DUBBI

La primavera era finalmente arrivata.
I primi boccioli verde chiaro stavano iniziando a puntare sui rami nodosi degli alberi della Foresta Proibita e anche il Platano Picchiatore aveva iniziato a rimettere assieme la sua folta chioma.
L’aria si era fatto più tiepida, riscaldata dei timidi raggi di quel sole primaverile e, fortunatamente per gli studenti di Hogwarts, era sabato il che significava nessuna lezione, qualche compito e molto svago.
Molti di loro avevano colto l’occasione della bella giornata per andare nel paese vicino, l’unico paese completamente magico dell’Inghilterra, Hogsmeade.
Si erano ritrovati tutti sotto alla Torre dell’Orologio e Harry stava cercando di convincere la sorella ad andare con lui ma senza risultati.
- Sicura di non voler venire? - le chiese per la centesima volta Harry.
- Si. Vai tranquillo e divertiti. Non hai anche un appuntamento con Ginny? - rispose.
- Giusto. - ammise con le guance si tingevano di rosso.
Sianna lo guardò e sorrise. Era contenta che finalmente anche lui avesse trovato qualcuno, le piaceva molto vederlo felice e poi se quella ragazza era Ginevra Weasley ancora meglio.
Certo, all’inizio l’aveva fatta impazzire un poco tra “Non so, Ginny sa che esisto?”, “Ma perché esce con quel ragazzo quando potrei esserci io vicino a lei?” e altre lamentele varie finché, un giorno, si era deciso a chiederle di uscire ed ora erano pronti per il loro appuntamento finalmente lontano dalle mura del castello.
- Vedi, se venissi anch’io fari al terza incomoda. O con te e Ginny o con Hermione e Ron. -
Il fratello sapeva che aveva ragione.
- Effettivamente. Allora ci vediamo a cena?- chiese Harry
- Starò bene, vai. - rispose la ragazza ridendo per l’apprensione del fratello.
E senza fare ulteriori storie e con un bacio sulla guancia, il moro, la salutò per poi correre verso il cortile dove la sua ragazza e i loro migliori amici lo stavano aspettando.
Quando il gruppo scomparve dalla visuale Sianna si voltò e si diresse verso i sotterranei per poi entrare nell’ufficio del professor Snape.
Trovò il suddetto proprietario dell’ufficio seduto alla scrivania intento a correggere diverse pile di sagg.
- Non avrà intenzione di rimanersene tutto il giorno chiuso qui dentro, vero professore? - chiese ironicamente avvicinandosi all’uomo.
Severus, al suono della voce della ragazza, alzò il viso e le sorrise.
- Direi che i saggi non si correggono da soli, signorina Potter. - disse con tono ovvio.
Sianna ormai era ferma vicino a lui. Con calma gli tolse la piuma e prese la mano tra la sua.
- Le propongo una passeggiata al Lago Nero. Una bella giornata non deve essere sprecata, no? - e gli sorrise.
Severus sapendo di non poterle negare nulla si alzò, prese il mantello e, con una certa distanza di sicurezza, si avviarono verso la riva del Lago.
Si sedettero tra le radici di un salice, su una coperta che l’uomo aveva prontamente evocato, una tra le braccia dell’altro.
- Si sta bene, è vero. - ammise il pozionista dopo un po’.
- E prendere un po’ d’aria fresca non fa mai male. - aggiunse la ragazza.
L’uomo la guardò. Sorrise. Stava bene con lei anche se aveva sempre quella paura che tutto sarebbe finito e che lei si allontanasse lasciandolo solo.
Era una paura irrazionale, molte volte Sianna le lo aveva ripetuto, ma ogni tanto tornava prepotente a farsi sentire e di solito era proprio in momenti come quello. Momenti in qui la osservava e vedeva la sua giovinezza cosa, che lui, aveva ormai perso da qualche tempo.
- So a cosa stai pensando, Sev. Smettila. - lo richiamò
- Dimmi, sei pure diventata una Legilimens ora? - scherzò lui.
- No. Ma ormai ti conosco abbastanza bene per comprenderti Severus Snape e ti ripeto che certi dubbi non dovresti più averli. Sono qui, accanto a te e ho intenzione di non andarmene per molto tempo. - rispose lei.
Lui non parlò. Stava pensando.
Pensava a cosa sarebbe successo se avessero scoperto quella relazione ed era preoccupato per lo più di quello che avrebbero detto su di lei, per come l’avrebbero additata e svariati altri ansiosi pensieri.
- Sai come stanno le cose… - iniziò Severus subito interrotto dalla ragazza.
- Non provarci nemmeno. Non iniziare questo discorso. So come stanno le cose ma ora voglio godermi questa bella giornata in compagnia dell’uomo che amo. - e voltando la testa appoggiò le labbra in quelle di Snape per un casto bacio.
Severus rimase in silenzio.
Erano poche le volte in cui si dicevano di amarsi ma ogni volta capitava era un momento magico.
Lui le sorrise e guardando quegli occhi verde smeraldo e le sorrise.
- Ti amo. -