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Autore: Fiore di Giada    22/08/2022    0 recensioni
In una giornata solitaria, Enji decide di vedere un film.
Il peso delle sue colpe, inesorabile, precipita su di lui e gli impedisce di godersi la pellicola.
La giornata, però, ha in serbo un'altra sorpresa.
P.S.: la canzone da me sfruttata per questa song fic è "Pensiero" dei Pooh.
Genere: Hurt/Comfort, Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: All Might, Endeavor
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Non restare chiuso qui pensiero,
riempiti di sole e vai nel cielo,
cerca la sua casa e poi sul muro
scrivi tutto ciò che sai, che è vero,
che è vero.

Con un gesto stanco, Endeavor si lascia cadere sul divano.
Sospira. La giornata è stata sfibrante.
I doveri e le responsabilità di eroe pesano sulle sue spalle.
Accende la televisione. Sullo schermo, scorrono i titoli di testa di Master and Commander.
Bene. – mormora, compiaciuto. Nessuno lo sa, ma ha sempre apprezzato i film storici e d'avventura.
Davanti alla televisione, l'eroe scompare e ritorna il bambino sognatore, avido di storie rocambolesche, popolate di valorosi e valorose.
Nessuno conosce la sua passione per i romanzi di Salgari, Jules Verne, Melville.
Una fitta di dispiacere stringe il suo cuore e i suoi occhi cerulei si velano di lacrime.
Tuttavia, scuote la testa e fissa il suo sguardo sullo schermo. Non ha senso piangere e disperarsi su quello che è accaduto.

Sono un uomo strano, ma sincero
Cerca di spiegarlo a lei, pensiero
Quella notte giù in città, non c'ero
Male non le ho fatto mai, davvero
Davvero

Le parole del film giungono alle sue orecchie attenuate, come un ronzio indistinto.
Sulla televisione, in luogo della pellicola, scorge i volti dei suoi familiari, distorti dalla sofferenza.
Sussulta e, d’istinto, stringe la mano attorno al bracciolo del divano. Ha paura.
Teme quei fantasmi troppo vivi, che, con la loro presenza, rinvigoriscono il peso dei suoi rimorsi.
Il volto gentile di sua moglie Rei, distorto in una maschera d’odio paura, si dissolve in centinaia di puntini neri.
Poi, si ricompone nel viso d’adolescente di Shoto, atteggiato ad una espressione gelida.
I suoi occhi fiammeggiano d’ira e d’amarezza per l’infanzia negata, in nome d’un sogno malato.
Una fitta di dolore, come una lama, trapassa il suo petto e il suo respiro accelera. Lui, in quel suo giovane erede, ha creato un monumento di gelo e di odio.
Il suo insano desiderio di primeggiare su All Might ha impedito a suo figlio di vivere in un ambiente famigliare sereno.
Prova ad alzarsi dal divano, ma una forza irresistibile lo costringe, come una mano ferrea, a restare seduto sul divano.
E non può non cessare di contemplare il suo fallimento d’uomo e di genitore.

Solo lei nell'anima
è rimasta, lo sai,
questo uomo inutile
troppo stanco è ormai.

Poi, sullo schermo, si materializzano i visi di Touya, Natsuo e Fuyumi.
Sui loro visi sgorgano lacrime nere, simili a lunghe gocce di petrolio, poi si contorcono in maschere rabbiose.
E’ stato giusto quello che hai fatto? Cosa ti ha lasciato il tuo sogno?, sembrano domandargli, gli occhi accusatori.
E il gelo, crudele, stringe il cuore dell’eroe. Non è servito a nulla la sua malsana determinazione.
Il posto di Numero Uno è precipitato sulle sue spalle per ritiro di Toshinori.
E a cosa serve un simile numero, se non è sostenuto da meriti concreti?
Tenta di frenare i singhiozzi, ma non ci riesce.
Il peso dei rimorsi e dei rimpianti grava sul suo cuore ulcerato.
Non ha il diritto di piangere e disperarsi, ne è ben cosciente.
Lui solo è l’artefice di una situazione tanto dolorosa.
Un vero uomo non piange sugli errori causati dalla sua stupidità e dalla sua ambizione smisurata.
Non mostra lacrime tardive, che non possono ingannare nessuno, e reprime le sue colpevoli emozioni.
Ma lui, nonostante la sua forza ribollente, è un codardo, che non sa sostenere il sempre più grave peso dei suoi rimorsi.

Solo tu pensiero
puoi fuggire se vuoi,
la sua pelle morbida
accarezzerai .

Due mani, leggere, si posano sulle imponenti spalle di Enji.
L’eroe, sentendo quel tocco, sussulta e si scuote dai suoi pensieri.
Poi, i suoi occhi cerulei si riflettono nelle iridi simili di Toshinori, lucide di preoccupazione.
Perché sei qui? – chiede, confuso, l’eroe fiammeggiante, portandosi una man alla testa. Gli sembra di essere emerso da un incubo.
Sulla televisione, si susseguono le immagini d’uno spettacolo musicale.
L’altro, per alcuni istanti, esita. Si è dimenticato di quello che doveva chiedere al suo successore.
Lo ha veduto inchiodato sul divano, gli occhi sbarrati dalla disperazione, fissi su Master and Commander.
Ne è sicuro, non hanno inteso la pur pregevole pellicola tratta dai libri di Jack O’Brien.
Perché? Cosa hanno visto gli occhi di Enji sullo schermo?

C'è sulla montagna il suo sentiero,
vola fin lassù da lei pensiero,
dal cuscino ascolta il suo respiro,
porta il suo sorriso qui vicino,
vicino.

Toshinori esita, confuso, e si passa la mano sul mento. Cosa può rispondere?
Qualsiasi parola gli sembra un capolavoro di indelicatezza.
Vuole comprendere la causa dello spaesamento dell’ex Numero Due, ma gli pare ingiusto forzarlo ad una simile confidenza.
Vedendo l’indecisione dell’altro, un leggero sorriso solleva le labbra di Enji. E’ solo il riguardo a frenare la domanda di Toshinori.
E questo gli procura piacere.
Mai avrebbe pensato di ricevere un piccolo, inaspettato segnale di riguardo.

Non restare chiuso qui pensiero,
riempiti di sole e va nel cielo,
cerca la sua casa e poi sul muro
scrivi tutto ciò che sai pensiero,
pensiero...

Avevo deciso di vedere un film. Ma ho fatto una scelta orribile e ho perso un’ora e mezza della mia vita. Sono un idiota. – dice.
Toshinori, a sua volta, sorride e una luce bonaria illumina le sue iridi. Il suo compagno sta mentendo, ma non conta.
Forse, gli ha fornito una ragione valida per non allontanarsi.
Se è solo per questo, posso aiutarti, perché conosco moltissimi film, dalle origini della cinematografia ad oggi. Ad una condizione, però. – intervene l’ex Numero Uno, il tono vivace.
Enji aggrotta le sopracciglia, ma la bocca si solleva in un sorriso appena accennato.
Di che si tratta? – chiede.
Voglio restare qui, almeno fino alla fine del film. Il cinema è bello, ma in compagnia è meglio. – risponde.
Un’onda di commozione invade il cuore dell’eroe Fiammeggiante e il suo sorriso si accentua. Lui, che pure è stato l’incolpevole oggetto del suo odio, si è mostrato gentile e premuroso.
Vieni con me. Casa Todoroki ha una cineteca imponente. – spiega, pacato.
Poco dopo, i due uomini,a passo spedito, escono dalla cucina.
   
 
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