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Autore: Queen_Of_Love    09/06/2022    0 recensioni
E' la mia prima storia! Quindi pietà, vi supplico! Questo racconto narra principalmente di una ragazza, divenuta appena maggiorenne, Valery, che, tra un passato turbolento e un presente che non riesce a definire, dovrà attraversare un sentiero, che determinerà la donna che sarà da lì in poi. Il sentiero della vita, che la porterà a scegliere chi essere e cosa volere. La sua storia è intrecciata con quella di altri personaggi, ognuno con la sua storia, ognuno coi suoi problemi. Una storia che segna il passaggio dall'adolescenza all'età adulta.
< Voglio essere felice! Con te! > urlò Valery.
< Puoi avere solo una delle due cose > affermò fermamente Jackson serrando la mascella.
Cosa sceglierà Valery? E come si svilupperà la sua vita?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Jackson l'accarezzò intravedendo angoscia nel suo sguardo.
< Mi dispiace.. non dovevo > Valery lo abbracciò e chiuse gli occhi, sperando di rimanere ancora per un po' in quella bolla tutta per loro. Lontana da tutto e tutti.
< Quella che non doveva sono io > Jackson la prese di peso e se la portò addosso sul letto < so che stai con un altro e so che questo non è corretto.. però non posso mentirti.. lo rifarei altre cento volte > le costò i capelli dal viso < non mi sembra vero che tu sia qui con me e non sono nella posizione di chiederti niente ma.. vorrei che non te ne andassi, vorrei che restassi con me > sorrise per quelle parole che gli sentì pronunciare. Non sapeva se erano dettate dalla solitudine per aver perso suo nonno o se forse in tutti quei mesi, qualcosa era cambiato in lui. Le sarebbe piaciuto rimanere lì con lui, in quel letto, passare lì tutto il suo tempo, ma sapeva che c'erano persone ad aspettarla, situazioni e decisioni che doveva affrontare. Stare lì con lui, significava solo procrastinare.
< E io resterei ma.. ho delle cose a cui devo pensare.. > Jackson la guardò attentamente e capì < Matteo? > Valery annuì < non penso gradirà quello che ho fatto e devo dirglielo prima che perda il coraggio, non credi? > sorrise malinconica, mentre disegnava piccoli cerchi sul suo petto. < Lo ami? > Jackson deglutì per paura che quei sentimenti fossero ormai rivolti ad un'altra persona mentre Valery rimase spiazzata, non si aspettava di certo una domanda così diretta < Non sarei qui con te se lo amassi > Le prese la mano con la quale si stava divertendo a disegnare e le accarezzò le dita < Allora resta con me > si sentì molto egoista appena pronunciò quelle parole, ma non voleva che se ne andasse. Voleva tenersela tutta per sé. Aveva paura che se se ne fosse andata, sarebbe tornata alla sua vita, e questo giorno passato insieme, sarebbe stata acqua passata. Sarebbero tornati a non sentirsi più, a non vedersi più, e lui proprio non voleva < non voglio perderti di nuovo > Valery alzò lo sguardo su di lui < non posso > contrasse la mandibola e gli si lucidarono gli occhi. Valery premette le sue labbra sulle sue e gli mise le mani intorno al collo < Resto >.

Arrivata sera, Matteo chiamò di nuovo, e Valery sapeva che prima o poi avrebbe dovuto rispondere. Quindi si fece coraggio e rispose una volta per tutte.
" Ehi.. tutto bene?"
"Si.. tutto bene"
"Sei ancora lì?"
"Sì.. torno a casa a breve"
"Vengo a casa tua"
"Sono stanca.. ci vediamo domani, ok?"
"Ok.. allora a domani"

Staccò la chiamata e un magone iniziò a farsi sentire alla bocca dello stomaco. Sapeva di aver sbagliato, e di non essere stato affatto sincera, nonostante fosse partita con ottime intenzioni, ma il confronto con Matteo la terrorizzava. Non voleva farlo soffrire, anche se intuiva che qualcosa avesse già annascato, non era certo stupido.
