto quel frastuono attira i ragazzi della scenografia e del ballo che vanno fuori dal dormitorio e vedono Tokoyami in cima ad un albero che gracchia.
"Che succede?" Domanda Midoriya e Jiro svela: "C'erano dei corvi sull'albero, Tokoyami è salito e ha iniziato a starnazzare come loro."
"E' ubriaco?" Chiede Sato, avendo come risposta da Momo:"Penso proprio di si."
In quell'istante, attirata da tutto quel casino, è proprio l'argentea che si avvicina ai ragazzi e, vedendo la situazione, attira l'attenzione su di sé: "Se papà lo scopre, gli apre il culo. Lo sapete, vero?"
"Se Shinkawa lo scopre, gli farà le foto e le manderà al professore." Comprende Kirishima, facendo mettere le mani nei capelli a Sero: "Porca miseria! Siamo nei guai!"
"Io distraggo papà, voi mettete a terra il piccione e rinchiudetelo in camera." Afferma l'argentea, facendo dietro front e aiutando i compagni nell'impresa, ignara che quel che è successo non è altro che opera di Aoi.
Nervoso di ciò che è successo e della discussione che quel ragazzo fosse migliore di lui, Molleggino ha pensato bene di fargliela pagare mettendo proprio della vodka all'interno della borraccia del ragazzo.
Ha intenzione di fotografarlo in quello stato, ma è sera e si addormenta nell'attesa.
Arriva un nuovo giorno e finalmente giunge la Domenica. Sono le 8:30 del mattino e Aoi è già pronto per andare al centro commerciale, dove si trova il suo negozio di videogame. È carico a molla per l'evento e per l'occasione, decide di indossare la sua maglia con il logo PlayStation, mettendo poi una giacca nera di pelle e occhiali scuri, sembrando quasi un divo. Prima di uscire, passa in sala comune a fare colazione, dove ad attenderlo ci sono alcuni della classe.
"Wow, che look!" Afferma Ojiro, seguito da Tokoyami:"Sembri un vip!"
"Schiatta, pennuto! Schiatta che io sono il migliore." Deride il ragazzo molla, demoralizzando il ragazzo corvo.
"Era meglio se ti stavi zitto, Tokoyami." Comprende Sato e Fumikage non tarda a replicare: "Lo penso anch'io." 
"Sei proprio su di giri, in bocca al lupo!" Afferma Toru avvicinandosi al ragazzo. I due si abbracciano amorevolmente poi, Molleggino, si volta verso i compagni, domandando: "Allora, verrete all'evento?"
"Non lo sappiamo ancora. Abbiamo tante cose da fare..." Confessa Eijirou per poi continuare grattandosi la nuca: "E poi Aizawa non ha firmato ancora il permesso e Ashido è indecisa. Vorrebbe fare le prove anche oggi. Dice che ci sono tanti che ancora devono imparare i passi e come ben sai tra una decina di giorni c'è l'evento."
"Beh, l'evento inizia alle 16. Spero che veniate!" Afferma lui, sentendo Tokoyami dire:"Vedremo che fare."
"Tu no."
"E perchè no?"
"Nel locale non sono ammessi pennuti!" Esclama Shinkawa, facendosi guardare in malomodo dal ragazzo che pensa in mente sua: "Io l'ho detto. Ce l'ha con me."
Dopo aver salutato tutti, Shinkawa si appresta ad uscire fuori al cortile, dove ad attenderlo vicino all'auto c'è niente poco di meno che lui, l'ex eroe numero uno.
"All Might? Che ci fai qui?" Chiede sorpreso e All Might non può non riferire: "Sarò io ad accompagnarti, giovane Shinkawa. Oggi sarai sotto la mia custodia."
Vedendo l'ex-hero, Aoi inizia ad entusiasmarsi ancora di più, pensando in mente sua: "Dato che ci sarà anche All Might, deve essere qualcosa di grosso!"
