{ Non parlo mai di me, non dico mai tutte le cose 
Non parlo mai di me che poi mi torna tutto su 
E di parlare, poi, non ce la faccio più 
Non ce la faccio più } 

"E COME CAZZO DOVREI FARE SE NON CAPISCI UN CAZZO?" 
 

Senza rendermene conto ti ho preso per il colletto e ti scuoto, tu non alzi il viso, "E GUARDAMI ABBI IL CORAGGIO DI NON ESSERE SOLO UNA MERDINA!" 

Allora inchiodi il tuo sguardo al mio, con aria di sfida. Ora che sei davanti a me talmente vicino da sentire il tuo respiro, so che sei vivo, so che sei in salvo. Ma quanto tempo ancora ci metterai prima di lanciarti nel vuoto di nuovo? Mi trema leggermente la mano. Da quando sono cosi emotivo? 

"Non dovevi andartene, potevi chiedermi aiuto, potevi prendere quel fottuto cellulare e mandarmi un messaggio, POTEVI FARE QUALUNQUE COSA! Ma hai preferito fare il coglione solitario!" 

"Ho preferito tenerti al sicuro Kacchan, ti eri gia' messo in pericolo per me" dici soffocando un singhiozzo. 

"NON SONO UNA CAZZO DI PRINCIPESSA DA METTERE IN SALVO DEKU!" 

Gli urlo contro con tutto l'odio e la rabbia che ho in corpo, lui aggrota la fronte, e stringe la mia mano, forse sto stringendo troppo la presa. 
 

"Non ho bisogno che mi protegga, non voglio nulla da te, ho fatto quello che ho fatto perche' il mio corpo si e' mosso da solo, non crederti importante coglione!" 
 

"No Kacchan, non e' quello che" 
 
"E STAI ZITTO UN ATTIMO!" 

"Ok KACC" Lo guardo male e si ammutolisce. 

""Te ne sei andato affanculo per la tua strada, lasciandomi alle spalle, senza sapere dove cazzo fossi o se fossi sano e salvo," "ogni giorno pensavo che ti avessero catturato, o ti avesse sbriciolato la tua fottuta faccia, o qualche braccio, o fossi sotto qualche maceria o in qualche laboratorio segreto" sento le mani tremarmi leggermente al ricordo di quelle giornate mi sale la nausea. 

"Hai voluto fare tutto da solo, quello che ho fatto non è servito a nulla, quello che ho detto non ti ha fatto cambiare quel modo di pensare da sfigato" ..."ci sono persone che contano su di te, non puoi SPARIRE NEL NULLA SENZA UNA SPIEGAZIONE, LO CAPISCI?!" 

Mi guardi con gli occhi sgranati, sinceramente non so nemmeno io come fermarmi, sono cose che mi tenevo dentro da troppo tempo. 

"NON PUOI, HAI CAPITO? Domani mi sveglierò e sarai fuggito di nuovo e tutto ricomincera' da zero. Non sei All might cazzo, sei meglio di lui! Tu hai noi! Hai me", prendo una pausa, mi manca il respiro. 

"Hai i tuoi Quirk, sei forte, allora perche' CAZZO TI FAI USARE COME UN PEZZO DI CARNE AL FOTTUTO MACELLO? SEI SOLO QUESTO PER LORO! APPROFFITANO DI TE, PERCHE' SANNO QUANTO SEI SCEMO! 

"Kacchan, era per la missione" 

"LA MISSIONE, LA MISSIONE UN CAZZO?? COME FAI A SALVARE GLI ALTRI SE POI SEI MORTO?" sento pungermi gli occhi, deglutisco, nel tentativo di ricacciare quelle cazzo di lacrime, no, non riuscirai a vedermi piangere una terza volta, no, non ci riuscirai. Il tuo viso si addolcisce, no, non ci provare maledetto Nerd. 
 

Ti lascio di malomodo, stroppiciandomi gli occhi, e soffiandomi il naso con forza, ti lancio un'occhiataccia. 

"Non ti ho ancora ringraziato per bene per quella volta che mi hai salvato la vita, Kacchan" le tue labbra si aprono in un sorriso forzato di gratitudine, "in realta' dovrei dirti grazie anche per tutte le altre volte"... " e' stato difficile per me abbandonarvi, non avrei mai voluto arrivare a quel punto credimi, ma come ti ho gia' detto, e' stato necessario" 

"Mi hai lasciato una letterina di merda Deku" sussurro con la voce spezzata, "L'ho stracciata", lui annuisce, "non mi aspettavo altro da te". 

