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Autore: AlysSilver    27/06/2022    0 recensioni
La Raimon Junior High ha appena vinto il torneo cammino imperiale, sono tutti euforici ma non sanno cosa sta per accadere, d'un tratto il calcio sparisce e toccherà alla Inazuma sistemare tutto. Due storie paralle, Alex una ragazza tutta calcio e amici, Simeon un ultraevoluto, il capo della New Gen, nate sotto la stessa stella che grazie alla Inazuma si incontreranno.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Fey Rune, Matsukaze Tenma, Saryuu Evan - Saru, Shindou Takuto, Tsurugi Kyousuke
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Eravamo tornati solo da poche ore dal periodo Edo ed io ero distrutta. Rischiare di farsi ammazzare dalla Shinsengumi non era certo una passeggiata tranquilla in campagna. Non sapevo come avevo fatto a mantenere la mente lucida quando avevo afferrato quella spada, eppure c'ero riuscita. Ero buttata sul letto, provando a raccogliere tutte le energie che mi erano rimaste per affrontare la giornata successiva. Sfortunatamente Wonderbot non aveva in mente un meraviglioso super allenamento, ma aveva deciso che avremmo frequentato le lezioni prima di partire per la prossima missione. La classe era per lo più composta da elementi molto simpatici, alcuni con cui avevo persino instaurato un rapporto amicale, eppure c'era sempre qualcosa che mi faceva sentire fuori posto. Gli unici che riuscivano a capirmi erano Riccardo e Gabi, anche se dovevo ammettere, mio malgrado, che alcune volte persino a loro sembravo provenire quasi da un altro pianeta. Alle scuole elementari, per la mia stranezza, ero stata pesantemente presa in giro. Così quando cominciai le medie decisi che quella sarebbe stata una nuova vita per me e che nessuno avrebbe più osato sfidarmi. Il mio obiettivo era stato centrato, forse persino troppo. Ero diventata persino la ragazza più popolare della scuola, il tipo che conoscono tutti, grazie soprattutto alla mia personalità estremamente diretta e all'appartenere al club di calcio. Sentivo però che mi mancava ancora qualcosa, come se avessi un vuoto incolmabile nel petto. Neanch'io sapevo di cosa si trattasse, ma ero certa che lo avrei scoperto, fosse stata l'ultima cosa che avrei fatto. L'idea di rimanere in quella situazione d'incertezza era inimmaginabile. La mattina seguente guardai confusa l'ora, era strano dover andare alla Raimon alle otto e trenta e non alle sei e quarantacinque per il training. Per quanto fossi una dormigliona seriale, non aspettavo altro che tutto tornasse alla normalità. Indossai velocemente la mia divisa, ovvero gonna corta celeste, camicetta, fiocco e ballerine, il tutto senza portare calze. Scesi in sala da pranzo, dove Thomas mi aveva già fatto trovare la tavola apparecchiata e il cibo pronto. Feci colazione in silenzio, non che infondo avessi qualcuno davvero con cui parlare; infatti, i miei genitori erano a Nuova Delhi in quanto ambasciatori. Osservai per tutto il tempo una fotografia di mio padre con l'Imperatore Naruhito, era stata scattata ai tempi del liceo, meglio dette medie superiori, dove erano compagni e amici. Dopo circa quindici minuti alla fine decisi di andare. I primi due membri della squadra invincibile erano stati rapiti da Ryoma e costretti a dormire da lui; perciò, non avremmo fatto il solito tragitto insieme. Il caso volle che all'incrocio prima dell'istituto incontrai Victor, che se ne stava appoggiato ad un muro guardando il cellulare, di sicuro stava parlando con Vlad. Effettivamente era da un po' che non mi informavo sulle sue condizioni e non lo andavo a trovare, avrei dovuto porvi rimedio. Passati alcuni brevi saluti decidemmo di proseguire insieme verso l'istituto, anche se non credevo che uno di noi avrebbe boicottato un'ipotetica fuga. Stavo per varcare la soglia dell'aula, quando qualcuno mi corse incontro quasi travolgendomi. Una nuvola di capelli rossi mi si parò davanti e cominciò a strillare:

