Titolo: Saturno
Autore: slanif
Prompt: 29
Personaggio/Coppia: Poppy Pomfrey (Poppy Chips), Sybill Trelawney (Sibilla Cooman)
Contesto: Contesto Generale / Vago
Rating: Verde
Parole: 435
 
 
Madama Poppy Pomfrey non veniva pagata abbastanza, per sopportare tutto quello.
«Suvvia, Sybill... Devi sdraiarti, ho detto. Se non ti riposi, il raffreddore non ti passerà in fretta come desideri.» Era la settima volta che glielo diceva (sì, le aveva contate), ma la sua collega e insegnate di Divinazione Sybill Trelawney, non aveva nessuna intenzione di ascoltarla, nonostante si trovassero in Infermeria, che era il suo regno. Poteva non saper leggere le stelle, ma Poppy poteva sistemare praticamente qualsiasi malanno, frattura o quel che fosse. Quindi sì, era molto irritata quando gli altri non le davano retta.
«Ho lezione, domani,» disse Sybill, parlando affannosamente e col naso completamente chiuso dal moccio. «Devo comunicare la mia visione...»
«La morte di qualche studente? Sai che novità,» le disse Madama Pomfrey alzando gli occhi al cielo, mentre cercava gentilmente (ma con decisione) di spingerla a sdraiarsi su uno dei lettini della grande stanza ricca di archi gotici e vetrate bianche che era l’Infermeria della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
«Harry Potter...» annaspò la Cooman.
Poppy si spazientì. «Oh, per l’amore del cielo, Sybill! Lascia stare quel povero ragazzo! Ha già tanti pensieri senza che ti ci metta pure tu a blaterare che la Luna ti ha detto...»
La sua invettiva venne interrotta dalla Professoressa Trelawney, che disse indignata: «Saturno, me l’ha detto, non la Luna!» Voleva apparire severa, ma il fatto che la sua voce suonasse stranissima a causa del naso chiuso, non la rendeva minacciosa come pensava.
«Può essere stato anche un Unicorno, Sybill, ma tu devi comunque lasciarlo in pace!» l’ammonì.
Sybill aggrottò le sopracciglia dietro gli spessi occhiali a fondo di bottiglia, che le facevano gli occhi esageratamente grandi. «Gli Unicorni non permettono di fare previsioni...»
Stavolta, fu lei a interrompere la collega: «Ti avverto, Sybill: se dirai un’altra parola a riguardo di Harry Potter e della sua presunta morte, chiamerò Minerva e vediamo se a lei darai retta!»
Alla minaccia di chiamare Minerva McGonagall a sgridarla – l’unica che incutesse davvero un po’ di timore alla Trelawney –, l’insegnante di Divinazione parve decidersi a dar retta a Poppy e si infilò nel letto, facendo tintinnare i tanti braccialetti che aveva ai polsi mentre si muoveva.
Madama Pomfrey, soddisfatta, fece per allontanarsi, quando la voce di Sybill la raggiunse alle spalle in un borbottio: «Tutta questa incapacità di leggere i segni... Saturno è stato così chiaro...»
Decidendo che fosse più saggio ignorarla e tornare al suo lavoro, Poppy borbottò: «Un giorno di questi su Saturno mi ci trasferisco io, così non avrò più a che fare con tutti questi pazienti indisciplinati, poco ma sicuro!»