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Autore: Rain e Ren    09/09/2009    3 recensioni
Siamo in New Moon.
Edward lascia Bella per non fare più ritorno da lei, senza pensare alle conseguenze che questo potrà portare.
Bella si lascia andare e cade in depressione arrivando al suicidio. A niente valgono l’aiuto di Jacob e l’incoraggiamento che le viene dato. Davanti a lei non vede che un buco nero infinito.
500 anni dopo…Forks.
La famiglia Cullen ritorna in questa cittadina. Non vi sono più tracce di Bella, nemmeno minime.
Ma…se quel giorno, quando Bella ha deciso di scrivere la parola fine alla sua vita e di far calare il sipario se ne fosse alzato un altro? Se tutto non fosse ciò che sembra? Se il mondo dei vampiri nascondesse dei segreti così terribili da non poter essere svelati? Cosa succederà adesso???
Ho deciso di dedicare questa ff a confusina_94 a cui mi sono subito affezionata appena l’ho conosciuta. Grazie.
Genere: Generale, Romantico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ehm…non voglio morire adesso per cui chiedo venia

Ehm…non voglio morire adesso per cui chiedo venia. Please!!!!

Lo so che c’ho messo una vita a postare ma il tempo proprio non c’è stato. Mi scusso davvero con tutti.

 

E ora:

x __corry__: Ciao, sei nuova eh? Comunque…in questo capitolo almeno un piccolo mistero ve lo risolvo, vi do uno spunto per il prossimo capitolo e risolvo un piccolo problema saltato fuori nei capitolo precedenti. Mi fa piacere che ti piaccia nonostante sia così complessa da seguire. Grazie del commento e dei complimenti. Baci…Ciau.

x Bellas: Ciao…lo so che è complicato riconoscere tutti i vari membri. E ora ne saltano addirittura fuori dei nuovi. Comunque…mi fa piacere che tu stia continuando a seguirmi. Davvero. Grazie del commento. Baci…Ciau.

x Piccola Tom: Ciao…e qui scoprirai perché hanno preso le sorelle di Bella! Spero che come idea non sembri troppo fantascientifica. Ancora grazie per i complimenti. Grazie anche per il commento. Baci…Ciau.

x feffira: Ciao…anche tu nuova, eh? Comunque…alla fino ho postato (anche se molto in ritardo). Hihihi…grazie mille del commento e dei complimenti. Baci…Ciau.

 

Buona lettura!!!!

 

 

 

 

9. Il Segreto delle Gemelle.

 

 

“ Alexa e Alyx.”

“ I Volturi le hanno prese!”

 

 

(Bella Pov)

 

 

Sentii chiaramente quelle parole. E subito qualcosa scattò nella mia mente. Immagini, immagini che avevo dimenticato, o forse solo nascosto negli angoli più bui e reconditi per non soffrire ancora. Ma in quel momento, quel dannato e terribile momento, tutto tornò improvvisamente a galla. Come un fulmine a ciel sereno che squarcia la tranquillità. Per un tempo che mi era parso infinito avevo sentito il dolore e la tristezza logorarmi dentro, nel profondo; era qualcosa di tremendo il passato che covavo gelosamente in un luogo in cui mai sarei potuta arrivare. O almeno così credevo. Perché, alla fine, erano bastati due nomi a distruggere la barriera contro il dolore che mi ero creata. Avevo sbagliato, lo sapevo, ma per un attimo – un attimo solo paragonato alla lunga ed infinita esistenza di un Vampiro – avevo voluto crogiolarmi nell’effimera sensazione che mai più avrei sofferto. Mi ero illusa che andasse tutto bene. Avevo represso tutto ciò che da quasi 500 anni mi portavo dietro in una vita che avrebbe dovuto essere un nuovo inizio, ma che si era solo rivelata essere una mera finzione. E ora, quell’inutile barriera si era rotta. Il passato, il dolore e tutto il resto era tornato ad essere parte di me, della mia anima.