-Finalmente, sono giorni che non ti si vede! Ti devo aggiornare su una marea di cose!- Era ovviamente Cayetana, una ragazza simpatica quanto pettegola. Probabilmente aveva una nuova crush, o qualcuno si era lasciato, oppure una professoressa si era rotta qualche arto cadendo dalle scale. La ascoltai per quasi dieci minuti parlare a macchinetta, lanciando ogni tanto qualche richiesta d'aiuto non verbale ai miei migliori amici che se la ridevano in sottofondo. Venni salvata dall'ingresso del professore e da Riccardo, che da buon capoclasse, ordinò a tutti di alzarsi e di salutare l'uomo. Speravo con tutto il cuore che non decidesse di interrogare, era davvero troppo tempo che non seguivamo le lezioni e studiare durante i viaggi nel tempo non sempre era possibile. Probabilmente l'unica materia che avremmo superato sarebbe stata storia. Feci un bel respiro, dovevo solo sopravvivere fino alle tre e mezza.

Giunto il pomeriggio, superato stranamente senza troppi problemi il ritorno sui banchi, ci recammo alla sede, oramai chiusa, del club. Era orribile vedere le impalcature che la sormontavano. Per fortuna il signor Blaze era riuscito a rimandare la demolizione, ma aveva guadagnato solo poco più di un mese, questo all'inizio della missione e ad oggi ce n'era rimasta una quantità davvero esigua. Trovammo Wonderbot seduto dove un tempo stava l'allenatore Evans, mi mancavano molto i suoi consigli e i suoi incoraggiamenti, sarebbe stato tutto più facile se lo avessimo avuto lì con noi. Quando si accorse che eravamo tutti l'orso disse:

-Ragazzi sedetevi prego.

-Allora dove dobbiamo andare questa volta?- Chiese curioso Lucian. Era troppo tenero, a volte si comportava proprio come un bambino. Era così strano che una persona riuscisse ad alternare in modo così rapido due personalità opposte, una matura e l'altra infantile.

-Qui!- Rispose indicando un vecchio libro di fiabe, che, se la vista non mi ingannava, raccontava il viaggio di Jane, la figlia di Wendy, sull'Isola Che Non C'è, dove aveva imparato a credere nella fantasia. Se volete una mia opinione personale aveva fatto molto male a cedere all'immaginazione, avrebbe dovuto concentrarsi di più sulla logica, quella risolveva quasi ogni problema. Comunque questo era solo il mio parere. Era meglio lasciar perdere, inutile sollevare una polemica per niente. Avevo imparato nel corso degli anni, che c'erano discussioni che non era nemmeno possibile iniziare.

-Mi sa che perdi colpi, quello è solo un libro di fiabe.- Rispose Ryoma scoppiando in una grossa risata. Quella volta non mi sentivo di dargli torno, non credevo fosse possibile entrare in un luogo irrealistico.

-Attento a quello che dici! In ogni caso è vero, questa la nostra prossima meta, Peter Pan è l'undicesimo fuoriclasse!

-Scusa ma perché passiamo dal sesto all'ultimo?- Chiese giustamente Goldy. Cavolo, stavo cominciando a credere che avremmo dovuto frequentare più spesso la scuola, sembrava rendere tutti molto più svegli.

-Non so, chiedetelo al signor Evans.- Aggiunse mettendo le zampe avanti. La Chrono Stone si alzò in volo e, sentendosi interpellata, cominciò a raccontare:

-Ragazzi mi sono reso conto di una cosa. Per andare avanti, dove in nostri avversari sono sempre più forti, abbiamo per forza bisogno di due attaccanti degni di questo nome per continuare a vincere; perciò, ho deciso di fare questo piccolo salto. Passata questa missione riprenderemo da dove ci siamo interrotti.

-Ok, quindi il prossimo membro da trovare è: "Un Giocatore pronto a qualsiasi situazione munito della potenza del vento e del tuono impetuoso". Mi scusi ma cosa c'entra Peter?- Domandò Riccardo, che aveva in se anche un pizzico di curiosità.

-Facile, grazie alle capacità di questo giocatore vi sarà permesso di vedere e vivere tra due mondi, ovvero quello della fantasia e quello reale, così vi potrete adattare a qualsiasi cosa, ma soprattutto avrete una potenza fuori dal comune, visto che presumo ci sia come bonus la capacità di volare.

-Se lo dice lei. Allora chi completerà il Mix-max questa volta?- Chiese Arion eccitato all'idea di ripartire.

-Sarà Alexandra!

-EH?- Urlai restando letteralmente a bocca aperta.

   
 
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