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Autore: darkroxas92    24/07/2022    3 recensioni
Midoriya Izuku è un ragazzo privo di Quirk. Per questo si è convinto di essere inutile e che il suo sogno di diventare un eroe resterà tale. Ma il destino potrebbe avere in mente piani diversi per lui. Dopotutto, non succede tutti i giorni che una nevicata improvvisa seguita da uno tsunami ti trascini in un nuovo mondo abitato da strane creature digitali, no?
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: All Might, Izuku Midoriya
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 16:
Ritorno in un nuovo mondo

Yuuko Yagami uscì dal market.
Aveva approfittato del fatto che Taichi fosse al campo estivo e che Hikari stesse ancora dormendo per andare a fare un po’ di compere, ma aveva impiegato decisamente più tempo di quanto avesse messo in preventivo.
Guardò l’orologio e sospirò.
“Hikari si sarà sicuramente svegliata…” Mormorò, solo per voltarsi quando iniziò a sentire diverse urla.
Incuriosita, cerco di capirne il motivo, solo per vedere diverse persone indicare e guardare il cielo, cosa che fece anche lei.
Solo per lasciare cadere a terra i sacchetti della spesa.
Lì, dove doveva trovarsi il cielo, si poteva vedere quello che sembrava quasi uno specchio della Terra, ma con diverse creature sconosciute che volavano sopra le foreste e le montagne.
 

~~~~~~~~~~~~

 
“Che cosa significa questo?!” Esclamò Gang Orca, osservando il paesaggio sopra di loro.
“Un’altra mossa di Vamdemon?” Mormorò Koushiro.
“Ma non dovrebbe più poter fare nulla!” Gridò Mimi.
“No… Non è opera sua.” Fece Izuku, con gli occhi che tremavano. “Quello… Quello è il Mondo Digitale!”
Tutti si voltarono a guardarlo.
“Ne sei sicuro?” Domandò Yamato.
Il verde annuì, per poi indicare con un dito una montagna. “Quello… Quello è il Monte Mugen.”
“Ma perché il Mondo Digitale è apparso al posto del cielo del tuo mondo?” Chiese Hikari.
“Se è apparso… significa solo che c’è qualcosa che non va. E non è per nulla un buon segno.” Disse Leomon.
Izuku restò in silenzio per qualche secondo, per poi guardare entrambi i suoi Digivice.
“Dobbiamo tornare lì.” Sentenziò infine.
All Might non disse nulla. Sapeva che quello che stava dicendo Midoriya era semplicemente quello che stavano pensando tutti.
“Lasciate che venga anch’io!” Esclamò l’eroe numero uno. “Non potete tornare lì da soli! Chissà che cosa vi aspetta!”
Izuku si girò verso l’eroe, per poi sorridere.
“Ma in quel caso, non ci sarebbe più nessun eroe numero uno a controllare come vanno le cose qui.” Disse semplicemente.
“Izuku…” Mormorò Inko, guardando il figlio.
“Mi dispiace mamma… ma devo andare. Nel Mondo Digitale c’è la risposta a tutte le mie domande. Cosa mi è successo durante il mio primo viaggio? Perché Ipchan è diventato cattivo? E poi… ho fatto diverse promesse. Devo mantenerle.”
“Siamo con te!” Esclamò Taichi, mentre anche gli altri bambini e Digimon annuivano. “Non possiamo ignorare una possibile minaccia! Cavoli, siamo in un mondo dove fare i supereroi è comune quanto fare gli idraulici, non possiamo di certo sfigurare, no?”
“Ma non avete idea di cosa vi aspetta!” Protestò Ingenium.
“Qualunque cosa sia, la affronteremo insieme!” Replicò Yamato, con Tsunomon che annuiva tra le sue braccia.
“Immagino non ci sia altra soluzione.” Disse una voce, anticipando il preside Nezu. “Sono corso qui il più velocemente possibile, ma pare non abbia fatto in tempo. Ma almeno posso salutarvi.”
Dicendo ciò tirò fuori diciotto tessere, che consegnò a Sora.
“Questi sono dei pass per accedere liberamente alla UA. Sarete sempre i benvenuti, giovani eroi.” Disse con un sorriso, per poi voltarsi a guardare Izuku. “E il tuo posto sarà sempre disponibile, Midoriya. Penso che tu abbia dimostrato di essere all’altezza di essere un eroe.”
