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Autore: Fiore di Giada    25/07/2022    0 recensioni
[27/05/2007]
Altro tentativo di originale. Shonen ai, romantica, velleitariamente angst.
Un giovane, Andrea, ricorda la morte del suo fidanzato, Alessio, ma non tutto è perduto.
Ammirate però la retorica, gli stereotipi e il citazionismo idiota. Niente di triste, è tutto involontariamente comico.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La pioggia segna di sentieri di lacrime l'atmosfera.
Il vento ulula riempiendo di lamenti il cimitero.
Cammino e mi dirigo verso la tua tomba.
La luce di una candela trema nel vento, gettando liquidi bagliori sulla foto che orna il sepolcro che accoglie il tuo corpo nel suo marmoreo abbraccio.
-Alessio...- sussurro accarezzando con dita tremanti quel pezzo di pellicola, che sorride serenamente, quasi a volermi straziare l'anima con la forza di ricordi vivi, nonostante il tempo che passa.
Pochi giorni dopo questa foto l'incidente...
Quel dannato, maledetto, incidente...
Un bastardo ti ha investito, spezzando in un fragore di motore e ruote trascinate sull'asfalto la tua giovane esistenza...
E con essa ha distrutto il mio cuore...
Perchè?
Perchè?
E' una domanda che rimbomba nel mio cuore e nella mia testa, senza lasciarmi riposo.
E tutte le notti lascio che le lacrime taglino le mie guance come solchi di coltello...
Mi manchi Ale...
Lo sai?
Mi manchi...
Avevi promesso che avremmo fatto un viaggio in India...
Noi due, soli...
Insieme...
E avremmo visto il Taji Mahal...
Il monumento che un re moghul fece erigere per amore della sua sposa morta di parto, in giovane età...
Mi dicevi sempre:- Per te costruirei un monumento capace di andare oltre le barriere dei secoli e gli insulti dell'uomo, se solo potessi, ma la natura non mi ha fatto re... Mi ha fatto musicista e poeta e solo questo posso dedicarti, Andrea...-
Sapessi quanto mi mancano le tue canzoni e le tue poesie, Ale...
Sfioro con le labbra la tua foto. Vorrei avere l'illusione di baciare le tue labbra e sentire la sericità oscura dei tuoi meravigliosi capelli...
Ma, appunto, è una crudele e dolce illusione.
Questo sogno tra poco scomparirà e il mio cuore si frantumerà di nuovo.
Come quando ti ho visto, morto, esposto in quel baldacchino bianco.
Quale freddo pallore distendeva i suoi artigli sul tuo bel viso, amore mio...
E dire che in te splendeva la luce della vita...
E te l'hanno tolta...
Avrei volentieri desiderato che qualcuno o qualcosa mi uccidesse in quei terribili momenti...
Non volevo restare senza te!
No!
Quando ti hanno chiuso nella bara quasi mi sarei lasciato rinchiudere con te, se mio fratello non mi avesse fermato..
Lo so che Lorenzo mi vuole bene sinceramente, ma in quel momento l'ho odiato...
Perchè mi impediva di raggiungerti?
Perchè voleva tenermi separato da te?
Ma sono pensieri che stanno scivolando, come la pioggia che bagna il mio corpo...
E io non mi muovo, nonostante stia ardendo di febbre...
Da quante ore sto qui?
Una? Due? Tre?
Non lo so e non mi importa...
Sono stanco e vorrei solo stare con te...
Anche se solo per un istante...

-Andrea, perchè deve essere solo per un istante?- domanda una voce gentile e dolce.
Il ragazzo si volta e vede un giovane alto, snello, ma muscoloso, con lunghi capelli neri che scivolano sulle spalle, simili ad un oscuro manto di seta, e splendidi occhi grigi.
Indossa un completo indiano rosso, che scintilla di bagliori sanguigni.
-Tu... Tu... Ale?- balbetta Andrea. Il suo amore è lì, dinanzi a lui e sorride. Che sia solo una dolce illusione?
Alessio sorride.
-Non è una illusione. Sono qui per te. Voglio che tu stia con me. Ho percepito la tua disperata invocazione e sono venuto a prenderti. Vuoi?- domanda il giovane dagli occhi di metallo.
Un abbraccio impetuoso è la risposta del compagno.
-Puoi fare di me quello che vuoi. Io desidero solo stare con te... Vivere senza te è tremendo per me... Dove sei tu io sono con te...- sussurra il ragazzo più giovane.
Ale sorride e cattura con le labbra quelle del compagno, che sente una sensazione di abbandono pervaderlo. Finalmente... Finalmente il tormento sarebbe terminato... Solo una eternità di luce insieme alla persona amata...


Il cielo smise di piangere e il sole scintillò, illuminando di bagliori d'oro il cimitero.
Con dolcezza accarezzò il corpo senza vita di un giovane, abbandonato su una bianca tomba, facendo risplendere di un lieve chiarore il gelido pallore dell'incarnato.
Un dolce sorriso scintillava sul viso di quel ragazzo, che protendeva la mano verso la foto che ornava la tomba. Sembrava che la pace si fosse impadronita di lui, nell'istante in cui la sua vita finiva, mentre il sole dissipava le nuvole di un temporale estivo, facendo avvampare d'oro il cielo di turchese.
   
 
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