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Autore: Jeyrocca    10/08/2022    1 recensioni
"...Lui la guardava con la coda dell'occhio e percepiva il suo sguardo di sfida ma non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse bella. Anche mentre gli aveva rivolto quelle parole di odio nel suo ufficio [...] Ogni fibra del suo corpo reagiva a qualunque cosa facesse quella giovane donna, ogni cellula del suo corpo era pazza di lei anche dopo 10 anni." e se Ichigo si fosse resa conto di aver sbagliato tutto? I capitoli saranno aggiornati maggiormente durante i fine settimana, ma non è detto, è la mia prima esperienza di scrittura quindi ditemi cosa ne pensate:)
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoyama Masaya/Mark Aoyama, Ichigo Momomiya/Strawberry, Nuovo Personaggio, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 7. L'incontro
 
Il telefono di Ryou squillava ininterrottamente. Erano almeno 10 chiamate perse quella domenica di prima mattina. Aprì un occhio per controllare e lesse le notifiche:
- Keiichiro, 12 chiamate perse-.
Neanche il tempo di cancellare la notifica che arrivò la tredicesima chiamata.
 
«Pronto?»
 
«Ryou? Per fortuna stai bene. Dove sei?»
 
«Dove dovrei essere?» si guardò intorno. «Sono nella mia stanza in hotel.»
 
«Sto per prendere il primo volo, mandami l'indirizzo»
 
«Keichiiro ma che stai dicendo? Perché mai dovresti venire qui?»
 
«Ieri sera mi ha chiamato Zakuro, era preoccupata, ti ha sentito ubriaco fradicio. Mi ha raccontato quello che è successo.»
 
Ah. Ecco. Zakuro e il suo maledetto segreto. Se solo non fosse stata così prepotente Ryou sarebbe corso da Ichigo 10 anni fa, non l'avrebbe più fatta andare via. Cosa aveva fatto per farla chiudere con tutti? Ryou era convinto che fosse tutta colpa di Zakuro.
 
«Tu lo sapevi? Lo sapevate tutti che Ichigo era tornata a casa per il mio compleanno? O era tornata per restare?» aveva la voce tremante.
 
«Te lo giuro Ryou, nessuno di noi sa nulla. Neanche Zakuro sa tanto di più di noi. Comunque ho appena prenotato, stasera sono li.»
 
Chiuse il telefono e andò a darsi una sistemata. Dopo la doccia passò a sistemare la camera. Era molto nervoso ma anche molto rammaricato. Si incolpava di tante cose, ma più di tutti quello di essere stato così presuntuoso da voler tornare nella sua vita senza conoscere nulla di lei. Aveva dato per scontato così tante cose.
 
Non riuscì a mettere piede fuori dalla camera, sentiva di non essere degno di andare in giro per quella città, ordinò il pranzo in camera.
 
Doveva disdire l'appuntamento con l'azienda di Ichigo ma era Domenica e tutti gli uffici erano chiusi. Sarebbe stata la prima cosa da fare Lunedì.
 
Keiichiro arrivò alle 19.00. Appena lo vide lo abbracciò forte.
 
«Ma che fai?» Ryou non era uno da contatto fisico.
«Come stai?»
«Mi sento uno stupido»
Ryou raccontò tutto sin dall'inizio, compreso di Micheal.
 
«Capisci perché l’ho fatto? Avessi saputo che era anche solo fidanzata non mi sarei mai permesso!»
 
Keiichiro non ci stava capendo più niente, la considerazione di Ryou non era sbagliata ma forse veramente lei voleva tastare il terreno. Forse sapeva che era il suo commercialista tramite la sua amica. Boh. Non ci capiva più nulla.
Cercò di far ragionare Ryou, non poteva disdire l'appuntamento con l'ufficio di Ichigo.
«...la mortificherebbe e poi portarle questa visibilità in azienda non dovrebbe farla arrabbiare anzi.» 
 
«Le avranno raccontato tutto, con che faccia mi presento li?»
«Con la tua. La riunione sarà di mattina giusto? Appena ti confermano l'orario, tu cerca di parlarle in disparte prima, ti scuserai e ti comporterai come uno Scienziato qualificato che investe sulla sua scoperta. Così restituirai la tua e la sua dignità.»
 
Keiichiro chiarì a Ryou che Zakuro non sapeva nulla di quello che aveva portato a quella drastica decisione di Ichigo. L'aveva incontrata una settimana dopo il suo compleanno mentre passava davanti a casa sua.
 
