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Autore: Spensieratezza    01/08/2022    4 recensioni
Sam e Dean sono divisi dopo quello che è accaduto con Gadreel, ma Sam gli farà una proposta molto particolare per riconciliarsi con lui
Questa storia è ambientata dopo la 9 x 10
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nel futuro
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Erano due settimane che non aveva nessuna notizia di Sam.
Dean non era mai stato così distrutto.
Ne avevano passate tante, ma non avevano mai passato una cosa come quella.

Sam era addirittura morto, ma incredibilmente quello che era successo, era ancora più grave.
Aveva fatto possedere Sam da un angelo e se non bastava averglielo nascosto, per rendere la cosa così grave, c’era anche il fatto che Kevin era morto per colpa sua.
Se lui glielo avesse detto prima..Sam avrebbe potuto cercare di scacciarlo in tempo.

Kevin non sarebbe mai morto, probabilmente..
Il sangue di Kevin era sulle sue mani.
E quello che era peggio, era che era anche sulle mani di Sam.
Avrebbe potuto cancellare quell’orrenda cosa, ma non poteva.

Sapeva di meritare che Sam non lo perdonasse, ma non sapeva se sarebbe riuscito mai a perdonare sé stesso.
Per quello che aveva fatto a Kevin.
E a Sam.
Li aveva persi entrambi.
Li amava in modo diverso e li aveva persi entrambi.

Aveva perso anche Sam e anche se aveva detto lui che era meglio stare lontani, sapeva di non poter sopravvivere senza di lui.
Ma ora Sam non lo voleva più con sé.
Chi l’avrebbe voluto ancora, dopo quello che aveva fatto?
Da sempre, non aveva fatto altro che farlo soffrire.

L’aveva sempre voluto con sé, ma non faceva altro che generargli sofferenza e dolore.
Era forse questo un segnale che non dovevano stare insieme?
Era forse questo un segnale che Sam stava meglio senza di lui, che era più felice?
 
 
 
 
*

A interrompere quel lungo flusso di pensieri negativi, era arrivata la chiamata di Sam.
Pensava che fosse una sorta di scherzo, all’inizio.
Non voleva crederci, anche se lo sperava.
Lo sperava tanto.
E poi Sam lo aveva già perdonato altre volte.

Perché anche non stavolta?
Forse perché l’aveva combinata troppo grossa?
 
Sam gli aveva dato appuntamento in un locale un po' squallido, ma che aveva il vantaggio di concedere una certa intimità.
Nessuno avrebbe dato loro disturbo.
Non riusciva comunque a capire perché Sam avesse voluto incontrarlo in un pub.
Per quanto intimo, non era il luogo adatto per parlare di cose sovrannaturali.

Era consapevole però che dopo quello che gli aveva fatto, era controproducente mettersi a fare il puntiglioso.
Quindi andò.
 
 
 
Dean aveva il cuore che batteva forte quando entrò nel locale semivuoto.

Cercò Sam con lo sguardo, quasi aspettandosi che fosse uno scherzo per vendicarsi o che si fosse presentato un altro al suo posto, chiedendo un riscatto.
Invece lui era lì.
Seduto a un tavolino circolare, solo, corrucciato, con la testa bassa.
Ma era lui.
Era finalmente il suo Sam.

Cercò di controllarsi meglio che poteva, anche se sapeva di non potere fare molto per controllare la gioia che gli pulsava nel petto.
Sapeva che Sam l’avrebbe percepita e che l’avrebbe innervosito.
Sperò almeno non trasparisse troppo. Così come i suoi battiti del cuore troppo accelerati.
 
“Ciao..” gli disse e la sua voce risultò fin troppo smielata e timida.
Che diavolo, non era mica una ragazzina davanti alla sua grande cotta del liceo!

“Ciao.” Disse lui, piò composto.

Dean, prendi nota..

