Crossover
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Autore: Suikotsu    07/09/2009    4 recensioni
Dopo tanto tempo le sailors ed i cavalieri possono rincontrarsi per festeggiare insieme, approfittando del periodo di pace. Ma potenti nemici sono in agguato, bramosi di vendetta e desiderosi di impossessarsi della testa di Atena e di quella di Sailor Moon.
Seguito de "La sposa di Ares". Farò del mio meglio per accontentare i lettori! Commentate!
In caso di plagi o altro siete pregati di avvisarmi.
AU inserito per via della mescolanza degli universi e per alcune piccole modifiche che saranno presenti.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Anime/Manga
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le guerre degli dei'
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PENULTIMO CAPITOLO!


Il titolo cita un episodio di Sailor Moon.

Ringrazio:


Xluciadom: Ehi! Ferma, se mi uccidi, dopo non posso più aggiornare! Aspetta che abbia almeno finito la fic, poi ne riparliamo!
XMymoon96: Beh, non mi sembra che si somiglino molto, hanno gli occhi ed i capelli di colore diverso, l'unica somiglianza è che sono entrambe molto belle. Per il finale...adoro finire i capitoli nel momento culminante!
XNicoranus83: Sublime? Oddio...adesso mi commuovo...l'ho detto e lo ripeto, sei un tesoro, ed aggiungo che così mi lusinghi!
XCrybaby: Sono felice che ti sia piaciuto, qui ci sarà l'ultima comparsa del tuo black preferito.
Xharua_96: Grazie, ero certo che avresti voluto che si uccidessero a vicenda, poi Seiya e Atena arrivavano, li vedevano morti e morivano d'infarto, sono certo che lo avresti gradito, ma bisogna lasciare la loro parte anche ai personaggi che non piacciono troppo. Ma tanto per curiosità, cosa ti hanno fatto Mamoru ed Usagi per odiarli a tal punto? Esistere?(Seiya lo capisco, è un super raccomandato, ma almeno è simpatico.) E poi adesso anche tu ti metti a lusingarmi...



Uniti si vince



Il gruppo di eroi arrivò alla sua destinazione, ma ormai era tardi: Usagi e Mamoru giacevano a terra, sconfitti.
Le guerriere ed i cavalieri invocarono i loro nomi, correndogli incontro; solo Kanon, Atena ed i black mantennero la calma.
"E così siete arrivati!" - disse una voce.
Tutti alzarono lo sguardo e videro Sailor Dark Hole.
"Ah ah ah! Non sapete che resistenza hanno opposto! Non immaginate nemmeno come il ragazzo abbia lottato disperatamente per cercare di fermarmi e salvare la ragazza! Ed anche lei si è battuta con coraggio! Che resistenza vana!"
Tutti gli occhi dei presenti la fissarono truci, a parte Atena ed Hotaru, che appoggiarono le loro mani sulle fronti dei ragazzi.
"Ah ah...cosa?"
I due, dopo pochi secondi, riaprirono gli occhi.
"Ragazze...Mamoru!"
Sailor Moon si alzò alla massima velocità consentita e si gettò tra le braccia dell'amato.
"Queste scene mi danno il voltastomaco." - disse la guerriera oscura.
I due ragazzi si rialzarono, e si accorsero subito dei cavalieri neri.
"Fermi! Sono con noi!" - si affrettò a spiegare Seiya.
"Cosa? Davvero?"
"A dopo i discorsi." - disse Black Leo - "Uccidiamola, prima!"
"Voi...come avete osato tradirmi?"
"Tu piuttosto come hai osato usarci! Il Maestro ha fatto leva sulle nostre emozioni, e tu ci hai usati come schiavi!" - ribatté Black Virgo.
"Andiamo, non siate ridicoli...io posso donarvi il mondo...potrete dominare su questo pianeta se mi aiuterete a conquistare l'Universo...non c'è nulla che desideriate?"
I tre strinsero i denti.
"Black Sagittar, tu non vuoi riabbracciare la tua famiglia? E tu, Black Leo, non desideri riavere indietro i tuoi compagni? Ed infine tu, Black Virgo, non desideri avere una ragazza tutta per te?"
I tre ragazzi fissarono truci la donna.
"Io credevo di poter riavere indietro chi amavo, ma mi sbagliavo: chi muore non può più tornare, l'unico modo per rivederli è raggiungerli...ed è ciò che farò non appena sarai caduta!"
