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Autore: little_miss_sleazy    09/09/2022    1 recensioni
Dal Capitolo Primo:
" [...] Sento che lo sconosciuto sta salendo le scale... Magari pensa che stia dormendo anche se ho la luce accesa, perchè non si sente alcun rumore. E se mi vuole uccidere?! [...] "
Genere: Azione, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“ Mi rendo conto che possa essere sembrato un po' brusco, ma è una questione pratica, hai bisogno di un cambio, no? Non intendevo assolutamente sembrasse un che di morboso o che, l'ho detto sull'onda del ragionamento che stavo facendo.” esclamo tutto d'un fiato, cercando di spiegarmi.

Kakashi mi guarda con il suo abituale sguardo a mezz'asta, senza il minimo coinvolgimento, e sospira.

“Guarda, che non fa piacere neanche a me, sai? Sembra quasi che io mi diverta all'idea di fare una cosa del genere.”

Beh, un po' sì, ma questo lui non lo deve sapere. Pensandoci meglio, in realtà, mi sento un po' nervosa però. Non ho mai comprato delle mutande per un uomo, ecco. Di tante cose che ho fatto, che mi sono successe, inclusa quella che sto vivendo ora, non ne ho mai fatta che potrebbe anche anche apparire banale per qualcun'altra.

Per questo, comunque, sono tesa. Anche se sto cercando di non farglielo capire. A dire la verità, non so cosa sia meglio. Se farlo trasparire o meno.

Sospiro anch'io.

“Non è che io compri mutande per gli uomini tutti i giorni...” afferro il ciondolo con il simbolo di Konoha e comincio a giocherellarci un po'.

Aggiungo, senza guardarlo:

“Lo so perfettamente che non ti alletta l'idea che una ragazza compri qualcosa di così personale per te e non ci conosciamo neanche così bene,” io ho certo qualche informazione in più su di lui, ma pare che non aiuti granché alla fine, perché avercelo davanti è una vera sfida a quanto pare.

“Ma anch'io provo imbarazzo, sul serio. Per me, per te, per tutta la situazione... Sembra che ci sia sempre qualcosa, che potrebbe sembrare anche una cavolata, ma mi dà l'impressione di essere uno scoglio a cui vado incontro e non sicura di cosa fare per evitare di schiantarmici contro.”

Certamente questa convivenza è più difficile di quello che avrei mai potuto immaginare. Se mi fossi mai figurata una convivenza con Kakashi, avrei sorvolato tutti questi aspetti e mi sarei concentrata solo sullo scenario idealizzato della cosa, esattamente come per il nostro primo incontro.

Mi accovaccio, demoralizzata, accanto al bracciolo del divano, mentre il ninja dai capelli argentei rimette il naso nel suo libro.

La sua intenzione è fare finta di niente?! Qual è la sua strategia? Pensa che ignorandomi me ne andrei, come farebbe un cane...?! Non ho mai pensato che preferisse rimanere in queste condizioni discutibili, diciamo, piuttosto che rinfrancarsi accettando l'aiuto di qualcuno.

E poi non ce lo facevo come una persona poco pulita. Neanche volendo potrebbe uscire in questo stato, nemmeno se lo accompagnassi. Sarebbe decisamente troppo strano. Scuoto la testa. Ci devo andare io per forza.

Possibile che non possa fare niente? Ci deve pur essere un modo...! L'ho trovato anche quando non sapevo cosa inventarmi per avere qualche dettaglio in più sulle circostanze che lo hanno portato qui...

Ma certo...! Batto istintivamente un pugno sul palmo sinistro. Un altro scambio. Non sarebbe la stessa situazione, però devo provare.

Cosa potrebbe essere? Uno scambio equo, che mi permetta di mettermi sul suo stesso piano... Sicuramente c'è una sorta di vulnerabilità in gioco, infatti fa specie anche a me dover entrare in una sfera così intima senza essere qualcuno di significativo, solitamente non è così che accade. Devo ammettere che, infatti, io non ci tengo particolarmente a mostrarmi vulnerabile e lo sto dimostrando anche in questa situazione, purtroppo. 

E non sto lavorando, non sono certo la sua personal shopper. Non ha certo soldi validi per pagarmi. Anche se, in effetti, questo sarebbe certamente uno scambio valido, così non dovrebbe sentirsi in imbarazzo, in difetto per qualche motivo. E la stessa cosa varrebbe per me.