“Allora..£ iniziò Sam.
“Allora..” disse Dean.
“Siediti.” Disse Sam, facendogli un cenno con la mano.
“Sì.” Rispose Dean, facendo forse un po’ troppo rumore con la sedia.

“Ho ordinato due birre, appena ti ho visto arrivare.”
“Gentile da parte tua..” disse Dean sorridendo.
Stava per aggiungere qualcosa, ma poi Sam parlò di nuovo.
 
“In realtà ho pensato che servisse per aiutarti a pensare meglio e mi servi collaborativo.” Disse Sam distaccato, abbassandosi per prendere qualcosa.
“Pensare..meglio..” chiese Dean sbalordito.

La cosa che doveva prendere Sam, era una valigetta, che aprì sul tavolo direttamente, dove estrasse il suo computer e alcuni fogli, con un po’ di disappunto per il barista che arrivava a portare le birre.
“Se le birre bagnano i documenti, non siamo responsabili.” Disse lui.
Sam lo ignorò.
“Sam, ma che cosa stai facendo?”
“ Ho trovato un caso particolarmente difficile..volevo sottoporlo alla tua attenzione.”
“Cosa?? Qui?

Sam alzò le sopracciglia.
“È sempre un buon momento per risolvere un caso.”
“Ma..io credevo che mi avessi chiamato per..”
“La vittima presenta segni amputabili al classico caso di vampirismo, ma dopo circa due settimane dal decesso, i segni scompaiono miracolosamente come sono apparsi, senza lasciare tracce..” snocciolava Sam.

“Sam..”

“La vittima, così come le altre tre che l’hanno preceduta, aveva una passione per l’esoterismo, di cui i suoi famigliari non si sono mai accorti di nulla..”
“Sam, ti prego..”
“Forse anche la vittima pregava. “ disse Sam, lasciando il foglio. “Forse era entrata in una sorta di comunità pseudo religiosa, o almeno credeva di esserci entrata e invece si è ritrovata in una setta satanica. La pista religiosa è un’ottima pista, congratulazioni, Dean, sono d’accordo con te.”

“Sam, senti..”

“Se pregava qualche divinità, comunque, non le è servita a granchè, certo, bisogna sperare che non pregava gli angeli, altrimenti sarebbe stata spacciata..se non assistono dall’alto indifferenti, posseggono il corpo di umani innocenti senza nessuna considerazione dei loro sentimenti, quindi figurati cosa possono pensare della loro volontà..

“Va bene, ho afferrato il concetto. Vuoi punirmi? È questo che vuoi? Ti assicuro che stai facendo un buon lavoro!” disse Dean.

Sam lasciò andare i fogli e il computer che rimise nella valigetta,

“Punirti? Non è mia intenzione, Dean. Sto solo cercando di immaginare come deve essere stato interagire con me, quando era Gadreel a parlare con la mia voce, a far muovere il mio corpo..forse se provo a immaginarlo, mi sarà più facile accettarlo. Non lo credi anche tu?” chiese distaccato.

“Non farlo, ti prego..è stato..mostruoso!” disse Dean.

“Ah, tu dici? Eppure..” disse Sam mettendosi un dito indice sulla bocca. “Non è sembrato che ti pesasse così tanto fingere..per i pochi attimi che sono stato me stesso, ricordo la tua faccia..e non mi sembrava quella di un uomo turbato o sofferente..”

“Ho dovuto fingere.. per salvarti la vita! Ma non c’è stato un singolo momento di questa mostruosità, che ho amato. MAI.”

“Certo..immagino quanto deve essere stato difficile..ingannarmi per l’ennesima volta!” disse Sam duro.

“Sei troppo importante per me! Non potevo perderti!”
Sam lo guardò più duramente.

“È stata la bugia che mi hai fatto dire da quel bastardo, quando mi ha convinto a dire di sì? Studiala meglio, non era così.”

“Ti ho detto che non esisto senza di te..ed è la verità..non era Gadreel a dirtelo, ero io. Te lo giuro e lo penso!”

Sam fece una smorfia.