Chiusi gli occhi deglutendo a vuoto e osservai la piccola creatura umana che mi dormiva tra le braccia. Eleri era proprio dolce come bambina. E nella sua dolcezza era spaventosa. Chissà, forse era colpa del fatto ch’era cresciuta in una casa di vampiri, ma l’stinto che di solito posseggono gli umani e che li mette in guardia dal pericolo lei sembrava non possederlo. Si rigirava pigramente tra le mie braccia gelide senza sentir alcun fastidio. Ma non era questo il suo lato spaventoso. Bensì quei suoi immensi occhi color ametista, così particolari nel suo genere. Avevo sempre saputo, fin dal giorno che l’avevo trovata e portata a casa, che quella strana bimba era speciale, che possedeva qualcosa di più. Non era solo una sensazione la mia, era una certezza. E avevo avuto come un presentimento il giorno in cui decisi di tenerla con me: un giorno quella bambina sarebbe stata l’unica salvezza per un mondo che ormai sembrava destinato a disintegrarsi inesorabilmente!

La cullai dolcemente scuotendomi da quei pensieri e concentrandomi sulla discussione che avevo sentito tra la mia famiglia ed Alice. Era curiosa, era logico. Anche perché le sue visioni non funzionavano affatto bene in quel periodo, e avevo il dubbio che la colpa fosse mia. O più probabilmente di entrambe. Tuttavia la mia sicurezza su quel ipotesi vacillava pericolosamente. Ma mi dette un’idea.

Chiusi gli occhi cercando di svuotare la mente il più possibile. Dovevo cadere nuovamente nel buio più profondo per poi risalire. Ma prima di farlo avrei dovuto chiedere qualcosa a lei…anzi, a me stessa.

 

“ Sei tornata, Bella!”

Eccola, proprio come me l’aspettavo. Fredda e derisoria come l’avevo lasciata poco prima.

“ Ci sono alcune cose che dovrei chiederti.” Dissi cercando di non far caso al fastidio che m dava sentire quella voce.

“ A me?” Chiese divertita. “ Ma Bella…no no no…così proprio non va.” Se avessi avuto davanti a me una persona ero certa che questa avrebbe scosso la testa sorridendo delusa. “ Io sono Te. Che risposte vuoi trovare che gia tu non possegga?”

“ Risposte… Certezze…” Elencai frettolosamente. “ Poco importa cosa e perché le sto cercando. Anzi, ciò che non importa è proprio perché. Ma ho delle domande, cose di cui devo essere certa. E tu sei l’unica che mi può aiutare.”

“ E sentiamo: perché?”

“ Perché come hai detto Tu sei Me.” Dissi ricordando quel semplice concetto che mi aveva ripetuto un miliardo di volte. “ E perché so che c’è una porzione di verità e di ricordi che ho cancellato, o che semplicemente preferisco far finta di non ricordare. E non si tratta di amnesia, ma bensì di cercare un modo – anche scorretto – di far sanare ferite impossibili da rimarginare.”

Avevo fatto un bel discorso, niente da dire. Il problema era capire che effetto avrebbe sortito su l’altra mia parte. Che modo assurdo di definirla!

Il silenzio regnò per un tempo che mi parve infinito. Ma forse, semplicemente, il silenzio non esisteva in quello strano luogo dimenticato.

“ Ebbene?” Fece lei infine. “ Che cosa vorresti sapere?”

“ Una sola cosa.” Ed era vero. Era tutto ciò che mi serviva. “ Tempo addietro ho avuto alcuni problemi con i miei poteri. Diciamo che…sembravo un’interferenza radio…” Risi ripensando alle parole di Carlisle pronunciate poco tempo prima. “ Conosco i miei poteri ma, ora mi chiedo, perché Alice non riesce ha vedere? Cos’è che la disturba?”

“ E perché lo chiedi a me? Come posso io avere questa risposta?”

