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Autore: Galletas    15/07/2022    0 recensioni
“la memoria del cuore elimina i brutti ricordi e magnifica quelli belli, e grazie a tale artificio riusciamo a tollerare il passato."
Ma era davvero così? Forse in alcune situazioni era più facile a dirsi che a farsi
pensò Martín.
Genere: Avventura, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Berlino, Palermo
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Il giorno dopo Martín si sveglio con un mal di testa più sopportabile di quanto si aspettasse,
si girò nel letto e allungò le braccia per stiracchiarsi, cercò di mettere in ordine tutti i momenti della notte scorsa,
Lui che inizia a bere nel patio, poi si sposta in camera, Sergio che viene a vedere come sta e poi Andrés,
Andrés che gli dice che gli dispiace di averlo abbandonato..  

Andrés che aveva passato con lui tutta la notte, o almeno così pensava visto che non si ricordava di averlo visto andar via, ma se era così adesso dov'era?
Il panico lo assalì e se avesse fatto qualcosa, qualche stupidaggine complice il vino?
Se era così doveva assolutamente saperlo, doveva assolutamente parlargli, si cominciò ad alzare quando con la coda dell'occhio vide qualcosa,
si girò e vide un bigliettino di carta piegato in due adagiato sul cuscino accanto a lui, lo prese con le mani che quasi gli tremavano e lo aprì,
le parole erano scritte con una calligrafia pulita ed estremamente elegante, il biglietto era 
riempito con poche righe 

«Martín era da tempo che non passavo una nottata così,
mi ero scordato di quanto fosse piacevole la tua compagnia. 

P.S. sembri un angelo quando dormi».

Martín arrossì leggermente, e allo stesso tempo si tranquillizzò, si alzò e decise di farsi una doccia prima di scendere, visto che indossava ancora i vestiti del giorno prima e sentiva ancora l'odore di alcool impregnargli i vestiti, dopo la doccia scese giù nel patio a fare colazione, salutò tutti e mentre ancora stava in piedi vide Andrés che con un gesto discreto gli faceva cenno di sedersi accanto a lui, così spostò la sedia e si sedette,
di fronte a lui c'erano già una tazza con caffè e latte e alcuni dolci,
“Grazie" sussurrò,
Andrés gli sorrise senza rispondere

“Martín finalmente che fine hai fatto ieri?"
Martín per un attimo si era dimenticato che lì non viveva solo con Andrés ma che condivideva quel monastero con altre sei persone
e che adesso Nairobi aveva le mani chiuse a pugno su i fianchi in attesa di una risposta,
lo spagnolo sembrò capire esattamente i pensieri dell'argentino perché infatti rise  
“Non esisto solo io qui querido"
sussurrò 
 Martín avrebbe voluto sotterrarsi dall'imbarazzo
“Ieri non stavo molto bene e sono voluto rimanere in camera, per questo non sono sceso per cena"
“E adesso stai meglio?"
Si aggiunse anche Lisbona, adesso erano in due che lo stavano guardando

“Sì sì, adesso sto molto meglio grazie"
“Menomale" sorrise Lisbona
Martín ricambiò il sorriso, quando tutti si focalizzarono su altro Martín si girò verso Andrés
“Possiamo parlare..dopo?
"Certo"



“Dimmi"
entrambi erano rimasti soli nell'aula dopo che Sergio aveva dato a tutti un quarto d'ora di pausa
“Ti sei ripreso da ieri?"
“Sì abbastanza, sto meglio di quanto sperassi in realtà"
“Beh menomale sono contento"
“Senti proprio rispetto a ieri.."
“Sì?
 “Ho letto il bigliettino di stamattina"
“Mmh.."
“e senti non lo so.. nel senso.."
“Martín qual é il problema?"
“Senti mi dici cosa è successo ieri di preciso?"
“Come? Ma perché non te lo ricordi?"

“Sì è che preferirei avere conferma da qualcuno che non si fosse scolato quattro bottiglie di vino"
Martín era completamente paonazzo a questo punto, lo sguardo piantato sul pavimento non riusciva neanche a guardare Andrés in faccia
“Oh Martín martín"

Rise Andrés inclinando leggermente la testa all'indietro
“Sono venuto in camera tua, tu eri sdraiato sul pavimento, ti ho convinto ad alzarti,
poi ci siamo messi sul letto e abbiamo chiacchierato e alla fine ci siamo addormentati"
“Ci? Nel senso io e te insieme?" 
“Sì, diciamo che tu ti sei addormentato prima di me io non volevo rischiare di svegliarti in più ero stanco quindi mi sono addormentato anche io"
Martín nel frattempo aveva cambiato colore da paonazzo si era fatto pallidissimo,
uno sguardo che era un miscuglio tra terrore e panico 
“Martín se avessi saputo che avresti reagito così non ti avrei detto niente"
Andrés lo guardava divertito, assurdo come anche se in quella notte non era successo niente 

per Martín era una questione di stato il fatto che si fossero addormentati nello stesso letto, lo trattava come un evento importantissimo
“No,no è che..quanto sei rimasto?"
“Beh fino a stamattina, anche perché non so bene che ora fosse quando ci siamo addormentati ma probabilmente erano le due passate,
mi sono svegliato una mezz'ora prima di te, perché se tu sei quello che regge bene l'alcool dei due, io sono sempre stato il mattiniero,
mi sono alzato e prima di andarmene ti ho scritto quel biglietto, anche perché non potevo andarmene così, sono tante cose ma non un maleducato"
“C-erto.."
l'argentino aveva ri abbassato lo sguardo sul pavimento
“Martín, hey Martín guardami un attimo"
Andrés con due dita in un gesto tanto delicato quanto fermo aveva sollevato il mento dell'amico
“Mi dici che succede? Qual é il problema?"
“È stupido da dire lo so, ma sono pentito di essermi ubriaco ieri sera, se avessi saputo che era così che terminava avrei preferito essere lucido.."
le sue parole erano poco più che un sussurro, 
Andrés capì che provava vergogna
“Anche io avrei preferito che tu fossi stato lucido Martín, però non c'è problema perché ciò che ti ho scritto su quel biglietto è vero,
mi ero dimenticato di com'era essere in tua compagnia, di come sono rilassato ogni volta che sono con te,
quindi per quanto mi riguarda possiamo rifarlo quando vuoi"
Martín lo guardava assorto, erano abbastanza vicini che con due semplici passi avrebbero potuto connettere le loro labbra in un bacio,
e l'argentino era quasi sull'orlo di cedere e di provarci,
Andrés probabilmente aveva intuito che tipi di pensieri si stessero formando nella mentre dell'amico perché con un braccio circondò le spalle di Martín
e li fece girare diretti verso l'uscita dell'aula
“usciamo e raggiungiamo gli altri, già ieri non ti sei fatto vedere praticamente per mezza giornata, non diamo loro altri motivi per spettegolare"
Martín annuì e camminando ancora con il braccio di Andrés sulle sue spalle uscirono. 
   
 
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