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Autore: MaryFangirl    04/09/2022    0 recensioni
Sulla scia dello scorso Flufftober, ho scribacchiato altre flash fic piene di dolcezza e amore con protagonisti i miei adorabili piccoli mentecatti ^_^ lettura non idonea per chi vuole qualcosa di impegnato, con angst e trame intrecciate, consigliata invece a chi ha voglia di romanticismo e assoluta leggerezza, perché ci vuole anche quella.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Non tutte le fan di Kaede sono delle pazze stalker che gli impediscono di deambulare normalmente per i corridoi e in cortile. Alcune si limitano a timide risatine e occhiate interessate, altre più audaci gli lasciano qualche lettera anonima nell'armadietto dove quotidianamente ripone le scarpe esclusive per il suolo scolastico, niente di preoccupante.
 
Alcune, però, a due anni e mezzo da quando Kaede Rukawa ha fatto il suo ingresso nel liceo Shohoku, non hanno concluso il normale percorso speranza-disperazione-rassegnazione nonostante la totale mancanza di incentivi da parte del protagonista delle loro fantasie, più o meno folli.
 
Ecco perché, in una calda sera di giugno, mentre Kaede sta uscendo dalla palestra per tornare a casa, si ritrova circondato da un gruppetto di questo ramo coriaceo e tutt'altro che richiesto di fan. Un brusio di voci lo stordisce, complici anche la stanchezza e l'afa che si sta impossessando di Kanagawa benché tecnicamente l'estate non sia ancora iniziata, tra chi vuole allungargli di persona lettere, regali e chi insiste per invitarlo a uscire a bere qualcosa, perché se lo merita con questo caldo che sfiora l'infernale e l'impegno mostrato durante l'allenamento, che nessuna di loro si è persa.
 
In bilico tra l'oggettiva spossatezza che avverte e la consapevolezza che se le colpisse fisicamente non si metterebbe bene per lui – anche se non può giurare che alcune di loro non gradirebbero – nota con qualche secondo di ritardo la figura di Hanamichi che si avvicina con il borsone in spalla.
 
Jeans azzurri, t-shirt bianca, capelli umidi, è profumato e fresco di doccia. È magnifico e Kaede non ha idea del perché quello stormo di ormoni non sia ai suoi piedi invece che appiccicato al suo culo pallido.
 
Si fa strada tra le squinzie ignorando i borbottii e fissa Kaede negli occhi, in una domanda telepatica che riceve immediata risposta, mentre le presenze femminili sbiadiscono.
 
Ti porto via da qui.
 
Sì.
 
In un lampo, Hanamichi afferra il polso di Kaede e corre via dalle ragazze che rumoreggiano e insultano lo 'stupido scimmione', e nemmeno Kaede ha capito bene cosa vuole fare quando raggiunge la sua bicicletta e lo incita a sganciarla per potersi allontanare il prima possibile dalla scuola.
 
Kaede si sorprende quando Hanamichi si posiziona sulla sella, facendogli cenno di sistemarsi dietro e di aggrapparsi, e sulla scia delle continue grida oltraggiate delle ragazze, Hanamichi parte, quasi desiderando che alla bicicletta spuntino le ali.
 
Dopo un paio di minuti di guida folle però rallenta, sicuro che nessuno li stia seguendo, mentre Kaede si guarda intorno, serrando le braccia intorno alla sua vita, un po' scomodo perché ci sono i borsoni di entrambi a intralciare i movimenti.
 
“Dove andiamo?”
 
Hanamichi non risponde, Kaede prova a sbirciare il suo viso per capirci qualcosa, ma non riesce a vederlo. Passa un altro minuto e Kaede lascia il viso sulla sua schiena, mentre la guida di Hanamichi diventa calma e piacevole. Intorno a loro, il sole sta concedendo il posto alla sera.
 
Il tragitto dura forse una decina di minuti prima che Kaede, che nel frattempo ha chiuso gli occhi rilassato, li riapra nell'udire il dolce rumore delle onde.
 
Poche stelle punteggiano il cielo, Kaede volta il capo verso il mare e il suo instancabile moto, socchiudendo le labbra per lo stupore, come non lo avesse mai visto.
 
Osserva Hanamichi, che frena del tutto la bici, da cui entrambi scendono. Sempre senza parlare si avviano verso la spiaggia, quasi del tutto buia.
 
Finalmente Hanamichi lo guarda e ha una luce negli occhi che Kaede conosce bene.
 
“Fa caldo oggi, eh?” chiede, mentre si sfila la maglietta. Kaede segue con gli occhi le sue grandi mani che abbassano i jeans e la biancheria intima.
 
I vestiti fanno tutti la stessa fine, buttati sulla sabbia, si avvicina a riva e Kaede lo segue, senza fiatare, senza neanche guardarsi intorno per accertarsi che non ci sia nessuno.
 
Vede Hanamichi rabbrividire a contatto con l'acqua, in cui entra gradualmente.
 
Senza riflettere né fare o farsi alcuna domanda, si spoglia a sua volta e lentamente lo raggiunge, finché l'acqua sfiora i fianchi di entrambi.
 