"Giuste le prime cose che hai detto, sbagliata l'ultima."
"Taci, strega! Quando ti avremo uccisa Atena libererà le nostre anime dal vincolo ed allora raggiungeremo la pace eterna!"
"Anche voi siete d'accordo?"
"Io non appena raggiungerò l'aldilà, sempre che mi sia concesso di incontrarli, chiederò perdono ai miei amici per non averli saputi proteggere!"
"Quanto a me...lei ama già un'altra persona, e l'unica cosa importante per me è che sia felice!"
I tre black saints si unirono.
"Ti uccideremo, anche per Black Scorpio!"
"E loro non sono soli!"
Seiya si mise al loro fianco.
"Dovrai batterti contro tutti noi! Siamo venti contro una, cosa credi di poter fare, eh?"
"Io non sono sola, guarda!"
La donna alzò lo scettro ed i presenti poterono scorgere qualcosa che si muoveva al suo interno.
"Le anime dei cavalieri neri!" - capì Black Sagittar.
"Sì, le ho acquisite non appena sono morti, ed ho anche il loro supporto!"
"Anche lo spirito del nostro amico è lì, e lo libereremo!" - dichiararono i tre.
"Cavalieri, a me! Attacco combinato! Fulmine di Pegasus!"
"Ali della fenice!"
"Colpo segreto del drago nascente!"
"Polvere di diamanti!"
"Nebulosa di Andromeda!"
I cinque colpi partirono alla velocità della luce contro la donna, ma lei disegnò un cerchio con lo scettro ed essi vennero risucchiati.
"Pazzesco...ha una potenza incredibile!" - ammise perfino il grande Ikki.
"I buchi neri risucchiano...ma poi buttano fuori!"
Dallo scettro uscì un raggio luminoso racchiudente la forza di tutti i colpi; a quella vista ognuno si avvicinò alle persone più care: Mamoru, Makoto e le altre inner fecero da scudo ad Usagi, Setsuna e Black Sagittar si pararono davanti ad Hotaru, Haruka e Michiru si misero fianco a fianco, Seiya, Shiryu e Kanon difesero Saori, Ikki si mise davanti a Shun, che a sua avvolta avvolse Ami con la catena, Hyoga e Black Virgo aiutarono Minako, Black Leo difese Rei.
I guerrieri attesero il colpo, che però non arrivò mai perché fu fermato da qualcosa: alcune armature dorate che levitavano a mezz'aria.
"Le armature d'oro sono qui! Ma come hanno fatto ad arrivare?" - chiese Seiya.
"L'unione." - spiegò Black Sagittar.
"Cosa?"
"I varchi dimensionali si possono aprire anche con la forza delle emozioni. Anche se i nostri corpi sono lontani, i nostri cuori sono vicini."
"Ma quelle armature le indossavano i cavalieri d'oro! Come fanno ad essere qui?" - chiese Sailor Dark Hole.
Fu Saori a rispondere:
"Le clothes hanno volontà propria. Avrai plagiato i cavalieri, ma non loro. E sento che i gold stanno facendo di tutto per liberarsi, non potrai contare su di loro in questa battaglia!"
Le armature di Andromeda e della Fenice si staccarono dai corpi dei cavalieri, e vennero sostituite con le corazze dorate.
"Shun della Vergine!" - disse il più giovane dopo aver indossato l'armatura.
"Ikki del Leone!" - disse il più anziano.
"Non valete lo stesso niente!"
"Hai davanti a te ben sei cavalieri d'oro, non ci fermerai facilmente!" - la sfidò Seiya.
"Taci!"
Delle scariche di energia avvolsero tutti i guerrieri con enorme forza.
"Morite tutti insieme! Anzi, Sailor Moon, tu sarai l'ultima a cadere!"
"Dobbiamo colpirla!" - gridò Seiya ai suoi compagni.
I cavalieri, sia dorati che neri, strinsero i denti ed i due armati di arco incoccarono una freccia senza far caso alle scariche.
"Che cosa? Come fate..."
Due dei tre guerrieri oscuri inviarono parte del loro cosmo per sostenere il loro compagno più anziano.
"Freccia nera!" - gridò Black Sagittar.
La freccia partì alla velocità della luce e raggiunse la gemma in cui erano imprigionati gli spiriti dei cavalieri neri caduti, incrinandola.