“Ok, basta, è chiaro che mi hai fatto venire fin qui non per riconciliarci, ma per ferirmi. A queste condizioni non ci sto. Quando avrai voglia di parlarne da fratelli, ne parleremo.” Disse Dean alzandosi.

“Non parleremo più da fratelli, Dean.” Disse Sam.

Dean si era bloccato.

“Cosa intendi?”

“Se vuoi continuare ad avermi al tuo fianco, non sarò più TUO FRATELLO.”

Dean respirò a fondo.
“Sei ancora sconvolto..ne riparleremo quando sarai lucido.”
Fece per andarsene, ma Sam sbattè un pugno sul tavolo e si alzò.



“Che c’è? Qual è il problema? Non avevi nessuna remore ad avere davanti un estraneo, che parlasse con la mia voce, con il mio corpo, ma che non ero io, e ora ti fai questi scrupoli? Quanto cazzo sei ipocrita?”

Dean si guardò rapidamente in giro per vedere se qualcuno li stava osservando.

“Sam, prima non avevo scelta..dovevo fingere , ma è chiaro che preferisco avere te, per come sei..credevo non fosse neanche in discussione questo.”

“Ah sì??? Beh, mi DISPIACE che tu preferisca altro, Dean! Ma purtroppo, quello che preferisci tu non si può avere ADESSO!” disse Sam alterato.
Dean stette zitto.

“Credevo anche io che fosse chiaro, non sono un interruttore che si può spegnere e accendere quando vuoi..non puoi..rompermi..come vuoi e sperare che tac, ritorni come nuovo..perchè, sì, Dean, mi hai ROTTO..e non mi riferisco a Kevin, seppur la sua morte..mi ha UCCISO..”

“Non so dirti quanto mi dispiace, credimi, ma tu GUARIRAI..adesso ti sembra di non poterlo sopportare, di non poter andare avanti, ma ne usciremo..INSIEME..come abbiamo sempre fatto..” disse Dean.
“Il Sam che avevi prima, lo hai distrutto..non lo potrai mai più riavere, come era prima. Mai più.”

“Sam, ti prego..non dire così..”

Sam si era fatto più vicino. Le luci fioche del locale illuminavano a malapena i loro visi.

“È vero, ho sbagliato..ma l’ho fatto solo perché ci tengo troppo a te.. e..”

“Il tuo..AMORE..mi ha spinto a farmi possedere da un angelo..e da un demone..contro la mia volontà..dopo quello che ho passato con Lucifer..come hai potuto farmi di nuovo, questo?”

“L’ho fatto perché ti voglio bene..e non potevo lasciarti morire.”

“Non sei..stanco..di amarmi in questo modo, Dean?”
“Come?? Cosa intendi?”

“Non credi che io sia STANCO di esser amato in questo modo? Che non desideri ad un certo punto, anche io, lasciar entrare qualcuno, che mi ami SUL SERIO..?”

Si era fatto troppo vicino e l’atmosfera tra loro si era fatta troppo elettrica, troppo..ambigua.

“Sì, sì..certo..è naturale che tu lo voglia..” disse Dean confuso.
“Allora..perchè non fai niente in merito, per rimediare?”
Si era fatto così vicino che le loro labbra erano a un centimetro.

Dean era confusissimo.

“S-Sam, io non so che cosa stai..”
Sam fece una smorfia.
“VIGLIACCO.”

Dicendo così si allontanò.

“Io..IO NON SONO UN VIGLIACCO. SAM, DOVE STAI ANDANDO? SAM, DOVE CAZZO STAI ANDANDO? TORNA QUI. SAM!”

Ma non fece niente per seguirlo.
 
 
 
 
*

Dean pensò che Sam si fosse allontanato oramai.
Non sapeva che significato dare a quell’assurda scenata, anzi, a quell’assurda atmosfera tra di loro.
Aveva capito davvero bene o Sam semplicemente lo stava solo prendendo in giro, per metterlo a disagio?

