Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Segui la storia  |       
Autore: NightWatcher96    16/08/2022    2 recensioni
La verità prima o poi viene sempre a galla, nel modo peggiore spesso. Tuttavia, dopo può sempre sbucare il sole; basta solo cogliere un raggio di luce nell'oscurità.
BakuDeku (trans Deku)
Continuo di In All its Forms, Love is Love
Genere: Drammatico, Hurt/Comfort, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Angolo della Quirkless

Parte finale. Questa era una Long Shot di 10 pagine. 
Enjoy!




 

Nedzu scoprì che Hisashi Midoriya aveva delle conoscenze alquanto importanti.

La denuncia che gli aveva fatto recapitare per i maltrattamenti su Izuku fu smentita e con essa arrivò anche una lettera.

C'era specificato che era la scuola la principale sospettata dei lividi e dei maltrattamenti di Izuku. Nedzu aveva sorriso compiaciuto; chiunque avesse scritto quel pezzo di carta aveva fatto leva sulla scomparsa prematura di Shirakumo Oboro.

-Questi sono file importanti e segretamente custoditi alla U.A.- aveva pensato. -Che Midoriya Hisashi sia un abile hacker sotto mentite spoglie?-.

Lo era. Era un uomo subdolo e molto capace nel suo lavoro ma non era mai stato abituato a trattare le conseguenze dei problemi per troppo tempo. Così,  sparì una mattina, senza dire dove fosse diretto e soprattutto il motivo.

Il preside riuscì ad immaginare che l'uomo fosse scappato in America, sede principale ed importante degli Hacker Giapponesi, considerando il potere del governo e cosa avrebbe potuto fare per camuffare prove capaci di gettare ombra sugli elementi più validi.

Lasciò Inko da sola in casa.

Lasciò Izuku ferita e colpevole di aver sfasciato la famiglia.

Lasciò le due in un mare di debiti, in realtà.

Izuku era stata curata, aveva spiegato con sua madre chiamata per un colloquio, che lei era una ragazza ma che si sentiva un ragazzo e voleva continuare ad essere non solo Izuku Midoriya ma diventare anche un Hero.

«Considerando la falsa documentazione, dovremmo espellere Midoriya» disse Nedzu. «Tuttavia, sapendo quanto sia uno studente brillante faremo un'eccezione».

Izuku sollevò la testa al topo bianco per il fatto che l'avesse definito un maschio e per avergli concesso di proseguire su quel cammino. I suoi occhi si illuminarono di gioia.

«Nessuno verrà a conoscenza della vera identità di Izuku. Solo noi professori. E' il minimo che possiamo fare per tutte le volte che Izuku ha combattuto per tutti noi» riprese Nedzu. «E chiaramente, non faremo favoritismi. Nonostante il suo fisico delicato, Izuku possiede una grande forza e continuerà ad impegnarsi come tale. Deve solo essere incoraggiato un po' più dalla famiglia».

«Grazie... grazie mille!» soffocò Inko, chinando il capo.

Quando la donna andò via, Izuku si avviò stancamente verso i dormitori con un pesante macigno nel petto. Dopo quella vicenda, erano passate tre settimane dove non aveva più rivolto la parola a Katsuki.

Questo le aveva comunque mantenuto un occhio addosso, rispettando però la sua decisione di allontanamento.

Però aveva capito. Era ancora arrabbiata ma Katsuki l'aveva difesa e se ora poteva essere libera da quel controllo mentale di Hisashi e la paura di ricevere un castigo in ogni momento era merito suo.

Cancellò velocemente una lacrima dal viso mentre si fermava dinanzi alla camera di Katsuki.

Il biondo era stato messo in punizione, una settimana, per aver mantenuto un segreto tanto importante.

Izuku deglutì, non sapendo se bussare o lasciar correre.

-No! Devo scusarmi!- pensò con determinazione.

Nell'attimo in cui si apprestava a battere dolcemente le sue nocche sulla porta, questa si aprì. Katsuki era in uniforme, con i capelli più arruffati del solito ma stupito.

«Izuku...» disse con voce flebile.

«Kacchan... possiamo parlare?».

Il biondo guardò altrove e si infilò le mani in tasca. Il pugno aveva lasciato una ferita che Chiyo aveva dovuto chiudere con alcuni punti di sutura. Capeggiava ancora un grosso cerotto bianco.