< Tutto bene? > disse Jackson, distongliendola dai suoi mille pensieri < Si, si.. era Matteo > Jackson guardò la padella che era sul fuoco e poi guardò ancora Valery, cercando di capire qualcosa dalla sua espressione < e... tutto ok? > Valery annuì sedendosi sulla sedia davanti al bancone della cucina, riflettendo già sulle parole da dover usare una volta visto domani. Jackson odiava vederla così, non avrebbe mai voluto metterla in quella situazione < è tutta colpa ma, mi dispiace Val. Mi dispiace davvero tanto, perdonami > si mise le mani in faccia in segno di reale dispiace < ho fatto una cazzata lo so > iniziò a camminare avanti e indietro come un disperato < hai tutte le ragioni del mondo per avercela con me e adesso anche perchè ho rovinato il tuo fidanzamento > Valery cercava in tutti i modi di tranquillizzarlo, dicendo che non era colpa sua < sono proprio uno stronzo! Sai quando lo incontrammo all'Euronics e mi arrabbiai con te perchè volevi uscire con lui? > Valery annuì ricordando con ironia quel giorno un po' lontano < beh, ero strageloso! Non volevo che uscissi con lui, perchè sapevo che ti sarebbe piaciuto e io non avrei mai potuto competere con uno così! > lo guardò sorridendo, un po' sorpresa di quella confessione < e quando ti ho visto in discoteca? Oddio avrei voluto prenderlo a pugni quando ti toccava > poggiò le mani sul bancone, andando giù con la schiena e abbassando la testa < ma non l'ho fatto perchè eri felice e tu.. meriti di essere felice . Quindi se lui ti rende felice, non ho alcun diritto di chiederti di stare qui con me.. e non devi dirglielo per forza..  > si spostò e le prese il viso tra le mani < può rimanere un nostro segreto se vuoi > Valery era confusa, davvero stavolta. Da una parte il ragazzo che sapeva di amare in modo incondizionato, in modo folle, quasi da mettere da parte qualsiasi cosa per lui, dalla'altra un ragazzo onesto, dolce, con dei progetti, con cose reali, concrete, con cui costruire qualcosa. < Tu vorresti che rimanesse un segreto? > gli chiese a bruciapelo. Jackson iniziò a pensare a mille modi come rispondere, per evitare di rispondere in modo schietto e sincerto, forse era meglio una risposta vaga, non troppo precisa, che lasciasse intendere, che lasciasse confusione e non certezza. Poi gli venne in mente nonno Franco. Gli aveva detto di non aver paura e di non farsela scappare. Le prese la mano e la portò fuori di casa, c'era il crepuscolo, ancora si vedeva abbastanza < ma che fai? > disse curiosa Valery. < No. Non vorrei che rimanesse un segreto. Sono stanco dei segreti, delle bugie, dei silenzi tra di noi. Quindi scegli tu. Siamo allo scoperto qui fuori, che scegli? > Valery sorrise e si guardò intorno, gli prese la mano, sperando che non avesse vicini impiccioni < Penso che sia sempre meglio la verità a una bugia.. e penso che adesso sia meglio che torni a casa > Valery prese le sue cose e si incamminò verso la macchina quando Jackson la sorprese con una domanda < sei felice con lui? > Valery si girò verso di lui e non capì dove volesse arrivare < Jake.. lui è il tuo opposto! Ama fare dei progetti, vuole una relazione stabile, vuole costruire, senza pensare che un domani posso inevitabilmente finire tutto. Mi da quello che voglio > Jackson inarcò le sopracciglia < ma non lo ami però > Valery si mise il giacchetto, pensando che era davvero l'ora di andare < aspetta solo un attimo Val.. > Valery sospirò < Jake.. ti prego.. lasciami tornare a casa, devo riflettere e pensare con la mia testa, lontano da.. tutto questo.. > iniziò a indicare lo spazio intorno a sé < lontano da me? > Valery prese la borsa e le chiavi, con cui iniziò a giocherellarci < mi mandi in tilt. Quando penso di staccarmi da te, ripiombi sempre nella mia vita, e non so come liberarmi di te, perchè ogni volta che ci provo, poi fai qualcosa e mi ricordi che sono sempre la stessa di capodanno. Innamorata persa di qualcuno che non mi amerà mai. E allora che senso ha? > Valery uscì dalla porta, senza dargli nemmeno la possibilità di rispondere. Con gli occhi pieni di lacrime aprì lo sportello della macchina e partì. Non lo guardò per paura di vedere la sua faccia contrita nel vederla andare via in quel modo, ma più per pena pensava lei. Invece lui era dispiaciuto, perchè non aveva saputo esprimere i suoi sentimenti, quello che realmente provava per lei. Voleva solo che lei fosse felice, e voleva che la scelta fosse solo sua.