Di sicuro era sconvolto per Kevin, per Gadreel..ma non pensava che avrebbe mai potuto dire certe cose.
Cose a cui aveva bisogno di dare ancora un significato preciso.

Stava cercando ancora di assimilare quanto avesse detto, mentre si stringeva nella sua giacca nel vento della notte, quando a uno svicolo, venne sbattuto addosso a un muro, da un tizio con una forza mostruosa.

SAM.

Suo fratello però non gli aveva dato neanche il tempo di riprendersi dall’impatto contro il muro.
Sentiva il suo viso così vicino al suo, le sue labbra così vicine.
Un’atmosfera così elettrica e calda che durò poco, prima di sentire le sue labbra sulle sue.

Non lottò per liberarsi, o meglio, i ricordi che ne avrebbe avuto in seguito, furono di una lotta mentale solo nel pensiero.

Mentalmente immaginò di liberarsi, di spingerlo via in malomodo, rudemente.

Ma non fece niente di tutto questo, perché il suo corpo era arrendevole, carta velina, nelle mani del minore.

Aveva ceduto a quelle labbra irruenti come cedi alla corrente del mare che ti trascina via.
Come cedi a scivolare nello scivolo grande delle giostre.

Imbarazzo, vergogna, sgomento, per quel bacio inaspettato e impetuoso, che Sam a tutti avrebbe potuto dare, meno che a lui, lo resero paralizzato e come in un altro mondo.

Le loro lingue si incontrarono e il terrore per quell’intimità che non avrebbe dovuto MAI ESSERCI, si affacciò nella sua mente, ma il suo cuore urlava di GIOIA, perché aveva creduto che Sam stesse scomparendo dalla sua vita e ora invece lo stava baciando.

Il suo cuore esplodeva di sollievo, perché se lo stava baciando, significava che non sarebbe andato via da lui a breve.

Ricambiò il bacio mettendo a tacere la sua mente che gli diceva che tutto questo era sbagliato, perché niente esisteva che fosse più importante di questo, che Sam fosse lì con lui.
Ma la breve lotta in cui il suo cuore ebbe la meglio, non durò comunque a lungo.

Si staccò dalle sue labbra con l’anima in fiamme, il terrore nelle viscere.

“Sam..no..cosa stai facendo..cosa STIAMO facendo..”
“Mi sembra ovvio..” disse lui respirandogli sul viso.

“No! Non possiamo! Perché…perchè lo hai fatto, Sam..ti rendi conto di cos’abbiamo appena fatto..” Dean era sgomento.
“E TU ti rendi conto di cosa mi hai fatto, Dean??”
Dean lo guardò con gli occhi sbarrati e increduli.

“Mi hai ROTTO, Dean..l’unica maniera in cui puoi riavermi con te, è QUESTA.”

“No, no, no, no, no, no, non stai dicendo sul serio. Sei sconvolto, non sai quello che dici..”

Sam gli prese il mento tra le mani e quasi era schiacciato tra la sua mano.
I grandi occhi liquidi di Dean lo guardavano.
“Sono tuo fratello..è SBAGLIATO, Sam..questo è sbagliato..è IMMORALE.”

“Immorale??” Sam scoppiò a ridere. “Immorale è costringermi a farmi possedere da un angelo, Dean! Immorale è resuscitare tutte queste volte dopo che sono morto, Dean!! Non ti azzardare a dirmi cosa sia morale!

“Questo è totalmente diverso, Sam. È..NON POSSO CREDERE CHE TU ABBIA FATTO QUESTO. MA SEI COMPLETAMENTE IMPAZZITO? SONO TUO FRATELLO, CHE DIAVOLO TI DICE LA TESTA?” dopo l’attimo di shock, la rabbia stava montando velocemente in Dean.

“Sono tuo fratello, come hai potuto farmi questo? Sei forse impazzito?” aveva detto di ricambio Sam.