Izuku scosse la testa.
“No… Non ancora. Non sono riuscito a salvare il mio vecchio amico. Ho messo a rischio migliaia di persone. Finché non sarò in grado di fare ammenda per ciò, non potrò definirmi un eroe.”
“Riconoscerlo è già il primo passo.” Fece All Might, sorridendo mentre Sora consegnava a ciascuno due delle tessere, una per umano e una per Digimon.
“Izuku… Tornerai, vero?” Domandò Inko, guardando il figlio.
Il ragazzo annuì. “Risolveremo il problema del Mondo Digitale e tornerò a casa. È una promessa!”
Detto ciò si voltò verso gli altri Bambini Prescelti, per poi portare in avanti il Digivice, lasciando che lo schermo fissasse il cielo.
“L’altra volta sono tornato nel Mondo Digitale grazie al Digivice. Penso… Penso che sia l’unico modo per poterci tornare ancora una volta!”
Gli altri annuirono, per poi imitarlo, creando un cerchio tra di loro.
Pochi istanti dopo, i dispositivi elettronici iniziarono a suonare in sincrono tra di loro, per poi illuminarsi.
Attorno al gruppo si creò un campo di energia multicolore, che iniziò a sollevarli assieme ai Digimon.
“Deku!!!” Urlò una voce famigliare al gruppo, che fece voltare tutti quanti verso la fonte.
Poco lontano da loro, Katsuki, Ochaco e Todoroki, spinti dalle esplosioni del vecchio amico di Midoriya, stavano letteralmente volando verso di loro.
“Kacchan?!” Esclamò sorpreso Izuku, solo per sentire il piede venire afferrato dalla mano dell’amico, anche se stranamente non sentì alcun peso aggiuntivo.
“Pensi davvero che ti lascerò fare l’eroe e trattarmi come una comparsa?!”
“Kacchan, che cosa pensi di fare?! Non puoi venire con noi! E nemmeno loro!”
“Abbiamo visto che cosa possono fare quei Digimon… una mano in più non vi farà male.” Disse semplicemente Shoto.
“E poi vi potrebbe servire una mano per tornare qui… Posso controllare la gravità!” Aggiunse Uraraka a fatica, per poi portarsi una mano davanti alla bocca.
Sotto di loro, gli eroi poterono solo osservare increduli la scena, per poi vedere il gruppo sparire assieme alla luce.
“Aizawa li ucciderà quando torneranno…” Mormorò All Might.
 
I bambini si ritrovarono all’improvviso a precipitare nel vuoto.
“Ehi, che succede?!” Esclamò Ochaco, battendo più volte le mani. “Perché anche noi stiamo precipitando? Il mio Quirk dovrebbe impedirlo!”
“Non lo so! L’ultima volta non era successo!” Urlò Taichi, per poi spalancare gli occhi quando sotto di loro apparve una foresta.
Senza poter far molto per impedirlo, il gruppo andò a schiantarsi contro gli alberi, i quali tuttavia attutirono la caduta, permettendoli di atterrare solo con qualche botta.
“Ohio… Che male…” Borbottò Joe, mentre uno ad uno si rialzavano.
“Quindi questo è il Mondo Digitale? Me l’aspettavo… diverso.” Osservò Shoto.
“Perché ci avete seguito?!” Esclamò Izuku, avvicinandosi ai tre studenti. “Non avete idea di cosa potrebbe succedere qui! E non siete dei Bambini Prescelti!”
“Quante storie!” Replicò Kacchan. “Come se ci servissero quei mostricciatoli! I nostri Quirk saranno più che sufficienti!”
“Ragazzi… temo ci sia un altro problema.” Fece Sora, guardando in alto, subito imitata dagli altri.
Lì, ad attenderli, c’era la visione della Terra. Infatti riuscirono a riconoscere il campo di battaglia che avevano appena lasciato.
Tuttavia pochi secondi dopo questi fu sostituito da un’altra città.
“Quella… Quella è Hikarigaoka!” Urlò Koushiro, riconoscendola.
“Questo significa che anche il nostro mondo è a rischio?” Chiese Joe.
Un fruscio proveniente da un cespuglio fece saltare tutti quanti, permettendo a tutti i Digimon regrediti a livello Baby di evolvere e prepararsi a combattere.
