Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Portuguese D Vanessa    21/07/2022    0 recensioni
Un incontro non del tutto casuale permetterà ad Ari ed i pirati Heart di incrociare le proprie strade, dando origine a tutto ciò che di più avventuroso, sentimentale, erotico e magico si possa immaginare sul viaggio di Law e che non ci è mai stato raccontato!
State con me e la mia OC Ari per vivere assieme questa fantastica storia dove non mancheranno di certo drama, lotte, rivalità, amicizie ecc.!
I personaggi resteranno fedeli alla loro attitude e alla narrazione principale.
Ci metterò tutta la mia fantasia, leggere per credere!
(Skip direttamente al capitolo 11 se vi scocciano i lunghi flasback ❤️)
Genere: Avventura, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Trafalgar Law
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Continuammo a seguire i quattro individui, e mi fermai a pensare che avessero proprio l'aria di essere dei brutti ceffi: sguardi incattiviti, forse anche dalla mezza età e dal sole, abbigliamento spartano tipico di un tradizionale pirata dove il nero la fa da padrona; a dirla tutta la loro falcata scandita dal rumore dei neri tacchi sulle pietre del piazzale mi confermava che sembravano proprio essere usciti da qualche fumetto. Di fatti, se avessi dovuto chiudere gli occhi e pensare ad un pirata senza averne mai visto uno dal vivo descriverei sicuramente qualcuno con le loro stesse fattezze e barba incolta. 

Dopo aver perso di vista Gari per concludere un affarone che quasi mi svuotò il cesto (lode ai clienti del genere), mi feci largo attraverso i passanti in cerca della t-shirt blu "best". E non passò molto prima che io riconoscessi mio fratello accovacciato dietro l'angolo di una locanda.
Mi avvicinoai a lui senza farmi notare dal gruppo di pirati rimasti fermi a parlare d'innanzi ad una piccola fontana in marmo poco distante, non ci avevano notato nonostante fossimo alle loro spalle.
~GRRR~ brontolò il mio stomaco.
"Ari-Ari, vedi anche tu quello che vedo io!?" sogghignò sporgendosi per mettere a fuoco e cercare di capirne di più.
"Mh? Ti riferisci al fatto che sono armati fino ai denti?" effettivamente, non era mica un dettaglio da poco.
"Ma no scema, guarda bene! Quello senza maglietta tiene qualcosa tra le mani."
Mi illuminai: "La cassetta di legno antico! Sicuramente conterrà un tesoro!"
Pieno d'orgoglio per aver fiutato "l'affare gratis" del mese, come usava dire lui, accennò un'espressione concentrata e determinata, segno che stava escogitando un piano dei suoi! 
"Allora, qual è il piano Gari!?" chiesi.
"Io li distraggo, ho già in mente una bazzecola per aggirarli."
"Ah beh...Non dirmi che..." 
"Esatto Ari, mentre li tengo occupati tu fa in modo che non si accorgano di te, apri la cassa e prendi quanta più roba possibile. Intesi?" continuava ad aggrapparsi al muro, sbirciando attendo di tanto in tanto, per non perdere di vista l'obiettivo. 
"Intesi!" esclamai io senza batter ciglio.

Mi erano sempre piaciuti i piani di Gari, lui era più esperto, del resto da un grande appassionato di fumetti e grande fan di "Sora il guerriero del mare" non ci si poteva aspettare altro, è dai suoi stratagemmi contro il Germa66 che aveva imparato ad aggirare mamma Manda e papà per far si che io potessi rubare merendine o per permetterci di scappottarcerla dallo svolgere le faccende domestiche.
Adoravo percepire la sua voce farsi più decisa quando sapeva di non poter fallire.
Litigavamo un botto per la gran parte del tempo, sempre a contendercela, ma sotto sotto io invidiavo molto la sua abilità di pensare alla svelta e così bene. 

