Chiusure
Seduto sulla spiaggia ciottolosa, accoccolato ad Alan e a pochi metri dal mare in penombra, Nathan guarda le onde infrangersi e ascolta il rumore della risacca. È da qualche minuto buono che se ne stanno lì senza dire niente, mentre la mano di Alan gli accarezza la testa seguendo il ritmo delle onde che vanno e vengono. Una folata di vento lo costringe ad avvicinarsi ancora di più al ragazzo accanto a sé, che gli lascia un bacio sulla nuca. Nathan chiude gli occhi e si gode il rumore del mare mischiato al chiacchiericcio di sottofondo, l’aria salina sulla pelle e il calore di Alan che mitiga il freddo dicembrino. Pensa di essere in quel paradiso celeste di cui parlano tutti, ma poi riapre gli occhi e scopre che forse, come suggerisce Belinda Carlisle, il paradiso è un posto sulla Terra. «Mi manchi», sussurra all’improvviso, in un momento in cui le onde sono quiete. Anche se non lo può vedere, sa che Alan ha voltato la testa verso di lui. «Sono qui.» «Sì, be’...», e lascia passare un’altra onda. «Intendevo in un altro senso.» Il petto di Alan si alza e si abbassa repentino per una risata. «Ho capito. In tutta onestà non sono molto… attrezzato qui. Sai, non ci torno così spesso.» «L’ultima volta che ho controllato mi pareva che avessero inventato i negozi.» La mano di Alan gli tira un buffetto sulla testa. «Stupido! È Natale, Nathan.» «E quindi?» Alan sospira e Nathan sente che ancora una volta gli sta sfuggendo qualcosa. «E quindi i negozi sono chiusi. Forse domani troviamo qualcosa di aperto.» Nathan pensa un attimo al nesso tra il Natale e i negozi chiusi, poi la sua mente va a New York, a quel polmone grondante di vita. Però pensa anche che gli piace il passo d’uomo di Brighton, tanto da farsi scappare un sorriso. «Va bene, vorrà dire che aspetteremo domani.» «Oppure», prosegue Alan, «tra qualche giorno siamo a casa.» Nathan scivola fuori da quell’abbraccio per guardare Alan negli occhi. Condisce il suo sguardo con ironia e malizia, finché l’altro non scoppia di nuovo in una risata. «Stavo scherzando…», sussurra ancora Alan, ora con lo stesso sguardo di Nathan e un mezzo sorriso. Poi lo riaccoglie nel suo abbraccio, e insieme tornano a guardare il mare. |