Grazie a tutti
quelli che
leggono questa raccolta! ^.^
Come sono carine quando discutono.
Aveva
un brutto presentimento.
Era cominciato subito dopo
che avevano
finito di preparare lo scherzo per tutti quelli che sarebbero passati
per il
corridoio est del quarto piano. Si sentiva osservato, seguito.
Scrollò le spalle
e iniziò a fischiettare,
affondando le mani nelle tasche.
Eppure sentiva che mancava qualcosa. C’era
qualcosa di poco chiaro. Una
strana pace.
E lo realizzò quando sentì qualcuno urlare
il suo nome dal fondo del corridoio.
«SIRIUS
POTTER!»
Ecco cosa mancava.
Si voltò con un
ghigno sulle labbra, per
fronteggiare la ragazza che l’aveva raggiunto a passo di
marcia.
«Sì?» le chiese, inarcando un
sopracciglio
scuro «Cosa c’è, Kimberly?»
In risposta ricevette uno sbuffo «Cosa
c’è?
Lo sai benissimo, Sirius!»
Lui si grattò il mento, con aria pensosa
«No, non mi viene in mente niente».
La ragazza tremò di rabbia repressa,
stringendo i pugni e puntando gli occhi castani in quelli di lui
«Non prendermi
in giro!» sibilò irritata.
Lui la fissò divertito. Si agitava troppo: i
boccoli rossi le ricadevano selvaggi sulle spalle e sul viso; le guance
erano
scarlatte e la fronte aggrottata.
«Lo so benissimo
che sei stato tu ad
incantare la statua di Gregoric il Giullare! Lo sai che ha tirato un
sacco di
qualcosa di non ben identificato in testa a George Prost?!»
«Davvero?!» Sirius scoppiò a ridere
«Gli sta
proprio bene!»
«Non c’è niente da ridere! E’
finito in
Infermeria!»
«E io cosa posso farci? Non sono affari
miei!» ghignò, con gli occhi blu che brillavano
astuti.
«Dovresti come minimo chiedergli scusa»
soffiò senza abbassare lo sguardo.
«Non sono stato io» mentì
tranquillamente.
Non aveva prove per accusarlo, si vedeva,
altrimenti sarebbe andata direttamente dalla McGranitt. Forse
per una volta
poteva scamparla con facilità.
«Sentì
un po’» iniziò, girandole intorno con
le mani affondate nelle tasche «Perché, quando
succede qualcosa, dai sempre la
colpa a me?» si fermò alle sue spalle.
Lei incrociò le braccia, stizzita
«Perché
ormai ti conosco! Me lo sento, lo capisco quando sei tu a fare
guai!»
«Sì, ma non hai prove».
«Sta’ sicuro che le troverò, dovessi
seguirti per mille anni!»
Lui ridacchiò silenzioso, poi passò alla
seconda parte del suo diabolico piano.
Le si avvicinò e
le posò le mani sulle
spalle, facendola sobbalzare. Si chinò su di lei, accostando
le labbra al suo
orecchio.
«Sei carina quando
ti arrabbi, sai?» le
sussurrò sensuale.
La sentì
bloccarsi ed esitare. Poteva quasi
percepire i battiti accelerati del suo cuore, che non erano sicuramente
dovuti
alla rabbia che provava in quel momento.
«Maledetto»
ringhiò alla fine. Si voltò di
scatto, con le guance scarlatte, e lo spintonò
«Come ti sei permesso?! Stavi
cercando di corrompermi?!»
Sirius scoppiò finalmente a ridere,
divertito dalla sua aria imbarazzata.
«Smettila! Non è affatto divertente! Sei uno
stupido, Sirius!» lo superò con una spallata e si
allontanò più in fretta che
poté, lanciandogli un’occhiataccia.
Lui continuò a
ridere, soddisfatto dalla
riuscita del suo piano. C’era
cascata in pieno.
Eppure qualcosa di vero
l’aveva detto.
Era
davvero
carina quando si arrabbiava.
Questa
volta è
una Sirius/Kimberly! Spero vi sia piaciuta!
Finleyna
4 ever:
James
rimane il mio
ragazzo ideale, ma neanche Sirius scherza, eh?
Milla
Nafira: Eccone
qui un’altra, spero di non essere
troppo lenta!
IAmAFreeBird: Grazie
mille! ^.^ Sono contenta che ti
sembra vero, ho cercato di fare del mio meglio, per rendere bene le
situazioni!
Penny Black: Non preoccuparti,
l’importante è che
continui a leggerla! Lily è una Potter, punto. James e
Samantha sono fatti
l’uno per l’altra (li ho creati io, in fondo XD) E
la verità è sempre la cosa
migliore da dire! Comunque i prossimi motivi, saranno un po’
diversi, sotto
vari punti di vista, ma non ti anticipo nulla! ^.^
Come
sempre un
enorme grazie a chi aggiunge e chi legge!
To
the next reason! ^.^