13/08/2022
1 recensioniBianco morbido
Lan XiChen osserva la scena con preoccupazione e incertezza. Suo zio, invece, la osserva con preoccupazione e disappunto.
Lan XiChen sospira: non sa cosa fare, non sa come comportarsi.
Lan Zhan, poco distante da loro, li ignora. Inginocchiato sull’erba, ignorando il dolore alla schiena, guarda con smarrimento il bambino di appena cinque anni che singhiozza disperato.
Vorrebbe aiutarlo, vorrebbe calmarlo, ma non sa cosa fare.
Non sa come confortarlo, non ha mai avuto nessuno che si occupasse di lui in quel modo.
Da bambino, per poco, aveva potuto godere dell’amore materno, e poi di quello fraterno, ma ora? Come può guardare Lan XiChen in faccia e chiedergli di aiutarlo a crescere l’unico Wen rimasto in vita?
Eppure è solo un bambino, un bambino solo e spaventato.
Allunga una mano verso A-Yuan, gli accarezza piano la testa con fare confortante, e riesce a ottenere la sua attenzione.
Non ha il coraggio di dirgli di smettere, anche lui vorrebbe lasciarsi trascinare dal dolore e piangere.
Lo prende in braccio, e A-Yuan si stringe al suo collo. Il suo piccolo corpo caldo è confortante.
Quel bambino ha solo lui al mondo, e ha fiducia in lui: non può deluderlo, non può abbandonarlo.
<< Vieni, >> mormora mettendosi in piedi.
La schiena fa male, sente la pelle che tira, i muscoli irrigiditi. Non dovrebbe sollevare pesi. Non dovrebbe fare nulla, per la verità, non ancora.
Alle sue spalle sente la voce di suo fratello, che fa per fermarlo. Accanto a lui, lo zio gli rivolge uno sguardo quasi indecifrabile. Quasi.
Guarda quanto sei caduto in basso, guarda come ti sei ridotto a causa di quel Wei WuXian.
Lan Zhan sostiene il suo sguardo con sicurezza: non è pentito di ciò che ha fatto.
Cammina lentamente lungo i sentieri dei Meandri delle Nuvole, A-Yuan fra le braccia, cantando piano una melodia che sembra piacere al piccolo abbastanza da calmarlo, almeno un po’.
Arrivano in una radura e Lan Zhan si china, lentamente, dolorosamente, per mettere a terra A-Yuan, e l’attenzione del piccolo è subito catturata dai conigli che, per nulla preoccupati dei visitatori, continuano a mangiare l’erba, e saltare indisturbati.
Lan Zhan ne prende uno, il più vicino a loro. Piano, con cautela e gentilezza, poi se lo avvicina al petto e gli accarezza piano la testa.
<< Prova tu, >> mormora allungando il coniglio in direzione del bambino. << Prendilo con entrambe le mani. Così…deve sentirsi sicuro. >>
A-Yuan, il volto ancora bagnato di lacrime, si lascia distrarre dalla morbida creaturina fra le sue mani. La stringe piano, incantato, e la osserva con attenzione mentre Lan Zhan gli mostra come tenerla e come accarezzarla.
Quando Lan XiChen li raggiunge, troppo preoccupato per suo fratello per poter proseguire la sua giornata con indifferenza, si trova per la seconda volta a essere uno spettatore incapace di agire.
Non ha mai visto lo sguardo di suo fratello addolcirsi in quel modo, né l’ha mai sentito parlare così a lungo. Si tratta sempre di frasi brevi, eppure più lunghe del solito, e la sua attenzione nel cercare parole facili per farsi capire dal bambino è palese.
Lan Zhan si volta, e i loro sguardi si incontrano in silenzio, e la risata allegra di A-Yuan è l’unico suono che riempie il silenzio.