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Autore: RoriStark    12/08/2022    1 recensioni
La Hellsing e la divisione Iscariota non sono mai andati d'accordo, ma per forze superiori e motivi politici e militari, hanno dovuto fare uno scambio, una sorta di erasmus, dove la vampira Victoria, e' stata mandata a lavorare con la XIII divisione e la giovane Sunny dovra' andare in missione con il famoso e mortale vampiro Alucard.
Genere: Fluff, Horror, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
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Quegli esseri ripugnanti erano ammassati come mosche sullo sterco, sembravano moltiplicarsi ogni volta che li si ricontava. Quei loro occhietti come braci puntati sulle due donne, le code che frustavano l'aria impazienti, le zampe artigliate e pronte a squarciare carne e segare ossa. Le osservavano con un ghigno che gli deformava il volto, erano utti quanti uguali, non c'era un tratto che li distingueva, sembravano tutti pezzi da batteria,sfornati da una fabbrica infernale e la cosa che fece gelare il sangue ad Integra, era il fatto che quelle cose, avevano tutta l'aria di essere servitori di qualcos'altro. Le creature si piegarono e scattarono quando il maggiore schioccò le dita. Balzarono contro Victoria che li spinse a terra , ne tagliò uno a metà ed impalò un'altro che tentava di morderle un polpaccio. L' ombra di Integra si deformava tentando di proteggerla ed attaccare, la lady di ferro del casato Helsing era impegnata ad osservare la creatura che si dibatteva ai suoi piedi, la testa infilzata da parte a parte come un kebab dalla spada della donna. Con un grugnito,la donna la sfilò con uno schiocco secco, prestando il cranio della creatura per mandarlo in pezzi. Victoria non osava mordere quelle cose, avevano un'odore orribile, di zolfo e sangue, sentiva che quel banchetto non era per lei, era veleno. Staccò la testa di uno dei mostriciattoli lasciandola nella mischia, ma non sembravano finire mai. 

 

"Dove sono Sunny e Walter?? "

 

"Non lo so!! "

 

Seras si piegò tirando per la coda uno degli imp, lo fece roteare e lo schiacciò contro il vetro, in faccia al maggiore, come un moscerino sul parabrezza dell'auto, la creatura cadde scivolando, dipingendo una scia di sangue nel suo percorso lento verso terra. Ma il maggiore non si scosse

 

"A quest'ora la ragazzina sarà morta, la mia bella Mina le avrà preso tutto il midollo, poi ammazzeremo voi due, tutto tornerà sui binari"

 

"Col cazzo! "

 

Integra diede un calcio al vetro come per zittirlo, gli schermi erano davanti a loro ma le interferenze avevano impedito di vedere quasiasi cosa, le esplosioni attorno a loro si facevano sempre più vicine, pericolose. Integra tornò alla carica, quando all'improvviso, notò a terra una nuova ombra, non era quella di Seras, era un'ombra che sembrava fatta di fili, che scivolava come catrame ai suoi piedi, ingoiando un paio di imp, lasciandoli a terra, in pezzi come spezzatino dal macellaio. Poi le ombre si fecero più dense, più scure, Integra sorrise, sentiva nel petto una sensazione familiare, anche se le due erano ancora sole contro tutti quei mostri. Pregò che le sue sensazioni fossero giuste o magari era solo un gioco di luci, un miraggio presentato dalla stanchezza che galoppava

 

"Ancora non hai fatto il tuo monologo del cazzo, sai, sul tuo grande piano, ora che hai ucciso Alucard, cosa farai?? "

 

Il maggiore intrecciò le dita tozze come salsicce, ghignò sornione appoggiandosi allo schienale come se fosse alla prima del suo spettacolo preferito, accavallando la gamba, ridacchò e tornò a guardare Integra

 