Delicatamente, Kaede gli cinge la vita con un braccio e posa un bacio sulla sua spalla. Anche se c'è poca luce, immagina bene che Hanamichi stia arrossendo, e probabilmente è lo stesso anche per lui, si gira con un sorriso emozionato che arriva agli occhi e si estende fino alle orecchie.
 
Kaede non ha tempo di pronunciare sillaba, Hanamichi ricambia il gesto e si impossessa delle sue labbra. Le bocche e le lingue si divorano, gli odori intensi e unici si mischiano con la salsedine, i corpi si incollano quanto più possibile.
 
Hanamichi gli afferra il viso con entrambe le mani, sfiorandogli coi pollici la bocca che si schiude piano.
 
“Era da tutto il giorno che volevo farlo”
 
Kaede azzarda un'occhiata intorno a loro.
 
“Un bagno nel mare, nudi, di sera tardi?”
 
“...pensavo di fare una cosa diversa dal solito...non ti piace?” domanda senza perdere il sorriso, in realtà piuttosto sicuro della sua scelta.
 
“Mi piace” conferma Kaede. Con le dita bagnate percorre le sue clavicole e le braccia, giungendo all'ombelico. Il suo ventre è perfetto, la sua pelle dorata irradia calore, il suo profumo indescrivibile, i suoi occhi calorosi e grandi...Kaede è pronto a smarrirsi volentieri in essi come in mezzo all'oceano in cui si trovano.
 
Era da ore che entrambi morivano dalla voglia di baciarsi così, ma questo non lo dicono.
 
Hanamichi gli deposita morbidi baci sul collo, poi lo prende per mano ed esce dall'acqua, tornando ai vestiti stropicciati sulla spiaggia. Li sistema un po' meglio in modo da potersi stendere sopra di essi.
 
Kaede riprende a baciarlo, in maniera più sensuale e decisa. Posa la mano sul suo collo, arrivando alla nuca, tira e graffia leggermente, portandolo dove vuole, rapendo la sua lingua in un gioco di intrecci e sfioramenti. Si sdraia e lo trascina sopra di sé, Hanamichi perde l'equilibrio e fa appena in tempo ad appoggiare i gomiti per non schiacciarlo.
 
Istintivamente Kaede si inarca e ogni briciola di lucidità di Hanamichi viene spazzata via mentre il desiderio romba con prepotenza.
 
Lo accarezza languidamente lungo il fianco, vezzeggia la leggera e morbida peluria sul ventre, lo bacia sul collo, sul petto, odorando il mare e la sua essenza. La sua mano arriva tra le sue gambe, Kaede automaticamente tende a chiuderle, un gemito gli scappa. Si aggrappa alle sue spalle mentre Hanamichi lo tocca dolcemente, assorto nei suoi sospiri e nei baci che gli lascia alternativamente sull'orecchio e sulle labbra.
 
Non c'è altro rumore. I loro respiri, il mare, le automobili in lontananza.
 
E ancora il respiro di Kaede, più affannoso, la sua lingua sul suo lobo, la mano di Hanamichi che si bagna. Gli occhi di nuovo si risucchiano a vicenda, le mani di Kaede si allacciano dietro la sua nuca, i bacini si incastrano alla perfezione.
 
Hanamichi si strofina su di lui, sorridendogli e strappando a entrambi un altro gemito. Le mani di Kaede sulle sue natiche lo esortano.
 
Hanamichi, in lui, si morde le labbra per non urlare, sentendolo stringersi intorno a sé, incolla la bocca alla sua e lo stringe forte, e adesso gli unici suoni che sentono sono i loro battiti cardiaci. Poi ci sono le onde, la sabbia che si attacca alle pelli umide, la brezza notturna che viene avvertita a malapena.
 
Hanamichi apre gli occhi e lo fissa, senza riuscire a ritenersi ancora sazio, la voce di Kaede che gli accarezza i timpani è musica, i suoi gemiti gli bruciano il cuore, continua a spingere in lui e lo bacia e lo stringe.
 
I baci e le carezze continuano, l'orgasmo li ha momentaneamente placati, ma sanno entrambi che non ci vorrà molto prima di riprendere.
 
“Quindi ti è piaciuto...” mormora Hanamichi divertito.
 
“Mmh...niente male...” bofonchia Kaede, sorridendo suo malgrado, passando le unghie leggere sul suo petto. Le sue mani si piazzano sulle cosce del compagno, le stringono, e in uno scatto ribalta le posizioni.
 
“Proviamo anche così?” non lo fa rispondere, baciandolo a lungo, proseguendo poi lungo la gola. Giunto all'inizio del torso, ripercorre la stessa scia all'inverso con la lingua, guardandolo negli occhi quando è all'altezza del mento.
 
“Perché no” dice Hanamichi, dandogli un leggero schiaffo sul sedere, ghignando lievemente al suo sussulto.
 
“...qualche richiesta particolare?” sussurra Kaede al suo orecchio, mordendolo con cautela.
 
Hanamichi chiude gli occhi, con espressione che si addolcisce quando sente le sue labbra sul viso, infine sulla fronte.
 
“Tocca a te sorprendermi...” sospira, avvertendo la sua lingua che scende sul petto.
 
Kaede è felice di accontentarlo.
  
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