In realtà, gli è completamente sfuggito che il reale motivo della presenza di All Might risiede nel fatto che ormai, non avendo più un quirk, gli affidano le cose più semplici da fare.
I due si mettono in macchina e in men che non si dica arrivano a destinazione.
"Giovane Shinkawa, non correre!" Dice l'insegnante, vedendolo uscire dall'auto in fretta e furia, ma lui è troppo euforico per ascoltarlo e si fionda subito al negozio, dove incontra il suo amico-negoziante: "Eccomi Tashini, sono arrivato!"
"Aoi, finalmente sei qui! Non sai quanto sia emozionato per oggi. Conto su di te per il futuro del negozio!" Esclama il negoziante, dandogli una pacca sulla spalla e lui rassicura: "Beh, sei in mani sicure!"
Poi, con spavalderia il molleggino aggiunge: "Hai il massimo esperto a tua disposizione!"
Il negoziante prende tutto il necessario, compreso una locandina illustrando in dettaglio il programma che hanno in mente di svolgere:"Ecco come siamo organizzati per oggi. Alle 10 allestiremo il negozio, alle 12 breve pausa pranzo, alle 14 ti preparerai con il costume e alle 16 apriremo le porte ai clienti. Parlerai del gioco, giocherai con loro e firmerai le copie vendute, facendo anche foto con loro. Alle 20:00 chiuderemo tutto e riceverai la busta con il compenso!"
Sentendo quelle parole, soprattutto l'ultima, gli occhi di Aoi si riempiono di gioia, mostrando anche il segno del denaro e pensando a tutto ciò che potrà comprare da quella esperienza oltre alla fama e il successo che avrà. Non vuole mostrare la sua avidità e dunque, si ricompone mostrando la valigetta con il costume da Hero, rivelando: "Il costume l'ho portato, non preoccuparti! Vado subito a cambiarmi."
"Cambiarti?! Oh, no! Non serve quello."
"Come 'non serve'?" Cerca di capire il ragazzo, mentre All Might fa finalmente ingresso nel negozio e il negoziante continua a riferire a Shinkawa:"Ne abbiamo uno appositamente per l'occasione. C'era anche scritto che te lo avremo fornito noi."
"Davvero?"
"Certo! Serve per sponsorizzare il gioco." Tranquillizza lui e il ragazzo molla, entusiasto, dà tra le mani dell'ex-hero la valigetta per poi dire:"Bene allora. Iniziamo i preparativi. Vi aiuto!"
"Questa dove la devo mettere?" Domanda uno dei cassieri, andando dal negoziante che indica: "Comincia a metterla fuori, Aiden." 
Molleggino sposta lo sguardo verso l'oggetto che stanno portando ed è un cartellone pubblicitario di Untitled Goose Game, ma non solo. Il ragazzo sposta lo sguardo e vede quel gioco ben esposto e la cosa sembra turbarlo e non poco.
"Ehi, ma levate sto schifo di cartellone pubblicitario di Untitled Goose Game! Quel gioco fa cagare! Volete che i clienti scappino via?" Batte il ragazzo, facendosi guardare in modo perplesso dal negoziante quando, All Might, andandogli vicino, sussurra all'orecchio del ragazzo:"Ehm... giovane Shinkawa? Untitled Goose Game è il gioco che devi sponsorizzare."
Sentendo quelle parole, Aoi si pietrifica. Inizia a girarsi lentamente intorno e nota tanti poster e cartelloni di quel gioco, una postazione con il titolo avviato e da lontano scorge un costume da anatra. Immediatamente intuisce il tutto e non può fare a meno di sbraitare: "FERMI TUTTI! IO SARO' IL TESTIMONIAL DI QUESTO GIOCO DI MERDA! MA NEANCHE MORTO!" 
È su tutte le furie, quando il proprietario tenta di calmarlo: "Dai, non è poi così male. E poi hai firmato il contratto. Vuoi far saltare tutto? Ormai è fatta!"