"Cavalieri neri, voi avete osato tradirmi! Chi cadrà per primo? Sarà...Black Virgo!"
Un raggio nero partì verso il ragazzo, che si rese subito conto che sarebbe stato colpito, ma con sua grande sorpresa il colpo venne fermato da un'altra armatura appena accorsa sul posto: la corazza aveva la forma di uno scorpione nero.
"L'armatura di Black Scorpio! Il suo spirito è vivo e l'ha inviata qui!"
Il ragazzo ne fu veramente commosso: benché morto, il suo compagno lo aveva protetto.
"Erano millenni che non ricevevo un gesto di amicizia...è una sensazione meravigliosa...ora non sono più solo!" - pensò il giovane.
"Sono liberi?" - si chiese la donna.
I cavalieri di Atena sentirono sempre più energia, segno che qualcun altro si sarebbe unito alla battaglia.
"Sento gli spiriti dei cavalieri caduti!" - gridò Seiya.
"E anche il cosmo del mio maestro! E Shunrei sta pregando perché vinciamo!" - fece Shiryu.
In quel momento altre forze benefiche avvolsero tutti i presenti: Marin, Shaina, Jabu e gli altri avevano inviato il loro cosmo per sostenerli.
"Oramai siamo invincibili!"
Le guerriere sailor richiamarono tutti i loro poteri: sulla fronte di ognuna di loro comparve il simbolo del pianeta guardiano, mentre gli abiti di Usagi cambiarono per fare spazio a quelli di Serenity.
"Vi fermerò!" - gridò la loro avversaria, ma gli spiriti dei cavalieri oscuri appena liberati la circondarono.
"Ci hai usati!" - gridarono in coro.
La donna li spazzò via in un istante, ma dovette far fronte alla lucentezza del potere di tutti i suoi avversari, ben più luminoso del Sole.
Tra le mani di principe e principessa si formarono rispettivamente il Cristallo d'Oro ed il Cristallo d'Argento, ma Serenity venne fermata immediatamente dal suo fidanzato.
"Non lo fare! Ti costerà troppa energia!"
"Devo usarlo. Se non lo farò non avremo alcuna possibilità di vincere."
"No! Rischierai la vita così!"
A queste parole chiunque non conoscesse a fondo i poteri del Cristallo rimase di stucco.
"Che cosa? No, ferma, non farlo!" - gridò Seiya.
Serenity guardò tutti ad uno ad uno con i bellissimi occhi azzurri, poi si concentrò su Mamoru.
"Ho preso la mia decisione. Non possiamo convincerla a fermarsi, quindi non abbiamo altra scelta che distruggerla. E l'unico modo per farlo è ricorrere ai nostri poteri congiunti."
"Vuoi usare il Cristallo d'Argento? Fa pure se lo vuoi, tanto non basterà, io ho in me la forza di un intero buco nero!"
"Loro non sono soli nella loro lotta! Ci siamo anche noi!" - gridò Rei a nome di tutte le guerriere.
"E noi!" - si unì Seiya.
"Ed anche i cavalieri neri! Le Tenebre oggi combatteranno al fianco della Luce per distruggere il Male!" - annunciò Black Virgo.
Tutti i presenti furono avvolti da un alone, mentre i simboli sulle fronti delle ragazze brillarono ed alle spalle dei cavalieri apparvero le sagome delle loro costellazioni.
"ORA!" - gridarono tutti insieme.
"Potere del Cristallo d'Argento!"
"Potere del Cristallo d'Oro!"
"Potere di Mercurio!"
"Potere di Venere!"
"Potere di Marte!"
"Potere di Giove!"
"Potere di Saturno!"
"Potere di Urano!"
"Potere di Nettuno!"
"Potere di Plutone!"
"Fulmine di Pegasus!"
"Colpo dei centro draghi nascenti!"
"Per il Sacro Acquarius!"
"Nebulosa di Andromeda!"
"Ali della Fenice!"
"Esplosione galattica!"
"Fulmine nero!"
"Lamento infernale!"
"Ruggito delle tenebre!"
Tutti i guerrieri scatenarono il loro massimo potere, aiutandosi grazie ai loro amici; perfino le armature nere, richiamate dagli spiriti dei guerrieri caduti, intenzionati a vendicarsi prima fra tutti di chi li aveva usati come schiavi e sacrificati, accorsero per dare supporto.