Tuttavia dal cespuglio uscì strisciando un piccolo topo viola, il quale stava evidentemente soffrendo ad ogni passo che faceva.
“Tyumon!” Urlò Mimi, correndo subito verso di lui.
“Lo conosci?” Domandò Izuku, sorpreso.
“Sì. L’ho incontrato quando Devimon ci ha separato. Ma non era da solo.” Rispose la bambina, prendendo il Digimon tra le braccia.
“M-Mimi… Sei davvero tu?” Chiese lui, ricevendo una silenziosa conferma.
“Che cos’è successo? Dov’è Scumon?”
“Lui… non c’è più.” Fece il piccolo Digimon. “Quando sono arrivati… è precipitato nel vuoto…”
“Arrivati?” Chiese Takeru. “Di chi stai parlando?”
“Dei Padroni delle Tenebre.” Rispose Tyumon.
A quel nome Izuku balzò immediatamente in avanti.
“I Padroni delle Tenebre?! Ho sentito bene?!” Domandò al Digimon, che annuì.
“Non è possibile…” Mormorò Leomon.
“I Padroni delle Tenebre?” Ripeté Hikari.
“Deku…” Fece Bakugo. “Di chi state parlando? Tu e il tuo Digimon siete gli unici ad aver riconosciuto quel nome.”
Midoriya restò in silenzio per qualche secondo.
“Quando siamo finito nel mondo di Taichi… Abbiamo incontrato dei vecchi Bambini Prescelti.” Disse infine, facendo spalancare gli occhi a tutti.
“Aspetta, stai dicendo che nel nostro mondo c’è qualcuno che sa dei Digimon?!” Esclamò sorpreso Joe.
“Esatto. Mi hanno raccontato di come hanno combattuto contro i Padroni delle Tenebre… e sono stati sconfitti. Per riuscire solo a respingerli hanno dovuto sacrificare il legame con i loro Digimon… e usare uno di loro come catalizzatore per il loro attacco finale.” Rivelò Izuku. “Quei bambini ormai sono cresciuti, ma non hanno mai dimenticato quello a cui dovettero rinunciare.”
“Interessante!” Risuonò una voce nell’aria, poco prima che il terreno iniziasse a tremare. “Così quei mocciosi sono ancora vivi, eh?”
“C-Chi ha parlato?!” Urlò Ochaco, cercando di restare in piedi.
La risposta arrivo sotto forma del terreno che esplose, lasciando uscire allo scoperto quello che poteva essere definito solo come un gigantesco serpente di mare metallico.
“Bambini Prescelti… Finalmente ci incontriamo!” Esclamò il Digimon. “E non siete soli, vedo!”
Koushiro aprì subito il suo portatile, avviando l’analizzatore.
“MetalSeadramon, Digimon di Livello Definitivo!” Lesse, per poi guardare il nuovo avversario.
“Così è finalmente giunto il momento che abbiamo aspettato per tanto tempo… Soul.” Disse MetalSeadramon, voltandosi verso di loro.
Prima che potesse dire altro, tutti i Digimon evolsero al Livello Adulto, per poi attaccare tutti insieme.
Ma con loro sorpresa, vennero facilmente respinti con il solo movimento del loro avversario.
“Cercherò di fermarlo con il ghiaccio!” Urlò Todoroki, alzando la mano.
Tuttavia dopo pochi secondi l’abbassò, fissandola con occhi tremanti.
“Beh, che ti prende ghiacciolo?” Domandò Kacchan.
“Il mio Quirk… non funziona.” Disse incredulo Shoto, con tutti gli umani che si voltarono a guardarlo.
“Come sarebbe a dire che non funziona?” Chiese Mimi.
“Idiozie! Se non vuoi intervenire, ci penserò io a farlo esplodere!” Gridò Katsuki, correndo in avanti e iniziando a preparare le esplosioni.
Solo che queste non avvennero.
Bakugo si fermò, guardandosi le mani incredulo. “Che cosa significa? Perché il mio Quirk non funziona?!”
“Quirk?” Ripeté MetalSeadramon, per poi sghignazzare. “Oh, capisco… Quindi anche voi venite da lì, eh?”
Mentre diceva ciò, il cannone che sostituiva il muso cominciò ad illuminarsi.
