LEARN
HOW NOT TO
GIVE A FUCK
“Il
femminismo è la teoria, il lesbismo è la
pratica.”
TI-GRACE
ATKINSON
In
ventitré anni della sua vita, mai si sarebbe aspettato di
trovarsi sua sorella
di fronte alla porta di camera sua.
-Pietro,
posso chiederti una cosa? – aveva domandato Tanya mentre,
nervosamente,
continuava a giocare con una ciocca dei suoi lunghi capelli castani.
Pietro le
fece cenno di entrare e la ragazza si fiondò subito sul suo
letto.
-
Felikz dov’è? – domandò lui e
la ragazza alzò le spalle.
-
Probabilmente a rompere le scatole a Dorjan. Ha detto che doveva
lavorare,
quindi per forza sarà lì. – rispose
Tanya, riferendosi all’altro fratello
maggiore.
-
Quindi hai approfittato del suo momento di distrazione. –
fece ancora Pietro e
a quel punto la ragazza sospirò esasperata.
-
Sei l’unico in questa casa capace di ascoltare un intero
discorso senza
distrarsi o fare battutine stupide. E poi… sei
l’unico con una relazione
stabile. – sentendo quella piccola confessione, il ragazzo si
voltò verso di
lei, guardandola allibito: se prima era sorpreso che la sorella avesse
deciso
di rivolgersi a lui, ora era scioccato, perché Tanya era
sempre stata molto
riservata sulla sua vita sentimentale. Si sedette accanto a lei,
sorridendole
per cercare di confortarla.
-
Parla tranquillamente, ti ascolto. – le disse e la mora prese
un respiro
profondo.
-
Come sai, da un paio di mesi mi frequento con Aisha, la compagna di
casa di
Feli… - iniziò a spiegare la sorella e Pietro
annuì, capendo perfettamente a
chi si riferisse: sapeva che sua sorella fosse lesbica da due anni
ormai e non
era mai stato un problema, contando anche che gli altri due facevano
parte
della comunità LGBT, - ogni tanto i quattro fratelli
scherzavano sul fatto che
lui fosse l’unico “sano” della famiglia.
Per questo, non si era stupito più di
tanto quando, alla stazione di King’s Cross, aveva visto sua
sorella in
compagnia di Aisha Fallon, Tassorosso del sesto anno, come Tanya. Era
evidente
ai suoi occhi che quelle due fossero qualcosa di più di
semplici amiche, cosa
che poi aveva confermato la stessa Tanya.
-
Certo che lo so. Allora, qual è il problema? –
domandò il ragazzo, sistemandosi
meglio sul proprio letto.
-
Vorrebbe rendere la nostra relazione pubblica, e lo vorrei anche io,
ma… Ho
paura della reazione della gente. Ovvio, non linciano più i
ragazzi e le
ragazze queer, ma ancora qualcuno fa qualche commento di
disprezzo… - la
spiegazione di Tanya fece capire subito al più grande il
motivo per il quale
lei si fosse recata proprio da lui: sia Dorjan che Felikz non avevano
fatto
ancora coming out, il primo in una relazione clandestina con un suo
collega del
Ministero e il secondo che flirtava implicitamente, - ma non troppo, -
con un
ragazzo della sua età Serpeverde. Ovviamente Tanya non
poteva chiedere agli
altri due fratelli.
-
Ascolta, Nya, - iniziò a dire Pietro, - il mio unico
consiglio è… Non te ne
deve fregare un cazzo del pensiero degli altri. Ad alcuni non piace che
tu baci
una ragazza? Fanculo. La cosa più importante è la
tua felicità e quella di
Aisha. Se avete voglia di mostrare al mondo tutto il vostro amore,
fatelo! – Tanya
aveva ascoltato attentamente ogni singola parola di suo fratello,
leggermente
sorpresa e divertita dal linguaggio colorito che aveva utilizzato. Poi,
sorridendogli, si lanciò per abbracciarlo. –
-
Grazie mille Pietro! Mi sei stato utilissimo! –
esclamò la mora e, dopo avergli
lasciato un bacio sulla guancia, si fiondò fuori dalla
camera, probabilmente
per chiamare Aisha. Pietro sorrise tra sé e sé: e
chi lo avrebbe mai detto che
l’unico fratello etero sarebbe stato d’aiuto?