E se invece che in denaro mi facesse un favore? Come una sorta di baratto, in un certo senso.

Potrebbe lavare i piatti, dato che proprio non mi piace farlo, oppure buttare la spazzatura... Non è così male come trovata.

Mi tiro su di nuovo e congiungendo entrambe le mani, escalmo, sorridendo:

“Ho la soluzione perfetta. Un nuovo scambio. In questo caso, io andrò a comprare quello che ti serve e tu in cambio farai qualcos'altro per me. E' come una transazione, non è niente di personale. Anche come una missione,” porto l'indice al mento. “Invece che pagarmi come si solitamente si fa, il pagamento consisterà in faccende che tu puoi sbrigare in casa. Così saremo pari.”

Kakashi finalmente alza lo sguardo da Icha Icha Paradise per rivolgerlo verso di me, l'unico sopracciglio visibile alzato.

 

~ Kakashi&Me ~

 

Osservo ancora con aria assorta il pezzetto di carta che Kakashi mi ha allungato, senza guardarmi.

Mi ha chiesto, senza giri di parole, se potevo fargli avere qualcosa su cui scrivere e una penna. Ho preso allora la mia borsa, che era posata accanto a lui, e ho afferrato il quaderno su cui appunto le vendite, per poi caricarle su un apposito tool online. Quindi strappo una parte da una delle ultime pagine e la porgo a lui insieme alla penna.

Una stanghetta lunga. E' quella che continuo a fissare mentre cammino, un segno unico, scritto di fretta. Me l'ha passato senza fare altri commenti.

“Ma guarda dove vai!”

Mi strilla qualcuno da un'auto di passaggio, appena sbucata da una via alla mia sinistra e che noto alzando alla fine lo sguardo.

Per fortuna mi sono fermata in tempo e quello si è fatto sentire. Sospiro e scuoto la testa. Infilo il bigliettino nella tascona della mia felpa fuxia e continuo dritta, lungo la strada un po' in salita.

Dopo altri duecento metri circa, aver attraversato una delle vie centrali di Villalta, questo è il nome della mia cittadina, aver svoltato, arrivo al negozio di casalinghi più fornito, ma non certo l'unico, che infatti ha anche un disceto settore di abbigliamento intimo di buona qualità.

Almeno qua mi posso confondere tra i vari clienti e non vengo particolarmente notata anche se cerco nel settore di intimo uomo. Se fossi dovuta andare in un negozio apposito mi sarei vergognata troppo e, cosa che non guasta, qui è un po' più economico. Non è che posso spendere tutti i miei soldi per lui, che cavolo. I soldi guadagnati con il sudore della mia fronte, ma insomma.

Mi è capitato fra capo e collo, ma io sto cercando di fare tutto per andargli incontro comunque, per non andare fuori di testa.

Prendo un bel respiro, faccio piazza pulita nella mente, e mi avvicino ai boxer con aria determinata.

Okay, mi era già capitato di sbirciare, dato che i modelli sulle scatole non sono niente male, ma adesso che mi ci soffermo di più penso che ci sono un sacco di tipi... Aiuto. Non mi ha detto che tipologia usa, ho escluso a priori gli slip, però non credo, comunque, che porti boxer larghi... D'un tratto immagino Kakashi con solo indosso un paio di boxer neri aderenti e mi sento avvampare le guance. No, no!

Non va bene. Mi devo concentrare, serietà.

Certo, però, lui non verrà mai a sapere di queste piccole libertà che mi prendo. Non è da escludere, ad ogni modo, che possa intuire un atteggiamento simile.

Corrugo le sopracciglia castane. E pensare che ci sono così tanti altri aspetti che potrebbe notare di me, invece di soffermarsi solo su questo.

Beh, dopotutto ha accettato la mia nuova proposta, quindi si sarà reso conto di quanto io non consideri puramente l'aspetto pruriginoso della cosa, anzi. L'ho fatto proprio per non sentirmi vulnerabile neanch'io, ecco. 

Sospiro.

Prendo in mano una scatola, il contenuto è di sei paia di boxer neri piuttosto aderenti, già. Non penso che abbia la fantasia di avere colori diversi. Poi questa quantità mi toglierebbe un sacco di problemi, intanto.

S'intrufolare ancora una volta nella mia mente l'immagine del copy ninja con questi indosso. Ma che senso ha, poi?! Tanto non lo vedrò mai.

Non so esserne triste oppure sollevata.