“L’hai fatto per PUNIRMI? Mi hai BACIATO per una strana forma perversa di punizione? Quando vedrò Gadreel gli farò sputare tutti i denti,. Doveva guarirti e invece ti ha fritto il cervello.”

“Sono STUFO di farmi possedere da tutti questi MOSTRI..Meg..Lucifer..Gadreel..ora anche Crowley..non pensi a me, a come mi possa sentire? Mi sento VIOLATO..in maniera irreparabile..”
“Sam..”

“Desidero solo..essere toccato, posseduto, da qualcuno che io SCELGO..che io AMO..” si avvicinò di nuovo.
“Trovati una ragazza!!” disse Dean isterico.

“Ma una ragazza non mi ha fatto soffrire come hai fatto tu. L’hai fatto tu e tu devi rimediare!”

“Sam, questa è una follia, cerca di ragionare, ti prego..io..” ridacchiò nervosamente. “Pensavo che tu stessi scherzando..non puoi volere questo..non sul serio..”
“E perché no?”

“Perché?? Sam, sei mio fratello minore, cazzo! Ci conosciamo da trent’anni, ci siamo visti nudi un sacco di volte e…e..poi nessuno di noi due è gay!”
Sam si avvicinò di nuovo.
“Si può sempre cambiare idea..”

“No, no, è impossibile!” disse, mentre Sam oramai lo stava praticamente schiacciando di nuovo contro il muro.
“E perché?” lo spronò lui.
Dean ridacchiò in imbarazzo.

“Lasciamo perdere il fatto che fare cose tra noi..è..disgustoso, semplicemente, ma Sam..ti rendi conto che..ogni volta che abbiamo parlato di quello che facevo a letto, mi hai sempre detto di cambiare discorso, guardandomi schifato? Insomma..non..non hai di certo piacere a immaginarmi nell’intimità, come io del resto..ed è normalissimo. SIAMO FRATELLI!”

“È vero, convengo che può sembrare imbarazzante..immaginare certe situazioni..”
“Molto più che imbarazzante! È inconcepibile!”
“Ma..convengo anche..seppur mi secca ammetterlo..tu sai come dare piacere a una donna..”

Dean ridacchiò nervosamente.
“Una donna è una donna..”
“Non può essere molto diverso che con un uomo..”

“Non ci posso credere..tu..ti faresti toccare da ME? Sul serio?”
“Esatto. Sei un coglione, ma ci sai fare..almeno questo lo riconosco.”
“Non so se piangere, spaccarti la testa o scoppiare a ridere.”
“Fai quello che vuoi.”

“Diamine, mi stai proponendo..no, non ci posso credere..mi stai solo prendendo per il culo. Adesso lasciamo andare..ti sei divertito ma ora..”
“Mi hai baciato..prima.”

“NO, tu hai baciato me, e non diciamolo mai più ad alta voce, ok??”
“Hai ricambiato..”

“Mi hai costretto a farlo..no, Sam..che cosa fai, allontanati..non costringermi a prenderti a pugni..”
Sam diede un pugno alla parete.

Dopo tutto quello che mi hai fatto, come osi negarmi anche questo?”
Dean era sconvolto.
“Tu..lo vuoi davvero?”

Sam lo guardò senza dire niente.
“Per…perché?”
“Sai come dar piacere a una donna..”
“L’hai già detto, ma questo..“

“Nonostante la merda che mi hai tirato addosso, io ti amo ancora, Dean..”

“Ti amo, anche io, Sam..ma questo non posso farlo.Ti rendi conto di cosa significa?” disse prendendo la sua faccia tra le mani.
“Ti rendi conto di cosa mi stai chiedendo?”
“Sì..di GUARIRMI..”
Dean lo lasciò andare scioccato.

“Gadreel ha curato il mio corpo ma ora è la mia anima a essere malata. Curami..oppure lasciami andare.”
“In che modo fare cose assurde e oscene con me ti aiuterebbe a guarire? Tu sei pazzo, Sam.”

“Va bene..hai fatto la tua scelta, addio, Dean.”