"Potevi venire a parlarmi direttamente, ho capito cazzo il perche' lo hai fatto, ma non il perche' non me lo hai detto in faccia!" 

"Sono scappato in fretta e furia eh..." "Non cosi in fretta da avere il tempo per scrivere a quanto pare", ammutolisce. 

"Non hai avuto il coraggio, ammetilo!" 

"Dobbiamo rientrare" la sua espressione si fa' neutra di colpo e  con un schiocco di lingua,  appoggia la mano sulle ginocchia, per poi alzarsi lentamente, e spolverarsi via la polvere dalle braccia. 

"Fuggi di nuovo merdeku?" con la punta dell'occhio mi guarda male, uno sguardo che non gli avevo mai visto fare, non a me almeno. 

"Sono sfinito, voglio rientrare" dice, mentre mi volta le spalle per avviarsi verso il dormitorio. 

No. 

Ti prendo per la spalla e ti giro nella mia direzione. 

"PERCHE' NON SEI VENUTO A DIRMELO IN FACCIA MALEDETTO!" 

Ora non sembri piu' il bamboccio di prima, vuoi fare a botte? 
"Ti ho detto, Kacchan, che sono stanco" 

"E io ho sentito" ti poggio la mano sulla spalla, e tu la guardi, per poi prenderla e stringerla in una morsa. "Non farmelo ripetere" ma sei tu? 

"Altrimenti?" 

"Che cosa vuoi eh? Dimmelo chiaro e tondo una volta per tutte Katsuki!" 

Sobbalzo al suono del mio nome, credo di non averglielo mai sentito nominare. La mia mano ritorna lunga nel mio fianco. Ci guardiamo negli occhi, sfidandoci, c'e tensione tra di noi. 

" Voglio che non continui a guardarmi dall'altro in basso, e non mi lasci di nuovo indietro" 
"Non ti ho mai guardato dall'altro in basso e ti ho spiegato perche' ho dovuto lasc" 
"NO!" indietreggi di un passo. 

"No? No cosa?" 

"Pensi di essere l'unico in grado di sconfiggerlo" 
"Lo sono" 
"Non lo sei, non del tutto!" 

"Non ho bisogno di altro" 

"DEKU, SI CHE NE HAI BISOGNO, TI RENDI CONTO DI COME TI HO TROVATO?" 
"E' stato un momento di debolezza. Non succedera' di nuovo" 
"SUCCEDERA', E QUESTA VOLTA TI TROVERO' STECCHITO!" 

"Cosa pensi che dovrei fare allora? Lasciarvi sacrificare per me? LASCIARVI INFILZARE? SQUARTARE? RIDURVI IN PEZZI DAVANTI AI MIEI OCCHI? CON CHI CREDI DI PARLARE? A ME IMPORTA, OGNI...." inizi ad urlare, ma non reggi le tue stesse emozioni, e come al solito ti tradisci, iniziando a piangere. 

"OGNUNO DI VOI... HO AVUTO PAURA, Kacchan, ho perso... ho perso il controllo quando ti ho visto in quello stato, dopo che" s'interrompe per un singhiozzo andato fuori controllo... 
"NON POSSO, NON DI NUOVO!" 

"NON POSSO PERDERE LA TESTA, O PREOCCUPARMI, O..." continua ad urlare con voce spezzata dall'emozione. 

"DEVI SOLO FIDARTI DI NOI COGLIONE" gli rispondo di rimando.  

Sgrana gli occhi, mentre altri enormi lacrimoni scivolano sul viso arrossato. 

"Fidati dei tuoi compagni, stiamo escogitando un piano, ci stiamo allenando, come dei cazzo di matti" ... 

"E STAI TRANQUILLO CHE NESSUN ALTRO CAZZO DI MULTIMANO MI TOCCHERA' DI NUOVO!" faccio tutto spavaldo gonfiando i pettorali. 
 

"Non puoi sapere cosa succedera' Kacchan" 
"Nemmeno tu Nerd di merda" continui a piangere a dirotto.. 

