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Autore: Legeia    09/06/2022    0 recensioni
In un Presente alternativo, vari conflitti portano alla disgregazione delle nazioni in problemi interni ed esterni. In una si queste, un gruppo di persone di presenta come Agevolatori o Risolutori per le persone o enti su vari ambiti. Tuttavia cè qualcosa di più profondo e intricato che muove i personaggi principali sia tra loro che per i Continenti e le decisioni e scelte sono fondamentali per la questione cardine. Il futuro. P.S. storia scritta anni fa, mai ritoccata e modificata, così come era scritta.
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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chapter 37 chapter 37


ricordo che l'altra "fic" presente nel mio profilo è la versione leggermente aggiustata di questa a livello di codice, non so perchè ma sul vecchio supporto il codice era andato per i fatti suoi cancellando pensieri e altre cose, continuo questa anche ma quella sarà quela definitiva e più completa. Inoltre ringrazio 
_Briareos_ per cosa mi ha scritto e consiglio le sue fic.

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L'uomo soffocò un conato di vomito e la fissò. Appariva come un qualcosa di innaturale, impossibile da esistere. Aveva oltre l'aspetto un cè da apparizione da fantasma che inquetava.
Voltava di poco di lato il volto per fissarlo con un ghigno e poi un sorriso allucinante, come godendo di ciò che osservava e della sua sofferenza, con gli occhi grandi aperti e freddi. Con il volto un pò verso sinistra, con il mento alto e gli occhi calati su di lui, fumava da un cannello da donna anni trenta una sigaretta dall'odore strano. Abbigliata maestosamente in un abito di stile antico a metà tra il periodo settecentesco con qualcosa del secolo dopo, con maniche ampie e varie rouches, livelli di gonne arricciate e a cascata, gonna tonda di forma e una sorta di strascico che partiva dalle reni a strusciar e per terra, come pensava lui, le parti finali di un  fiocco troppo lungo ma senzan fiocco. I capelli raccolti tranne una bella ciocca che compariva sempre su una spalla a boccolone e vari decori che balugiavano tra i capelli.
Pareva sempre avvolta da qualche nebbiolina fine e argentata e come si muoveva col corpo e viso sembrava non una persona normale.
A una frase simile detta per sbeffeggiarla si era ritrovato con qualcosa in faccia di appiccicoso senza averne avuto sentore, cone lei che era partita offesa, ma davvero arrabbiata dicendo ai tre con lei tipo "è mai possibile che a questo fottuto mondo non cè ne uno che dice che io sono normale? Che poi, cosa è la normalità? Abbiamo rottinculo madornali, snobbisti teste di cazzo, bulli di buona famiglia spacciati per gente per bene e poi merde o gente devastata dalla vita che non riesce a fare altro che sfogare sugli altri il prorpio male, arraffoni merdosi, politici che sono quel che sono, gente che riesce ad apparire normale e poi sotto sono psicopatici, sociopatici, sclerati, abusatori e la lista è lunga... ah, se noi lo sappiamo!! E poi... arriva la gente che dice  A ME che sono strana o non normale... posso indignarmi?? E poi dicono che io mi sfogo in modo stronzo sugli altri.... e in quanto a te" tornando all'uomo che legato scuoteva la testa per scrollarsi di dosso la roba appiccicaticci che gli sembrava, quella caduta sugli abiti, rosella "sono anormale? Sono fuori dalla logica? Bene, visto che il mondo mi vuole così e io non ho intenzione più di lottare e combattere ma mi areno... che lo sia, allora...." e quella volta si ritrovò un animale color miele o cannella, era comparzo dietro di quei quattro e si era fiondato elegante e grosso più di un pastore tedesco su di lei ocn le zampe anteriori, mentre con la lingua pungente e rasposa gli leccava la faccia e lui stava impazzendo.

"Sono stronza e fguori di testa? Vediamo questa torturella... perchè è .. Ella!!" scoppiando a ridere fumando

L'aura che emanava sempre e in quel momento che l'aveva davanti di nuovo,  era cattiveria pura e follia, le risate non sguaiate ma di cuore e di scherno, maliziose e e malignità. Gli atteggiamenti che si accavallavano. Dall'abbigliamento a certi movimenti nonostante la stranezza, parevano pregni di eleganza e fierezza, compostezza e qualcosa di più della sua età. ma parecchie volte quando le partiva il momento di follia sadica, di scherno da bulla, pareva perdere in eleganza e a tratti pareva mancare compostezza apparendo quasi... sguaiata ma non da gente di basso livello ma da una che si divertiva ad esserlo. Schizzando in alto al fierezza e arroganza, supponenza, il senso di potere che aveva su di loro e azzerando tutto il resto come ci si sarebbe aspettato da qualcuno con quegli abiti e le storie raccontate su di se..
Le cos eche pensava ogni volta che lei appariva e si comportava in modo strano erano "una cafona con arroganza", " esponente degli arroganti",  leggenda di coattagine e stronzaggine", "è una criminale a piede libero ed è così criminale che denunce e confronti con gentaglia che lui aveva affrontato era riduttivo, con comportamenti da gente fuori di testa dei peggiori cartelli e gestione delle sostanze peggiori"  e poi la "camminata cafona" che non era cafona come una persona che se la sente e tira con abiti di pregio ma non ha classe, eleganza, capacità di muoversi con leggerezza o stile e via dicendo. Come accadeva con cantanti o gente che diventava famosa e poi quando appariva davanti ai fotografi ti chiedevi chi cavolo fosse. Lei si comportava, gli sembrava, con cafonaggine di un bambino che fa e prova cose per la prima volta e appare goffo e impacciato apparendo come gente che entra in un luogo di altre classi e si nota SUBITO. Ma era artificioso e voluto, si chiedeva sempre?

Quella donna, che pareva giovane ma a tratti più matura in molte cose, aveva portato quasi a follia tutti loro. Dopo averli cacciati e catturati comparendo di persona e inseguendoli camminando con calma e tranquillità mentre quelli con lei sembravano militari esperti. E lui che era stato in carceri duri o in situazioni estreme, non risuciva a reggere quello che lei emanava e lo inquetava. L'aveva vista, con quegli stessi abiti, osservarli divertita per come erano ridotti dopo ore di interrogatorio e sevizie. Ma non classiche, ma che lui no naveva mai neanche conosciuto. E per l'ennesima volta lei apparve, sena fargli capire quanto tempo era passato, cosa pensava o volesse. Facevano mille domande e interrogatori ma sempre slegati, di cose opposte alle altre e via dicendo, non comprendendo lui stesso cosa volessero davvero. La spiazzata che gli diede, a lui e agli altri, fu tempo prima quando se ne uscì appena entrata, con domande personali su di loro. Tanto che tra loro legati e messi in fila ma molto distanziati, in un modo assurdo per lui, con le sedie legate da catene che pendevano fino al soffitto alto e che tirandole non sapeva da dove le sedie si sollevavano e si ribaltavano, dondolavano, roteavano con loro ben stretti come fossero su un ottovolante e ancora no ncapiva il perchè, si fissavano incerti quando non storditi e si chiedevano tra loro "ma che significa?"

Chiedeva del loro trascorso da bambini, un altro momento ragazzini, poi appena uomini. Amicizie, amori, legami, cosa provavano e cosa sentivano loro su queste cose, come le conoscevano e riconoscevano. E poi chiese delle loro relazioni, del sesso e di nuovo, cosa provavano e cosa sentivano loro su queste cose, come le conoscevano e riconoscevano.
Ma quella volta che ricomparve, gli sembrava parecchio più dura, che una tipa strana che si meteva, bevendo e fumando, a chiedere di cose personali ai suoi prigionieri.
Sfrontata, come se fluttuasse sul pavimento, tanto da sembrare irreale e pronta a scomparire, si udivano i ticchettiii dei tacchi ma non si vedevano le scarpe perchè l'orlo carezzava il pavimento. Con un ghigno inquietante e rabbia e follia che plendenva negli occhi verdi. Era sicuro che ore prima fossero castani.

"..." lei fumava, abbracciando con le labbra il bocchino che pareva in metallo argento o simile, creando attorno a lei una nebbiolina e impalpabile velo argentati che aumentavano l'aria che aveva di suo. Di nuovo l'ambiente sembrav quasi irreale e non umano, come dislocato altrove.
E quando espirava lo faceva sempre come fosse un gioco, semplice e d'abitudine, e come se soffiasse con dolcezza su delle candeline immaginarie. Il suo trucco non era esagrato, volgare, troppo presente come per tutte normalmente ma si vedeva che aveva del trucco sul viso. Già dall'inizio le aveva detto per scherno che se si colorava di rosa gli zigomi come tutte le donne normali, sarebbe stata anche più carina, meno una morta, dalle parti più accennate color bronzo chiaro sfumato dove si voleva dare volume o snellire sul viso certe parti, gli occhi e labbra truccate ma mai esagerate come certe donne che avevano chili di prodotti addosso.
E quelle zone truccate per risaltare o altro lui non ne capiva di truppo certe parti erano più scure del suo colore naturale, sebbene non fossero esagerate ma si vedeva dal contrasto che era trucco.Troppo chiara, lei,  tranne i giochi di luce del trucco, ma senza quella roba che mettevano le donne rosata per dare colore al viso chiazzando le gote. Lui la sfotteva quando poteva anche per contrastare cose gli facevano, dicendole che sarebbe stata uno schianto ccon quella roba rosa sulle guance, di mettere un rossetto rosa invece di quel tipo mattone non sapeva, di enfatizzare gli occhi meglio perchè potevano essere ancora più da gatta. Lei fumava portando indice e medio che tenevano la sigaretta al centro delle labbra, parallele, inchiodando gli occhi in quelli di lui o degli altri che parlavano, e sorrideva come se si divertisse. Ma a parte gli abiti, sembrva che si truccasse sempre allo stesso modo. così come le unghie. Mai laccate o decorate come le altre. Sembre come se fossero con uno smalto trasparente, questo si capiva dalla luce, che avesse uno smalto, e le unghie erano poco lunghe, sembrava mezzo centimentro massimo dalla distanza in cui restava in piedi o sedeva da loro, e tondeggianti. NOn studiate o da manicure come tutte le donne facevano con unghie finte. Non vedeva la bombatura tipica delle unghie finte aggiunte che a lui semrbava ocme se le avessero prese a martellate e queste si erano gonfiate.

Alla fine per ztuzzicarla  le sorrise beffardamente, sfottendola che non sembrasse graziosa senza un pò di colore rosa al solito e che si chiedeva che aspetto avesse sotto quell'abito ingombrante "anche ci sono, visto che per non so quanto tempo ci hai chiesto del sesso che abbiamo fatto". Risse lui mentre gli altri lo seguirono stretti alle sedie, ma queste ancorate a terra nonostante la catena dritta dietro di loro.
E lei sorrideva beffarda e come pronta, nel suo cervello, a ribattere ma in modo orribile. Pareva ammantata di malignità fin nelle ossa. e le sue mani, aveva sempre notato, si muovevano come tutto il resto come calcolato e facendo degli archi immaginari ma le dita, le vedeva sempre sempre muoversi e restare posizionate in pose strane. Avrebbe detto come le muovesse per qualche danza o simili. E anche quando teneva quel bocchino, le dita erano in modo a metà tra il naturale per lei e lo studiato, armonico.

E poi rispetto la volta precedente che era apparsa... Aveva tenuto un braccio dietro la schiena, il capo e un pò il busto verso destra, non molto ma si  capiva, e lo fissava come le prostitute che stavano davanti a lui sorridendo, pronte ad agire per il loro lavoro. Fu quella la sensazione di dejavù che ebbe vedendola in quel modo, in quel momento. Il suo atteggiametno sembrava come un sorriso malizioso e monello, come pronta come quelle donne a dar il via ai giochi piccanti partendo da uno spogliarello. Ma lui terminò come uno specchio rotto quel senso di giù visto, quando lei sorrise in un modo terrificante, metnre gli uomini che parevano militari intorno a lei restavano in disparte, che lo osservavano, altri torturavano, altri ancora stavano sempre dietro di lei e pronti a cosa le servisse, non proferivano mai parola se non chiedere a lei qualcosa in una lingua che non conosceva o solo osservando lei  e poi agendo, come se parlassero nella mente. E aveva mostrato nella mano sinista un oggetto che l'aveva lasciato interdetto.

"Io ADORO le miniature, le riproduzioni in scala, questo vostro mondo moderno è perfino meglio del mio!! Sai, ai miei tempi era difficile e costoso far creare riproduzioni da collezione di tante cose... e ancora di più, se funzionavano. Riuscivano a creare bellissimi carillon o meccanismi minuziosi nelle parti piccole ma... questo vostro mondo è straordinario per come avete rimpicciolito molte cose... ma anche il cervello, purtroppo! E' triste vedere come una come me si aspettasse... un'evoluzione al meglio della razza umana dai selvaggi. sporchi e maschilisti e invece... siete peggio, a causa anche della stessa nuova tecnologia che rende facile per tutti fare lo schifo! E ora io sono qui per potare i rami danneggiati! Io sono la Giardiniera del Sogno, intendo colei che per un ideale coltiva o estirpa, si prende cura o elimina in base alle necessità che rovinano le persone e il mondo. E ora, grazie al potere della tecnologia del vostro mondo..." elevando con una mano l'oggetto e con l'altra come presentandolo, con occhi come se osservasse qualcosa di straordinario..." procedo di mia mano, perchè mi sono stancata delle gentilezze dei miei servi e... desidero che tu mi dia delle risposte. Non voglio sprecare il mio potere magico ocn voi, è così semplice utilizzare di mia sponte questi gioiellini che ai tempi sarebbero stati definiti diabolici per provare da mè, per una volta, cosa significa ottenere ciò che desidero... ma prima, voglio capire l'utilizzo, vediamo..."

Portando l'oggetto nella mano destra, portò la sinsitra  in una delle pose delle dita come studiava dal basso verso l'alto creando dal niente una sorta di blocco di fogli. E lo studiò e poi iniziò a commentare, votlandosi con busto un pò e viso verso quelle pagine che levitavano per aria.

"...Mh...Mini motosega da potatura  a catena con batteri4, con 2 catene intercambiabili da 4e 6 pollici e due batterie da 24 V e caricatore rapido, per tagliare il legno e lavori di giardinaggio. Pesa solo 1 kg, risparmiando tempo e fatica. La lunghezza è di soli 35 cm.una batteria che può durare fino a 20-40 minuti. Questo è sufficiente per 50 tagli efficienti di maxdiametro di taglio massimo 14 cm. Con la comodità di questa motosega elettrica portatile, non vedi l'ora di tagliare i rami del tuo giardino! FANTASTICO! .Il motore in rame puro ottiene una trasmissione diretta forte e durevole che ti consente di tagliare in modo fluido ed efficiente. Con 20.000 giri/min,non cè cosa che non puoi fare!  La cosa più importante è che se il motore si surriscalda inaspettatamente, smetterà automaticamente di funzionare, il che può proteggere efficacemente la vita del motore stesso, e dissipare il calore in modo efficiente e offrirti un'esperienza più sicura. Prestare attenzione al primo utilizzo ad impostare la tensione della catena... ma questo lo hanno già fatto loro..." fece muovendo le dita come se scacciasse un moscerino ma le pagine si voltavano da sole "Per sicurezza, tua e del lavoro, indossa i nostri occhiali e guanti antitaglio prima di prepararti a tagliare per... non cè bisogno! Cosa vuoi che succeda a una Strega centenaria che varca i piani come se saltasse alla corda...?!?...Mh... non pare ci sia altro di interessante! bene allora... procediamo...!!" fece questa. Mostrando una motosega piccolina che pure nelle sue mani piccole e fini sembrava anche troppo grande.Sembrava  di impugnatura troppo larga per la sua mano , nera e come di ottima qualità, non le cinesate da poco, mentre la mostrava compiaciuta a tutti loro vontandosi col busto come se alzandola in alto la luce la evidenziasse meglio, con una contentenzza che faceva a cazzotti con quanto appariva poco prima.

"perdoni, mia Signora, ma per mia esperienza con quelle che abbiamo usato prima... La catena si allenta facilmente e mangia troppo cioò che si deve tagliare. La causa è dovuta alla qualità di arrotatura della catena e un ' dentino davanti ai denti taglianti  troppo basso.La motosega saltella e diventa pericolosa non avendo nessun sistema di sicurezza se non una barretta a copertura della parte superiore della catena, che,a mio avviso,   inibisce il taglio da sotto. Quest'ultimo è fondamentale nella potatura perché evita che il soggetto da tagliare si strappi  e divelti in modo orribile. Lo dico da ex potatore professionista. Il commutatore di verso posto sopra il grilletto di avvio è troppo lontano per le vostre dita. Per questo mi offro come..."

"Rifiuto!" sebbene fosse tutto parte della messinscena, il modo in cui lei  lo disse come altre cose apparve a tutti come offeso, vergognoso, come se le rivoltasse contro "Continua con il tuo compito, oggi ho deciso come onore per quest'uomo che ha retto molto bene, provvedere io... a un ballo, insieme!" fece lei tornando come prima. Gli si avvicinò, leggera e quasi saltellando, ghigno e occhi lumionosi, per poi essere così vicina da prendergli entrambi i lembi della camicia aperta e sporchissima e chiuderli nel suo pugno, tirandolo un pò verso di sè, inclinandosi un pò "Tu e io danzeremo insieme in questo demoniaco duetto di disperazione. La tua tenacia mi inebria, mi regala qualcosa che non provo da tempo e quindi, come gesto di rispetto, sarò io a provvedere al nostro tète a tète!!!" Guardandolo negli occhi a pochi centimentri l'uno dall'altro, lui senza capire "E tutti voi ne uscirete disperati e dannati, nel corpo, mente e anima, così come lo è la mia...! E sebbene io abbia smesso la mia amicizia con quelle persone rispetto a prima, visto che non mi accettano per come sono e si aspettano per i loro pruriti io debba cambiare... allora non mi resta che continuare con solo gli accordi e il mio impegno! E fare ciò per cui mi sono prodigata di aiutarli. Se io devo essere stronza agli occhi degli altri, allora che lo sia davvero!!  E sarete tutti voi feccia e pagare per il dolore che mi procurano loro... perchè sarò egosita adesso e non posso di certo bastonarli! Mi servono! Devo giungere al momento di andare con la mia pace, e ho bisogno di loro! Se quella persona mi ha pregato, senza però chiedermi scusa, di pensare a suo fratello, Jd e gli altri perchè non avevano colpe... quanto sbaglia!... Allora che sia così! Farò finta che non sia accaduto qualcosa con loro, e resterò in parte amichevole, ma tutto ciò che per la feccia di prima e loro per dirmi sempre di cambiare e di esser cosa dicono... erutterò la mia rabbia e dolore in un mare di terrore perchè questo mondo possa avvertire pure nell'aria i miei malesseri! Che questa notte speciale sia di avvio per il mio SFOGO! Finchè non sarò andata, non posso punirli, devo tacere, la poi sentiranno, OH SE SENTIRANNO!!... la mia rabbia fin nella testa!" torcendo il colletto dell'uomo che mostrò senso di fastidio nel respirare "E se in nessuna parte del mondo cè un posto per me per come sono e sento di essere dentro, che il mondo urli di paura per la mia risposta! Io non resterò docile al morir della luce!" Urlo e mi rivolto in ogni bel giorno e oscura notte! Se io non posso essere amata e voluta per come sono, che  il mio essere Giardiniera del Mondo e del Sogno sia portato al completo anche per mia mano!" lasciandolo e prendendo con entambi le mani l'attrezzo che iniziò a rotare e fare casino, segno che era di ottima fattura. Lei rise e ghignò, le luci parvero perdere luminosità di un pò e attorno a lei apparvero cose mostruose e assurde, che si muovevano e le si accostavano mentre lei rideva di cattiveria. La testa dell'uomo iniziò a girare, inizil a sentgirsi male ma non per le sevizie, ma qualcosa gli giungeva al cervello e parve non vedere più gli uomini, la testa gli cadeva sul torace e quando la riportava in alto, no nsapeva gli altri, lei era smepre lì ma non cèra più nessuno degli uomini. E quelle cose! Sembravano la rappresentazione come un'allegoria macabra e horrorifica di peggiori incubi o come disse lei, sono la rappresentazione e allegorica del epggio dell'uomo. Poi la vide ridere con un sorriso enorme e muovere l'attrezzo come in un film americano tipo- non aprire quella porta- con movenza cafona e arodre bifolco, e calare la catena contro di lui, ma fra le sue gambe e un terrore indescrivibile lo avvolse.

Cinque minuti dopo

Lia mise giù la motosega che si era fermata da qualche attimo. Lo fissò come se fosse qualcosa di sporco e fastidioso. Con il broncio. per le droghe nell'aria, lui e gli altri erano prima impazziti con visioni e momenti di orrore creati dalle loro menti, unite ai usoi gesti che mimavano atti atroci su di loro, e poi erano svenuti. Il sistema di protezione del cervello aveva preso il sopravvento, facendo loro perdere coscienza nel momento di eccesso di risposte.. E di nuovo erano svenuti per il troppo dolore fittizio, non reale, e la situazione eccessiva per loro. Non erano stati veramente torturati e il sangue che si vedevano nei momenti di veglia, erano solo tagli superficiali con i rasoi da barbiere. E lei aveva solo calato l'attrezzo acceso fra le sue gambe a colpire la parte imbottita della sedia, che era infarcita con una sacca di sangue che con le lame rotanti si era squarciata e si era visto il sangue uscire a fiotti, ma a lui no naveva tagliato niente.