«Quindi ancora non sappiamo perché l'ha fatto?»
«Già, probabilmente ha ragione Rey, se dici che Ichigo è sposata con Masaya forse è stato proprio lui a convincerla a chiudere con tutti...»
«Ma non ha senso! Se si fosse fatta condizionare cosa ci faceva a casa?»
«Non so come rispondere a questa domanda.»
 
Il Lunedì arrivò la conferma dell'appuntamento con l'orario. Tempo un paio di ore e la notizia finì in pasto ai giornalisti, anche volendo era tardi per ripensarci senza tirar sù un polverone.
Ryou decise di non uscire dalla stanza fino al Mercoledì. Keiichiro si prendeva cura di lui, andava a comprare da mangiare e leggeva le mail.
 
“Sembra di nuovo quel bambino spaesato” pensò Keiichiro.
 
Il Mercoledì arrivò in fretta. Anche Greta raggiunse il Dottor Shirogane, insieme ai suoi legali. Era un incontro ufficiale dopotutto.
 
Grazie alla sicurezza superò le decine di giornalisti ed entrò nell'edificio. Tutti insieme presero l'ascensore fino al 17esimo piano dove si trovava la sala riunioni.
 
Cercò una scusa per andare a cercare Ichigo prima dell'inizio della riunione. Il bagno come al solito era la più banale ma la più efficace. Girò per due corridoi e poi trovò l'ufficio di Ichigo. La targhetta era ben esposta e la porta chiusa.
 
Bussò.
 
«Avanti.»
 
Boom. Boom. Boom. Boom.
 
Trovò Ichigo seduta alla sua scrivania,era rivolta verso la vetrata e gli dava le spalle. In mano aveva un bicchiere mezzo pieno di liquore.
 
«Ichigo.»
 
Quando lei sentì pronunciare il suo nome da quella splendida voce il petto ricominciò ad essere pesante e non riusciva a respirare più normalmente.
Lui invece non si era mai sentito così fuori posto.
Lei si girò lentamente e lo guardò dritto in faccia ma lui non ricambiava il suo sguardo.
«Volevo scusarmi con te. Io davvero non pensavo...» era chiaramente in difficoltà.
Ichigo doveva dimostrargli di essere cambiata, di essere una donna forte che non scappava dalle difficoltà.
 
«Sarei venuta a cercarti io appena finito questo.» indicò il bicchiere.
 
Ryou alzò gli occhi e si accorse che lei lo stava trafiggendo con lo sguardo.
 
Crack. Boom. Crack. Boom. Crack. Boom.
 
«Sono stata chiara con Zakuro e con tutti voi: se mi aveste cercato vi avrei ignorati. Non ho cambiato idea. Ma questo contesto va fuori da ogni mia previsione di 10 anni fa, non ci sono problemi per me Ryou se i nostri rapporti si limiteranno a livello lavorativo.»
 
Era glaciale.
 
«Mi fa piacere sentirlo. Sono venuto a cercarti proprio per dirti la stessa cosa. Anche se Ichigo...vorrei davvero capire cosa ti ha portata via da me quel giorno.» Ryou si rese conto solo a frase finita che si era esposto troppo, ma Ichigo non reagì particolarmente, almeno gli sembrava così.
 
Lei invece era semplicemente sconvolta. Da me? Che cosa voleva dire? Non poteva reggere quell'atmosfera, tutti i suoi scudi stavano per cedere. Aveva voglia di dimenticare tutto e correre ad abbracciarlo erano bastati davvero 5 minuti per rimangiarsi l’orgoglio?
Stava per arrendersi quando bussarono alla porta semi-aperta.
 
«Dottor Shirogane, l'ho cercata ovunque, siamo tutti pronti, mancate solo voi.»
«Grazie Greta, arriviamo» le fece cenno di andare e aspettò che si fosse allontanata «scusa, la mia segretaria, stavi dicendo qualcosa Ichigo?»
 
Greta. Dove l'aveva già vista?
 
Improvvisamente le tornò in mente quella notte di 10 anni fa. Era la ragazza che si era portata a letto! Riconobbe i lineamenti e il tatuaggio sul braccio. La rabbia le risalì di colpo.
 
«Si, per te sono la Dottoressa Momomiya, finiamo questo incontro e spariamo dalle nostre vite.»
Ryou rimase di sasso e lasciò che Ichigo uscisse dalla stanza passandogli accanto senza degnargli di uno sguardo.
 
Entrarono insieme nella sala riunioni, ma questo passò inosservato quasi a tutti. Le segretarie reciproche avevano la sensazione che quei due si conoscessero già.
 
«Siamo davvero onorati di essere stati scelti, ma ho una curiosità Dottor Shirogane, perché ha scelto noi?» disse il Presidente.
 