“ Non è propriamente una risposta quella che cerco. Più precisamente una certezza che sapevo di avere e che ora ho perduto.”

“ È un po’ complicato da spiegare, Bella.” Sembrava soppesare la risposta. “ E tuttavia è anche terribilmente semplice. Perché vedi, Bella, quel motivo sei proprio tu. Tu e il mondo ch’era tuo un tempo. Ed anche Alice. Loro…” E mi sembrò di cogliere dell’esasperazione nella sua voce. “ Loro non hanno mai accettato quello che sei, quello che hai deciso di diventare.”

“ Quindi…” Iniziai chiedendomi quali mai fossero le parole giuste per continuare. “ Quindi il fatto che Alice non accetti a pieno che io sia un vampiro blocca le sue visioni. In altre parole lei vede ancora la Bella ragazzina e non la vampira che sono diventata. Non riesce ha vedere nulla che mi riguardi perché non è…me…che sta cercando di vedere?!” Che confusione gente.

Ma non ebbi il tempo di chiedere altro. Troppi pensieri mi affollavano la testa e ben presto non riuscii più a svuotare la mente come avrei dovuto per fare per poter mantenere viva quella discussione. Ci provai ancora e ancora, ma fu tutto inutile.

 

 Aprii gli occhi e il mondo reale si presentò come sempre davanti a me. Eleri si era svegliata e ora mi guardava con i suoi grandi occhi spalancati dalla preoccupazione; l’affetto che la legava a me mi sembrava ancora qualcosa di straordinario.

“ Mamma…” Sussurrò prendendomi il viso nelle sue manine. “ Stai male?” Era sull’orlo delle lacrime povera piccola. Potevo vedere benissimo l’ametista diventare lucido e grossi lacrimoni sul punto di strariparle dagli occhi.

La strinsi a me dolcemente e le accarezzai la testa cercando di calmarla. “ Non preoccuparti, Eleri. La mamma sta bene.” Era strano il mio modo di parlarle. Certo, l’avevo praticamente cresciuta io, ma mi trovavo sempre a sorprendermi di quanto le volessi bene. Era forse così che Esme si sentiva guardando Edward, Alice, Emmett, Jasper e Rosalie? Era forse così che si sentiva quando mi guardava? Probabilmente si.

Nel mentre che io facevo strane congetture la situazione si era pian piano evoluta al piano di sotto. Potevo sentire la presenza di altri vampiri nel salotto: i Cullen al completo! A quanto pareva erano tornati tutti dalla caccia e ora erano paralizzati davanti alle espressioni furibonde e disperate dei miei famigliari. E questo mi fece tornare all’inizio dei miei pensieri: Alexa e Alyx! Le mie due sorelline! Quelle bambine che avevo trovato tempo addietro e di cui mi ero sempre presa cura.

Dannati Volturi!

Questa volta l’avrebbero pagata cara!

 

¯¯¯¯¯¯¯¯

 

(Edward Pov)

 

Eravamo appena tornati dalla battuta di caccia quanto, entrando nella grande villa, avevamo trovato più gente di quella che avevamo lasciato poche ore prima. Quattro vampiri si erano aggiunti alla congrega gia esistente.

Avevamo gia così tante domande nella testa ma la situazione non sembrava comunque essere dalla nostra. Ogni volta che cercavamo delle risposte ecco che arrivavano nuovi quesiti più complessi e – nella maggior parte dei casi – assurdi. Stavo davvero iniziando a chiedermi cosa mai avessimo fatto di male per finire in un casino simile.  

Non avemmo il tempo per parlare. Alisya si era gia mossa e, aiutata dagli altri, aveva fatto sedere due dei nuovi arrivati sul divano più grande. Li studiai per un momento. Una era alto, muscoloso – anche se mai quanto Emmett – e aveva folti e ricci capelli castani. I suoi occhi erano entrambi dorati. L’altro era invece più esile e aveva l’aria da ragazzino. I capelli neri era spostati da un lato con un frangia che gli copriva gli occhi. Anche i suoi occhi erano dorati.

