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Autore: Anctartic    26/09/2022    1 recensioni
Carlo XII, protagonista della Grande Guerra del Nord. Trionfatore a Narva, sconfitto a Poltava. Di lui Pietro il Grande disse “Il nemico ha fatto la fine di Fetonte."
Dopo un esilio in Turchia e il tentativo di conquistare la Pomerania Occidentale, presa nel frattempo dal Principe Elettore Federico Guglielmo, tornò in Svezia dove morì l’11 novembre 1718.
Con lui muore anche il potere svedese sul Baltico, con lui muore anche l’Impero.
Come deve essere stato vivere con questa consapevolezza?
Ho provato a mettere nero su bianco quelli che potrebbero essere stati i suoi ultimi pensieri.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Epoca moderna (1492/1789)
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                                                                              SOLO POLVERE

Mattina e il giorno comincia. Un giorno cupo e tedioso come tutti gli altri: la gloria svanita, la felicità infranta.
Nella mia mente odo ancora il clangore della armi, i nitriti strozzati dall’agonia dei destrieri, il freddo del Nord da cui nemmeno la mia armatura riusciva a proteggermi. Ma tutto era ripagato dal sapore della vittoria, un sapore amaro e ferroso ma buono, un sapore che mi sono divertito a suggere finché ho potuto, finché anche per me è finita.
È buio dentro di me, cieli profondamente neri senza fine, questa è la mia anima.
Dopo di me non ce ne saranno più, ma forse questo è il destino dei grandi uomini. Io lo sono stato? Mi piace pensare di sì, se per grandezza si intende quella nel male.
Cosa resterà di me? Si trattasse solo di questo, non ne sarei tanto angosciato, del resto siamo solo granelli di polvere nel cosmo, ma qui non c’entro solo, qui è in gioco il futuro del mio Impero, tutto ciò che i miei antenati hanno costruito e che io ho distrutto quando credevo di esserne all’apice.
Anche se da una parte so che tutto è ciclico, che anche i più grandi domini finiscono, imploro il loro perdono, anche se so che non servirà a nulla.
È mattina e il giorno comincia. Ma in me regna una notte eterna, una notte più potente di qualsiasi sovrano. Sono triste, amareggiato, spezzato.
Non c’è speranza nel mio cuore, c’è solo la morte.
   
 
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