Tirò fuori dal pantaloncino in denim una moneta: "Sta pronta" mi disse mentre la lanciava in direzione dei loschi figuri.
La monetina rotolò diritta fino ai piedi di uno dei quattro, dove poi si stoppò scontrandosi contro uno stivalone in pelle enorme.
Let' start!
"Oh accidenti la mia moneta!" Gari corse e si arrestò a pochi passi da loro. 
"Gentili signori potrei, di grazia, recuperare la mia preziosa moneta?" domandò con fare ingenuo e innocente da birbantello con le lentiggini senza un dente.
Trascorsero secondi di imbarazzante agitazione durante i quali i pirati rimasero in silenzio a scrutare il mio biondo fratello. Tutto d'un tratto, la nostra persona d'interesse si chinò posando il forziere per terra lì di fianco (evvai!) raccolse il berri sacrificale e glielo porse.
"Ecco qui moccioso" fece con modo amichevole a dispetto della sua rozza e bruta apparenza "Ecco qui la tua moneta, prendi!".
A quel punto Gari si perdete fra molteplici 'grazie' da leccapiedi fingendo pure un'espressione radiosa ed entusiasta, tant'è che subito si propose: "Voi avete l'aria di gente affamata dico bene?!".
Un po' da scemi  tutti e quattro annuirono con un cenno del capo in contemporanea.
"Sicuramente sarete stanchi per il lungo viaggio in mare, immagino che il vostro sia uno stomaco in cerca di sazietà!"
Attaccò col suo monologo e, per sembrare quanto più convincente possibile, prese a muoversi e gesticolare fino a saltare prontamente sulla bordatura della fontana; era il segnale che mi lasciava campo libero mentre tutti badavano attenti a lui e alle sue dicerie: "Vivo qui da una vita, ho in mente un paio di posti dove potete rifocillarvi come se non ci fosse un domani ad un prezzo stracciato, i migliori di tutta Roubi!". Avvicinò un pollice al petto, sorrise e si tenette il fianco col braccio esordendo: "Ma prima o poi dovrete pur ripartire e si da il caso che il sottoscritto abbia il pesce migliore di tutta l'isola di Gold, chiedere e provare per credere!"

Smisi di gingillarmi nel ridere di gusto a questa assurda gag e di soppiatto con fare da gatta mi diressi, non calcolata dai passanti, verso il gruppo.
Passo dopo passo avvertivo la tensione salire, e se ci avessero scoperti?
Se non fossimo riusciti a darcela a gambe?
Saremmo morti tutti, palese.
Ma non avevo tempo da perdere, il siparietto del mio gemello non sarebbe durato in eterno.
Mi ritrovai in un baleno in ginocchio, ai piedi di un omaccione che pesava probabilmente una tonnellata ed era alto due metri; non potei fare a meno di notare quanta poca distanza ci fosse fra me e la canna della pistola nella sua fondina... 
Sgranai gli occhi preda di quello che più che un dubbio mi parve essere una constatazione: se è di un forziere che staa parlando, come diavolo lo avrei aperto?!
Gari non l'aveva considerato, alla faccia dello stratega infallibile...
Mi tremavano mani e gambe ed il discorso di Gari sul pesce più raro del mare Settentrionale diventò solo il background del mio scenario immaginario in cui eravamo tutto tranne che vivi.
Ma i giochi s'interruppero, a farlo fu proprio colui che supposi essere il capitano fra i quattro; con un cappello napoleonico con tanto di pennacchio e Jolly Roger della sua ciurma impresso, si portava avanti dirimpetto e un po' scocciato, spaventando il pescivendolo: "Non siamo interessati al tuo pesce ragazzino." Me lo sentibo nelle vene, per noi era giunta la fine... Mi impressionoò il suo vocione rauco e altisonante!
"Piuttosto dimmi dov'è che posso trovare un fabbro: abbiamo bisogno di riparare quel forziere lì!" Disse imperativo ruotando il busto di 30° e facendo segno alla cassetta tra le mie mani.