Kovacs sospirava tranquillo a questo. Era accaduto solo una manciata di volte di rendere l'attrezzo di abusatori e stronzi fin nell'anima biforcuti ma per davvero, perchè imparassero a vita che gli atti fatti su donne trattandole come vagine semoventi sarebbe finito pagato. Letteralmente si era spacciata con Etta e le altre una ragazza normale pronta per essere abusata prendendo ispirazione da cosa loro avevano fatto,c on tanto di video delle loro bravate online ma solo loro non riconoscibili, e aveva creato una se stessa invitante per quell oschifo. E aveva retto anche quando loro l'avevano presa, essendo sola e avevano con le altre creato un piano per cui erano estranee, e tentato di abusare. Kovacs e gli altri due sudavano freddo, sapevano benissimo i suoi terrori e paure, eppure constatarono che la rabbia e la voglia di fare MALE l'avevano resa lucida e pronta a...far male. E Kovacs si era chiesto quelle paure e terrori non erano solo nella sua testa dopo le esperienze e cosa si portava dietro. E aveva assistito non potendo agire prima, a lei attorniata e poi avevano preso Etta e le altre e in una zona di un parcheggio pronti a fare il loro schifo, ma tutte le loro vittime precedenti non erano Lia. Infatti lei morse con rabbia la faccia del tipo che non si capiva se avess eperso un pezzo di carne o era penzolante e prese a legnate, suonandoli come tamburi, i presenti con le altre del gruppo militare speciale, che facevano il loro. Zidgi si entusiasmava smepre quando lei menava malissimo la gente, co ntanto di incoraggiamento e tifo e commento.
Ma il peggio venne dopo. Dopo che li affettò un pò e questi spifferarono chi abusava, chi teneva solo, se erano tutti o mancavano all'appalllo alcuni... dopo che questi cantarono nel pianto, moccio, sangue e disperazione di qualcosa da bravi figli di un paese di primo mondo dove per loro non cèra da pagare, fece cosa fece stare male tutti e tre. Avevano perso il fiaco già quando lei pestò male i genitali di tutti sotto la scarpa, e gli si seccò la bocca, dicendo che avevano sentito anche loro iul tutto. Fu il dopo.
NOn erano solo lei, il gruppo femminile e loro tre. Ma alcuni di quelli che aveva raccattato con problemi e che sfogavano i loro pruriti facendo i boia. Tenendoli lontano dalla società e aiutandoli come poteva, sebbene fosse un esperimento. E questi su suo ordine, presero i tizi, li bloccarono e fecero a metà il loro attrezzo, con cui si divertivano a rovinare la gente e trattarla da proprio sollazzo e non come persone, dicendo loro tenendoli svegli e cosnapevoli a suo di ceffoni, mentre gli altri guardavano e tentavano di urlare ma imbavagliati e il rombo della discoteca celava, che erano serpenti schifosi negli atti, e sarebbero stati serpenti fino in fondo, nel loro fondo, divertendosi a vedere come avrebbero abusato ancora da lì in poi. Fu una scena che lei resse e desise, ma quei tre ce l'avevano ancora scolpita. QUando si incavolava, quando vedeva che lo schifo era tale da farla andare fuori di testa, la punizione era così dura che la società l'avrebbe reputata negativa. Ma loro sapevano che quando faceva quelle cose, era da contare su una mano e mandava poi filmati e foto espliciti ad altre prede perchè si sentano come topi in trappola e lo faceva solo su chi meritava quello e oltre. Poi dei militari, che potevano dirle di fatto? La vedevano solo sfogarsi, male, su gente che doveva soffrire per quanto fatto... la lasciavano fare. Ma ogni volta che lei faceva qualcosa del genere, andandoci col pugno di ferro perchè diceva che ormai i soggetti dal dopoguerra erano tutti cresciuti di merda e non avevano avuto insegnato il rispetto di certe cose e la considerazione di queste, era suo compito come Veròna rimettere dei paletti perchè la cosa restasse ben impressa in loro. E a Kovacs e agli altri due era rimasto imperituro cosa lei disse alla fine.

"Rallegratevi, è solo un trattamente estetico, io avrei fatto di peggio ma secondo i buonisti del cazzo io non ho diritto di togliervi il DIRITTO, col cazzo che a certuni darei questo diritto ma lasciamo perdere, di poter fare sesso con tutti gli ormoni e figliare. Non potevo calpestare le noci fino a impedirvi di riprovare cosa vi fa essere BESTIE e merde, non potendo calpestare inoltre quei diritti che per me voi non meritereste, allora agisco in altro modo. In questo modo il vostro stronzetto non entra più, e dovrete sudare mille camicie per.... ahhh, che me ne frega di spiegarvi. Per rendere la cosa ancora più incisiva, prima di fasciarveli, i miei ragazzi hanno spalmato sulle parti tagliate a metà un prodotto nostro che... aumenta il periodo di cicatrizzazione, quindi per quando andrete in ospedale non sanguinerete più ma... per trovare una soluzione dovranno tagliare la parte giù rimarginata, quindi la circonferenza diminuisce oltre che non riavrete più il robo come prima ma dovrete piangere sangue e dolore se  vorrete di nuovo scopare e figliare. Spero che vi godiate questa punizione stra meritata, merde! E' assurdo che io, che non ho avuto niente dalla vita, neanche una persona per cui io provassi qualcosa che però mi desse rispetto tanto da dire -vabbè, tu vali qualcosa, voglio starci!- e invece solo sputi in faccia e devo pure rendere rispetto allo scopare degli altri... vaffanculo!" andandose indignata, lasciando quel gruppetto mezzo nudo e col davanti imballato come se avessero un pannallone strano, con l'ambulanza chiamata e l'ira fuesta in corpo da sbollire.
Kovacs poggiato al muro dietro la porta chiusa si riscosse mentre lei non rideva. NOn faceva niente. Si accorse del silenzio e inattività troppo prolungati.
Lia rimase attimi, lunghi, a fissar el'uomo svenuto, come in preda a depressione e dopo che i valori dell'aria erano tornati respirabili per loro, tutti erano tornati. Con le Stoddarde, Lia poteva avvertire solo come una puntura leggera nella mente, qualche impercettibile segno dell'effetto delle droghe volatili nel sistema dell'aria. Dopo attimi di lieve stordimetno, diceva come quando beveva un bicchiere di vino frizzante che le piaceva, tornava se stessa. Le nanomacchine aveva fatto il loro lavoro e lei non risentiva di nessun tipodi prodotto per drogarsi e drogare. peccato come diceva Milan che le Stoddrde erano così poche salvate dopo la morte del loro creatore che lei era la prima con una consistente quantuità in corpo e le reggeva e loro funzionavano, ma non bastavano per altri test, così dovevano crearne di nuove e loro e lei doveva fare da cavia per capire i risultati e come progrmmarle.
E questo significava che rispetto tutti gli altri lei non risentiva di certe cose.
E quando i tre furono dietro di lei, le chiesero, vedendola non muoversi, se andasse tutto bene.

"Eh..." si riscosse lei, voltando il capo verso la spalla ma senza guardarli "Certo! Come sempre!"
ma in verità voleva urlare. Dissociarsi ancora, non lo faceva in toto perchè cèrano Torque e gli altri, ed eruttare ciò che provava contro nemici e stronzi immaginari facendo il peggio che potesse mai immaginare. A volte anche contro Dorde, Jd, pochino Milan e tutto quelli della sua vita precedetne.

Le avevano sempre messo dei paletti, quello non piaceva, l'altro non andava, non era buono quell'altro, diceva in maniera troppo genuina, appariva troppo stupidina per molti, sembrava così, era meglio se stava calma, tranquilla, non esternasse troppo, non... non... non... sempre porte in faccia e commenti, discussioni e "consigli" dati però come un rimprovero che alla fine pesavano quanto quelli dati da chi aveva lasciato indietro. E questo non lo sopportava. E cosa era uscito fuori dalla sua famiglia! Tutto troppo!!

"preparatevi, questo potrà proseguire senza di noi, ci penserà Torque. Voglio andare alla Dimora rossa" lanciando in aria la mini motosega che Zidgi cercò di acchiappare come un disperato, visto il costo essendo di loro creazione, dai loro laboratori, e rischiando di farsi male. Lei però non ci badò e con un'aria depressa si avviò verso la porta.

"Capo... che succede?"intervenne Kovacs seguendola, mentre Zidgi e Django litigavano per come l'avevano acchiappata "cosa succede? E' da quando ha litigato con il Leader che fa così!" constatando alle sue spalle, standole un paio di passi dietro, un modo di fare quasi scazzato e scocciato, peggiorando in certi momenti dove lei sembrava uno zombie perso con la testa da qualche parte " mi sente? Vuole davvero andare in Italia alla Casa Rossa?"

"Ti ho sentito, ci sono, non sono fuori di capoccia o come pensano tutti, che da come mi comporto sembro una stupida e sciocca!! E qualsiasi sia la motivaizone, che importa? Voglio stare per ora per i fatti miei!" continuando a camminare veloce per il corridoio, mentre rodeva dentro per la mattina.

Lia parlava con Norvil che si stava curando dal cancro e quando non era di sotto, ovviamente senza vedere nulla nel percorso, era con lei, discutendo nei salottini. Aveva studiato finanza senza terminare e ora che poteva continuare, gli aveva chiesto di gestire per lei un capitale, senza dirgli che era la parte nascosta che lei aveva messo da parte, il quinto dei Ori e ritrovamenti vari ed entrate e per certi progetti con Madame e altri. Era un conto... nascosto. Con il nome fittizio che utilizzava. E gli aveva chiesto di non dire niente a nessuno, neanche davanti Milan, semplicemente perchè entambi volevano che fosse un conto nascosto e di cui era meglio non fare mensione, mai, tranne se erano loro due a parlarle e che con quei soldi aiutava le persone. Quello era vero, da quel fondo suddivideva somme per varie agenzie loro, da aiuto per i poveri, a cambiamenti dei quartieri, pagare dei gettoni di aiuto a chi lavorava per loro, ma gestito da lei, da Legeia come IA con autorizzazioni speciali bancarie e al bisogno con sue deleghe. Questo perchè quei tre o come comuni come Lèon Ligueau. Di cui si fidava da dare un tetto massimo di prelievo ad autorizzazione e di cui sapeva non si intascavano nulla per gola. Ma era appunto, segreto, Milan non sapeva che ne teneva uno a nome fittizio e disse a Norvil che doveva restare segreto perchè era destinato ad aiuti e se qualcuno conosceva anche solo la presenza, avrebbero potuto additarle manovre o altro. mezza verità, come faceva sempre. E il giovane aveva accettato, contento di ricambiare i favori che lei faceva, sembrava non pensare più a cosa aveva fatto quel giorno che lui per sbaglio volò fuori dalla finestra per una bombae lo raccattò, insieme all'anziano e i suoi amici, che ormai lavoravano altrove la lui li avrebbe rincontrati nell'Avamposto che avrebbe gestito. Ovviamente, sotto ben controllo e gestiione maggiore. ma sembrava che fossero persone perbene, e quindi si fidava. Norvil con il conto non doveva far altro che farle un resoconto giornaliero dei movimenti e cosa restava, e aggiornarla su chi aveva prelevato, chi versato, che fondi vi erano in stallo e altri conservati. In quel conto mancavano i tesoretti fisici, ossia oggetti antichi del quinto, che teneva da parte dei Sepolcri dei Crell, i luoghi fisici dove vi era il Core dei Crell. Milan e Dorde sapevano che si trovavano nello Chateau. Errore. Per preservare quelle IA perchè fossero i regolatori e controllori super partes, giusti e senza la sporcizia umana, aveva deciso con David e Imogen di acquistare dei luoghi privati, far fare lavori sotterranei per delle camere segrete in cui conservare la metne delle IA fisiche e agganciarle con i migliori metodi di collegamento esistenti, quindi varie strade oltre l'etere e nuove tecnologie, anche antiche, perchè continuassero ad operare anche senza che qualcosa potesse accadere allo Chateau. Tutti i Crell più Legeia quindi, avevano un loro Sepolcro segreto solo a una manciata di persone e nessuna di queste erano i due fratelli e i veterani. Inoltre il sepolcro di Legeia presentava un luogo speciale di fuga di emergenza dove rifugiarsi o, come un lettino stile criogenia, infilarsi e addormentarsi in stasi, il tempo necessario. Il mantenimento in stasi e griogenia erano studiato, ma meno, e David le aveva detto che era sempre meglio avere un'unità al bisogno, non si sapeva mai. E quindi quei Sepolcri erano segreti, custoditi solo da Helias al massimo ma con il segreto obbligato del Master di sistema, ossia Lia o chi per lei. Non più i fratelli. I quali facendosi i fatti loro e non interessandosi di amministare cosa gli doveva, non sapevano niente.
Questo aveva permesso a Lia di decentralizzare tutto il potere dell'organizzaizone in due punti, uno dei sistemi di intelligenza e protezione e l'altro la parte fisica e umana. Se ve ne fosse stato bisogno, avendo un cervello fittizio di appoggio che Milan e Dorde crevano ancora i Core, lei avrebbe potuto bloccare tutto e far cadere lo Stato esistente con Milan e fratello a capo, dicendogli che o mettevano la testa a posto, dalle stronzate che stavano facendo e lei cercava di bloccare, o col cavolo che tornavano a capo di tutto. Era un modo estremo, ma vedeva sempre più che quei due operavano per due vie. Cambiare il mondo prendendo dalla feccia ogni cosa gli appartenesse e quindi rimpinguando il potere e ricchezza dell'organizzaizone, facendo affari e alimentando certi soggetti voelndoli poi far cadere dall'interno ma comportandosi come a lei non piaceva, e l'idea del sovreannatureale. Quel dannato desiderio di aver ele Chiavi della Continuità per cui con i misteri dell'occulto dei preticelli delle sette che frequentavano, potevano prevaricare sulla Ruota del tempo, del Ciclo naturale e bypassare l'idea della reincarnazione. Con il potere che quelli dicevano di avere, potevano riportare in vita chiunque in un corpo nuovo. A lei non andava a genio. Primo. Quale corpo? Di chi? Chi butavano fuori per prenderlo loro? Secondo. Lei no ncredeva che quella roba esistesse perchè significava che realmente cose più grandi di quello in cui credeva... esistessero da far ribaltare molte cose.che per lei semplicemnte erano idelogie di vecchie guardie legate ai misteri non conosciuti, perchè per la religione tutto ciò che era scienza era contro Dio. E poteva starci, credevano nei giocatori dei cieli con loro come in the Sims. Amen. Ma non nel loro secolo con sotto di loro i migliroi laboratori di ricerca di svariate discipline scientifiche. E lei, si mangiava le mani vedendoli con occhi lampegianti di orgoglio per gli stronzi che poeggio di loro, se la sentivano con libri e menate su misteri segretissimi. E voleva strozzare qauei due con somma goduria perchè come per chi prtaticava il soffocamento erotico, poi dicevano che la metne si apriva e tutto era grandisoo. vabbè, pensava, ma se funzionasse con loro... E poi il tradimento di tutti quanti.
 E lei ragionava. E Norvil stava sempre non davanti a lei come lei gli chiedeva, ma in disparte, perchè si sentiva un pò in soggezione da tempo tra quelle persone e con lei, perchè sembrava sempre pronta a ribaltare le cose e rimettere ordine, per cose positive ma sempre però in modo determinato e con il broncio. Se prima lavorava per gente che camminava sugli altri e li sfruttava, lei e loro non lo facevano, anzi aiutavano e tentavano di cambiare le cose, ma era lei quella come sempre in conflitto con se stessa e col mondo. E non sapeva se rapportarsi ocn lei come gli chiedeva, da pari o persone di fiducia, come vedeva che faceva con altri e sopratutto con quei tre, o un pò lontano come qualcuno che lavorava per lei e manteneva le distanze. E molte volte parlavano ma lui stava sul salottino che stava parallelo alle finestre, quindi dando loro le spalle e alla sua sinistra sul muro poco distante, quel ritratto di lei nel pieno di un turbamento di depressione da parlare da solo. E mentre discorrevano, studiavano i conti o lei lo preparava per i suoi compiti finite le cure, l'occhio gli cadeva sempre sul ritratto e poi su lei, come un confronto continuo. E aveva visto che era più il tempo di lei con il viso triste, a volte perso nei suoi pensieri da essere distante e quasi sofferente, che con sorriso e istanti di pace interiore. In effetti la vedeva ridere ma solo quando era Veròna o combinava cose e quando pareva un sorriso sincero, era più amaro che altro.

Milan aprì la porta e rimase freddo, gelato, a fissare lei e poi il ragazzo che si era voltato sorpreso per l'entrata, e aveva staccato lo sguardo da quel dannato ritratto. Dorde in verità, come lei vide dagli atteggiamenti e lo sguardo adirato al ritratto, faceva sempre così quando lo vedeva, odiava tanto quel dannato dipinto che lei non lo lasciava in quel salottino e basta. NO! Faceva in modo che girasse ovunque andasse. Quando finiva nei salottini, quei tre lo prendevano dal muro e lo tenevano da parte per poi riappenderlo quando lei occupava una stanza. A sfregio, dicevano tra loro, come monito per chiunque volesse parlare con lei. per parlare con lei dovevano vedere quello. E siccome Dorde sapeva quando e perchè era stato realizzato, molto velocemente anche per gli standard del russo, gli faceva venire l'ulcera perchè era come schiaffargli in faccia le sue colpe. E cèra volte in cui litigavano, che voleva levare quel dipinto che sembrava urlargli -colpevole- o prenderlo a colpi di pistola per non vedere più quell'espressione. Per poi darsi del coglione da solo letteralmente perchè era come voler sparare a lei per togliere a lei, il suo.
E come quel giorno, più di una settimana prima, lei non voleva mai lo sguardo su di lui, solo quando vedeva chi fosse entrato e poi volgeva il capo altrove anche se discutevano. Con lui, gli diceva, non aveva nulla da dire.

"Esci, per cortesia" fece al ragazzo serio e questi guardò Lia, facendolo innervosire.

"Se... avete bisogno di qualcosa, suonate il campanello, sarò subito da voi" disse il ragazzo, ma più a lei, alla fine nonostnate le zona d'ombra della ragazza, le portava rispetto e considerazione. E osservando il modo di fare dei due, che ormai conosceva ma sapeva che stavano nella stanza insieme pochissimo, restò nel corridoio pronto a vedere lui sbattere la porta e andarsene per rientrare e finire il lavoro. Trovava la cosa strana. A volte lo vedeva entrare come l'uomo più felice del mondo e lei gli sorrideva e parlavano come amici, anche con lui davanti ma solo se non vi erano dicsorsi particolari o parlando in una lingua strana, metnre altre volte lui sembrava quasi l'opposto e Lia minimizzava dicendo che erano giornate -no- e altre negative. Ma no ncapiva perchè a voltre finisse a litigio con lei ancora peggio di prima e a volte discorrevano bevedendo e parlando di tante cose come cari amici.

"Quel ragazzo resta sempre con te, adesso?" fece lui serio e tirato

"Dopo cosa gli è accaduto è il minimo cosa faccio per lui adesso. Dopo, andrà per la sua strada con gli incarichi che gli daremo. Non ci vedo niente di strano, ho sempre fatto così!"

"Ma te lo tieni smepre..."

"Dorde, che vuoi!" fece lei fissando le finestre e mai lui, con aria demoralizzata

"Sono venuto per chiederti di non fare lo stesso con loro. Se sei arrabbiata con me, non mettere in mezzo loro. Sono tutti confusi sul tuo rifiuto di vedere qualcuno o interagirci. hai detto loro solo di lasciarti sola.  Come fai sempre. non costruire una prigione per te stesso con l'opinione degli altri verso la tua vita. E hai un brutto difetto, se stai male non chiedi aiuti ma fai da sola. In fondo è vero i ldetto -sei tutti i limiti che superi-, ma tendi a sparire e tornare sol oquando stai bene. Tranne quando ti fanno incazzare, in quel caso avivene come con Rò, Zay, ric...."

"..."

"Senza spiegazioni ne altro. NOn farlo a loro. Milan mi ha chiamato preoccupato perchè sono giorni che eviti tutti. Senza spiegazioni! E ti vedono con quel ragazzo e genti che pilucchi in giro per la Raccolta... a questo proposito, non sono affatto contento della tua mania di raccogliere micetti spauriti per strada e portarli in giro...  non trovo..."


"Primo, non sono micetti... secondo, non ho motivo per darti spiegazioni su cosa faccio, contando sul fatto che a voi della gestione di questo porcilaio non vi ha mai interessati... voi vi fate la vostra bella vita, fortunatamente senza la bamba, almeno quello, e venite qui solo quando avete da sbrigare la vostra roba o perchè questa è, di fatto, casa vostra... la principale... è qui che tu hai il tuo studio di pittura, insinuato sotto la gente come i vermi, è qui che hai molte delle tue cose... come la tua collezione di zippo di pregio e dal costo che secondo me, con i prezzi attuali degli organi visto che per povertà ormai tutti vendono qualcosa... a voi davvero interessa delle persone? Quanto consocete gli uomini qui, nonostnate vi vedano con rispetto e idolatria, quanto siete buoni con loro e saggi... facendo passare ME come stronza!"

"Lia..." fece lui stancamente portandosi l'indice come a sistemarsi gli occhiali, poi sospirando perchè aveva le lentine e se le mise in tasca "Agiamo secondo..."

"Guarda, non mi interessa... so solo che sono sicura che del mondo per ogni strato... voi non sapete niente! Se ti chiedessi quanto costa qualsiasi cosa di prima necessità... tu sapresti la risposta?"

"A che serve questa domanda?" come scocciato

"Chi no nconosce lo stato medio di vita, medio almeno, basso sarebbe anche meglio ma... non può fare molto per capire lo stato delle persone ogni giorno e come potrebbe vivere e farcela con il necessario... Ci sono persone che arrancano a fare tre pasti al giorno e questo vivendo in un paese del primo mondo, e parlo dei nati e cresciuti lì, non stranieri! O n ei paesi di secondo mondo, per essere più tragici, ho resoconti di persone che non possono permettersi una cavolo di torta di compleanno, quindi una volta all'anno, per i figli... una torta economica in generale in pasticceria costa sui... 18 euro? La classica? per tot persone, non mini! Non possono permettersela! E farla in casa è difficile perchè o comprano gli ingredienti oppuer non mangiano perchè non posso spendere per entrambi... tu e tuo fratello sebbene... partiti dal basso, avete dimenticato cosa significa sgobbare e trovars pochi pezzi in tasca che devono quadrare una settimana o un mese! Tu hai le tue entrate grazie al generale, e hai la tua rendita da qui! Milan vive sul suo ruolo ma -vive- al massimo come fosse il principe del Galles. Avete dimenticato da tanto tempo cosa significa essere niente..." con astio, non guardandolo mai

"Mi guardi, per favore?!? Sei ancora offesa e in sciopero per quel giorno? Sei ancora adirata?"

"AH!" fece lei con un colpo del petto come se le uscisse con tutto il sentimento, un verso di frustrazione "non sei venuto quinid per chiedermi scusa, ma no, non sia mai!!! Come fu per Rò, che non comprese mai il male che mi fece, quei due, per tornare indietro. Tanto sono io con disperazione che ho incubi, momenti in cui rivedo e riprovo tutto... che vuoi che sia, siete voi tutti offesi e scocciati dal mio di comportamento, il vostro, di tutti, va benissimo!"

