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Autore: Farkas    24/07/2022    3 recensioni
Passano gli anni, cambiano le generazioni, ma certe cose non cambiano mai come il fatto che è la bacchetta a scegliere il mago. Gerard Olivander, figlio del leggendario Garrick Olivander ha assunto la guida dell'attività di famiglia ed è pronto a vendere le sue bacchette ai maghi e alle streghe che si preparano a cominciare la loro istruzione.
Jon, Tyrion, Daenerys, Eddard e tutti gli altri personaggi del Trono di Spade entrano nella bottega alla ricerca dell'oggetto che diverrà il loro compagno inseparabile. Se siete curiosi di vedere quali bacchette li sceglieranno (e di saperne un po' di più sulle bacchette), non vi resta che entrare in negozio con loro.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Davos Seaworth, Eddard Stark, Jon Snow, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Quando il gioco si sposta a Hogwarts'
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La scelta della bacchetta

Capitolo 9: La bacchetta del più dotato

 
La mattina di quel ventidue giugno quando trillò il campanello per un istante Olivander non vide nessuno, poi notò una figurina dai capelli biondi, molto bassa che dirigersi verso il bancone. Per un attimo il mago pensò che si trattasse di un bambino che voleva curiosare nel negozio, ma quando il biondo gli arrivò abbastanza vicino da permettergli di guardandolo in faccia, rilevò che i suoi lineamenti sgraziati erano molto più maturi di quanto non facesse supporre la sua altezza.
Gerard si chiese se il ragazzo avesse sangue di folletto o di elfo domestico, ma non riconobbe nessuno dei tratti tipici delle due specie nel suo cliente a parte la scarsa altezza.
-Buongiorno. A settembre devo cominciare la scuola, quindi ho necessità di acquistare una bacchetta- fece il ragazzo.
Gerard annuì e quando il metro cominciò a girare intorno al suo cliente, sparì nel retrobottega. Normalmente sarebbe rimasto a guardare, ma temeva che la scarsa altezza del ragazzino fosse qualcosa di cui si vergognava e che non gli avrebbe fatto piacere essere guardato mentre veniva misurato quel suo particolare fisico. In fondo era certissimo che il metro funzionasse bene e che avrebbe rilevato tutti i dati necessari.
-Provi questa: tiglio, piuma di fenice, quattordici pollici, rigida- annunciò il fabbricante dopo aver selezionato una prima quantità di bacchette da testare.
-Lumos!- ordinò il ragazzo producendo un perfetto incantesimo accendi-bacchetta. Malgrado ciò Olivander scosse il capo e dichiarò: -No, non è lei. Provi con questa: pioppo tremulo, tredici pollici e mezzo, corda del cuore di drago, flessibile. Non per vantarmi, ma è una bacchetta eccezionale-.
-Descendo!- fece Tyrion facendo levitare giù dallo scaffale la scatola di un’altra bacchetta, per poi scuotere il capo.
-Mio fratello mi ha detto che quando avrei trovato la mia bacchetta, avrei sentito qualcosa.  Ma con questa per quanto sono certo sia di buona qualità, non ho provato nulla-.
-Allora tenti con quella che ha fatto scendere: cipresso, undici pollici, estremamente rigida. Ancora drago-.
Il giovane nano raddoppiò le dimensioni del calamaio presente sul bancone, ma anche quella bacchetta lo lasciò insoddisfatto. E così anche le ventitré successive, malgrado fosse riuscito a produrre semplici incantesimi con tutte loro.
Olivander in breve rimase colpito dalle capacità del suo cliente. Certo, non era strano che i bambini nati in famiglie di maghi fossero già capaci di compiere qualche magia, ma quel ragazzino praticava gli incantesimi con una naturalezza sorprendente per un undicenne che adoperava bacchette non sue.
Sì, quel giorno avrebbe piazzato un prodotto di qualità eccelsa, ne era certo. Un mago del genere non poteva che avere una bacchetta straordinaria.
-Non posso aver sbagliato qualcosa io? In fondo sono riuscito a fare magie con tutte le bacchette… forse avevo già quella giusta in mano e non l’ho capito? - domandò preoccupato il biondo dopo che il tentativo numero trenta (in cui aveva trasformato uno zellino in un coltello da burro) non gli ebbe procurato alcuna sensazione particolare.
-Oh, no, è assolutamente impossibile signore- lo tranquillizzò subito Olivander.- Deve sapere che qualunque mago mediamente dotato è capace di eseguire incantesimi con quasi ogni bacchetta, quindi è ovvio che un mago eccezionalmente dotato come pare essere lei, riesca a far funzionare anche bacchette che non lo hanno scelto. Ma solo con la sua bacchetta, lei otterrà i risultati che merita il suo talento e non tema: la riconoscerà di certo quando la impugnerà. Pertanto ricominciamo la ricerca signor…? -.
-Tyrion. Tyrion Lannister-.
Olivander sussultò. Aveva sentito dire che la moglie di Lannister era morta dandogli un figlio nano. Dunque il ragazzo oltre che un mago, era anche un umano Purosangue. Una cosa da tenere in considerazione… be’ a meno di non voler prendere per vere le voci che dicevano che un folletto per vendicarsi di uno sgarbo ricevuto avesse sedotto la moglie di Tywin.
-Tenti con questa: noce, crine di unicorno, rigida, undici pollici e un quarto-.
Noce. Anche la bacchetta di Cersei era di noce. Tyrion pregò con tutto il cuore che non fosse quella giusta, mentre trasformava in blu il rosso dei suoi vestiti. Poteva sopportare non avere il biancospino come Jaime, ma non voleva una bacchetta fatta dello stesso legno di quelle di suo padre o sua sorella. Sapeva che era una cosa stupida, ma comunque non voleva bacchette come le loro. Non era nemmeno sicuro di volerne una di drago, sebbene fosse il nucleo più potente e i draghi lo affascinassero sin da bambino.
