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Autore: Aru_chan98    30/06/2022    0 recensioni
Era il classico meeting, con le varie nazioni a discutere dei problemi, in attesa della pausa pranzo. Una giornata come tante, non fosse che America osò fare il sacrilegio peggiore per i due Italia: servire una delle sue tipiche ricette di pasta. Sembrava andasse tutto bene ma è abbastanza perchè i due fratelli giurino vendetta
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Nord Italia/Feliciano Vargas, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era iniziato come il classico meeting, documenti, parole e cancelleria volavano tra le varie nazioni, intenti a risolvere i problemi di quella seduta. Sembrava che l’ora di pranzo non arrivasse mai: quel giorno si erano accordati per farla diventare una specie di pranzo aziendale, in cui tutti erano concordi nel portare qualcosa.

“Bene, e con questo, la questione delle importazioni con Spagna è concluso. Ci aggiorniamo e ritorneremo in sessione alle 14.30, per discutere la storia dei dazi doganali per l’import/export europeo” concluse Germania, dando il via libera agli altri di alzarsi e chiacchierare coi propri amici e familiari. Quando tutti ebbero finito di mettere via le loro cose, si diressero nella sala pranzo dell’edificio, che per l’occasione era stata attrezzata come un vero e proprio angolo cucina, con tanto di fornelli. Il primo a provare ad avvicinarsi fu Inghilterra, prontamente placcato da Francia e America, cedendo il posto ai due fratelli Italia. Presto, l’aria si riempì dell’odore dei loro manicaretti, che si accompagnavano a quello che avevano portato gli altri, tranne un piatto solo.

“Ehy, anche io ho portato la pasta!” esclamò America, lasciando un Inghilterra inferocito nelle mani del francese e correndo al mini-frigo, per tirare fuori gli ingredienti che si era portato dietro. Man mano che tirava fuori gli alimenti, l’atmosfera della stanza cominciò a farsi più tesa, venendo completamente ignorata dall’americano, che aveva infine tirato fuori una grossa casseruola. Le altre nazioni lo videro mentre, nella casseruola, cominciava a ficcare funghi, pomodori, cipolla e pollo a dadini e una quantità di prezzemolo da stenderci una vacca.

“Prendo la vostra pasta in prestito un attimo!” disse, prima di prendere un pacco di spaghetti dalle mani di Romano, il cui sguardo incredulo era fisso su quella casseruola. Si sentì un suono secco: America aveva spezzato gli spaghetti, poco prima di ficcarli insieme al resto e aggiungere acqua. Feliciano e Lovino si erano già sentiti venire meno sentendo quel suono sacrilego e vedere come aveva proseguito quella ricetta non aveva che peggiorato la situazione.

“Che roba è?” chiese, dubbioso, Giappone. America si girò, sorridendo a 32 denti.

“È una mia invenzione: si chiama one-pot-pasta and it’s delicious!”. Sguardi dubbiosi e scettici volarono tra le altre nazioni, che avevano cominciato ad assaggiare i piatti cucinati dai due italiani o il pranzo che si erano portati quel giorno. Ne uscì una specie di stufato di pasta che a momenti non faceva venire un colpo a Veneziano e Romano, uno per la voglia intensa di bestemmiare, l’altro per il disgusto. Tuttavia, non fu sufficiente per America, che prontamente porzionò il suo intruglio per farlo provare a più nazioni possibili, pressandoli ad assaggiare. Solo Francia osò farlo, senza nemmeno fare una smorfia, lasciando tutti gli altri sbalorditi.

“Come fai a mangiare quella roba, Francis?” gli chiese Antonio, disgustato per l’uso improprio dei suoi amati pomodori.

“Tu déconnes! Avendo Angleterre come vicino, non ho più le papille gustative da secoli” non ebbe finito la frase che gli arrivò un ceffone da Inghilterra, provocando l’ennesimo scontro a pugni tra i due. Dovettero intervenire Germania e Prussia per dividerli, visto che le altre nazioni avevano preferito cominciare a fare scommesse su chi le avrebbe prese di più.

Nessuno si accorse dell’espressione cupa dei due gemelli.

 

 

La mattina dopo, Ludwig si era svegliato presto come suo solito e sembrava la solita mattina post-meeting salvo per un dettaglio: Italia non era a letto con lui. Si alzò in fretta, chiamandolo. Lo trovò in salotto, intento a preparare una valigia.

“Guten Morgen, Italien. Che ci fai alzato a quest’ora?”. Feliciano sobbalzò, girandosi di scatto, il suo solito sorriso in vista.

“Niente di che. Mi sono solo ricordato che avevo in programma un viaggio di lavoro, ve~” il tono era innocente e sul momento Germania non ci trovò niente di anomalo. Mentre lo osservava sedersi sulla valigia per chiuderla, lo colpì una realizzazione:

“Viaggio di lavoro? Quale viaggio di lavoro, tu non fai viaggi di lavoro!”

“Questa volta si!” gli rispose l’italiano, risoluto. Lo abbracciò forte e, dandogli un bacio sulla guancia, lo salutò.

“Ciao, Lud. Alla prossima!”. Imboccò la porta prima che Germania potesse trattenerlo. Quella faccenda gli puzzava.









Piccolo Angolo dell'Autore
Ciao a tuttiiiii
Caspita, era da più di due anni che non tornavo qui...

Spero vi sia piaciuta come storia! Nata da un immenso what if tra me delle mie amiche, ovvero "come avrebbero reagito i due Italia a vedere Alfred maltrattare le ricette classiche italiane e la famigerata one-pot-pasta?"

Stay tuned per altro e alla prossimaaaa <3

   
 
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