Non so quanto tempo fosse passato quando mi risvegliai dalla specie di trance in cui ero caduto cercando di dividere ed ascoltare i pensieri di tutti i presenti. Purtroppo la cosa non risultava affatto facile. C’erano troppe persone con pensieri troppo complessi. Intanto Alisya aveva gia iniziato una specie d’interrogatorio e stava ponendo ai due ragazzi tutta una serie di domanda che, a volte, avevo la netta impressione sfuggissero dal contesto. Dovetti sforzarmi molto e leggere nella mente i ognuno per riprendere il filo del discorso, e alla fine ce la feci.

A quanto pareva i Volturi – e mi vennero i brividi – avevano rapito due dei componenti di quella famiglia per i loro poteri particolari. Ma prima di pensare a questo c’era un’altra domanda che mi pressava: quanti erano i membri di quella famiglia? Pareva che non finissero mai!

“ Scusate se m’intrometto.” Disse mio padre prendendo finalmente la parola. Alisya gli fece un cenno con la testa. “ Noi non abbiamo capito.” Semplice e conciso. Solo Carlisle poteva parlare di argomenti tanto delicati con così tanta decisione.

Vidi i due vampiri seduti sul divano lanciare ad Alisya uno sguardo indagatore. “ Si, sono i Cullen.” Disse questa confermando quello che stavano pensando; a quanto sembrava non si erano accorti di noi prima che mio padre prendesse la parola. I due si lanciarono un’occhiata che voleva dire tutto e niente.

Alisya si alzò in piedi e, sospirando, si avvicinò ad una delle finestre del salotto.

“ Mi dispiace per tutto questo.” Esordì la donna guardando verso di noi. “ Non avrei mai voluto che foste coinvolti, e forse possiamo ancora evitare che questo avvenga. Ma non possiamo evitare le risposte che chiedete. Quelle siamo costretti a darvele.” Chiuse gli occhi per un momento prima di voltarsi verso il paesaggio esterno. “ Vi avevo detto che sarebbe stata Bella a parlare, ma sembra che non ce ne sia il tempo. Perciò risponderemo ad alcune delle vostre domande. Ma non a tutte.” Non si sbilanciava. Era furba e anche ben preparata alla situazione.

C’era confusione nella mente di alcuni dei miei famigliari, paura e delusione, ma nonostante tutto nessuno diceva nulla. Stava a Carlisle decidere. E lui annuì.

“ Bene.” Fece Sara prendendo la parola. “ Quelle che stanno seduti sul divano sono James e Careen, altri due membri della nostra famiglia.” E indicò i due vampiri che prima avevano attirato la mia attenzione. “ Gli altri due sono Mirel ed Elye. Credo che possiamo saltare il resto delle presentazioni ed andare subito al punto.” Spiccia la ragazza. “ Il fatto è che i Volturi hanno colpito finalmente. Ce lo aspettavamo gia da tempo, e ora hanno deciso di muoversi.” Aggiunse velocemente e senza interruzioni. “ A questo punto non resta che decidere cosa fare ora. Alexa e Alyx sono due membri della nostra famiglia e in quanto tale vorremmo che tornassero da noi il più velocemente possibile.”

“ Tuttavia questa sarà la parte più difficile.” S’intromise Chela. “ Gia l’aver a che fare con i Volturi è un cattivo segno, adesso che si sono mossi poi…”

“ Ma perché le hanno rapite?” Chiese Jasper confuso. 

“ Per i loro poteri.”

Dio. Quella voce. Che fosse davvero…

Ci voltammo tutti verso la porta e li la vidi. Bella. La mia Bella. stava in piedi sulla porta con in braccio una bambina e ci guardava con una decisone che mai le avevo visto nello sguardo. Era meravigliosa.

 

¯¯¯¯¯¯¯¯

(Bella Pov)

 

“ Per i loro poteri.”