"Mi dispiace, mi dispiace di avervi lasciato, di non averti detto nulla, di averti ferito poco fa, e... e ... scusami per tutto Kacchan... io, non.... vi daro' una possibilita" 

Mi avvicino, sembri un moccioso. Non posso vederti cosi', e tu saresti il futuro All Might? 

"Io, scusami, non sapevo che stessi soffrendo cosi tanto per me" 

"MA CHE MERDA DICI? IO? NON ME NE FREGA UN CAZZO DI TE, METTITELO IN TESTA!" mi guardi mentre con le mani cerchi di asciugarti gli occhi. Scuoto la testa, e appoggio una mano sulla tua spalla. "MERDEKU, SMETTILA DI FARE IL MOCCIOSO!" annuisce con la testa, mentre in un mio momento di distrazione, allunghi le braccia e mi cingi la schiena, appoggiando il viso sul mio petto. 

MI gelo sul posto. 

"LASCIAMI, MUORI, LASCIAMI MERDEKU!" cerco di divincolarmi dalla presa, ma più mi muovo e più si fa stretta. "MA CHE CAZZO TI E' PRESO? NON SONO TUA MAMMA!" 

"Solo per un momento Kacchan" un momento un cazzo!  

Ma tanto non riesco a muovermi se usi quella cazzo di forza sovraumana, maledetto. Lascio scivolare le braccia lungo i fianchi, non te la do questa soddisfazione. Appoggio il mento sulla tua spalla, almeno staro' piu' comodo. Sento il tuo corpo percorso dai singhiozzi. Lo sapevo, ti stavi trattenendo. Tu stupido Nerd piagnuccolone, che non versi nemmeno una lacrima? Tsk. Lo sapevo benissimo che saresti finito cosi' a pezzi, dentro e fuori, gli altri non ti conoscono, non come me. Ridevano ai tuoi sorrisi forzati, erano sereni nel vederti tranquillo seduto sul divano a raccontare storie da vigilante solitario, ma non vedevano quanto cazzo stavi male, maledetto. 

Il tuo pianto si fa piu' disperato e cupo, se prima era un lamento di un moccioso, ora e' l'afflizione  di un uomo che sorregge il mondo nelle spalle.  

Chiudo gli occhi, e tento di assorbire almeno in parte cio' che stai provando. Faccio scivolare le braccia sui tuoi fianchi, e ti stringo. Se e' quello che ti serve... Fremi a quel contatto, e subito dopo ti lasci completamente andare. Dopo pochi minuti, i singhiozzi s'interrompono, sostituiti da dei respiri pesanti. 

"Kacchan, io, ho paura" mormori con voce rauca dal pianto "Se non riusciro' a sconfiggerlo, anche il mondo cadra"... "Ka...kacchan"mi chiami con disperazione, riprendendo a singhiozzare, un pianto angosciato 

 "Izuku, non devi piu' farlo da solo" gli sussurro, con lentezza, per fargli capire affondo il concetto. Lui fa si con la testa, sprofondando ancora di piu' nel mio petto. Alzo nuovamente la mano, cosi da sfiorargli i capelli, nonostante tutto, restano ancora soffici. "Non morire" dice bisbigliando come fosse una supplica. 

"Nemmeno tu Nerd" gli stringo una ciocca di capelli dietro la nuca, e senza rendermeno conto, lo stringo ulteriormente a me, infossando la mia faccia nell'incavo tra la spalla e il suo collo, inspirando il suo odore affondo. 

Sento bruciare ovunque a quel contatto cosi intimo, che mai avrei immaginato di avere proprio con quella merdina. "Cosi' mi soffochi Kacchan" mi ripprendo un attimo, lasciandolo respirare. 

Tossichio, e a poco a poco, ci allontaniamo l'un l'altro. 

Questo distacco, mi crea una cazzo di strana sensazione, come se... come sentissi freddo? 

"Voglio andare a lavarmi la tua puzza di dosso Nerd, e non osare fare mai piu' una cosa simile, hai capito?" mi sorridi, e indago il tuo viso con un'occhiata. Sembra che stai meglio, ora i tuoi occhi, seppure cerchiati ancora dal nero delle occhiaie, appaiono piu' limpidi e vivi, e le labbra, si aprono in un vero sorriso genuino. Ti asciughi le ultime lacrime. 

"tsk" infastidito dai miei stessi pensieri, inizio ad incamminarmi verso la scuola, decelerando il passo per aspettarti al mio fianco, non tardi ad arrivare.