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Autore: roseNSS    23/06/2022    0 recensioni
Scarlett, orfana, ha sempre vissuto a casa della zia , ma quando questa muore, la ragazza si ritroverà catapultata in una nuova realtà e scoprirà dettagli sconcertanti sulla sua famiglia.
Genere: Drammatico, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella era una mattina fredda e buia, mi svegliai di buon'ora, mi piaceva alzarmi presto, a quell'ora Raven Holl, sembrava quasi incantata.Era una casa davvero imponente, aveva sei camere da letto, un giardino enorme e un salone molto grande.

Sono sempre stata fortunata a vivere lì con mia zia, lei è una donna molto severa, per tutta la mia infanzia mi è stato proibito ridere, lei odiava quando lo facevo, non sopportava la felicità.All'inizio non rispettavo molto questa regola, vedevo i bambini ridere e giocare insieme, e non riuscivo a comprendere perché a me fosse sempre stato proibito.Lo avrei compreso in seguito.

La zia però non era mai stata cattiva con me, anzi, avevo i vestiti migliori in commercio, e i giocattoli più belli.Penso che infondo, mi avesse sempre protetta, anche se io allora, non lo sapevo.

Per lei la riservatezza era tutto, mi fece studiare a casa, nella nostra imponente biblioteca, a casa nostra non esistevano telefoni, perciò io non ne conoscevo neanche il nome, spiavo i miei coetanei, che si divertivano tutto il giorno con quegli "affari", e pensavo che, se in qualche modo, fossi riuscita a possederne uno, forse la mia vita sarebbe stata di gran lunga migliore.Non potevo assolutamente uscire dalla recinzione che separava il giardino della casa dal mondo esterno, diceva che la fuori, il mondo era troppo pericoloso, e io ci credevo, lo facevo perché le volevo bene, era l'unica certezza che avevo nella vita.

Non ho mai conosciuto il significato della parola "genitori", né avevo il desiderio di farlo, per me la famiglia voleva dire me e la zia.Non le ho mai chiesto nulla che riguardava altri parenti oltre a noi, io sapevo che eravamo le uniche, mi disse che tutti gli altri, erano morti in un'incendio, molti anni fa.

Scesi le scale, erano solo le cinque del mattino, la zia doveva dormire ancora, scesi in salotto e quello che vidi difronte a me fu raccapricciante, mia zia era stesa sul pavimento del salotto, non sapevo che fare, non conoscevo nessuno, oltre a lei, così, diedi ascolto al mio impulso che mi diceva di uscire.Iniziai a correre, non sapevo dove andare, ma non mi fermai, corsi, finché non mi ritrovai di fronte ad una casa, bussai ripetutamente, finché non venne ad aprire una donna, avrà avuto circa quarant'anni, era davvero bellissima, dietro di lei c'era una bambina, anch'essa, molto graziosa, entrambe aveva i capelli corvini e gli occhi verdi.

"Chi è lei mamma?" disse ad un certo punto la bambina, "Nataly va di sopra, ci penso io, non preoccuparti" rispose la donna, e non appena la piccola si allontanò mi prestò attenzione, "Come ti chiami tesoro, perché piangi?" "Mi deve aiutare!Stamattina, mi sono svegliata, e mia zia era stesa sul pavimento, non so come stia, appena la ho vista ho corso fino a qui!", la donna mi guardò per un'attimo sconcertata, poi, si alzò correndo velocemente fino a raggiungere il telefono.Circa venti minuti dopo, eravamo in macchina verso l'ospedale più vicino.

Ciao a tutti, questa è la mia prima storia e vorrei sapere cosa ne pensate, grazie e buona lettura.
   
 
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