L'indomani, appena di svegliò, sentì un profumo sul polso, era il laccino per capelli inebriato dal profumo di Jackson del giorno prima. Capì che doveva prendere una decisione, urgentemente, Matteo sarebbe stato da lei a breve e avrebbe capito sicuramente come gestire tutto. Il campanello suonò, sentì il padre aprire la porta. Andò in bagno, si sistemò alla svelta e indossò una tuta, quando uscì dal bagno, trovò Jackson ad aspettarla in camera. Rimase senza parole, sbattette tante volte le palpebre per cercare di capire se fosse un'allucinazione.
< Ciao.. scusa se non ti ho avvisato, ma avevi lasciato questo a casa mia ieri > le porse il golfino che aveva ieri al funerale. Tanta strada per un golfino? 
< Grazie per avermelo riportato > si avvicinò prendendolo. Non riusciva a smettere di fissarlo, e sapeva che non era tutto lì < sei venuto solo per questo? > chiese Val, incalzandolo.
< Ieri sei andata via e non ho potuto risponderti. Hai detto tante cose.. giuste.. ma sono cambiate tante cose da quando non ci siamo più visti > cercò tra un balbettio e l'altro di essere più chiaaro possibile stavolta, ma Valery aveva fretta, a breve sarebbe arrivato Matteo, e non poteva farli incontrare lì, no davvero. < Beh stai con quella Veronica per cominciare > lo incalzò nuovamente, non sapeva perchè ma una parte di lei amava metterlo in difficoltà. < era una frequentazione, niente di serio > ironizzò lui < come noi ieri no? Niente di serio immagino, per te > disse Valery per vedere la sua reazione. Jackson si avvicinò prontamente  quasi da spaventarla < non pensarlo nemmeno Val > Valery tenne gli occhi fissi su di lui, erano sempre bellissimi < non ho mai giocato con te, mai. E so che sono un caso disperato, ma quando ci sei tu, tutto è più bello, e io ti.. > mentre Valery era intenta a sperare che Jackson rivelasse finalmente  i suoi sentimenti, bussarono alla porta interrompendo quello che Jackson aveva finalmente trovato il coraggio di dire < Val? c'è Matteo > suo padre la stava coprendo, immaginava avesse fatto un pastrocchio. Cavolo. Cosa si fa adesso? < Jake? perdonami ma devi andare in bagno.. e stare in silenzio. Non uscire per alcun motivo al mondo, ok?? > Jackson si nascose in bagno e sentì che Matteo entrò in camera.