"Vuoi che chieda scusa? Che ti chieda perdono per un mio..."

"Certo! Chiedi a me cosa dovresti fare, tu che vuoi cambiare il mondo e renderlo giusto, domandando a me però se devi proprio... poi mi si chiede perchè odio..." alzandosi scazzata e andando su un tavolino a fianco del salottino "nulla cambierà, e quindi a che mi serve restare? Meglio la morte e lasciarvi nella merda che vi piace tanto!" trafficandovi sopra

"LIA! Come ti dissi....!" ma sussultò e si voltò rigido verso di lei, che gl idava la schiena, per gli scatti metallici che gli arrivarono e si fece più serio "Posso capire il tuo dolore, ma arrivare a puntarmi un'arma contro, perchè io capisca dai tuoi gesti estremi i miei errori... non è esagerato? Cosa risolvi con una pistola in mano!?"

Lia si fermò, alzando la testa, e poi voltando solo il viso verso la spalla, finchè un altro clack metallico e un gesto con le spalle non sostituirono eventuli risposte, e mentre lo fissava come per dire < ma stai parlando con me?!? > non si voltò col corpo mostrando che stava armeggiando con una pipa da donna  metallica e gli scatti erano le sezioni ad aggancio "Serio!! Eri seriamente convinto che ti avrei minacciato con una pistola verso la tua fronte, incazzatissima, perchè secondo te sono così di bassa lega da avere questo comportamento standard? Che bello avere amici di questo calibro, che mi conoscono da pensare che sarebbe come i mafiosi che regolo le cose..." pronunciando tutto con astio e rabbia, occhi non rabbiosi ma quasi di delusione e pervarsi da tristezza, mentre sistemava la sigaretta e la accedneva

"Dai rumori sembrava una pistola e ho pensato che fossi arrivata al capolinea da mandare un messaggio... su questo ho sbagliato, mi dispiace, ammetto il mio errore! Ero sicuro che volessi fronteggiarmi ma... solo in certe situazioni lo faresti, sei più sottile e psicologica quando ti ci metti. Ma ammetto di aver avuto paura dei tuoi scatti d'ira..." tenendo le mani ancora nelle tasche ma si vedeva che stava sull'avviso

"hai fatto la fiammata, ammetilo! Ti è venuta la stizza e ... cosa! Pensavi che io fossi pazza da puntarti un'arma e finire le cose così? Cosa pensavi, che io fossi una di quelle che per amore sono pronte a morire?? Come la storia di quell'idiota scrittore Shimei Futabatei... Quando l'inglese venne introdotto in  Giappone, tradusse - I love you - come - Che bella Luna -. Diceva che i giapponesi, essendo riservati, non usavano parole come - Ti amo -e che dicendolo era troppo... e così ecco che  Ti amo , lo aveva tradotto come - Sarei disposto anche a morire. -... o -Per te... Sarei disposto anche a morire-
E ancora, perchè non è finita, pensava che con -Quando sono con te, la Luna mi sembra bellissima -  riuscissero comunque a trasmettere lo stesso significato... che poesia quest'uomo! E' un peccato che questi anedotti siamo per lo più nascosti ai più... quell'uomo era il novello Dante e Casanova insieme... e vorrei vedercelo qualcuno che è pronto a crepare per qualcun altro che desidera solo delle cose... "

"Quindi tu reputi sempre e comunque il romanticismo l'antitesi della stronzaggine?" vedendo quanto fosse cinica e prendesse in giro, sfottesse con l'espressione sul volto, i concetti appena espressi mentre la sigaretta creava un fumo particolare

"Sempre e comunque, perchè è da tanto che ho deciso e lo giuro così tanto da restare indelebile nell'anima, visto che credete nella reincazione, che mai e poi mai mi farò più prendere in giro da nessuno, me ne fosso di chiunque, per me non esiste più nessuno che merta niente da me! Alla fine è vero che è per quyella cosa che si avvicina qualcuno, non la persona. E io lo so bene! Io già non provo niente..."

"Bugiarda! Bugia! Ricordiamo quel segreto?" vedendola irata voltata con gli occhi soli su di lui

"...E se Milan e Zay hanno ragione e cèra qualcuno per me di speciale... che vada a farsi fottere! Che se la meni e vada altrove, come Rò, so che ne ha una anche se non ho controllato ma me ne fotto, perchè so che troveranno sempre e comunque qualcuna che li renderà felici... dici di no?" vedendo l'espressione di lui che pareva essere contrario e col broncio "io dico di si! La menata del - cè solo un amore, solo una pallottola a persona, non esisterà mai nessuno che possa sostituire tizia o caio, mai.. - e poi puntalmente trovano, oh, se trovano... sopratutto gli uomini. Come con me, sono solo IO che ci perdo, tutto e tanto, rimandendo senza niente. QUando dissi a quei due imbecilli di Ric e Zay delle cos,e loro compresero solo cosa volevano... come quando dissi che io credevo nel mondo ma il mondo, non fece neinte per me... io intendevo che rispetto ai miei per esempio credevo che vi fossero delle persone decenti che mi avrebbero accettata, voluta, magari provato affezione per me... e se anche non cèra nessuno e questo parli prima di avere a che fare con ZAy, magari nonostnate l oschifo che ero per le medicine, che mi volesse bene da convidere quello... ma poi tutto è andato a fanculo, ho allontanato al gente, ho visto solo che si voleva quella cosa e non me e che serve alla fine? SArei finita per essere solo una buona da farsi una volta, presa in giro magari, e ancora con video nascosti come si vede per ora e chissà che altro, ricevendo solo merda. Ecco cosa io ho avuto e avrei avuto. NIENTE!! Che ci fosse stato qualcuno che fosse veramente felice di me... avrei tanto voluto qualcuno non interessatoa  impegnarsi, magari, ma pronto ad esserci nel bene o nel male senza scappare, farsi indietro, agire per il bene... lascia stare a che pro...?"

"... stai parlando di quel Charles di quella serie comica/giallo di libri che leggi dove l'unico interesante è questo tizio?  Che si comporta in un modo che hai elogiato? Lui è finzione, Lia..."

"COME TUTTO!" esasperata" E nella realtà, che trovi? Pretendono, voglio, si aspettano... e se tu non provi niente per fare quello ma ti azzardi a fare una cosa, ecco che tutto va a schifio perchè la gente pensa col secondo cervello, eh!?" fissandolo male "Se va  amerda, quella nelo schifo sono io, perchè a loro che accade? niente, non gliela dai? Non ci si perde tempo, amicizia buttata nel cesso, legami ma cosa sono senza scopare... e quindi ecco che lasciano te come una merda e loro sono già con la sostituzione. Appena trovano una che si fa scopare, vedi come tutto si dimentica e pure vai di figli, dopo anche che ne avevano dodici! Che amorini! Hanno il cuore proprio scartavetrato dagli eventi e vogliosi di compagnia da trovare subito una pronta a farsi bombare e via che la vita continua... Ma oh!!! Mi dice che non è vero! Che..."


"Lia..."

"Cosa!! ANCHE TU COME I MIEI ODI SENTIRMI? NON POSSO SFOGARMI PERCHè A VOI TUTTI STA SUL CAZZO LA MIA VOCE E IL MIO LAGNARMI? MI DISPAICE COSì TANTO ESISTERE E ROVINARVI I PRANZI, LA VITA... COME SEMPRE" balbettando per la rabbia "...Cosa vuoi, vedendo qui!?! Avevo inteso che non volevo più avere a che fare con voi oltre l'ambito lavorativo, sopratutto TE!!!"

"Si, come quello che mi hai lasciato gentilmente la notte stessa di quel giorno che abbiamo litigato! MI ero svegliato per qualcosa di strano e sono andato in bagno, e al mio ritorno mi sono imbattuto in un cuscinicidio e una propensione incendiaria alla mia porta..."

"BUGIARDO!!" fece lei con astio "ho solo zaccagnato UNA volta il tuo cuscino perchè trovassi facilmente cosa ti ho lasciato, e nessun incendio, sempre ad esagerare..."

"LIA!" fece lui come a rimproverare un bambino che no vuole capire "hai pugnalato con uno stiletto, e non so come tu non abbia toccato il materasso, il centro del mio cuscino con una busta di plastica che conteneva dei fogli... minacce più che altro mischiate a quanto hai appena detto... e quando mi sono accorto di strani odori, non quelli dei tuoi saponi, è anhce da quelli che ho capito che eri tu, anche nessuno farebbe tali cose, posso dire, per lasciare dei messaggi... mi sono accorto di fumo che si levava dalla porta chiusa della mia stanza! Quella porta a doppio battente antica, originale, su cui tu hai attaccato de..."

"era la nostra plastilina collosa per non rovinare i muri, smettila di lagnarti per la porta, sono giorni che sento da tutti questa cosa, ma non è vero, non rovinerei a cazzum qualcosa!!!"

"... e quel fumo che usciva da sotto la porta chiusa, sono andato di corsa a controllare e... che cosa strana, non era fuoco, ma a terra qualcuno, aveva poggiato dell'incenso acceso con un cono che dirottava il fumo verso il basso, entrando da sotto... che dobbiamo fare, devi sempre fare teatrini per enunciare i tuoi..."

"Se non ti piace... uccidimi!" lei fece secca, diretta, guardandolo negli occhi "se io sono per tutti un fastidio, cè sempre il metodo classico e semplice... uccidimi, e tutti i tuoi fastidi svaniranno..."

"stai tentando di farmi arrabbiare per un mio comportamento... non accadrà come con quella spia, signorina! Che ci ha incontrati dopo tempo che non lo assumevamo e tu sei andata a parlargli con occhi speranzosi che lui ha scambiato per ammirazione, almeno, quella cèra per cosa lui sapeva fare, ma tu gli hai chiesto se aveva licenza d'uccidere ma Milan ti ha rimproverata dicendoti chiaramente di non sperare che lo facesse con te, perchè lavorava per noi....e quando ti ho rimproverata io, dopo, mi hai accusato di volerti far soffrire sempre di più e che avevi solo chiesto se dietro pagamento faceva lavori puliti, ma ioe milan ti conosciamo o uno come lui non ti avrebbe rimproverata... E no, non starò al tuo gioco come con la spia perchè ti si uccida, mi fai arrabbiare..."

"come quello nella Casa delle lapidi?" fece con un grugnito lei "penoso, ti avrei preso a sberle!"

"Ma quella volta abbiamo chiarito e tutto era tornato normale..."

"Come no!!!... come è stato bello, sentito per me, vedere te che facevi nervi e i tuoi atteggiamenti perchè avevo chiesto di mangiare per una volta insieme, io, te e tuo fratello visto che eravamo tutti presenti, e hai fatto casino! Che bel pranzo...! guarda, ce l'ho così qui dentro" toccandosi la testa con un indice "che è messo proprio fianco a fianco con quelli ocn la mia famiglia, le feste del cazzo in cui dovevo partecipare a forza che di festa non avevano nulla, e quel dannato compleanno dei diciiotto anni che è stato l'inferno per me! Si, hai ragione... è stato così bello che è sul podio delle volte di merda in cui mni sono sentita una merda...."

"Non era mia intenzione, ma io..."

"Cosa....COSA PER DIO!!!" fece lei uscendo dai gangheri mentre lui appariva tranquillo "pensavo che fossi contento anche tu di passare del tempo insieme, e sopratutto parlando da persone normali con tuo fratello a tavola!! Invece avevi sempre quell'espressione costipata, offesa, scocciata... così..." facendo gesti con le braccia e come pensando a elencare come appariva "e il modo in cui guardavi tuo fratello o avevi iniziato a dirmi di calmarmi, fare così, stare in quel modo... voi come i miei, non vi accorgete quanto dolore e quanto uccidete gli altri con i vostri modi e frasi, parole, affermando però che non è vero...! Ma vi si vede! E come fate stare noi... non ve ne frega nietne! E il peggio è che chiedete a me e quelli come me di cambiare, trattenersi, fingere!!! "

"..."

"io non ho vissuto un cazzo perchè la mia famiglia non faceva altro che dirmi che ero una delusione per qualsiasi cosa, che se commettevo uno sbaglio anche non dipeso da me ma dagli stronzi che mi hanno rovinato la vita.... ah gli errori! sbagliare è il miglior modo per capire se stessi e come crescere,  e bla bla ma con loro non si poteva. Se sbagliavi ti facevano sentire una merda umana, come se fossi feccia e non meritevole di un cazzo. Sempre a dirmi che se io facevo sesso o qualcosa con qualcuno ero una schifosa, se me volevo andare ecco a descrivere altre ragazze che erano andate via e sempre a dire che chi lascia la famiglia, va solo a fare una cosa. E io mi sentivo male a sentire queste cose. Ho avuto compagni di scuola da schifo, insegnanti stronzi come loro, non mi hanno mai trattata bene e chi all'nizio che mi conosceva sembrava così, come quel ragazzo alle medie che invitai in pizzeria, poi finivo sempre per restare sola, cornuta e mazziata come fossi feccia. Tu, tutti quanti qui mi fate sentire come là fuori e pure vi vengono in mente stronzate... se io avessi voluto fare roba con qualcuno tanto non provavo niente, guarda, meglio andare con un gigolò e pagare. Se devo vedere gente che non vuoloe passare del tempo con me, ma a scopare si, meglio pagare io il tempo di qualcunoma senza sesso, visto che non sono iltipo... e quindi alla fine ci rimetto sempre io!!  mostra un pò di pelle e arriveranno tutti, eccome! eccome il tempo si trova.... ma mostra anche solo un pò della tua profondirà e fuggiranno tutti. Ti chiameranno strana, non comune, ambigua, fuori di testa...Mi trattate tutti come odio, da piccola sognavo il mio posto, un gruppo di persone che .... non ci sarà mai niente di ciò, così come una casa per me. setnirsi a casa ed essere a casa sono due sentimenti diversi. E nessuno di questi comunque è in me per stare qui. Tutti volete la gente intorno a voi plasmata come la volete..."

"..."

"Perchè voi non volete rogne, voi... come i miei che non amavano i fastidi e i problemi, e avere figli problematici, che mi si ordinava di cambiare ed essere... chi dovevo essere? Sarebbe stato meglio se fossi morta da piccola, o anni fa, così da togliermi tutto questo dolore e sofferenza e risparmiare a tutti voi beoti del cazzo fastidi e problemi della mia esistenza!!"


"..." guardando fuori dalla finestra come se aspettasse qualcosa

"NOn ho mai smesso di desiderare di andarmene. Nelle altre esistenze dei piani paralleli magari sto tentando di farlo, sperando nel profondo di andarmene subito, on venir scoperta preso e così trovare pace. Non ho avuto nenache un aiuto da due imbecilli che dicevano di essere miei amici e poi per chiedere l'unica cosa che desideravo così da non soffrire più... non sia mai!! Solo frasi buoniste del cazzo. E io ho continuato a soffrire, dopo averli mandati a cagare per tante cose la gente della mia città ha continuato per lavoro e corsi a trattarmi da schifo, ho soffferto, mi hanno sputato in faccia e combinato cose, ho sopportato e ricevuto niente. Il mondo non mi ha dato niente in cambio e loro con la faccia di bronzo a dirmi che pensare che il mondo mi dovesse qualcosa, come fossi come tutti loro che volevano soldi, figli, potere, visibvilità e altro... le poche cose che desideravo erano così enormi, impossibili, difficili da avere...? Avere qualche amico come Charles che non ti sputi davanti e dica stronzate dietro è impossibile? Il tempo di qualcuno? Lui... per quanti difetti avesse era sempre pronto a passare del tempo con la protagonista, a cenare o pranzare insieme, a fare tremila cose e quando cèra da esserci lui cèra, così come per lui lei.  E si, quante volte mi sono chiesta cosa significasse il modo in cui la tratta e la consola e che cosa significasse nella realtà avere qualcuno così, ma poi dopo Rò non me ne è fregato più... non avrei avuto nessuno vicino così, niente di quel qualcosa che creevo poter avere dal mondo....Vivere dei domani che non ho mai visto o vissuto? Affezione di qualcuno da essere al mio fianco perchè sente di volerlo... e non vivere neinte di ciò che ho provato con Rò. HO compreso solo di aver provato solitudine, mancanza, dolore, ingratitudine degli altri nei miei confronti, un senso di degrado dentro pauroso le volte che mi sono arresa a cosa gli altri dicevano che dovessi fare di normale... per tutti il tempo che era mio amico non ha fatto altro che rompere per avere quello. Accusandomi di non amare, di non voler dare l'affetto che tutti davano, di essere cretina a non voler fare... come se fossi io solo la stronza frigida cagacazzo... ne lui ne altri mi hanno mai ascoltata e poi sentendomi dire certe cose capivo che la gente non mi conosceva o peggio non mi aveva scoltata... ogni volta che diceva quelle cose non così dirette ma il succo era quello... e poi come mi sono sentita dopo che per quel tempo che ho abbozzato per non sentirmi dire ancora dz tutti che non valevo niente perchè non ero come le altre... quando non ha avuto niente perchè ero rigida, nervosa, desiderosa solo di andar via e non farmi toccare, che no nsentivo niente e che lui non avrebbe scopato mi ha lasciata sola a vestirmi e mi sono sentita... è stato denigrante,  vergognoso... ecco cosa mi è rimasto! Ma pensi che valga per gl ialtri? NO! LORO VANNO AVANTI A VIVERE, IO SONO RIMASTA NELLA MERDA SENZA AVERE IL MINIMO CHE LORO AVEVANO!!"

"..."

"è esattamnete come i miei, con quei due... ancora quei due continuano a dire boiate!! Zay e Ric e le loro stronzate positive e buoniste... continuano a scassare con l'idea che tutto va per un motivo e che forse è un bene... è un bene la mia situazione del cazzo e che secondo loro non cè niente di male e tutto si risolve... NON Cè PIù POSSIBILITà, GRANDISSIMI STRONZI! COME SE L'ETA', LA MIA MALATTIA, TUTTE COSE NON VALESSERO E BASTA PENSARE CHE CERTE COSE ACCADONO PER VOLTARE PAGINA E VIA... MA ANDATE A FANCULO, COSì MI FATE SOLO CAPIRE MILLE PER MILLE CHE NON MI AVETE MAI ASCOLTATA NE NIENTE, NON E' PER TUTTI E IN TUTTI POTER AVERE QUALCOSA A QUALSIASI ETA' O SITUAZIONE.... ancora continuano a perseverare con l'idea di merda che tutto può andare bene perchè a loro bene  o male o è andato nel giusto verso di loro... perchè giustamente è per tutti la cosa!! E mi domando quando cresceranno di testa per capire che in questo fottuto mondo non cè niente per tutti quanti? Credono seriamente che le cose come sono andate a loro vanno per altri... ah! guarda qui, me... sono scappata come una merda, è così che a volte mi vedo, sernza affrontarli ma sai una cosa...!?! Cosa cèra da affrontare se ho urlato, parlato, pregato, battuto i piedi a terra per cercare di farmi ascoltare e che fossi vista... io, non la finta... e non è servito a niente. Tutta al mia intera vita e per seguire quel qualcosa in me che ha spinto le mie azioni e i piedi, sono scappata... e ho concluso cosa?!? Per sentire te e tuo fratello ho messo una finta al mio posto e qui mi sono ritrovata in un altro ambiente in cui non ci so stare, in cui non sono vista come me, ma coe tutti si aspettano e... nessuno, alla fine, accetta me come sono da arrivare a dirmi di cambiare. Dagli uomini che sono scassapalle, ai ragazze, i veterani, che dicono che sono dura e cattiva e non è da me, a... fino a te, che hai osato dirmi di no n essere me perchè a te non piaceva... per poi scoprire che non siamo più amici per le vostre stronzate ornmonali del cazzo, invece di parlarne tra l'altro, cacciandomi come un cane merdoso e facendomi sentire da schifo... e ritrovandomi a star male, accusata di cose, e capendo che oltre tutto ciò che mi ha resa così rovinata, devo pure avere sembre sbattuto davanti il fatto che non la dò a nessuno e quindi credo fastidi... cosa ho dentro, quanto soffro e altro no! Ho lasciato un'altra al mio posto e mentre quella vive, io sono qui a rovinarmi l'anima come là, a che pro? Madame, Milan, tu, gli altri mi si accusano di non approittare di quella cosa che ho di nascita come se fossi stronza io, per poi scoprire che lei che mi sostituisce è stata incontrata dalle merde che mi hanno rovinato la vita e... a loro piace! Ha contatti con loro e io non me lo aspettavo e non l'avevo preparata su chi evitare... e Milan mi è venuto a dire -dai, magari lei se la spassa e vive la vita che tu non hai avuto- non rendendosi conto del male che mi faceva..."

Si andò a sedere indispettita sul divanetto prima della porta, affiancato al muro, mentre lui restava al centro della stanza.

"sono venuto anche a parlarti di questo... della tua famiglia..." fece lui serio e con un atteggiametno molto tirato

"... eccatè" bofonchiò di rimando Lia adirata, fumando tantissimo con boccate più profonde "annamo bene... che è successo, le hanno detto qualcosa e lei mi ha contattata per..."

"l'hanno scoperta..."

"..." Lia trattenne un respiro e mancò un battito, restando a bocca dischiusa dallo stupore, guardando davanti a se, come la libreria contro la parete di fronte, e vicino a sè, alla sua destra, poco distante, la porta da cui si sentivano rumori della vita dello Chateau, ma lei pareva come perda con gli occhi, come quando era in dissociazione, ma con lo sguardo tormentato

"Sono venuto, e ho deciso di affrontare la tua ira per questo motivo. Ha contattato lo Chateau, con il numero speciale che le avevi dato, disperata perchè hanno scoperto che lei non è te...e..."

"come... come è potuto accadere! Avevi detto che la plastica facciale era perfetta, che come l'avevamo preparata era perfetto, che tutti i dati clinici erano stati..."

"ho sbagliato..." tagliò corto lui, mentre lei squadrava solo spostando gli occhi fumando rigida, con il petto che si alzava e abbassava per l'agitazione "non ho calcolato una cosa, quelli come te..."

Lia sussultò e lo fissò stavolta voltando il capo. Sembrava terribilmente impaurita e in preda ad ansia. Lui continuò il discorso.


"COme avevamo studiato, quella ragazza risultava te sotto molti punti, a aprte i danni dell'esplosione... erano veri su di lei, scappata da anni di abusi e con i traumi veri della sua vita del peggio della società. L'abbiamo scelta poer il corpo simile, il viso che modificato dava più risultati certi, il fatto che fosse italiana e la voce niente paura, sopravvissuta a un taglio della gola, aveva già di suo problemi vocali, ha accettato però di ulteriori modifiche fisiche così da celare..."