“Avete fatto male a venire nel Mondo Digitale!” Esclamò, scagliando un raggio d’energia che colpì il terreno ai piedi del gruppo, che si disintegrò, facendoli precipitare nel vuoto.
 
“Ugh… Cos’è successo?” Fece Takeru, riaprendo gli occhi, solo per rendersi conto di essere tenuto in braccio da Angemon, che gli sorrise rassicurante.
Uno ad uno anche gli altri ripresero i sensi, rendendosi conto di trovarsi in uno spazio nascosto dalla nebbia.
“Maledizione!” Urlò Katsuki, portando in avanti la mano. “Perché i nostri Quirk non funzionano?!”
Perché i vostri corpi non sono più di carne e ossa!” Rispose una voce profonda, poco prima che il terreno tremasse di nuovo.
Sotto gli occhi increduli dei presenti, un Digimon meccanico grande quanto MetalSeadramon, con due giganteschi cannoni che uscivano dalla sua schiena, fece la sua comparsa.
“E-E quello chi è?!” Domandò Joe, voltandosi verso Koushiro, che aveva già aperto l’analizzatore.
“È Mugendramon! Anche lui è un Digimon di Livello Definitivo!” Urlò spaventato il Prescelto con il computer.
“Come sarebbe a dire che i nostri corpi non sono più di carne e ossa?” Domandò Ochaco.
Nel momento in cui siete entrati nel Mondo Digitale, i vostri corpi sono stati convertiti in dati! Dati che distruggerò più che volentieri!” Rispose il Digimon, cominciando a caricare due raggi d’energia dai suoi cannoni.
I Digimon, con l’esclusione di Angemon, evolsero subito, preparandosi a colpirlo, solo per venire investiti in pieno dal raggio d’energia, al quale seguirono una serie di sfere altrettanto potenti.
E ancora una volta, il terreno ai loro piedi fu distrutto, facendo precipitare ulteriormente tutti quanti.
Solo che stavolta la loro frenata s’interruppe di colpo.
“Uraraka! Il tuo Quirk funziona allora?” Domandò Izuku, solo per vedere la ragazza scuotere la testa.
“No… non ho fatto nulla.”
Non appena ebbe detto ciò, il suo braccio si alzò mentre lei volò verso Bakugo, solo per dargli uno schiaffo in faccia.
“Vuoi morire?!” Gli urlò contro lui, solo per sentire il proprio braccio alzarsi e la mano chiudersi a pugno, poco prima che questi colpisse il suo stomaco.
Koushiro alzò lo sguardo, vedendo in controluce dei sottili fili tenere tutti loro sollevati.
“Ehi, questi cosa sono?” Chiese ad alta voce, solo per sentire una risata sopra di loro.
Le loro teste furono costrette ad alzarsi, ritrovandosi a guardare un burattino di legno dalle dimensioni umane, con poggiato sulla schiena un martello gigante con dei fori per proiettili.
“Eh eh eh… Perché non guardi il tuo computer?” Fece lui, muovendo le dita della mano destra.
Koushiro, contro la sua volontà, tirò fuori il portatile, iniziando a digitarci sopra e aprendo la nuova scheda dell’analizzatore.
“Pinocchimon. Un altro Digimon di Livello Definitivo! Può controllare chi desidera con i suoi fili!” Lesse il bambino, deglutendo.
“Ehi, non hai mai letto bene Pinocchio immagino!” Sbraitò Bakugo. “I burattini non controllano gli umani!”
“Ma dove sarebbe il divertimento?” Chiese il Digimon, sorridendo. “Ma vedo che voi Bambini Prescelti avete deciso di portare qualcuno in più, eh?”
“Che cosa vuoi da noi?” Gli urlò Yamato.
“Da voi? Nulla. Ma da Soul…”
Il sorriso sul suo volto divenne più marcato, per poi prendere il suo martello.
Immediatamente da esso partirono una raffica di proiettili d’energia, che colpirono tutti i Digimon, facendoli tornare a Livello Baby, con l’eccezione di Leomon, Agumon, Gabumon e Patamon.
Gli umani sentirono i fili staccarsi, lasciandoli liberi, giusto in tempo per riprendere la loro caduta.
Pochi secondi dopo si scontrarono con un suolo sabbioso, ritrovandosi al centro di un’arena famigliare ai Bambini Prescelti.