"No! Dovevate dirmelo che si trattava di questo gioco si merda!" Grida lui, immaginandosi con quel vestito e le derisioni da parte di Hawks e di Tokoyami, oltre alla possibilità di essere preso da quell'Hero solo per il costume indossato.
"E secondo te perché non l'ho fatto? Sapevo già di questa reazione! Dai che ti divertirai. E poi il preside ha già firmato, no?" 
"Anche se ha firmato, non me ne fotte!"
"Allora la gift card e il compenso lo darò a qualcun altro." Poi, voltandosi verso All Might, domanda:"All Might, non è che vuole prendere parte alla cosa?"
In quel momento Aoi si calma. Pensa ai soldi che avrà e a tutti i debiti che deve ancora estinguere, così si decide: "Eh ok! Facciamolo! Tanto si può evitare il costume da papera, vero?"
"Ehm... no. Mi spiace. L'abbiamo pagato e adesso te lo metti."
"Cosa? Ma neanche morto!"
"Se lo fai, ti pagheremo il doppio." Sentendo quelle parole, Shinkawa comincia a pensarci su.
Nel frattempo, alla Yuei, Tokoyami che era tornato nel letto a riposare un altro po', finalmente si alza. Sembra essersi ripreso del tutto. Va in cucina e beve un po' di latte per poi voltarsi verso i compagni.
"Va tutto bene, Tokoyami?" Domanda Hanta e lui, guardando quel bicchiere, confessa: "Che ho fatto ieri? Mi sento stralunato."
"Hai preso la vodka per acqua..." Dice il bruno, seguito dall'elettrico: "Ti sei ubriacato e..."
"E hai preso le uova gridando:'volate fratelli!' e le hai lanciate. Quando ti sei accorto che erano rotte, hai iniziato a piangere e ti sei addormentato piangendo." Conclude Kirishima, facendo comprendere al ragazzo corvo: "Stavo proprio male, eh?"
Poi, dopo un po', continua: "Che poi non ho ancora capito come ci è andata la vodka nell'acqua." 
"Beh, poco importa. Dobbiamo allenarci ragazzi!" Riprende Iida, facendo mettere all'opera tutti.
"Già! Sbrighiamoci! Finché non c'è Shinkawa, possiamo allenarci con la corda e con la strobosfera quanto vogliamo!" Incita Eijirou, facendo annuire Aoyama che riprende:"Ben detto! Midoriya?!"
"Si, ci sono!" Afferma il verdastro, mettendosi all'opera insieme agli altri.
Tutti si danno un gran da fare e non solo quelli della 1-A, anche quelli della 1-C dove ricoprono Shinso di sangue finto per la loro rappresentazione della casa stregata.
"Pensi che così vada bene?" Domanda il compagno, facendo guardare il viola allo specchio:"Non saprei. Forse ci vorrebbe qualche altro ritocco."


In quel momento si ritrova a passare Rin davanti alla loro classe. E' tutta indaffarata e sta escogitando una coreografia per l'esibizione, quando si blocca di colpo.
Vedendo di svista sangue e Shinso insieme, la ragazza fa un passo indietro ritornando davanti alla classe e guardando al suo interno. Sentendosi osservato, il ragazzo volge lo sguardo su di lei. Lei fissa lui e lui guarda lei.
Entrambi hanno uno sguardo confuso e stordito, finché l'argentea non se ne esce con:"Ehm... coso? Se vuoi posso fare qualcosa di meglio. Tipo farti scorrere realmente il sangue dappertutto. Lo faccio gratuitamente per te, eh."
"Tsk... sarcastica come al solito, Aizawa." Mormora lui seccato per poi guardarsi allo specchio e continuare:"Grazie della proposta, ma non ho bisogno."
Con questo si fa altri ritocchi in viso, mentre lei sospira:"Ah, che peccato! Mi sarebbe piaciuto darti una mano. Te l'avrei data volentieri!"
