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Autore: Vento di Levante    04/07/2022    1 recensioni

☸☸
Ed e Stede si ritrovano.
Ennesima variazione sul tema, con stupidera e mélo. :)
☸☸
Genere: Azione, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Equipaggio della Revenge, Stede Bonnet
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I

 


 

Lo stesso, identico, vecchio, rinsecchito solito.

Ed carica le pistole con un sospiro talmente gravido di esasperazione che esce raspandogli la gola.

Si trascina fuori dalla cabina ed esce sul ponte, su cui la sua ciurma e quella degli assalitori si stanno massacrando con la consueta efficienza. "Chi è questa volta, Iz?" chiede stancamente al suo secondo, che giusto in quel momento gli sta passando davanti.

"Le uniformi non offrono proprio alcun indizio, Edward?" ringhia Izzy, respingendo con fatica il tizio in divisa della Marina britannica con il quale sta duellando.

Huh.

"Come non avessi chiesto niente," fa Ed agitando la mano e lasciando Izzy alle proprie questioni.
Sul ponte è tutto un brulicare di soldati.
Questa volta sembra proprio che gli inglesi abbiano imparato la lezione, osserva Ed, evitando distrattamente un affondo di sciabola; atterra il proprietario dell'arma con un secco colpo del gomito e continua ad avanzare, pensoso.

Numeri, puri numeri; elementare forza bruta. Tutta qua la strategia che hanno scelto per mettergli finalmente il sale sulla coda.

Ed sogghigna inclinando la testa per scansare una bottiglia volante.
Non è poi una cattiva idea.

La sua ciurma ne ha viste tante, ma qui sulla Revenge sono pur sempre solo quattro gatti.
La nave inglese che li ha abbordati è una fortezza galleggiante, tanto grossa quanto sgraziata, e con tutta l'aria di poter continuare a rigurgitare carne da cannone ancora per tutto il giorno.

"Si mette male, capo!" grida qualcuno da in mezzo alla mischia; forse Ivan..? Edward non riesce a distinguere bene, non mentre si trova di punto in bianco in mezzo al fumo delle artiglierie, a respingere due soldati contemporaneamente - insieme all'idea che forse, stavolta, la nave è perduta, e la battaglia è perduta, e non certo da oggi; e perso è anche tutto il tempo passato a cercare di negarlo.

Bah. 

"E' il momento di mostrare un grande, grosso dito medio a sua maestà Re Giorgio!" grida balzando sulla balaustra - un brivido il vento fra i capelli, trovarsi sul punto di perdere l'equilibrio - aver catturato tutta l'attenzione su di sé, bersaglio perfetto per tutte le bocche da fuoco sopra il ponte.

E questo sarebbe il momento di tirare fuori il grande colpo di scena, un numero irripetibile per il gran finale, di dare fuoco alle polveri e fare esplodere l'intera nave e andarsene via in una nuvola di gloria.

Edward, però, non ha in serbo nulla di tutto questo.

Edward è stanco, è vuoto e leggero come una zucca essiccata, Edward sta per morire proprio lì, impallinato in piena faccia come un idiota qualunque; e prova un inatteso fiotto di voluttà al pensiero di sparirsene così, quasi per sbaglio, senza dare al pubblico l'ennesima soddisfazione, lasciando la festa prima che la musica finisca.

Sta già sogghignando fra sé all'idea, quando chissà da dove qualcuno grida "Bandiera nera a dritta!" e improvvisamente gli occhi di tutti sono puntati all'orizzonte, dove tra il fumo che si dirada c'è una nave che si avvicina a vele spiegate, spinta veloce su di loro da un vento trionfale; ed ebbene, batte proprio bandiera nera.

E il momento di morboso incanto è passato, ed Edward salta giù dalla balaustra per portare il culo di nuovo a poppa, e Izzy è al suo fianco senza che lui debba cercarlo; "Che cazzo sta succedendo?" sibila, come se Edward ne avesse la minima idea.

...e Edward lo scruta un istante co una smorfia di grande gravità e poi "...Tutto secondo i piani." replica, annuendo lentamente; e va riconosciuto a Izzy che il rosario di bestemmie che gli si leggono chiare in faccia rimane ben chiuso dietro la chiostra dei suoi denti.
 



"Oh, per l'amore del cielo!" sbotta Stede appena sollevato il cannocchiale d'ottone. "Cosa diavolo sarebbe, quella?"

Con un sospiro, Oluwande gli toglie il cannocchiale di mano e guarda a propria volta. "La nostra nave..?" offre, alzando le sopracciglia.

Stede sbuffa riappropriandosi del cannocchiale ammaccato. "Ovviamente," replica con stizza, per poi tornare a puntare gli occhi sulla Revenge. "Ma quella di certo non è la nostra polena."

"Ricordo sicuramente meno mani mozzate," borbotta fra sè Oluwande, ma lo sguardo di Stede si è già spostato, corre lungo il ponte, nello sforzo di distinguere qualcosa in mezzo al parapiglia.

E' un miracolo se la sua piccola nave non è già stata affondata da quel mostruoso vascello inglese, che le sta abbrancata sopra come un mastino sopra un osso.

"Non possiamo prendere velocità, Mr. Buttons?" grida Stede volgendosi verso il timone, solo per ricevere in risposta un solenne gesto di diniego. "Nay, Capitano," grida di rimando Buttons, scatenando un piccolo strepito di Olivia, appollaiata in cima alla sua testa. "Non senza incornargli la poppa." 

Stede considera brevemente l'idea; ma con un certo rammarico si costringe a scartarla. Dovranno pur allontanarsi da lì, dopo, se la Revenge dovesse davvero andare a fondo.

Il pensiero lo riporta a scandagliare il ponte, dove sembra che i soldati della marina si stiano moltiplicando come gabbiani affamati intorno a un peschereccio, nonostante Stede ne abbia già visti volare fuori bordo almeno cinque - no, ora sei...

"Edward!" esclama fiondandosi in avanti - ed è un po' imbarazzante che Oluwande debba trattenerlo per impedirgli di cadere giù dalla prua - ma Stede riconoscerebbe quella figura fra mille, quella falcata, i capelli sparsi al vento, e il modo in cui tutti - perfino da qui! - sembrano trattenere il fiato quando appare, come una visione, in piedi sulla balaustra... e poi, di punto in bianco, tutti gli sguardi sono calamitati verso di loro.

Stede sobbalza, abbassando il cannocchiale, "...ci hanno visto!", balbetta, e non fa in tempo a riporre lo strumento che già volano verso di loro le prime palle di cannone.

"Capitano!" risuona la voce di Wee John dal ponte di artiglieria, "Rispondiamo?", mentre un vociare eccitato si alza da ogni angolo della nave, e risuona come un grido di battaglia lo starnazzare enfatico di Olivia, e il cuore di Stede batte a martello mentre si pianta più saldo sulle gambe con il vento in faccia e la mano sul fianco.

"Rispondiamo!" tuona, "tutti ai propri posti! Mr. Feeney, fuoco alle polveri! Mr. Buttons, avanti tutta!"

"...quindi alla fine abbiamo deciso di speronarla." geme Oluwande, in tono curiosamente discorsivo.

"Che si scansino, se gli riesce!" replica Stede, il naso in aria, e il vento che soffia sembra dargli manforte.

 


 

 

NdA

oddio mi scuso già per questo pastrocchio, se non altro l'altalena costante fra demenza e drama è (quasi) canon compliant. Sono incagliata. Spero che finirla e pubblicarla mi disincagli :')
E' in più parti ma è anche praticamente finita, giuro, quindi non la tirerò troppo per le lunghe :'D

   
 
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