"si, loo so bene, lo so..." fece lei nervosastringendo forte con le dita il bocchino

"ma non abbiamo calcolato delle cose. Per far fare a me, abbiamo spinto le analisi della tua personalità originale verswo le sue, entrando dei database e cloud sanitari, compresi i medici che ti ebbero in cura. Con le modernità la gente no tiene più niente di fisico, tranne quelli come te per avere un backup anche cartaceo o fisico... e così ecco la magagna, come la chiami tu! Nel centro di analisi dove andavate sempre, per analisi di routine, e stranamente non si sono accorti dei tuoi valori di diabete, di..."

"lo so..."

".. fammi finire! Abbiamo spacciato con i nostri inferiri che l'hanno portata nella tua città, lei come curata anche da quelle cose! Infatti tutte le tue malattie e problematiche erano sparite o lei un pò le dissimulava, l'hai addestrata apposta, ma comunque il normale periodicamente va fatto... non ho calcoato, colpa mia, che alcuni centri clinici minori potevano tenere conservati vecchi prelievi e analisi ahce se non creedvo possibile...e alla fine però quello che non immaginavo è accaduto! Si sono accorti ancora non è chiaro che il nome e dati della tua personalità originale non combaciavano con i vecchi, non so bene ma hanno riapreto le vecchie analisi che guarda caso tenevano conservati e... si osno accorti che molte cose, dal gruppo sanguigno a..."

"quindi l'hanno cioccata" fece lei laconica

"in pratica si... da questo, essendo tuo padre a fare sempre tutto..."

"e quando mai! non cèra mai modo per me di fare qualkcosa da me, anche da adulta, che fosse medico, documenti o... doveva fare lui e se mi azzardavo a fare qualcosa montava il delirio e il casino perchè sbraitava furente che facevo le cose di nascosto, che ero vergognosa da nascondere le cose..."

"... e ha continuato pare, perchè ritirando lui le analisi, lo hanno messo a parte della cosa ed è corso a casa furente, urlando che cèra una truffa o qualcosa del genere, quando lei ha chiamato e cè la registrazone che ho sentito, parlava veloce e in preda ad ansia e si capisce poco di tutto in senso cronologico.... comunque, pare che aveva tutta la tua documentazione cartacea vecchia di tutte le tue malattie dalla nascita, dalle allergie e problemi di...."

"si, si... conosco quella carpetta, fin troppo bene..." iniziando a fumare per nervosismo portandosi l'intedno dell'indice e medio che tenevano il boccino al centro delle labbra in perpendicolare, mentre di solito lo faceva di lato. QUindi stava adando di matto, lui comprese.

"Pare che tuo padre l'abbia aggredita e fatto mille domande, e abbia cercato di ocntattare tutti quelli con aveva nei contatti all'epoca... è fuori di sè e pare non accetti la presa in giro, già la questione che sei spuntata a caso dopo che ti avevano dato per sparita o morta..."

"Quello siete stati voi a dirmelo. Solo perchè avevo espresso l'idea che nelel mie preghiere, che non sono servite a un cazzo, avevo desiderato dare ciò che avevo, dal corpo a tutto il resto, a chi se lo meritava per io morire... o sparire, sarebbe stato meglio così niente reincarnazione... ho constatato che questo mondo è solo merda che nonostante tutto non vuole cambiare, quindi perchè io devo continuare? lascio tutto a voi, ho lottato e combattuto abbastanza..."

"..." sospirando "Cosa dobbiamo fare... sono venuto per questo motivo, anche se non volevi vedermi, perchè devo sapere che cosa vuoi che faccia!"

"TU niente....! Adesso prenderò in mano io la situazione. E' chiaro che è necessario mettere la parola fine a tutto, ossia alla mia identità originale. Che tutto sia terminato per sempre. E' chiaro che non mi sarà mai possibile scappare da catene chiamate famiglia! Tu appartieni a loro e con loro devi crepare, ancora di più badare a loro perchè è gisuto. Sempre le frasi del cazzo che ti hanno fatto nascere e ti hanno cambiato il pannolino, cose per te... ed è obbligo che tu sia schiava o schiavo con loro, anche se per te sono estranei..."

"Infatti non hai pensato a loro o hai provato nietne in questo periodo con noi, tranne per i tuoi incubi o la paura che ti odiassero...  questo tuo terrore o paura viscerale come quando andasti da Zay, che potessero considerarti con odio,r abbia e simili, perchè scappavi e cercavi la tua vita... che ti viene la tremarella al pensiero di essere etichettata negativamente o con odio... non te ne liberi e solo sentire la tua famiglia ti fa venire un infarto. Non hai vissuto niente per loro, per le pressioni e il terrore del giudizio, e per quanto Rò sia stato un imbecille ad agire in quel modo con te nonostante ti dovesse conoscere non vuol dire che tu hai colpe. E con i tuoi. E' così che le famiglie agiscono mentalmente sui figli... la mia famiglia non accettava molto che entrambi fuggissimo dalla vita che... per noi non andava bene. Ma ho comprato a mia madre cosa voleva da sempre, l'appartamento e molto migliore di quello che sognava con i risparmi, vive una vita borghese, lei e mio padre stanno bene e sebbene a volte tornino nella vecchia casa per l'estate per vivere come prima come un ritorno al passato, alla fine non ci odiano. E regaliamo loro cosa vogliono. Non siamo così in conflitto da provocarci per le delusioni che provavano, cosa hai tu. Erano così assillanti e asfissianti con frasi e concetti da far star male...?"

"Chiamerò io lei più tardi, è chiaro che andranno a fondo della cosa. SOno eremiti e orsi del cazzo, tutti, se non sei del sangue sei merda. proprio così, ci hanno cresciuti in questa maniera  e poi pretendevano che io mi facessi sposare da un tizio che doveva entrare in famiglia e dare loro nipoti. Mi obbligavano a mentire in modo merdoso, tenere tutti lontani, stare isolati e poi rompevano il cazzo che volevano i nipoti. Come si apsettavano che crescesse qualcuno pressato a quel modo con i contatti umani? Loro, che prima ci facevano stare soli tranne scuola e stronzate della musica, ma dicevano peste e corna della gente anche se loro erano uguali, e pretendevano che cercassimo fidanzati  efidanzate. E perchè!?! Perchè stare soli è brutto! Patetici! E ora fanno pure casino perchè hanno riavuto cosa consideravano loro... vorrà dire che Lia sarà morta per sempre. In fondo non ne ho bisogno, della mia idendità reale e originale. Posso sfruttare la prima Personalità creata alla scuola media, MariaElisa Ferguson, o usando cognomi come Croce o Portini, con nomi del tipo CORNELIA, Cordelia, Clelia, Lianna, Coelia, Aurelia..."

"Che sarà mai... per persone come te è importante avere personalità base per cosa devi fare... sei scappata dal mondo creando le tue nei mondi che hai creato. Dalla prima personalità inglese, la Ferguson, a tutti gli altri. E ora li rendi reali a tutti gli effetti con documenti e..."

"...immaginarsi qualcun altro che non si è mai stato o si pensa di essere, altro la strega che avete creato...o una me di un'altro piano o mondo parallelo, uno dei tanti, per cui io valgo e... ho potere dove non ne ho, ho forza e potenza dentro... ove io non mi sentissi inferiore, un rifiuto umano, come ora che in confronto ad altre mi sento uno schifo, non avere nessun potere, nessuna importanza al mondo, e anche solo nell'immaginare di aver e potere, di valore e volere di più su quelli, per un attimo, ppo avrei toccaot un punto incoscio in me... mi metto davanti alla mia inutilità come essere umano, talmente tale che sogno di essere pure una stronza...avere il potere di fare qualcosa.." fumando, tornando a portarsi il bocchino di lato, con il braccio sullo schienale del divanetto

"..."

"... più sollevata e mi sentivo forte, anchì'io avevo le mie forze adesso, combatti ocn me adesso, fai adesso, reagisci... ma io valgo quanto o più di te..." come persa nei suoi pensieri

"e anche di dimenticare le paure e lasciarsi andare per vivere qualcosa di normale, la vicinanza di qualcuno che..."


"Cosa vuoi" fece lei quasi infastidita dal continuo del discorso, come ridestandosi

"Voglio discutere di quella volta..."

"ma smettila!" alnzandosi dal divano infastidita "non ho nulla da dirti..."

" io invece si... mi hai ucciso il cuscino, affumicato la porta, evitato, e mi consideri negativo come chiunque che ti ha fatta incazzare... ma non posso dirti scusa, per il semplice fatto che il mio modo di fare era solo per..."

"AH! non ho intenzione di perdere tempo con te e le tue scusanti inutili... volete un mondo migliore, aperto, giusto, dove le persone dicano chiaramente cosa pensano e sono e si confrontino con altri magari per capire errori e sbagli.... ma non tu... tu!... TU, non chiedi scusa...." andando di frotne da dove era seduta, alla libreria a destra dell'entrata.

"Ti ho già spiegato che volevo solo evitare fraintendimenti e situazioni che...."

"MA PER TE!" urlò lei irata, dandogli le spalle, con gli occhi verso la libreria, gli scaffali e i libri, e lui si accorse che stava fissando, così pareva, la trilogia di Ring, spiral e loop, quella che per lei aveva molte cose interessanti, più di matrix a suo parere. Che considerava scopiazzata forse da quest'ora più i due manga di genere fantascienza e cyberpunk con cyborg e concetti filososfici e introspettivi. E più dei contetti di the matrix, per lei veniva  prima la trilogia, i romanzi, di Ring. Tranne alcuni personaggi zozzi come li definiva, ma adorava quella serie dell'autore giappone e  a volte lo usava per predere cose nei suoi ragionamenti. E a fianco la serie di trenta volumi di quei gialli dove compariva quel Charles.

"Cosa per me..."

"per te... per me non ci sono fraintendimenti o altro! Seriamente da cosa sembra, per quello scherzo per scoprire che avevi le lentine e non eri Milan, hai avuto come i flashback del vietnam? Comportandoti da stronzo, buttandomi fuori, parlandomi sempre rimproverando... niente discorsi da UMANI dicendo cose giuste e con tono di voce corretto, invitandomi in modi cortesi a cambiare abitudini con te, a... fanculo!"

"Ho ritenuto fosse il comportamento migliore..."

"Stronzate! Eravamo amici cazzo...."

"E tu, non puoi pretendere, credere, che ti si possa amare solo come vuoi tu!" facendola irrigidire da volta re col capo, mento verso la spalla sinistra ma senza guardarlo "... non esisterà mai cosa desideri! NOn ci sarà mai nessuno che ti amerà, e ameròà itnendo anche amicizia ovviamente,  come tu desideri da rifiutare ciò che non può vivere. Questo è il punto. Puoi arrabbiarti quanto vuoi, puoi offenderti quanto puoi,  ma non esisterò mai nessuno che possa amarti come tu desideri perchè, qualsiasi sia la ragione, ti è difficile e di sofferenza, sopportare qualcuno per amare ed essere amati..."

"non dire cazzate! quello non è amore!" dando una pedata alla libreria che fece tremare lui perchè alcuni volumi in alto tremarono e temeva potessero caderfle in testa, mentre lei restava testardamente a dargli la schiena

"Che ti piaccia o no, Lia,  per l'essere umano quello è amore. Significa anche fare sesso se occorre perchè è una insita nell'animale, quello che siamo. Sei rimata bruciata così tante volte riuscendo però a no nfarlo mai con nessuno ma di fatto non hai vissuto niente e seppur è stato da cretini cosa Rò ha fatto da farti peggiorare  tutto in te...Anche se per te è solo compromesso, un dovere quasi, un obbligo visto che lo fu per te ed è stato cosa sappiamo, sarebbe anche giusto che tu facessi pace e patta con la cosa e accettassi che quello è amore. Per non sentirti sbagliata, inferiore alle altre con cui ti mettevano in competizione, di non essere quella della famiglia, in gereale visto che tutti anche i parneti che vedevi poche volte ma sapevano sempre di te.... e poi lui. Per non sentirti dire più che non amavi, che non volevi bene e..."

"SMETTILA!"

"Invece no! Sei arrabbiata con mio fratello e Madame per averti sempre pressata su ripercorrere i tuoi passi di isolamento... hai scelto di allontanare tutti, da Rò a Zay e Ric perchè eri delusa, amareggiata, offesa da certe cose e hai detto basta! Tu parlavi di te ma loro sempre a dirti cose come se non ti conoscessero o non capissero che le frasi che vanno bene per altri o tutti... non sono per te! Come per Rò, che non ha visto te e il tuo star male, che è andato avanti imperterrito e invece di vedere e capire, di parlarti se ne è andato scocciato lasciandoti là senza dignità e altro per tirarti su. Non saresti stata più sotto altri, ti bastavano i tuoi... ti sei sentita trattata come un cane con ordini su cosa fare e come metterti, sulla sua rabbia perchè eripiù scazzata e annoiata che cosa voleva lui, oltre che terrorizzata e non desiderosa di qualcosa che dall'inizio gli facevi capire che non ti piaceva. Non ti biasimo per gli attacchi di paura che ti vengono o le tue fughe quando  vedi che qualcuno mette piede troppo vicino alla tua zona intima. Un pò come quelli al bar dell'albergo dove tu e Zay stavate, che ti sei bloccata per qualcosa di strano che avvertivi appena visti, ti sei raggelata un attimo entrando e vedendoli e hai iniziato a sudare freddo, hai avvertito qualcosa che non ti piaceva... La cosa triste di tutto quanto è che tu sei una delle poche che vede in modo aperto, libero, giusto il concetto sul sesso e amore fisico ma per gli altri. Tu lo rifuggi e odi, ti orripila letteralmente l'accoppiamento degli animali e cosa deve accadere per ottenere queli ormoni del piacere che, come dici tu, sono solo sfogo fisico. IN realtà credo di no, ma..."

"Già, tu e tuo fratello siete grandi conoscitori delle cose...  come quella tua amichetta con cui sei stato che ti sei portato qui... quella segretaria fastidiosa che mi odia..."

"La mia relazione con lei non fa parte del lavoro. Era stato tempo fa e solo perchè è una donna che merita. In effetti come te e altre, vale più di molti dei gruppi delle leggie di cui faccio parte, che giudicano sempre gli altri perchè esterni che per le qualità oggettive... non le piaceva più la vita militare per le sue... contaddizioni e negatività e così, essendo capace e abile, le ho chiesto se le andava un lavoro. Si occupa di ogni nostra cosa da appuntamenti a relazioni pubbliche per telefono e documenti, ma non ci segue mai e la vediamo poco e ammetto che è deleterio perchè parlandole poco ci dimetnichiamo appuntamenti e tutto... su quello hai ragione..., cosa che ti fa sempre dire che dovremmo trovare una moglie... ammetto che non ha quei compiti perchè a volte sa essere troppo..."

"Si, ricordo bene dall'inizio il suo sdilinguirsi per te! E pensavo fosse per Milan ma come epr altre cose la sue espressione e il suo modo di fare, chiaro segno che non era verso di lui e... AH! Comunque, non mi interessano i tuoi interventi anche se hai esperierienze da dire la tua! E' assurdo sentire un amico, NON AMANTE, che si fa piccato così perchè... che schifo! Sono tue, non mie! Quindi basta!"

"Già abbiamo deviato... non puoi pretendere, obbligare me e altri, non importa cosa si prova o meno, a fingere che..."

"AH AH Ah AH" rise lei andando verso la aprete opposta alla porta,s enza mai guardarlo, ma con una risata quasi amara "è proprio vero, IO, sempre IO, non troverò mai qualcuno che possa restarmi al fianco dandomi rispetto e considerazione se c qualcosa che posso o non posso fare! Avere amici? MAI, perchè poi come dicono i film, libri  e altre storie del cazzo e tutti ci credono, NON POSSONO ESISTERE AMICI DI SESSO DIVERSO, deve esserci sempre il cazzo di sesso in mezzo! Dare!Dare!Dare!.... L'amarezza della vita umana è che io non volevo UNA sola persona, quella stronzata della persona speciale unica e tutto quanto... io volevo vivere tra persone! Poi decisi di vedere se ce ne fosse una, almeno una... ma non cè altro che amarezza in questa vita fottuta, io stavo sola, isolata, in una vita piatta e de merda perchè quegli orsi dovevano vivere lontano dalla gente! La gente fa schifo, la gente è una merda! E io per credere che il mondo in cui credevo prima delle medie potesse darmi qualcosa, Zay e Ric a fare i moralisti del cazzo a cavolo loro però perchè prima erano tutto pro tutti, appena ho detto quello -ah, non puoi pensare queste cose-. Ma andate a fare in culo tutti quanti. Solo Milan mi è amico ma il resto per me è invivibile e ora tu... AH AH AH ....Ho toppato in tutto e questo solo perchè non è da me per la vita privata fingere e mettere una maschera! Io volevo..."

"Già come quella canzone di Rzeznik .- Loro non mi conoscono, perchè io non sono qui. E io voglio un momento che sia reale , voglio toccare cose che non riesco a sentire. Voglio tenere duro e sentire che appartengo a qualcosa. Come può il mondo volere che io cambi. Quando sono loro che rimangono gli stessi, fingendo.NOn possono spezzarmi finchè io so chi sono. - E poi la parte che non dirai mai a nessuno. -A qualcuno. E tu vedi quello che loro non vedono ma. Tutto ciò che volevi, io potevo esserlo. Ora mi conosci e io non ho paura. E voglio dirti chi sono.- E..."

"...voglio un sentimento che sia reale. Voglio raggiungere cose che non sento! voglio fermarmi, e sentire di appartenere a qualcosa! Loro non mi conoscono... ma io sono ancora qui!.." cantando il brano con amarezza.

"La tua pretesa..."

"LA MIA PRETESA!?!" si volto irata a fronteggiarlo con rabbia "come osi, tu che usi le persone con tuo fratello..."

"Io non uso per cattiveria, ma per il Sogno di un mondo..."

"E IO SIIII!!!!!???? Un mondo che non raggiungerete mai! Perchè per fare ciò che tu vuoi, con tuo fratello, dovrete vivere tre vite complete e devi ringraziare se riesci a vedere UMANI! negli ultimi decenni con lentezza le donne hanno raggiunto finalmente più diritti paritari con gli uomini ma solo nei paesi di primo mondo e molte volte si scopre che non è completa la cosa.  Professionisti identici come qualità e capacità ma... lo stipendio si scopre poi che è differente. Permessi e premi, tutte le cose gli uomini hanno o non gli si dice che rompono per diritti per badare ai figli come le donne... E poi le altre figure smerdate ogni istante!NO, no... ancora cè merda nel mondo sul valore delle donne e non puoi negarlo! Finchè la feccia delle generazioni più vecchie di noi è ancora viva e peggio quelli della nostra, equiparo te e Milan a me visto che con lui differisco di un paio di anni e con te cinque.... quelli della nostra infarciti di schifo dagli adulti la pensano uguale e smerdano questo mondo... quando, quando pensi che il mondo sarà meritevole e giusto? Io non ho avuto speranze e avevo ragione...Quando l'umanità sarà umana? Dopo millenni siamo sempre là! Quindi smettila di pensare al bene! Lo vedo già su di me... speranze fallate, desideri bucati come palloncini..."

"L'amore non è come lo vedi tu..."

"STAI ZITTO! " ma iniziando a tossire, dando copi di colpi per liberarli come se fosse oppressa da qualcosa da dentro, con un suono da qualcuno con una polmonite, come gli pareva sempre quando la sentiva star male

"Aspetta..." disse prendendo una sigaretta da quel tavolinetto e dandoglielo con uno zippo dei usoi, che trovava però sempre tra le sue mani e la rimproverava per questo, essendo pezzi di pregio, per poi vedere che prendeva sempre quelli dalla scrivania dell'ufficio, non dicendo più niente. Non toccava mai quelli della collezione ma quelli meno di valore che lui teneva in cassetti appositi.

"..." dopo aver respirato profondamente con dei suoni che parevano cigolio a ogni inspirazione ed espirazione, gli prese di mano c on rabbia gli oggetti e si voltò, dandogli la schiena tenendosela stretti tra le mani "stai lontano da me!" accendosela da sola guardando i libri dell'altra libreria, tornando a parlare con rabbia. "Come osi dire a ME che l'amore non è come lo vedo io?!? Io che sono la prima ad aver portato qui il concetto che l'amore non è solo uno, coppia e scopare. Sono io che ho portato il concetto che l'amore può essere qualsiasi sentimenti in qualcuno verso qualcun altro, e sotto la parola amore cè amore genitoriale, filiale, d'amicizia, di pari, di amicizia tra sesso diverso come me e Milan per esempio ma la gente pensa che non è possibile avere amici maschi per chi ha una vagina, tra compaesani, tra..."

"Lo so! So che hai cercato di far sbiadire le sicurezze su certe cose della gente..."

"Per tutti è bianco o nero. L'amore è solo per il sangue o sesso. Non cè altro. Una persona o è come la società dice che deve essere o è da deridere , trattare male, allontanare... questo è il mondo là fuori e un pò ancora qui! Mai, mai vedrai cosa tu sogni! E sai perchè...!?!" andando verso la finesta ampia che dava sulla zona anteriore dello Chateau, a guardare la vita dello stesso da un punto da osservatore, come faceva sempre. Con sguardo addolorato, fumando questa volta tirando più boccate in una volta.

"A meno che non si fa come DIo... già!" fece lui ma con la parte finale come scherno, con una sorta di risatina finale

"Ah, ghigni!" fece amaramente con una smorfia delle labbra dopo aver soffiato via il fumo ancora con evidente dolore ai polmoni, facendo colpi gutturali per liberarli "bello sentire le frecciatine su qualcosa che è seria. Questo mondo fa schifo da sempre eppure tutti buonisti del cazzo! Quando quelli come me, esasperati, al punto di rottura si scassano i maroni e fanno casino anche come in america, urlando con armi in mano... eh, sono folli loro! Quando si raggiunge il limite, poi sei fuori di testa tu! Non il mondo retto dalla merda...!" con durezza, fissando la gente oltre il vetro. "è assurdo, tutti dichiarano che ognuno pensa come vuole, eppire quando non la pensi come loro stai sbagliando. le persone, tra cui io,  che mollano non sono deboli, sono stanche, il cuore a pezzi e la mente consumata. io non ho ceduto perchè ero stanca, ero stanca solo di arrendermi e mi si deve giudicare sempre senza mettersi nei miie panni, e sapere quanto soffro... vattene, sei solo un fastidio e accusatore del cazzo..."