Sailor Dark Hole cominciò a risucchiare l'energia che le veniva scagliata contro.
"State solo sprecando tempo ed energia! Non servirà a niente, siete troppo deboli!"
Una sola sfera oscura bastò a ridurre in briciole le corazze nere, già indebolite di loro, ma un istante dopo, con grande sorpresa della donna, la luce cominciò ad aumentare a dismisura, al punto che non riuscì più a contenerla.
La bellissima pelle della guerriera cominciò a riempirsi di rughe, e poi raggrinzì, finché non cominciò a squarciarsi: l'energia inglobata era troppa.
"No! Basta! Vi prego! Fermatevi!" - supplicò, ma tutti furono sordi alle sue suppliche; solo Usagi ebbe un attimo di esitazione.
"Vi prego! Abbiate pietà! Me ne andrò e non farò più ritorno! Vi prego!"
Una lacrima scese lungo il volto della principessa della Luna, che cominciò a fermarsi.
"Usagi! Non lo fare!" - le gridò Mamoru - "Dobbiamo ucciderla!"
"M...ma lei..."
"Non farti ingannare!" - le gridarono le amiche - "La dobbiamo sconfiggere! Ha già detto che non si fermerà mai! Ricordi?"
L'attimo di esitazione della principessa fece pendere l'ago della bilancia in favore di Sailor Dark Hole, che cominciò ad investire tutti i presenti con violente scariche di energia.
"Sei solo una stupida! Ora morirai!"
Usagi cadde in ginocchio, ma non si arrese, comprendendo che doveva distruggerla una volta per tutte: doveva farlo per le persone a lei care, e anche per i cavalieri neri, usati e soggiogati...doveva farlo per la salvezza dell'Universo intero, che altrimenti sarebbe sprofondato in una guerra eterna.
"POTERE DEL CRISTALLO D'ARGENTO!!!" - gridò di nuovo con tutto il fiato che aveva il gola.
L'ondata di luce fu più intensa di prima, al punto tale che nemmeno Sailor Dark Hole riuscì a risucchiarla: il corpo della donna andò lentamente in pezzi mentre lei urlava per il dolore, lanciando grida che fecero rabbrividire tutti i guerrieri.
La luce attraversò perfino la dimensione, aprendo uno squarcio in essa, dal quale tutti fuggirono prima che l'intero piano di esistenza collassasse su se stesso.
I guerrieri varcarono il portale aperto e tornarono nella loro dimensione.
"Siamo...salvi..." - ansimò Usagi.
Le ragazze, sfinite, rischiarono di cadere a terra.
"Sì...abbiamo...vinto...ce l'abbiamo fatta ragazzi...ragazzi!"
I tre cavalieri neri giacevano a terra con le corazze ridotte in briciole.
Tutti andarono subito ad aiutarli.
"No! Non potete morire, non anche voi, quanto sangue dev'essere versato?" - chiese Usagi piangendo - "Perché avete usato voi tutte le vostre forze?"
Black Leo guardò Usagi, poi Saori.
"Perché voi non dovevate stancarvi...abbiamo un favore da chiedervi...principessa...Atena...vi preghiamo...spezzate il giuramento di Hades...noi non vogliamo più continuare a rinascere e combattere, combattere queste maledette guerre, e non vogliamo più usare i corpi di ragazzi innocenti...soggiogare le loro anime...potete spezzare il vincolo?"
Saori si avvicinò.
"Avrò bisogno dell'aiuto di tutti i cavalieri."
"Ma se voi morirete che ne sarà dei ragazzi che avete posseduto? Non è giusto che loro muoiano!" - obiettò Usagi.
"Loro sono condannati, oramai...noi condividiamo lo stesso destino...se il corpo muore, l'anima del cavaliere si reincarna, mentre quella del ragazzo raggiunge l'aldilà..."
"Li riporterò tutti in vita!"
A quelle parole Mamoru scattò in avanti, visibilmente spaventato.
"NO! Te lo proibisco! Hai già usato moltissime energie nel combattimento, se..."
"Mamoru...non posso stare con le loro vite sulla coscienza!"
"Tu non hai fatto niente!"
"Infatti! Ma posso ancora fare! Io li posso...anzi, devo aiutare!"
"E allora ti daremo le ultime tracce del nostro cosmo." - disse Black Virgo.