"Che gusto ci sarebbe? Non sei una donna che ama le sfide? Parlarti del mio piano come se fossi un  mio compare? No, tu sei il mio nemico, voglio vedere il tuo sguardo di terrore, quando da sola, arriverai a comprendere, in che abisso tu stia nuotando, Mein Freuline! Alucard non é che l'inizio, tu non hai mai saputo guardare oltre, oltre ad un paio di zanne, ad una macchina da guerra, no, lui é molto di più… ma questo lo so solo io, solo il tuo nemico, non é meraviglioso? "

 

La donna si voltò di scatto quando notò l'ombra di un Imp a mezz'aria con l'intento di balzare su di lei. Il suo muso incontrò però la punta della sua spada, che gli si conficcò nella gola, facendolo scivolare lungo la lama come uno spiedino fino a mordere l'elsa coi denti affilati. Integra lo lanciò al muro ringhiando con frustrazione. Si chiese dove cazzo fossero i suoi sottoposti, se davvero quei due fossero morti. Walter non era messo bene, aveva lasciato una scia di sangue mentre si trascinava verso i laboratori, era stato un azzardo, una mossa suicida, ma era l'unica che le era rimasta in mano.  Qualcosa si mosse in fondo alla strada. I primi a percepito furono gli Imp, che gonfiarono la peluria della schiena snudando i denti come gatti spaventati dal cane. Dalle ombre emersero due figure, zuppe di sangue fino alle ascelle, denti affilati brillarono al bagliore delle luci al neon

 

"Scusate il ritardo"

 

Asserì la voce femminile avanzando, le lame strette nelle mani emanavano fumo denso dall'odore di incenso, la luce non riusciva a passare, quelle lame,sembravano ingoiare la luce, assetate di essa e di carneficina. Sunny avanzò seguita da Walter, poi scomparve nelle ombre ed apparve alle spalle della Legione di Imp

 

"Che schifo… "

 

Suasurrò prima di menare un colpo che tagliò uno dei mostriciattoli in due metà esatte. Il maggiore si scomposte per un'attimo, quando Sunny si voltò verso di lui, mostrando i denti affilati. L'uomo sembrò spaventato, poi sorrise, la fronte grondava sudori freddi 

 

"Ma guardati, sei una meraviglia… ti rimpiango più di mia madre, per averti persa, saresti stata la mia campionessa, la regina del Reich… Ora capisco perché quel vampiro ti ha tanto amato"

 

"Non osare nominarlo"

 

Sussurrò lei sputando a terra, alle sue spalle, Walter si stava dando da fare per eliminare quelle creature, sembrava un gioco, ora che si erano uniti e le loro ombre danzano a terra e sui muri insieme a quella di Victoria. Sunny fece uno scatto e colpì con la spada il vetro, che però rimase intatto. Sorrise come divertita, pensando che avrebbe dovuto fare qualcosa più ad effetto per buttarlo giù. Si voltò lentamente scrollando le spalle, osservò il vampiro fermarsi davanti a lei, imponente, I fili attorno a lui che sembravano avere vita propria, I suoi occhi in tempesta. Gli sorrise, piantò una lama a terra, carezzandogli il voltò con tenerezza, si alzò sulle punte e lo baciò premendo le labbra contro quelle di lui, prima di voltarsi verso il maggiore

 

"Voi… Siete mie creature! Dovete combattere per me! "

 

Walter rise, così come Sunny, che riprese le sue armi, avviandosi col suo compagno verso la battaglia, le lame appoggiate alle spalle mentre camminava come una damigella al ballo delle debuttanti. Gli abiti strappati erano tornati interi, una tuta nera elastica, anche la gonna sembrava tornata al suo posto, il fatto che fosse zuppa di sangue, come gli abiti del maggiordomo, era una pura scelta estetica. (Vampiri… valli a capire) 

 

"A dopo, maggiore, goditi lo spettacolo"

 

Sunny scomparve nell'ombra di Walter, apparve alle spalle di Seras e sorrise, quando la vampira la guardò con gli occhi sbarrati dalla sorpresa. Si bloccò per prenderle il viso tra le mani, vide i canini spuntare dalle sue labbra morbide e rosse, quando glie le spostò appena, sobbalzò come se avesse visto un fantastico emettendo un gridolino

 

"Ma.. Ma cosa?? "

