Apro gli occhi e scorgo un cadavere carbonizzato a pochi
passi da me.
Raiga…
Stranamente non mi sento felice come dovrei. Ho eliminato il nemico, ho fatto
quello che Vlad mi ha chiesto, ma quello che provo è
solo amarezza. Le sue ultime parole mi hanno fatto capire che si sentiva in
colpa, per quello che aveva fatto.
Per colpa del potere.
Cerco di alzarmi in piedi, ma mi tremano le ginocchia e sono costretto a
ricadere a terra.
Mi rendo conto solo ora di essere completamente bagnato.
Poco prima che Raiga mi
travolgesse con il fuoco, ho canalizzato tutte le mie energie, creando una
bolla d’acqua intorno a me, che mi ha protetto dalle fiamme.
Faccio un sospiro di sollievo e, anche se con qualche
difficoltà, riesco a raggiungere un albero e ad appoggiarmi contro il suo
tronco.
Il calore ormai si è completamente dissipato, chissà quanto tempo sono rimasto privo di coscienza…
-Oh eccoti qui!- alzo appena lo sguardo. Armand mi è
di fronte.
-Mi hai fatto prendere un colpo, non riuscivo più a trovarti…-
-Non mi sono mosso…- affermo sorpreso.
-Invece si, te lo assicuro, immagino che Raiga vi
abbia trasportato senza che tu te ne rendessi conto, in modo da non farmi
interferire… accidenti, ci sei andato pesante- dice infine osservando il
corpo bruciato.
-La battaglia ad Hogwarts…?-
-è conclusa già da un paio d’ore…-
-E Voldemort?-
-Voldemort?-
-Si, che fine ha fatto? È morto?-
-Ma che vuoi che ne sappia? Sono stato tutto il tempo a cercarti e poi non so
neanche che faccia abbia questo tizio-
Dimenticavo che Armand è un
vampiro babbano e che di conseguenza non ha idea di
chi sia Voldemort.
-Puoi portarmi a scuola?- gli chiedo e lui mi guarda scettico.
-Sei ridotto così male?-
-Non riesco a stare in piedi, ho utilizzato troppa energia- gli spiego e lui
sbuffa.
Adesso che la battaglia è finita è tornato il solito antipatico.
-D’accordo…- mormora con la voce di uno
che non ha assolutamente voglia di fare quello che dovrebbe. Mi da le spalle e si accuccia davanti a me, a pochi centimetri,
poi mi fa segno di aggrapparmi a lui ed io obbedisco senza obbiettare.
_ _ _
-Che vuol dire?-
-Come che vuol dire?? Significa che Voldemort è morto. Punto.-
-Ma se non l’ho neanche intravisto!- esclama Lucius
infuriato per non aver potuto pestare personalmente il cosiddetto Signore Oscuro.
-Aveva capito che gli alunni si erano rifugiati nella stanza delle Necessità, e
non so come, ma è riuscito ad entrare… e lì, Potter
è riuscito a colpirlo con un incantesimo di disarmo.-
-…-
-Perché fai quella faccia?- gli chiede Clara.
-Lo ha eliminato con un incantesimo di disarmo?-
-No… o almeno non credo… uffa! Senti, non guardarmi in quel modo! Will mi ha raccontato tutto in fretta e non ho capito molto
bene-
-E dov’è andato quello scansafatiche di William?-
-Emmh…-
Gli occhi di Lucius lampeggiano di una rovente
ira.
-Si può sapere perché lui e MARIUS sono andati a
cercare Severus, mentre io sono intrappolato in
infermeria?????????- esclama il biondo cercando di alzarsi dal letto e scartare
Clara di lato in modo da poter scappare.
-Perché sai stato colpito da più incantesimi di loro!- rispose la donna
bloccandolo col proprio corpo.