"Piuttosto, dov'è che stai andando? il professore non mi pare facesse lezione oggi."
"Ho da provare la coreografia."
"Ah, già. Ho sentito. Quella della 1-A si danno al canto e al ballo."
"In realtà non farò lo spettacolo con loro." Confessa la ragazza, facendo mormorare un: "Huh?"
"Monoma mi ha iscritta al concorso di bellezza e intendo partecipare."
Quelle parole generano uno strano silenzio tra loro che altro non è che un misto di disgusto e stupore, finché l'amico di Shinso non scoppia a ridere:"Tu?! Al concorso di bellezza?"
"Per quanto ne so, di bello non hai manco le penne che usi per scrivere." Ribatte il viola suscitando sarcasmo ancora una volta nella ragazza:"Ah, Ah! Divertente!"
"Dovresti ritirarti se non vuoi fare brutta figura." Consiglia lui, ma lei rifiuta: "Non se ne parla nemmeno."
"Non sei bella. Faresti solo una grandissima figura di niente."
"C'è chi non la pensa così."
"Huh? E chi sarebbe?" Si domanda Hitoshi, avendo subito la risposta da Rin: "Il senpai Amajiki dice che sono molto carina e che dovrei partecipare al concorso."
"Il senpai Amajiki dovrebbe spostarsi dai muri oltre ad aver bisogno di un paio di occhiali. Probabilmente non ci vede bene." Ribatte il viola, ma lei incrocia le braccia e brontola:"Beh, almeno passerò del tempo con lui."
"Ma ti piace così tanto quello di terza?" Chiede il compagno di classe di Shinso, insospettendo la ragazza: "Perché? E' un problema?"
"No, figurati. E' solo che non è che ci sia molto da fidarsi di quelli di terza."
"Perchè?" Cerca di capire la ragazza, ma non riesce a comprendere, dato che proprio in quell'istante arriva il senpai che la chiama:"R-Rin..."
"Tamaki-senpai!" Si volta lei di scatto, mentre lui dice timidamente: "Hadou vuole parlarti del concorso. Ha detto che una volta scelto l'abito dovrai anche fare le foto e..."
"Si, arrivo subito, senpai!" Esclama l'argentea, correndo dal senpai e incamminandosi con lui verso la classe.
I dubbi però rimangono nel viola che, dubbioso, si volta verso il compagno e domanda: "Cos'è che si dice di quelli di terza?" 
"Non lo sai, Hitoshi? Molti di terza prendono in giro quelli di prima, anche perchè a breve finiranno l'anno scolastico e quindi possono divertirsi come vogliono." Svela, sorprendendo il viola.
Presto si fanno le 15:50 e qualcuno se la vede brutta.
Infatti, sapendo del compenso e del pagamento aumentato, Aoi non può rifiutare l'offerta. Senza volerlo realmente, indossa quel costume ridicolo da oca che lo ha trasformato nel protagonista del gioco. Iniziano a scendergli le lacrime dagli occhi, mordendosi le labbra e piagnucolando:"Ma dico io... con tanti personaggi che esistono al mondo, proprio nel parente di Tokoyami dovevano farmi vestire?" 
"Dai Aoi, ci siamo! Mettiti fuori e accogli i presenti. Si apre!" Incita il negoziante, abbattendolo ulteriormente. 
Un sempre più sconsolato Molleggino si mette fuori al negozio, con la musica che inizia a partire. Ha il volto basso, quando il proprietario del negozio lo chiama: "Ehi, Aoi!"
Lui si volta e il negoziante non perde tempo ad incitare ancora una volta:"Ne abbiamo già parlato. Il doppio della paga, ma devi dire la battuta. Su!"
"Uff... e va bene..." Sbuffa il ragazzo, pensando in mente sua:"Speriamo che non vengano quelli della classe..."