 

Sunny ridacchiò scoprendo di il colletto del vestito, mostrando i segni di due canini sul collo bianco

 

"Un regalino di Walter…"

 

Le schioccó un bacio sulla guancia prima di prendere una delle sue lame per tranciare in due pacche nette un Imp che aveva tentato di colpirla alle spalle. Seras le si affiancò e strappò la testa di uno dei mostriciattoli, grazie all'intervento dei due vampiri, ora le creature erano state ridotte ai minimi termini, alcune di loro scapparono, scomparendo come risucchiati da un piccolo portale in fiamme, altri vennero smembrati dai fili di Walter, in poco tempo, rimase solo il maggiore, dietro al suo schermo. Non aveva cambiato espressione, continuava a ghignare come se avesse ancora il coltello dalla parte del manico

 

"Avete ucciso i miei scienziati? "

 

Walter si mise di fronte al maggiore, giocherellando coi suoi fili tra le dita, battendo il piede con fare quasi impaziente, I denti sbucavano da dietro le labbra in un ghigno famelico, bramoso di omicidio,ma sapeva, sapeva che da quell'essere non avrebbe succhiato sangue. Ucciderlo però, sarebbe stata una soddisfazione più che accettabile. Incrociò le braccia al petto, colpendo il vetro con la punta della scarpa, schioccò la lingua sul palato, mentre Sunny si avvicinò a lui, avvolgendogli le braccia attorno alla vita, lo strinse senza smettere di guardare l'uomo vestito di bianco di fronte a loro

 

"Tu cosa pensi? "

 

"Penso che la vita ci riserverà molte sorprese"

 

"Può darsi, ma per oggi ne ho abbastanza..di colpi di scena"

 

"Non potete colpirmi… non avete armi abbastanza potenti"

 

Sentenziò l'uomo dietro al vetro, Sunny ridacchiò appoggiando la tempia sulla spalla del dio della morte

 

"Walter, ricordi al secondo piano cosa avevamo trovato? "

 

"Certo, raggio di sole"

 

Sunny si voltò verso Victoria, le ombre dei vampiri si intrecciano in un abbraccio dolce e lento, scendendo in fondo, sempre più in fondo, scivolando tra le crepe del pavimento come liquido denso. Entrarono nelle fessure, scivolando sui condotti, emettendo un suono metallico quando trovarono il bersaglio. Walter Strattonò I fili e dal pavimento uscirono due enormi cannoni, probabilmente gli armamenti stessi del dirigibile da guerra, nessun'umano sarebbe stato in grado di tenerli, ma nessuno di loro era umano

 

"Avevamo pensato di farti un regalo di compleanno, Victoria! "

 

Asserì Sunny mentre lei è Walter scivolano nelle ombre apparendo al fianco di Integra, intanto Victoria aveva afferrato le armi, le aveva caricate, le osservò con malizia, con trepidazione, una smania nel petto, la sete di sangue, che avrebbe bagnato i suoi proiettili. Erano due enormi cannoni da contraerea, fatti probabilmente per essere maneggiati da una decina di uomini, ma lei, lei era Seras Victoria, lei, poteva usarne due alla volta senza battere ciglio. Integra sorrise stringendoti nelle spalle, la giacca grigia ormai zuppa di sangue, così come i suoi capelli dorati erano ormai rossi sulle punte, intanto di cremisi come un'alba sul mare. La donna battè a terra la spada rinfoderata, ghigno mentre i due vampiri sbucarono di nuovo alle sue spalle, uscendo come fantasmi dalle ombre. Sunny si appoggiò a Walter, entri osservavano il maggiore con i loro occhi come cieli tersi e cieli in tempesta. 