-E lasciami!!!!-
Elisa osserva i due seduta su una sedia lì vicino ed ogni tanto si guarda
intorno, notando quanti vampiri fossero stati relegati lì, mentre i membri
dell’ordine feriti erano stati portati in un aula lì accanto. Per evitare che i vampiri avessero strane idee percependo
l’odore del sangue umano.
Però, la piccola vampira, così come Clara, sa che Lucius sta più che bene e che loro lo trattengono lì per
evitare che lui possa vedere il cadavere di Severus,
se il combattimento tra lui e Raiga fosse finito nel
peggiore dei modi.
_ _ _
-Mi spieghi perché ce ne stiamo qui, fermi immobili come due stoccafissi,
invece di essere in mezzo a quegli alberi a cercare Severus?-
chiede con voce seccata William che tradisce un certo nervosismo.
-Stiamo aspettando Armand- risponde Marius ripetendo per l’ennesima volta quelle parole.
-Ascoltami bene, io non ho niente contro i gay, d’accordo? Ma ho avuto la
netta impressione che il tuo amichetto non gradisse
particolarmente Severus, e non mi piace affatto
l’idea di saperlo là, da solo con quello!-
-Quello, come lo definisci tu, è molto più affidabile di te- replica
l’altro con voce inacidita.
-Forse lo era prima che tu ti scopassi Severus-
Molto probabilmente, Marius sarebbe saltato addosso a
William per poterlo strozzare con le proprie mani, se non, che proprio in quel
momento dalla foresta non fossero comparse due figure.
-Severus!-
In un attimo William è accanto ai due e senza aspettare un nano secondo prende Severus tra le braccia togliendolo dalle mani di quello che
considera un valido pericolo alla sua incolumità.
Armand risponde con uno sguardo scettico a quello
fulminante di Will.
-Sta bene, è solo stanco…- afferma tentando di tranquillizzare quello che
lui invece considera un folle.
-Lo spero per te…- sibila William e senza aspettare i due, scompare dalla
loro vista con Severus addormentato tra le braccia.
Armand fa finta di non vedere Marius
e senza alcuna fretta si incammina verso il castello.
-Hai intenzione di ignorarmi per il resto della tua vita immortale?- gli chiese
con voce ironica e l’altro gli lancia un’occhiataccia.
-Non sarebbe poi una cattiva idea…-
Marius sorride appena.
-Avevamo discusso-
-Lo so-
-Molto pesantemente-
-Ne sono consapevole, sai? Ero presente.-
-Credevo che fosse finita-
-Credevi male…-
-…-
-…O forse sono stato io ad illudermi che a te potesse interessare-
mormora con voce più bassa e Marius blocca la sua camminata afferrandogli un polso.
-Mi dispiace.-
Armand si volta lentamente e lui può osservare il suo
volto diafano deturpato da una lieve smorfia sofferente.
-Potrei elencarti un sacco di ragioni per le quali sono andato a letto con Severus, ma nessuna è, e sarà mai l’amore, quindi
credimi quando affermo che non volevo in alcun modo ferirti.-
Un silenzio teso cala fra loro e dopo qualche minuto Armand
passa le braccia intorno al collo del suo creatore e, infilando il volto
nell’incavo del suo collo, lo abbraccia.
-Stronzo…- mormora e Marius
sorride ricambiando la stretta.
_ _ _
-Ehi… buongiorno…- mormora Lucius
accarezzandomi i capelli.
-Ciao…- mi accorgo che la mia voce è particolarmente roca.
-Hai dormito per tre giorni, ma non preoccuparti, la piccola sta
benissimo…-
-E il resto?-
-Tutto bene, Voldemort è morto e a quanto ne so tu ti
sei occupato di Raiga- risponde prima di chinarsi su
di me e posare un bacio sulla mia fronte.
-Si…- sussurro in quel momento incapace di interessarmi ad altro che non
sia Lucius.
Mi guardo in torno per qualche secondo e sono felice di constatare che siamo
nella nostra camera, in questo modo, sono libero di rilassarmi.
Le sue labbra si incollano alle mie ed in un attimo, Lucius
è sopra di me.