Sputai fuori l'anima: ero certa che col mio sudar freddo il legno sarebbe potuto tornare a vivere; ma miracolosamente nessuno s'era ancora accorto della mia presenza...
C'era mancato un pelo che mi prendesse un accidenti!
 E dunque, se era un fabbro che cercavano il lucchetto dev'essere sicuramente rotto.
"Posso aprirlo!" sussurrai a me stessa.
Sentivo anche puzza di Gari fifone che come me doveva aver temuto il peggio a quel gesto di mano. 
"Posso aprirlo!"
In pochi istanti ebbi un flusso di coscienza sull'intera famiglia sommersa da talmente tanto denaro da star bene per anni.
E se non ci avessi trovato dentro del denaro!? Sarebbe stata magari una corona o un collier di qualche regina/principessa al di là del mare, o chi lo sa, poteva pure essere pieno di gemme preziose!
Oppure...Oppure... Se ci fosse la testa mozzata di qualche altro strano tizio?! Del resto non si parlava di nobili o monaci, ma di pirati! Rabbrividii al sol pensiero.
No no! 
Scossi la testa, trattenni il fiato, e di pancia mi feci coraggio!
Sollevai di poco la parte superiore del forziere giusto per sbirciare e con mia grande sorpresa...
Che diavolo era, uno scherzo!?
Tutto questo teatro, un forziere così grande per solamente quella delusione!?
Volevate davvero dirmi che io e mio fratello avevamo smesso il lavoro per aggirare dei tizi potenzialmente letali solo per fregargli uno strambo frutto verde?
Mi partirono fuori occhi e lingua, tant'è che Gari (impegnatissimo del dare le direzioni più complicate della storia) mi notò e cercò, a modo suo, di chiedermi cos'è che non quadrasse.
Feci segno X con ambo le braccia, ma ancora non continuava a capire e di sottecchi  continuò a guardarmi.
E dunque tirai fuori lo strano frutto, tenendolo con una mano mentre con l'altra facevo gesto di sbuffata delusa.
'GRRR'... Ancora la mia pancia...
Mah, già che c'eravamo!
Mi portai alla bocca quella particolare pesca verde con riccioli e dall'inspiegabile picciolo e viticcio, la morsi contenta di poter finalmente placare la fame.
'BLEAH!' Aveva proprio un sapore disgustoso che mi rivoltò le interiora tant'è che iniziai ad avere i conati.
Non ne valeva proprio la pena ! Rimisi a posto quel crimine contro l'umanità, richiudendo silenziosamente il forziere e me la svignai giusto in tempo prima che anche mio fratello, terminato il piano di distrazione, faccesse a ruota lo stesso.

Mi nascosi dietro l'angolo di poco prima, lui mi raggiunse una manciata di secondi dopo rapido rapido e prima di proferir parola recuperammo i cesti col pesce dandocela a gambe levate quanto più lontano possibile da quei quattro pirati.

"Per tutte le lische, Ari-Ari!!!" cercò di dire vittima del fiatone. "Abbiamo rischiato grosso solo per della frutta, ma che davvero?"
"Bah, frutta pure marcia! E per la paura non so se ho più fame o voglia di vomitare!" mi lamentai io.
"È stata solo un'inutile perdita di tempo, maledizione! Dovevo aspettarmelo che da imbecilli simili non ne avremmo ricavato un soldo bucato... E gli ho pure regalato delle spigole per avere qualche secondo in più per coprirti." Strillò a denti stretti mettendo le mani conserte e gonfiando le guance.
"Mah, sei proprio taccagno Gari. Almeno siamo sani e salvi e non a pezzi in fondo all'oceano!" considerai io ruotando gli occhi al cielo.
"Anche questo è vero. Vabè, pazienza, torniamo più in centro a lavorare." Propose.
Non aggiunsi nulla limitandomi a seguirlo sempre più atterrata dalla fame; avrei dovuto quantomeno prendere un pezzo di pane prima di uscire di casa, che stupida!

Ci mettemmo in marcia a passo svelto, restando vicini nonostante la folla e facendo naturalmente attenzione a non fare cadere il nostro prezioso pesce, altrimenti guai!
Però non so, sentivo qualcosa di strano ad ogni passo in più.
Avvertivo del chiasso, ma non rumore, come una sensazione martellante che dalla testa s'irradia per tutto il mio corpo. Non so ben spiegarlo, mi sembrava di percepire intensamente ogni persona.
Diventò tutto troppo caotico.
Avevo davvero bisogno di fermarmi.


 
~Fine capitolo 2~
 Grazie per aver letto lo scorso capitolo!
Tengo un ritmo lento, lo so... Ma fatemi sapere cosa ne pensate!
Prima o poi arriverà anche Trafalgar Law, lo giuro- quindi restate qui ✨🥰
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Portuguese D Vanessa