Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Segui la storia  |       
Autore: sasdavvero    05/08/2022    0 recensioni
Guardava il suo riflesso e vedeva…
Vedeva—
Qualcuno.
Un volto familiare, un volto che non riconosceva.
Il suo stesso volto.
Il suo stesso volto.
Il suo stesso volto, gli sorrideva, il suo stesso, distorto volto, il suo, sembrava stesse sorridendo un po' troppo, un po' troppo, il biondo mosse una mano, come a salutarlo.
Il riflesso non si mosse.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Shonen-ai | Personaggi: Dabi, Hawks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

non badate al titolo del capitolo idk

__________

“Oh? Eccolo qua, il riflesso.”

Hawks si fermò di colpo.

“Cosa… come mi hai chiamato?” paralizzato, immobile, fissava Dabi che si limitò a sorridergli.

“Che? È una battuta, tesoro, non prenderla sul personale.”

“No, Dabi,” non capiva l’ansia che iniziava a salire in lui, “cosa— perché mai dovresti dire una cosa così?”

“Oh?” Dabi si alzò in piedi, camminando lentamente verso di lui, il suo solito viso vuoto rimpiazzato da un ghigno.

Quel ghigno.

Hawks ormai sapeva troppo bene cosa volesse dire.

“Non ti ricordi quelle parole da delirio che mi hai detto l’altra notte? Eri più fatto di quanto pensassi, allora.”

“Non— Non ero fatto, magari mezzo addormentato, non—” Hawks portò una mano alla fronte.

Perché sto tremando?

“Non mi ricordo,” la sua voce uscì tremante e incerta, strano, strano, non stava tremando, no, no, non era incerto, no—

Mani fredde sulle sue spalle, sobbalzò, alzò lo sguardo e—

Dabi aveva quella faccia.

Quella cazzo di faccia.

“Non parlarmi—”

“Hai paura di te stesso?”

Hawks si immobilizzò.

Dabi sorrideva. “Non ho mai avuto paura di me stesso, sai? La paura non è proprio qualcosa che provo, o una cosa da eroi, pensavo che tu non avresti avuto paura, no?”

Sorrideva.

“Ma oh, guardati, tesoro, stai tremando, la tua faccia è così sorpresa, davvero non ti ricordi?”

Hawks non riusciva a respirare.

Non ci riusciva.

Non ci riusciva—

Dabi avvolse le braccia attorno a lui, Hawks tremava, tremava, immobile, immobile, non si appoggiava a lui, no, nemmeno quello, immobile, fuori da tutto, solo—-

Non sono finto—

Non sono—

Non sono il mio riflesso, io—

“Tieni su il riflesso, uccellino,” sussurro nel suo orecchio, Hawks sobbalzò di nuovo.

Tremava.

Tremava.

Mancava il respiro.

“Nessuno ti amerà mai, se non lo tieni su.”

Hawks non—

Lo spinse via da sé, barcollava, a malapena riusciva a stare in piedi, prese fiato, ancora e ancora, respira, respira, cazzo, respira brutto pezzo di merda—

La risata di Dabi lo distrasse abbastanza da non andar nel vuoto di nuovo.

“Aw, hai paura, uccellino,” sorrideva, “così tanta paura, hey, vuoi sapere una cosa?”

Hawks non—

Scosse velocemente la testa, girava, vertigini, dio, che male—

“Perché pensi che restiamo con te?”

Immobile.

Dio.

Avrebbe voluto scappare.

“Perché, Hawks?” sorridente, dio santo— “Tutti noi amiamo il te che va fuori di sé, sai? Quello che sospira ad ogni tocco e che ride come un cazzo di maniaco,” fissava, fissava.

Fissava.

“Ma tu? Oh, tu sei…”

Che pezzo di merda.

“Tu chi sei, Hawks?”

“Chiudi quella cazzo di bocca.”

Dabi rise. “Aw, sei carino quando hai paura.”

“Non ho— Sta’ zitto, sta’ zitto— io—”

Dabi fece un passo verso di lui, e Hawks un passo indietro. “Non avvicinarti—”

Dabi fece un altro passo avanti, e le sue piume si conficcano nelle sue gambe.

Rise. “Aw, guardati, non mi ammazzi nemmeno, tesoro?”

Hawks voleva urlare.

Non sapeva cosa fare, fermo, immobile, Dabi si mosse di nuovo, vicino, vicino, e lo strinse tra le sue braccia.

E Hawks non—

Si appoggiò a lui, tremante, lacrime scendevano sulle sue guance mente Dabi gli accarezzava i capelli, la schiena, il biondo portò le mani alla sua schiena, la sua presa era ferma, stretta, troppo, troppo, singhiozzava e non nascondeva, non si nascondeva, mentre ripeteva la stessa frase ancora e ancora e ancora.

Non lo so.

Non lo so.

Non lo so.

“Va bene non saperlo,” sussurrò Dabi, “va tutto bene, uccellino,” gli baciò i capelli e lo sentì sobbalzare, “possiamo scoprirlo insieme, mh?”

“Perché— perché sei sempre così?”

“Mi adori quando sono così.”

Hawks non rispose, e Dabi si mosse a guardarlo negli occhi.

Sorrise, un sorriso così gentile, così diverso da quello di prima, Hawks non—

Hawks non pensava l’avrebbe mai capito.

Mai.

Mai.

Mai.

Ma intanto le sue labbra erano sulle proprie, e Hawks lasciò che lo baciasse come sempre faceva.

Alla fine, per quanto Dabi lo provocasse, sapeva sempre come fare ammenda.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: sasdavvero