Film > Star Wars
Segui la storia  |       
Autore: Keeper of Memories    08/08/2022    2 recensioni
"Entrambi si trovano lì, in una sala antica, dove il tempo si è fatto beffe delle elaborate decorazioni murarie e delle statue solenni, rovinando e sgretolando ogni cosa.
Sono fianco a fianco, le spade laser sguainate mentre osservano la luce emanare dal pozzo ai loro piedi, che quasi sembra chiamarli con la sua luce pulsante.
Dietro il pozzo, due troni in pietra.
Due troni per due persone.
Due troni per una diade.
Due troni per loro.
Per un breve istante i loro occhi si incontrarono."
Tempo fa incappai nello script iniziale di episodio IX e quasi subito decisi di trasformare quel capolavoro mai nato in una storia.
!Attenzione!
Se cercate un lieto fine per la vostra coppia preferita, passate oltre. Questa non è la fanfiction che state cercando.
Genere: Avventura, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ben Solo/Kylo Ren, Kylo Ren, Principessa Leia Organa, Rey
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pianeta Remnicore, Regioni Ignote
 
Il TIE Silencer atterrò sulla grigia e fredda superficie del pianeta, indisturbato. Banchi grigiognoli di lava solidificata ricoprivano il pianeta, interrotti solo dagli scuri solchi d’ossidiana, come una lontana memoria del passato incandescente del pianeta. Il vento gelido e il buio cielo notturno sarebbero stati un problema per qualunque viaggiatore che decidesse di atterrare in quel pianeta desolato, ma non per qualcuno guidato dalla Forza.
Kylo Ren si diresse con passo deciso verso nord, percependo distintamente una forma di vita in quel pianeta deceduto. Non impiegò molto a scorgere la sagoma di una fortezza fare capolino all’orizzonte.
Si trattava di una fortezza militare in pietra, molto solida e probabilmente un tempo ben armata. Non possedeva alcuno stralcio di vessillo, la fazione di appartenenza in passato era ignota, ma attorno ad esso vi erano ancora i resti dell’ultima battaglia di cui era stato testimone. Scheletri di enormi bestie da guerra, vesti a brandelli, scheletri e pesanti armature sia di jedi che di sith, ormai ritenuti una leggenda del passato, spuntavano tra le dune rocciose, quasi come una grottesca vegetazione.
Kylo Ren varcò i cancelli ormai distrutti, ritrovandosi in un ampio cortile circolare che versava nelle stesse condizioni dell’esterno. C’era qualcuno lì, lo sentiva.
«Mostrati» sussurrò una voce.
Kylo Ren si voltò di scatto, verso una grossa pila di rottami e scarti di metallo un tempo appartenuti a un caccia. D’istinto, accese la sua spada laser.
«Cerco il Maestro Sith Tor Valum» esordì.
«Io non sono un Maestro…»
La pila di rottami tremò mentre da sotto di essa sbucava la testa del suo interlocutore. Kylo Ren non sapeva dire quale fosse la razza di Tor Valum, il suo corpo coriaceo era simile a quello di un Hutt ma possedeva molti arti disposti attorno ad esso, che lo facevano sembrare più simile a un ragno che a un lumacone. Un’altra differenza sostanziale era la testa, che sormontava un collo piuttosto sottile e su cui otto sottili occhi rossi brillavano anche nella fioca luce notturna.
«…ma un tempo venivo chiamato Tor Valum.»
«Avete addestrato Darth Plagueis?» chiese Kylo Ren con voce sicura, avvicinandosi alla montagna di rottami.
«Quel nome non significa niente per me.»
«E che mi dite della vostra vita?» chiese ancora, puntando la spada laser sull’alieno. Tor Valum sorrise, rivelando dietro una sottile bocca senza labbra una fitta serie di denti aguzzi.
«Mi minacci di morte. Davvero divertente.»
«Tu sei debole, non sento nulla da te» aggiunse, sollevando la spada appena sotto al mento appuntito di Tor Valum.
«Tu stai sentendo quello che io ti permetto di sentire, ragazzino.» sibilò Tor Valum, alzando una sottile mano artigliata verso la maschera di Kylo Ren «Ora, mostrati.»
Dopo un attimo di esitazione, quest’ultimo eseguì.
Il volto di Kylo Ren era sfregiato, sottili venature nerastre solcavano la pelle a partire dall’impianto in beskar che sostituiva la sua guancia destra e parte del mento, estendendosi in tutto il viso. Un sorriso divertito piegò la bocca di Tor Valum.
«Quindi vuoi ottener il potere di coloro che vennero prima di te e prendere il tuo posto tra gli Dei di Mortis.»
«È così.»
«Vuoi ottenere il potere di dominare la galassia, senza eserciti né navi.»
«Si.»
«Eppure, temi la fragilità del tuo corpo. Hai bisogno di questo potere.»
Kylo Ren serrò la mascella e non rispose, annuì soltanto. Negare non sarebbe servito a nulla.
«Inchinati a me» gli ordinò Tor Valum e solo per questo lo odiava già, ma non gl’importava, fintanto che gli fosse stato possibile ottenere ciò che voleva. L’avrebbe ucciso in seguito. Per questa ragione, fece esattamente come gli era stato ordinato.
«Vuoi il potere dei Sith, ma i Sith sono spietati e privi di alcun rimorso. Tu invece sei perseguitato dal passato, la tua vera esistenza lo è.»
«Non ho alcun rimorso.»
«Menti. Finché non ti libererai dal passato, sarai destinato alla loro stessa fine» ribadì Tor Valum, indicando con un gesto i resti dei Jedi e dei Sith che li circondavano.
«La Forza è nutrimento. Più la consumi, più diventi potente. Prendere la vita è… ingannare la morte» aggiunse, alzando il suo mastodontico corpo con gli arti sottili. Gli occhi di Kylo Ren non si staccarono mai da lui mentre scendeva da quella pila di rottami, schiacciando sotto il suo peso le vestigia dei guerrieri del passato.
«Insegnatemi» disse soltanto. Tor Valum lo guardò sorridente.
 