“Q-Questa…” Borbottò Taichi, rivivendo nei suoi occhi il ricordo di SkullGreymon impazzire.
“Salve Bambini Prescelti.” Fece una voce dolce, mentre dal nulla appariva un clown. “Bentornati! E un benvenuto nel Mondo Digitale anche agli altri ospiti.”
“Tu chi sei” Domandò Izuku, alzandosi e fissando il clown, che non fece sparire il suo sorriso. Che fosse finto o reale era impossibile da capire a causa del trucco.
“Sono un cantastorie.” Rispose lui, per poi tirare fuori un blocco di disegni. “Vedete, una volta c’erano otto Bambini Prescelti, che decisero di tornare nel Mondo Digitale.” Disse, mostrando il disegno di Taichi e degli altri bambini. Poi girò foglio, mostrando un disegno di Izuku. “Con loro c’era anche Midoriya Izuku, il quale contro ogni buon senso ha deciso di seguirli e tornare ancora una volta.”
Girò ancora una volta il foglio, mostrando il disegno dei tre studenti della UA. “Con loro portarono tre eroi in allenamento, i quali non avevano idea che nel Mondo Digitale i Quirk non possono funzionare.”
Strappando via i vecchi disegni, l’ultimo mostrava l’intero gruppo, con l’eccezione di Midoriya, con delle X al posto degli occhi. “Sfortunatamente, per tutti loro, il destino sarà lo stesso: morte.”
Detto ciò il clown saltò in alto, fermandosi a mezz’aria e cambiando aspetto, mantenendo le fattezze umane e i vestiti da clown, ma perdendo ogni segno di bontà.
“Lasciate che mi presenti, senza farvi perdere tempo con quel computer. Io sono Piemon, Digimon di Livello Definitivo. E ora, permettetemi di accogliere gli altri membri del mio gruppo.”
Dicendo ciò al suo fianco apparvero dal nulla MetalSeadramon, Mugendramon e Pinocchimon.
“Noi siamo i Padroni delle Tenebre. È un piacere incontrarvi, Bambini Prescelti. Ed è un piacere ancora maggiore ritrovarti… Midoriya Izuku.”
Il ragazzo dai capelli verdi spalancò gli occhi, mentre Leomon estraeva la spada, pronto a difenderlo.
“C-Che cosa?” Balbettò lui, solo per vedere Bakugo saltargli davanti.
“Che stai blaterando? Come fai a conoscere Deku?!”
“Non ve l’ha detto, eh?” Ridacchiò Pinocchimon.
“Non vi ho mai incontrato prima!” Replicò Izuku. “Ho solo sentito parlare di voi!”
“Oh, sì. I vecchi Bambini Prescelti. Devo ammetterlo, ci hanno colto di sorpresa. Ma il loro sacrificio è stato inutile. Soprattutto grazie a te, Izuku.”
Basta perdere tempo! Prendiamo Soul ed eliminiamo i mocciosi!” Urlò Mugendramon, cominciando a caricare il proprio attacco.
“Non stavolta!” Gridò Taichi, prendendo in mano il Digivice, che cambiò colore, come quello di Yamato. “Anche noi abbiamo dei Digimon di Livello Definitivo!”
Agumon e Gabumon lasciarono il posto a WarGreymon e MetalGarurumon, che si lanciarono immediatamente contro Piemon, il quale li evitò facilmente, per poi evocare dal nulla dei pugnali che li lanciò contro, colpendoli in pieno.
I due Digimon ruggirono di dolore, per poi illuminarsi e tornare alla loro forma base, subito soccorsi dai rispettivi partner.
“Impossibile… Come ha fatto a sconfiggerli così facilmente?!” Urlò Sora, non credendo ai propri occhi.
“Semplice: voi avete raggiunto quel Livello da poco tempo. Noi abbiamo molta più esperienza di voi. Ma ora, direi di procedere con la vostra eliminazione!”
Detto ciò Piemon scagliò un altro pugnale, stavolta in direzione di Mimi, che gridò spaventata.
Tuttavia, Tyumon saltò via dal suo abbraccio, prendendo in pieno petto il pugnale, che scomparve subito dopo, lasciando il Digimon cadere esamine a terra.
“Tyumon!” Urlò Mimi, prendendolo di nuovo in braccio.