-Niente noce quindi- commentò Olivander dopo che Tyrion ebbe provato una mezza dozzina di bacchette di quel tipo. –Strano. Forse è il legno che si adatta meglio alle persone intelligenti-.
Il giovane nano sospirò di sollievo.
-Senta già che siamo in argomento, mi spiega come fa una bacchetta a capire di aver trovato il proprio compagno? -.
-Come di preciso non lo sa nessuno- spiegò Gerard lieto di poter parlare un po’ del suo lavoro. Non capitavano spesso clienti tanto curiosi. - I nuclei delle bacchette sono detti anche anime e infatti le bacchette posseggono una propria personalità che nasce in base alla lunghezza, al tipo di legno, di nucleo e al grado di flessibilità. E quando percepiscono qualcuno di adatto a loro lo scelgono-.
-Insomma, sono oggetti talmente intrisi di magia da possedere pensieri e sentimenti sia pure diversi dai nostri o almeno qualcosa di simile a pensieri e sentimenti- concluse Tyrion.
-Più o meno sì- fece ammirato Gerard. –Se le interessa sarò lieto di darle altre informazioni dopo che avremo trovato la sua bacchetta. Tenti questa: sambuco, quindici pollici e tre quarti, corda di cuore di drago, flessibile-.
Tyrion la afferrò dubbioso e fece fare qualche capriola al calamaio di Olivander. Niente di che.
-Quercia inglese, piuma di fenice, sedici pollici, rigida-.
Si crede spiritoso a farmi provare bacchette così lunghe?” pensò stizzito Tyrion. “Però Cersei che è alta ne ha una corta…”.
Tuttavia nessuna bacchetta extralarge si rivelò adatta a lui, tanto che Tyrion cominciò seriamente a preoccuparsi. E se nessuna bacchetta lo avesse scelto? Il fabbricante avrebbe accettato di vendergliene una presa a caso? Suo padre di sicuro gli avrebbe detto che era così fallato da non meritare neppure la bacchetta e Cersei lo avrebbe preso in giro senza pietà. E se avesse provato da un altro artigiano? Ma dove trovarne uno? Avrebbe dovuto prendere in considerazione la possibilità e documentarsi.
-Non si preoccupi: lei ci sta mettendo molto più tempo del normale, è vero, ma troveremo la sua compagna- lo tranquillizzò Gerard come se gli avesse letto nel pensiero. A dirla tutta era elettrizzato. A differenza dei parenti, quel ragazzo si comportava in modo educato e se normalmente lo intrigava trovare la bacchetta a un cliente difficile, era ancora più esaltante cercarla per un mago così dotato.
-Ontano e crine di unicorno, otto pollici e mezzo, rigida-.
Un altro perfetto incantesimo accendi-bacchetta, ma non eseguito con la bacchetta giusta.
-No? Bene, bene allora ciliegio, corda del cuore di drago, otto pollici, flessibile-.
Anche quella non si rivelò adatta.
-Bene qui ci vogliono le misure standard. Finalmente abbiamo ristretto un po’ il campo- fece soddisfatto Olivander. Aveva temuto che nel ragazzo, malgrado il potere e l’intelligenza, potesse mancare qualcosa come a sua sorella, ma per fortuna non era così. Sarebbe stato un vero peccato che a tanta capacità magica, non si accompagnassero anche altre qualità.
-Tenti con questa: legno di ontano, corda di cuore di drago, tredici pollici, sorprendentemente flessibile. Potente e in cerca di un compagno degno- fece Gerard sorridendo.
In tutta onestà Tyrion era certissimo che sarebbe stato l’ennesimo fiasco. Aveva provato già almeno una settantina di bacchette, perché quella giusta avrebbe dovuto essere proprio quella? Non appena la prese in mano però cambiò idea: avvertì un calore improvviso estendersi dalle dita a tutto il braccio, alzò la bacchetta sopra la testa, la abbassò sferzando l'aria polverosa e una scia di scintille blu si sprigionò dall'estremità, illuminando tutto il negozio.
Non ce ne sarebbe stato bisogno, ma Tyrion puntò comunque la bacchetta contro la scatola della urlando: - Reducio! -.
Un attimo dopo l’oggetto assunse le dimensioni di un accendino.
-È lei! È sicuramente lei! Mi dica che proprietà ha? Quali caratteristiche possiede la mia bacchetta? -.
-Non sa quanto mi fa piacere sentire questa domanda! Pochi clienti si mostrano tanto interessati ed è un peccato, perché in genere, la bacchetta accompagna il mago tutta la vita, e bisognerebbe conoscerla il più possibile. L’ontano è un legno curioso, perché malgrado sia uno dei più duri il suo proprietario ideale è disponibile, premuroso e molto simpatico. In più le farà piacere sapere che le bacchette di ontano sono le migliori, per gli incantesimi non verbali, e pertanto pare che siano adatte solo ai maghi e alle streghe più competenti-.
Tyrion sorrise soddisfatto, ma Olivander non aveva finito: - A causa delle qualità dell’ontano, ogni nucleo da buoni risultati accoppiato ad esso e la corda del cuore di drago, è il nucleo da cui sorgono le bacchette più potenti. Con uno strumento del genere e il tuo talento, se ti applichi otterrai grandi risultati con questa bacchetta-.
-Mi dica a quale razza di drago apparteneva la corda del cuore che ha fornito il nucleo per la mia bacchetta? Ciò ha qualche rilevanza? I draghi sono le uniche creature le cui parti del corpo vengono usate come anime per le bacchette, di cui esistono razze diverse… -.
Sarebbe stata una lunga discussione capì l’artigiano. Lunga e stimolante.
Tyrion se ne andò un’ora dopo aver comprato la bacchetta. Chissà perché non un solo cliente venne a disturbarli per tutto quel tempo.
Olivander era certo che quel giorno una delle sue creazioni avesse trovato un compagno eccezionale e che insieme avrebbero fatto cose straordinarie… e molto probabilmente buone. Essere stato scelto da una bacchetta di ontano, implicava che il ragazzo fosse molto diverso dai suoi parenti e Gerard sperò rimanesse così.
Le speranze del fabbricante non sarebbero andate deluse. Ma questa storia è già stata raccontata in parte altrove e sarà raccontata meglio in futuro.
 