Ichigo sgranò gli occhi. Aspettava la risposta come in attesa di una conferma che lui era tornato per lei. Si scacciò dalla mente quel pensiero dopo un millesimo di secondo.
 
“Ma che fai Ichigo, ora quasi quasi ci speri?”
 
Ma Ryou rispose con molta calma e sicurezza.
«E' stato per caso. Stavo cercando nel campo cardiaco e mi hanno parlato di voi e ho visto che stavate facendo sperimentazioni sulla microchirurgia. Dopo oggi sono convinto sia stata la scelta scientifica corretta.»
 
«Ne siamo felici anche noi. A questo punto possiamo firmare il contratto di collaborazione appena concordato, ma vorrei aggiungere una clausura che mi è appena venuta in mente, se non le dispiace. »
 
«Vediamo. » rispose Ryou.
 
Il Presidente lo fece visionare ai legati di Ryou proiettandolo sui tablet collegati ai sistemi interni ufficiali, e dopo averlo controllato diedero l'ok.
 
«Dottore, chiedono solo che lei sperimenti in prima persona qui in città per testare le compatibilità.» sussurrò un legale a Ryou.
 
«Credo sia implicito chiarire che utilizzerò i miei laboratori.» disse mentre era ad un passo dal firmare, aveva il pennino touch in mano.
 
«Certo! L'importante è che utilizzi i macchinari GlobalHeart» affermò il Presidente. Lui annuì e firmò. «Ah ovviamente poi chiariremo gli orari della Dottoressa Momomiya.» concluse il Presidente.
 
Ichigo e Ryou alzarono lo sguardo di colpo.
 
«Presidente che intende dire?» Chiese Ichigo.
«Mia cara, pensi che un contratto di una simile portata lo potremmo mai affidare ad un ingegnere qualsiasi? Chi meglio della loro creatrice per poterli spiegare al Dottor Shirogane, così dovessero servire modifiche sarai pronta.»
 
“Cosa? Dovrei lavorare con lui?”
 
«Ma Signor Presidente io fra una settimana sarò in giro per le Aziende per il Modello2002...»
«Per quello possono pensarci i ragazzi del tuo team. Tu rimani qui, e poi era scritto nel contratto ed è stato firmato.»
 
Ichigo fulminò Ryou. Lui istintivamente lasciò cadere la penna e fissava il contratto che lo aveva appena condannato a mesi in sua compagnia.
 
Per i legali non era importante la modifica su “collaborare con un ingegnere” ad  “collaborare con il Capo Ingegnere” e lui come uno stupido non aveva riletto.
 
Ichigo era rimasta incastrata. Era furibonda. Finita la riunione si diedero tutti una stretta di mano, Ichigo riuscì ad evitare di stringerla a Ryou facendo cadere dei fogli per terra.
 
“Astuta” pensò Ryou , “Non posso toccarlo” c'era nella testa di lei.
 
Accompagnarono tutti all'uscita facendo foto con i giornalisti delle riviste scientifiche e dei telegiornali. Annunciarono la chiusura dell'accordo.
 
«La sperimentazione partirà da Gennaio ma i nostri geni...» indicando Ichigo e Ryou «...cominceranno a collaborare sin da subito per essere pronti a partire!» comunicò il Presidente a tutta la platea di gente.
 
“E ora come faccio a nasconderlo a Lucas, Masaya era preoccupato si alterasse per una riunione, figuriamoci 6 mesi di test.
 
Dopo circa mezz'ora di convenevoli e congratulazioni la gente cominciava a dileguarsi. Era ora di pranzo inoltrata anche se ormai Ichigo non sapeva più cosa voleva dire mangiare.
 
Ormai era tutto finito per quel giorno ed era sopravvissuta. Guardava Ryou aspettare il taxi da solo, la sua segretaria e i legati erano andati diretti in aeroporto, lei era rimasta li a fissarlo a braccia incrociate in attesa di essere sicura fosse andato via.
 
“Strano, non si è portato l'amante con se, o magari era tutta una finta e lei lo sta aspettando in Hotel. Greta.” Ichigo non aveva fatto altro per tutta la riunione che fissarla, era  sicura fosse quella ragazza, nonostante gli anni e il tatuaggio sbiadito.
 
Lui la guardava con la coda dell'occhio e percepiva il suo sguardo di sfida ma non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse bella. Anche mentre gli aveva rivolto quelle parole di odio nel suo ufficio, oltre al dolore, provava dell'attrazione per via della sua sicurezza, o quando durante la riunione la stimava per il lavoro che aveva svolto. Ogni fibra del suo corpo reagiva a qualunque cosa facesse quella giovane donna, ogni cellula del suo corpo era pazza di lei anche dopo 10 anni.
   
 
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