Poi, si schiarisce la voce e comincia:"Quack Quack, venite a provare il fantastico e divertentissimo Untitled Goose Game. Chi avrà il coraggio di giocare insieme all'anatra del gioco? Io sono Aoi Shinkawa, detto Molleggino, aspirante Hero della Yuei e oggi vi farò compagnia per tutto il giorno... Q-Q-Quack..."
Peccato che la propaganda non funzioni e lui insiste ancora una volta, cambiando approccio:"Venite a giocare!Poi se non volete venire, ci sono tanti altri bei negozi qui nel centro commerciale. Anzi, andate lì!"
Ma ancora una volta non attrae nessuno e lui sbraita ancora una volta:"Venite a gioooooocare, Quack Quack!"
Stavolta, però, riesce ad attirare qualcuno. Per sua sfortuna arrivano tanti ragazzi attirati dall'evento. I più piccini iniziano a tirargli il becco e le piume, dandogli anche calci e pugni. 
"Sarà un pomeriggio di merda... per fortuna i miei compagni di classe avevano le prove e non sono venut...." Ma in quell'istante di blocca. Vede un gruppo di ragazzi venire all'evento insieme ad All Might. E' la 1-A che, dispiaciuta di averlo già messo da parte, ha deciso di andare all'evento organizzato.
"Eccoci qua!" Gridano in coro, ma solo qualche istante dopo essersi voltato, i compagni comprendono la situazione.
"Oddio, ma che razza di presa in giro è questa?" Commenta Denki, seguito da Iida:"Un costume da oca?"
"Ahahahahaha, adesso non ti invidio più caro Shinkawa!" Deride Minoru, seguito da Sero:"A saperlo, avrei portato un po' di pane da darti!"
"Ma guardatelo? Non sembra la versione bianca di Tokoyami?" A calare l'asso è inaspettatamente Tenya che si aggiusta gli occhiali e irrita non poco Molleggino che esordisce con:"Ma quale versione bianca del pennuto? Ma non scherziamo!"
"Però potreste aprire insieme un'agenzia di Hero, gli 'Uccelli Eroi'!" Sbeffeggia nuovamente Hanta, mandando ancora di più su tutte le fuorie il compagno di classe. 
Toru, vedendo la situazione, gli va vicino e cerca di calmarlo. 
"Dai, non dar retta a nessuno. Sai bene cos..." Ma una volta che il ragazzo si volta verso di lei, non riesce a trattenersi e gli ride in faccia, mandando in sconforto il povero Shinkawa: "No Toru! Adesso anche tu?! Questo è un inferno!"
Poi, si guarda attorno, cercando l'unica persona che sembra non deriderlo, ma non è lì.
"Che fine ha fatto Rin?"
"Non è venuta." Confida Eijirou, facendo demoralizzare il ragazzo:"Cosa?! Ma aveva detto che veniva!"
"Si, infatti viene. Ha detto che si sarebbe fatta accompagnare dal padre più tardi." Spiega il rosso, seguito dal bruno: "Aveva le prove con il senpai."
"Che poi io ancora non ho capito che tipo di prove avesse..." Continua Kaminari.
Passa un quarto d'ora ed ecco l'argentea che arriva a destinazione e, vedendo conciato in quel modo Aoi, lo guarda in modo perplesso.
"Rin!" Chiama lui, andandogli vicino e dicendole: "Ehi, ho messo da parte la tua copia-omaggio, dopo te la do!"
L'argentea però lo guarda in malo modo: "No, grazie! Preferisco i veri videogame io. Tienitela pure!" 
Poi, incrociando le braccia, brontola:"A saperlo rimanevo a scuola con il senpai..."
Il pomeriggio passa in maniera lenta, con Aoi costretto a giocare con i presenti vestito da anatra, firmare copie e autografi e farsi foto con tutti. Mentre gioca, il ragazzo inizia a lamentarsi ad alta voce: "Ma questo gioco è ridicolo. Non è per nulla divertente. Perché una papera dovrebbe far questo?"