Non so dire per quale assurdo motivo ma le parole erano partite. La mia voce era uscita fluentemente dalle mie labbra e aveva pronunciato quella frase. Una frase che, di per se, non voleva dire un accidenti.

“ B-Bella…?” Chiese Chela guardandomi sorpresa.

“ No, Babbo Natale.”

Tutti i membri della mia famiglia risero a quella piccola battuta. Era da me. Era un segno. Avevano capito ch’ero tornata, che stavo bene e che ero in possesso della mia memoria. I Cullen, invece, erano rimasti basiti da quella mia entrata in scena. Decisi di non farci caso.

“ James. Careen.” Li salutai sbrigativamente. Non c’era tempo per i convenevoli. Tenevo ancora in braccio Eleri che, vedendo quasi tutta la famiglia riunita, batté allegramente le mani; tuttavia il suo sorriso scomparve un attimo dopo. Avvertiva anche lei la tensione nell’aria. Era sempre stata una bambina speciale e molto intuitiva, quindi la cosa non mi diede da pensare più di tanto. Mi avvicinai piano a Mirel ed Elye e dopo aver battuto il cinque con quest’ultimo, aver abbracciato velocemente la mia amica e averle lasciato Eleri mi ero diretta sulla poltrona che di solito era occupata da Alisya. Mi sedetti e accavallai le gambe.

“ Vorrei aver tempo per spiegarvi. Davvero.” Dissi ai Cullen che ancora mi fissavano. “ Ma di tempo non ne abbiamo. Per ora posso dirvi che quella bambina si chiama Eleri e che è umana. Niente domande.” Aggiunsi sbrigativamente. Dovevamo agire il fretta, e il fatto di dover spiegare non aiutava.

Per qualche strana ragione Jasper sembrò capire ciò a cui stavo pensando e prese in mano la situazione. “ Prima hai detto che i Volturi le hanno prese per i loro poteri. Cosa intendevi?” Mi chiese con voce fredda e razionale. Sembrava lui il leader adesso, non Carlisle.

“ Vedete…” Dovevo trovare le parole giuste per spiegare quella storia. Ma non era affatto facile. “ Alexa e Alyx sono gemelle. Non sappiamo chi le abbia trasformate, loro stesse non hanno mai saputo dircelo.” E i miei occhi caddero su Alice. “ Ciò ch’è certo sono i poteri che possiedono. Molto particolari in tutto per tutto. Non sono affatto capacità comuni, anzi.” Io stessa mi ero sempre chiesta come fosse possibile, fin quanto loro stesse non avevano rivelato una parte di ciò che sapevano.

“ Ma che poteri potranno mai avere?” Chiese Emmett con fare spazientito. L’occhiata che gli lanciai lo fece raggomitolare sulla sua poltrona alla velocità della luce. Sapevo far paura quando volevo.

“ Alexa e Alyx sono gli antipodi dell’equilibrio.” Dissi chiedendomi quanto mai potesse essere chiara una frase di quel genere.

“ Prego?” Fece Carlisle confuso.

Ghignai soddisfatta di quella reazione. “ Sapete dirmi qual è il principio del Tao?”

“ Yin e Yang!” Disse Esme senza capire. “ Sono i contrari che regolano il mondo, no? L’uno non può esistere senza l’altro e viceversa.”

“ Esatto.” Annuii strizzandole l’occhio. “ Ed è proprio a questo che mi riferisco. Alexa e Alyx sono proprio come il principio dello Yin e dello Yang. Loro sono gli opposti. Loro sono la Vita e la Morte.”

Lanciai un’occhiata ai Cullen e la loro espressione era la medesima: vuota! Non capivano. Non riuscivano a connettere appieno le mie parole.

“ Alexa da la vita. Alyx la toglie.”

E nessuna verità fu mai più travolgente di questa.

 

 

 

 

 

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Grazie mille ai 4 che hanno commentato.

Grazie mille a chi ha solo letto.

 

 

 

 

   
 
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