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Autore: Its a beautiful day    03/07/2022    0 recensioni
Partire significa ricominciare. La partenza di Jess ha comportato per Sarah un nuovo inizio. Sarah ha intrapreso un viaggio diverso da quello che si sarebbe mai aspettata per sé stessa, ma il Destino riserva continuamente nuove sorprese.
Quando il Destino entra in gioco, tutto può cambiare.
Persone che un tempo non erano altro che piccole comparse nella vita di Sarah, di un tratto assumono un ruolo totalmente diverso, lasciando in Lei un segno indelebile.
Questo ha riservato il Destino per Sarah: un ritorno al passato per permetterle di ricostruire sé stessa, per tornare ad essere felice.
Quel posto lontano chiamato Felicità - Parte II è la conclusione di un lungo viaggio fatto di sofferenze e nuovi inizi.
È la fine di un lungo viaggio fatto di consapevolezze e di duro lavoro per sconfiggere i propri demoni.
Perché forse è proprio quando tutti i piani sembrano distrutti che la tua vita sta cominciando davvero.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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Pov. Sarah

"Che cosa?" Beth è Laureen sono sconvolte davanti a me, mentre racconto quando accaduto con Jess ieri.

Non ho avuto la forza di raccontarlo prima, avevo prima bisogno di.. elaborare la cosa da sola.

"Già" annuisco "Non ho detto nulla a Regan" guardo Beth

"Oh, okay" annuisce

"Scusami, non voglio metterti in situazioni.. scomode. Le racconterò tutto, appena sarò pronta. Poi lei ora è così lontana.." sospiro

"Il fatto che sia lontana non implica che non debba saperlo" Beth mi guarda, scura in viso

"No assolutamente, ho intenzione di parlarle" annuisco

"Come ti senti?" Laureen mi guarda, il volto triste

"Confusa, arrabbiata, scioccata. E non saprei cos'altro. Sono un ammasso confuso di sentimenti a cui non riesco a venire a capo" sospiro

"È normale tesoro, lei è stata tanto importante per te" Laureen mi appoggia una mano sulla mia.

Beth è silenziosa, mentre ci ascolta.

So bene quanto sia in difficoltà ora Beth, d'altronde Regan è sua sorella, ma

non ho colpe.

Non è colpa mia se Jess ha deciso di tornare, non è colpa mia se Jess ha deciso di tornare proprio ora che lei è lontana ma soprattutto non è colpa mia se non mi sento ancora pronta a parlarne.

"Lei mi ha.. mi ha chiesto di essere amiche. Come se due persone che si sono amate così tanto e si sono lasciate in quella maniera possano davvero essere amiche" rido nervosamente

"Sì è stato un colpo basso da parte sua" Laureen mi guarda triste

"Cos'hai risposto?" Beth mi guarda, analizzandomi

"Ho semplicemente liquidato il discorso, ma è ovvio che non voglia essere sua amica. Non ora sicuramente, prima devo riabituarmi all'idea di lei qui" rispondo.

Nella camera cala il silenzio.

Beth torna alla sua scrivania, prendendo un libro, mentre Laureen rimane accanto a me.

Guarda silenziosamente il suo cellulare.

Che situazione di merda.

Ieri sera quando Regan mi ha chiamata ero così.. felice.

Per quei minuti passati in videochiamata insieme ho smesso di pensare a tutto, il suo sorriso mi ha distratta.

Le ho raccontato di ieri, della palestra ieri mattina e del resto della giornata, omettendo ovviamente la questione di Jess.

So bene che Regan ha già intuito che c’è qualcosa che non va, è una persona estremamente attenta.

Sospiro.

Perché deve sempre prendere tutto questa piega di merda? Quando le cose iniziano ad andare bene, una bomba distrugge quello che faticosamente mi sono costruita.

È stata dura, e tutt'ora è dura, aprirmi con Regan, ma accettare la sua proposta di frequentarci è già stato un enorme passo avanti per me.

Non avevo mai concesso a nessuno dopo Jess di conoscermi fino a fondo, eppure con Regan ero disposta a farlo.

Ero? Sono?

Dio non lo so più.

Mi butto sul letto, fissando il soffitto.

 

Io e Laureen stiamo camminando verso le aule, strette nel nostro giubbotto.

Il freddo sta cominciando a diminuire fortunatamente, ma continua ad essere una fastidiosa presenza soprattutto al mattino presto.

Mi sta raccontando della festa di sabato, a cui vorrebbe partecipare, ed ovviamente sta facendo di tutto per convincermi.

L'ascolto divertita, non cedendo comunque alle sue tentazioni.

Chissà, magari sabato potrei stare con Regan. Solo io e lei dopo tutti questi giorni passati lontane.

Quindi sì, direi che la festa non è poi così necessaria.

Non appena entriamo in classe trovo Jess seduta all'ultimo banco in fondo.

Mi blocco

"Che succede?" Laureen mi guarda confusa, poi segue la direzione del mio sguardo "Oh" risponde semplicemente.