“Mimi… Quando tornerò in vita… uscirai con me per un appuntamento?” Chiese, per poi dissolversi in pixel, che si dispersero nell’aria.
“Tsk. Un sacrificio inutile.” Fece Piemon, mentre Mimi scoppiava a piangere. “Ora-”
Il capo dei Padroni delle Tenebre non riuscì a finire la frase che si ritrovò a volare attraverso l’arena, andando a sbattere contro gli spalti, che cedettero sotto la forza d’urto.
Gli occhi di tutti erano rivolti verso Izuku, avvolto dall’energia di One For All, che si trovava ancora a mezz’aria, con il braccio in avanti.
“Voi… Voi siete imperdonabili!” Urlò, atterrando a terra.
“Che cosa?!” Esclamò sorpreso Pinocchimon. “Cos’è quel Quirk?!”
“Questa è una novità. L’altra volta non aveva un simile potere.” Aggiunse MetalSeadramon.
Non solo. È riuscito ad utilizzarlo nel Mondo Digitale!” Concluse Mugendramon.
Dal punto dov’era finito Piemon le macerie esplosero, lasciando il Digimon libero e incolume, il quale volò nuovamente dagli altri, fermandosi di fronte a Izuku.
“E così, hai ottenuto un nuovo Quirk, eh?” Fece lui, senza la minima traccia di sorriso.
Izuku non rispose, limitandosi a fissarlo con rabbia.
Piemon tornò a sorridere. “Sei interessante come sempre, Midoriya!”
Detto ciò alzò una mano di fronte a sé. “Ma ora il momento del divertimento è finito.”
Prima che potesse fare qualcosa, una sfera luminosa lo raggiunse, esplodendo di fronte ai quattro Digimon malvagi, accecandoli.
Allo stesso tempo, attorno ai Bambini Prescelti, Digimon e studenti si creò una sfera d’energia che cominciò a trascinarli via, mentre diventavano invisibili all’esterno.
“Sembra che io sia riuscito ad arrivare in tempo, pi!”
“Piccolomon!” Esclamarono tutti quanti, con l’eccezione dei tre studenti, che fissarono sorpresi la piccola creaturina.
“Non abbiamo molto tempo, pi! Dubito che questo trucchetto li distrarrà troppo a lungo, pi!” Fece il Digimon folletto, guardando indietro, dove i Padroni delle Tenebre stavano iniziando a inseguirli.
“Come facciamo a fermarli? Sono troppo forti!” Esclamò Taichi.
“Purtroppo non ho una risposta per voi, pi. Per il momento, sappiate solo che dovete raggiungere la cima del Monte Spirale, pi!”
“Il Monte Spirale?” Ripeté Shoto, per poi vedere il Digimon indicare con il suo bastone un’enorme montagna, dove acqua, bosco, terra e oscurità erano intrecciati in una perfetta spirale.
“E tu cosa farai?” Domandò Izuku.
“Io resterò indietro per rallentarli, pi!” Rispose Piccolomon.
“Ma sono troppo forti!” Esclamò Hikari. “Se li affronti-”
“È stato un onore conoscervi, Bambini Prescelti!” Rispose il Digimon, uscendo dalla sfera, che continuò il proprio viaggio da sola.
“Piccolomon!” Urlò Izuku, mentre continuavano ad allontanarsi sempre di più.
“È tutto nelle tue mani, Izuku.” Mormorò Piccolomon, per poi voltarsi e ritrovarsi a fissare i quattro Padroni delle Tenebre.
“Così hai deciso di interferire, Piccolomon.” Disse Piemon, mentre il folletto stringeva con maggior forza il suo bastone.
“Dove l’hai mandato?” Chiese Pinocchimon.
“Chissà, pi!”
“Pensi davvero di poterci tenere testa?” Fece Piemon, sorridendo. “Potremmo anche decidere di lasciarti andare se rispondi.”
“Non sottovalutatemi! Ho diversi assi nelle maniche!” Rispose il piccolo Digimon, stringendo con forza la sua arma.
 
I Bambini Prescelti videro una forte esplosione provenire dall’interno dell’arena, mentre la sfera continuava ad allontanarli.
“No…” Mormorò Sora, portandosi una mano sopra la bocca, cominciando a piangere.
Izuku chiuse le mani a pugno.
“Piccolomon… Perché?!” Urlò.

   
 
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