Ma il proprietrario del negozio, sentendo quelle parole, si avvicina e lo redarguisce: "Fai silenzio e fai finta di divertirti! Vuoi che la gente non lo compri?"
Il ragazzo cambia frasi, ma non atteggiamento, dimostrando sempre meno entusiamo: "Yuppi... che divertimento... yuppi... non vedo l'ora di giocarlo per sempre... yuppi!"
"Non dimenticare il Quack!"Ricorda il negoziante e lui lamenta un: "Quack..."
Anche l'intera 1-A si fa una foto con lui, con Kaminari che propone: "Questa la facciamo 10 metri x 8 e la mettiamo fuori al dormitorio. Resterà un ricordo indelebile!"
"Se vi azzardate, do fuoco alla struttura. E non scherzo!"
"Perchè? E' un bel ricordo di tutti insieme fuori."
"Concordo. E' davvero bella."
"Shocchan, assaggia questi biscotti a forma di anatra. Sono buonissimi." Dice l'argentea, facendo assaggiare uno dei biscotti che c'è all'evento.
"Anche i mochi con il volto d'anatra sono buoni." Fa notare Ochaco sorridendo.
"Perchè tutti si stanno divertendo eccetto me?!" Si domanda mentalmente Aoi, mentre qualcuno lo guarda da lontano e afferma:"Però devo ammetterlo. Ho visto clown a molla, orologi a molla, materassi a molla... ma un deficiente vestito da anatra a molla mai."
"Questa potevi risparmiartela, Bakugou!" Brontola lui, mentre Rin chiama:"Kacchan! C'è il mochi piccante!"
"Mochi piccante hai detto?" Replica l'esplosivo, avvicinandosi allo stand per assaggiare quelle prelibatezze.
Finito l'evento e la 1-A è ritornata al dormitorio, tranne Aoi che deve ancora togliersi il costume. 
"Già tollero a malapena il pollo che ho in classe, non voglio più vedere altri uccelli per almeno un mese!" Brontola, togliendosi la testa di anatra per poi riflettere:"Che poi sembrava divertirsi anche lui a divorare quei dolci a forma di anatra. Non capisco se fosse cannibalismo oppure no."
A distaccarlo da quei pensieri, però, ci pensa il proprietario del negozio che si avvicina a lui: "Dai, che è andata bene. Non mi aspettavo tutta questa partecipazione. Sicuramente ti richiamerò!"
"Ma anche no!" Esclama lui, mentre si mette la divisa, quando sente: "Ah, questa è per te. La busta con il compenso!"
Lui, senza farselo dire due volte, strappa la busta dalle mani del negoziante, afferrando la valigetta e uscendo dal negozio urlando: "Grazie e arrivederci!"
Con passo furioso entra nell'auto di All Might per fare ritorno al dormitorio. La giornata peggiore della sua vita finalmente è giunta al termine. L'unica cosa che lo fa sorridere è quella busta. Incuriosito, decide di aprirla per controllare il compenso avuto. 
"Cheeee???!" Sbraita, sbarrando gli occhi e urlando ancora:"Ma qui ci sono soltanto 20000 yen!"
"Che ti aspettavi?" Esordisce All Might, facendolo gridare:"Cioè, tutta questa pagliacciata per soli 20000 yen? Non ci posso credere..."
Irritato, mette quella busta in tasca, per poi prendere in mano la sua copia di Untitled Goose Game che ha ricevuto come testimonial dell'evento. La fissa per qualche secondo, per poi calare il finestrino dell'auto e gettarla fuori con tutto lo sdegno che ha in corpo e colpendo anche qualcuno lì fuori che comincia a bestemmiare contro di lui.
"Sarebbe stato meglio continuare ad allenarmi per il festival. Per fortuna domani posso tranquillamente tornare alle prove con i miei compagni." Pensa a voce alta il ragazzo, ignaro della verità che ben presto scoprirà.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: AlekHiwatari14