"Ti prego... quando parli arrabbiata come una del volgo sai che mi dà fastidio..."

"Tu e io veniamo dal volgo... e sai anche tu che come le bestemmie parlare in certi modi è come sfogarsi... e io non sono una militare, una di voi... come per là fuori quando dò corpo a Veròna, io sono fuori le regole, no? Non è così...!?" Quindi io posso....!" con un ghigno e un tono provocatorio.

"..." lui sospirò e si rimise le mani in tasca "... vorrei solo..."

"Ho già detto che con Teresa me la vedrò io, sistemerò la cosa una buona volta! Che la mia personalità civile muoia una buona volta. Affrontarli... quanto lo vorrei adesso ma... so bene, lo so, che mi verrebbe come da Zay, andando fuori di testa per il terrore del giudizio, di ocme mi facevano sentire, mi aggredivano, trattavano... niente sbagli, neanche minuscoli, non esiste che si sbaglia, devi essere come.... se io vado da loro, lo so che monterò un casino ma da parte mia e non servirebbe a niente! Se prima urlavo, mi disperavo, andavo in disperazione davanti a loro mostran do come stavo e non serviva... a che serve, adesso? Lia deve morire!! Che Teresa torni all'ovile e invece di Veròna, che sia la personalità originale a morire. Per sempre! lei doveva morire molto prima ma quando credevo con Phib che lui potesse aiutarmi, Zay mi fece venire i complessi!! Cosa gli chiedi? Si sporcherà l'anima uccidendo qualcuno, anche con i suoi libri... e mi venne il rimorso, dicendogli di non fare più niente. Solo che... dopo che gli parlai mi diedi della stupida! Cosa gli dici non farlo più quando NON poteva fare neitne essendo scherzo? Ero capace pur di morire di accettare perfino di essere un sacrificio, sai come si leggeva e raccontava dell'idiozia delle bestie di satana... tutti là stupidi di cose che in realtà non erano, ma i giornali usavano quei temrini... "

"Sarebbe stato inutile. Per le qualità di un sacrificio, il tuo proporti e aspettare il momento non valevano... tanto è vicino il legame o di valore la persona scelta per certe cose e più ha potere anche se tutti di solito scelgono delle vittime esterne ritenute ottime... una vittima che si presta alzando la mano tranquilla e desiderosa della sua fine, non ha valenza magica... un sacrificio deve avere un significato. Scegliere e dare un individuo in sacrificio ha dei dettami che..."

"Si, si... voi e il vostro occultismo... insomma, per me non cè trippa per gatti in nessun modo... che devo fare, gettarmi in un incendio? In qualche macchinario? Che vita grama per quelli come me che già di loro non hanno motivo di esistere..."

"stai ancora pensando al fatto che la tua prima di prima era un fallimento per cosa ti dicevano e ti facevano sentire? Degli errori che non dovevi commettere o eri una persona orribile?"

"Io sono un niente!! Un nulla! Posso cercare di fare mille cose giuste ma nulla cancellerà cosa mi opprime dentro! Questa è la verità! Accettare il niente che ero prima mi è impedito, incubi e sogni e momenti in cui tutto mi torna alla mente mi castigano ogni giorno... superarli, come!?! non ho niente per riuscirci! Bravi quelli che riescono piccoli cari, facendosi famiglie, avviando cose... io ci ho provato solol per il tempo di accontentare voi, ed è un supplizio!! Nessuno può capire cosè, cosa provo vedendo altri, assistendo a cose, rivivendo tutto e vedendo... gli specchi!! Quanto li odio!!"

"Tu e il tuo odio per gli specchi! Sei giunta al punto da rivedere allo specchio non te come vediamo noi ma come vieni in  foto. Un mostro orrendo! Quando sei giunta qui eri quel che eri per le medicine, adesso non più, guardati...! Ti struggevi per cosa non eri più di prima, e lo sei ora ma... lo specchio invece per te ti rimanda a prima e non ne uscirai... E ora vuoi uccidere Lia di là fuori! Sei pronta per questo? Saperti viva mentre l'altra è morta?  E ancora che sei così rotta da non voler seguire quelle parole in cui speravi..."

"Tanto... tanto tempo fa!! DA Rò e Zay e Ric non è stato più lo stesso! COn il primo ho solo capito che l'amore come lo considerano gli altri non è per me, per lui come per tutti cè sempre un'altra dietro l'angolo se non la dai, che le promesse di sto cazzo non valgono perchè appena si annoiano ecco che spunta un nuovo interesse e vai di corna..."

"detto da te che credi che lasciare libero l'altro di fare sesso e avere altri legami è normale..."

"perchè è normale cosa dobbiamo vedere, di promesse fatte solo per avere un posto in società e poi dietro di schifo..."

"questo è vero, ma una relazione del genere e... mah"

"Io non ero niente visto che non davo cosa volevano.... e se lo davo, poi finivo da parte perchè..."


"Per uno solo non puoi credere che sia così per tutti..."

"Invece si! NOn hai provato tu il precipizio della tua dignità e tanto altro per tutto il tempo che l'ho conosciuto, aggiungendoci la famiglia ttuta e quanto fa schifo che diceva che non ero femminile, carina, dolce, gentile..."

"stronzate"

 ".. che non ne trovaov manco morto uno e una volta allo specchio mi chiesi -ma così combinata per le medicine chi mai mi vorrebbe anche solo pe r una botta e via? ovviamente era solo per schernire me ma ai disperati e quelli che -basta che respiri- va bene uguale ma io non sono così! NOn riesco e non sento niente sugli altri, quindi perchè devo essere sbagliata io!?! Ecco perchè per come si sono sentita, trattata e rimproverata, non accetto più ninete che io non voglia... sono stufa marcia da Rò e quelli come lui, di tutti,  di tutto questo, come mi si trattava, come una povera demente, che mi si  diceva -ma sei stronza? Sei scema? Che cazzo dici? Cosa fai?-  E tanto, tanto... che dopo cosa sentivo da Zay e Ric ho detto basta! Avevo deciso di credere a cosa diceva come ulteriore piano di realtà e vedere come andavano le cose, che forse cèra qualche risposta per me... invece..."


"Ma ti comporti così anche con noi..."

"E voi come mi trattate? Quelli che fingono che vada tutto bene nascondendo cose come se fossi scema, e parli degli altri non la vostra messinscema di scambio, poi tu... trattarmi come facevano loro invece di un dialogo sano... è per questo che basta! Tutti vogliono cose, fingono o agiscono come imbecilli come hai fatto tu solo perchè certe cose dal lato vostro è cambiato... per me non esiste nessuno speciale con cui condividere cose che voi chiamate NATURALI!! Mia madre mi faceva sentire uno schifo già prima, poi mi ammalai proprio per come vivevo, e per come ero ridotta per le medicine che mi avevano obbligato a prendere  mi trattava... come fossi l'ennesimo fastidio urlando che dovevo stare zitta e non rompere, quando lei sbraitava tutto il giorno per il suo lavoro... diceva che era un inferno vivere la sua vita, quando a vederla era normalissima ma non voleva fare un cazzo, questa è la verità. Il lavoro le toglieva riposo e giornate diceva e quando stava a casa... stava a casa senza uscire a guardare la tv, basta. niente hobby, niente amici o persone da vedere, niente vita secondo me che io avrei fatto al posto suo se potevo e avevo i suoi soldi... sebbene tutto, lei guadagnava e qualcosa poteva comprarlo almeno una volta al mese come una pizza ma no! Poter mangiare qualcosa di diverso dal cibo preso direttamente dalle confezioni, qualcosa con del sapore... NOn si godeva nulla della vita, solo a casa a stare a rompere il cazzo con quella voce a guardare solo la tv. Che vita grama! E io urlavo!!"

"se tutti avessero le passioni e interessi, hobby che hai tu, non vivrebbe il niente che mi hai raccontato. io stesso non so affato come facessero. E come rimasi quando ti mostrai..."

"già tu quel giorno, non Milan..."

"Lo so, grazie di averlo fatto presente" sorridendo, ma lei non fece nulla, solo fissare con sguardo addolorato oltre la finestra "ti mostrai  scambiandomi con Milan perchè aveva un appuntamento lo Chateau stanza per stanza, e per cosa erano utilizzate, e ti feci vedere la vecchia sezione dei bagni e docce, e tu sorpresa e titubante mi chiedesti se potevi usare la vasca, se ti era permesso e quando ti chiesi perchè quella domanda, mi dicesti che non la usavi mai, non era possibile da te..."

"Si consuma troppa acqua, come la doccia... per poi sprecarne a tonnellate per lavarsi a pezzi... quando si è tarati ma per loro era così, lavatrice e lavastoviglie no, consumano trippo, a mano tutto.... imbecilli!"

"... dicesti che la vasca era usata...Solo per le tende, per lavare quelle e non le persone, perchè si sporcava il bagno, come con la doccia. E come ti vidi quando ti dissi che potevi usarla tutte le volte che volevi senza limitazioni e appresi dalle tue parole che non ti era concesso mai e da piccola volevi giocarci con i giocattoli tipo navi e sottomarini e paperelle. O quando ti dicevano che una pizza costava troppo e non andava bene, così come tutti i prodotti da forno che adori ma non mangiavi mai, neanche da piccola. A scuola volevi una pizzetta o altro ma invece ti davano le merendine confezionate che tif acevano schifo...  e poi manco quelle, per i medicinali non dovevi mangiare oltre cosa ti dava il medico. Che torroni e meringhe non esistevano più, ed era vero, solo i torroni morbidi che odi e niente più meringhe perchè la gente non le mangiava più e restavi solo a sognare. Che guardavi i vestiti nell'armadio che volevi mettere ma non potevi. E aggiungevi con una nota triste -e poi anche se, per quale motivo dovevo metterli? Non cèra nessuno che voleva passare del tempo con me...- Sei scappata su tuo impulso quel giorno perchè come quella persona dell'opera magna avevi deciso di ribaltare le cose. L'amarezza quando parlavi di quell'opera e di lei..."

"Ah! un'altra cosa che quei due non hanno capito!" arrabbiata, poggiando la testa sul vetro "E' veramnete triste quando parli e nessuno ti ascolta veramnete. QUando dissi che LUI dopo aver compreso e si era salvato, aveva deciso di renderle omaggio, lei che non aveva conosciuto davvero ma compreso, perchè anche altre persone potessero sapere che esisteva. lei che era sempre rimasta sola. Quell'opera è un viaggio in cui tutti gli elementi, tutti,  degli esseri umani sono profondamente indagati. Insegna  che se cè qualcosa dentro, anche se lo chiama amore, tutto si può comprendere e che pensare che un trucco sia una vera magia mostra la capacità di apertura mentale della gente..."

"Allietare qualcuno e darle forza affermando di eseguire magie, ringraziare per quel trucco affermando che fosse vera magia per cosa riusciva a dare... lo so"

"...Lui non può impedire la sua morte nell’ultimo incontro, seppur lui incontri alla fine la vera Lei. Ma tutto era così troppo distruttivo che semplicmente lei sparì. Anche per il fatto che non l'avrebbe accettata nessuno...Di fronte a questoo, sopravvissuto, non gli resta che rendere eterno il ricordo di quella persona facendola conoscere a tutti, anche se.... la cosa che Zay e ric non hanno capito dalle mie parole mi fa imbestialire. Ho sempre detto che non voglio essere ricordata e ne simili. Sebbene mi sia lasciata andare in rancore e infelicità per cosa non avevo, non voglio essere rimpianta. Non desidero essere pianta. E quando dissi del dono che lui anche da Lord le fece, quel libro con cosa lui scrisse per lei, perchè almeno lì lei fosse felice, se stessa, viva anche dentro, in vari vissuti dove non fosse sola e... esistesse davvero. La cosa amara è che nonostante le sue belle parole, non credo affatto che l'avrebbe accettata se fosse rimasta viva e che il suo pentimento sfociato nelle storie è solo perchè si sentì incapace. NOn la conosceva, era rimasto solo colpito d cosa gli era apparso davanti che si sblocco sol ritratto. Sia per lei che per me non cè storia, on ci sono possibilità. E per dire che comunque ammiravo cosa lui fece, anche un pò con invidia, solo per quel dono di cuore... dissi a ZAy e Ric il fatto che sarebbe stato bello sapere che qualcuno ti dava l'ultimo saluto con qualcosa scritto di cui, su di te. Ma non hanno capito un cazzo. Come sempre. Intendevo dire che era solo il SAluto, non un perpetum di memoria. NOn ho mai smesso di desiderare di sparire, andar via, evaporare dalle memorie così da essere in pace... ma invidiavo, solo per quel dono, Lei. Sebbene morta salvando in se il mondo che aveva creato tramite dissociazione e visualizzazione, quel paradiso che mai si sarebbe avverato, ma che lui riprese in sua mano e fece tornare vivo e prospero.... la cosa triste è che lui per affetto afferma, ha ripreso in mano quel mondo e ne è diventato Lord per proteggerlo, per farla tornare e riaverla al fianco per vivere felici almeno in quel mondo... lui che non la conosceva e al solito ha visto solo l'aspetto!! Ma ho provato un pò di invidia solo per quel dono. Sebbene alla fine lui volesse mettere a tutti i costi cosa lui vedeva, voleva, credeva e via dicendo... e quei due scemi hanno osato dirmi cagate sul ricordarmi senza aver capito niente... al solito io non avrò mai niente di ciò che desiderio. Davvero cosa desidero e sognavo è così impossibile rispetto a soldi, potere, fama, famiglia, figli e via dicendo?!? Veramente è così..." restando con altre domande in sospeso "io e lei eravamo così simili per tante cose..."

"... di come, esattamente come Babydoll, e me,  Lei fuggiste in altri piani e mondi creati con la mente, rifugiandovi lì... e di come vivessi sola e disperata fra quelle mura perchè per come eri combinata per i medicinali e come era la gente con chi era diverso, non aveva senso uscire... eppure ti vedevo baccagliare con gli uomini perchè vedessero quel che tu notavi in loro e si svegliassero. Che vedessero che la vita andava vissuta in modo diverso da come facevano loro. E tu sapevi perchè...Perchè avesse un valore, invece di essere e diventare come... così come il sesso. Sei l'unica persona che conosco che è aperta mentalmente su questo tema, che per te obbligare l'altra persona a giuramenti e simili è come mettergli o metterle le catene e che se tu non puoi dare all'altra persona qualcosa, non è giusto vietarle di viverle altrove. Lo so sul fatto che non faresti niente con chi ti sta accanto, ma non è troppo... non so, liberale, permettere all'altra persona di avere relazioni quando tu non ne avresti, perchè viva e faccia cosa tu non vuoi dare? Che una relazione non deve essere, perchè tu odi gli obblighi a meno che non siano sentiti e mantenuti perchè lo si vuole, solo a due e se hai bisogni per le promesse non dovresti fare niente per poi scoprire se si hanno amanti? IO..."


"Cosa cè di strano? Cosa è meglio, obbligare a promesse che alla fine l'altro non riesce a mantenere perchè non le sentiva ma desiderava sfogare cosa aveva dentro ,con un'altra persona con feromoni compatibili? perchè là siamo..."

"Si, la tua teoria dei feromoni compatibili, delle coppie che stanno bene insieme tra altre perchè sono più compatibili a livello... ed è questo che attrae come il concetto   del sesso con... Diversi tipi di pene secondo le dimensioni...!?! Cosa era quella Lezione che hai fatto l'altro giorno?!?  Gli uomini si dividono in tre classi, come le donne e a seconda della grandezza del loro lingam, il membro sessuale maschile vi sono diversi tipi di vagina secondo le dimensioni... mi sono perso! Milan si sarebbe divertito con quella Lezione, quello è sicuro, ma ho trovato la cosa davvero assurda dal mio parere! Seriamente credi che..."

"gli uomini lepre, gli uomini toro e gli uomini cavallo... la donna, secondo la profondità della sua yoni , è una cerva, una giumenta o un'elefantessa.... sono solo concetti presi da una dottrina antica per specificare le dimensioni dell'apparato riproduttivo e la loro compatibilità... o sessuale, dipende chi le chiama come... "con una smorfia della bocca indecisa, guardando in alto a destra, facendolo ridere "E comunque non è niente di così assurdo! E' la verità! Tu stesso quando ti spacciavi per Milan mi raccontavi le poche, rispetto a lui, avventure e di come ti era capitata una ragazza parecchio troppo... grande per te!" con un verso di derisione e divertimento "Hai solo provato nei fatti questi concetti...."

"Vuoi metterla così!?! E' una sorta di avvertimento ulteriore per cosa non ti va bene?" fissandola malamente come a voler dire qualcosa con gli occhi che lei comprese e si voltò  "Mi vuoi dire questa cosa per metter chiaro che tu... lascia stare!" fece lui sospirando osservando la stanza, evitando il ritratto "Resta il fatto che continui a isolarti da tutti! E non va bene! Per te e loro. Loro non ti hanno fatto nulla e non è giusto che..."

"Parli proprio tu che ti chiudi nel tuo studio a dipingere o fare cretinate che solo tu sai... e ti spacci per tuo fratello senza mai farti conoscere... Sei proprio..." acidamente finchè non lo vide avvicinarsi e fece passi indietro col rabbia.

"TU...!! Sei quella che ho fatto entrare nel mio studio e ha turlupinato la mia buona fede per vandalizzare la mia statua!!!" con impeto di nervosismo. Strappando a lei un'altra smorfia di risa.

Dorde, dopo che l'aveva scoperto, l'aveva invitata nel suo studio, sotto la Casa della Lapidi. E appena entrata era rimasta ferma a fissare tutto muovendo solo gli occhi e le sopracciglia in un miscuglio di cose che lui non comprese. Poi guardò la statua, ma la sua faccia sembrava quasi quando stava per fare qualcosa di stronzo a qualcuno, per liquidare la cosa con una battuta, per chiedere perchè ci fosse una sua statua lì.

"E' solo una statua di Rimando. Sono opere come quelle che trovi in quegli angoli laggiù di donne e uomini che hanno fatto molto per il mondo e ho ritratto in loro onore, o di elementi importanti raffigurati da uomini e donne. La statua doveva raffigurare altro in stile greco ma... un giorno scambiandomi con Milan ti vidi a fare niente, invece di meditare, e solo dopo un attento momento di capire che combinavi... ti ho vista con gli occhi persi come quando dissociavi nei tuoi mondi... e lo stavi facendo! Nonostante la base principale fosse rilassarsi col corpo e usare la mente... invece a te serve muoverti nel corpo anche dissociando! Sei negata con la meditazione...Un controsenso di ciò che conoscevo che mi ha fatto capire come tu rappresenti il contrario di tutto... è solo una sorta di monito per me quando lavoro... ultimamente ho pensato di approcciarmi ad altri stili per osservarla e farmi domande..."

"Mh..." con suono gutturale fissandola in modo particolare " E... dimmi, dimmi... cè altro che rappresenta...!?!"

"Eh?" fece lui fissandola dubbioso

"il concetto poteva non avere il mio volto..!?!. per questo chiedevo..."


"Le statue greche hanno volti, tu eri l'esempio perfetto per il concetto e..."

"Capito!" chiudendo lì la cosa voltandosi a sinistra e adestra con qualche passo, per poi fissare il cavalletto con tela di fronte a loro, prima della statua, con colori, barattoli di vernice a terra e altro "E dimmi, raccontami un pò cosa conservi qui... Quello per esempio, raccontami un pò questo ritratto di gruppo" indicando alla sua destra dietro la cancellata che divideva lo spazio tra quello camminabile e utlizzabile e la zona dopo, con i ritratti, segnando con un indice un ritratto con tre soggetti.

"Ah, quello. Si tratta dei..." iniziando a descriverlo con passione. Finchè non si voltò dovèra lei prima per parlarle viso a viso ma si bloccò raggelato. Era sparita.
La vide correndo con gli occhi per l'ambiente acquattata sula statua, precisamente aveva scavalcato la base rettangolare per raggiungere la statua con lei seduta e stava con le ginocchia sopra la base,  vicino le gambe dellas tatua, a reggere tra le mani un barattolo di vernice che vomitava il suo contenuto a onde cascanti sulla testa marmorea.

"CHE FAII!!!" fece lui di getto allarmato.

Lia si comportò, e così gli parve, come un gatto. Si voltò piano verso di lui con un'espressione come si vedeva su di un gatto che lei chiamava stronzo che faceva roba rompendo e facendo cadere come se andasse tutto bene, a fissare come a dire -che cè, che vuoi- continuando a tenere il barattolo sopra la testa della statua che riversava colore.

"Scendi! Che fai!!" avvicinandosi, imperioso.

Ma lei, niente. Come un gatto stronzo lo fissava in quel modo perpetrando la sua opera, anche quando lui si era avvicinato alla base rettangolare e allungando la mano cercò di farla scendere. lei fissandolo negli occhi senza cambiare una virgola, lasciò lentamente la presa del barattolo, che sembrò attirato dalla figura di marmo come calamita da fare un Planf sonoro sulla capoccia, restando in equilibrio continuando a perdere colore, che scendeva gentilmente per ogni lato della statua dalla testa alle gambe. Un Blu che lui non aveva e si rese conto che fosse una mischia. Sembrava un Blu Candy 2 metalizzato a vederlo in quel modo e voltandosi anche se aveva il cavalletto a fare da impedimento, si accorse che molti colori, dai base alle scatoline con i brillantini e altri effetti che usava per le minuzie ed effetti particolari, erano stati toccati. IN pochi minuti aveva mischiato più roba, che scendeva come mollemente senza tempo scolando sul marmo, sopra la statua a coprirla.

Lia fissandolo sempre negli occhi, accentuò di un millimetro il sorrisino che prima era serio, che sicuro aveva dentro da voler sghignazzare, e con fare elegante, quasi a prendere in giro gli spettacoli di Burlesque, si voltò e scese dalla statua, mostrando labbra più stirate come un sorriso di cattiveria che però cercava di mitigare.

"Lia!!! Che hai fatto!! Come la pulisco!! Non verrà via da solo!! PERCHE'!!"