"Che cosa?"
"Tutti voi, date parte dei vostri poteri a quella ragazza."
Le armature d'oro brillarono ancora, segno che avrebbero aiutato ancora gli eroi con il loro potere.
Tra le mani di Serenity si formò ancora il Cristallo, mentre lo scettro di Atena brillò ancora; tutti, armature comprese, dettero il loro contributo, e si sentirono circondare dai cosmi amici dei cavalieri d'oro che, ora rinsaviti, stavano facendo del loro meglio per aiutare i compagni.
Una luce accecante avvolse i presenti, e quando essa si spense davanti a loro comparvero quattro spiriti: le anime dei guerrieri caduti.
I quattro cavalieri, vestiti non più con armature nere, sorrisero agli eroi.
"Avete vinto. Bravi. Avete tutti dimostrato di essere dei veri eroi." - disse il primo.
"Il Maestro Supremo è finalmente sconfitto, ed il giuramento è rotto. Ora siamo liberi." - disse il terzo.
"Ora che siamo morti le nostre anime di guerrieri raggiungeranno l'Ade e finalmente potremo riposare in pace." - aggiunse il secondo.
Usagi fu felice, ma poi notò i corpi dei ragazzi; erano feriti ed ansimanti, seppur ancora vivi.
La ragazza si avvicinò a loro, ed una magnifica luce li illuminò tutti, curando le loro ferite; il respiro dei ragazzi si fece normale, poi altri raggi di luce partirono in tutte le direzioni per raggiungere gli altri guerrieri morti.
"Il Cristallo d'Argento gli ha ridonato la vita, richiamando le loro anime." - spiegò la ragazza.
I tre ragazzi furono avvolti da una luce ed i loro corpi ritornarono nella loro terra natale, dove avrebbero potuto restare insieme alle loro famiglie; Usagi e le inner non poterono fare a meno di ricordare la loro prima battaglia finale, dove erano cadute una ad una per poi ritornare in vita grazie ai poteri del Cristallo; la stessa cosa era successa ai cavalieri.
I quattro spiriti fecero un inchino.
"Mamoru, proteggi la donna che ami con tutto te stesso; vivete insieme e sposatevi, siate felici!"
"Minako, non ti dimenticherò mai. Hyoga..." - aggiunse poi quasi con tono di comando - "...riempila di amore e di attenzioni, perché se le merita."
Subito dopo si rivolse alla ragazza, che finalmente lo guardava felice.
"Non dimenticherò il tuo sorriso."
Lo spirito di Black Leo si mise davanti ad Ikki.
"Grazie anche a te ho recuperato i miei ricordi. Sei un cavaliere valoroso, e sono certo che continuerai ad esserlo! E tu Rei, sei stata tu a liberarmi definitivamente dal giogo, ti devo tutto."
"Oh, è stata una sciocchezza!" - rispose la ragazza arrossendo.
L'ultimo spirito cercò di abbracciare Hotaru, ma era incorporeo e non ci riuscì, così si limitò a guardarla dolcemente.
"Rimani dolce e combattiva come sei. Diventerai una ragazza meravigliosa, in tutti i sensi."
I quattro spiriti si voltarono su Usagi ed Atena, e le ringraziarono a capo chino.
"Addio. E grazie di tutto."
Gli spiriti sparirono, abbandonando il mondo terreno e raggiungendo l'aldilà.
"Ce l'abbiamo fatta di nuovo." - disse Usagi, sfinita, appoggiandosi alla spalla del suo fidanzato.
"Grazie anche a noi...ah!"
"Seiya, tutto bene?" - chiese Haruka.
Il bronze cadde a terra.
"Non vi abbiamo detto che abbiamo donato quasi tutte le nostre forze per aiutare Usagi, in modo da evitare che non si stancasse troppo..."
Gli altri cavalieri barcollarono, per poi crollare a terra; le sailors cominciarono a chiamare i loro nomi, ma fu tutto inutile.








Forse può essere sembrato un po' eccessivo che siano stati resuscitati tutti, ma mi piacciono molto i lieto fine. Se vi chiedete perché Usagi non ha rotto la maledizione di Black Scorpio col cristallo, ricordate le parole che ha detto:"Solo io posso liberarlo dal suo tormento senza ucciderlo." Era solo per mettere in chiaro le cose.
  
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