_ _ _
-Mmmh…-
-Sei sveglio?-
-Si…- mormoro con voce esausta.
-Non so se sia il momento per dirtelo, comunque dovresti sapere che le lezioni
sono ricominciate da due giorni…- afferma Lucius
sedendosi sul bordo del letto e scostandomi un ciuffo di capelli neri dal
volto.
-Ma hai detto che ho dormito per tre giorni…-
-Questo te l’ho detto due giorni fa…- dice imbarazzato ed io gli
rivolgo uno sguardo confuso.
-Dopo che abbiamo fatto l’amore, ti sei riaddormentato e ti sei svegliato
solo ora-
-Ah…-
-Mi dispiace tanto, non avrei dovuto saltarti addosso in quel modo-
Io sbuffo divertito.
-Non importa-
-Almeno adesso ti senti meglio?-
-Mi sembra di si… comunque ho una fame da lupi-
-Immaginavo… ho chiesto a Silente di farti avere il pranzo in camera-
-Non posso venire in sala Grande insieme a te?-
-Hai voglia di affrontare gli sguardi degli studenti?
-…-
-Come pensavo-
Mi posa un bacio sul capo e poi si alza.
-Mangia e riposati un altro poco, dopo mi farai tutte le domande che vorrai-
-D’accordo, a dopo- Lucius
mi sorride e poi esce dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.
_ _ _
-Marius è ancora qui.-
-Esattamente-
-Ed anche Armand è rimasto-
-Esatto-
Il sorriso malizioso di Clara gli andava da un orecchio all’altro.
-Sono amanti- afferma con un luccichio nello sguardo ed io sospiro sconfitto.
-Lo so, me lo hai già ripetuto tre volte-
-Non riesco a non immaginarmeli mentre…-
-Ok, ho capito!- esclamo cercando di bloccare le
immagini non propriamente caste che si stavano materializzando nella mia mente.
-In effetti ti capisco…- dice Clara posandomi una mano sulla spalla con
aria afflitta.
-Cosa?- chiedo confuso.
-Deve essere triste sapere che l’uomo con cui sei stata per più di una
volta è gay-
-CLARA!!!-
-E dai… potresti raccontarmi qualche particolare piccante… ad
esempio di quando lo avete fatto nell’aula vuota, dopo una
lezione…-
Mi rendo conto che Clara sta quasi sbavando.
-Ti ho già detto un migliaio di volte no e lo confermo anche questa-
-Uffa…-
-Comunque parlami di cosa hai intenzione di fare adesso-
-Adesso?-
-Si, adesso che la battaglia è conclusa… tornerete in America?-
-Stai scherzando!! Io rimarrò qui e ti aiuterò con la piccola che nascerà!-
-Ah…-
-Vedrai che sarà divertente! Saremo una grande
famiglia felice!-
-Certo… come no…-
-A proposito, hai intenzione di rimanere rintanato in questa camera ancora per
molto?-
-Mmmmh… si-
Il mio ventre ormai è impossibile da nascondere, ed io, ovviamente, non ho
ancora avuto il coraggio di mostrarmi a tutti per come sono realmente…
ovvero, una donna.
In poche parole i soli a sapere della mia gravidanza sono: Lucius,
William, Clara, Elisa, Silente, Marius, Armand e Draco (il quale è venuto a trovarmi più di una volta).
Sono rimasto qui per tre settimane da dopo il mio secondo risveglio e ormai
sono al quinto mese di gravidanza.
-Dovrai pur uscire!- esclama Clara, che in principio era venuta qui per
controllare la bambina, ma che poi si è trattenuta per potersi sfogare con me
su quanto siano sexy Armand e Marius
insieme.
-Sicura? Sinceramente pensavo di rimanere qua per altri quattro mesi, partorire
e poi mostrare la bambina come una povera orfanella che…
-…-
-Ok, domani verrò a pranzare in sala grande-
-Perfetto!-