Sistema Nirauan, Orlo Esterno

Hux guardava soddisfatto la superficie del pianeta dall’orbita, dal ponte della Finalizer. I potenti cannoni della nave erano armamenti all’avanguardia, capaci di disintegrare la crosta terrestre di interi pianeti; di tale potenza, stava dando prova a tutti i membri della Resistenza stanziati sul pianeta, ormai in fiamme. Si concesse un leggero sorriso.
«Caricate l’arma primaria» ordinò all’ufficiale più vicino «e decimate qualunque nave che lascia il pianeta.»
 
L’allarme della base iniziò a suonare e una voce metallica ripeté: “Evacuazione di Emergenza. Tutti i mezzi e il personale si dirigano al punto di rendezvous Crimson”.
Leia venne circondata da alcuni ufficiali della Resistenza, in attesa di ordini.
«Reindirizzate tutti i trasporti disarmati all’Eclipse, è la nostra unica possibilità» ordinò, senza mai staccare gli occhi da Rey.
Rey rimase immobile alcuni istanti. Chewbecca e Poe la stavano chiamando, ma li ignorò. Aveva una brutta sensazione, simile alla nostalgia, ma più intensa. In cuor suo sapeva che quello era un addio.
“Vai” mimò il Generale Organa con le labbra.
 