Lei ci guarda, quasi imbarazzata.

Con un gesto della mano ci saluta.

Ricambio velocemente, poi vado a sedermi.

Laureen si avvicina a Jess, e rimane a parlarci qualche minuto.

"Scusami tesoro, mi sembrava giusto salutarla" mi guarda preoccupata

"Non devi preoccuparti Lili, sei libera di frequentarla nel caso volessi" le sorrido.

Poi abbasso la testa sul banco. Sento i suoi occhi addosso, ed uno strano senso di nostalgia mi pervade.

In un attimo mi ritrovo catapultata all'anno scorso, quando io e Jess ancora non ci conoscevamo ma i suoi occhi erano già su di me.

Quell’inquietante ragazza dai capelli corti, seduta sempre scomposta che ha rivoluzionato la mia vita.

Sospiro.

Non credo di essere pronta ad affrontare nuovamente tutto questo.

Cazzo, queste ultime settimane sono state un vero delirio.

Tra il ritorno di Dwight, la partenza di Regan ed il ritorno di Jess non riesco più a stare al passo.

È terribile vivere con questa costante sensazione di impotenza, questa sensazione di annaspare nei sentimenti.

Sto lottando faticosamente per restare a galla ma sta diventando sempre più difficile.

Se prima l'unica lotta con cui dovevo rapportarmi era quella contro i miei stessi muri, ora invece mi ritrovo anche a lottare contro il ricordo di me e Jess felici.

Perché è vero, come sono stata felice con lei non lo sono stata mai.

Forse nemmeno con Regan, e mi fa così tanta rabbia perché so che lei potrebbe aiutarmi a guarire.

Scuoto la testa.

No, Jess ha avuto la sua occasione. Jess ha avuto la sua occasione di amarmi, ma l'ha sprecata.

L'ho aspettata per mesi. Mesi interi vissuti nella speranza del suo ritorno, perché in fondo io nel nostro amore ci credevo.

Invece più passavano i giorni, più mi rendevo conto di quanto fosse assurdo tutto ciò.

Mi volto verso di Jess, sorridendole.

Ovviamente il suo sguardo è su di me. Ricambia il sorriso, mostrandomi forse il miglior sorriso che le abbia mai visto.

Sento le farfalle allo stomaco.

Quanto ho aspettato questo momento, ed ora che lei è qui, non riesco nemmeno a crederci.

La professoressa inizia a parlare, ma non riesco a sentirla.

Sto combattendo contro i miei stessi sentimenti, sto combattendo per capire quale sia la cosa più giusta da fare.

Devo parlare con Regan, prima che venga a scoprire da sola verità e fraintenda il vero motivo per cui non le ho parlato subito.

Perché sarebbe solo un fraintendimento, vero?

Io non le sto comunicando il ritorno di Jess perché.. Perché?

Dio non lo riesco a capire.

Sospiro.

 

 

Pov. Regan

“Che giornata” sospiro, buttandomi sul divano dell’ufficio di Felicia

“Già, è stata piuttosto impegnativa, ma ce la stiamo cavando bene” sorride, digitando qualcosa al pc.

Scrivo un messaggio a Sarah, informandola che finalmente ho concluso questa giornata.

È stata parecchio impegnativa, tra riunioni e sopralluoghi in cantiere, ma Felicia ha ragione, siamo a buon punto.

Se tutto dovesse procedere nel modo corretto per la fine della prossima settimana dovrei tornare a casa.

Non vedo l’ora di tornare da lei. Tornare alla nostra routine, ai nostri momenti insieme.

Nella speranza che lei torni normale.

È ancora strana, un po’ distante, ma cerco di non pensarci.

La mia parte razionale sta cercando di prevalere su quella irrazionale.

La seconda avrebbe già sguinzagliato i miei investigatori privati per capire cosa stia succedendo, ma non ho intenzione di deluderla di nuovo.

Eppure.. non sarebbe fatto in cattiva fede, io mi fido di lei. Ho solo bisogno di sapere che lei realmente sta bene.

Scuoto la testa

“Hai sentito che i pezzi grossi parteciperanno all’evento di stasera?” Felicia mi guarda, in attesa della mia risposta

“Sì ho sentito” annuisco “Joshua è sempre entusiasta per questi eventi” rido ricordando la sua espressione eccitata all’idea di partecipare alla cena

“Immagino verrai” mi osserva “Potrebbe essere divertente” sorride

“Sono il capo della baracca, non ho molta alternativa” scuoto la testa

“Buon cibo, buon vino, buona compagnia” si alza, camminando languida verso di me.

Il suo comportamento mi mette a disagio, seppur apprezzo le sue attenzioni.

È una donna bellissima, dai tratti esotici e la carnagione scura che la rendono incredibilmente attraente, ed il modo in cui il suo completo le fascia il corpo la rende ancora più.. sexy.