 

"Siete proprio dei mostri, vi ho creato io e non mostrate un briciolo di gratitudine, vedete? Ecco la differenza tra voi…e me, io sono un'umanità! Io ho la mia volontà e voglio di mostrare che siamo più forti di voi freaks dannati! Vi ho donato la guerra, la carneficina, mia dolce Sunny, sei una dea della morte ora, bagnata dal sangue dei tuoi nemici, ebbra di carneficina, eri bellissima eppure… ora sei diventata un mostro, per cosa? Per amore? Di quel maggiordomo? Che cosa ridicola, dovevi restare al mio fianco, combattere e vincere in nome del terzo reich… avresti dovuto godere della morte di Alucard come lo avrebbe fatto la tua creatrice… Eppure, hai pianto.. Mi hai dato gioie e dolori, proprio come una vera figlia"

 

Sunny si piegò stringendo la mano di Walter, con l'altra morse i suoi fili tirandoli per gioco con la bocca

 

"Basta con queste stronzate… Lady Integra? "

 

La dama di ferro ghignò

 

"Seras..cerca e distruggi… "

 

"Si, my lady! "

 

Seras alzò le armi, una pioggia di proiettili impattò contro il vetro crivellandolo di colpi, all'inizio I proiettili rimbalzarono, poi il vetro si crepò, un proiettile entrò e colpì al ventre il maggiore, poi altri, centrarono la spalla, la gamba e infine la testa. Il corpo dell'uomo si versò a terra, mentre il gruppo si avvicinava curioso di vedere la fine di quel folle che aveva osato tanto contro la Hellsing, contro Alucard. Alla vista dei resti del maggiore, Seras si portò le mani al volto, Sunny sobbalzò aggrappandosi alla giacca di Walter, il vampiro ghignò stringendo la giovane al suo fianco col braccio libero, tra le dita dell'altra mano aveva una sigaretta,  si protese per accenderla dall'accendino di Integra, che dopo aver acceso la sua, si accese il suo sigaro, cupa in volto.  Davanti a loro, non c'era un'uomo, o almeno, non un uomo per intero. Metà del suo volto era saltato e pezzi di viti e bulloni cadevano a terra dal suo cervello e dal suo ventre al posto delle interiora. A terra sgorgava liquido nero come carburante, rideva, come sempre, un sorriso folle che non lo abbandonava mai. Integra si senti' rabbrividire, ma poi si lascio' andare in una risata carica di sarcasmo

 

"Ora chi é il mostro?.. "

 

"Oh, non io, mia cara Fraulein.. Non io, vedi.. Io sono io in quanto capace di decidere per me, la mia volontà mi rende umano. Questi tuoi vampiri, hanno l'aspetto di umani, ma sono dei mostri…non e’ finita, sappiatelo, presto, la belva si svegliera’! presto, apriremo le porte dell’apocalisse e nemmeno il vampiro Alucard potra’ fare nulla per fermarvi! vi guardero’ dal mio girone infernale mentre bruciate e ridero’!! mentre il demone a me affidato dilaniera’ e divorera’ le mie carni, sentirete la mia risata dalle porte degli inferi!!"

 

La donna si avvicino’ con la pistola tra le mani, prese la mira 

 

“addio, maggiore…ora paghera' il prezzo per essersi messo contro la HELLSING”

 

la donna sparo’ un colpo, anche il maggiore sparo’ centrando l’occhio di Integra che pero’ non fece una piega, rimanendo impassibile, il sangue che le colava dall’orbita vuota colando sulla guancia candida. Il maggiore crollo’ a terra con un ghigno che gli deformava la meta’ di volto che gli era ancora rimasta intatta. Ingranaggi, sangue, bile e lubrificante bagnarono il pavimento, Sunny si avvicino’ per tirare un calcio ai suoi resti, sputandoci poi sopra, mentre Walter attese che la sua compagna si voltasse per tornare al suo fianco. Cosi’ i membri della Hellsing rimasti ancora in vita, si guardarono negli occhi, consapevoli che sotto, c’era ancora qualcosa che covava come braci sopite, ma a cui avrebbero pensato nel tempo, per il momento, era tutto finito. Sunny si strinse al braccio di Walter, le lame rinfoderate ai fianchi, osservarono Integra in attesa di sentire cosa avesse da dire

 

“Walter…potresti almeno farci un po’ di te’, quando torneremo a casa?”

 

“certamente..”


 
  
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