"Per motivi miei, seppur uno brillante come te dovrebbe... arrivarci! Sai bene che odio certe cose, e seppur tu affermi essere un omaggio simbolico a un significato prendendo spunto da me, preferisco mettere in chiaro le cose che trovo eccessive... e prima che tu inizi a urlare o incavolarti come tu fai, non tuo fratello, mi auguro che la cosa fosse solo questo. Un omaggio a qualcosa che prima non consideravi e simili, non altro... Bene! vediamo questi dipinti!" camminando accanto alla cancellata

"AH! Tu ora mi aiuti a pulire questa roba, non intendo lasciare la statua così e non ho voglia di sporcarmi i vestiti quando sei stata tu.."

"Allora spogliati!" seria e diretta per poi fare un sorriso a ghigno carogno "Togliti tutto e inizia a pulire, se aspetti ancora, si asciugherà! Dimostrami che tieni all'opera e il concetto, ripulisci dal mio visibile disappunto anche sporcandoti ma rivendicando ciò in cui credi... "

"Mi prendi in giro? E' un tuo test o simile?" fece lui arrabbiato, voltando il capo verso la statua che sembrava piangere in modo particolare blu metalizzato e perlescente alla luce come avesse un velo sulla testa che scendeva fino alle gambe "Cosa vuoi...."

"..." lei si era seduta su sedie particolari che erano presneti con braccioli prima come una regina e poi accavallando le gambe e alzando il mento come una sfida, sempre con quel ghigno carogno a guardarlo negli occhi "Dai, urla tutto il tuo essere UMANO correndo a salvare ciò in cui credi e consideri da mettere lì, al centro, con il cavalletto davanti... io osserverò la forza dell'uomo che salva e toglie lo schifo che ho riversato sopra per dire la mia..."

"Invece sarai tu a pulire cosa hai fatto! Ti ho portata qui, sei l'unica oltre Milan a sapere e aver visto questo posto, e non accetto che..."

"Io ho espresso il mi odisappunto per certe cose, e come per altre punizioni volevo che l'impegno portasse a ragionare e avere considerazioni su..."

"PULISCI!!" fece lui perentorio indicando la statua

"A me sembra che abbia ora un significato migliore... il velo di Maya che copre certe cose... per me ha quel non so che di più significativo..." poggiando una guancia su due dita della mano, reggendosi anche col gomito

"Lia..." fece lui arrabbiatissimo "Hai fatto questo e ora pulisci, deve tornare come prima!" mentre lei voltava il capo co nonchalance alla sua destra alzando il mento, come se si annoiasse, per poi alzare gli occhi come a riflettere e sorridergli.

"Bene... su questo sono d'accordo, ho sporcato e devo pulire... ma tu pulirai pure e nel mentre discutiamo sulla questione della statua..." fece lei puntigliosa sulle condizioni mentre si toglieva la camicetta con nelle cuciture arricciature e piegoline e sotto aveva solo il reggiseno per il periodo caldo.

"CHE FAI!!" vedendola scivolare sul le braccia, solo quelle,  la camicetta a fissarlo negli occhi

"NOn è consigliabile sporcarsi i vestiti, se usciamo di qui pieni di vernice qualcuno si farà domande e siamo amici, ci siamo sistemati i vestiti a vicenda, non abbiamo problemi su certe cose e quindi prima iniziamo e prima finiamo... sebbene non mi spoglio mai davanti a nessuno perchè una cosa è che a me non tocca minimante degli altri, ma i maschi pensando ocn il cervello numero due, se mi spoglio poi sono stronzi, quindi evito..."

"Rivestiti!! No intendevo così!! Puoi essere una persona pratica e tutto, ma non metterti idee di stare nuda a fare roba... rimettila!!" fece lui adirato prednedole dalle mani la camicetta color panna con scollo quadrato e arricciture sul fondo tipo rouches cucita dalla loro sartoria e rimettendola come se fosse una bambina, continuando a rimproverarla, metnre lei se la rideva. Voleva dirgli -OK papà, quando mi hai vestita discutiamo della cosa- ma si limità perchè rideva troppo dentro nel vederlo sconvolto ogni volta per cose sulla privacy. Quando gliela tirò pure sul fondo perchè fosse ben messa lei lo fissò mentre si risollevava, dovendo chinarsi perchè piìù bassa di lui, e lo guardò negli occhi come se fosse tutto divertente.

"Mi spieghi da quando sei diventato pudico!?! Io non sono mai rimasta nuda, per le feste, per i bagni nelle vasche dello Chateau, per tutto non abbiamo mai avuto problemi anche perchè sempre con qualcosasopra, così con tuo fratello o con Jd per fare un esempio..."

"Infatti, non sei mai stata nuda e solo per cambiarti e simili!! E indossi di solito gli indumenti intimi degli abiti e periodi, non restare mai con il tuo, di intimo! Non fare più cose del genere!! E non iniziare che Milan non ti avrebbe rimproverata! Lui è lui, siete come fratello e sorella e non vi toccano certe cose ma io non sono lui! E non toccare più le mie cose per fare danni!!" rimproverandola con un dito puntato contro di lei

"QUindi...? POssiamo ripulirla con un tubo a pressione con acqua e poi il viso, impossibile da pulire, potremmo sistemarlo con scalpello e..." detto con tono di consiglio guardando la statua ma lui le prese un braccio e la trascinò fuori chiudendo la porta, senza lasciarla ma facendo tutto con una mano e poi la tirò su per le scale e girato per la Casa delle lapidi con lei al trotto dietro che se la rideva, contatato che erano soli, andò in fondo alla costruzione, la nuova sezione ancora con sporadiche lapidi appese e l'affrontò.

"Troverò il modo di farti perdonare per lo scempio che hai fatto!! " mentre lei ghignava e gli faceva il verso cantilenando -troverò il modo di farti perdonare, si... ok, è come epr tutti gli altri?- "Ma ora voglio che tu la smetta di impartire le tue lezioni a tutti, compreso me, a modo tuo!! E questa storia di punzecchiare la gente e studiarla, non come me!! Dopo lo scherzo che mi hai fatto alla Casa della Seta, non intendo accettarlo più! Mi hai mancato di rispetto già prima, ma hai vandalizzato una statua!!"

"Si... una statua che mi raffigurava..." fece lei tranquilla, sedendosi con un salto su quella che era a prima vista per altri un altare spostabile utilizzato per varie cose che per altare stesso "io come dovrei prenderla...?"

"Bastava parlarmi e avremmo chiarito..."

"Era il cosa che mi faceva incazzare... sai che odio certe cose che la gente..."

"Cosa vuoi!!" le fece arrabbiato "dimmi che cosa vuoi... la faccio distruggere? La..."

"Esagerato!! ora che l'ho vista e ho inteso il mio punto di vista, perchè rovinarla... Chi sono io per dire di distruggere qualcosa..." ghignando malefica, e lui pareva sul punto di voler sclerare "Comunque, mi sembra che tu sia parecchio... cambiato! Sembri prevenuto e tutto sul fatto..."

"Non sono prevenuto, ma siamo amici e con me non fare qualsiasi cosa ti giri per la testa come fai con gli altri. Sei pratica, non hai problemi su certe cose anche se stai tra maschi e sono cose tue, ma non ti aspettare che per gli altri siano la stessa cosa!! Non puoi cambiare il fatto che stai tra maschi... cè adesso la sezione femminile che hai voluto isnerire e il gruppo di donne che hai scelto come speciale e ai tuoi ordini per..."

"le donne sono una palla! Sono inette, imbecilli, gelose per tutto anche quando non cè bisogno e mi fanno venire il nervoso! Hanno le loro cose da donne anche se sono militari e sono considerate al pari su ogni cosa... mi sono scocciata di stare tra loro. La cosa cosa assurda è che qualsiasi sia l'argomento, dal sesso a partite di qualunque sport di itneresse, animali e tanto altro, con loro è da noia e da... femmine! Non so davvero come reggano con quei dialoghi!! Non sono fatta per stare tra femmine!..." dicendolo offesa finchè iniziò a sentire fastidio ai polmoni per aver troppo mezzo urlato nella discussione e rovistò nelle tasche alla ricerca di sigarette e accendino. Zippo. Dorde cercò di calmarsi nel vederle sempre lo zippo con i gighli per le mani e lei lo notò, ridendo mentre accendeva con letnezza e mostrando per bene l'oggetto, per poi rimetterlo in tasca. lei sapeva che lui non amava quando gli toccavano le cose, e i zippo erano una delle sue passioni da collezionare, e sebbene fosse uno di quelli di meno valore che lui teneva nei cassetti, non mancava mai di fare facce arrabbiate e come pronto a rimproverare quando notava che lei ne sgraffignava sempre uno.

"..." lui alzò gli occhi al cielo "Comunque, smettila anche di divertitrti a prendere in giro la gente!! ok che ti piace quando ti aiutiamo a svestirti..." con un modo di dirlo che lei colse, alzando lo sguardo verso di lui dalla sigaretta tra le dita

"Cosè quel tono... stai dicendo qualcosa?"

"... qualcuno potrebbe prenderlo per gusto sessuale e non puoi giocare con le reazioni della gente intorno a te..."

"Aspetta, aspetta..." gli fece alzando una mano a stopparlo "la stai mettendo come se fosse un gioco sessuale per prendere in giro qualcuno... solo perchè non ho paura  di essere aituata a togliere i vestiti, che per inciso parliamo di quelli che utilizzo per le vostre recite, non significa che vi stuzzico. Cosè, un'altra cosa che cogliete solo voi?"

"Smettila,  forse l'ho notato solo io ma non fare quella faccia di bronzo, ricordi quel segreto?" vedendola voltare il capo con ztizza e fumare come uan doona anni trenta "Di quello che hai appena detto, cosa era vero e cosa falso...?" sfidandola con gli occhi, e lei con un verso distolse l osguardo di nuovo guardando a destra "Certe volte non ti capisco! E sono serio! Ti comporti come se tutto fosse normale per te come se fossi tra bambini che non hanno impulsi sessuali, o non sanno cosa siano e puoi andare tranquilla ad atteggiamenti come se giocassi... che ne so, come qualcuno come Madame con un uomo... e la cosa grave è che lo fai ma non per veramente qualche motivo sessuale, ma come se avessi degli impulsi che getti là nel mucchio di cose che combini e dici solo per togleire la mano e vedere che succede... ma non siamo tutti te!"

"Perchè, che vorresti dire, che per qualche cavolata che dico o faccio chiunque mi sia intorno lo prende o lo vede come un segno sessuale e allora sono cattiva...? Mi stai dicendo che offendo i sesso-dotati?"

"Cosa sono... i sesso-dotati!?!" fece lei scuotendo un attimo la testa confuso

"AHH! Mi si rimprovera di offendere gli ormoni altrui... come se mi interessasse..." mentre si vedeva guardata male come un rimprovero muto

"Ti sto dicendo qualcosa che secondo me non va bene in cosa fai tra gli altri! Milan non te lo direbbe perchè lui neanche li vede, o al massimo ti trova comica e divertente, non avete niente da vedere tra voi e quindi lui non conta. Ma Jd per fare un esempio è troppo buono e paziente, a meno che tu non esageri troppo e ti si ponga come freno, e così altri non ti direbbero niente perchè di norma un maschio fa questo. O interpreta cosa recepisce..."

"O pensa di recepire..." fece lei puntualizzando

"...mh... recepisce!... e decide di provarci, o aspetta e vede se aveva ragione o fa finta di niente per non perdere l'amicizia..."

"Che tristezza! E io che pensavo che almeno qui avessi amici che non credessero..."

"LIA!" fermandola da frasi poco corrette "le persone come dici tu sono diverse tanti quanti sono i cuori nel mondo, ma non puoi decidere per altri di bloccare anche gli ormoni e cosa provano..."

"perchè! gli altri lo fanno con me... no? Che io sia come vogliono, che faccia cose come voglio...  come alcuni tuoi clienti che hanno usato una frase come la tua -nessun problema per l'imprevisto, magari vi fate perdonare in altri modi- guardando me! E io lo capisco cosa vogliono e pensano i maschi e cosa stava immaginando. pensano che non si capisca, ma gli occhi, cazzo, lo dicono... e non intendo mettere la mia bravura sempre e sempre  per sollazzare il pennacchio di qualcuno, che se lo perdano... che imparino come fece lui perdendo..." mentre lui la fissava cupo per fare due passi e darle un colpo su un ginocchio da farle cadere la gamba accavallata, facendole assumere un'espressione stupita.

"L'essere umano è anche questo, fattene una ragione e smettila con queste frasi...." fissandola serio mentre lei sospirava infastidita, con le gambe che si agitavano nell'aria, fumando "Non puoi fare come hai fatto con me per scoprire se avevi ragione e avevo le lentine o portavo gli occhiali, pensando che..."


"Cosa...! Dai, esprimimi cosa ti passa per il cervello, così ho chiara la situazione. Perchè vorrei capire solo un punto! Ok, ho fatto cosa ho fatto con te solo per due motivi. Confondere gli uomini è facile se li si raggira con i vecchi metodi, funziona sempre, e visto che tu sei sempre come punto da una vespa sul deretano per tante cose e sei sempre ombroso quando qualcosa non va come vuoi..."

"Stai esagerando!"

"Eh... vogliamo metter ele volte che perdi la pazienza e rimproveri o agisci in maniera arrabbiata che Milan... non fa?!? Cercare di imitarlo, usando anche i suoi termini come -bimba- e sorridendo come un ebete come lui, quando poi esci dai gangheri, a volte a ragione ma non sempre , ma sempre con troppo impeto che lui non fa e..."

"Quando si perde la pazienza..."

"Si, si... come con le porte. Tu devi avere qualche flash del vietnam con le porte che quando si incazzi, SBAM!  ma non riesci a reggere troppo la farsa perchè inizi a dire - benedetta ragazza- o rimproveri aspri, sbotti e sembra che tu voglia prendere a ceffoni o le porte... cosè che hai detto quella volta quando mi hai detto che dovevo darmi una regolata con il mio carattere...?!? Se fossi a casa di una delle tue nonne, mi avrebbe presa a sculaccioni...?!" ridendo in maniera nasale per contenersi con una mano"tu affermi di aver fermato le influenze della cultura da cui vieni ma se non cè il tuo controllo, se qualcosa sfugge o non è come lo vuoi, fissi la gente o rimproveri come se volessi rimettere in gira..."

"ma l'ho mai fatto?"

"No, è vero. Non è da te essere manesco come quelli del tuo passato, così come Milan. E questo è un bene per voi, ma i tuoi scatti di disapprovazione e di rabbia momentanei sono l'opposto di MIlan che sorride sempre e risponde, ma per le rime, in maniera acuta, arguta, intellignete e che colpisce dove serve... ecco come mi sono accorta, tra le altre cose di certe... questioni! E quindi se tu sei più sanguigno di tuo fratello, e oltre questo, sei un bel tipo se quel giorno quando siamo arrivati qui allo Chateau dopo il volo, dove mi sono imbucata e mi hai mostrato il tuo ufficio... hai parlato di tuo fratello che era quello che agiva e più focoso ma ... parlavi di te, non di Milan. Sei tu quello che più di lui agisce e si sporca le mani se devi, che ..."

"Perchè mi rinfacci sempre quando..."

"perchè sei patetico... fai questioni su come mi comporto io, ma il tuo prendere per i fondelli la gente spacciandoti per qualcun altro, usando un modificatore di voce attaccato alla giacca quando stai dietro i paraventi... parlavi di tuo fratello quando intendevi te stesso mentendo, e fai la predica a me!!"

"Perchè agisci in un modo che io non comprendo! Seriamente!! Ti fai avvicinare, resti tra noi, ti comporti come tu fossi tra persone asessuate ma se noti che cè qualche parola e o atteggiamento d'affetto..."

"no, sessuale, non d'affetto..." buttando fuori poi il fumo come se fosse in attesa dal dottore, tranquilla

"HHHMMM..." fissandola malissimo "Chiedi sempre di aiutarti a toglierti gli abiti, prendiamo questo esempio, per poi correre in intimo a cambiarti o a fare la doccia sparendo! Chi lo farebbe normalmente..."

"IO! Qualè il problema scusa!! Sei umano, sei uomo, non sei un animale che devi sfoderare per sfogare gli istinti... puoi contenerti..."

"non puoi dire a un uomo questo..."

"Stai prendendo come esempio momenti riguardanti, chiariamo, le feste, i cambi d'abito, le volte che sei qui e siamo in camera tua o mia e io voglio mettermi comoda, cambiandomi cosa indosso! Quale sarebbe il problema? Neanche ti... che ne so, obbligassi a fare il bagno con me nelle vasche tutte e due nell'acqua per farti roba!!. io resto fuori, ti aggiorno su tutto, ti ascolto e bla bla... come lo dici è come s efossi uan delle ragazze di Madame con i clienti quando questi vogliono solo parlare. Ti chiedo di togliermi gli abiti tu perchè mi viene meglio, ma credi solo te!! Milan, Jd, Lubo, oltre gli addetti delle sartorie siete gli unici con cui non ho problemi di sortasempre restando con l'intimo! E che è... come ne parli sembra che ti dica -spogliami e vieni qui-, cosa che capirebbero altri... a proposito. Non hai paura che qualcuno ci senta entrando...?" ridendogli sfacciata


"Questo portone come altri si sente pure sottoterra, non cè pericolo. Se qualcuno entra, sappiamo..."

"Si... comunque, per chiudere e me ne vado, sono stanca, ti comporti come se ti sbattessi qualcosa davanti" guardandolo fisso fumando con la mano destra,  sorreggendosi sul braccio sinitro puntellato, col busto all'indietro, con mezzo sorriso dondolando allegramente le gambe "quando non è così! Ti comporti come se fossi una stronza che cerca di fare la stronza con gli uomini ma fregandoli sempre. Quando non ho intenzione di niente e lo sai, o stai sicuro che sarei io andata a cercare il tizio di interesse. E dico questo perchè da come l'hai messa, ad altri sembra così! E' un pò come se quello che ho fatto per farti abbassare le difese alla Casa della Seta fosse un invito... nonostante tu sappia..."

"Lo vedi come ti comporti?" guardandola freddamente, stando vicino l'entrata di quella sezione, col broncio, le man i in tasca

"eh eh eh" rise con  quella risata cristalllina da bambina che combina roba e si diverte "ti stai offendendo per una cosa che non è niente rispetto a cosa tu e tuo fratello avete fatto nei miei confronti. Quindi spiegami, tu sai come sono e come la penso, ok...?... bene. Tu sei uno dei pochissimi che non mi crea problemi a fare quella cosa, baciarti per un motivo, come fu per Rò, e l'ho sfruttato anche se una volta sola, non è che perchè io non ho quei problemi solo con te lo faccio sempre,... anche no... se fosse stato un altro, chiunque ,potrei capire che... boh, legge al contrario la cosa e pensa che io ci provi, ma tu sei uno dei pochissimi che sa come sono e come vede le cose, ma ipotizziamo... Adesso, in questa situazione, perchè mi va ti dico così, a cazzum, avvicinati, e quando sei qui a centimetri ti porto un braccio dietro il collo avvicinandoti e baciandoti mezz'ora, tenendoti a me col braccio per il tempo che voglio... dimmi, dimmi... tu come la interpreti? Penseresti che ci sto provando? Che ho fini sexxuali..." dicendolo in un modo da presa in giro con le x al posto delle s, ridendo "... o semplicemente ti incazzeresti come ora, pensando che ti stia facendo un torto? Tu che mi conosci, anche per le prese in giro spacciandoti per Milan... cosa mi dici...?"

"Che giochino stai giocando..." come offeso ma anche stanco del suo comportamento

"Sono seria! Se io per pazzia facessi ciò, tu come la prendersti? Saresti offeso di quello che chiami gioco, penseresti come gli uomini comuni per cui a che ci sono ne approfitto o ... ti chiederesti perchè e per quale motivo?" vedendolo riflettere a quelle parole, contraendo i muscoli del viso "ecco vedi...? Una terza opzione che non consideravi... perchè mai una come me dovrebbe fare ciò? ...." fumando e osservando il fumo danzare per aria lasciando in sospeso il concetto

"Intendi che che ti comporti in quei modi per un motivo??"

":.." lo sguado che gli lanciò fu di offesa e anche un -mi prendi in giro- "NO! Quello è perchè come ho detto no nho problemi a chiedervi quei favori e..."

"Ah, quindi non ti piace quando ti aiutiamo a toglierti gli abiti e lo chiedi solo per non sciuparli...?" domandò fronteggiandola più duro facendo un paio di passi più verso di lei e dando le spalle all'entrata senza porta, vedendola seria a fissarlo abbassando il mento verso il petto, per poi fumare e alzare il viso verso destra in alto e come per molte cose aveva un significato. E se prima non disse niente, la sent' ridere.

"Come fossi la meretrice di Babilonia....E pensi che sia una cosa sessuale? Questo mi stai dicendo?" gli fece senza guardarlo

"Spiegami i motivi, così so che devo ignorarti..."

"AH, ignorarmi... allora non mi aiuti più, non..."

"Non dicevo questo!" tagliò corto, vedendola sempre fissarlo nei discorsi e poi togliere l osguardo

"Quindi qualsiasi cosa tu mi ignorerai perchè pensi che sia per egoismo...?" , facendo girare lui, fissandola diretto quando lei alzò la gamba destra e strinse a sè, verso il busto, avvolgendola co lbraccio dopo aver passato la sigaretta alla mano sinistra ed ebbe  attimo di flashback che lo fece sussultare.

"Ho... capito!" facendola voltare esterrefatta "Forse ho capito..." vedendola in un'espressione tra il -che vuol dire- e preoccupato del -lo ha capito vero?- "è per quel motivo con un pizzico di interesse che tu..."

"COSA!" fece lei piccata

"Tu menti a te stessa e pensi che la gente non se ne accorga!" indicandola con l'indice "piccole cose che sembrano stupide, ma sommate dicono chiaramente..." ma si fermò quando un telefono suonò. Lia lo prese di getto, urlò un "Oh, accidenti!! Mi chiamano... Devo andare....!" con un tono da tagliare corto ma con sfregio e scese dalla tavola-altare. Dorde le disse di fermarsi e quando cercò di prenderla con le mani sulle braccia, lei driblò di lato e se ne andò urlandoti un "Ciaone!" in italiano.

"...cosa!?!" fece lei quando Dorde la richiamò indietro. Stava pensando a quella volta prima del litigio finale in camera di lui.

"Che intenzioni hai? Li tratterai come fai con me?"

"Che cosa vuoi, esattamente?" Ti dissi già più volte che non ha senso continuare ad essere amici nelle considizioni in cui..."

"Veramente sie stata tu a offednerti a morte perchè..."