Mi alzo dal divano, aumentando la distanza tra di noi

“Sì sicuramente” annuisco “Ma non sono una grande ammiratrice di Payton o di Andrew” scuoto la testa, riferendomi all’architetto ed al supervisore dei lavori.

“Già” annuisce “Sono davvero noiosi. Per fortuna ci sarai tu a rendere tutto più divertente” mi osserva.

Una strana sensazione mi pervade lo stomaco.

È come se.. se fossi attratta da.. lei.

Le sue attenzioni mi mandano in confusione

“Felicia, io ho una compagna” dico tutto d'un fiato, uno sguardo deluso di dipinge sul suo viso

“Regan McFinin impegnata? Chi l’avrebbe mai detto” sorride, incrociando le braccia

“Sì già, nessuno lo avrebbe mai immaginato, nemmeno io direi” sorrido “Ma è successo, quindi forse è il caso di mettere fine.. a questa cosa” la guardo

“Sì, forse sì. Peccato, ho aspettato tanto che tu venissi qui, ero decisamente curiosa di conoscerti. Dal vivo sei ancora meglio” si avvicina ancora a me

“Ti ringrazio” annuendo, non muovendomi dalla mia posizione.

Non intendo mostrarmi in difficoltà davanti ai suoi comportamenti

“Come mai non è qui con te? O non è pubblicizzata su tutti i tabloid?” inarca un sopracciglio

“Nessuno sa di noi. Lei vuole.. preservare la sua privacy, ed io rispetto la sua volontà” annuisco

“Capisco” mi passa accanto, raggiungendo la porta “D’accordo allora mogliettina perfetta, quando tornerai in te, sai dove trovarmi” mi apre la porta, per permettermi di lasciare il suo ufficio

“Certo Felicia, non lo dimenticherò” mi chiude la porta alle spalle.

Sospiro.

 

“Tu cosa?!” esclama esterrefatto Joshua

“Zitto coglione” sbuffo.

Siamo in piedi accanto ad un grande buffet.

Tutti intorno a noi stanno animatamente parlando, tenendo in mano un calice di vino.

Anche io e Jo ne abbiamo in mano uno

“Hai rifiutato le avances di Felicia?” mi guarda quasi fossi un extraterrestre

“Ho rifiutato le avances di Felicia perché io sto con Sarah” ringhio

“Punto primo, non state insieme. Punto secondo, ciò che accade in Brasile rimane in Brasile” alza le spalle

“Come puoi dire una cosa del genere?”

“Da quando sei diventata così moralista Regan? Come sei noiosa” alza gli occhi al cielo

“E tu quando sei diventato così merda?” lo guardo divertita

“La vita ti rende tale” alza ancora le spalle, ed io scuoto la testa “Non avevo dubbi che avresti fatto vittime anche qui Regan. È incredibile la tua capacità di abbordare ovunque e chiunque, senza fare nulla per giunta” si volta osservando Felicia.

Lei ci saluta portando in alto il calice, il suo sguardo languido mi osserva

“Cazzo, quant’è difficile mantenere il controllo” sbuffo dedicandole un rapido saluto

“Con una del genere vorrei vedere” butta giù l’intero bicchiere.

La serata procede tranquilla, tra una chiacchiera e l’altra.

Mi si avvicinano diversi uomini d’affari, interessati alla mia società ed al mio lavoro.

Posso comunque notare nei loro occhi un po’ di riluttanza nei miei confronti, perché io in fondo sono solo una donna.

Mi viene da ridere.

Non hanno idea di cosa è riuscita a creare questa donna unicamente con le proprie forze.

Ho dovuto scavalcare muri apparentemente invalicabili, riuscire a distruggere l’idea che le persone si erano fatte di me, soprattutto quand’ero più giovane.

Ed ora che ho costruito il mio impero, mi viene da ridere mentre osservo questi ricchi signori leccarmi i piedi.

Fare i lecchini con me per ottenere delle collaborazioni o degli appalti, ma proprio da loro ho imparato a selezionare accuratamente le persone di cui mi circondo.

Felicia rimane distante da me, ma i suoi occhi sono comunque vigili.

Mi sento a disagio e.. tesa.

Sono innamorata di Sarah, ma le sue attenzioni mi mettono a disagio.

Ho sempre messo il sesso al primo posto, ogni volta che una ragazza mi attraeva non ci pensavo due volte prima di buttarmici addosso, ma ora è diverso.

Ora che c'è Sarah, il sesso con le altre persone non mi interessa più.

21.34 | Come sta andando la cena? | è Sarah a scrivermi

21.36 | Assolutamente noiosa, sarebbe decisamente meglio se tu fossi qui |

Lei risponde semplicemente inviandomi un cuore.

Sospiro.

Forse dovrei parlare con Beth, lei sicuramente saprà dirmi se c'è qualcosa che non va.

Sarah è tanto legata a lei, sono sicura che si sia confidata riguardo al suo malessere.

Sì, domani chiamerò Beth e parlerò con lei.

Nella speranza che possa aiutarmi.  

 

   
 
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