Rey e Poe si sedettero al posto dei piloti, situazione che non piacque affatto a Chewbecca. Poe fu costretto ad alzarsi, dopo un ruggito infastidito e una possente manata sulla scocca interna della nave, vicino a lui.
Il Falcon e il Phantom Hawke decollarono, cercando di uscire dall’orbita come molte altre navi, ma l’attacco del cannone primario della Finalizer fu più rapido. Un calore terrificante li investì, gli scudi termici delle due navi ressero appena. Lo stesso non si poteva dire per molti altri trasporti della Resistenza, che non ce la fecero a raggiungere l’Eclipse in tempo.
Sia l’Eclipse che il Phantom Hawke riuscirono a saltare nell’iperspazio.
Chewbecca ruggì il suo disappunto, non appena grossi pezzi di detriti fiammeggianti si pararono davanti alla sua nave.
«Non possiamo fare il salto con tutti questi detriti» osservò spazientito Poe.
«Abbiamo un problema più maggiore. Chewie, nascondi il nostro segnale!» urlò Rey notando i sensori, ma fu troppo tardi.
La Knife 9, la nave dei Cavalieri di Ren, si parò davanti al Falcon. Quest’ultimo venne subito attaccato, la nave si scosse violentemente e un allarme preoccupante iniziò a suonare. Poe corse alla postazione d’artiglieria.
«Schivate quella cosa mentre vi libero dai detriti!» urlò.
«Ci sto provando!» fu la risposta spazientita, accompagnata da un altro ruggito. Fin da subito non si dimostrò un compito semplice per nessuno dei due piloti, per ogni manovra acrobatica che Rey riusciva ad eseguire, pericolosamente vicina a schiantarsi contro un asteroide, i Cavalieri di Ren ne facevano almeno due, riuscendo a trovarsi sempre fastidiosamente vicini al Falcon.
Mancava un solo asteroide e la Knife non lasciava loro tregua.
«Non sparare ancora, ho un’idea» annunciò Rey, spingendo i motori più che poteva verso quell’asteroide. Stavano per schiantarsi, quando i due piloti fecero virare violentemente il Falcon, sorpassando l’asteroide.
«Ora!» urlò la ragazza e Poe sparò all’asteroide.
I Cavalieri di Ren riuscirono, come già avevano fatto, a non schiantarsi sull’asteroide, ma quello che non riuscirono ad evitare fu l’esplosione di detriti spaziali che investi la loro nave.
In un attimo, il Millenium Falcon sparì nell’Iperspazio.
 
Ripreso il controllo della nave, Jadec Ren si alzò dal sedile del pilota. Ott e Lorl, fecero lo stesso, alzandosi dalle due postazioni d’artiglieria su cui si trovavano. L’avevano persa, lo sentivano tutti e tre.
Lasciarono il ponte, marciando rapidamente verso l’infermeria.
«Fratello» disse Jadec, avvicinandosi all’enorme vasca di bacta. Hattaska Ren era immerso in essa con solo la maschera addosso, a sua volta collegata a svariati tubi per permettergli di respirare. Le sue vesti, come la Darksaber, erano accuratamente riposti non lontano da lì.
«Cosa vedi, fratello?» proseguì Jadec, posando una mano sulla vasca.
Hattaska lo imitò, sollevando una mano e posandola contro la sua, aldilà del vetro. Anche lui aveva sentito la fuga della ragazza, lo seppe immediatamente, ma non solo; sentì la Forza scorrere in Hattaska, sentì la sua percezione espandersi a tutta la Galassia. Passò poco meno di un’ora, ma Jadec non si accorse minimamente dello scorrere del tempo.
«Impostate una rotta per Bonadan» disse infine. Ott e Lorl uscirono dall’infermeria.




 
 
Note conclusive.
Pare proprio che in questa Galassia qualcuno abbia sentito la storia di Darth Plagueis il Saggio! Questo qualcuno, molto meno saggio di Plagueis, sta anche per ottenere un potere a dir poco sbalorditivo che, fuori dal canon, ha creato una delle piaghe più durevoli della galassia lontana lontana (lascio a voi la curiosità di scoprire chi è l’Imperatore Darth Vitiate, detto anche “il divoratore di mondi”).
I nomi dei cavalieri di Ren sono differenti rispetto al canone e un po' mi piange il cuore non sapere perché Hattaska Ren è in quelle condizioni o perché possieda la Darksaber. La nota positiva è che saranno personaggi attivi in questa storia e beh, ne vedremo delle belle!
Grazie per essere arrivati fin qui con la lettura. Che la Forza sia con voi!
 
 
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Star Wars / Vai alla pagina dell'autore: Keeper of Memories