 
 
 
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
E siamo arrivati a Tyrion. Uno intelligente come lui, non poteva che avere una bacchetta di qualità. L’ontano è un legno che guadagna qualcosa qualunque sia il suo nucleo: se ha unicorno, vedrà migliorare le sue qualità già elevate per la magia difensiva, mentre col drago otterrà una grande potenza e si adatterà bene anche a quella offensiva diventando un’arma eccellente. Poi visto che le bacchette di fenice sono le più eclettiche, accoppiate con un legno adatto ai più dotati, non possono che dare ottimi risultati.
La bacchetta di Raptor era fatta di ontano e malgrado i commenti sprezzanti di Piton e Voldemort, Raptor era un mago potente (è pur sempre riuscito ad arrivare fino alla pietra e poteva praticare la magia sia non verbale, che senza bacchetta una cosa di cui erano capaci in pochissimi tra cui Silente e Grindelwald, perciò…).
Ci sono altri legni che vogliono maghi dotati e intelligenti, ma ho scelto l’ontano perché mi pareva più adatto alla personalità di Tyrion. Lui ha un cuore grande e probabilmente non cercherebbe di nasconderlo se fosse nato in una famiglia migliore.
Per un po’ sono stato indeciso se dare a Tyrion una bacchetta di drago o di fenice, ma mi sono risolto per la prima opzione perché l’intelligenza di Tyrion è simile a quelle di Hermione e della McGranitt: è un’intelligenza pratica che si applica sul risolvere problemi tangibili e che crede solo a cose provate, quindi mi è sembrato meglio dare al Lannister buono una bacchetta di drago come quelle delle due sopracitate.
Olivander sarà pure nel periodo in cui lavora di più, io però sto per andarmene in vacanza, quindi gli aggiornamenti saranno fermi fino a settembre. Ringrazio tutti quelli che leggono/seguono/recensiscono/preferiscono e spero di ricevere commenti da tutti voi!
  
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