Titolo: Nove
Autore: slanif
Prompt: 48
Personaggio/Coppia: Famiglia Weasley
Contesto: Altro Contesto
Rating: Verde
Parole: 428
 
 
Charlie era il secondo dei figli di Arthur e Molly, perciò aveva visto già nascere tutti i suoi fratelli: Percy, i gemelli Fred e George e il piccolo Ron. Era stato emozionato per ognuna di quelle singole nascite, anche quando era troppo piccolo per capire davvero di cosa si trattasse, ma adesso che aveva nove anni e in famiglia stavano per essere a loro volta in nove, Charlie non stava più nella pelle.
Come se la numerologia non bastasse a farlo entusiasmare, il pensiero che finalmente sarebbe arrivata una bambina lo lasciava stordito ed emozionato sin da quando sua mamma e suo papà avevano comunicato loro la notizia.
Molly aveva desiderato per anni di avere una femmina, perciò era stata a dir poco raggiante per tutta la gravidanza, contagiando tutti loro col suo buonumore.
Al momento, si trovavano al San Mungo, tutti in attesa che il loro papà uscisse con la nuova sorellina in braccio.
Charlie non era sicuro di quanto tempo fosse passato, da quando erano arrivati, ma a un certo punto una porta in fondo al corridoio si aprì e Artnhur Weasley apparve con un fagotto tra le braccia. Aveva un sorriso che gli divideva in due la faccia. «È una femmina! È una femmina!» ripeté più volte, sembrando quasi incredulo, precipitandosi verso di loro lungo il corridoio.
«Certo che è una femmina, Arthur. Lo sapevamo da un pezzo,» disse la nonna materna, lì con loro per badare che non combinassero guai e per conoscere la nipotina.
Arthur, ancora frastornato, nemmeno le rispose e si avvicinò velocemente ai figli. «Venite, ragazzi, venite a dare un’occhiata.» Si inginocchiò affinché potessero vederla bene e Charlie, Bill, Percy, Fred, George e il piccolo Ron, sgambettarono tutti intorno all’uomo, allungando il collo per vedere il visetto raggrinzito della loro sorellina sbucare fuori dall’ammasso di coperte.
«È così... piccola,» disse Percy, fissandola con gli occhi sgranati.
«Come si chiama, papà?» domandò Bill, dando voce alla curiosità di tutti.
«Ginevra,» sorrise Arthur, guardando la figlia con occhi innamorati. «Si chiama Ginevra.»
«Benvenuta in famiglia, Ginny,» bisbigliò Charlie, allungando una mano verso quella minuscola della bambina, che gli strinse subito un dito tra le sue, come se percepisse di potersi aggrappare alla sua mano per proseguire nella vita con un appiglio sicuro in cui fare affidamento.
Charlie sentì l’amore sbocciargli nel petto, così come era successo con tutti i suoi fratelli, e mentre guardava il ciuffo di capelli rosso fuoco – un marchio di fabbrica della loro famiglia – spuntare dritto dalla cima della testa di Ginny, promise che l’avrebbe protetta sempre.
La mia sorellina.