Dean però l’aveva bloccato per il braccio e l’aveva baciato voracemente.
 
Baciami…
Bacia ogni centimetro di pelle che riesci a raggiungere.
Baciami come se fossi la cosa più preziosa e di valore che hai..

Baciami come se avessi ancora un’anima integra e degna di essere chiamata tale
Baciami come se ancora non fossi rotto
Baciami come se l’unica cosa importante adesso siamo tu e io, ora
Baciami fino a guarirmi
Risana la mia pelle, la mia anima
Baciami come se i tuoi baci potessero curarmi
Baciami fino a farmi godere

Fino a farmi sentire di nuovo FELICE
 
 
Le suppliche di Sam, avevano raggiunto Dean in ogni spazio delle sue orecchie.
Voleva non sentirle, ma non poteva OBBLIGARSI a non sentirle.
Odiava tutto questo.

Anche come quelle suppliche lo facevano sentire
Sconvolto
Incazzato.
Atterrito,
ma.. anche desiderato.
amato.
 
C’era stata sempre una certa distanza tra loro.
Un limite da non valicare.
Ora quel limite era una barriera fragile che era stata accartocciata e buttata in mezzo alla strada, incurante dei casini che avrebbe provocato.
Le loro bocche erano dei sentieri che scopri solo ora, dopo che per tanto tempo avevano arrecato la scritta “vietato l’ingresso.” E tu avevi sempre rispettato quella regola.
Ora non più.

Avevi mandato al diavolo tutto.
E mentre esploravi quel sentiero nuovo, le sensazioni ti esplodevano nella testa.
Sensazioni che non riuscivi a capire, a riconoscere.
Ma che ti sconvolgevano.
 
 
 
*
Come poteva volere che lui gli facesse questo? Che lo riempisse di baci, succhiotti?
Se lo chiedeva anche mentre lottavano per tornare nel motel.
C’era stata una specie di lotta tra loro, in cui Dean aveva cercato di ribellarsi e si erano dati qualche pugno, per poi continuare a baciarsi come se fosse la cosa più normale del mondo.
Erano tornati nel motel, un po’ conciati, e nonostante questo, nonostante erano un po’ ammaccati, continuavano a baciarsi.
Dean l’aveva spinto sul letto con ferocia.
“NON FAREMO SESSO, SCORDATELO.”
“Non avevo intenzione di farlo..” disse Sam.

“BENE!”
Un attimo di scoraggiamento, ma poi indugiando appena, si era chinato su di lui.
“Dovrai incoraggiarmi..per questo..se vuoi che continui..”
“Cosa pensi che dovrei fare..”
Dean rise. Questo era proprio il suo fratellino.
“Di norma le donne che vengono con me, mi fanno capire che mi vogliono..”

“Mi stai paragonando alle tue sgualdrine?”
Dean lo guardò.
“No, io..”
“Bene!” disse Sam, attirandolo per la maglia per farlo sdraiare su di lui.






















FINALMENTE e con un giorno di ritardo, riesco a scrivere le note -.- dunque..una nuova storia! Avevo detto che non avrei scritto più niente se prima non avessi terminato le altre storie, ma ci ho ripensato! Le cose devi farle quando hai entusiasmo, perchè tutto può finire da un momento all'altro..e ciaone T_T ci sono tante storie che ho in mente e forse non vedranno mai la luce T_T ma parliamo d'altro.. questa è una storia che avevo in mente da tanto tempo e proprio per la mancanza di tempo, ha rischiato di non vedere mai la luce. Nasce tutto dalla frase di Gadreel"Sono stato dentro di te, Sam e quello che hai dentro trasuda vergogna e debolezza"" non saranno testuali parole ma quasi..perdonatemi ma la mia memoria non è più fotografica come una volta.

è una storia a cui tengo molto e quindi..ho deciso di non pensare più a niente, allo schema che mi sono prefissata ecc ecc e di buttarmi xd
   
 
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