“Hai bisogno di una mano?” salto quasi dallo spavento, ancora con la scatola in mano, quando sento una voce femminile che mi soprende. Mi volto e vedo una signora anziana che mi sorride.

“No, non si preoccupi.” rispondo anch'io con un sorriso, ma un po' tirato.

“Non fare complimenti. Lo so che al giorno d'oggi le cose sono cambiate e non c'è più bisogno che sia tuo marito perché tu possa fare una commissione del genere, ma mi sei sembrata un po' smarrita per questo ho pensato di aiutarti.”

In realtà mi sta mettendo solo in imbarazzo. Riuscirò tranquillamente a prendere una decisione da sola, alla fine non è questa gran cosa. Poi se sapesse che non è neanche il mio ragazzo non so come la prenderebbe.

“Ma no, non c'è bisogno che si disturbi.”

“Figurati non mi devi ringraziare. Allora, il tuo fidanzato non ti ha detto che tipo usa? Beh, sono proprio tremendi. Pensa che neanche mio marito mi disse che cosa utilizzava abitualmente. Beh, è sempre stato un po' chiuso. Adesso non c'è più e mi manca molto, però.” sospira, con un'espressione malinconica si dipinge sul viso segnato dal passare dell'età.

Ora mi sento quasi in colpa per aver pensato che mi stesse infastidendo. Voleva solo aiutare una ragazza a far qualcosa che lei non ha più modo di fare. Mi fa tenerezza e mi dispiace per lei. Anche se, comunque, è stata fortunata ad avere vicino qualcuno per così tanti anni. Deve aver avuto un bel matrimonio, una cosa piuttosto rara, anche ai suoi tempi. Come quello dei miei nonni materni, anche se il loro inizio è stato piuttosto turbolento...

“Beh, lui non è particolarmente attento a fronzoli di qualsiasi tipo, è molto pratico in tante situazioni... Vorrei essere sicura di non sbagliare.” penso che parlare con qualcuno e confrontarmi su questo possa essere positivo, dopotutto. Se mamma fosse stata ancora qui sicuramente avrei consiglio a lei e avrebbe capito la situazione, mi avrebbe dato il suo sostegno.

Questa cosa mi sta mettendo molto in difficoltà. Come se fosse una novità con lui.

Sono sempre più combattuta tra il voler esprimere la parte di me che lo apprezza, senza sentirmi in colpa e senza dovermi giustificare.Vorrei riuscire a farmi capire nelle mie diverse sfaccettaure, senza avere paura di essere giudicata da Kakashi.

Che questa possa essere l'occasione giusta...? Proprio questa? Non so se ho il fegato per farlo.

Io non so quanto potrebbe durare ancora questa situazione, in realtà non voglio nemmeno pensare a discorso a lungo termine perché non riesco a figurarmi come potrò affrontarlo, ma... se mi giocassi fin da subito ogni possibilità di una convivenza pacifica...?

Sono disposta ad accettare una scarsissima considerazione da parte sua nei miei confronti?

Da questa mia scelta dipendono davvero un sacco di cose. Troppa pressione, cavolo.

“Signora, lei alla fine come ha scelto?”

So che si tratta di due situazioni decisamente opposte, ma potrebbe darmi l'ispirazione giusta per trovare il coraggio di prendere una decisione.

“Dopotutto ero pur sempre sua moglie, mi ha dato carta bianca e io mi sono comportata di conseguenza.” risponde, facendomi l'occhiolino.

 

~ Kakashi&Me ~

 

“Sono tornata.” esclamo, aprendo la porta, mentre mi ritrovo Kakashi ancora seduto sul divano a leggere Icha Icha Paradise.

Appoggio il sacchetto con la scatola da sei boxer neri aderenti accanto a lui, fingendo noncuranza, in realtà ho un nodo allo stomaco. Alla fine ho scelto di prendere proprio questi. Ho anche comprato una tuta nera, dato anche i suoi vestiti sono da lavare, e un deodoante.

In un certo senso, mi ha dato una mano anche la signora a scegliere quello che veramente avrei voluto, ho smesso di pensarci troppo e sono andata per quella soluzione. Anche se comunque ho dovuto anche fare attenzione a non farmi scoprire, diciamo, da lei, perché era una situazione anche più strana di quella che poteva pensare.

“Ho fatto.” dico, cercando di colmare il silenzio che si è creato. Abbasso lo sguardo verso il sacchetto e sento salire in me il nervosisimo. Non sono più tanto convinta della mia scelta. Adesso sicuramente li guarderà e a me non guarderà più neanche in faccia, però. 