"TU MI CACCIAVI VIA!! Mi hai detto chiaramente nella Casa delle lapidi che non volevi che entrassi più nella tua stanza, non importava la situazione, solo nel salottino...quello intimo, dopo il salottimo per gli ospiti quando ne accogli qualcuno qui...e come mi hai trattata! E' stato il trattamento cosa mi ha fatta incazzare..."

"Mi sembrava decoroso per entrambi, ho semplicemente cambiato idea e considerato che è corretto accoglierti in un ambiente..."

"Fanculo, lasciamelo dire!! Ti continui a dire che è la stanza il problema, quando ti ho esposto che la questione è COME mi ha trattata, COSA mi hai detto, e come mi hai buttata fuori la stanza affermando che il mio carattere ti dava fastidio!! Tu, che dici di volere un mondo dove l'etichetta esiste ma in maniera corretta e..."

"E che dovevo fare!! Mi sentivo a disagio ad averti nella mia stanza mentre tu ti comportavi ocme fai con chiunque, tipo  Milan, pensando che siamo tutti come te!! E se devo dirtela tutta, trovo assurdo il tuo prendertela per i miei comportamenti, perchè i miei hanno un senso, i tuoi no!!" lasciandola a bocca aperta, fissandolo in viso sconvolta

"Come, come!?! Ridillo! Le mie motivazioni finiscono nell'umido, mentre le tue che sei arrivato a rimproverarmi più volte e a buttarmi fuori la stanza, chiudendo a chiave la tua da entrambi i lati, e quella sul corridoio, che Milan per andare in bagno anche la notte deve andare nel corridio dalla sua ed entrare in bagno... E solo perchè io non ti venga a trovare... chi è il patetico?!? Bastava che mi dicessi tipo -senti, per questioni mie preferirei che tu non entrassi in camera mia, dammi la mia privacy per cortesia e vieni nel salottino privato... - o qualcosa del genere ma che mi dicesse che ti dava fastidio la mia presenza per stupidaggini tue e non ad abbaiare come un pazzo come se fossi arrabbiato per tutto!! Invece mi urlavi ESCI, ESCI!!!"

"Io..."

"NO!! Qui la questione è che sei cambiato per stupidaggini!! Tu sarai anche non me e un uomo, ma solo pera cosa accaduta per certi motivi non è normale che ti viene la cavolata e butti per aria tutto trincerandoti in un bunker mentale. Perchè questo è...! Ti sei chiuso la stanza a chiave, tutte  le porte, mi hai vietato di venire in camera tua e quando sei nei bagni, quando semplicemente stavo seduta in un angolo a bere vino e parlare con te mentre facevi le tue meditazioni in acqua... anche se altri, a sentir questo, penserebbero altro, a che parliamo di stronzate sessuali...." con un verso finale da -beccati questa-

"COSA?!" come se non sentisse alle sue orecchie"Solo tu potresti pensare..."

"AH NO! Se io ti dicessi Tizio era con Tizia nella sala dei bagni, lui ammollo e lei seduta, e lui stava meditando... a prima cosa a sentirlo che pensi...? E non mi dire che giocavamo a scacchi perchè sei ridicolo..."

"E io so la verità e non è così..."

"Ma va!?! Ma per dirti che le cagate le credono e sentono chi crede in ciò che vuole... e siamo sempre là, ricordi la sfida che ti lancia nella casa delle lapidi la volta della statua...? bene, succede quella cosa che ti dissi come esempio, tu penseresti che solo per far quello cè altro...? NOrmalmente penserei di no!"

"TU!! Tu penseresti di no! Sai e capisci ma non vuoi ammettere che ciò che per te è normale e solo affetto di basso livello, ossia senza interessi sessuale, sia una sciocchezza e non una cosa diversa per altri! Vuoi prendere quell'esempio? Chiunque dall'esterno vedrebbe te che baci una persona x e lo tieni a te vicina con un braccio intorno al collo per qualche tipo di voglia... tu invece sai che non è così, è solo affetto e desiderio di un momento di calore con una persona che consideri così vicina... ma lo vedi tu!! Non gli altri..."

"Ah, quindi mi stai dicendo che non posso farlo perchè anche quell'altra persona..."

"Non puoi, perchè o sei chiara e quella persona lo sa e accetta ciò, o non puoi farlo"

"Ah, benissimo. NOn posso... almeno lo so, non farò niente d'affetto con nessuno e mi risparmio altri nervi..."

"Andiamo, intendevo..."

"no, sei stato chiarissimo..."

"NOn è colpa mia se sei amorale..." fece lui in italiano stanco come se fosse triste della cosa.
Lia restò un attimo impassibile, poi aggrottò le sopracciglia e si voltò lentamente a fissarlo, il quale ricambiò non capendo quella sua espressione dura.

"... stai dicendo che sono una poco di buono....!? Che sono una persona de merda agendo contro il senso giusto e del bene e faccio schifo?" chiese lei senza capire

"Cosa? Perchè? Che cèntra... ti offendi per tutto anche quando non ti si dicono le cose. Ma non vuoi capire, non vuoi davvero capire, se non riesci ad amare o capire se e quando lo provi, non sei capace a sentire e /o comunicare a parole le tue emozioni e fuggi anche i contatti  di tipo fisico. È come se provassi terrore per ogni cosa che sia vicina o intima, sempre intesa come vicinanza fisica, ma scappare terrorizzata e piena di paura da..."

"Aspetta...! Allora intendevi anaffettiva..." disse lei in italiano bloccandolo perchè lui continuava in quella lingua ma non si capivano

"IN che senso... no amorale... non è amorale? O è immorale? Privo di amore e concezione dell'affetto?" fece lui stupito, a disagio e turbato nel caso avesse sbaglio

"Amorale in italiano si dice quando qualcuno si comporta in modo che è contrario o no nriflette la morale comune. La morale è l’insieme di norme e valori di un soggetto, se agisce contro quelle anche di base, è amorale e... vuoi mettere in correlazione la mia personalità con il concetto di assenza di morale per qualche motivo affermando che sono stronza?!?"

"Ho sbagliato..."

"Sbagliato... TU!! Potevo capire Milan, ma tu... ah, questa è bella!"

"...intendevo che non capisci e non provi il senso di amore e affezione come gli altri.. .ero sicuro..." fece lui perplesso ripassando le amore Amore, Amorale, anaffettivo "...Comunque...Seriamente, non troverai mai nessuno che ti ami a tal punto da accettare quell'esempio per prenderne uno e non volere altro da te... fattene una ragione! So che alla fine ti eri tranquillizzata da avvicinarti a noi in amicizia, ma per fare anche solo questa cosa,  un abbraccio o un bacio per te normali d'affetto E BASTA!.... non credo ci sia verso di essere felici con chi ti ama per come sei da restare... solo come vuoi tu non è affezione o amore come è per gli altri..."


"perchè la metti sempre che devo fare o niente, perchè..."andando di nuovo verso la scrivania, dietro.

"Non puoi pensare veramente che in un legame con qualcuno, lasci libero l'altro di cercarsi cosa vuole altrove... sarebbe da pazzi lasciare libero l'altro di fare quel che vuole per sfogarsi, e non con te, perchè tu non vuoi dare e ritieni che mettere le catene per promesse che poi non vengono considerate..."

"Appunto! Io la penso così! Ci fu perfino Zela che se ne uscì dicendo -se fossi maschio ti sposerei- dicendo che non credeva che per me andasse bene ciò. Sposare sarebbe pure troppo per me, non ci credo, ma per dire che io trovo vergognoso l'obbligare a recitare promesse che in realtà non si sentono, perchè questo è o non ci sarebbero miliardi di tradimenti dopo le promesse anche a Dio e davanti a tutti, per cercare qualcosa che non si ha nel rapporto...! Tu dici a me pazza, ma non è pazzo mettere la palla al piede alla gente perchè sia moralmente sistemata per la società, obbligando ad accettare cosa il matrimonio porta, eprchè questo è... ficnhè si è fidanzati è perfetto, appena ti sposi è la morte della relazione e di tutto quanto e poi la gente si cerca cosa gli manca o la boccata d'ossigeno che non aveva più... io non incateno, non obbligo, non mi aspetto fedeltà perchè... lo hai detto tu stesso più volte! Siete umani! Siete uomini! Anche donne ma qui si parla dal mio lato... credi davvero che esista qualcuno che ami  che dopo aver avuto cosa vuole, vuole bene a me e come sono, per chi sono, da essere felice al mio fianco sempre come amici intimi, e di vecchia data, e con profondo affetto quando si sarà stancato di ciò che ha avuto? Tutta me?!? Sei folle se pensi questo... Perchè una volta data tutto cambia... basta vedere te con una cazzata con quello scherzo... Io sono la stessa che per come erocombinata col corpo prima e per i medicinali, odiava lo specchio, anche ora, per questo mi specchio pochissimo, ma ancora prima di incontrarvi ed essere così come sono ora... credi che non stessi male? Le volte che mia madre mi diceva che facevo schifo, ero un roito, una vacca malandata che era solo vergogna per come stavo male e mi avevano ridotto... che mi urlava che non trovavo uno buono neanche a pagarlo... Zay mi ha conosciuta a metà dello schifo che ero, poi ero ancora, ancora peggio di quando mi ha incontrata e solo se esistono Dei, loro solo sanno oltre me, come mi sentivo a guardarmi allo ispecchio e a sentire lei e Rò e tutti nella mia vita, anche estranei, che mi chiedevano perchè non avessi nessuno e non avessi vita amorosa... Io che ero sola, senza amici perchè mi sputavano in un occhio perchè non nei canoni, che nona vevo un briciolo di affezione e vicinanza da nessuno...ci osno state volte che guardavo lo specchio con la voglia di piangere e pensavo -se anche se fosse solo per sesso, chi mi vorrebbe? Sarei solo uno schifo che non può muoversi rovinato da medicine e disperazione, neanche un incell mi troverebbe interessante anche solo per sesso occasionale-... quindi smettila di farmi la paternarle perchè l'hai detto, io so la verità, non ho bisogno di te o Zay e Ric che mi dicono le cos epensando di parlarmi come esterni a me e quindi non sono consapevole... IO SONO CONSAPEVOLE di come appaio all'esterno!! Da quella volta nel video dei miei 18 anni in cui vidi sull oschemo una ragazza e non capivo chi cavolo fosse, non la conoscevo e poi appena parlò.... solo allora, capii che ero io, e ho compreso che non avrei avuto nulla perchbè non è solo dipeso da me, ma da altri... e se perfino voi che ritenevo amici dopo quei due che ho allontanato... s eper voi come sono nel profondo, come mi comporto e tutto no nvanno bene perfino...amici... che senso ha?!?"

"Ascolta....tu e ,la tua ricerca spasmodica di capire, comprendere, di raggiungere a risposte ma che di fatto alcune... non possono essere raggiunte con la sola testa e pensiero. ma tu già lo sai, l'unica cosa che non puoi con la dissociazione e visualizzazione è come questo esempio... tu non puoi avere nulla neanche sforzandoti, non puoi sapere le cose come sono neanche in quel modo, perchè ti senti mancante di pezzi per raggiungervi... " le disse avvicinandosi un passo alla volta, calmo con le mani nelle tasche, e visto che tu normalmente, di solito, non provi niente per spingerti verso qualcuno, anche se cè quel tuo piccolo segreto... nonostnate questo non hai risposte su cose che alla fine non conoscerai mai. E anche cosa leggi e trovi in giro, per te sono cose dubbie? Ricordiamo le volte che leggevi e ti fermavi dubbiosa perchè non comprendevi quelle fasi? io le ricordo perchè solo quando ti incalzavo che ti vedevo con quell'espressione quasi rammaricata e rassegnata, tra te e te senza trovare modo di comprendere, non ti prendevo il libro e capivo cosa ti turbava, ma per restare in tema, ricordiamo bene i pezzi che ti mettevano in crisi da non capire i personaggi e la lettura e ti facevano bloccare dall'andare avanti perchè no nsapevi come interpretarli?" metnre lei voltava il capo con sguardo affilato e offeso "primi libri... -stava usando lei come uno sfogo per il suo desiderio -.... -affermato ad alta voce che l'amore coincideva con il desiderio carnale -, -  stesse continuando quel loro rapporto solamente per avere una valvola di sfogo  -,  - capitava che venisse preso da un insopportabile pensiero crudele. Volerla violare fino al punto di farle perdere se stessa. Fare in modo che non pensasse a nessun altro tranne che a lui. Fare in modo che  solo sua nel vero senso della parola. Quello, era il segno di un desiderio molto forte -, -  poteva essere considerato un “legame”, un rapporto costruito solamente sull’unione dei loro corpi? -, -  tenere legato a se qualcuno con il proprio corpo è una cosa crudele, mi sono chiesta se fosse una cosa non fare mai -, - però invece di dire quelle parole, non posso far altro che legarsmi a lei con il mio corpo -, o quello che ricordo ti fece venire dei dubbi da non volerne parlare e pensare di chiamare Madame per capire almeno quel pensiero,- fu senza calore e senza tenerezza-, - Era come scorgere per la prima volta il viso di un'amante nella luce incerta del sole e vedere finalmente quale aspetto ha, dopo una notte di membra intrecciate e orgasmi condivisi al buio-, era stato pieno di calore e piacevole- e ancora, -mi chiedo come te la caveresti con un uomo che ti chiedesse intimità, amore e affetto-, e per finire  gli ultimi due che ricordo. - osservò allo specchio il suo corpo nudo, che sembrava riprecipitato nei suoi terrori, e che ai suoi occhi amareggiati già appariva come mai, mai amato-. E sai qualè la cosa più penosa? Che tu vuoi capire il concetto senza sapere veramente cosa cè a monte, perchè rifuggi l'intimità. Ma come per quanto detto sopra, non avrai mai niente, e quindi, sei destinata a ciò che già sai..."

"Che cosa vuoi,...  cosa?"

"non capisci..."

"E BASTA CON QUESTO NON CAPISCI!! Fate tutti a dire che io non capisco! Quei due in Scozia dove cazzo stanno a dirmi non capisci, voi a dirmi non capisci ma sempre quando si tratta di cose mie!! NOn capisco l'amore, non capisco questo, non capisco i miei comportamenti che per voi non vanno bene... a me!! Che ho dovuto prendere a calci in culo gli stronzi perchè si comportassero decemente!! Più vi si dice che offendete solo e basta con queste frasi, senza capire voi cosa dico, come mi sento, cosa desidero e ttuto il resto... Vattene, sono stanca e ancora devo ricevere quella gente... vattene a farti la tua vita...."

"Quindi vuoi andartene?"

"Certo che lo farò, adesso più che mai!! Se fossi morta molto prima... invece di dispiacermi ancora e ancora... e come ultima lode a quelli come me,   il mio saluto a me stessa sarà alla Giacomo Leopardi nel suo -A se stesso-... per chi come me capisce che si può tentare di tutto ma non ci sarà o non si potrà ottenere cosa si desidera E PER SE' sono qualcosa che valgano che le cose basiche per altri... voglio solo andarmene stavolta docile col morire della luce e non udire più...."

"E loro..."

"Loro me la vedo io, non te ne fregava prima e ora continuii a ripetete a pappagallo quel -loro- come se per te fossero importanti!! Prima li prendevi in giro spacciandoti per qualcun altro, davi solo ordini e quando non ti andava ti rintanavi nello Studio. E ora di colpo ti preoccupi per loro che tratto con distanza..."

"Certe cose possono cambiare, ti sbagli quando credi che non è così... anche se ti spiegassi... ancora non comprendi cosa significa amore e legami per tutti noi e...  non capisci...."

Lia scaratterò malissimo, prese un fermalibri sulla scrivania pesante e con rabbia, avendola seguita e si trovava quasi di fronte a lei ma dietro la scrivania, un pò verso destra, glielo tirò contro  con sguardo omicida. Dorde si sporse per schivare alla sua di destra e l'oggetto colpì la nave, riproduzione di un sottomarino di qualità che lei teneva in varie stanze quanti erano i modelli di quei mezzi, che si sfrantumò in una parte e i pezzi colpirono il ritratto pessimista, che ballò sul chiodo e fece un tonfò a terra.

"Vi odio!! VI ODIO!!! Se questo è il vostro cazzo di pensiero, che io non posso  meritare affetto o amore come lo desiderio io senza soffrire o mi trattate di merda o si finge solo per tenermi buona, AFFANCULO allora non cè niente per messuno, in nessun modo, potete stare freschi, andate a quel paese del cazzo che vi piace tanto....!!!" fece con rabbia lei contro Dorde che cercava di calmarla e vedere cosa era accaduto. Sapeva che la sua rabbia era anche per i danni ma stava sfogando ciò che era maturato nella loro discussione.
Dalla porta entrarono il giovane che lei stava curando dal cancro e i tre dell'ave Maria, che uditi i rumori e le urla di entrambi, erano accorsi.

"Sparisci! Più vi si dice a tutti quanti quanto fa venire il nervoso sentirsi dire che non capisco, che non posso capire, che non posso comprendere e più manderei ben più di un diluvio universale per togliere la feccia è l'umanità! Vattene, cazzo, ono farti vedere, sapete tutti quanti solo trattarmi da schifo, come una demente, allontanarmi o affermare che sbaglio e solo io!! E voi restate tutti uguali!! VATTENE!!" tirandogli altra roba, mentre i tre recuperarono il quadro, che aveva cornice rotta in una angolo e il vetro in frantumi, e raccattarono pezzi del sottomarino in giro, constatando che cèra un buco in quella ancora sul mobile di fianco la libreria dal lato del quadro.

"MALEDIZIONE!!" dicenva a denti stretti lei rabbiosa "non fanno altro tutti a rimproverarmi facendomi sentire fuori posto, sbagliata... una merda...!!" Sbattendo le mani sulla scrivania, mentre Norvil la fissava non sapendo che fare e rattristandosi per lei. Rispetto altre volte in cui lui era entrato con un sorriso ed era uscito ocn un sorriso, bevendo qualcosa con lei o giocando o dialogando, lasciandosi da cari amici, era finita malissimo.
Non capiva la situazione ma sembrava che lui avesse toccato qualcosa di doloroso e ora lei era fuori controllo.

Dorde sbattè un'anta della porta con rabbia per aprirla, facendola abbattere contro il muro e urlò arrabbiato "Fuori tutti! Adesso! E non fatevi più vedere a entrare senza permesso!! ORA!!" guardando male i tre e il ragazzo.

"Ma..." fece Norvel ma Kovacs gl idisse all'orecchio -andiamo-

"perchè dobbiamo finire così da quando abbiamo litigato?" proruppe Dorde appena soli "dicevi di odiare la situazione nella tua famiglia, che odi i litigi e tutto quanto, e continui a cadere nella frustrazione di tenerti tutto dentro e poi esplodere e per cosa?! Ti arrabbi per niente quando io e gli altri vorremmo solo..."

"Come osi!! Per neitne!?! Hai davvero detto per niente? Mi volete costringere a non essere io per essere accettata e non è niente? Mi stai accusando anche tu come le merde della mia famiglia di non consdierare gli altri? Di no navere considerazione degli altri? Mi ripetevano questo, paragonandomi a gente che veramente se ne fotteva ma sapeva essere amata!! Fa male cazzo, fa mele come la merda le accuse e non capite!! Se fossi rimasta là avrei subito ogni giorno tutto quanto mi svuotava e distruggeva, con quelle frasi accusatorie di cose che io no nero. Ma se sono così ora, è colpa di tutti voi e..."

"Ragazzi..." Milan apparve dal passaggio segreto presente nella stanza e li rimproverò "avete allarmato tutti e sono dovuto venire qui di persona per dirvi di smetterla!"

Lia e Dorde si voltarono verso di lui così sorpresi da aver perso le espressioni di rabbia, per una di stupore e incredulità. Lia disse qualcosa guardandolo stranita dalla testa ai piedi come, con un'espressione diversa, come se stesse dicendo qualcosa che voleva tenersi per sè "Ma... ti stavi preparando per una sessione particolare alla Casa della seta?"

Milan era vestito con una divisa degli addetti a pulizia e manutenzione, ogni gruppo o reparto aveva la sua divisa, e aveva i capelli a vedersi tenuti sotto la calotta pre parrucca per indossare una parrucca appena visibile scura corta e aderente alla testa usate per ceercare di non far capire di avere davvero capelli artificiali, e un cappello militare con visiera. 

Lui rise "Ma no... mi sono accorto dall'ufficio, dopo che la nostra valente segretaria ha ultimato i resoconti della giornata, che dai monitor lui era in giro "indicando il fratello" e dopo averlo chiamato ha detto che doveva parlarti... poi ho notato che eravate rimasti soli e sapendo che ultimamente vi scornate ho deciso di avvicinarmi a questa stanza di soppiatto ma è partito il casino e tutti sono accorsi e sono dovuto passare per i lati... nascosti. Ragazi davvero, perchè dovete litigare?"

"Mi stai dicendo che le mie lamentele non hanno valore?" fece lei offesa

"Ma no, bimba.." andando da lei a braccia aperte per abbracciarla, stringendola a sè" itnendenvo che capisco che cè qualcosa che ti fa star male, non so cosa... perchè non voglio intromettermi, ma sei troppo agitata per..."

"Milan... primo! NOn hai lavorato davvero per finta con questi indumenti con cui mi abbracci?"

"Scema, ho solo finto di passare l'aspirapolvere che mi sono trascinato in una delle altre stanze collegate col passaggio. Ti regalo un frammento di affetto e ti lamenti che ti sporco?" ridendo divertito

"MMMHHH!!" fece lei con il viso verso il suo petto "ti ricordo che ovunque ti muovi e cosa tocchi se dei gruppi direttamente, è toccato da tanti..."

"Si l oso, ma goditi la mossa Milan. Un  abbraccio d'affetto per dirti che tutto va bene. OK? Ora, potete fare pace?"

