Ed eccomi tornare con la terza drabble! Questa si basa sul prompt “silenzioso” e racconta la storia di Iron Man dal punto di vista di Pepper dagli inizi fino a dopo gli eventi di New York, analizzando anche come lei vive il tutto. Spero che vi piaccia! Fatemi sapere che ne pensate e ci vediamo il 25 settembre con il quarto capitolo!
Tony era sempre stato tutto, fuorché silenzioso: gli piaceva fare festa, attirare l’attenzione, dare spettacolo… e da quando era tornato dall’Afghanistan questa tendenza era andata crescendo fino al culmine, quando aveva annunciato in una conferenza stampa, davanti a non sapeva più quante persone di essere “Iron Man”. Da quel momento non si era più fermato… fino a New York. Dopo quell’avventura, il trauma era stato tale che aveva smesso perfino di parlarle. Era diventato davvero silenzioso come un’ombra: passava notti insonni, non dormiva e le poche volte che lo faceva aveva il sonno perennemente disturbato. Anche il loro rapporto era diventato molto più silenzioso: lui non la cercava, si preoccupava a malapena di controllare che lei ci fosse, limitandosi a qualche gesto grandioso, del quale lei avrebbe tranquillamente fatto a meno pur di riavere il vecchio Tony. Eppure, quello non era un motivo sufficiente per mandare tutto all’aria, non per lei che in anni ne aveva viste di tutti i colori e non se ne era andata neanche quando il loro obiettivo era stato produrre armi per uccidere. Ora che lui aveva così bisogno di lei, anche se non lo ammetteva, sarebbe rimasta esattamente li. Sorrise, esalando un silenzioso sospiro.