Anche se so di aver preso la decisione di dare un taglio al mio continuo overthinking in merito ed essere più risoluta. Questo prevedeva, però, che io fossi capace di mostrare il mio lato più disimpegnato senza problemi, sentendomi forte proprio per questo, capace di impormi con le mie idee. Invece mi rendo conto che non è così. Non mi sarei sentita più forte, ma, anzi, proprio in questo modo avrei scoperto il fianco.

Una parte di me, ancora non riesce a capire perché mi ostino così tanto a non voler mostrare debolezza o esprimermi in tutti i miei aspetti. Sembra voler dire: "Che aspetti?! E' Kakashi!"  Poi penso che proprio perchè è Kakashi non capirebbe. Non mi capirebbe. Non parlo nel riguardo di un contesto romance, proprio a livello personale. Come se non fossimo proprio sulla stessa lunghezza d'onda. Non venir capita è una delle peggiori cose per me. E non sbaglio quando dico che lui non sembra particolarmente incline a volerlo fare. 
Dopotutto, è sempre lui il primo a proteggersi dietro quello stupido libro. 

Kakashi afferra la scatola di boxer e la controlla. La gira avanti e dietro, per poi appoggiarla sopra al sacchetto.

“La taglia è giusta. Vado a fare la doccia allora.” esclama nel tono più neutro possibile. Niente di diverso dal solito. Non sembra colpito in qualche maniera strana. Almeno non devo accampare una scusa dell'ultimo minuto.

Si alza dal divano e si avvia verso il disimpegno che precede il bagno.

“Aspetta...!”

Accendo la luce, l'interruttore si trova sulla parete di legno che lo precede.

Supera il disimpegno ed entra nella piccola stanza da bagno, ma ricca di rifiniture caratteristiche e di pregio.

“Quello è il bagnoschiuma,” indico da fuori con l'indice. “Ora ti porto l'asciugamano pulito.”

Mi dirigo verso il comò, nello studiolo ricavato sotto il soppalco, per prenderlo dal cassetto.

Sto per rientrare in bagno, quando mi ritrovo Kakashi davanti. Faccio un passo a sinistra e lui anche. Ne faccio uno destra e lui lo stesso. C'è l'asciugamano a dividerci.

“Scusa,” esclamo un po' imbarazzata, voltandomi e uscendo dal disimpegno, ponendo così fine a questo strano balletto.

Il copy-ninja si avvicina, quindi, al divano e io entro in bagno a posare l'asciugamano sul lavandino.

Conclusa questa operazione, pemetto a lui di rientrare mentre io afferro in fretta il mio zainetto argentato, aggiungendo:

“Vado a prendere qualcosa per pranzo!”

 

 

~ Bonus: Kakashi's Corner ~

 

Apro l'acqua della doccia, nel silenzio che aleggia ora nella casa. Un pensiero mi passa per la mente, mentre il mio sguardo cade sull'asciugamano posato sopra il lavandino.

Forse, nonostante tutto il suo impegno, la spavento. Basta solo pensare a come ha abbassato gli occhi nel momento in cui innavvertitamente ha sbattuto contro di me.

S'impegna molto a cercare di venirmi incontro, anche per quest'ultima cosa... Nonostante questo, molto probabilmente io le incuto timore. Infatti, anche se può essere una mia 'ammiratrice', può comunque provare disagio nei mie confronti avendomi qui di persona. E poi che cosa c'è da ammirare in me...?

Sospiro.

Non sono molto bravo con le donne.

 

Continua...

**** NdA: Ciao, sono tornata con questo appuntamento mensile!^^ Devo dire che mi sono impegnata per fare sì che uscisse proprio il 09/09, e anche l'altro mese è stato il 09 e il mese ancora prima per coincidenza o.O, anche se può essere che il prossimo potrei cambiare^^ Allora, che ne pensate di questo nuovo capitolo...? Molto lungo, a dire la verita^^'' E' stato, comunque, piuttosto impegnativo da scrivere, mi sembrava di non finire mai, ma ci tenevo a racchiudere tutto in questo e a trattare gli aspetti che ho esposto. Ad ogni modo, ce l'ho fatta^^ Grazie a chi ha recensito, a chi continua a seguire e a chi cominciato a seguire questo mio esperimento! Alla prossima, little_miss_sleazy
   
 
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