«Non c'è nulla da dire».

Izuku non era venuta per andarsene semplicemente. Allora spinse di petto il biondo in camera con una simile forza che immancabilmente finirono sul letto.

Lei sopra, lui sotto. A guardarsi. A fissarsi con un lieve e crescente imbarazzo.

«Kacchan, ti chiedo scusa!» esclamò subito Izuku. «Non dovevo scattare così ma in quel momento ero solo ferita!».

Katsuki si nascose le labbra dietro all'avambraccio. Izuku era fottutamente bella contro luce e odorava di pesca. Se fosse rimasta seduta ancora sul suo cavallo...!

«Kacchan, ti amo! Non voglio distanziarti più!» riprese convinta.

Izuku gli premette dolcemente un bacio sulla labbra. Katsuki, forse per riflesso o per il fatto che le fosse mancato stringerla a sé, le avvolse subito le braccia sul corpo.

«Kacchan... non è lo stesso senza di te...» continuò. «Non avevo capito che ciò che faceva mio padre era sbagliato e-.»

«Shh, Deku. Va bene. Me lo sono meritato ma cazzo, studiamo per diventare Hero! In casa vivevi un abuso e non potevo tacere!».

La verdina annuì piano, inspirando quel profumo di colonia dalla piegatura del suo collo. Rilasciò uno sbuffo di alito caldo nel suo orecchio. Katsuki tremò un po' sotto di lei.

«Kacchan».

«Izuku».

La verdina la sentì forte l'eccitazione del maschio sotto di lei.

«V-vuoi farlo?».

Katsuki, invece, sentì il cuore fermarsi un momento. Certo che voleva farlo ma... la verità è che non si sentiva pronto davvero. In più, Izuku era solo trasportata dal fatto che si fossero finalmente ricongiunti.

«Che ne dici se aspettiamo ancora un po'?» ribatté dolce.

Le accarezzò la guancia con affetto. Sospirò appena quando la vide rattristarsi.

Katsuki si tirò seduto; spostò Izuku su di lui, con le gambe incrociate intorno alla sua vita. Si guardavano ora, tacendo. I loro occhi si studiavano con mille silenziose parole.

«Sei ancora provato da tutto. E poi dev'essere un momento speciale».

Izuku avvampò. Solo allora si rese conto di quello che aveva detto e il come, soprattutto. Katsuki era davvero un ragazzo d'oro!

«Hai ragione» soffocò tra le dita. «Kacchan, tra un paio di settimane è il tuo compleanno, vero?».

Il biondo sollevò un sopracciglio mentre annuiva. Izuku sbuffò una risatina mentre gli alzava la frangia per scoccargli un bacio leggero.

Quei tocchi avevano un grande influenza sul suo corpo muscoloso. Katsuki sapeva di essere arrossito: il calore alle guance e il batticuore non mentivano.

«Allora sarà quella l'occasione speciale».

«Vieni a casa mia, Izuku!» esclamò l'altro, le mani sui fianchi di lei. «Il mio letto è comodo, potremo fare di tutto!».

«Kacchan!» squittì lei imbarazzata. «N-non so nulla...! Devo comprare uno strap on?».

«Se vuoi. Io qualcosa l'ho studiato; voglio che tu ti senta a tuo agio, va bene?».

Izuku annuì. Certo, voleva sperimentare la sua prima volta con Katsuki ma non come ragazza. Ci avrebbe pensato.

Nel frattempo si godeva ogni cosa. Finalmente la sua vita era diventata più luminosa e ora aspettava che sua madre l'avrebbe accettata come solo Izuku e il compleanno del suo ragazzo.

Il suo corpo era già rovente.

«Posso toccarti il culo?» schernì il biondo.

«Perché il mio..?».

«Perché è sodo e perfetto. Manca così tanto al mio compleanno, almeno dammi un piccolo assaggio, no?».

Izuku ridacchiò. «Va bene. Ma non andare oltre, capito?».

«Non lo prometto».

I due scoppiarono a ridere. Fuori, anche se non avevano udito granché, Denki ed Eijiro si scambiarono un'occhiatina fugace. Erano felici che il ghiaccio tra quei due si fosse finalmente disciolto.

Non sapevano della vera identità di Izuku ma una cosa era sicura: la loro amicizia sarebbe durata per molto, molto, molto tempo.

The End

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: NightWatcher96