"..." lei non disse niente finchè non  capì che anche Milan si era zittito e cèra silenzio vero nella stanza. Così si voltò.
Dorde stava a fissarli arrabbiato. Come quel giorno. un paio prima del litigio, che lei gli dava una mano nella stanza di Dorde stesso, a controllare un video di una persona che dovevano cercare perchè rapita e compariva mesi dopo in video non proprio speranzosi, essendo destinati alla vendita per gruppi di malati che amavano abusi e omicidi. Dorde era incavolato perchè non trovava elementi utili a localizzarla e peggio sapere se era viva, e Lia, nonostante i tentativi con varie agenzie governative segrete nel mondo e tutti i Crell all'opera, non aveva cavato un ragno dal buco.
Per lei si poteva continuare a perseverare ma significava cercare solo chi l'aveva accoppata e stop. Per Dorde no, lui sentiva, diceva che era viva.
Per la terza volta, gli disse di fare una pausa, spremersi in quel modo era solo deleterio, ed era meglio fare pausa ma lui niente.
Lei era seduta al solito sul copriletto tutto trapuntino ma in eccesso di qualità, ori e tutto. Sembrava diceva sempre di entrare in qualche palazzo reale e vedere l'urlo di "guardami, sono da riccone" di ogni cosa.
Non si metteva mai dentro i letti, ma solo sui copriletti perchè trovava interessante vedere come era restare più tempo su materasso di piume come lo avevano loro, ma si limitava a quello.Solo da Zay aveva accettato l'invito di dormire nel suo letto, ma erano entrambe ragazze e e lei non le avrebbe fatto nulla. 
Una voce li fece voltare verso la porta a doppio battente che faceva comunicare la camera di Dorde cone quella di Milan. Questi era appena entrato, Lia riconobbe la voce ma non poteva vederlo perchè il letto era più rientrato rispetto la porta mentre Dorde in piedi a vedere la proiezione contro l'armadio bianco fece un'espressione e un sospiro. Trovava il fratello sempre troppo infantile e sapev ache quando lui era in stanza, tutto diventava allegrotto. Si arrabbiò quando la vide contenta e su di giri da scendere dal letto e andare verso il fratello minore, che la placò dalla corsa abbracciandola come faceva sempre.

"Ragazzi, sono venuto visto che non tenete nessuno di guardia, con Helias a controllo... sono sgusciato qui, ma di sicuro sanno che un Milan cè comunque... come vi va? Tutto bene bimba? E tu fratellone? Cosè... quell'espressione!?" facendo voltare anche Lia.
Dorde era letteralmente incavolato, scazzato, li fissava con le mani in tasca con un'aria che avrebbe voluto buttare tutto per aria e andarsene.

"E' solo stanco, sono ore che cerchiamo di capire dove si trova...  Ho un'idea, è quasi ora di pranzo, ti va di pranzare tutti insieme?" disse lei a Milan contenta

"Intendi come hai sempre desiderato un pasto con chi ti era amico, tutti insieme,  ma non hai mai avuto? Per me va bene..." guardando poi il fratello "Potremmo mangiare nel salottino, quello più intimo, che ne dici?" guardando il fratello con aria bonaria mentre quello sembrava volersi lamentare di cose

"Se proprio dobbiamo..."

"Davvero?!?! QUindi possiamo?" fece Lia contenta a Milan che le disse di accompagnarlo a prendere il tavolo.

"Che tavolo...." domandò lei senza capire

"A volte io e lui abbiamo discusso qui lontano dagli occhi di tutti, qui possiamo senza nasconderci troppo, ma avevamo bisogno di un tavolo per carte e altro, cosa che non cè nel salottino, sono bassi per il tè o per arredamento anche se vi poggiamo cose. Teniamo alcune cose in una stanza della servitù che al bisogno prendiamo da noi, restando di sotto, con l'ordine di non salire se non dietro chiamata, anche se sentono non vengono... quel tavolo è apribile ed è perfetto..."

"NO, lascia stare, vengo io, so come portarlo e montarlo" fece serio e infastidito Dorde, seguendo Milan che si era tolto la giacca e si avviò verso il corridio. Al loro ritorno protavano un tavolo di legno piegabile ma di ottima fattura. Era quadrato ma con parti che si potevano agganciare si allungava.

"A me sembra, già chiuso, bello grande per contenere cosa ci serve, non cè bisogno che lo allargate. Cavolo, sembra quello di mia nonna, seppur era ovale e aveva al centro le parti per fare una sezione aggiuntiva e..."

"Sei sicura che basti così comè?" domandò Dorde poco convinto "siamo in tre, metti i piatti, le bottiglie..."

" Smettila di fare l'immusonito, ce la facciamo. ora ci serve cosa mangiare, andrò giù e...." ma Dorde la stoppò.

"Milan, se devi cambiarti o simili vai adesso. Ci penso io..." andando al telefono presente nel salottino dove si trovavano, quello più intimo e meno formale che era prima di questo e riservato ad ospiti, e parlò con la cucina.

"Si, devo lavorare con altre due persone e restiamo qui. Salite tre porzioni complete con dei vini, tra cui uno rosso frizzante, e per antipasto delle bruschette all'italiana, uno dei secondi di carne, se non sbaglio ci sono gli involtini di spinati, poi patatine fritte come contorno e per dessert qualcosa al cioccolato bianco, anche non elaborato. Si. SI. Esatto. Attendiamo tutto qui..." fece lui come se lo avesse fatto altre volte e faceva finta di non notare Lia che voltava la testa a volte a destra e a volte a sinistradietro di lui sporgendosi,  con faccia stupitacome se non ci credesse, attenta al dialogo.
Appena messo giù, le si voltò un pò infastidito.

"La smetti di fare come un fantasma o una spia con la testa a guardare me mentre ordino? Cosa cè?" Guardandola con alcora la mano sulla cornetta dell'antico telefono anni trenta.

"E' solo... hai davvero ordinato queste cose?!? Perchè?"

"... dici sempre che volevi da anni mangiare con qualcuno con queste cose, ed ecco. Ora però calmati, e aiutami con la tavola, visto che dobbiamo fare questa cosa...." andando verso il tavolo ancora senza nulla.

"Perchè quel muso? Non ti va? Se no nti andava..."

"no, tutto ok..." chiuse lui e prese da un mobile l'occorrente. Era chiaro che sapeva come sistemare tutto per un pranzo o cena come Milan aveva detto.

"Ecco..." fece lui quando qualcosa risuonò nella stanza e Lia si guardò intorno non comprendendo

"è il nuovo cicalino di avviso, quello di prima si era danneggiato e lo abbiamo fatto cambiare, ora però sembra un insetto con il mal di pancia "facendo ridere lei, ma lo vedeva sempre come scocciato. Lo vide uscire verso il corridoio per le tre porte subito a destra e sinistra della scala, prima di girare a gomito per andare nelle stanze dei due fratelli ed erano luoghi per gli addetti alle pulizie, mini magazzino da dove avevano preso il tavolo e zona per l'elevatore dalla cucina e simili e quello per la lavanderia dietro un'altra porta.
Lo vide entrare con dei vassoi e si offr' di aiutarlo ma lui rifiutò facendo più viaggi per portare tutto e lei si chiese perchè, visto che avevano un carrello antico portavivande per portare tutto in una volta insieme, senza tutto quel casino mentre i cibi e altro mandato da già giungevano uno dopo l'altro.
Milan tornò cambiato e sempre sorridente e placido e si sedettero.
Ma quello che fu per Lia finalmente un bel momento con amici a mangiare insieme, tranne le volte che lo aveva fatto con il gruppo dei veterani nel boschetto o nella sala mensa, cambiò.
Milan parlava e raccontava, Lia ascoltava e faceva domande, Dorde restava in silenzioe visibilmente annoiato, contrariato,  infastidito da qualcosa e sbuffava e diceva ai due di calmarsi quando si prendevano in giro si stringevano una mano, o Milan si allungava per mezzo abbraccio da fratelli, rovinando tutta la pazienza del fratello maggiore.
Milan vista la situazione cercò di contenersi e fare come il fratello ma l'atmosfera divenne fredda e a tratti tetra quando Dorde ricevette una telefonata per avere informazioni su quella scomparsa e terminata iniziò a lamentarsi che stava perdendo tempo. Appena si accorse di cosa aveva detto, fatto per frustrazione, cercò di spiegare ma Lia si gelò, prese piatto e posate e basta e si alzò, dicendo solo "continuate pure" andandosene via.

"Dove vai...!" fece Dorde senza capire

"Cosa vuoi che ti dica! Avevo sognato momenti con persone amiche che non avevo vissuto, a quanto pare non posso averlo. ho passato la vita a vivere in un posto dove i pasti insieme era obbligatori e sempre finivano da schifo. Mangiando da schifo! Dove dovevo sentire tutti loro lagnarsi e sbraitare i loro problemi, oddio che problemi erano rispetto i miei, metnre se aparivo bocca rompevo i coglioni e no volevano sentire la mia voce. Dove non mangiavo vose buone, ma sempre roba da schifo. Dove non potevo avere discorsi o risate, trnquillità e convivialità! Dividevo se e solo se erano miracolosamente in dispensa una birra da 33 in vetro in tre, capisci in tre!?! perchè costavano e io nnostante maggiorenne e intendo fino a quando non sono venuta con voi, potessi bere! E non potevo comprarliperchè senza soldi ma anche un posto dove tenerli o poter buttare i resti. Niente quello, niente l'altro!! Sempre a vedere loro a scassare il cazzo per le loro stronzate e io muta!! E visto che ho capito che non ti piace stare a tavola con tuo fratello e altri e mi sa che i vostri pasti insieme non erano amichevoli, vado a mangiare da sola e grazie tante per quest'altra merda! Già quei coglioni del gruppo di Zay, Ric, Phib, Zelas che dicevano -faremo questo, faremo quello, siamo amici veri- e poi si è visto!! Chi ha perso tutto sono stata solo io di tutti, perchè lo so che loro avanti con le loro vite e quella a vegetare con niente, finita nonostante gli sforzi a restare là dove non voleva stare... IO!!!:..e chi se la rpende in culo sempre io!! Mangiate pure, io me ne vado!" portandosi un solo piatto ammucchiando roba dai vassoi come un buffet. Da quel momento aveva rifiutato inviti ulteriorii. Anche quando Milan le disse che aveva preparato un luogo nei sotterranei dove lui e Dorde potevano andare senza visti e come nel salottino avevano uin tavolo da pranzo, anzi una stanza da pranzo completa e senza che mancasse neinte, per pranzare o cenare insieme in pace. Ma non accettò mai finchè non se ne andò definitivamnete.


"possiamo discutere..." iniziò Dorde ma Lia si arrabbiò e parlò guardando Milan.

"Io no ho intenzione di parlare più, come la mia cavolo di famiglia ho detto così tanto che perfino queste mura dovrebbero sapere!! E invece tutti non fate altro che trattarmi da farmi stare male e pretendete che io cambi!!" guardando con rabbia Milan "Nessuno di voi comprende come si sento adesso, che è quando stavo da loro. Ero sola tra stronzi e basta. Se riuscivo a dormire un pelo meglio edi giorni di prima, l'inizio della giornata era una merda. Ti si trattava di merda. Mi si arrivava a dire, pure, che io godevo nell'urlare e sbraitare e creare situazioni di litigi. IO!!! UIo stavo male, soffrivo, mi sentivo male dentro ogni volta che mi alzavo e neanche il tempo di andare in bagno, che mi trattavano da schifo. E mi diceva pure che io ridicendo cosa mi avevano fatto ero come i vecchi che riesumavano cazzate e le ripetevano in loop. Che rompevo o coglioni. Bei giorni di bel tempo passato con altri, non ce l'ho nè in casa ne altrove. Mi hanno trattata da merda e dopo anni dalle medie in cui ho sentito che dovevo finirla lì di vivere, perchè era impensabile continuare in quel modo, non ho fatto altro che sentirmi sbattere in faccia tutto lo schifo che pensavano fossi!!! Credevano veramnete che io godessi nei litigi, che mi sentissi realizzata, così mi dicevano mentre io volevo morire, morire, morire!!! Facevo cose da autonoma, andavo qua e là risolvendo le cose mie, dopo che quella insegnante di piano mi aveva fatto capire che io qualcosa potevo!! E invece è stato un discendere nell'inferno, nel mio restare tra loro a soffrire, sentirmi sola e abbandonata, dove se avevo davvero dei soldi da parte li tenevano loro, io non sapevo niente e non potevo sapere niente. Non mi hanno insegnato altro checomportamenti come loro, che facevano i signori a parole e poi si comportavano esattamente come tutti gli altri, in modo vergognoso che io non accettavo. SOno al limite, ok!?! Anche adesso, VOGLIO ANDARMENE! Voglio smettere questo, voglio che finisca tutto!! SOno stanca!NOn ho ricevuto altro che schifo da tutti, in famiglia mi ballano tutti in testa a cominciare dai fratelli che mi ordinano a me che sono la maggiore di stare zitta e non intromettermi in niente come fossi un cazzo di cane! Che mi urlano che io spendo soldi inutilmente e per cazzate e loro hanno... lascia stare! Sono sempre io quella che perde! Come a scuola media! Mi trattavano come a casa, insegnanti e compagni, sempre a vedermi per quella che non ero e dovendo andare a una cena con tutti, essendo gli insegnanti una merda che valutavano pure se tu eri presente e partecipavi a tutto, decisi di invitare come compagnia per me un ragazzino di un'altra classe che sembrava gentile e amichevole nei miei riguardi e pensavo fosse amico. Gli chiesi se gli andava e ovviamente dovetti avvisare quella grandissima...Irene, grandissima... che le venisse qualcosa e a questo punto si, che sono merda, che lei e tutti vivano una vita di sofferenza... che ero accompagnata. Lui, stronzo maledetto, arrivò e quando gli dissi grazie di essere venuto, fu intercettato da Irene, merda maledetta che si appicciòà con altri come una cozza e lo invitò a sedersi accanto a loro, tra loro, al centro del tavolo. Io rimasi come una demente quando questo pezzo di merda disse si e rimase con loro, non mi rivolse più una parola mentre io alla fine del tavolo sola a guardare in giro tutti che si divertivano, a vegetare, a soffrire, a stare silenzio per poi andarmene da sola non salutata da nessuno a tornare a casa, altra merda di posto, a voler morire ancora e ancora. O le volte che mi si incolpavano cose come epr i miei, di essere maligna, crudele, stronza, merda... ed è così che vivo anche qui. Con tutti loro che sono come quelli là fuori, a questo cretino come gli altri che vuole che io cambi e sia come vogliono o si aspettano e pure che debba abbassarmi a cose che non voglio... voglio finirla qui!!"

"Bimba... io non voglio che tu te ne vada, e..."

"Anche tu!! Vuoi farmi soffrire ancora per le tue stronzate?"

"No... è solo che... possibile che nonostnate cosa ti ho permesso di avere che sognavi, non ti senti di vivere in pace?"

"Milan!! Puoi avermi dato una stanza, un cavallo, modo di comprarmi qualcosa che desideravo ma a parte te, e un poco i veterani, tutto il resto mi è avverso, come là. Le persone non mi vogliono fra i piedi. NOn piaccio a nessuno, perfino QUALCUNO afferma che io devo calmarmi e comportarmi in modo diverso..."

"Seriamente, fratello. IN cosa dovrebbe cambiare? Conosce le buone maniere, ha rafforzato le sue conoscesse di bon ton e comportamento con Madame, sa come e quando comportarsi in ogni occasione, ha...."

"Non è per quello che..."

"Lui vuole che io mi comporti come più gli interessa... che io non sia come con te per esempio..."

"Se ti viene di essere così con noi, perchè..." fece Milan senza capire ma Dorde lo rimproverò.

"Per cortesia, non metterti in cose che non ti riguardano!"

"AH,NO!" fece lei vedendo che Milan era come sempre rimproverato dal fratello maggiore "Non ti azzardare, già altre volte ti ho fatto capire quando non sapevo della vostra truffa, che non era corretto fare così con lui. Non lo merita. Solo perchè io e lui abbiamo dei caratteri naturali meno impomatati e lascia perdere cosa penso quando fai come adesso, rispetto come tu vorresti, non signfiica che siamo sbaglaiti o simili. Stai facendo come da dove vengo io. E si è visto che cosa ha comportato ciò in me da farmi venire ansie, paure, terrori di errori. Errori che NON AVREI DOVUTO FARE, neanche piccoli che servono a crescere, a capire, solo con gli errori si migliora, si comprende, si cresce. ma no, dovevo essere la figlia senza problemi ne altro che non rompeva il cazzo e non creava problemi per loro, ma non essendolo ecco che sono una persona di merda. E solo una cosa volevo dalla vita. Non ricchezza, non potere, non successo, non case megagalattiche di dimensioni che no nso a che servono, l'apparire, e tutte le stronzate che sogna la gente. Io volevo solo un posto da chiamare Casa, con persone che vedevano me e non avevano problemi ad accettarmi, e intendo la vera me non la falsa che esce smepre per abitudine e non va bene lo stesso, che potessi vivere una vita di pace, bei momenti, ottimi rapporti con gli atlri... ma quanto pare io non posso avere niente di ciò, perchè QUALCUNO afferma che non posso essere amata se io non sono come andrebbe bene, e non dò cosa io non sento di dare. E siccome io non provo niente per nessuno in quel senso e NON CE' NESSUNO CHE PER ME E' INTERESSANTE O VICINO per le stronzate che consigliate. QUindi basta... io me ne vado..."

"Aseptta, per favore.... ho parlato con mio fratello del fatto che eviti un pò tutti per qualche motivo che ti ha fatta arrabbiare ma... fai pace con lui..."

"NO! Deve entrarvi chiaro in testa che dopo Rò e Zay e Ric non accetto più nulla e non mi faccio più ballare in testa. NOn accetto più ninete di ciò che mi ha fatto solo soffrire. Io non cambio e ne altro. Mi fai una cazzata, basta..." voltando le spalle per andarsene

"Bimba, fallo per me! Per favore, è un musone e quando si arrabbia è un pò scaratterato come dici, ma... fai pace e non mettiamo muri appena te ne vai. Ho promesso, ma non creiamo litigi..."

"Perchè dovrei farlo? Sentiamo, dopo cosa ha fatto e detto, io..."

"Sei arrabbiata, offesa, tutto quanto... lo so..." avvicinandosi e stringendola a sè " ma fammi questo favore e non allontanarlo ne odiarlo, o te ne andrai via piena di ulterteriore dolore e rimorsi. Fallo per me e perdonalo..."

"..." facendo i versi quando era arrabbiata facendolo ridere

"Per favoreeeeeee!" dondolandosi a destra a sinistra e viceversa mentre la abbracciava.

"Mi devi 10 favori per questo!!"

"Urca! E va bene... se ti passa la rabbia...."

"Aspetta, ho detto nulla! Ancora! Solo perchè tu lo chiedi, sarò magnanima... che persona buona e giusta sono!....!!...Eh, si, buona e giusta!!!" facendolo ridere perchè sapeva che era solo una battuta da cattiva "non torneremo amici come prima ma non gli sputo in un occhio quando lo vedo..."

"Bimba, tu non sai sputare!!" le disse ridendo

" E ora ho cose da fare, tanti saluti..." fece lei dando le spalle a Milan e andando verso la porta. "E comunque Milan, almeno tu, aiutami a trovare la pace che desidero o sarò costretta a trovarla da sola, con le mie mani, come avrà fatto ognuna delle ME di ogni piano parallelo se è vero... a morire male e con dolore, sola e disperata... l oso che questa è la mia fine, sempre...."

"Io... ok, se è ciò che desideri, proprio perchè ti volgio bene, anche se non sono la persona speciale per te, ti accompagnerò sulla Soglia perchè tu te en vada..."

"Perchè dovremmo farlo?  fece Dorde offeso "con noi non vivi bene?" vedendo fissato male da entrambi gl ialtri presenti

Appena giunse di fianco a Dorde lo fissò irata "Passi, e per tuo fratello, ricordalo, tutto questo ma non saremo amici come prima ma solo alleati nel lavoro. Quindi non pensare nemmeno di... qualsiasi cosa pensi, è solo per lavoro e cordialità formale. Non perdono, non da Rò e Zay e Ric, che sia chiaro. Ora vi lascio soli, sarò cordiale con te ma come prima, MAI!!! NEIN!!"


Se ne andò con le frange del vestito anni trenta che danzavano con aria offesa e piccata, lasciandoli soli.

"Fratello...." fece Milan stancamente "non so e non voglio sapere perchè avete litigato a tal punto..."

"E' anche colpa vostra, tua e di Madame, io misono preso solo il tornado che si è creato!"

"Mh" fece rimurginando un pò, poi fissando il maggiore "Non credo, o meglio, non solo quello. E' testarda ma se non dice e non fa le cose, a meno che non decide di fare uno strappo alla regola, non è da lei nel profondo. Ripeto, non so niente, ma evita di comportarti come sei abituato tra militari dove tra poco di sicuro andrai, qui siamo diversi e lei lo è. Ha subito pressioni, trattamenti da far impazzire chiunque, periodi orribili... e qui a quanto dice non si sente affatto diversamente da tempo prima. Anzi, ripete che ce l'ha messa tutta, ma non cè modo di trovare un posto che la accolga veramente. E dice sempre che noi due, avendo allontanato per paura di coltellate alla schiena, dovremmo capire la solitudine e certe cose ed eessere i primi a comprendere e agire di conseguenza. Eppure noto che tu non ci sei riuscito...."

"non ho voglia di discuterne. Io avevo capito anche dalla tua telefonata che con voi avesse dissapori.."

"Ni... si è freddata parecchio ma non come hai creduto, non l'ho detto esplicitamente e ho fatto in modo che fossi tu ad adnare da lei e far pace, ma ho visto che non ci sei riuscito. Se si comporta così ha un motivo, quindi non capisco... lascia stare. Approfitta della tregua e fatti perdonare o ti odierà fino a quel giorno e... perchè anche qui la si deve trattare come là fuori, se qui abbiamo deciso di cambiare...?" ma Milan si fermòper il telefono.
Rispose e poi cambio espressione così come colore. AL termine dopo succinte risposte laconiche, sospirò.

"Che succede" chiese Dorde scocciato

"Ci ha fregati. A quanto pare si è presa i tre e il nuovo, si è cambiata e ha lasciato a Milan, qualunque sia disponibile a questo punto, l'intrattenimneto con quegli ospiti che ci faranno da sponsor e supporto per quei contratti e le feste nel tema che amano, anni ruggenti e proibizionismo. Ora, a chi tocca riceverli...?" fissandosi a vicenda.

"...come sarebbe... perchè..."

"Sasso-carta-forbici!!!AZZ... hai perso! Spiacente, io vado a cambiarmi e sistemare altre cose, preparati con il completo scuro nell'armadio mio a righe, non ti diemtnicare gli accessori sul comodino. Penitenza per averla fatta stare male!! disse di corsa, velocissimo, Milan che si infilò nell'apertura del passaggio segreto e lo lasciò solo, troppo scioccato per capire che Lia e suo fratello minore lo avevano fregato.














































   
 
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