< Ehi, ciao! come stai? tutto bene ieri sera? a che ore sei tornata a casa poi? iniziò a riempirla di domande, così tante che si sentì soffocare < scusa! troppe domande? >
< Direi di si..senti... > Valery abbassò gli occhi  si sedette, era arrivato il momento di dirgli quello che era successo, e avere Jackson che origliava dalla porta, rendeva tutto troppo strano < dovrei parlarti di una cosa.. > Matteo la interruppe all'istante < Anch'io!! una cosa importantissima, tieniti forte! > le prese le mani elettrizzato < mi hanno dato una promozione al lavoro, dirigerò un negozio di elettronica > Valery scioccò e lo abbracciò < congratulazioni!!! e dove? > Matteo iniziò ad essere meno elettrizzato < a Firenze! So che è un po' lontano da qui.. però avrei pensato a portarti con me.. se vuoi.. beh.. non so come andranno le cose tra noi ma.. prenderei un appartamentino e potremmo.. > Valery rimase sorpresa e anche spaventata < andare a vivere insieme lì.. se vorrai.. insomma. So che adesso è troppo presto. Stiamo insieme da pochi mesi ma.. magari quando verrai a trovarmi > una proposta scioccante per Valery. Non tanto per la proposta, si rese conto che tutti quei progetti, quel futuro da crostruire, era ciò che più voleva, ma non lo voleva con lui, e la domanda a cui avrebbe dovuto rispondere è: ma sei felice con lui? ti rende felice
Perchè uno può fare tutti i progetti che vuole ma.. è con chi li fai che conta. < Non posso > Valery si alzò dal letto cercando di spiegarsi < Matti.. sei un ragazzo fantastico e mi hai sempre dato ciò di cui avevo bisogno.. ma non posso fare dei progetti con te, se sogno di farli con qualcun altro > Matteo si accigliò, non capendo a chi alludesse < ieri ho rivisto Jackson, è a lui che è morto il nonno. E io non posso dire che non mi abbia fatto alcun effetto, perchè mentirei. Posso cercare di reprimere ogni sentimento che provo per lui, ma appena lo incontro, io.. > sapeva che Jackson la stava ascoltando, e forse era proprio per qumotivo, che voleva essere più che onesta < lo amo, così tanto > le si rigò una guancia con una lacrima e prontamente l'asciugò < so che non te lo meriti, e che odierai per questo ma quello che provo  per lui è talmente grande che non riesco a lasciarlo andare, mi dispiace > Valery guardò per terra e cercò di trattenere le lacrime, non voleva impietosire Matteo col suo piagnisteo. Matteo rimase in silenzio ad ascoltarla, poi si alzò dal letto e l'abbracciò. Valery si stranì da quella reazione < grazie di essere stata sincera con me. Ti voglio bene Val.. se lui ti rende felice.. sono contento per te > le dette un bacio sulla guancia e sparì. Rimlì immobile, con gli occhi lucidi a fissare la porta della camera. Sentì la porta del bagno aprirsi < Stai bene? > Valery annuì. Non era lei quella che era stata mollata. Le toccò le spalle per girarla verso di sè < Hai origliato immagino > Jackson fece spallucce < Ho sentito un po' di cose > si avvicinò per cingerle i fianchi < molto interessanti. avevano a che fare un certo Jackson.. ho capito che sei innamorata persa di questo tizio.. ma è così bello? > la guardò dolcemente, come non aveva mai fatto, ridacchiando sotto i baffi. < Non così tanto.. e poi non importa perchè preferisce allontanarsi che stare con me > Valery sarcastica < te l'ha detto lui? > chiese Jackson. Valery guardò malinconica < non c'è bisogno che lo dica, lo so già cosa pensa > gli accarezzò il viso e si staccò dal suo abbraccio, facendo finta di riordinare le magliette < non credo che tu lo sappia, invece > le andò dinuovo vicino e stavolta provò ad essere più onesto possibile < prima di morire mio nonno mi ha detto di non essere stupido. Si riferivaa quello che provavo per te. A quello che provo per teNon so come si faccia a stare con qualcuno, a progettare delle cose insieme, a fare tutto quello che ti piace tanto fare a te, ma te non mi spaventa fare niente. Prima sono stato interrotto, ero venuto per dirti che ti amo anch'io. Ti amo da quando sei entrat a far parte della mia vita, ma ancora nonsapevo cosa fosse. e sono stato stupido a lasciarti andare ma adesso non scappo più. > Valery si commosse e qualche lacrima le rigò il viso < Allora Resti con me stavolta? >  Jackson sorrise < Resto con te >.

   
 
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